#regola barba e capelli
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il bacio sospeso
Voglio raccontare di un bacio sospeso.
Indeciso sul da farsi sta lì, sulla cima dei pini
e si gode l'alba, il fresco e la rugiada.
Non ha fretta e attende, paziente, di prendere
il volo spinto dalla leggera brezza dei miei pensieri.
Dopo qualche istante dal sorgere del sole si
alza leggero e sale in alto, sempre più in alto,
ma non troppo. Può sembrare troppo lontano, ma
è abbastanza vicino da riuscire a distinguere
le strade e i tetti, i cortili e le terrazze. Plana un po',
i passeri lo guardano con aria perplessa, riesce a
battere in velocità perfino le ultime rondini
e sembra di quelle foglie nei film quando il
regista decide di dare a una foglia lo spazio giusto.
A tre anni dall'ultima volta scrivo...e scrivo di lui.
Ermes una volta mi ha detto che io scrivo quando sono triste, ma non sono triste questa volta, magari un po' turbato, ma non triste...sorrido pure, pensa un po'! Ramirez invece si chiede perché non mi sia ancora deciso a fare quella telefonata a "Gommài" per dirle che ancora non ha capito un cazzo ché mannaggia a Veronica Ciccone e tutto il resto.
Quindi sono qui a sospendere i baci coi pensieri, a farli svolazzare sopra questi tetti e più in là.
Chissà...magari un giorno atterreranno. Magari planeranno e formeranno piccole e grandi spirali nell'aria e si poseranno sopra la tua fronte, sulla tua bocca, sorvoleranno i grovigli sciogliendoli pian piano, atterreranno sui brutti sogni ché basta così, si poseranno sul perdono a te stessa ché certe cose capitano continuamente e a un sacco di gente e mica sono tutti stronzi. Si perderanno tra i tuoi capelli, decoreranno le tue guance, scorreranno sul tuo collo e si poseranno sopra le tue spalle, sopra le lentiggini sul tuo seno. Scorreranno sul tuo ventre appresso alle mie dita, scivoleranno sui tuoi fianchi seguiti da un morso, suggeriranno ai fremiti tutto il resto che non si scrive perché è meglio che lo immagini da te. In barba a tutto e vaffanculo.
Ma QUEL bacio, quel bacio lì...sospeso...è il più importante.
È il bacio del mio essere niente, il bacio di uno che è un disegno a matita in mezzo alla plastica della resa, in mezzo alle spallucce fatte al destino che invece puoi governare.
Quel bacio di luce, pace, speranza e grinta è lì. Lì a spaventare i passeri e i merli, tenuto su dai miei pensieri volti ai tuoi occhi lucidi in esclusiva per me che scrivo ciò che non posso dire, che non ho armi per combattere se non le mie carte in regola.
Forse sono un po' male in arnese, ma stringo i denti e sto leggero...dopotutto...guarda. È semplicissimo! (si fa per dire)
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Ci si può proteggere dal coronavirus facendo gargarismi con la candeggina, assumendo acido acetico o steroidi e utilizzando oli essenziali e acqua salata.
FALSO! Nessuna di queste pratiche protegge dal nuovo coronavirus e alcune di queste sono pericolose per la salute.
– I bambini non rischiano di essere contagiati dal nuovo coronavirus
FALSO! I bambini non sono immuni all’infezione da nuovo coronavirus. Anche loro possono essere infettati e sviluppare la malattia Covid-19, anche se ci sono stati relativamente pochi casi segnalati tra i bambini.
– Al rientro in casa bisogna sempre lavare gli indumenti indossati e anche i capelli
FALSO! Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, possano essere contaminati da virus in una quantità rilevante. Tuttavia, sempre nel rispetto delle buone norme igieniche, quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto.
– Tagliarsi la barba evita il contagio
FALSO! La bufala nasce da una sbagliata interpretazione di una infografica del CDC dedicata alla sicurezza sul lavoro per il corretto utilizzo delle mascherine. Leggi infografica del CDC
– Il coronavirus rende sterili, soprattutto gli uomini
FALSO! Non ci sono evidenze scientifiche che l’infezione da nuovo coronavirus sia causa di sterilità femminile o maschile.
– Se vieni contagiato, te ne accorgi sempre
FALSO! La malattia Covid-19 può dare luogo in alcuni casi ad una sintomatologia simile a quella di altre malattie respiratorie come l’influenza e il raffreddore comune, con tosse secca, febbre, stanchezza; in altri casi si manifesta con sintomi diversi, diarrea, iperemia congiuntivale, mal di gola, dolori muscolari, naso che cola, fino ad arrivare a difficoltà respiratorie e polmoniti. Inizialmente e generalmente questi sintomi sono lievi pertanto è possibile non accorgersi subito della loro comparsa.
– C’è correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G
FALSO! Non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G. Ad oggi, e dopo molte ricerche effettuate, nessun effetto negativo sulla salute è stato collegato in modo causale all’esposizione alle tecnologie wireless.
– Gli animali domestici possono trasmettere il virus
FALSO! Non esiste alcuna evidenza scientifica che gli animali domestici, quali cani e gatti, possano contrarre il nuovo coronavirus e trasmetterlo all’uomo. Come regola generale di igiene si consiglia però di lavarsi bene le mani con il sapone dopo il contatto con gli animali, comune prassi per proteggersi da altri microrganismi che possono invece essere trasmessi dagli animali all’uomo.
– Il nuovo coronavirus è un ceppo di virus dell’influenza che è mutato
FALSO! I coronavirus sono una famiglia di virus che possono infettare l’uomo e trasmettere diverse malattie. Il virus Sars-CoV-2, che provoca la malattia denominata Covid-19, mostra alcune somiglianze con altri virus, quattro dei quali possono causare normali raffreddori. Osservati al microscopio i cinque virus mostrano una conformazione simile, che sfrutta le proteine (spike) dalla forma appuntita’per infettare le cellule umane.
– Gli extracomunitari sono immuni all’epidemia grazie al vaccino contro la Tubercolosi
FALSO! Il vaccino per la Tubercolosi non ha nulla a che vedere con il Coronavirus: la TBC è dovuta ad un batterio e non a un virus. Si ricorda che le malattie possono fare ammalare chiunque indipendentemente dalla loro etnia.
– I farmaci antivirali prevengono l’infezione da nuovo coronavirus
FALSO! Non ci sono evidenze su una loro azione preventiva
– La Tachipirina cura l’infezione da nuovo coronavirus
FALSO!La tachipirina svolge un’azione antipiretica ed è quindi molto utile in caso di febbre alta, ma non cura l’infezione da nuovo coronavirus
– Mangiare aglio può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus
FALSO! L’aglio è un alimento con alcune proprietà antimicrobiche ma non ci sono evidenze di azione preventiva nei confronti del nuovo coronavirus
– Bere tanta acqua lava il virus dalla vie aeree e lo spinge nello stomaco dove viene distrutto dall’acido
FALSO! L’acqua non lava via il virus e non serve per prevenire il contagio
– Mangiare tante arance e limoni previene il contagio perché la vitamina C ha azione protettiva nei confronti del nuovo coronavirus
FALSO! Non ci sono evidenze scientifiche che provino un’azione della vitamina C sul virus
– Mangiare tante proteine aumenta l’efficacia del sistema immunitario
FALSO! Non ci sono evidenze che superare la normale dose giornaliera di proteine raccomandata (0,8gr. per kg di peso corporeo, se non si svolgono attività fisiche pesanti) fornisca benefici al sistema immunitario
– Gli antibiotici prevengono l’infezione da nuovo coronavirus
FALSO! Gli antibiotici non hanno effetto sui virus e quindi neanche sul coronavirus
– Il virus Sars-CoV-2 vola nell’aria fino a 5 metri
FALSO! Non esistono evidenze scientifiche
– Bere acqua o bevande calde uccide il virus
FALSO! Il virus è in grado di resistere e replicarsi alla temperatura corporea che è di circa 37°
– Il nuovo coronavirus può essere trasmesso attraverso le punture di zanzara
FALSO! Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso le goccioline generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce, o attraverso goccioline di saliva o secrezioni dal naso
– Il risciacquo regolare del naso con soluzione salina può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus
FALSO! Non ci sono prove che il risciacquo regolare del naso con soluzione salina protegga le persone dalle infezioni da nuovo coronavirus
– Una lampada a raggi ultravioletti può uccidere il nuovo coronavirus
FALSO! Le lampade UV non devono essere utilizzate per sterilizzare le mani o altre aree della pelle poiché le radiazioni UV possono causare irritazione.
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@blogitalianissimo @asklecce Settimana delle Regioni | Favourite AU | Day 4, 28 marzo
☆ American Gods AU: Veneto, come il Mazariol
◇ Chi è il Mazariol?
