#roberto d'amico
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teenagedirtstache · 11 months ago
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isacopraxolu · 4 months ago
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Addio a Roberto Herlitzka, l’attore aveva 86 anni #robertoherlitzka #tfnews #31luglio
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Bari: Corteo Storico di San Nicola 2024, aggiudicata all'Anti Doc Servizi soc. coop., Popya srl e Password srl
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Bari: Corteo Storico di San Nicola 2024, aggiudicata all'Anti Doc Servizi soc. coop., Popya srl e Password srl. La ripartizione Culture rende noto che la commissione della gara per l'ideazione, progettazione, realizzazione, organizzazione e gestione integrata del Corteo Storico di San Nicola - edizione 2024 ha aggiudicato la procedura in favore dell'Ati Doc Servizi soc. coop., Pooya srl e Password srl (D.D. n. 5173/2024) per un importo complessivo a base di gara pari a € 81.147,54 (€ 99.000 IVA inclusa). "Verso l'alto" è il titolo del progetto vincitore, che, in linea con la tradizione e con il sentimento dei fedeli, intende dare risalto all'idea di speranza, trasmessa da San Nicola, come slancio verso un futuro migliore, realizzabile da una nuova prospettiva. La festa ricorderà la necessità di affrontare le sfide che richiede il nostro tempo, un incitamento a tornare ad avere una speranza più alta della quotidianità, delle divisioni, delle delusioni. Simbolicamente, rivolgere lo sguardo verso l'alto significa tornare a credere in una speranza comune, universale che oltrepassa e annulla le differenze, le guerre; significa tornare a credere nei grandi slanci, in ideali di amore più alti. La manifestazione sarà rivolta alle narrazioni che raccontano Nicola come il Santo a difesa delle ingiustizie e dei deboli, protettore degli innocenti, delle minoranze, colui che grazie alla sua generosità spirituale e alla sua nobiltà d'intenti è capace di spingere l'umanità a più alte virtù morali, di donare una nuova visione di speranza universale, condivisa tra le genti. L'edizione del 2024 sarà incentrata perciò sulla rappresentazione, in forma valoriale e di azione scenica, del concetto di "altezza" espresso nelle gesta del Santo. La direzione artistica dell'evento sarà affidata a Raffaello Fusaro, regista, autore e performer barese diplomato all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio d'Amico di Roma, con all'attivo reading e performances letterarie in Italia e all'estero. Da regista, tra l'altro, ha raccontato la ricostruzione del ponte di Genova nel film "Un Ponte del nostro tempo", con Renzo Piano e le musiche di Danilo Rea, e diretto l'apertura dell'Estate Teatrale Veronese al Festival Shakespeariano 2023 al Teatro Romano con "Letti d'amore" interpretato da Laura Morante, Giuliana De Sio, Francesco Montanari e Filippo Dini. Fusaro è anche regista del fortunato "Infinito tour" (in corso) di Roberto Vecchioni e del videoclip: "Formidabili quegli anni". È in scena con il filosofo Umberto Galimberti in "Quando la vita era governata dal cuore". Ha collaborato come autore e alla regia dello show "I segreti del mare" con Piero Angela e Alberto Luca Recchi (tournée 2019/2022). Con Christian De Sica è autore e collaboratore alla regia dello spettacolo "Christian racconta Christian De Sica" (tournée 2018/20). Come noto l'Ati aggiudicataria della gara dovrà ora dialogare con la compagnia Res Extensa (che nella serata del 7 maggio curerà uno spettacolo di danza aerea con la direzione artistica di Elisa Barucchieri) per definire al meglio il coordinamento delle azioni di spettacolo affinché l'intero evento risulti come un momento unitario, rafforzato dalla collaborazione tra più soggetti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 9 months ago
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Sanremo 2024, Geolier vince serata cover davanti ad Angelina Mango
(Adnkronos) - La quarta serata del festival di Sanremo 2024 dedicata alle cover e ai duetti regala emozioni, commozione e contestazione finale. Geolier vince il Premio della serata cover e all'Ariston partono i fischi. Il rapper napoletano è al primo posto con il medley 'Strade' eseguito insieme a Guè, Luchè e Gigi D'Alessio. Al secondo posto della Top 5 della quarta serata Angelina Mango che ha omaggiato il padre Pino con 'La Rondine', al terzo posto Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia sulle note di 'Sweet Dreams', al quarto Ghali con Ratchopper nel medley 'Italiano Vero', al quinto Alfa con Roberto Vecchioni nel brano 'Sogna ragazzo sogna'. Quarta serata di Sanremo 2024: i fischi del pubblico All'annuncio del vincitore da parte di Amadeus, la platea ha espresso fischiando il suo dissenso. "Il pubblico in sala non è d'accordo con quello delle giurie votanti, a volte capita che non coincidano", ha detto Amadeus. La serata ha visto tutti e trenta i cantanti in gara esibirsi nelle cover con altri artisti. Ovazione e 'Gianna! Gianna!' per Gianna Nannini, tornata al festival per accompagnare nel duetto Rose Villain. L'Ariston si infiamma con Umberto Tozzi e i suoi successi nel medley con i The Kolors. Standing ovation dopo le esibizioni di Alfa e Roberto Vecchioni, Irama e Riccardo Cocciante e Santi Francesi in duetto con Skin che incanta con la sua voce straordinaria. Commuove l'omaggio di Angelina Mango al papà Pino sulle note di 'La Rondine', accompagnata dal quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma. E' ancora standing ovation al grido di 'Pino-Pino' mentre Angelina e lo stesso Amadeus prendono tempo perché entrambi con gli occhi bagnati di lacrime.   