#risparmi
Explore tagged Tumblr posts
Text
POTENZIALMENTE INVISIBILI AL CANONE RAI
Il canone Rai ancora oggi risulta essere una delle tasse maggiormente odiate dagli italiani che da ormai molti decenni si ritrovano a dover pagare un prodotto non sempre desiderato come l’emittente televisiva di stato.
Una tassa posta su un prodotto italiano esportato anche all’estero, ma di cui solo il cittadino italiano è tenuto a pagare.
Diventata una vera e propria estorsione dopo Luglio 2016, quando il governo Renzi introdusse la riscossione di tale tassa all’interno della bolletta di un servizio energetico indispensabile per i cittadini, l’italiano si è ritrovato senza via di scampo nel dover acquistare un prodotto non voluto, nonostante la contrarietà della comunità europea, che considera il metodo di riscossione illegittimo, https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2022-003166_IT.html
Benché l’era digitale permetta di escludere la visione delle proprie trasmissioni a chi non desiderasse il servizio, lo stato italiano puntando sulla presunzione di possesso di un apparecchio ricevente, continua tutt’ora imperterrito a porre l’obbligo di acquisto, applicando una riduzione della tassa, allo scopo di calmare gli animi degli scontenti del metodo.
Solo In caso di possesso di apparecchi radio o tv nei condomini o nei locali della propria attività, il canone tv speciale, cioè per gli esercizi condominiali e pubblici, si ha la possibilità di continuare con il tradizionale sistema di pagamento.
Nonostante esistano varie circostanze ai limiti dell’assurdo che ne permettano l’esenzione,
Ultrasettantacinquenni con reddito basso (ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a 8.000 euro)
Diplomatici e militari stranieri
Cittadini intestatari di utenza elettrica residenziale che non detengono la tv (e nemmeno smartphone o tablet)
Esiste un potenziale escamotage per poter diventare invisibili agli archivi dell’ente gestore di energia che si occupa della riscossione di tale tassa, ovvero sfruttare quel regolamento che permette agli intestatari di una seconda fornitura energetica di non pagare il canone
Per esempio:
Se degli ipotetici inquilini residenti in un appartamento avessero il contratto della fornitura di energia intestato al proprietario di casa, questi automaticamente risulterebbero invisibili sulla lista degli abbonati. Dall’altro lato il proprietario di casa, non ha l’obbligo di adempimento per il canone nella proprietà nel quale non risiede, dal momento che già viene pagato nella proprietà di residenza.
Un modo quindi per ritornare a diventare potenzialmente invisibili e sparire dalla lista dell’elenco abbonati in possesso dei gestori di energia, è quello della condivisione di un servizio energetico.
Più nello specifico, intestare l’utenza di energia ad un parente fidato, magari accontentandosi anche di dividere le spese di un abbonamento canone Rai in due, pagandone solo la metà. Se poi questo risulti anche un parente disponibile, si avrebbe la possibilità di non pagare proprio nulla.
0 notes
Photo
PRIMA PAGINA Il Sole 24 Ore di Oggi lunedì, 05 agosto 2024
#PrimaPagina#ilsole24ore quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi famiglie#depositi#risparmi#scuola#record#supplenti#settembre
0 notes
Text
Asmaa Gacem: L'inflazione ei Nostri Anziani
L'inflazione è un concetto economico che si riferisce all'aumento generalizzato dei prezzi dei beni e dei servizi in un'economia in un determinato periodo di tempo.
L'inflazione può avere effetti significativi sulle finanze personali, specialmente per i nostri anziani, che spesso vivono con redditi fissi e risparmi limitati.
Come l'inflazione influisce sui nostri anziani
L'inflazione può influire sui nostri anziani in diverse maniere. In primo luogo, può ridurre il potere d'acquisto dei loro redditi fissi, il che significa che avranno meno soldi da spendere per gli stessi beni e servizi di cui hanno bisogno.
Questo può portare a una diminuzione della loro qualità della vita e rendere più difficile per loro soddisfare le loro esigenze di base.
