#reparto covid
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palmiz · 2 years ago
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Visto che facebook, continuano a censurare questo post, lo rendo pubblico qui:
"...RIPUBBLICO OGGI IL TELEGRAMMA RICEVUTO DAL PRESIDENTE LUCA ZAIA CON LA MAIL CHE GLI HO INVIATO IN RISPOSTA...
Buonasera Presidente Zaia, non so se mai avrà il coraggio di rispondermi o anche di contattarmi, da veneta trapiantata in Toscana me lo aspetto.
Vengo al dunque e sarò diretta.
Mio padre Lino Maeran di anni 85 è deceduto il 24 dicembre scorso e noi famigliari abbiamo ricevuto una sua mail di condoglianze, condoglianze che solitamente inviate a chi ha perso un famigliare per covid.
Mio padre è entrato nell'ospedale di Feltre (BL) il 19 novembre perché stava male ed era pure positivo.
È rimasto in Geriatria covid per circa 2 settimane, poi ad inizio dicembre è passato in Geriatria normale perché si era negativizzato.
Le sue condizioni erano critiche sia per l'età che per le varie patologie pregresse che aveva, ma non aveva più il covid.
Era negativo.
Infatti il 21 dicembre è stato dimesso e portato in una struttura riabilitativa per anziani a Seren del Grappa (Feltre) ed era negativo al covid sia il 21 dicembre che il 22 dicembre 2022.
Il 23 dicembre è stato riportato in ospedale a Feltre perché non saturava correttamente.
Al Pronto Soccorso lo hanno dichiarato nuovamente positivo al covid, possibile che lo fosse ancora dopo che era passato un solo giorno in cui lo stesso ospedale lo aveva dimesso da negativo???
È stato portato in Pneumologia covid sempre il 23 dicembre verso sera e la mattina presto del 24 dicembre siamo stati chiamati perché il papà si stava spegnendo.
Arrivati io e mio fratello in reparto solo 10 minuti dopo essere stati avvisati abbiamo constato che il nostro adorato padre era purtroppo deceduto, non da poco, come dichiarato dai medici, perché era già freddo.
La verità caro Zaia è che mio padre non aveva il covid ma è stato registrato come morte da covid perché l'ospedale incassa il triplo dei soldi dalla regione rispetto ad una morte normale.
Questo è grave e ci sono tanti casi come il nostro.
La cosa ancora più grave è che per soldi lo hanno lasciato morire da solo come un cane impedendo a noi famigliari di accompagnarlo fino alla fine col nostro calore.
Mio padre era Lino Maeran nato il 29/01/1937 residente in via XXXXXXX a Santa Giustina (BL), vedovo da 15 anni.
Mi chiedo Presidente Zaia se lei avrà mai il coraggio di far luce su queste situazioni di finte morti da covid per scopo speculativo ai danni dei deceduti e delle loro famiglie.
Io sono Liana Maeran nata a Feltre, l'ospedale dove è morto mio padre, e residente da qualche anno in Toscana, via XXXXXXXX Vaiano (PO) cell.XXXXXXXXX
Attendo un suo sincero riscontro
Liana Maeran"
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barrenwomb · 1 year ago
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sto facendo affiancamento ad una nuova infermiera che, e dio mi perdoni, è una completa rincoglionita. vengo sempre scelta io per affiancare perché, oltre a cavarmela abbastanza bene, sono estremamente comprensiva e paziente. questa tipa però mi sta mandando fuori di testa e come se non bastasse mi fa scenate di gelosia tipo fidanzatina sedotta e abbandonata. ha 50 anni comunque
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lady--vixen · 3 months ago
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l'archivio
Spiegatemi: perché il mio archivio non si vede più? Com'è che dei vostri qualcuno lo vedo e qualcuno no? Qual è la differenza? Pagare la versione premium? Giusto per capire.
Oggi, grazie a un like di non so chi a un post del 2020, seguendo i post a ritroso, ho fatto un tuffo nel delirio di quel periodo. Il reparto di oncologia, la testa pelata, il PICC nel braccio, il covid, gli ospedali, le compagne di chemio, la merdina anonima che mi ha scritto le cose più ignobili (lo stronzo che, da quando ho scoperto chi è, non si è più azzardato) e l'anon (non più anonimo) che mi scriveva parole gentili e mi dava forza ❤️ E ho riletto di quel dolore sordo e cieco in cui mi ero inabissata. Quel pensiero fisso, quell'ossessione che mi stava uccidendo.