Tra i boschi del Trevigiano e del Bellunese, vive una strana creaturina, un omino completamente vestito di rosso, con scarpette a punta, lunghi capelli ricci e barba, talmente piccino e sgraziato da sembrare un folletto. Si tratta del Mazariol, un curioso esserino dall'animo dispettoso, particolarmente schivo, tanto da vivere rintanato nei boschi fitti o in grotte buie, dove gli era possibile evitare il contatto con gli uomini. Gli uomini stessi temono il contatto con questa creatura, o meglio quello con le sue impronte. È conoscenza comune, infatti, quella di non doverle assolutamente pestare o le peggiori disgrazie potrebbero accadere: si narra, infatti, di uomini costretti a seguirle fino a perdersi tra i boschi e di donne che partorirono un primogenito simile ad un mostro. La più famosa di queste storie riguarda una ragazza di Primiero, un paesino del Trentino. Si racconta che la giovane, dopo averne per sbaglio pestato l'impronta, abbia viaggiato fino a trovarsi al cospetto del Mazariol stesso, che le cancellò prontamente la memoria, alitandole sul volto. Ignara della sua vita precedente, la fanciulla visse con lui per anni, aiutandolo nel suo lavoro di pastore e malgaro. Tra le sue abilità rientrava, infatti, anche la bravura nell'allevare animali. Il folletto sapeva inoltre fare il burro, il formaggio e la tosella, cose che insegnò anche alla ragazza. Quando un cacciatore del suo paese la riconobbe e riuscì a portarla a casa, dove una vecchina le fece bere del latte di una capretta bianca, la giovane riuscì a ritornare al suo luogo natio, dove passò tutte le conoscenze apprese ai suoi compaesani. Si narra poi anche di alcuni ragazzini curiosi che, scopertone il rifugio e restando ben nascosti, avrebbero osservato il Mazariol preparare la ricotta, per essere però scoperti dalla creatura. Si dice che il folletto abbia offerto loro la possibilità di portare a casa quanto appreso o imparare dall'altro. I ragazzi avrebbero accettato solo la prima soluzione, non riuscendo quindi a scoprire come ottenere delle candele dal siero. Non fatevi ingannare da queste storie: resta un personaggio molto rispettato dagli abitanti della Sinistra Piave. Pare sia tra i pochi, infatti, ad essere riuscito a cacciare Attila, quando questo arrivò nei dintorni di Oderzo. Esserino estremamente territoriale, la leggenda vuole che abbia agito già durante la prima notte di permanenza degli Unni, per cercare di allontanarli, infastidito dalla loro presenza. Così, attizzò il fuoco dei soldati, soffiandoci sopra, riuscendo ad incendiare le pelli con cui si riscaldavano la notte, per poi rovesciare tutte i paioli dei cuochi del campo, contenenti le minestre, per finire con il tirare a tutti la barba, ungendola con del vischio. Decise inoltre di legare tra loro crini e code dei cavalli, per poi attendere l'esito il giorno dopo, nei pressi del luogo. Il suo stratagemma funzionò: gli Unni, completamente all'oscuro del fatto che non si deve mai separare ciò che il Mazariol unisce, già straniti dai fatti della notte, liberarono i cavalli che si misero però a correre a zig zag. Spaventati dalla cosa, scapparono di corsa, lasciando la cittadina di Oderzo salva. Da allora, durante le notti di luna piena, si dice che possa capitare di vedere il folletto passare sopra una zattera sul Piave, salutando tutti coloro che incontra con un “Salve, io sono il Mazariol che sconfisse Attila, il flagello di Dio”. Ma la cosa più importante da ricordare è “No cascar entro te le peche del Mazarol!”
◇ Il Mazariol in American Gods:
Forte del sostegno popolare, il Mazariol è riuscito a sopravvivere senza problemi, ricordato in continuazione nei racconti sussurrati ai bimbi, nelle serate del filò o prima di farli addormentare. Grazie a loro, riesce a confondersi tranquillamente tra le altre persone: chi mai potrebbe sospettare che quello strano ragazzo biondo, con la camicia rossa possa essere proprio colui che sconfisse da solo Attila, se le storie lo descrivono sempre come brutto, sgraziato, a volte vecchio e piccino? Forte del suo anonimato, è riuscito così ad iniziare a mescolarsi maggiormente alle persone, abbandonando la sua vita precedente di eremita. Il suo lato solitario deve però ancora abituarsi alla vita frenetica delle metropoli statunitensi, dove si è ritrovato, portato oltreoceano da qualche bimbo in partenza con la famiglia. Marco - così ha deciso di chiamarsi - mantiene ancora la sua bravura con gli animali, lavorando come piccolo allevatore e commerciante. Ora che lo scontro con le nuove divinità si avvicina, queste devono però imparare a non sottovalutarlo: sono passati secoli, ma la regola che quello che il Mazariol unisce non può essere diviso è ancora valida. E lui saprà come sfruttarla, se necessario.
#regioniitaliane2019#veneto#american gods au#favourite au#/dovevo fare qualcosa anche con marco#/anche perché ho un piccolissimo problema con le storie popolari
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Trattamenti Viso E Corpo
Per conoscere in modo più approfondito i trattamenti che la nostra estetista può offrirti, vieni a trovarci presso il nostro centro in via Dei Mille 201/A di Manduria.
Se hai iniziato a leggere questo post, probabilmente hai dei problemi con la tua barba vuoi fare di tutto per avere una barba perfetta. La pelle trae beneficio dai prodotti nutrienti dopo essere stata esposta al sole. Le lozioni doposole possono aiutare a rinfrescare e a rigenerare la pelle stressata dal sole. Il consiglio è di utilizzarlo per un trattamento di almeno 4-6 settimane per poterne apprezzare concretamente i benefici, la costanza è il trucco per avere capelli meravigliosi con l'ausilio di Botanicals. Giocare con le texture è un altro modo affinchè la pietra naturale si adatti a nuove estetiche e riesca ad apportare un tocco originale alla decorazione. Preferisci creme che abbiano almeno un filtro 30 anche d'inverno e applicale come base trucco: per avere una pelle perfetta è fondamentale una reale protezione quotidiana che ne garantisca la salute. Dormire almeno 8 ore per notte eviterà alla vostra pelle occhiaie e borse. Assicuratevi di avere un riposo appagante, tranquillo e abbastanza lungo. Svegliarsi affaticate è infatti una vera e propria tragedia per la pelle del viso. Un sonno riposante fa da solo quello che possono fare decine di ore di trattamenti dall'estetista. E in più diminuisce lo stress: il benessere interiore è il primo alleato della vera bellezza. Anche le mani, così come il resto del corpo, necessitano di cure ed attenzioni costanti. Risulta provvidenziale in questo caso un trattamento a base di avena ed avocado che promette di nutrirle ed idratarle sino a renderle morbidissime come le avete sempre desiderate. Servono 4 ingredienti: 3 gocce di olio essenziale di lavanda, 1 avocado maturo snocciolato e già sbucciato, 2 cucchiai di farina d'avena e 1 di olio di mandorle. La prima cosa da fare è schiacciare il frutto esotico con la forchetta, per poi aggiungere gli oli e la farina. Il composto ottenuto va applicato sulle mani con un movimento sfregatorio e lasciato in posa per qualche minuto. Il nostro obiettivo è da sempre quello di immettere sul mercato cosmetici di qualità, testati, sicuri e rispettosi della natura. Tutti i prodotti rispettano le normative di sicurezza imposte dalla Comunita' Europea e l'azienda ha ottenuto la certificazione GMP (Good Manufactoring Practice) in conformità alla norma UNI EN ISO 22716:2008. Come nei migliori istituti di bellezza, anche nel centro pistoiese si propongono solo i migliori trattamenti estetici e di benessere, per aiutarti a ritrovare la perfetta forma fisica e il giusto equilibrio tra benessere e bellezza. Del resto, un corpo sano è al tempo stesso bello. Facciale: la faccia mostra lo stato psicologico e le condizioni di salute. Pertanto, dovremmo assicurarci che il viso sia sempre luminoso, quindi mantenere la freschezza del viso attraverso il lavaggio quotidiano del viso e l'uso di maschere per il peeling facciale e maschere per il viso sbiancanti come limone, latte e miele nutrono il viso e dare vitalità, e quindi mettere creme idratanti per il viso. Inoltre, le occhiaie attorno agli occhi dovrebbero essere ridotte al minimo nascoste attraverso maschere per gli occhi. Per quanto riguarda il trucco, è necessario metterlo correttamente e preferibilmente lavare il viso dopo aver messo il trucco e rimuovere dopo aver applicato creme idratanti per il viso e preferibilmente sfregare la faccia con mezzo limone e poi mettere la crema idratante alla vaselina. Se ci sono rughe facciali, utilizzare la cera d'api aloe vera e acqua di rose. Il tuo prodotto di bellezza "veste" la tua pelle per tutto il giorno e quindi deve rispettarne la fragilità. Verifica, in particolare, che siano presenti termini quali "dermatologicamente testato", "ipoallergenico" e "non comedogeno", poiché l'idea è quella di evitare, per quanto possibile, eventuali reazioni cutanee. Anche il nickel è un allergene potente da evitare a tutti i costi. Meglio quindi optare per prodotti "Nickel tested" che sono formulati per rendere minimo il contenuto di nickel e di conseguenza il rischio di reazioni allergiche. L'accumulo di sebo è tra i problemi più diffusi sia per gli uomini che per le donne. Oltre a causare la formazione di brufoli e punti neri, questa problematica può dare origine alla cosiddetta pelle asfittica, con pori ostruiti e colorito grigiastro. In questo caso è importante non utilizzare creme eccessivamente nutrienti per non appesantire ulteriormente la pelle, ma privilegiare prodotti dalla texture leggera per facilitare la traspirazione cutanea. Altro rimedio molto utile sono gli scrub ad azione levigante ed antinfiammatoria. Nella maggior parte dei casi, alle zone a tendenza grassa si sommano zone a tendenza secca: è il caso molto comune della cosiddetta pelle mista. Garantire il numero giusto di ore al sonno della notte ovvero 7-8 in media, è tra le armi di bellezza più potenti e il viso è una delle parti del corpo che più di altre riflette le nostre abitudini a tal riguardo. Infine, approfondimenti su come coprire i capelli bianchi, come eliminare le occhiaie, come ottenere una pelle più giovane, come fare uno scrub fatto in casa, come ottenere un'abbronzatura più bella e duratura, e molto altro… tutto in modo naturale. I rimedi contro i brufoli sono i più svariati e includono numerose soluzioni fai da te realizzate con ingredienti naturali. La regola generale è sottoporre la pelle a una pulizia accurata, ma per avere un aiuto in più è possibile utilizzare anche prodotti erboristici a base di timo e altre essenze vegetali. Oltre a rimuovere le impurità e l'inquinamento, il makeup e l'eventuale sebo in eccesso, la detersione è un alleato fondamentale perché ci aiuta a rendere la pelle più luminosa, fresca, idratata, favorisce il rinnovamento cellulare e ne migliora il tono. Per questo è fondamentale seguire i giusti step e soprattutto scegliere e usare quotidianamente prodotti specifici per il nostro tipo di pelle, efficaci e gradevoli al tempo stesso.
Visita eBay per trovare una vasta selezione di Avon Prodotti per la cura del viso e della pelle.