Al festival, dopo l'esibizione, arriva un nuovo appello di Dargen D'Amico per il 'cessate il fuoco' dopo quello della prima serata. L'appello di BigMama è "per tutte le donne: non abbiate paura. Fate sentire la vostra voce. Quando serve denunciate". Co-conduttrice della serata Lorella Cuccarini: la showgirl, che ha chiesto di non iniziare scendendo le scale, entra all'Ariston dall'ingresso sulle note dei suoi più grandi successi e il pubblico si scalda e balla. Poi il colpo di teatro: Fiorello, già protagonista di un'incursione sul palco a inizio serata, entra in scena imitando il ballerino Manuel Franjo, e balla un'improbabile 'Sugar Sugar' con Cuccarini. "La prima cosa che voglio dire è che non firmo la liberatoria", ironizza Fiore, "non per il ballo, ma per 'los cabellos'", dice riferendosi alla surreale parrucca. All'Ariston ci sono il pilota di MotoGp Pecco Bagnaia, Margherita Buy ed Elena Sofia Ricci e la pattinatrice Carolina Kostner. Sul palco galleggiante Gigi D'Agostino e da quello in piazza Colombo Arisa. Tornano i Jalisse, che si esibiscono con 'Fiumi di parole', brano con cui vinsero 27 anni fa. Dirigono l'orchestra Leonardo De Amicis e Beppe Vessicchio che, per l'occasione, torna anche lui al festival. Gli agricoltori ed il comunicato letto da Amadeus A Sanremo arriva la protesta dei trattori. Dal palco Amadeus legge una sintesi del documento del collettivo 'Riscatto Agricolo' consegnato al festival. "Chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori", è scritto in uno dei passaggi del documento. "Noi agricoltori - legge ancora il direttore artistico - non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno. Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione".  [email protected] (Web Info) Immagini fornite da Adnkronos Read the full article
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nixoneurope · 7 years ago
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Punchy beach breaks and a lot of fun, 'The French Tent' by @robertodamico
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merzbow-derek · 5 years ago
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POST-POST-SCRIPTUM 1185
MY CAT IS AN ALIEN & JOËLLE VINCIARELLI > ETERNAL BEYOND II >
OPAX / UP AGAINST THE WALL, MOTHERFUCKERS!
“The Opalio brothers have had quite an impressive history of adventurous collaborations over the years, as they have been joined by many of the most iconic figures in underground music, as well as an inspired array of interesting folks that I had not previously encountered.  Naturally, a number of those unions have yielded wonderful results, but one of my favorites was the Opalios’ pairing with Talweg/La Morte Young’s Joëlle Vinciarelli for 2016’s Eternal Beyond.  Several other artists have gamely and effectively adapted themselves to the brothers' unique aesthetic and working method over the years, yet Vinciarelli is the one who was most successful at finding and filling a space that made the collaboration feel like something more than the mere sum of its parts.  More specifically, she brings some welcome bite and visceral intensity to the Opalios' phantasmagoric and alien reveries.  Consequently, I am absolutely thrilled to report that this trio has now become a recurring project and that Eternal Beyond II is every good as its predecessor (if not even better).
I have not delved very deeply into Joëlle Vinciarelli’s work in Talweg at this point, but I have heard enough to grasp that "black metal" is a woefully inadequate and misleading term for her art.  In fact, nothing about Talweg (or Vinciarelli) is remotely conventional at all, which is perhaps why she makes such a perfect foil for her fellow Alps-dwellers.  In her own way, she is every bit as genre-defying and radical as the Opalios, but the key difference is that she is driven towards earthy, timeless, and primal forces rather than looking towards the stars for inspiration.  Consequently, the improbable collision of Vinciarelli’s "Cro-Magnon grunt and cultic energies" with the Opalios’ mind-melting, deep space lysergia is a perfect, unholy union, enhancing the brothers’ smeared and disorienting psychedelia with a healthy dose of seismic, elemental power.  That said, it seems like Vinciarelli also brings out some of those normally latent elements in the Opalios themselves, as the churning and jangling intensity of the opening "Eternal Rage Against the Dying of the Light" is driven primarily by the brothers’ violent misuse of an "antique upright piano soundboard."
It is truly impressive that Maurizio and Roberto managed to unleash such an apocalyptic cacophony in real-time, as the crescendo of "Eternal Rage" sounds like a heaving maelstrom of countless rusted steel strings being viciously attacked at once.  There are a lot of other great and unexpected elements to the piece as well, ranging from sharp metallic scrapes to looping, angelic vocal melodies.  And, of course, there are also the expected elements: disorienting falsetto vocal drones, buzzing electronics, and howling eruptions of noise.  Happily, all of those various threads coexist quite organically and seamlessly, resembling an inspired collision of an ancient throat-singing ritual, a pack of howling wolves, and a goddamn supernova.  Unsurprisingly, those ingredients make for quite a potent cocktail and "Eternal Rage" easily ranks among the best MCIAA pieces in recent memory.
The album’s shorter second piece is considerably less extreme, as it is largely centered on the chiming of an "old pendulum clock mechanism."  In fact, once Vinciarelli’s melodic, wordless vocals appear, "Eternal Ectoplasmic Communication" almost feels like a lullaby of sorts.  That resemblance does not last particularly long, however, as that melody gradually wanders off course as queasily lingering electronics and Maurizio's broken-sounding self-made string instrument creep in to curdle the idyll.  The overall experience feels akin to waking up in an unfamiliar house to find a supernatural fog slowly rolling out of a haunted antique clock.  While it never quite catches fire or builds towards anything more substantial, it casts quite an effective spell of seething uneasiness and the strangely warbling vocals call to mind a beloved stuff animal that is trying desperately to warn me of imminent peril, but is too paralyzed with fear to do anything but gibber helplessly.  While it is quite a solid and likable piece, the earlier "Eternal Rage" unavoidably steals the show on Eternal Beyond II, as it beautifully transcends everything I usually expect from MCIAA. "Eternal Ectoplasmic Communication," on the other hand, feels a bit more familiar (and considerably less apocalyptic).