Inoltre, l'inflazione può aumentare il costo dei prodotti e dei servizi medici, il che può essere particolarmente preoccupante per i nostri anziani, che spesso hanno più bisogno di cure mediche rispetto ai giovani. L'inflazione può anche influire negativamente su coloro che dipendono da risparmi e investimenti per il loro sostentamento.
Se l'inflazione aumenta più rapidamente del rendimento dei loro investimenti, possono perdere potere d'acquisto e quindi la capacità di coprire le spese.
Consigli per proteggere i nostri anziani dall'inflazione
Fortunatamente, ci sono misure che possiamo adottare per proteggere i nostri anziani dagli effetti negativi dell'inflazione. Ecco alcuni consigli che possono essere utili.
Riduzione delle spese superflue
Un modo per ridurre l'impatto dell'inflazione è cercare modi per ridurre le spese superflue.
Ciò può includere cose come tagliare il cavo, annullare abbonamenti a riviste o servizi poco utilizzati, o semplicemente ridurre il consumo di energia e acqua in casa.
Cercare offerte e sconti
Un altro modo per risparmiare denaro e ridurre l'impatto dell'inflazione è cercare offerte e sconti su prodotti e servizi di cui i nostri anziani hanno bisogno.
Ciò può includere l'acquisto di prodotti sfusi, la ricerca di offerte sui farmaci e la ricerca di sconti sui ristoranti e negozi.
Considerare opzioni di investimento sicure
Se i nostri anziani hanno risparmi e investimenti, è importante che considerino opzioni di investimento sicure che possono aiutarli a mantenere il loro potere d'acquisto in tempi di inflazione.
Ciò può includere i buoni del Tesoro, i fondi comuni di investimento conservativi e i conti di risparmio ad alto rendimento.
In conclusione
L'inflazione può avere effetti significativi sulle finanze personali dei nostri anziani, ma ci sono misure che possiamo adottare per proteggerli dagli effetti negativi.
Riducendo le spese superflue, cercando offerte e sconti.
#AsmaaGacem#inflazione#anziani#redditifissi#risparmi#poteredacquisto#curemediche#investimenti#consigli#offertesconti#investimentosicuro#buonideltesoro#fondicomunidiinvestimento#contidirisparmio#spesesuperflue#qualitàdellavita
0 notes
Text
girlblogger buys herself a car, many tears have been cried in the process
5 notes
·
View notes
Text
Investire nel 2023: Le Migliori Strategie per Crescere il Tuo Portafoglio Finanziario
Scopri le strategie più efficaci per investire oggi: dalle azioni agli ETF, fino ai settori emergenti come la tecnologia e l’energia pulita. Consigli pratici per costruire un portafoglio sicuro e bilanciato, proteggendoti dalla volatilità e dall’inflazione. Investire oggi può sembrare una sfida, con i mercati sempre più volatili e le incertezze economiche che influenzano le decisioni. Ma con le…
#Come costruire un portafoglio di investimenti#Come investire oggi#Come proteggere i risparmi dall&039;inflazione#Consigli di investimento per principianti#Consigli per investire nel 2023#Diversificazione del portafoglio#ETF e fondi comuni#Investimenti a lungo termine#Investimenti sicuri e redditizi#Investire in azioni e obbligazioni#Investire in tecnologia e energia pulita#Migliori investimenti per principianti#Migliori settori per investire#Portafoglio finanziario sicuro#Protezione dall&039;inflazione#Strategie di investimento 2023
0 notes
Text
#Arcivescovo Carlo Maria Viganò#@CarloMVigano#La votazione con cui l’Assemblea Nazionale ha osato dichiarare “diritto umano” l’uccisione *nel grembo materno di bambini innocenti segna i#esecrabile affronto alla vita nascente e a Dio#“che è Signore e dà la vita”. Si levi la voce unanime dei Cattolici di Francia#perché Iddio onnipotente li risparmi dai flagelli che colpiranno la loro Nazione a causa di un’autorità corrotta e perversa. Che il Signore#quando abbatterà la Sua destra sui malvagi.#« Ahi Francia#ahi Francia! Chiamata dai Nostri predecessori «specchio di tutta la Cristianità e sicura colonna della Fede» […]#sei diventata la più implacabile nemica fra tutti gli avversari della Fede che mai siano esistiti! » (Pio VI#Allocuzione “Quare Lacrymæ”#17 Giugno 1793).