Se vuoi provare il look naturale, per prima cosa osserva bene il tuo viso. Guardati nello specchio struccata e fai un attento esame dei tuoi tratti più importanti. Non importa se ami no queste tue caratteristiche, pensa all'aspetto finale che vorresti avere. Le tecniche per una bellezza naturale mettono in risalto i tratti che ti piacciono, attutiscono le aree problematiche e fanno risplendere la tua carnagione naturale. 1 Bevi molta acqua - è il MANTRA: durante la gravidanza è necessario assumere molta acqua durante la giornata. Aiuterà a filtrare e ad espellere le tossine dal tuo corpo. Inoltre, l'acqua aiuta a mantenere la giusta quantità di liquido amniotico. Se non lo stai già facendo, segui immediatamente questo suggerimento essenziale, farà bene alla tua salute e a quella del tuo bambino. Bevi almeno 2 litri di acqua al giorno.
Insieme a qualche gelato, quello di cui il tuo corpo ha realmente bisogno durante i giorni di calore è moltissima acqua. Come tutti gli organi del corpo, la pelle trae beneficio dall'idratazione dell'acqua. Aiuta a rimpiazzare i preziosi e nutrienti sali minerali persi con il sudore; è vitale per il rinnovamento cellulare che preveniene la comparsa di rughe sul viso. È molto facile che la pelle si disidrati e appaia più pallida; per questo motivo devi assicurarti di bere acqua il più possibile durante tutto il giorno. Cos'è la bellezza per le donne italiane? Quasi la metà ha indicato un ideale di donna acqua e sapone” con poco trucco addirittura struccata (il 44.3%); segue essere spontanee e se stesse senza modifiche, valorizzando anzi gli eventuali difetti (per un 20,6 %), e, per un non troppo inferiore 19.7% cercare di essere semplici, discrete, non troppo appariscenti. Insomma, il fil rouge di fondo è unanime. La seconda tappa della tua routine di bellezza, la pulizia, è indispensabile per liberare la pelle dagli agenti dannosi ed eliminare le impurità e l'eccesso di sebo. Scegli il Neutrogena Hydro Boost Acqua-Gel Detergente , delicato e idratante non lascia residui, per una pelle realmente pulita ed elastica al tatto. Per prendervi cura della vostra pelle, e mantenerla elastica e tonica, Korff propone un regime di bellezza tonificante e anti-age, ovvero il Korff Collagen Regimen, che mira a tonificare e a rendere la pelle più idratata ed elastica. Korff Collagen Regimen è disponibile in pratiche e fiale monouso richiudibili,ognuna delle quali contiene una dose sufficiente per una due applicazioni. vedi pagina Il trattamento è disponibile in una più breve da 7 giorni, per provare il prodotto(Confezione da 7 fiale da 1 ml al prezzo di € 21) e una versione da 28 giorni, per un vero e proprio trattamento rigenerante (Confezione da 28 fiale da 1 ml al prezzo di € 79). Questa cura apportata alla concezione si accompagna con un stile unico grazie a un sottile tocco latino che sa evidenziare la bellezza naturale della donna. In alternativa ai normali prodotti solari, puoi usare una crema un fondotinta dotati di SPF. Spesso si pensa che il corpo sia meno esposto agli agenti esterni rispetto al viso perché protetto dai vestiti. In realtà non è così: anzi, spesso sono proprio gli indumenti il vero nemico della pelle. Occorre prendersi cura della pelle con prodotti adatti a renderla più elastica. Che hanno più di 30 anni. Cura della pelle Essere. A ogni età c' è un modo diverso di prendersi cura della pelle. Alla tua età lo strato corneo della pelle. Presa cura della tua pelle, è. Da oltre 30 anni al servizio della tua salute. Nel corso degli anni tutti gli esami del sangue relativi al controllo della tiroide risultavano sempre nel range di normalità, ma io avevo sempre problemi: stanchezza, perdita di capelli, e aumento di peso ( che poi ho saputo essere fra i più classici. In generale, questo processo provoca cambiamenti della pelle legati all' età. A dieci anni ho scoperto che volevo fare il giornalista. Indicata per il trattamento sintomatico della pelle a tendenza. Con la nostra video-consulenza interattiva potrai scoprire i prodotti Eucerin più adatti al tuo tipo di pelle. In cosa consiste il Beauty Reset? A differenza di un semplice trattamento viso” del classico massaggio relax” per il corpo - è una vera e propria seduta di anti-age combinata viso-corpo che ti darà risultati sbalorditivi fin da subito.
Se la faccia è il nostro biglietto da visita curare la pelle del viso diventa allora fondamentale: ecco alcuni utili consigli di bellezza per curare la cute del viso ed evitare gli errori più comuni.
La scelta di un shampoo non è da sottovalutare: si prende cura del benessere dei capelli e della propria bellezza. Ognuno ha un determinato tipo di problema, che sia la forfora una qualità grassa, ma per fortuna c'è sempre una soluzione. L'industria della cosmetica è sempre un passo avanti e i vari shampoo in commercio si differenziano grazie a una serie di caratteristiche positive e innovazioni incredibili. Leggere un buon libro, concedersi del tempo facendo solo ciò che più ci piace; che sia guardare un talk impegnato, un programma leggero, praticare dello sport ancora dedicare del tempo alla nostra bellezza. Tutto ciò che amiamo fare ha un valore importantissimo perché ci rilassa, ci rende più felici, in pace con noi stessi e con gli altri e ci fa apparire inevitabilmente migliori. La chiave di tutto dunque è insita nel come siamo in grado di gestire la nostra mente. E il nostro corpo: è un approccio filosofico. Così come di filosofia si parla nella Carta dei Valori di Phyto. Un credo che nasce proprio nei saloni parigini, templi di bellezza dove il tempo è l'essenza del rituale che lì vi si celebra, e che parla proprio di capacità di amarsi. https://healthnbeauty.it/bellezza/migliori-balsami-sieri-per-ciglia/ Lo stesso amore che continua anche nelle vostre case. Le linee di trattamenti Phyto sono perfette da usare come pillole di benessere quotidiane nell'intimità dei propri spazi. Verrai seguita in modo personalizzato iniziando con un'attenta analisi di ciò che il tuo corpo trasmette attraverso l'espressione corporea, la postura, le zone doloranti e contratte, gli inestetismi, e ascoltando quali sono i tuoi bisogni e obiettivi. A seguire eseguiremo un primo trattamento per studiare la reazione della tua pelle, del tuo corpo viso in totale relax. Infine ti proporremo la nostra soluzione al tuo problema che strutturiamo in un programma personalizzato di trattamenti. trovalo Il risultato è garantito.
La bellezza non dipende solo da ciò che metti sul tuo corpo, ma anche da ciò che introduci al suo interno.
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#saturdaynight
La preparazione del sabato sera #popularteach.
Ingredienti:
l'accappatoio non può mancare con il rasoio e la schiuma da barba; schiuma per capelli a volontà ma il balsamo è la novità; tacchi o scarpette? Lucido o subrette?
Il dilemma dell'uscita del sabato sera.
Estate è... #openair.
2+2+...
1+1+1+1... MAI!
La coppia è sempre pronta, la matematica la regola e la grammatica l'opinione pubblica.
Alice nello specchio.
Era solita trascorrere fuori casa, si e no, la serata... ETA'??
Che ti metti stasera?
Se sei tu, allora lei.
Se sei TU, CON LE MANI CIAO CIAO.
#larappresentantedilista
Modalità d'uso.
Shampoo: #ultradolce mai e sempre, parrucchiere 1 volta a settimana;
Balsamo: Si ma quale? Avocado o Gelsomino?;
Maschera: ristrutturante no ma idratante si;
Doccia: almeno 1 ora di acqua bollente per rendere la mente libera dai pensieri;
Make up: curato nei minimi dettagli.
Nail polish, ceretta e Amazzonia: estetista tutta la vita.
Come fare?
La legge non è la norma ma solo la #normale di #gauss.
L'AMORE è anche questo, i dettagli fanno la DIFFERENZA.
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Al tramonto
Parcheggiai l’auto sul retro. La villa era circa dieci chilometri fuori città lungo la costa, isolata. Esattamente nel punto indicato e non c’erano altre costruzioni nei paraggi.
Tirava una leggera brezza, pungente, preludio dell’inverno ormai alle porte. Respirai a pieni polmoni l’aria frizzante, pregustando già la notte in arrivo.
La villa era stata costruita di recente, e non ci abitava ancora nessuno. Il giardino che la circondava su tutti e quattro i lati, progettato e realizzato a regola d’arte, non era stato più seguito, e l’erba e i fiori e gli alberi da frutto rasati e potati avevano già iniziato a riprendere le proprie forme naturali.
La porta d’ingresso aveva una serratura a combinazione: 8 – 3 – 2 – 1, si aprì all’istante con uno scatto secco. All’interno, un sottile e uniforme strato di polvere ricopriva il pavimento e i mobili, nessuno era più entrato in quella casa da un po’.
Anche alla luce del sole morente l’ambiente appariva luminoso e spazioso, e dalle grandi portefinestre del salone si ammirava un panorama mozzafiato.
Come al solito, ero arrivato in anticipo e dopo aver sbrigato alcune incombenze mi sedetti con le gambe larghe e la testa all’indietro sull’unico divanetto nel salone, assolutamente rilassato.
***
Ero inquieto, avevo la testa affollata di mille pensieri e sognavo ad occhi aperti. Non mi accorsi nemmeno che eravamo arrivati finché il tassista non richiamò la mia attenzione, forse per la seconda volta.
Quando mi riscossi lui mi fissava apprensivo, riuscivo quasi a scorgere la tristezza dei miei occhi riflessa nei suoi. Sembrava quasi volesse dirmi qualcosa, o magari offrirsi di aiutarmi. Era tutta la vita che per il mio aspetto le persone intorno a me si comportavano in quel modo, senza mai chiedersi realmente nulla su chi fossi o cosa desiderassi. .
Cercai di sorridere e stringendomi nel cappotto lo ringraziai con una generosa mancia, affrettandomi a scendere dall'auto.
Nella fredda oscurità della notte raggiunsi l’ingresso della villa isolata a passo svelto e senza voltarmi indietro. Lo sentii ripartire solo quando riuscii ad aprire la porta a combinazione.
Entrai in casa tenendo la testa bassa e rimasi per qualche secondo ad ascoltare il rumore del motore farsi sempre più lontano, fino sparire. Poi mi chiusi la porta alle spalle e sospirai, era fatta.