Da qui, oggi, a 4 anni e 95 cm di cicatrici di distanza, sarebbe facile dire "ma come ho potuto?" ma sarebbe una domanda stupida. Io lo so come ho potuto. Così come so quanto mi è costato sopravvivere, andare avanti, trovare il MIO percorso.
Una parte di me è irrimediabilmente rotta. Mi spiace per chi ora si trova davanti un enigma fin troppo facile da comprendere: ho paura, quindi cerco di tenere spesso le distanze, perché conosco i pericoli che si corrono. Non sempre ci riesco. Quando mi sciolgo, nascono le emozioni più belle, le giornate più memorabili. Poi mi spavento e scappo a cercare un rifugio che mi protegga. E via di nuovo in loop, come un granchio sotto anfetamina.
Lo so che non esiste rifugio sicuro, se non quello che riesco a creare con le parole. Lì va tutto bene. Lì anche il dolore può diventare arte.
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Vabbè, ma detto questo, perché qualcuno di voi ha l'archivio e qualcuno no?
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falcemartello · 2 years ago
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[” Literally Dead“ – By Dana Herlihey]
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Se togliessimo agli ospedali la diaria di 3500 € per paziente covid stabilita da Draghi la pandemia migliorerebbe.
M. Montanari
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Più precisamente 3.713 euro per un paziente ricoverato in area medica e 9.697 euro se ricoverato terapia intensiva.
Guarda caso tanti di quelli che finiscono in ospedale magicamente risultano positivi e finiscono nel reparto Covid.
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abr · 2 years ago
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UNA STORIA SEMPLICE DA UN PAESE DEL SOCIALISMO REALE
La scorsa settimana, qualche giorno prima di Capodanno, mia moglie si rompe in modo non grave un femore sulle piste da sci. Fatte le lastre, decido di portarla alle #Scotte (ospedale di #Siena ): inizia così una tre giorni da psicodramma.
Arrivo al PS alle 20. Non riesco neppure a salutarla che sparisce in barella insieme alle radiografie.
1) Non si può entrare in sala d'attesa: ora si aspetta fuori, sotto un porticato con le lampade riscaldanti (grave errore: i bidoni col fuoco sarebbero stati più appropriati).
2) Al PS non entra neanche un libro "perché altrimenti lo perdiamo" (spiegazione di un OSS a posteriori), figuriamoci vestiti o altro. Grazie al solito familismo amorale (conosco uno che ci lavora) riesco a contrabbandare almeno il cellulare.
3) Non ho fogli di ammissione, non ho fogli di ricovero, nessuno mi dice niente. Mia moglie mi chiama dicendo che "passerà la notte lì" e di andare a casa. LEI È SU UNA BRANDA, VESTITA DA SCI IN UNO STANZONE A 1000 GRADI, CON I PANTALONI SPORCHI DI URINA. PER UNA NOTTE INTERA.
4) INTERAZIONE CON GLI OSS, NULLA. IN COMPENSO AL CAMBIO TURNO GRANDI RISATE, BERCI, BESTEMMIE - BESTEMMIE -, COME ALLO STADIO. L'unico medico che passa la prende per il culo per non essere restata in Trentino dove "la sanità funziona".
Dopo una trentina d'ore abbondanti al PS, finalmente la spostano in reparto, accanto a una signora molto anziana precedentemente messa in reparto Covid (VUOTO) grazie a tampone positivo farlocco e salvata da qualche lieve intemperanza dei familiari.
(Tra parentesi: la signora arriva dopo qualche giorno di solitudine praticamente catatonica; bastano due chiacchiere con mia moglie per farle ricordare nomi e date di nascita di figli e nipoti. Capito da cosa derivano 100.000 morti, brutte merde?).
Mi precipito in ospedale con la valigia dei vestiti passando dalla porta posteriore di un altro lotto, perché all'ingresso il 30 dicembre c'è ancora la guardia giurata che controlla il SGP.
In reparto mi imbatto nella caposala, una donnina coi capelli corti e non tinti, sicuramente proprietaria di non meno di 3 gatti, che tutta felice di potermi angariare grazie alla sua posizionuccia di potere mi fa tutto uno spiegone delle intelligentissime regole del posto.