It is hard to explain why I love the Opalio brothers' albums with Vinciarelli so much without making it sounds like their other albums are in some way lacking, but I will try anyway: a "normal" My Cat is an Alien album is like a window into someone else’s deeply weird and inscrutable dream (and I can think of no one else who reliably conjures up otherworldly vistas as strange and absorbing as those of the Opalios).  When Vinciarelli is involved, however, it feels like that dream state is tenuously anchored to a recognizable physical world rather than a straight-up free fall into a bottomless rabbit hole of swirling, nightmarish unreality.  Plunging into that altered state is always a compelling experience, but it is a more profound and dynamic one when I can still see distant vestiges of what I left behind (nods to conventional scales, scraping metal, guttural voices).  In essence, it is a matter of grounding and contrast.  No one does deep space psychedelia better than My Cat is an Alien, but with Eternal Beyond II, the Opalios and Vinciarelli evoke something significantly different that I cannot find anywhere else: the  singular collision of the imagined past versus the imagined future, the spectral versus the corporeal, and flesh-and-blood humanity versus the unknowable, abstract vastness of the cosmos.” Anthony D’Amico, Brainwashed
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talweg-wolves · 5 years ago
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MY CAT IS AN ALIEN & JOËLLE VINCIARELLI > ETERNAL BEYOND II >
OPAX / UP AGAINST THE WALL, MOTHERFUCKERS!
“The Opalio brothers have had quite an impressive history of adventurous collaborations over the years, as they have been joined by many of the most iconic figures in underground music, as well as an inspired array of interesting folks that I had not previously encountered.  Naturally, a number of those unions have yielded wonderful results, but one of my favorites was the Opalios’ pairing with Talweg/La Morte Young’s Joëlle Vinciarelli for 2016’s Eternal Beyond.  Several other artists have gamely and effectively adapted themselves to the brothers’ unique aesthetic and working method over the years, yet Vinciarelli is the one who was most successful at finding and filling a space that made the collaboration feel like something more than the mere sum of its parts.  More specifically, she brings some welcome bite and visceral intensity to the Opalios’ phantasmagoric and alien reveries.  Consequently, I am absolutely thrilled to report that this trio has now become a recurring project and that Eternal Beyond II is every good as its predecessor (if not even better).
I have not delved very deeply into Joëlle Vinciarelli’s work in Talweg at this point, but I have heard enough to grasp that “black metal” is a woefully inadequate and misleading term for her art.  In fact, nothing about Talweg (or Vinciarelli) is remotely conventional at all, which is perhaps why she makes such a perfect foil for her fellow Alps-dwellers.  In her own way, she is every bit as genre-defying and radical as the Opalios, but the key difference is that she is driven towards earthy, timeless, and primal forces rather than looking towards the stars for inspiration.  Consequently, the improbable collision of Vinciarelli’s “Cro-Magnon grunt and cultic energies” with the Opalios’ mind-melting, deep space lysergia is a perfect, unholy union, enhancing the brothers’ smeared and disorienting psychedelia with a healthy dose of seismic, elemental power.  That said, it seems like Vinciarelli also brings out some of those normally latent elements in the Opalios themselves, as the churning and jangling intensity of the opening “Eternal Rage Against the Dying of the Light” is driven primarily by the brothers’ violent misuse of an “antique upright piano soundboard.”
It is truly impressive that Maurizio and Roberto managed to unleash such an apocalyptic cacophony in real-time, as the crescendo of “Eternal Rage” sounds like a heaving maelstrom of countless rusted steel strings being viciously attacked at once.  There are a lot of other great and unexpected elements to the piece as well, ranging from sharp metallic scrapes to looping, angelic vocal melodies.  And, of course, there are also the expected elements: disorienting falsetto vocal drones, buzzing electronics, and howling eruptions of noise.  Happily, all of those various threads coexist quite organically and seamlessly, resembling an inspired collision of an ancient throat-singing ritual, a pack of howling wolves, and a goddamn supernova.  Unsurprisingly, those ingredients make for quite a potent cocktail and “Eternal Rage” easily ranks among the best MCIAA pieces in recent memory.
The album’s shorter second piece is considerably less extreme, as it is largely centered on the chiming of an “old pendulum clock mechanism.”  In fact, once Vinciarelli’s melodic, wordless vocals appear, “Eternal Ectoplasmic Communication” almost feels like a lullaby of sorts.  That resemblance does not last particularly long, however, as that melody gradually wanders off course as queasily lingering electronics and Maurizio’s broken-sounding self-made string instrument creep in to curdle the idyll.  The overall experience feels akin to waking up in an unfamiliar house to find a supernatural fog slowly rolling out of a haunted antique clock.  While it never quite catches fire or builds towards anything more substantial, it casts quite an effective spell of seething uneasiness and the strangely warbling vocals call to mind a beloved stuff animal that is trying desperately to warn me of imminent peril, but is too paralyzed with fear to do anything but gibber helplessly.  While it is quite a solid and likable piece, the earlier “Eternal Rage” unavoidably steals the show on Eternal Beyond II, as it beautifully transcends everything I usually expect from MCIAA. “Eternal Ectoplasmic Communication,” on the other hand, feels a bit more familiar (and considerably less apocalyptic).