***
Appena sentii scattare la serratura raddrizzai la testa, giusto in tempo per assistere al suo ingresso in casa. Teneva lo sguardo basso e il viso dai lineamenti delicati era parzialmente coperto da un ciuffo di capelli scuri e lisci. Indossava un cappotto nero che fasciava ogni curva del suo corpo e spiccava sulla pelle chiarissima delle gambe. Ai piedi un paio di scarponcini neri, sportivi ed eleganti allo stesso tempo.
Era semplicemente perfetto.
Senza alzare lo sguardo ne dire una parola, iniziò a sbottonare il cappotto con mani tremanti. Stetti a guardare in silenzio, ammirato per il suo coraggio.
Il cappotto gli scivolò dalle spalle lungo la schiena e fini sul pavimento con un fruscio leggero. In un batter d’occhi era rimasto completamente nudo ad eccezione delle scarpe. Riabbassò le braccia, lungo i fianchi, e rimase in silenzio, immobile, in attesa.
Il suo torace liscio e pallido, con i muscoli del petto appena accennati, si muoveva al ritmo lento del respiro. I capezzoli, di un rosa appena più scuro rispetto al resto della pelle, iniziavano ad inturgidirsi esposti all’aria fresca della stanza, rendendosi ancora più invitanti.
Istintivamente il mio sguardo si spostò più in basso, lungo la linea morbida dei fianchi, e lo sentii gemere quasi impercettibilmente.
Alzai gli occhi al suo viso e solo allora notai le lacrime silenziose scorrere sulle sue guance lisce.
Aggrottai le sopracciglia e mi avvicinai, riportando senza volere lo sguardo fra le sue gambe. Lui non si mosse, a parte il leggero tremito che lo scuoteva e non emise un fiato mentre lo raggiungevo a grandi passi.
Da vicino era ancora più spettacolare. Sotto l’addome piatto la pelle proseguiva bianchissima e liscia senza l’ombra di imperfezioni. Il suo pene, sorprendentemente piccolo era lo stesso tempo oltremodo invitante.
«Sei pronto?» Gli chiesi approfondendo la voce, in tono sicuro e senza indugiare oltre
Lui sussultò e annuì quasi impercettibilmente.
Una volta perfezionato il patto, con il suo ingresso in casa, non mi interessava più il suo consenso. Eppure i suoi modi mi incuriosivano e forse avrebbero potuto fornirmi uno spunto per quello che avevo in mente.
Un mezzo sorriso di pura soddisfazione mi increspò le labbra.
Non avevo programmato di scoparlo prima di iniziare. Ma era davvero troppo invitante e gli afferrai i capelli spingendolo verso il divanetto al centro del salone.
Lo superavo di almeno dieci centimetri in altezza, non mi aspettavo di avere problemi con lui, e in ogni caso non si era ribellato alla mia stretta.
Lo obbligai a sdraiarsi sulla schiena e iniziai immediatamente a spogliarmi, ero già eccitato.
Mi sputai su una mano e insalivai la punta del mio uccello, usando la stessa mano per inumidire il suo minuscolo buchetto posteriore, mentre mi sdraiavo su di lui schiacciandolo con il mio peso.
Lo penetrai senza troppi riguardi e lo sentii sussultare e contrarsi sotto d me, mentre la mia asta scivolava dentro di lui facendosi strada prepotentemente.
Era umido e morbido e caldo, e mi stringeva il cazzo come in una morsa rovente di piacere.
Gli strinsi un capezzolo tra le dita, massaggiandolo con veemenza e iniziai a baciarlo sul collo sfregando la mia barba ispida sulla sua pelle delicata e liscia come seta.
Non durai a lungo, nel giro di qualche minuto ero già all’apice del mio piacere e sborrai dentro di lui, senza preoccuparmene troppo.
Quando scivolai fuori dal suo corpo, col cazzo ancora gocciolante, mi fermai un attimo ad ammirare la mia opera. Il capezzolo destro era arrossato e sul collo spiccava il segno di un morso che non ricordavo nemmeno di avergli dato. Il suo buchetto era ancora leggermente dilatato, e ammaccato, e gocciolava del mio seme. Sul suo ventre poche gocce perlacee testimoniavano che, almeno fisicamente, quel piccolo fuori programma era piaciuto a lui quanto me.
Singhiozzava sommessamente, con gli occhi dalle lunghe ciglia chiusi e le guance bagnate di lacrime. Non aveva detto una parola da quando era entrato in casa.
Lo aiutai ad alzarsi e lo accompagnai gentilmente nell’ampio servizio al pian terreno. Anche se nessuno cliente si era mai lamentato per il mio lavoro, non c’era ragione di rendere le cose più volgari di quanto dovevano. Gli preparai un bagno caldo, provvedendo a lavarlo con cura e massaggiarlo finché non si rilassò, abbandonandosi completamente a me.
Credo non si sia accorto di nulla alla fine.
Una volta sistemata ogni cosa, presi la busta già pronta dalla tasca del suo cappotto e tornai con calma alla mia auto. Nel silenzio di quella notte tranquilla, spezzato solo dal mormorio incessante delle onde in lontananza.
Un altro lavoro portato a termine senza incidenti, pensai tra me sulla via del ritorno. Eppure persino io alla fine avevo ceduto al suo fascino.
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Quel che vorrei dirti stasera (non ha importanza)
Conosco a memoria tutti i tuoi vestiti, quelli tuoi e quelli dei tuoi fratelli ché tanto ve li scambiate sempre. So perfettamente come ti crescono i capelli e dove non hai ancora la barba. La forma dei tuoi denti, la lunghezza delle tue ciglia, come la pelle si stende sul tuo viso (lentiggini nascoste comprese) e ogni sfumatura che prende sul tuo corpo. La larghezza delle tue spalle, la sensazione dei tuoi capelli tra le dita, l'odore che hai appena ti svegli, l'espressione che hai quando ti senti perso, la forma e il calore delle tue mani, le tue gambe, tutti i toni di risata che hai cambiato negli anni. Mi sono accorta che ho una forte tendenza a scrivere per elenchi e questa volta non sfugge alla regola. Ho bisogno di scrivere di te e non riesco a resistere all'impulso di racchiudere questi anni, tutto quello che ci siamo dati e che ci siamo negati, in un elenco mentre allo stesso tempo guardo tutte queste stupide liste che ho in testa e mi sembrano riduttive, sempre incomplete e mi sembro stupida. A che serve mettere queste parole in fila? Che parole sto cercando poi, complicità, comprensione, familiarità, desiderio, amore? Forse avevi ragione tu, dell'amore è troppo difficile scrivere veramente, a quanto pare anche quando dovrebbe essere finito, anche se è di quel tipo che tanto non finisce. Domani è un mese, ti ho pensato ogni giorno e ogni giorno ho ascoltato almeno una nostra canzone. Adesso è forse poco meno di una settimana che non piango più, per gli occhi lucidi c'è ancora da lavorare. Mi fa rabbia che tu mi abbia lasciata così, circondata da te, dalle foto che ti facevo, dai regali scambiati, dai bigliettini del liceo nascosti nei portapenne e nei libri, da tutti questi progetti per una vita che ho imparato a pianificare pensando per due. Adesso che non so più dove andare per liberare la mente, adesso che non puoi essere più il mio posto tranquillo, che sto senza tenerezza e conforto, mi sento soprattutto circondata dalla tua voce. Non solo è nascosta in tutte le canzoni che abbiamo condiviso, ma è anche incisa nelle decine e decine di registrazioni che mi hai mandato e che non riesco a smettere di ascoltare. Ecco un'altra cosa che ricordo a memoria, che riconosco istintivamente anche tra un chiasso di voci che non mi appartengono. Dalla tua voce non si scappa, mi basta un istante per riconoscerla, come quando mi dicevi che era incredibile che riuscissi a sentire certe canzoni così tanto in lontananza. Ricordo di aver scritto 5 anni fa, o forse di più, su questo blog (che è ormai più una teca che altro) che mi sarebbe piaciuto poterti guardare dopo anni e riconoscerti fra tutti i tuoi cambiamenti. Così è stato, così conosco a memoria te e tutti i modi in cui sei cresciuto e cambiato al mio fianco, da prima ancora che ti innamorassi di me, dalla prima volta che ti ho parlato e mi sei entrato nella testa per poi non uscirne più. Mentre parlavamo di noi hai detto che mi merito qualcuno che voglia sempre ascoltarmi cantare. Hai ragione, ma adesso sto qui a chiedermi dove trovo qualcuno che mi guardi come mi hai guardata tu, come ci siamo guardati noi, che eravamo bambini e siamo diventati adulti ancora l'uno con gli occhi piantati in quelli dell'altra. "Dopo tutto quello che abbiamo affrontato insieme, ti dico che non preferirei avere nessun altro al mio fianco ad aiutarmi a crescere". Adesso che ci siamo detti che è giusto allontanarci, che ci meritiamo di essere più felici di così, non riesco a capire se mi fa più paura che io cambi senza di te, senza poter condividere ogni nuovo passo con te, o che tu cresca ed evolva senza io possa vederti e imparare ad amarti in ogni tua nuova sfumatura. "Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto, forse non ti direi niente ma ti guarderei soltanto", riecheggia De Gregori nella testa. Col terrore di guardarti poi un giorno negli occhi e non riconoscerti.
#wow che bello sentirsi di nuovo sedicenni#La pubblico invece di tenermela tra le note così magari non la guardo più#Mi sento ridicola e chiedo scusa a chi ha avuto il coraggio di leggere questo simpatico monologo#Sto un po' così#(una merda)
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Come Mantenere il Vostro Perfetto Barba Lunghezza
Greg è tornato per un altro episodio con Beardbrand, e questa volta ha intenzione di insegnare a noi il ritaglio i metodi per mantenere la barba della lunghezza. Può essere un compito intimidatorio, giusto? Una volta che si ottiene la vostra barba in modo ottimale la lunghezza e la forma, la manutenzione, finiture, improvvisamente diventa spaventoso, perché non si vuole rovinare mesi di pazienza e la barba di cura. Per fortuna, Greg aveva un sacco di ritaglio incidenti nel suo giorno, così non dobbiamo. Andiamo per imparare! Greg ha fatto un social media sondaggio di un paio di settimane fa, su come spesso i ragazzi tagliarsi la barba. Ha scoperto che il 53% degli intervistati tagliare la barba una volta al mese. In media, un ragazzo del viso i capelli crescono circa un mezzo pollice di lunghezza ogni mese. Quindi, se stai cercando di mantenere la lunghezza attraverso mensile taglio, avete solo bisogno di prendere il vostro barba giù una metà di un pollice (la larghezza del mignolo). Ora che sapete come e quanto tagliare un mese, cominciamo.