(i) se entro a portare i vestiti non posso entrare al passo; (ii)ad ogni passo può entrare una sola persona; (iii) i minori di 12 anni - colpevoli di aver scampato al vaccino - per dispetto non sono ammessi. IN PRATICA AI MIEI FIGLIOLI È PROIBITO DI VEDERE LA MAMMA RICOVERATA.
Dopo un altro giorno in cui i luminari di corsia stabiliscono prima di operare e poi di non operare più, finalmente le dimissioni. Alle 9. Ritorno a casa: alle 16. Perché?
PERCHÈ GLI OSPEDALI NON HANNO PIÙ AMBULANZE E CHI LE POSSIEDE (MISERICORDIE, CROCE ROSSA, ECC.) LE FA GUIDARE SOLO A VOLONTARI, I QUALI GIUSTAMENTE IL 31 DICEMBRE SI FANNO I CAZZI LORO.
Allora, dopo questa bella esperienza, mi sentirei di fare qualche pacata considerazione.
SE LA SANITÀ DEVE ESSERE COSÌ, ALLORA PIUTTOSTO CHIUDIAMO OGNI COSA, SMETTIAMO DI PAGARE LE ADDIZIONALI E L’IRAP, E OGNUNO SI CURA COME CREDE. PERCHÈ È LETTERALMENTE UNA VERGOGNA.
thread via https://twitter.com/Luca_Fantuzzi/status/1610297267239456770
Solo un esempio del COLLASSO SSN rivelato, non accaduto, post pandemia. #stipendificio
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kon-igi · 9 months ago
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Quindi questa persona l'ha preso così a caso per questa mezza influenza che aveva, ottimo (nuova ansia sbloccata)
Io invece qualche problema di salute ce l'ho e ho fatto un tampone anche se non la vedevo da 20 giorni (ipocondria portami via ahahah)
Vorrei chiedere ancora (anche se ovviamente è soggettivo e in base a come risponde agli antibiotici) se la cura sia lunga (?) e per quanto tempo più o meno non potrò avere contatti stretti stretti con questa persona? Non che sia fondamentale, ma anche un abbraccio (dato che i dottori che ha visto hanno detto di no)
Mi ha stupito poi il fatto che uno dei dottori sia rimasto stranito che questo batterio sia stato trovato in gola e gli abbia detto di non volergli fare niente (in poche parole di trovare un altro dottore) e poi un altro gli ha detto che deve fare le analisi perché può diffondersi in tutto il corpo (in che senso? Cioè mi è sembrato detto in modo abbastanza negativo)
Qualche mese fa mia figlia piccola è stata ricoverata di urgenza al reparto infettivi per una faringite batterica piuttosto severa e dopo alcune settimane di esami colturali, genici e compagnia bella si è scoperto che a causa di un'infezione virale pregressa paucisintomatica da EBV (mononucleosi) aveva sviluppato un'infezione massiccia da
ARCANOBACTERIUM HAEMOLYTICUM
che a dispetto del nome scatenante terrore è un banale batterio che causa mal di gola non importanti ma che nell'organismo di mia figlia già colpito dalla mononucleosi si era manifestato in modo severo.
La sua preoccupazione è che lo avesse potuto attaccare al suo ragazzo e alle amiche ma i medici hanno escluso che il contagio potesse avvenire in modo così semplice come per i virus respiratori.
Tutto gira intorno al concetto di IMMUNOCOMPETENZA che può diminuire o aumentare il rischio di trasmissione e l'eventuale trattamento antibiotico che questa persona può/deve fare.
La via di trasmissione dello Pseudomonas aeruginosa non predilige quella respiratoria tramite droplet come altri patogeni ma il rischio non è zero e dipende
Dalla carica batterica delle mucose e dallo stadio dell'infezione
Dalla valenza del sistema immunitario di chi ci entra in contato
Dal tempo e dal tipo di contatto
Vale lo stesso discorso che si faceva con il Sars-CoV2 e il Covid-19.
I tempi di guarigione e l'eventuale necessità di antibiotico, poi, dipendono da tantissimi fattori a valutazione clinica (età, severità dell'infezione, patologie correlate etc) quindi, magari, se vuoi abbracciare questa persona mettetevi le mascherine ma aspettate qualche settimana a intrecciare le vostre lingue nell'estasi che è tipica dell'idillio dell'amore.
