#rassicurante
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“È rassicurante, non credi?
Avere un posto in cui rifugiarsi.
O una persona.”
— Mattia Ollerongis
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“ ...viviamo per tutta la vita come se il nostro continuo misurare e misurarci rimandasse ad una verità inconfutabile; poi in vecchiaia ci rendiamo conto che si tratta solo di convenzioni, tutte sostituibili in ogni momento con altre convenzioni, e l'essenziale è affidarci a quelle che ci sembrano di volta in volta più rassicuranti.”
— Domenico Starnone, “Scherzetto”.
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POESIE IN PROGRESS
Che le rose fioriscano sul tuo sentiero amica mia che i cristalli luccichino nei tuoi occhi e ti sia propizio il tempo Il cuore ti guidi verso l’immenso e la luna tonda stazioni nel tuo volto Che i tuoi passi siano sempre in compagnia e il tuo sorriso rasenti l’allegria Che nel giorno un’ora serena ti segua ovunque e le promesse ti vengano sempre mantenute Che il vento ti sollevi da ogni inganno ti sorprenda il desiderio e continui il viaggio Che tu non ti perda nelle tempeste della vita che porti con te sempre ogni vibrazione tu abbia un rassicurante approdo ti circondi la musica la dolcezza e la poesia l’amore vero accenda la tua anima e i tuoi sogni siano solo un punto di partenza Amica mia non dimenticare la mia magia la mia pioggia che ti fa tremare l’anima le mie mani che inseguono il tuo tempo quel silenzio dove mancano le mie parole lo slancio delle nostre passioni che ti seguo con la mia lanterna dovunque la tua anima navighi o vada.
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Avevo completamente rimosso sta parte della trama dal riassunto letto due ore fa
#non mi ricordo più che succede dopo#il che è un bel regalo per me#un po' poco rassicurante però#per la mia memoria#famosatag
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io che nel letto al buio mi ascolto l'audio del centro previsioni e segnalazioni maree
https://t.me/CentroMareeAvvisa/1376
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oddio ho appena assistito per la prima volta ad una vera riunione condominiale per circa 20-30 secondi prima di prendere l'ascensore. mortificante e incredibile
#direi rassicurante dato lo stato del palazzo ma se si verificano effettivamente da tempo semplicemente senza che io le abbia notate#forse è addirittura /più/ preoccupante vista la situazione di#*gesticola*#ovviamente. tutti vecchi.#italopost#buck has spoken
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Se il coordinamento di tutti i media occidentali nelle ultime 48 ore su Biden non vi ha aperto gli occhi allora non li aprirete mai.
Però vi resta una possibilità: quella di ammettere di essere ben felici che i media siano tutti coordinati nel dirvi cosa pensare perché lo ritenete rassicurante.
Voi siete i consumatori ideali e questo è il vostro mondo.
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il mio stato d'animo è al limite, la solitudine mi divora dentro e fuori, mi sforzo ma scivola tutto via, anche le lacrime... ho bisogno di urlare e poi andarmene, qua ogni cosa non mi piace e mi fa male... qua, in questo mondo. Desidero solo un ultimo abbraccio, del calore, del silenzio consapevole e rassicurante.
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comprato giubbotto giallo dopo averlo provato cento volte per due ore con la mia amica che mi aspettava nei camerini; altra amica dice: molto tu. io contenta di non aver ceduto al nero basic rassicurante
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La sera è il momento della giornata in cui avverto maggiormente la mancanza di Matilde.
Le nostre camere erano — lo sono tuttora — adiacenti e comunicanti, solamente un tramezzo e una piccola porta di legno bianca separavano il mio mondo da quello accanto. Con Matilde questa vicinanza non mi ha mai infastidito, anzi, trovavo rassicurante percepire i suoni provenienti dalla stanza attigua. Mi facevano sentire meno solo, specialmente nelle notti in cui la nostalgia e la lontananza da casa aumentavano. Sentivo le sue risate, la sua rabbia e un continuo vociare per prepararsi a qualche esame — così tanto che alla fine avrei potuto sostenerlo io al suo posto.
C'è qualcosa di confortante nel rifugiarsi in questi piccoli dettagli quando sei un fuori sede. Certo ci sono gli amici, le donne, il divertimento, ma quando vivi in una città non tua fatichi sempre a ritrovare il clima accogliente di casa.
Domani dovrebbe arrivare il nuovo coinquilino, o la nuova coinquilina. Ho mille domande in testa: sarà educato, ordinato? Simpatico? Rispetterà le regole o finirà per rubarmi il latte dal frigo? Chiederà in prestito il mio rasoio per non restituirmelo più? Avrà amiche da presentarmi? E come gestirà le discussioni o i disaccordi?
È incredibile come stasera i miei pensieri facciano più rumore di Matilde quando era nella stanza accanto!
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LA MAPPA DELL’AMORE
L’amore si manifesta in molte forme, ognuna con la sua unica sfumatura e intensità. Esplorare questi diversi tipi di amore ci aiuta a comprendere meglio le dinamiche delle nostre relazioni.
Simpatia (intimità) è l’amore che nasce dalla connessione emotiva e dalla complicità. Non c’è passione o impegno, ma un profondo senso di comprensione e sostegno reciproco. È l’amicizia nella sua essenza più pura.
Amore Romantico (passione + intimità) combina l’ardore della passione con la profondità dell’intimità. È l’amore dei primi sguardi, dei cuori che battono forte, del desiderio e dell’affetto che si intrecciano. Tuttavia, senza impegno, può essere transitorio.
Amore-Amicizia (intimità + impegno) rappresenta un legame duraturo costruito su fiducia e affetto. Qui l’intimità è consolidata dall’impegno, creando una relazione stabile e rassicurante. È l’amore che resiste alle prove del tempo.