Pro Suggerimento: Anche se sei comodo fare forbice finiture a casa, andare al parrucchiere una volta ogni pochi mesi per assicurarsi che si sta tenendo la vostra linea anche. Barbieri dare la tua barba di una grande fondazione per tagliare da!
Il Mignolo RegolaTagliare un importo specifico della vostra barba, in primo luogo, ti consigliamo di lavare, di stile, e asciugare accuratamente, quindi è uniformemente spazzolato per un'accurata trim. Non avviare rifilatura fino a quando la barba è completamente asciutto! Quando i tuoi capelli sono bagnati, dà l'impressione che la lunghezza di essere “più” a causa del peso dell'acqua intrappolata. Quando i tuoi capelli sono secchi, e ritorna nella sua naturale consistenza di curve e onde, in modo che tutti che il lavoro di precisione sono stati per nulla. Greg si utilizza la “pinky regola”. Il mignolo in larghezza a metà un di pollice, in modo da utilizzare quella speciale cifre quando si misura la quantità di barba che si desidera tagliare in questo processo. Iniziare con la parte anteriore della vostra barba. Raccogliere una parte di capelli che si desidera tagliare utilizzando il pettine e le dita, poi snip un pinky larghezza vale la pena di capelli fini. Quando Greg raggiunge gli angoli del pizzetto zona, ha finiture di loro, solo un po ' più in alto per dare un rotondo, equilibrato aspetto per la barba di forma.Proseguire lungo la mascella del vostro barba, raccogliendo accuratamente piccole sezioni di capelli alla fine della vostra barba utilizzando il pettine e le dita. Una volta che i bordi della vostra barba finito, sollevare il mento per dare un simmetrico tagliare lungo la parte inferiore della barba, utilizzando il vostro specchio per mantenere la simmetria. Essere attento e paziente - le prime volte che si esegue questa sarà impegnativo, ma come qualsiasi altra abilità, maestria viene fornito con una pratica ripetuta.
Aggiunta di Texture per la BarbaNoterete che i bordi della vostra barba sono taglienti, linee precise, così abbiamo una specifica tecnica da utilizzare per ammorbidire i bordi selezionati. Raccogliere i capelli verso l'esterno dalla parte anteriore della vostra barba, piuttosto che dal basso. Potrai continuare a utilizzare il mignolo regola e un taglio uniforme, ma questa tecnica (che è stato sollevato da barbieri e parrucchieri), aggiunge un po ' di texture per ridurre l'aspetto del bordo duro.
Quando i capelli sono pettinati all'indietro in posizione, si noterà che i bordi sembrano molto più naturali. Utilizzare questa tecnica in guancia area e basette, che modo la tua barba non cresce dritto fuori dal tuo volto.
Come sempre, dopo un tagliare, lavare il randagi peli nel lavandino o nella doccia, in modo che si può toccare, dove appropriato, quindi utilizzare il vostro preferito Barba Olio o Utilità di un Balsamo per condizione.
Suggerimento Pro - Tagliare un tocco di troppo in una zona? Non c'è bisogno di panico o tagliare tutti giù un po ' di Styling di Balsamo e di un Cinghiale Spazzola per Capelli può aiutare a nascondere in nessun tempo.
Wrap-Up Ora sapete come mantenere la barba a casa, utilizzando solo un pettine e forbici! Ricordate, le tecniche che abbiamo discusso oggi sono stati principalmente per la manutenzione mensile finiture. È saggio continuare a visitare il vostro parrucchiere di volta in volta per ottenere un solido "reset" sulla barba, la forma e la lunghezza.
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Miglior regolabarba offerte 2020
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Miglior regolabarba offerte 2020
Quando si parla di barba da uomo, è impossibile non pensare ai classici rasoi.
Tuttavia, c’è chi ama sfoggiare una peluria molto curata. Proprio per tale motivo, sceglie di acquistare un regolabarba. Come ci fa già intuire il nome, serve proprio a dare una forma e una lunghezza ben precisa, senza doversi rivolgere ad un barbiere.
Ma quale scegliere? Sul web ce ne sono così tanti, che spesso si ha l’imbarazzo della scelta. Per darvi un’idea del tutto, vi facciamo alcuni esempi dei migliori regolabarba presenti su Amazon.
Regolabarba Hatteker
Nel caso in cui foste alla ricerca di un regolabarba economico ma allo stesso tempo di qualità, vi consigliamo il Hatteker.
Stando alle recensioni Amazon, sembrerebbe essere molto gettonato e possiede le seguenti caratteristiche:
Kit di rasatura multifunzionale tutto in uno: 5 accessori per tutte le tue esigenze di rasatura, tra cui trimmer di precisione per barba/capelli/orecchie/ e rasoio per corpo con un rasoio regolabarba a spessore variabile (3/4/5/6mm) e un tagliacapelli regolabile con regolatore a slitta (1/2/3/4/5/6/7/8/9/10mm) e 4 pettini combinabili (6/9/12/15mm)
Regolatore scorrevole per un rasoio di precisione. Controllo della lunghezza di rasatura (1:0.8 mm/2:1.3 mm/3:1.8 mm) per tagliare, rasare, radere, rifinire e regolare la tua barba, il tuo corpo, la tua testa, ottenere lo stile che desideri e rimuovere i peli superflui.
LAME IN ACCIAIO AUTO-AFFILANTI: garantiscono un’elevata precisione delle prestazioni per ottenere qualsiasi stile e prevenire irritazioni cutanee con una lunga durata
COMPLETAMENTE LAVABILE: utilizzabile da bagnato o asciutto. Le lame e le protezioni anti-corrosione sono resistenti all’acqua per una facile pulizia
RICARICA USB E BATTERIA AL LITIO DUREVOLE: carica il tuo rasoio ovunque e in qualsiasi momento. Fornisce 60 minuti di autonomia senza fili dopo soli 90 minuti di ricarica
Regolabarba Panasonic
Quando si parla di miglior regolabarba, è impossibile non pensare al Panasonic ER-GB86-K503.
Esso si presenta così:
Motore ad alte prestazioni. Un motore potente per assicurare un taglio regolare anche con le barbe più folte e dure. Permette di regolare confortevolmente anche le barbe lunghe e folte, che in genere vengono strappate dalle lame tradizionali.
Taglio perfetto come dal barbiere. Il sistema di lame è caratterizzato da un passo più ampio tra una lama e l’altra, per catturare più peli con una singola passata, afferrando efficacemente anche i peli lunghi e folti nella zona di taglio.
Accessorio da 30 mm, per facilitare il taglio uniforme delle barbe lunghe. Tagliare una barba lunga è difficile, ma il pettine integrato in questo accessorio allinea perfettamente i peli mentre scorre lungo la barba, permettendo di rifinirla a una lunghezza uniforme. Ora anche i principianti possono regolare una splendida barba lunga.
Più impostazioni per la lunghezza di taglio. Alternando i tre accessori puoi regolare la lunghezza di taglio da 0,5 a 30 mm, in 58 step da 0,5 mm. Gli accessori dotati di pettine offrono una vasta gamma di possibilità di styling.
Rifinitura regolare, con le lame a punta larga. Le lame presentano una punta più larga, per catturare anche i peli ricci o piatti. Dopo la regolazione, avrai una splendida barba liscia, senza parti irregolari.
La lama: le punte sono più larghe e agiscono su più peli contemporaneamente, sollevando quelli ricci o piatti. Lama tradizionale: le punte sono strette, i peli non vengono catturati e risulta difficile sollevare i peli piatti.
Altre caratteristiche:
Regolabarba, taglio 1-30 mm in 57 step da 0, 5 mm, 0, 5 mm lunghezza taglio senza pettine
Pratica ghiera di regolazione taglio
Lavabile, ricaricabile a filo, carica 1 h, autonomia 50 minuti
Lama stretta, 3 pettini accessori, lame in acciaio inox
Regolazione barba fino a 30 mm, lavabile, facile regolazione anche per barbe lunghe
Regolabarba Remington
Regolabarba Styler MB4125
Dando uno sguardo alle recensioni web, tra i migliori regolabarba disponibili in commercio c’è il Beard Boss Styler di Remington.
Ottenere un viso perfetto e alla moda non è mai stato così facile. Come indicato su Amazon e altri siti di elettronica, rappresenta la soluzione ideale per l’uomo moderno che ha sempre meno tempo a disposizione da dedicare al proprio look.
Dotato di design OptiAngle per il massimo controllo e comfort, la lama scivola lungo i contorni del viso con la massima facilità.
Insomma, il nuovo Beard Boss si farà notare, non solo grazie al design rosso e nero, ma anche alla sua ottima funzionalità: la modalità ricaricabile ti permette di usarlo fino a 40 minuti.
Lame in acciaio CaptureTrim seghettate per un taglio efficace e più pulito
Lame Comfort Tip
Blocco delle impostazioni del pettine per un controllo totale
9 lunghezze pre-impostate: 1.5, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15, 18
Ricaricabile
Fino a 40 minuti di autonomia
Lama lavabile
Indicatore LED
Spazzolina per la pulizia
2 anni di garanzia
Regolabarba Philips
Infine, se state cercano un regolabarba di qualità ed allo stesso tempo innovativo, vi consigliamo il OneBlade di Philips.
Questo dispositivo non rade troppo vicino alla pelle, per garantirti il massimo comfort e proteggere anche le zone del viso più sensibili. Usalo contropelo, semplicemente, per radere con precisione la barba di qualsiasi lunghezza.
Ecco altre caratteristiche, presenti su Amazon:
Ottieni lo stile che preferisci con precisione grazie alla doppia direzione di taglio. Puoi utilizzare OneBlade in una delle due direzioni per avere visibilità durante la rifinitura. È delicato sulla pelle anche nelle zone sensibili, così puoi ottenere il tuo stile in modo semplice e in pochi secondi.