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silenziodorato · 11 months ago
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Sicuramente ho sbagliato a pormi in quel modo ma è la rabbia e frustrazione di aver subito e perso il lavoro perché non mi sono fidato di virologi che cantavano in televisione.
Però guarda caso il tuo silenzio è arrivato dopo che ti ho segnalato il profilo della signora su Instagram. E immagino che le altre domande che ti sono arrivate è di gente che magari mi dava ragione ma sia mai che salti fuori anche questo, tieniti I due anonimi che ti hanno battuto le mani e fine.
Grazie per avermi dato quei tre link e non aver smentito nient'altro delle cose che ti ho detto, sarebbe stato un miracolo se finalmente un vaccinato convinto mi portasse le prove delle mie "stronzate" anziché chiudere dopo due o tre ripetizioni.
Ti ringrazio comunque per il breve scambio di messaggi, buona serata
Come puoi vedere nel mio post precedente avevo già previsto che avresti detto "hihi ora non sai che dire guarda caso quando ti ho segnalato il profilo gne gne".
Senti, ho provato ad essere più cordiale possibile ma in sostanza il tuo scambio di messaggi voleva essere un convincere una persona che ha visto decessi in ospedale dovuti al covid di non vaccinarsi.
Se vuoi fare propaganda di queste stronzate (lo ripeto perché quelle sono) almeno fallo con chi ci crede perché io in reparto ci vivo e di sicuro credo al mondo reale.
Buona serata e buona lettura di articoli fake
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precisazioni · 2 years ago
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sebbene abbia un contratto a tempo indeterminato, l'instabilità dell'azienda per cui lavoro mi pone in una frequente condizione di tensione per cui diviene necessario chiedersi: devo cercare altro? dal covid sono permanentemente in smart; la situazione mi è molto garbata: andare in ufficio era socialmente faticoso e a casa mi trovo meglio. data l'ufficialità del lavoro agile ho cambiato città, prima dai miei e poi andando a vivere con la mia ragazza in un'altra regione
appurata la stabilità lavorativa ho ricominciato un percorso di studi. il meccanismo creato, seppur non oneroso, era perfetto per le mie esigenze: impiego da casa con contratto di lacoro stabile e orari di ufficio personalizzati in base alle lezioni; con il tempo ho realizzato che non ho molto di cui lamentarmi. andava tutto bene, finché è uscito fuori che a febbraio tutto il reparto back office cui faccio parte finiremo in un'altra azienda, che forse ci farà lavorare in presenza
questo cosa vuol dire? significa rogne. ho contattato il sindacato, sperando si trovi un accordo con la nuova azienda che prenderà in carico il nostro ufficio, perché altrimenti i nuovi datori di lavoro potrebbero a breve chiedermi di lasciare la casa in cui vivo con la mia ragazza, abbandonare gli studi e tornare nella vecchia città. cercare un nuovo impiego? certo, ma chi da oggi lo smart al cento percento? e la certezza di un contratto indeterminato? odio i cambiamenti
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pedrop61 · 2 years ago
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Lettera aperta “Cura e non censura”del Comitato Ascoltami al dr. Matteo Bassetti
Egregio dr. Matteo Bassetti,
Lieti del suo interessamento per la proiezione di Invisibili cogliamo l’opportunità di chiederLe alcune delucidazioni.
Siamo il Comitato Ascoltami, il primo e unico Comitato in Italia che raccoglie migliaia di persone che soffrono per le reazioni avverse a seguito della Vaccinazione Anti Covid-19. Non siamo delle fake news. Siamo uomini, donne, ragazze e ragazzi che hanno CREDUTO in quanto proposto da Lei e dalle istituzioni. Siamo TUTTI vaccinati e TUTTI danneggiati. Circa 120000 persone OGNI settimana interagiscono con Noi attraverso i nostri canali,molti perché inascoltati e non curati.
Volevamo chiederLe quindi delucidazioni sulle sue dichiarazioni, a nostro parere gravissime.
Partiamo da quanto da lei dichiarato:
“Trovo gravissimo che possa essere rappresentato nella sede del Comune di Genova un documentario censurato da YouTube, che prende in considerazione fake news.(…)”
Le chiediamo da illustre e stimatissimo scienziato, cosa intende Lei per fake news? Ci sono peer reviewers dietro YouTube? A noi risulta da fonti facilmente verificabili che YouTube afferisca a gruppi di azionisti che sono gli stessi principali di Pfizer e Moderna (Vanguard, Blackrock, ecc.). Illustrissimo dr. Bassetti lei conosce il conflitto d’interessi? Illustrissimo dr. Bassetti Lei condanna il conflitto d’interessi ed è a favore di una Scienza super partes? Lei davvero dà credibilità alla censura di YouTube che ha gli stessi azionisti delle case farmaceutiche? È questa la Sua Scienza che così tanto spesso invoca e si eleva a suo paladino?