It is hard to explain why I love the Opalio brothers’ albums with Vinciarelli so much without making it sounds like their other albums are in some way lacking, but I will try anyway: a “normal” My Cat is an Alien album is like a window into someone else’s deeply weird and inscrutable dream (and I can think of no one else who reliably conjures up otherworldly vistas as strange and absorbing as those of the Opalios).  When Vinciarelli is involved, however, it feels like that dream state is tenuously anchored to a recognizable physical world rather than a straight-up free fall into a bottomless rabbit hole of swirling, nightmarish unreality.  Plunging into that altered state is always a compelling experience, but it is a more profound and dynamic one when I can still see distant vestiges of what I left behind (nods to conventional scales, scraping metal, guttural voices).  In essence, it is a matter of grounding and contrast.  No one does deep space psychedelia better than My Cat is an Alien, but with Eternal Beyond II, the Opalios and Vinciarelli evoke something significantly different that I cannot find anywhere else: the  singular collision of the imagined past versus the imagined future, the spectral versus the corporeal, and flesh-and-blood humanity versus the unknowable, abstract vastness of the cosmos.” Anthony D’Amico, Brainwashed
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3nding · 3 years ago
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CURE DOMICILIARI: LE ISTITUZIONI CHIUDONO UN OCCHIO, ANZI DUE
Lo stato che fa? Si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità. Così cantava De André nella famosa canzone “Don Raffaé”.
L’impegno delle istituzioni per contrastare le bufale sul Covid è pari a zero. Sembra proprio che questo compito sia stato lasciato a pochi eroici divulgatori (dei quali non mi vanto di fare parte per la mia irrilevanza sia chiaro) e a qualche giornalista di buona volontà.
Lo stato è terzo, un po’ come le erano tradizionalmente coloro che non appartenevano organicamente alla mafia ma che si guardavano bene dal combatterla pur rivestendo cariche pubbliche rilevanti. Anzi a volte lo stato è addirittura complice.
Siamo così abituati al fatto che le istituzioni siano codardamente silenziose che abbiamo osannato il presidente Mario Draghi solo per aver detto chiaramente che bisognava vaccinarsi, neanche avesse fatto il discorso più mirabile degli ultimi 50 anni. Abbiamo vissuto quelle parole, di per sé doverose e banali, come un atto di coraggio straordinario, una liberazione collettiva. E invece non era neanche il minimo sindacale.
È uno dei motivi per cui ho attribuito al ministro Roberto Speranza l’immaginario premio di miglior ministro non protagonista. Il punto è: egli non dovrebbe sentire, dato il suo ruolo, una sacra responsabilità comunicativa prima ancora di quella tecnico-operativa? Il paese si divide sulla cura De Donno? Le persone sono confuse perché un signor nessuno giura che in Giappone hanno risolto ogni problema con il famigerato Avigan? I giornali parlano di magici integratori? Dei cialtroni dicono che ci sono pezzi di feti nei vaccini? Personaggi ridicoli affermano che i tamponi non funzionano perché rilevano la positività anche nella frutta? Alcuni medici continuano a sconsigliare fortemente i vaccini in gravidanza o a chi prende la pillola? Allo stato non gliene può fregare di meno. Nessuno si pone il problema di fare chiarezza per il bene dei cittadini. In pratica le istituzioni hanno definitivamente deciso di lasciare la comunicazione ai talk show. Non mi pare una grande idea.
E poi ci sono i cittadini “furbi” che vanno ai centri vaccinali con i loro avvocati che mettono in difficoltà i poveri medici (che sono medici non giuristi), lo stato vuole dare indicazioni su come comportarsi? Sarei stanco di vedere questi avvocati cialtroni che si vantano sui social di aver impaurito una povera infermiera citando ad cazzum leggi e regolamenti di cui la malcapitata non può avere contezza. L’ordine degli avvocati fa finta di non vedere?
Data l’emergenza che stiamo vivendo ecco cosa dovrebbe succedere in uno stato minimamente serio e con politici che abbiano un grammo di personalità e coraggio: periodicamente il ministro della salute, un suo delegato o addirittura il presidente del consiglio (opportunamente istruiti) dovrebbero comunicare in solenni conferenze stampa ai cittadini le evidenze scientifiche su tutte le bufale, le dicerie, le notizie, le nuove questioni che possono impattare sui comportamenti delle persone. Lo dovrebbero fare portando tutto il peso e la credibilità delle istituzioni. Degli inutili messaggi a reti unificate a Natale e a capodanno onestamente potrei anche fare a meno. Non è il momento di essere codardi e avere paura di scontentare qualcuno.
In particolare la vicenda delle cure domiciliari precoci ha qualcosa di surreale. È sotto gli occhi di tutti che una moltitudine di medici sta prescrivendo, senza alcuna visita, a pazienti completamente sconosciuti, protocolli semi-misteriosi che non sono stati validati dalla comunità scientifica e dalle istituzioni preposte. Anzi per molti di quei farmaci/integratori è già stata sancita l’inefficacia, la pericolosità o l’inadeguatezza nelle fasi precoci da montagne di studi scientifici. Mentre, per esempio, la FDA americana si preoccupa di fare campagne per mettere in guardia dall’uso e l’abuso di Invermectina, da noi tutto tace. Non è un tema che a quanto pare interessi le istituzioni.
Alcune regioni addirittura suggeriscono ai medici di medicina generale di implementare questi fantomatici protocolli (vedi Sardegna e Piemonte) per dimostrarsi vicini ai cittadini e attenti alle loro esigenze, suscitando il giusto sconcerto dei medici seri che si sentono colpiti alle spalle dal “fuoco amico”. Il ministero della salute ha qualcosa da dire? Il governo se ne lava le mani? I leader politici che si vantano di essere pro scienza tacciono per non indispettire nessuno? I tweet li usano solo per promettere millemila miliardi per la transizione ecologica o per fare i complimenti alla nazionale italiana?