0 notes
Text
Libano: la tragica storia dei rapinatori di banche che chiedono soltanto i loro risparmi
Entrano armati per chiedere di poter prelevare i propri risparmi. Sono i libanesi disperati i cui fondi in banca restano bloccati
#Libano: la tragica storia dei rapinatori di banche che chiedono soltanto i loro risparmi News | Eur
0 notes
Text
A Mario mancano tre anni alla pensione, da 35 è impiegato nella grande distribuzione, in un supermercato Pam di Corso Svizzera a Torino.
A un certo punto la vita comincia a precipitare: il mutuo di casa schizza alle stelle, sua moglie si ammala. Mario stringe i denti, dà fondo ai risparmi. Ma con questi lavori mica metti in banca milioni e i risparmi finiscono presto.
Un giorno perde la testa, sono parole sue, e ruba sei uova e una scamorza affumicata dagli scaffali del supermercato, gli stessi che aveva riempito e su cui aveva vigilato per tanti anni. Lo beccano subito perché lui non è un ladro di professione, è solo un uomo disperato e affamato. Appena viene sorpreso con la scamorza nel sacco, ammette tutto e chiede scusa: “Ho sbagliato, ma vivo una situazione privata ed economica al limite del sostenibile. Non è una giustificazione, solo una spiegazione”.
All’azienda le scuse e la mortificazione non bastano. Il licenziamento in tronco arriva per raccomandata: “Appare particolarmente grave che lei abbia deliberatamente prelevato dagli scaffali di vendita alcune referenze per un valore complessivo di 7,05 euro e sia poi uscito dal negozio senza provvedere al pagamento delle stesse. Le scuse da lei fornite non possono giustificare in alcun modo l’addebito contestato. Considerati violati gli obblighi generali di correttezza, diligenza e buona fede, ritenuto venuto meno l’elemento fiduciario, avendo abusato della sua posizione all’interno dell’organizzazione a proprio indebito vantaggio e a danno della società, le comunichiamo la risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa”.
I sindacati, giudicando la misura del licenziamento sproporzionata, hanno fatto ricorso.
Anche Jean Valjean, il protagonista dei Miserabili, ruba un mezzo pane e per tutta la vita viene inseguito da Javert, il poliziotto che diventerà il simbolo universale della giustizia ottusa e, appunto, sproporzionata.
Ma questi sono gli aggettivi della burocrazia e dei tribunali, abbiamo bisogno di altre parole per capire un sistema disumano, che si basa su uno schiavismo legalizzato che (anche) nella grande distribuzione trova terreno fertile.
Questo sistema feroce – in cui si sono polverizzate le reti sociali (in un alimentari a gestione familiare la vicenda di Mario sarebbe andata a finire nello stesso modo?) e milioni di individui sono esposti alle intemperie del mercato – è pensato a discapito della maggioranza e a vantaggio dei pochi che si spartiscono le ricchezze del mondo, con l’avallo dei governi.
Il nostro, nonostante una situazione di crescente, paurosa povertà, ha abolito il Reddito di cittadinanza anche grazie a un’indegna campagna di stampa portata avanti dai principali giornali italiani per conto di lorsignori.
In un bel libro appena uscito per Einaudi, Antologia degli sconfitti, Niccolò Zancan mette in fila le storie dei nuovi Valjean: nella discesa agli inferi dell’emarginazione gli apre la porta Egle, un’anziana signora che fruga nell’immondizia del mercato di Porta Palazzo, in cerca di verdura per fare il minestrone. Ma nella vita di prima c’erano state una casa, una famiglia, le vacanze a Loano sulla 500. Poi si è ritrovata a vivere con la pensione di reversibilità del marito e la dignità perduta in un cassonetto della spazzatura.