Inoltre le chiediamo spiegazioni in merito al proseguio delle sue dichiarazioni: “(…)“Spero e mi auguro che un’istituzione così prestigiosa come il Comune di Genova non dia la possibilità di trasmetterlo – dice Bassetti – se fosse trasmesso, sarebbe un pessimo messaggio per la città di Genova. Credo che questo tipo di documentari e questa modalità di guardare ai vaccini sia profondamente sbagliata. Non è questione di fare censura, ma la scienza è una cosa, la propaganda e la politica sono un’altra“.
La propaganda e la politica è ciò che cerca di fare Lei censurando, emerito dr. Bassetti. Un documentario riporta TESTIMONIANZE. Siamo ESSERI UMANI che SOFFRONO a seguito e a causa della VACCINAZIONE anti Covid-19. Cosa c’è di PROPAGANDA nel fare emergere la VERITÀ di persone che hanno creduto nella vaccinazione e hanno la vita rovinata? Cosa intende per scelte politiche? È stata una scelta politica avere a 27 anni una miocardite debilitante post vaccino? Oppure una neuropatia che impedisce la semplice deambulazione?
Nessuna propaganda politica. Noi del Comitato siamo TUTTI vaccinati e gravemente DANNEGGIATI.
Certi che arriveranno delle sue spiegazioni in merito alle nostre riflessioni. Saremo lieti di accettare le sue scuse PUBBLICHE per queste sviste, un po’ macroscopiche, ma capiamo i suoi tanti impegni.
A proposito dei suoi innumerevoli impegni, Le chiediamo se può dedicare il suo tempo a Noi, a studiarci e curarci. Siamo migliaia di cittadini che hanno creduto proprio in Lei e nella vaccinazione, se il Suo reparto ci accogliesse noi saremmo lieti di avere dei medici che SENZA pregiudizi cercheranno una CURA al danno inflitto dalla vaccinazione.
Ci permettiamo di suggerirLe di fare più ricerca e cercare delle cure per Noi danneggiati, da medico il Suo compito dovrebbe essere CURARE, non CENSURARE la sofferenza, negarla, banalizzarla, ridicolizzarla.
Attendiamo fiduciosi Le porte aperte del Suo reparto per trovare CURE efficaci e ridarci una vita dignitosa. Certi che da medico non si girerà dall’altra parte, saremo Lieti di incontrarla in una delle tantissime sale in Italia dove stiamo proiettando Invisibili. Lei è sempre il benvenuto, siamo davvero in molti a volerle fare delle domande.
Sperando di averLa presto tra noi, insieme alle sue scuse verso i migliaia di cittadini INVISIBILI anche stanno soffrendo da mesi (molti da più di un anno).
I nostri più cari saluti,
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gobelluno · 18 days ago
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I colleghi ricordano Damiano
BELLUNO – «Damiano lavorava in Ulss Dolomiti dal 2019, dapprima nel reparto di Medicina dell’ospedale di Pieve di Cadore, successivamente nei reparti covid e in Medicina a Belluno per poi in Anestesia e rianimazione». I colleghi lo ricordano come un professionista amato da tutti per la sua disponibilità e collaborazione, sensibile e altruista, persona caparbia, preparato dal punto di vista…
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agendaculturaldelima · 2 months ago
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#ProyeccionDeVida
📣 Cine Japonés, presenta:
🎬 “RIBBON” [Cinta]
🔎 Género: Drama / Coronavirus (Covid-19)
⏰ Duración: 115 minutos
✍️ Guión: Rena Nônen
📷 Fotografía: Misaki Hikosaka
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🗯 Argumento: Es el invierno de 2020, y un proyecto de graduación que había tardado un año en completarse ya no puede exhibirse en el lugar previsto debido al COVID-19. Tiene tiempo en casa, pero ya no tiene ninguna motivación para hacer nada. Al verse privada de un canal para expresarse, la estudiante de arte Itsuka Asakawa lucha con su conflicto interno de ser incapaz de averiguar qué debería estar haciendo.