E l’ordine? Anzi, gli ordini dei medici che ci stanno a fare? Chi diavolo si preoccupa di fornite delucidazioni ai cittadini? Immagino avrete visto tutti la famosa (oserei dire fantasiosa) prescrizione fatta dal medico odontoiatra Andrea Stramezzi, ex membro del Comitato terapie domiciliari Covid 19 (dell’avvocato Erich Grimaldi) e attualmente membro del comitato scientifico dell’altra grande associazione di cure domiciliari, Ippocrate. org. La vera e propria barzelletta è che il dott. Stramezzi ha accusato il giornalista Gerardo D'Amico di essersi spacciato per una certa Alberta Trocino malata di Covid per ottenere la ricetta. Stramezzi tagga anche il ministero della salute a dimostrazione del fatto che questi personaggi sono certi di godere della più totale impunità, lo sanno benissimo che le istituzioni se ne lavano le mani. Pronto? Ordine dei medici di Milano (OMCeO Milano) ci sei? Un medico raccoglie fondi per non meglio precisati scopi, fa propaganda contro i vaccini, dichiara di essere in possesso della cura per il Covid, ammette pubblicamente di aver prescritto una montagna di farmaci ad una paziente sconosciuta che non ha neanche visto in faccia… cosa bisogna fare per essere attenzionati? Bisogna strangolare un bambino? Facciamo finta che sia un caso isolato? Qualcuno ai vari livelli delle istituzioni ha intenzione di prendere pubblicamente una posizione di fronte ai cittadini confusi?
Sembra di no, nel paese della cura Di Bella e del caso Stamina le istituzioni sono terze, stanno a guardare e a volte si rendono addirittura complici dell’anti scienza. Non sia mai che ci si faccia dei nemici. - Elio Truzzolillo
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surfcultureitalia · 8 years ago
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gokinjeespot · 6 years ago
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off the rack #1129
Monday, September 24, 2018
 Hello all you off the rackers. How's it going eh? I've been away the last couple of weeks on a trip out west. We landed in Victoria, BC on September 6 and did a road trip visiting Duncan, Comox and Tofino. Had a wonderful reunion with my childhood friend from the Glebe in Comox who I haven't seen in nearly 25 years. Time in Tofino was spent walking the beaches and enjoying all sorts of culinary delights. If you've never been to Vancouver Island you should go just for the drive through the mountains. We could see a glacier from the air B&B in Tofino that we stayed in. Penny and I spent an extra couple of days in Vancouver before returning to Ottawa where we had a lovely dinner with some Comicshop alumni from the 1980s. Thanks to Brent, Colleen, Keith, Louise and Scooter for showing up and catching up.
 A tornado touched down in our area on Friday, September 21. The power at the house went out at 7 PM and we didn't get it back until 11 AM on Saturday. No damage in our neighbourhood but others were heavily damaged. Our new fence held up excellently, thanks to Keith Astley. We were very lucky to only be inconvenienced a little. I feel for the folks who lost their houses and businesses. I had to drive around on the weekend and was glad to see most people being patient and courteous at the intersections where the traffic lights were not working. I did see a few anal pores who thought that the rules didn't apply to them and made other drivers hesitate and thus slow the whole process down even more.
 This may very well be the last off the rack that I write. Comet Comics is closing down it's current location and moving its subscription service to a used book store up the street. I will be out of a job and will not be able to borrow comic books to read anymore. Thanks to Brent at The Comicshop in Vancouver, I found out that I started to write for the newsletter back in 1986 with an editorial and then writing the Newswatch section. My first off the rack was in 1994 and I have been doing it weekly since then with only a few breaks. I love sharing my thoughts about the comics that I read but it sometimes feels like I'm doing an unpaid job too. Thanks to Ron Van Leeuwen at The Silver Snail and Heather MacDonald at Comet Comics for allowing me to enjoy my comic book hobby gratis. I wish you all the best. Thanks to the folks that read my musings and the comments you've shared with me. You guys take care, okay?
 Cover #1 - Brian Michael Bendis (writer) David Mack (art) Zu Orzu (colours) Carlos M. Mangual (letters). Things start off at a comic con where we meet Max Field, comic book artist. It looked to me that this was going to be about comic book covers like the reprints in the back of the book of the ones David Mack has done, but then we meet a super fan of Max's with very deep pockets. Her name is Julia. The story gets a lot more interesting when Julia shows up at a con in London, England and tells Max what her job is. David Mack's art is very distinctive but I didn't guess that this was drawn by him until I got to some painted panels later. This is an intriguing new book and I would put it on my "must read" list.
 The Immortal Hulk #6/LGY #723 - Al Ewing (writer) Lee Garbett (art) Paul Mounts (colours) VC's Cory Petit (letters). I am very impressed with the writing. It's sophisticated and thought provoking. The new military organisation set up to handle the Hulk is creepy and eerie. This issue sets up a big fight between the Hulk and the Avengers so it looks like next issue will be a smashing good time.
 The Dreaming #1 - Simon Spurrier (writer) Bilquis Evely (art) Mat Lopes (colours) Simon Bowland (letters). The Sandman is AWOL, the Dreaming is crumbling and its denizens don't know what to do. Lucien the librarian is in charge but he seems overwhelmed by the chaos around him. Meanwhile, new character Dora is hopping about between dreams and we get a glimpse of her true self. There is so much that is intriguing about this new Vertigo series based on Neil Gaiman's creations that I think Sandman fans will be pleased.
 Return of Wolverine #1 - Charles Soule (writer) Steve McNiven (pencils) Jay Leisten (inks) Laura Martin (colours) VC's Joe Sabino (letters). I consider myself to be a pretty good artist spotter. I can flip open a comic book and tell you who drew it but this time I was fooled and thought that Barry Windsor-Smith did the art for this issue. I still enjoyed the visual feast featuring Logan's return to the racks. Some fans might not be satisfied with no real explanation of how Logan came back to life and starts fighting the bad guys but I just accepted that he's here and has a mission to save the world. His foes are formidable and he starts off wearing the old familiar yellow and blue costume but changes by the last page to a more contemporary one. As much as I liked this getting a running start I do hope they tell us how Wolverine gets resurrected down the line.