Regola la tua barba fino alla lunghezza che desideri con uno dei tre pettini regolabarba inclusi: 1 mm per un look barba di 1 giorno, 3 mm per un effetto barba di 3 giorni e 5 mm per una barba effetto incolto.
OneBlade è stato progettato per radere, regolare e rifinire la barba di qualsiasi lunghezza. La tecnologia di rasatura OneBlade integra una lama dai movimenti molto rapidi (200 tagli al secondo) con un sistema di doppia protezione, per una rasatura confortevole ed efficace anche su barba lunga.
Come vi abbiamo già detto in precedenza, non rade troppo vicino alla pelle, per garantirti comfort. Una lama OneBlade dura fino a quattro mesi.
Altre caratteristiche:
Ottieni bordi perfetti grazie alla lama a due lati, detta contour following. Puoi usarlo in qualsiasi direzione per definire facilmente il tuo look in pochi secondi.
Ma non è tutto. La lama OneBlade segue i contorni del viso, consentendoti di rifinire e radere in modo efficace e confortevole qualunque zona del viso. Usa la lama a doppia direzione di taglio per rifinire i contorni del tuo viso secondo lo stile che preferisci e creare linee definite muovendo la lama in qualsiasi direzione.
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Barba uomo: tendenze e strumenti indispensabili per curarla al meglio
Dinamico e attento, l’uomo moderno ha esigenze di bellezza all’altezza delle proprie aspettative perchè l'attenzione al corpo è sempre stata la sua prima preoccupazione, ma oggi anche il viso è altrettanto importante. In entrambi i casi ci vuole coerenza e costanza se si vuole ottenere risultati apprezzabili. La beauty routine maschile si misura con schiuma da barba, dopobarba, shampoo, doccia schiuma e saponette. La barba è sempre stata "un accessorio" importante per l'uomo, è di moda, e dona un aspetto elegante e misterioso. Farla crescere richiede impegno, cura e pazienza se si vuole ottenere un risultato perfetto.
Come curare la barba
Le tendenze in fatto di grooming non ammettono sbavature, che l'obiettivo sia un look pulito ed elegante o più aggressivo con la barba, il must è comunque un aspetto estremamente definito e curato con una rasatura a regola d'arte. Prima di iniziare con la lettura dei trucchi per farsi crescere la barba, ti segnalo questo sito barbaincolta.com in cui troverai tantissimi consigli utili per avere una barba perfetta! Lo troverai senz’altro interessante e scoprirai quale stile di barba sia più adatto per te, come caurarla e quali strumenti usare. Se invece ti incuriosisce qualcosa di diverso, ad esempio, la cura dei capelli sono sicura ti interesseranno anche gli articoli al riguardo. Ho trovato molte notizie utili, su questo sito, per un uomo che ama prendersi cura di se e ho scoperto che per evere una barba perfetta, adeguata all'ovale dei viso, è necessario scegliere il taglio più adatto che valorizzi il profilo e lo renda unico. Bisogna, inoltre, adottare una Beard routine, ovvero una serie di prodotti da applicare in sequenza.
I prodotti e gli strumenti indispensabili
Per un taglio perfetto della barba, si parte dall’uso degli strumenti, utili per ottenere la giusta lunghezza e il taglio preferito. Parliamo di rasoi elettrici, regolabarba, rasoio a mano, rasoio usa e getta, che aiutano ad ottenere uno stile impeccabile e da vero gentlemen. Prendersi cura della barba significa anche dedicarle attenzioni e coccole grazie all’uso di prodotti specifici. In commercio sono disponibili olii da barba, balsami, sapone, dopobarba, schiuma e crema viso, per ammorbidirla e regalarle un aspetto sano e decisamente curato a prova di bacio. Nella corretta beauty routine quotidiana non può mancare l'uso di alcuni accessori che aiutano nella cura della barba. La spazzola ed il pettine servono a pettinare i peli e dargli la giusta direzione, inoltre rimuovono polvere e residui di sporco. Fra i gesti quotidiani che dobbiamo considerare fondamentali non possono mancare ferree regole igieniche. Fondamentale usare uno shampoo specifico per la barba, in grado rispettare anche il ph dell’epidermide.
Barba: le ultime tendenze
La barba anche quest'anno detta le regole della moda beauty maschile. Le tendenze declinano su barbe più corte e molto curate. Lo stile hipster non piace più, e francamente molto impegnativo anche per l'uomo che ama prendersi cura di se. Lunghezze medie 5-7 mm con un ritorno al pizzetto stile anni 90. Lo stile Dandy sarà il più gettonato. Via libera anche alla barba appena accennata con basette ben definite per non dare l'idea di aspetto trascurato. E' un look raccomandato a chi vuole essere stiloso senza assumere un aspetto troppo selvaggio. Questo stile clean shaved sottolinea pizzetto e labbra adatto a capelli corti e con tagli definiti. E per chi vuole osare, alle ultime sfilate moda, si sono visti i "baffi alla messicana" e barba incolta, un'accoppiata super cool! Read the full article
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Ciao :) ti andrebbe di passare nel mio blog?
Il tuo blog è inquietante. Seriamente.Parli di Dio, terremoti, guerre… Poi sei pure mezza omofoba come tutti quelli fissati con la Bibbia e la cosa mi fa alquanto schifo, dovresti vergognarti.La Bibbia dice tante cose assurde, tipo che non possiamo tagliarci la barba o i capelli ai lati, che non possiamo mangiare maiale perchè ha l’unghia bipartita, che dopo il parto la donna deve purificarsi sacrificando un colombo o un agnello al prete. TI PARE CHE QUALCUNO RISPETTI QUESTE COSE? SECONDO TE IO DOVREI ANDARE IN GIRO CON LA BARBA LUNGA FINO AI PIEDI COME MAGO MERLINO SOLO PERCHE’ LA BIBBIA DICE CHE NON SI PUO’ TAGLIARE? TUA MADRE HA SACRIFICATO UN AGNELLO DOPO AVERTI PARTORITO? NON CREDO PROPRIO. QUINDI SHHH, SIETE SOLO UNA BANDA DI IPOCRITI, FALSI E INCOERENTI.Nella Bibbia inoltre si incita all’odio, Dio dice che vale la regola dell’occhio per occhio dente per dente, quindi se uccidi devi essere ucciso (ma se uccidi l’assassino poi devi essere ucciso anche tu, e così via all’infinito fino a che non ci uccidiamo tutti a vicenda, ti pare normale? Allora inseriamo di nuovo la pena di morte a sto punto no?)Io ho deciso di credere a un Dio buono e misericordioso che vuole il bene degli umani che lui stesso ha creato. (E si, ha creato anche i gay così come sono, quindi non li può odiare. E ora tu dirai “non li odia, ma odia le pratiche omosessuali”. BEH E’ LA STESSA COSA. SE PUO’ FARLO L’ETERO PUO’ FARLO PURE IL GAY, PERCHE’ DIO LI HA CREATI UGUALI.)Io credo nella pace e nell’uguaglianza, non nell’odio gratuito come voi, che fate finta di dare amore e invece discriminate il prossimo.Detto ciò, il tuo blog mi fa vomitare, spero che Dio apprezzerà la mia infinita sincerità AHAHAHAH E ORA SPARISCI.Baci😘💛
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A tavola ci si comporta così
Ve lo scrivo da mezzo friulano: ben conosco, nel vestire, quel genere di "sobrietà" che nel profondo Nordest sconfina con la sbiaditezza, quello "sparire" che là confondono col non farsi notare, quel rassicurante "banale" in cui si rifugiano pur di risultare conformi: i friulani hanno pregi meravigliosamente poco italiani (uno su tutti: lavorano), ma sul vestire e sullo stile siamo quasi nella vecchia Jugoslavia, alla tv in bianco e nero. Ecco perché siamo tutti eccitati all' idea che la governatrice Debora Serracchiani abbia approntato un "vademecum di buone maniere" a indirizzo di tutti i primi cittadini della Regione: grazie per avercelo segnalato, amici del Messaggero Veneto.
E allora vediamo, anzi leggiamo. Anche perché la Serracchiani non teme il ridicolo e sembra rivolgersi, talvolta, non a qualche sindaco provinciale, ma a un selvaggio della Papuasia: «Ricordare l' utilità di un buon uso quotidiano di acqua e sapone, quello moderato del profumo, la cura del proprio aspetto, compresi capelli, barba e baffi». Da segnarselo. Beninteso, il libretto di 75 pagine è anche utile e doveroso per le persone già civilizzate, perché contiene informazioni utili su cerimoniali e protocolli in uso tra enti territoriali: così da evitare gaffes o incomprensioni istituzionali. Però, forse, ha voluto strafare. Come quando spiega che il risotto si mangia con la forchetta e la minestra non si «tira su».
Ma davvero? Oddio, c' era Antonio Di Pietro che mangiava gli spachetti arrotolandoli con il cucchiaio, l' ha pure scritto Bruno Vespa in un suo libro: ma sono casi che la moderna antropologia aveva già recepito. Mentre qui, cioè lì, in Friuli, chi ha bisogno di apprendere da Debora Serracchiani - è una domanda - che «prima di bere ci si pulisce la bocca»? E che «non si parla mentre si mastica?». E chi, soprattutto, smetterà di farlo - dopo una vita - perché ha letto il libretto della Serracchiani? Ma ecco che, in attesa di consigli su come arrampicarsi correttamente sulle liane, si passa al vestire femminile e si scivola sul soggettivo. È comprensibile scrivere «se siete un sindaco donna, misurate la gonna», la quale «deve arrivare al ginocchio, non più su». Ma sono regole piene di eccezioni. Ci sono donne che portano la gonna appena sopra il ginocchio e possono permetterselo, apparire elegatissime, mentre altre possono portare una vestaglia sino ai piedi e avranno sempre la sconcezza scritta in faccia.
Come quest' altra regola: «Sandali vietati anche d' estate». Chi l' ha detto? Ci sono sandali da lasciare a bocca aperta, discreti, versatili, ma in Friuli sono così, i sandali per loro sono quelli per andare in spiaggia, punto.