In questo atlante della disperazione c’è tutto il catalogo degli emarginati: un padre separato, un senzacasa che dorme in auto, un cassintegrato, prostitute, migranti, rider. E un ladro di mance che viene licenziato come Mario. L’aiuto cuoco gli dice: “Da te non me lo sarei mai aspettato”. E lui gli risponde, umiliato, “nemmeno io”.
Invece è tutto prevedibile e ha un nome semplice: si chiama povertà. Dei poveri però non frega niente a nessuno, incredibilmente nemmeno dei lavoratori poveri: sono solo numeri nelle statistiche dell’Istat.
Finché non rubano sei uova e una scamorza.
(Silvia Truzzi, FQ 29 febbraio 2024) da Tranchida.
95 notes
·
View notes
Text
+++Breaking Green Scam News+++
-----
In Italia ci sono circa 21 milioni di abitazioni tra classe F e classe G.
Circa 8 italiani su 10 posseggono la casa in cui vivono.
L'efficientamento energetico che ci vuole imporre la UE serve ad aggredire risparmi e immobili dei cittadini italiani.
Ormai l’obiettivo dichiarato è quello di toccare il risparmio degli Italiani.
...
76 notes
·
View notes
Text
Societa' e Meritocrazia - Lesson One
Cari italiani, se mi guardo intorno capisco che i vostri figli valgono quanto un "vago" di fagiolo (come diceva mia nonna Emilia) se confrontati ai figli di dirigenti politici, parlamentari e ministri. Mentre i figli di questi occupano tutti i vertici apicali di societa' statali, Enti pubblici e partecipate, i vostri figli si ritrovano a fare a pugni per un posto da netturbino o da cameriere. Qualcuno che ce l'ha fatta e' perche' si e' preso i vostri risparmi, le vostre liquidazioni per avere quel pizzico di automomia che "guistamente" meritano. Spiace dirlo ma i vostri figli non sono di certo all'altezza dei figli di LaRussa (vertice ACI e Teatro Alla Scala di Milano), del Ministro Giorgetti (vertice nella FIGC), o della Ministra Santanche' o del Ministro Tajani e mille altri. Quelli si che sono giovani brillanti, meritocratici e quasi tutto il Paese gli rende merito, seguitando a votare quei loro genitori "modello". Sembra anche un verdetto sui propri figli: Capre, Capre.. Capreee.
@ilpianistasultetto
55 notes
·
View notes
Text
AAAAAAAHAHAHAHAHAHAH
#mi sto rotolando a terra dalle risate#per davvero#oddio#oddio.#amo tutto di questo TUTTO#ma Murdock andrebbe in bancarotta se tutti i suoi risparmi finiscono in boa di piume 😂😂#povero avrà nemmeno 50 dollati nel suo porcellino nascosto sotto il letto#ma il finale con Hannibal mi ha letteralmente piegato in due#tra di loro il piu realista é sempre PE ahahahaha#mi sembra già di sentire la voce di kowalski che mette in dubbio che un van di oro massiccio possa effettivamente muoversi per strada😂😂😂#grazie#the a team
26 notes
·
View notes
Text
La Russia si è detta disposta a continuare a fornire gas naturale alla UE tramite l’Ucraina, ma Bruxelles deve convincere Kiev a lasciar passare il gas dai propri gasdotti nonostante la guerra.
“Naturalmente, a mio parere, i Paesi europei che attualmente ricevono il gas attraverso questo corridoio sono interessati a continuare tale cooperazione”, ha dichiarato ai giornalisti il vice primo ministro russo Alexander Novak, responsabile della politica energetica della Russia. ‘Siamo pronti a fornire (gas), ma non molto dipende da noi, quindi probabilmente questo dovrebbe essere negoziato direttamente tra gli utenti e il Paese attraverso il quale viene fornito il transito’.