 The Immortal Hulk #5/LGY #722 - Al Ewing (writer) Joe Bennett (pencils) Ruy Jose (inks) Paul Mounts (colours) VC's Cory Petit (letters). I had a feeling I was missing something when I was reading #6 yesterday. This book is hitting the racks every two weeks and I didn't get a chance to read this issue before leaving on my trip to Vancouver Island two weeks ago. I'm glad I did because it explains the mysterious reflection that Bruce sees in the mirror in #6. I thought it was Major Talbot or the Leader with a normal sized head but it's not. Here we have the Hulk fighting Sasquatch and saving Walter Langkowski from himself. This issue also emphasises the fact that this new Hulk isn't just a mindless monster. I really like that this Hulk can have a regular conversation.
 Adventures of the Super Sons #2 - Peter J. Tomasi (writer) Carlo Barberi (pencils) Art Thibert (inks) Protobunker (colours) Rob Leigh (letters). How are a green Kryptonite weakened Superboy and a bound Robin going to defeat the Gang of young super villains? They get help, that's how. The last page made me smile because it uses a classic twist from the days of "The Death of Superman". This is a fun book.
 Avengers #7/LGY #697 - Jason Aaron (writer) Sara Pichelli (pencils) Sara Pichelli & Elisabetta D'Amico (inks) Justin Ponsor (colours) VC's Cory Petit (letters). It's the origin story of the very first Ghost Rider plus a super villain that Wolverine fans will recognise. This issue is a nice segue to…
 Avengers #8/LGY #698 - Jason Aaron (writer) David Marquez (art) Justin Ponsor (colours) VC's Cory Petit (letters). The current Ghost Rider, Roberto Reyes, arrives at the new Avengers headquarters and is officially made a member. The new HQ at the North Pole is very cool and pure comic book plausible. After a quick tour the team gets a global alert that Roxxon is up to no good and the battle cry is uttered. It's off to the southern seas and a confrontation with an old ally. Imperius Rex!
 Batman #54 - Tom King (writer) Matt Wagner (art) Tomeu Morey (colours) Clayton Cowles (letters). Dick Grayson sticks around after Batman and Catwoman's break up to help Bruce get through it. It's a good excuse to remind us of their partnership. I loved how Dick's humour contrasted with Bruce's dour demeanour. Matt's art was a bonus for me.
 Batman #55 - Tom King (writer) Tony S. Daniel (pencils) Tony S. Daniel & Danny Miki (inks) Tomeu Morey (colours) Clayton Cowles (letters). The Dynamic Duo continues to keep Gotham City safe while a one-armed stranger arrives to go about an unknown mission. That mission is revealed in the shocking last page. This incident may just top the Killing Joke.
 Pearl #2 - Brian Michael Bendis (writer) Michael Gaydos (art & colours) Josh Reed (letters). When the first caption of the first page reads "years ago" you know it's origin story time. This story about a Yakuza tattoo artist/assassin is very different from Brian Michael Bendis's super hero stuff for DC. His work on Superman doesn't engage me like this book, Cover, and Scarlet do. I think it's because he's got to write the Man of Steel to appeal to younger readers too. Maybe I've outgrown Superman.
 West Coast Avengers #2/LGY #104 - Kelly Thompson (writer) Stefano Caselli (art) Triona Farrell (colours) VC's Joe Caramagna (letters). This is a little more sophisticated than the Adventures of the Super Sons but it's still a lot of fun. I especially like Stefano Caselli's facial expressions. The B.R.O.D.O.K. AKA Bio-Robotic Organism Designed Overwhelmingly for Kissing is an upgrade from the super villain M.O.D.O.K. AKA Mental Organism Designed Only for Killing, but he's still not nice.
 Thor #5/LGY #711 - Jason Aaron (writer) Christian Ward (art & colours) VC's Joe Sabino (letters). We take a break from the present and travel to the far flung future to see if Old Thor can save the universe from dying. He meets an old friend who turns out to be not so friendly. The amalgam of Wolverine and the Phoenix Force is cool but wait until you see the huge mash up on the last page as the villain is revealed. This guy makes Thanos look like Forbush Man.
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lamilanomagazine · 9 months ago
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Sanremo 2024: Geolier vince la puntata dedicata alle cover e duetti
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Sanremo 2024: Geolier vince la puntata dedicata alle cover e duetti.  Geolier si aggiudica il podio della classifica parziale che chiude la serata cover e duetti al Festival di Sanremo, la sua esibizione con Luchè, Guè e Gigi D'Alessio ha conquistato televoto, sala stampa e Giuria delle Radio. Al secondo posto Angelina Mango con il quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma, al terzo Annalisa con La Rappresentante di Lista e il Coro Artemia, al quarto Ghali con Ratchopper e al quinto Alfa con Roberto Vecchioni. Si sono esibiti tutti e 30 gli artisti in gara, insieme a ospiti internazionali e nazionali. La classifica della serata cover e duetti: La top 5, Geolier – Medley Strade con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio, Angelina Mango – La rondine con Il quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma, Annalisa – Sweet Dreams (Are made of this) con La Rappresentante di lista e il coro Artemia, Ghali – Medley Italiano vero con Ratchopper, Alfa – Sogna, ragazzo, sogna con Roberto Vecchioni. Le altre esibizioni della quarta serata:  1 - Sangiovanni – Farfalle - Mariposas con Aitana 2 - Annalisa – Sweet Dreams (Are made of this) con La Rappresentante di lista e il coro Artemia 3 - Rose Villain – Medley con Gianna Nannini 4 - Gazzelle – Notte prima degli esami con Fulminacci 5 - The Kolors – Medley con Umberto Tozzi 6 - Alfa – Sogna, ragazzo, sogna con Roberto Vecchioni 7 - Bnkr44 - Ma quale idea con Pino D’Angiò 8 - Irama – Quando finisce un amore con Riccardo Cocciante 9 - Fiorella Mannoia - Che sia benedetta e Occidentali’s Karma con Francesco Gabbani 10 - Santi Francesi - Hallelujah con Skin 11 - Ricchi e Poveri – Sarà perché ti amo e Mamma Maria con Paola & Chiara 12 - Ghali – Medley Italiano vero con Ratchopper 13 - Clara – Il cerchio della vita con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino 14 - Loredana Bertè – Ragazzo mio con