La regola è non sbagliare. Ecco perché «passando ai colori del guardaroba, optate per il pastello riservando il tailleur nero alle cerimonie». Il pastello, il maledetto pastello che sa di scangiato, di lavatrice venuta male, di ovatta per bambini: patrimonio delle signorotte, delle tranquillone, delle moderate in tutto, tipo quelle che comprano rosa o salmone anche la carta igienica: sempre per non sbagliare. Altre cose paiono troppo ovvie: «Non esagerate con i gioielli, e siate parche con il profumo». Ma è tutta roba che non si può insegnare.
Ci sono anche consigli sul vestire degli uomini: «Bene i completi sia grigi che blu e pure il gessato (a riga stretta); vietato il nero. Le camicie devono essere azzurre in tinta unita, o con una righina, per il giorno, mentre la camicia bianca è prerogativa della sera o dell' abito da cerimonia». E qui ricorda terribilmente il vademecum del candidato che Berlusconi distribuiva ai suoi azzurri nel gennaio 1994: sempre in ritardo, la sinistra.
Il resto è tutto un po' stucchevole e, appunto, troppo "cerimonioso": fa venir voglia d' invitare a tavola anche un Fantozzi. Come si distribuiscono i posti a tavola. L' uso di forchetta e coltello e tovagliolo. Il dessert prima della frutta, please. I signori che servono il vino prima alle signore. Tutta una menata sul rapporto tra l' importanza dell' ospite e quanto il padrone di casa si scomoda per andargli incontro. Roba anche antidiluviana o stra-risaputa: che non di debba stringere la mano avendola sudaticcia, forse, non serve scriverlo, e neppure che non bisogna stringerla con due mani per mezz' ora. Altrimenti scriviamo proprio tutto.
Se i bambini della padrona di casa facessero un lieve baccano, per cortesia, non scaraventateli dalla finestra rompendo le preziose vetrate. Se il cagnolino di casa v' importuna, siate gentili, non dategli del cianuro.
Non presentatevi alla cena di gala a torso nudo, preferibilmente. Ma soprattutto: prendete una foto a figura intera della Serracchiani, prima di leggere il libricino, e poi valutate se il pulpito sia quello giusto.
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Il viaggiatore e il vecchio saggio
“Cosa serve per amare?” chiese il viaggiatore al vecchio saggio.
Questo si carezzò la barba grigia, con gli occhi chiusi ed un sorriso lieve sul volto, beffardamente immobile. Anche senza osservare il visitatore, odorava il profumo di chiuso della polvere, il sapore fumoso della città che emanavano abiti, pelle, parole. Le mani poggiate sulle gambe incrociate, la tunica ocra ed arancio, i capelli radi, bianchi, i piedi fasciati da una striscia di tessuto bruna, la cintura di corda: sotto la luce tenue che entrava dall’apertura della tenda, il vecchio saggio poteva parere un profetico personaggio di un mito orientale. Ieratico, rigido, statico: la descrizione si attagliava perfettamente al racconto che migliaia di visitatori ne avevano fatto e all’immagine che il viaggiatore si era dipinto e che lo aveva spinto ad affrontare un tragitto attraverso due continenti. All’interno della stretta dimora del vecchio saggio non c’erano sedie, ma cuscini a coprire il pavimento di terra battuta lungo tutto il diametro della tenda. Un odore di zenzero ed agrumi saliva da qualche punto, con volute dense, verso il vertice, addensandosi come nebbia appena sopra le teste degli occupanti.
Il viaggiatore decise di sedersi, sebbene il vecchio saggio non lo avesse invitato a farlo, e guardò l’anziano di fronte a lui, attendendo il vaticinio richiesto, desideroso di tornare agli affari della propria esistenza, già scocciato dell’onorario che aveva dovuto sborsare alla moglie del vecchio, all’entrata della tenda, per poter servirsi del privilegio della voce profetica. Il vecchio saggio non sembrava essersi scomposto, di fronte al visitatore. Non sembrava quasi essersi accorto della sua presenza. Il visitatore, allora, diede un colpo di tosse; solo in quel momento, il vecchio saggio aprì gli occhi. Erano vitrei, sembravano fissare il vuoto.
“Desidera?” gli chiese. “Voglio sapere cosa serve per amare!” rispose il viaggiatore, stizzito al dover ripetere due volte la stessa domanda, abituato ad essere attentamente udito dallo stuolo di perfetti stagisti che gli riempiva le giornate. “Ha pagato il dovuto?” “Senza dubbio!” rispose gonfiandosi il petto di orgoglio. “Per chi mi ha preso? Posso pagare qualsiasi cosa” “Mia moglie le ha spiegato le regole di questo incontro?” “Lo ha fatto”. Con un colpo di tosse prese ad imitare la voce della donna che accoglieva i visitatori al di fuori della tenda: “C’è una sola regola, cioè accettare che la risposta arrivi alla sua velocità. Forse non oggi, forse non subito, forse neppure domani”. Il vecchio saggio lo guardò, senza tradire le emozioni che quella imperfetta riproduzione della moglie potevano aver scatenato in lui. “Acconsente?” Il viaggiatore fremeva, stringendosi i polsi, osservando l’orologio. “Ho accettato, vecchio. Ora parla”.
“In un campo secco ed arido, una cactacea era nata per caso. Spuntò timidamente dalla terra. Un po’ di pelo bianco le copriva il corpo verde. Quando il sole la vide, se ne innamorò. Mai aveva scorto tanta bellezza nel suo peregrinare. Decise di fermarsi, di non girare più, per poterla ammirare in ogni momento. La pianta in un primo momento si beò di quel torpore piacevole, che la faceva crescere. Si sentiva la migliore, l’unica. Eppure, dopo qualche tempo, cominciò ad avere caldo e sete e chiese al sole di lasciar arrivare la fresca notte e l’umida pioggia. Ma il sole non ascoltò, sordo alle richieste della sua bellissima visione. Nel frattempo, tutto il resto del pianeta moriva, perché il disco giallo non assolveva più il compito assegnato. Non faceva più il suo percorso. La cactacea cominciò a seccarsi. Era ogni giorno più debole. Piegava la sua pala verso il terreno. Le radici soffrivano bruciando sotto il terreno. E così il sole vide scomparire la bellezza di cui si era riempito. E vide di aver commesso un errore. Pianse per la sua stupidità e così la pioggia cadde. Si nascose per la vergogna e così la notte venne. Il sole imparò cosa serve per amare, quel giorno.”
Il viaggiatore attese per qualche istante l’arrivo della morale della favola, abituato a comandi schietti e discreti. Ma l’insegnamento non giunse. Il vecchio saggio si voltò di spalle e sorseggio rumorosamente una bevanda scura da una tazza di terracotta. Il viaggiatore, allora, uscì dalla tenda, borbottando per il denaro speso, il tempo perso.
Tornò alla sua vita, il viaggiatore, e per qualche settimana cercò di non pensare a ciò che gli era capitato, per l’intima vergogna che ne provava. Ma dopo tre mesi, quella vicenda gli inciampò sui piedi. Lui ci inciampò sopra.
Uscito dalla sua routine in cravatta e camicia, deciso a concedersi una camminata di riflessione, all’angolo di un incrocio di quattro strade si imbatté in un anziano seduto a terra. Aveva una lunga barba, un volto rugoso solcato da un paio di occhiali da sole di plastica, i capelli lunghi e grigi, una maglione fuori tempo massimo di colore ocra e pantaloni arancio. Non portava calzature e la pianta dei suoi piedi era resa bruna dalla sporco calpestato. Era seduto a gambe incrociate, con le mani sulle ginocchia. Avanti a sé teneva un cappello con alcune monete ed un pezzo di cartone che recitava questa didascalia: “Non posso vedere il sole, perché sono cieco. Ma riesco a sentire l’amore che ci dà, grazie al suo calore”.
Il viaggiatore, che camminava velocemente, quasi scivolò sul cappello e per schivarlo fece cadere il pezzo di cartone. Nel rialzarlo e sistemarlo di fronte al vecchio, irritandosi per la maleducazione del cieco che aveva occupato i due terzi del marciapiede di una città densa di abitanti, lesse le lettere tracciate con un pennarello rosso e capì che finalmente la risposta era arrivata.
Ora aveva compreso ciò che il vecchio saggio ed il vecchio cieco avevano voluto dirgli: per amare serve coraggio. Il coraggio di lasciar venire la pioggia e la notte. Il coraggio di non vedere la luce e di sentire il calore.
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Tutte le donne sono pazze (Capitolo 5 Ilary)
Lavoravo ancora nel mio negozio. Gli affari andavano e non andavano, erano di più i litigi con mio padre su come gestire l'attività. Lui cucinava e io mi ritrovavo a dover pensare a tutto il resto, ma ero un diavolo di ragazzino stupido con troppe responsabilità da adulto.
In quel periodo scrivevo tantissimo, sia canzoni che racconti, ma non riuscivo a farmi considerare da nessuno. Il lavoro con la casa discografica era finito di merda, non mi pagavano. Ero come uno di quei fiori che cerca di crescere tra l'asfalto, ma non ci riesce. Non tutti i fiori riescono a sbocciare.
Con le donne andava peggio che mai, frequentavo per lo più troiette che se la tiravano e non me la davano ed ero anche perseguitato da una con cui ero stato, pazza come una scimmia. Lei mi aveva rifiutato, ma non accettava il fatto che io ci provassi con altre. Una psicopatica.
La mia esistenza scorreva come la merda nei tubi di scarico.
Era una cazzo di mattina di inizio Novembre, c'era una pioggerellina fastidiosa e il cielo era completamente grigio. Mi ricordò Londra.
Ero seduto sui gradini dell'entrata del mio negozio e guardavo le macchine passare a tutta velocità e non fermarsi.
Pensai: "che vita di merda".
Più volte in quel periodo mi era balenata in testa l'idea del suicidio, forse per questo riuscivo a scrivere di più. Si ha più fantasia quando si è in pace con la morte.
Per mia fortuna ogni mattina c'era qualcosa o meglio qualcuno che mi tiravo su il buon umore e anche lo strumento che ho tro le gambe.