Quindi chi è che sta radendo al suolo le nostre economie e i nostri risparmi? I russi, gli americani, o quelle teste di cazzo di Bruxelles?
Due risposte su tre sono quelle giuste.
L'articolo completo su 👉 Scenari Economici
16 notes
·
View notes
Text
Tenere assieme una famiglia
Anna: bellissima mora trentaseienne, madre di due bambini e moglie di Alfredo, lavorava con Michele nell'aziendina di quest'ultimo. Era la sua efficiente e fidata segretaria. Michele, leggermente più basso di Anna, aveva quasi sessant'anni ed era un uomo energico, positivo, in ottima salute, un po’ sovrappeso.
Tutto sommato, era comunque un uomo che aveva un suo innegabile fascino e dei sani appetiti. Sempre gentile e sorridente. Lavorando quotidianamente gomito a gomito, Michele inevitabilmente finì per sentirsi molto attratto da Anna, ma non andava mai oltre qualche garbato apprezzamento.
A un certo punto, la famiglia di Anna subì uno scossone, a causa della inattesa, improvvisa e pesantissima cassa integrazione a metà ore di Alfredo. Budget ridotto all'osso e, più spesso che non, insufficiente ad affrontare le spese di famiglia. Risparmi intaccati: per il mutuo, la scuola e il resto. Certo, Alfredo ogni tanto trovava dei lavoretti in nero, ma nulla di sostanzioso e continuativo. Frustrazione era ciò che sentiva maggiormente.
Quando ormai sempre più di rado egli faceva l'amore con Anna, l'uomo era brusco e sgarbato; quasi a voler ribadire il suo ruolo di maschio, qualora ce ne fosse stato bisogno. Lei si sentiva umiliata per questo. Eppure, solo poco tempo prima lui era un marito gentile e la trattava con i guanti bianchi. La giovane madre, frustrata ma sempre donna assetata di attenzioni, aveva quindi preso ad apprezzare molto i puntuali complimenti di Michele al mattino in ufficio: “come sei bella, oggi; profumi di primavera. Con te qui entra un raggio di sole..." e così via.
Il suo datore di lavoro, avendo appreso dello stato di estrema difficoltà della donna, aveva iniziato a darle un aiuto economico concreto. Ella per orgoglio, seppur debolmente, si era inizialmente opposta ma aveva finito con l'accettare. Quei cinquecento euro al mese che lui le passava in nero erano una sostanziosa boccata d'ossigeno, per il bilancio familiare. E Alfredo era roso dalla gelosia, immaginando chissà cosa. Anna era ferita dalle sue insinuazioni.
In lacrime, si confidò un pomeriggio a fine giornata con Michele, il quale non poté esimersi dall'abbracciarla e stringerla a sé. L'uomo fu letteralmente e inaspettatamente stordito dal profumo e dal contatto col corpo sensuale di quella donna stupenda. Gli venne quindi spontaneo perdere il controllo e baciarla sul collo: lei si staccò subito e gli diede uno schiaffo. Michele, rosso in viso, abbass�� il capo e le chiese scusa. Ma oramai in lui era divampato il fuoco del desiderio.
Il giorno dopo ci fu un po’ di imbarazzo, subito dissipato dall'ampio sorriso di Anna: in ufficio ella gli fece una carezza e gli disse che certamente capiva il suo desiderio, ma che era pur sempre una donna sposata. Il fatto vero era che comunque anche in lei iniziava a svilupparsi inesorabile una certa attrazione verso quel bell'uomo, sicuro di sé e solido, che la riempiva di cortesie e che la trattava come ogni donna desidera essere trattata.
Michele, folle di desiderio, un giorno ruppe gli indugi e arrivò ad offrirle trecento euro per un'ora d'amore. Glielo disse in modo delicato e dolce, per non imbarazzarla: “per favore non equivocare. Hai capito che ti desidero da morire e sai che capisco il tuo momento di difficoltà; però io sono qui anche per offrirti un aiuto sostanzioso. Non avrei mai immaginato di fare questa cosa, di dirti ciò che sto per dire, ma l'amore compie miracoli."