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👥 Reparto: Karin Ono, Rena Nōnen, Rio Yamashita, Daichi Watanabe, Daikichi Sugawara y Misayo Haruki
📢 Dirección: Rena Nônen
© Productora: Booster Project
🌏 País: Japón
📅 Año: 2021
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📽 Proyección:
📆 Miércoles 02 de Octubre
🕖 7:30pm.
🏛 Auditorio Dai Hall del Centro Cultural Peruano Japonés (av. Gregorio Escobedo 803, Residencial San Felipe -  Jesús María)
🚶‍♀️🚶‍♂️ Ingreso libre
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osappleobeneduci · 4 months ago
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Viterbo, Detenuti Scatenano Caos: Incendio e Proteste nel Carcere "Nicandro Izzo"
Viterbo – Questa mattina i detenuti della Sezione ex-Reparto COVID del carcere “Nicandro Izzo” di Viterbo hanno inscenato una protesta appiccando un incendio nel deposito dei detersivi e della carta igienica. Solo grazie al tempestivo intervento dell’Agente di Polizia Penitenziaria in servizio, l’incendio non si è esteso all’archivio della matricola, evitando ulteriori gravissimi danni.…
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giovannisetaro · 1 year ago
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Qualche settimana fa si è conclusa la conferenza di servizi e finalmente, dopo decenni di attesa, possiamo dire con certezza che a Muro Lucano sarà realizzato l’ Ospedale di Comunità destinato a pazienti in condizioni non acute e con richieste assistenziali che non possono essere gestite a domicilio e che necessitano di assistenza-sorveglianza sanitaria continuativa nelle 24 ore.
L’intervento complessivo sarà pari a oltre 3 milioni e 300 mila euro. L’emergenza da Covid-19 ha evidenziato con chiarezza quanto l’ospedale di Muro Lucano sia stato strategico nel rafforzare la sanità territoriale per rispondere con efficacia ai bisogni di salute dei cittadini. L’Assessore alla Sanità della Regione Basilicata, il Direttore Generale dell’ASP e l’intera struttura sanitaria lucana hanno dichiarato che i lavori partiranno nei primi mesi del 2024 per ottenere, entro il 2026, la realizzazione di 20 posti letto inseriti in 9 stanze di degenza doppie e 2 stanze singole protette, ma anche l’ampliamento e riqualificazione dell’ambulatorio odontoiatrico, l’installazione di un nuovo impianto di osmosi inversa a servizio del reparto di emodialisi, spazi più ampi ed adeguati per medici ed infermieri ed un ambulatorio per il Medico di Continuità Assistenziale. Il ruolo fondamentale di questa progettualità lo giocheranno la telemedicina e gli infermieri di comunità che saranno la vera chiave per una sanità di prossimità.
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delectablywaywardbeard-blog · 7 months ago
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Donna morta all'Aprica, deceduto anche il marito
È morto ieri nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Sondrio Giorgio Monticelli, il novantenne originario di Verona, trovato lo scorso 13 aprile in condizioni gravissime dai carabinieri nel letto insieme alla moglie, Anna Maria Squarza deceduta da diverse settimane, in un appartamento all’Aprica, dove si erano trasferiti con il figlio dai tempi del Covid.     Monticelli era in forte…
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umbriajournal · 8 months ago
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Riaperta area ortopedica intensiva all'ospedale della Media Valle del Tevere a Pantalla from Umbria Journal TV on Vimeo.
Riaperta area ortopedica intensiva all'ospedale della Media Valle del Tevere a Pantalla Ospedale Pantalla, riaperta l’area di degenza della Riabilitazione Ortopedica È stata riaperta, presso l’ospedale di Pantalla, l’area di degenza della Riabilitazione Ortopedica Intensiva che consentirà di tornare a ricoverare 12 pazienti migliorando, al contempo, i percorsi della riabilitazione post-acuta, anche grazie alla disponibilità di 2 palestre attrezzate e spazi per la socializzazione delle persone ricoverate. Per l’occasione si è tenuta una piccola cerimonia ufficiale alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, del direttore generale dell’Usl Umbria 1, Nicola Nardella, del direttore del Presidio ospedaliero unificato dell’Usl Umbria 1, Teresa Tedesco, e dello staff medico ed infermieristico del reparto.