Tutti la chiamavano Ilary. Una strafiga pazzesca che aveva un negozietto di scarpe di fronte al mio. Era l'unico pretesto che avessi per andare a lavoro.
Aveva sui 30 anni, una decina in più di me, capelli castani, faccia da troia, fisico esile come quello delle modelle che si vedono in tv e soprattutto due enormi tettone. Sarà stata una quinta abbondante. Ho sempre avuto uno vera e propria ossessione per le tette.
Più grandi sono più il mio livello di attenzione diminuisce. Posso stare ore a guardare un paio di poppe senza pensare a niente e diventare ebete. Soprattutto se fissavo quelle di Ilary. Non so quante volte mi abbia beccato a fissarle la scollatura, ma a lei piaceva essere guardata. Ho sempre pensato fosse una grande troia. Era il mio sogno erotico in quel momento.
Aveva un bambino di 7 anni, una piccola testa di cazzo che odiavo. Un marmocchio con i capelli a caschetto scuri che non faceva altro che urlare che voleva la mamma. Anche a me sarebbe piaciuto avere sua mamma, ma mica lo urlavo ai sette venti.
Lo aveva avuto quando aveva solo 23 anni, messa incinta da uno stronzo qualunque che l'aveva abbandonata dopo che aveva partorito. Io, un pezzo di fica come quella, non la lascerei mai.
Ora passava da una relazione ad un'altra con uomini ricchi che per un po' la mantenevano, ma che la mollavano quando le responsabilità di crescere un figlio si facevano pesanti. Come non capirli.
Ed eccola lì, come tutte le mattine, mentre stava aprendo la saracinesca del suo negozio. Gli affari le andavano bene. Le donne andavano per comprare le scarpe e gli uomini per guardarla. Ho sempre pensato che se sei bello fai soldi più facilmente, fosse è per questo che sono povero.
Ilary si voltò verso di me urlando: "Buongiorno tesoro!" salutando con la mano.
"Ciao bellezza" risposi, quando in realtà pensai: "Quanto vorrei scoparti".
"Ci vediamo a pranzo" sorrise e entrò nel negozio di scarpe.
Veniva tutti i giorni a mangiare da me, ogni volta prendeva qualche verdura con un po' di pollo per mantenere la linea e un hot dog senza salse per la testa di cazzo del figlio. Arrivava sempre verso le due e io spesso mi sedevo a mangiare con lei.
Si, chiaro, era bella da morire, ma completamente svampita. Parlava spesso di calcio anche se non capiva mezza regola, era più interessata ai calciatori e le piaceva sapere cosa avessi fatto la sera prima. Diceva sempre che le piaceva andare a ballare, ma ora con il figlio non poteva più.
Ovviamente ogni volta che parlava le fissavo le tette e lei mi permetteva di farlo.
Più volte le ho chiesto di venire a prendere qualcosa da bere con me dopo il lavoro, ma aveva sempre rifiutato dando la colpa al fatto che doveva stare con il figlio. In realtà troieggiava con uomini facoltosi.
A me non importava essere rifiutato, lei era una bella donna di 30 anni con un fisico perfetto e io un sgorbio con 10 anni di meno. Mi trattava più come un fratello minore.
Una sera stavo per chiudere il negozio, ero rimasto per finire di scrivere una canzone che pensavo mi avrebbe fatto sfondare, quando sentii degli urli provenire dalla strada.
Uscii fuori e vidi Ilary litigare con un uomo. Un omone in giacca e cravatta con la barba ben curata, doveva essere la sua ultima fiamma. La donna piangeva e l'uomo le gridava contro cose del tipo: "Ora basta! Mi hai stancato! Questa è l'ultima che mi fai!"
Intanto tutti il vicinato si era affacciato per vedere cosa fosse successo. Si sa, dove la vita è monotona appena succede qualcosa tutti ci si tuffano di testa, me compreso. Io però ho la scusante di essere uno scrittore e di usare fatti veri per prenderne spunto per le mie cazzate.
L'omone gridò le sue ultime imprecazioni e scappò via sulla sua Mercedes bianco perla.
I soldi quello doveva anche cacarli.
Ilary rimase in ginocchio sul ciglio della strada piangenda disperata, il trucco le colava sul viso.
Corsi subito da lei, l'alzai stringendola e le dissi di venire da me. Lei mi abbracciò piangendo e mi seguì.
La misi a sedere su una sedia e chiusi la saracinesca del negozio, per non avere occhi indiscreti che ci guardassero. Le chiesi cosa fosse successo mentre le passavo dei fazzoletti per asciugarle le lacrime.
Iniziò a raccontarmi che quel tizio era uno con cui si vedeva da mesi, un imprenditore che aveva conosciuto una sera ad un aperitivo. (Menomale la sera stava a casa con il figlio) Si erano frequentati e si piacevano, lui le faceva un sacco di regali e le aveva addirittura pagato l'affitto del negozio per un paio di mesi. Poi, una sera ad un altro aperitivo (questa a casa non ci stava mai) aveva incontrato un vecchio amico e avevano iniziato a scambiarsi messaggi. Cose normalissime, niente di che. Del tipo "come stai? Cosa fai stasera? Di che colore sono le tue mutandine?" Sta il fatto che l'omone aveva scoperto questi messaggi e per questo si era incazzato così tanto.
Lei continuava a parlare, io continuavo a capirci poco anche perchè portava una maglia scollatissima e il cervello stava cominciando ad andarmi in bambola.
"Mi capisci? Non ho fatto niente di grave io" urlò facendomi tornare alla realtà.
Annui con la testa. Il sangue non era del tutto tornato al cervello.
"Cosa posso fare per te?" le dissi.
Scosse la testa "Oh niente tesoro non ti preoccupare...anzi hai mica qualcosa di alcolico?" mi domandò.
Andai in cucina e tornai con una bottiglia di vino di mio padre, un rosso con un'etichetta nera.
La stappai e ne versai due bicchieri.
Ilary bevve il primo bicchiere tutto d'un fiato e fece cenno che ne voleva ancora. Continuò a blaterare e bere.
"Perchè sono così sfigata con gli uomini?" si lamentava e beveva.
"Io sono così buona con loro..."
"Sicuramente sei bona" pensai mentre continuavo a fissarle le tette.
"Non lo reggo l'alcol, dovrei smettere" intanto buttò giù un altro bicchiere.
Era ubriaca. Mi si avvicinò, aveva il viso a pochi centimentri dal mio, l'alito le puzzava di vino.
"Cosa dovrei fare? Dimmi cosa dovrei fare?" non capivo di che argomento stesse parlando, non avevo seguito un cazzo del suo discorso. Feci spallucce.
Lei sorrise, mi accarezzò il viso e disse: "Tu sei sempre stato così buono con me" si avvicinò e mi diede un bacio sulle labbra.
Sgranai gli occhi. Il primo a rimanerne sorpreso fui proprio io...mi stava davvero baciando? Che cosa dovevo fare io ora? Era da stronzi approfittarsene solo perchè era ubriaca? Ma purtroppo stronzo io ci sono nato.
Presi con entrambe le mani il suo viso e ricambiai il suo bacio passionalmente. Lei alzò le braccia in segno di resa, ma ormai era troppo tardi, aveva scatenato la bestia!
La presi per i fianchi e la sbattei al muro. Ora le baciavo il collo e le palpavo le tette. Dio cosa erano quelle tette. Saranno state grosse come la mia testa.
Lei disarmata mi disse "aspetta...aspetta..." ma ormai aveva le mie mani ovunque.
Le tolsi la maglietta e non portava il reggiseno. Presi una tetta e le succhiai assiduamente il capezzolo, per poi passare all'altro e la sentivo iniziare a godere.
Ilary mi toccò l'uccello, era più duro della pietra. Lo tirò fuori e iniziò a smanettarlo. Io non mi staccavo da quelle tette intanto le stuzzicai la fica con le dita. Era bagnata.
La presi di peso e glielo infilai tutto dentro, lei gemette quando le senti.
Pompavo di brutto, la sbattevo su e giù e continuavo a succhiarle le tette.
Lei godeva e diceva cose del tipo "Si ancora! Dai ti prego! Si godo!".
Avevo ragione era una gran troia.
Mi stavano cedendo le gambe, ma non potevo mollare proprio ora. Le sussurrai ad un orecchio: "Voglio venirti sulle tette..." lo dissi con più imbarazzo possibile, era la foga del momento a parlare.
Lei mi guardò negli occhi, scese da me e mi sbattè al muro.
Si inginocchiò, prese il mio uccello e se lo mise tra le tette. Dio santissimo aiutami!
Cominciò a fare su e giù, il mio cazzo spariva tra quelle tettone.
Non ce la facevo più. Venni più che potevo tra quelle tette, mi tremarono le gambe.
Mi resi conto che un pò di sperma le era finito sul viso. Lei se ne accorse, se lo tolse con un dito e poi lo mise in bocca degustandolo.
Mi stava prendendo un attacco di cuore.
Rimasi in piedi con la schiena contro il muro, ero paralizzato.
Ilary si alzò e si rivestì, mi diede un leggero bacio sulle labbra e disse: "Grazie tesoro, buona serata!"
Io rimasi nella stessa posizione per un po', cercando di capire se stavo sognando o se ero sveglio.
Il giorno seguente andai in negozio. Ero stanchissimo, avevo pensato alla sera prima tutta la notte e non ero riuscito a chiudere occhio.
Vidi Ilary sorridente avviciniarsi a me "Buongiorno Tesoro!"
Ero imbarazzatissimo.Come cazzo era possibile che ero riuscito ad avere quella strafiga? "Ciao bellissima"
"Per quanto riguarda ieri sera...beh tu per me sei come un fratellino..."
"Si si tranquilla, eravamo ubriachi"
Non fai cose simili ad un fratellino pensai.
"Bene tesoro" mi diede un bacio sulla guancia "A dopo!" e se ne andò via sorridendo.
Per mia fortuna da lì a poco mi trasferii a Milano e non vidi Ilary per un pezzo.
Quando tornai il negozio di scarpe non c'era più.
Mi dissero che si era sposata con un imprenditore che aveva conosciuto ad un aperitivo e ora faceva la brava mamma e mogliettina.
Beh mogliettina, io quella sera non la dimenticherò mai!
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