Venerus 15 - Geolier – Medley Strade con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio 16 - Angelina Mango – La rondine con Il quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma 17 - Alessandra Amoroso - Medley con Boomdabash 18 - Dargen D'Amico – Omaggio a Ennio Morricone con BabelNova Orchestra 19 - Mahmood – Come è profondo il mare con Tenores di Bitti 20 - Mr.Rain – Mary con Gemelli Diversi 21 - Negramaro – La canzone del sole con Malika Ayane 22 - Emma – Medley Tiziano Ferro con Bresh 23 - Il volo – Who wants to live forever con Stef Burns 24 - Diodato – Amore che vieni, amore che vai con Jack Savoretti 25 - La Sad – Lamette con Donatella Rettore 26 - Il Tre – Medley Fabrizio Moro con Fabrizio Moro 27 - BigMama – Lady Marmalade con Gaia, La Niña e Sissi 28 - Maninni – Non mi avete fatto niente con Ermal Meta 29 - Fred De Palma – Medley con Eiffel 65 30 - Renga Nek - Medley dei loro successi La finale di questa sera:  Nell'ultima serata verrà svelata la classifica generale formata alla fine della quarta serata. I 30 talenti canteranno di nuovo le canzoni presentate al Festival e affronteranno il giudizio del televoto. Sulla base della media tra le percentuali ottenute durante la serata attraverso il voto da casa e quelle ottenute nelle serate precedenti, si formerà una nuova classifica generale delle 30 canzoni. I primi cinque nomi canteranno ancora, le votazioni precedenti perderanno valore e si procederà a una nuova votazione di tutte e tre le Giurie. Non ci resta che scoprire chi vincerà la 74esima edizione del Festival di Sanremo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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shahajip · 3 years ago
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Softest Beach Sounds, Ocean Wave Sounds for Sleeping, Yoga, Meditation, ...
perfect for sleeping or studying, and for just about anything you may be doing. Keep this video playing to create a calming atmosphere wherever you are. Highly recommended at any office as a relaxing background or at home, in class at school, in any waiting room setting, at hospitals and dental clinics. Relax your mind and body every day and night.
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Video Credit to : Video of Roberto D'Amico from Pixabay   Audio Credit to : https://www.freesoundslibrary.com/
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nixoneurope · 7 years ago
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How's your (almost) summer going? @robydamico 📷: Fabio Palmerini 
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merzbow-derek · 8 years ago
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POST-SCRIPTUM 687
MY CAT IS AN ALIEN & JOËLLE VINCIARELLI > ETERNAL BEYOND >
“This winter marks the 20th anniversary of Maurizio and Roberto Opalio’s singular My Cat is an Alien project, a milestone that they are celebrating with a pair of fascinating and divergent releases.  Originally recorded back in 2015, Eternal Beyond is the fruit of an explosive and wildly experimental 4-day session with French black metal vocalist Joëlle Vinciarelli that does not sound at all like black metal.  RE-SI-STEN-ZA!, on the other hand, is billed as a sort of culmination of My Cat is an Alien’s entire career.  As I have not yet heard much of the Opalio’s earlier work, I cannot vouch for the truth of that, but I was pleasantly surprised by the title piece, which sounds like the work of a radical art commune a la Amon Düül embellished and collaged by a talented noise/musique concrète artist.
Up Against the Wall, Motherfuckers!
I am always especially eager to hear the Opalio brothers' collaborative endeavors, as My Cat is an Alien is such a singular and hermetic entity.  As such, it presents quite a unique challenge for any artist attempting to merge with their aesthetic, which generally leads to some intriguingly bizarre results.  Also, I am often unfamiliar with the other artists who enter the Alien orbit, so it can be a potential opportunity for me to discover some similarly outré minds.  In this case, I was vaguely aware of Joëlle Vinciarelli’s La Morte Young side project, but completely unfamiliar with her status as the howling frontwoman of French black metal band Talweg.  Black metal and MCIAA seem like unlikely bedfellows, but it is immediately apparent from the harrowing shrieks in brief opener "Preludio" that Joëlle’s feral edge is probably the perfect foil for the Opalios' burbling psychotropic miasma.  The first fully formed piece of the album, "Eternal Marriage of Heaven and Hell," only deepened that belief.  The core of "Eternal Marriage" is very much in line with MCIAA's recent aesthetic of plinking and disjointed strings, churning electronic drones, and a quavering and wordless vocal haze, but it is viscerally enhanced by crunching and scraping metal textures and a host of guttural screams and jungle sounds.  It sounds like a wonderfully cacophonous and unearthly collision of lysergic reverie, space battle, metal recycling plant, and monkey orgy.  That is certainly not a niche that I knew needed filling beforehand, but it works brilliantly.
The other two major pieces on the album are similarly compelling, particularly "Eternal Albert Ayler," which enhances Maurizio Opalio's harp-like backdrop and the buzzing electronic periphery with a wonderfully strangled and primal trumpet solo from Vinciarelli.  The 22-minute "Eternal Eclipse du Soleil" is the album’s massive centerpiece though, unleashing a buzzing and sizzling bed of electronic textures, wordless ritualistic chants and moans, and plenty of crunching and scraping metal textures.  As it progresses, some of the components grow increasingly unreal in texture.  Also, it often sounds like there is a hapless noise-guitar band a la The Dead C trying to be heard above the din.  The overall effect is quite a difficult one to convey, but the closest description I can muster is “it sounds like approaching a remote monastery through a jungle while the earth shakes and fire rains from the sky.”  As with many great MCIAA works, it could arguably benefit from more aggressive editing, but the length feels fundamentally crucial for pulling me completely out of my reality in time for the heavy and beautifully crafted final crescendo.