"Perciò ti dico solo che vorrei che tu fossi in mia compagnia per un'ora in una stanza. Non sentirti offesa: mi basta la tua semplice presenza fisica in un albergo; ben lontani da questo ufficio. Se vorrai concedermi solo un bacio, io capirò. E mi accontenterò: te lo giuro.”
Lei, contrariamente alle aspettative, dopo qualche esitazione, gli disse di sì e invece di farlo attendere lo baciò subito furtivamente sulla bocca. Poi gli mise le braccia al collo e gli disse: “ti ringrazio per ciò che stai facendo e ti anticipo che avrai ben più di un bacio. Anche perché ultimamente mio marito mi mortifica molto. Sono esasperata e non lo sopporto più. In ogni caso, anche se proprio non dovrei farlo, ti confesso di sentirmi molto attratta da te a mia volta.”
Quello stesso giorno staccarono un po' prima e, per non dare nell'occhio, uscirono ciascuno per conto suo. Andarono in un alberghetto discreto: non appena soli nella camera, lei gli slacciò i pantaloni e inginocchiatasi gli prese in bocca l'uccello. Gli regalò una mezz'ora di vero paradiso. Per il resto del tempo, quella prima volta in massima parte parlarono, mentre lui le baciava e accarezzava il seno e la passera. Lui le confessò che ciò che gli piaceva di quella relazione era il fatto di scopare proprio con lei; con una donna da tutti a ragione considerata moglie e madre esemplare, virtuosa e morigerata.
Le disse che pagando avrebbe potuto avere, senza offesa, donne ben più giovani e forse fisicamente perfette. Che non aveva mai tradito sua moglie. Che il suo oramai era un matrimonio appesantito dalla routine e dalla palese mancanza di interesse da parte della moglie per qualsiasi cosa che riguardasse il sesso. Ma disse anche che lei era ormai la sua droga; che invece di altre donne preferiva comunque invece dare a lei, proprio a lei, un aiuto concreto.
E toccare con un dito il cielo quando lei avesse acconsentito a farsi amare. Anna, dopo gli ovvii scrupoli iniziali, aveva iniziato a provare gusto nel sentirsi scopata ogni giovedì a pagamento; anche perché oramai anche lei non vedeva l'ora di farsi sfondare il culo e riempire la fica e la bocca da quell'uomo che moriva di brama per lei. Che la colmava di regali, complimenti e roventi dichiarazioni d'amore e desiderio: una vera droga per qualsiasi donna.
La storia sarebbe potuta finire qui, se non fosse per il fatto che Alfredo, sospettoso, un giorno pazientemente la aspettò all'uscita dal lavoro sin dalle due di pomeriggio. La seguì, la vide entrare in albergo con Michele. Quando lei tornò a casa da quell'ennesimo appuntamento, la costrinse a dire la verità, ad ammettere la sua relazione, facendola entrare in tutti i dettagli, soprattutto i più intimi. Lei tra le lacrime gli confessò come fosse iniziata. Lo fece anche riflettere su quanto quei soldi in più fossero utili, ovviamente e che non cadevano dal cielo.
Quando vide che il marito ascoltava con interesse estremo, iniziò ad aprirsi, piena di sottile malizia. Si sentiva gran puttana rivelata e scoprì che le piaceva molto umiliarlo, dopo che lui l'aveva trascurata sessualmente e quindi fatta soffrire a lungo. Gli rivelò perciò tutti i particolari dei suoi incontri: quello che piaceva a Michele e quello che lei stessa gli chiedeva di farle. Cose che suo marito neppure immaginave sua moglie potesse neppure pensare! Giochi di sborra, trattenimento del pene ovunque, uso di sex toys, farsi inculare dopo essersi fatta prendere a scudisciate sul culo e a schiaffi sulla fregna, pompini appassionatissimi con ingoio totale.