Il servizio di Riabilitazione Ortopedica rappresenta un’eccellenza dell’ospedale che, solo nel 2023, ha ricoverato 188 pazienti (con 6 posti letto disponibili) ricevendo molti riscontri positivi. Il reparto accoglie persone che hanno subito interventi di protesica ortopedica presso l’ospedale di Pantalla o in altri ospedali umbri. Viste le caratteristiche organizzative e il know how maturato nel corso degli anni, la struttura è in grado di assicurare percorsi riabilitativi a numerosi pazienti ortopedici sapendo gestire anche situazioni complesse come, ad esempio, persone in trattamento dialitico cronico che necessitano di riabilitazione, svolgendo così un ruolo centrale nella rete ospedaliera regionale.
La riapertura rappresenta un ulteriore segnale del ritorno al periodo pre-covid e, al contempo, costituisce un importante tassello nel percorso di implementazione di quanto previsto dalla delibera della giunta regionale n. 1399/23 che ha indicato l’attivazione di 20 posti letto di degenza complessivi.
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Sanità: la riorganizzazione del Pronto Soccorso di Varese attraverso un percorso partecipato
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Sanità: la riorganizzazione del Pronto Soccorso di Varese attraverso un percorso partecipato. Varese. Tra pochi mesi il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Circolo di Varese cambierà guida. La modifica dei vertici di questo reparto importante e decisivo in ogni ospedale e maggiormente a Varese deve essere l'occasione per aprire un confronto ed un dialogo con le istituzioni maggiormente interessate ed i territori su cui il pronto soccorso opera. E' al riguardo importante ascoltare i medici di base, il personale sanitario, i servizi socio assistenziali dei Comuni, le rsa e le rsd della zona al fine di comprendere bene come questi soggetti (esterni al p.s.) possano contribuire a migliorare i servizi offerti dal Pronto Soccorso ed a decongestionarlo. Ciò in ragione del fatto che rispetto a 4 anni fa quando è stato riorganizzato il reparto molto è cambiato: abbiamo avuto il covid che ci ha fatto scoprire l'importanza della medicina territoriale e diffusa, l'entrata in vigore della riforma sanitaria con le case di comunità che devono entrare nella reale organizzazione sanitaria e nel percepito delle persone, il progressivo invecchiamento della popolazione ed una sempre maggiore necessità di operatori sanitari (medici infermieri, etc). A ciò si aggiunge anche la significativa e non trascurabile riduzione delle risorse. Tali fenomeni devono essere adeguatamente considerati in ogni scelta che riguarda l'ambito socio sanitario ma ancora di più per quanto riguarda l'organizzazione del Pronto Soccorso che e' strettamente legata a rendere concretamente operative le Case di Comunità, perché possano offrire un' alternativa alla gestione dei codici minori e meno gravi. In queste settimane infatti numerose sono state le pressioni a cui sono stati sottoposti i reparti di pronto soccorso lombardi ed anche quello varesino non è stato da meno. Un metodo partecipato e pubblico per offrire visioni, esigenze, punti di vista qualificati a chi ha il compito di decidere il futuro del Pronto Soccorso. "Pensiamo che questo metodo possa essere una novità interessante soprattutto in un momento storico dove al di la delle posizioni politiche è fondamentale preservare il sistema sanitario, le prestazioni, la loro qualità ed un'attenzione particolare per gli operatori. Non ci sentiremmo in alcun modo di fare una proposta simile per le decisioni che riguardano altri reparti importanti per un ospedale (Oculistica, Pneumologia etc) ma per il Pronto Soccorso, proprio per le forti relazioni con l'esterno dell'ospedale, riteniamo sia opportuno ed utile anche per corresponsabilizzare tutti davanti alle scelte che verranno assunte. Nel caso di Varese tale sperimentazione di partecipazione potrebbe essere particolarmente utile anche in relazione al percorso avviato per la stesura del nuovo PGT del Capoluogo che con il suo piano dei servizi dovrà porre un forte accento alle questioni sociosanitarie. Il Comune di Varese, anche attraverso il comitato Varese in salute, costituito per fornire qualificati supporti, ha a cuore il miglior funzionamento del Pronto soccorso e pertanto si rende sin d'ora disponibile a fornire il miglior supporto possibile." Queste le parole del sindaco Davide Galimberti e del consigliere delegato alla Sanità Guido Bonoldi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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