To my ears, Eternal Beyond was an ideal collaboration for the Opalios at this stage in their career, as they have plunged as deeply and completely into a hallucinatory rabbit hole of otherworldliness as anyone.   While I am sure Maurizio and Roberto will no doubt go even deeper into that singular headspace with future albums, this release is an unexpectedly explosive lateral move away from that expected trajectory.  Most MCIAA albums evoke and explore an increasingly vibrant and fully realized alien soundworld totally unlike anything else I have heard–on Eternal Beyond, the Opalio’s vision instead feels like it is ripping through a dimensional barrier to bleed into our own.  That is a welcome twist: as much as I love being totally unmoored in unfettered imagination run wild, some earthbound context and contrast adds some very effective sharp edges to MCIAA's strange dreams.” Anthony D’Amico
Samples:
Eternal Marriage of Heaven and Hell
Eternal Albert Ayler
Eternal Eclipse Du Soleil
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teatrogag · 3 years ago
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In occasione del decennale di ActorsPoetry Festival si è voluto dare un particolare rilievo al testo della Divina Commedia che proprio nell’interpretazione vocale recupera la sua originaria forma di fruizione e acquisisce una modalità di particolare efficacia comunicativa. Per questo sono state organizzate le serate di Lecturae Dantis nei suggestivi scenari del Chiostro di San Matteo e del Museo Diocesano che conservano elementi artistici e architettonici medievali ed echi di memorie dantesche. In questa occasione verranno interpretati da attori di alto livello professionale numerosi canti della Commedia. Ogni lettura sarà preceduta da una conferenza, da parte di studiosi di Dante, per approfondire sempre nuovi aspetti della produzione letteraria e della personalità del poeta. Roberto Trovato parlerà di “Dante e il teatro”, Rosa Elisa Giangoia di “La selva, le erbe e i fiori nella Divina Commedia” e converserà online con Kazuachi Ura, docente all’Università di Tokyo e traduttore di opere dantesche in giapponese, sulla ricezione e conoscenza di Dante nel suo paese, Marco Berisso tratterà di “Al fondo dell’Inferno: Ugolino, Branca Doria e gli altri” con intervento dell’avv. Lodovico Doria Lamba, Graziella Corsinovi illustrerà “L’anima in scena: percorsi di teatralità dantesca”, Stefano De Sando sarà impegnato nel suo spettacolo “Dante, ovvero la musica dell’endecasillabo”, Paola Martini del “Nuovo allestimento del monumento Fieschi” e infine Guido Milanese della “Musica in Dante”. 
I migliori attori di tutte le edizioni di ActorsPoetryFestival interpreteranno i Canti della Divina Commedia Alice Pagotto, David Meden, Francesca Laviosa, Roberta Barbiero con la preziosa partecipazione di Hal Yamanouchi impegnato in un esperimento di contaminazione fra Dante e Teatro NO giapponese. 
Alice Pagotto (Inferno, Canti XXVIII-XXXIV, Purgatorio, Canti XIX-XXIV). Formata all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e al Centro Santa Cristina, lavora in teatro con importanti registi e in televisione, fra cui "Che Dio ci aiuti". Per la sua interpretazione Happy hour vince il premio per la migliore attrice protagonista al Pietrasanta Film Festival -PFF. Appassionata di audiolibri, lavora stabilmente anche in Goodmood e per altre importanti società.
David Meden (Paradiso, Canti I-V, Canti XV-XX), formato all'Accademia del Piccolo Teatro di Milano, prende parte a produzioni con Federico Tiezzi, Luca Ronconi, Harry Kupfer, Valeria de Santis e Sylvia K. Milton, Marco Ghelardi e molti altri. Quale speaker registra documentari per Sky, audiolibri per Goodmood.
Roberta Barbiero (Inferno, Canti XXIII-XXVII). Formata al Teatro Stabile del Veneto prende parte a numerose produzioni film italiane e straniere vincendo premi per le sue interpretazioni. Fra le interpretazioni televisive: Marco Polo, il Commissario Brunetti, in nome della madre. In teatro ha lavorato per il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro a l'Avogaria di Venezia con D. Jentgens, M. Ghelardi, R. Bellandi, Terrani, C. I. Massaggia.
Francesca Laviosa (Inferno, Canti XVIII-XXII. Paradiso Canto I), genovese, diplomata al Teatro Stabile di Palermo, lavora da diversi anni nelle principali produzioni di Emma Dante. Per la sua interpretazione in Odissea A/R al Teatro di Siracusa, vince a Spoleto il premio nuovo IMAIE. 
Hal Yamanouchi (Paradiso, Canto I) non ha bisogno di presentazioni: attore, doppiatore, voce ufficiale di Ken Watanabe, è coprotagonista con Hug Jackman in Wolverine, come speaker voce ufficiale di Suzuki. Partecipa in qualità di attore a molti film in Italia e all'estero. Coreografo, vince il premio Guido Monaco e il premio Colpo di scena per la sua interpretazione nella Tempesta.
Le Lecturae Dantis, per la regia di Daniela Capurro, programmate dal 10 agosto al 12 settembre 2021, saranno tutte le sere in doppio spettacolo per permettere un maggiore afflusso di spettatori.
Per il calendario di questo ricco programma: https://teatrogag.com/wp-content/uploads/2021/08/Brochure7.pdf. 
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surfcultureitalia · 6 years ago
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GOOD - CLEAN - FUN from Roberto D'amico on Vimeo.
Doing your bit doesn’t have to be a bore. Here’s our guide to giving back on a surf trip, sharing the stoke and leaving the beaches a little better off. Roberto D'Amico & Kepa Acero #BeachFreely
Read more: wavelengthmag.com/watch-good-clean-fun-roby-damico-kepa-acero
Produced by WL Media Supported by Reef
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