Si avvide immediatamente che a suo marito sorprendentemente la cosa piaceva da morire. Al punto che lui già quella prima volta a sorpresa e non resistendo più, tirò fuori l'uccello, le si inginocchò davanti, cominciò a masturbarsi piangendo e chiamandola sottovoce: 'puttana, maledetta troia.' E dicendole: 'oramai io per te sono solo un gran cornuto'. Umiliato ma felice, le sborrò sulle caviglie, con grande godimento di lui e un sentimento di pace ritrovata per lei, che lo accarezzò. Erano entrambi in lacrime. Poi Alfredo la portò subito in camera da letto: la desiderava come mai prima. Le leccò immediatamente la fregna a lungo: voleva sentire il sapore e l'odore del seme di Michele direttamente dalla fregna di sua moglie.
A tutt'oggi ormai, ogni volta che Anna torna a casa dall'incontro in albergo, dopo la descrizione minuziosa di tutto ciò che sua moglie ha appena fatto col suo capo, egli desidera subito leccarle la fregna, come antipasto d'amore. Da bravo cornuto, vuole con tutta l'anima assaggiare, ingoiare il seme fresco del maschio che ha scopato la sua donna. Perciò chiudono a chiave i figli piccoli nella cameretta, raccomandando loro di stare buoni per soli cinque minuti davanti alla tv e lui mugolando di piacere la pulisce minuziosamente, ingoiando tutto. Lei viene, tenendogli la testa ben premuta contro la fregna e lo umilia dicendogli cose del tipo: 'oh, come inghiotte bene la sborra del mio capo, il mio marito cornuto! Lui si che è un vero maschio.'
Poi comunque la notte scopano a lungo. Egli ormai la spinge a prostituirsi a Michele, la incita continuamente a intensificare gli appuntamenti, spesso dandole consigli e precise indicazioni su cosa fare e come farlo godere. Anna oggi si trova quindi di nuovo piena di amore e passione per Alfredo, suo marito. Ma anche di voglia di fare del sano e soddisfacente sesso, prendendo ovunque il grosso cazzo di Michele. Il quale è ben felice di godere della giovane madre di famiglia ogni qual volta lo voglia. Pagando, ovviamente. Lei è contentissima come una pasqua, di fare la puttana di un solo uomo in assoluta riservatezza. E di avere a casa un marito che la aspetta, cornuto e contento di esserlo. Non saprebbe dire cosa le piace di più: se il cazzo adorato del suo capo o farsi pulire la fregna, appena surriscaldata e farcita, dalla bocca e dalla lingua di suo marito.
RDA
13 notes
·
View notes
Text
Vuoi una casa affrescata da Tiepolo? Alla prossima pandemia fai il televirologo.
💉1,5 milioni di euro è la cifra sborsata dal televirologo (e ora anche senatore del Pd) Andrea Crisanti, per diventare proprietario di una modesta casetta di campagna. Si tratta di Villa Priuli Custoza Lazzarini, dimora palladiana del ‘600 in provincia di Vicenza con 10 stanze, 8 bagni e un salone di ingresso in cui si possono ammirare addirittura affreschi di Giandomenico Tiepolo (che ne fu il proprietario).
💲"Abbiamo usato i nostri risparmi e acceso un mutuo" spiega la star della Tv, che ora con modestia ribattezzerà lo stabile Villa Priuli Crisanti e forse aggiungerà anche il nome della moglie e comproprietaria Nicoletta Catteruccia.
🐖Chissà per quanti giorni ha dovuto tirare la cinghia il televirologo per riempire il salvadanaio e mettere da parte la somma necessaria a comprare il monumento.
🤔Ma soprattutto: come potrebbe utilizzare gli 8 bagni?
@tutti_i_fatti
29 notes
·
View notes
Text
pensando a manuel che nella s1 faceva il criminale per portare i soldi alla mamma e in questa invece va a casa di anita per rubarle i risparmi… che cazzo gli hanno fatto.
#mio figlio non avrebbe mai fatto questa cosa#questo qui non so chi sia#ma mio figlio non è questo#un professore
67 notes
·
View notes