Infatuazione (passione) è l’esplosione del desiderio, un fuoco di breve durata che spesso manca di profondità. È attrazione pura e travolgente, ma senza intimità o impegno tende a svanire rapidamente.
Amore Fatuo (impegno + passione) è un amore paradossale. Esiste un forte impegno e una potente attrazione fisica, ma manca l’intimità necessaria per una vera connessione emotiva. Questo può rendere la relazione instabile e insoddisfacente a lungo termine.
Amore Vuoto (impegno) è un legame mantenuto solo dal dovere o dalla convenienza. Senza passione o intimità, diventa una relazione fredda e formale, spesso priva di gioia e coinvolgimento emotivo.
Amore Perfetto (passione + intimità + impegno) è l’ideale che molti sognano. Combina la passione, l’intimità e l’impegno in un equilibrio armonioso. È un amore completo, che evolve e si rafforza nel tempo. Raro e prezioso, rappresenta il culmine delle relazioni umane, dove ogni aspetto dell’amore è presente e valorizzato.
Ogni tipo di amore ha il suo valore e significato, contribuendo a tessere la ricca trama delle nostre vite affettive.
Francesco Sgaravatti
Dalla pagina Facebook
Elisabetta Notaro Psicoterapeuta
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Sta diventando reale perché il clima è più mite, il cielo si è tinto di un rassicurante grigio-azzurro e ho ricevuto la convocazione anche per la prova orale sull'infanzia.
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NON TEMO IL PATRIARCATO IN SE' MA IL PATRIARCATO IN ME
Quando ricevo un ask anonimo di cui non è possibile estrapolare il genere della persona che mi scrive, dentro di me parto dal presupposto che sia una ragazza.
Potrei addurre a mia giustificazione il fatto che 8 persone su 10 che mi scrivono appartengono al genere femminile (poi arriviamo anche a questo) ma la realtà è un'altra.
Al netto che il variegato ramo della mia famiglia è composto ad alta percentuale di figlie di eva e che ho passato 25 anni a proteggere e a cercare di far crescere serene due figlie femmine, il fatto è che si accetta istintivamente e culturalmente che sia il sesso debole ad aver bisogno e quindi a chiedere aiuto, mentre i veri uomini ce la fanno da soli e non piagnucolano come delle femminucce.
Guardate quanti stereotipi di genere nell'ultima frase e se forse in giro se ne sente usare sempre meno, alla fine il preconcetto rimane radicato, più o meno apertamente negli uomini ma istintivamente anche e soprattutto nelle donne.
Per ciò che mi riguarda, ho peccato spesso (e succede ancora) di paternalismo ma mi dico che è un riflesso condizionato dell'essere stato una presenza rassicurante e spesso risolvente nella vita delle mie figlie, per cui il mio primo istinto diventa quello di trattare l'interlocutore come se avesse sempre bisogno del mio aiuto.
E bene o male, alla fine, chi ha bisogno del mio 'aiuto' - o meglio, mi scrive per parlare di sé - nella maggior parte dei casi è una persona di sesso femminile (non me ne vogliano le persone binarie o trans ma cerchino di capire il senso di quanto vado dicendo).
Perché i maschi si vergognano.
Non tutti ma abbastanza da rendere asimmetrica le richieste.
Chiamatela maschilità tossica, virilità forzata, machismo o mascolinità egemone ma il risultato è sempre quello.
Uomini fragili perché costretti a essere sempre all'altezza di certe aspettative culturali e sociali, ai quali non è permesso chiedere aiuto per il proprio malessere.
Però non voglio fare un torto a tutti quei figli di adamo che mi scrivono e che davvero non sono pochi, comunque.
Il malessere non ha genere, semmai si declina in contesti e con azioni differenti ma alla fine - al di là che gli effetti devastanti siano più evidenti sulle donne - se faccio fatica io per primo ad aprirmi e a rigettare certi bias patriarcali, figuriamoci se posso chiederlo a uomini decisamente meno fortunati di me.
Perché fino a oggi è dipeso molto dalla fortuna... di avere avuto un padre e una madre amorevoli nel modo giusto, amici e coetanei di un certo tipo, ambienti di studio e di lavoro predisponenti a una certa visione della società.
Fino a oggi fortuna...
Domani vediamo dove ci avrà portato questa nuova sensibilità sociale, spero non effimera e di pancia come dentro di me sento il timore.
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Ho sognato il mio dolore
Era bellissimo
Aveva il volto di un angelo
Caduto dal cielo
Un dio
Dei piaceri terreni
La vita come un luogo comune
Mi attendeva
E lui mi rapiva
Cantando una vecchia canzone
Come un serpente
Abile tentatore
Era così rassicurante
E al tempo stesso inquietante
Mi sono svegliata
Per nulla cambiata
Ma folgorata
Nel mezzo della vita
A dover scegliere
Tra il dolore e la gioia infinita
Metà l' ho già spesa
Tra senso di colpa e paura
L' altra metà voglio viverla a colori
Godere a piene mani
Tuffarmi in questo mare di pesci
Senza cani
Nuotare con le sirene
Con la pace nel cuore
Tra l'amore e il bene
Non aspettarmi alzato mio dolore
Tanto amato
e tanto odiato
Che la tua bambina stasera non tornerà
Ha scelto di disobbedire
Qualsiasi cosa voglia dire
Ha scelto l' amore
La felicità
E no, da te, non tornerà
Silvia Canonico 🖋
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Il signore con l’espressione rassicurante che vedete in foto è un senatore della Lega di nome Manfredi Potenti, autore di un disegno di legge che propone di abolire le parole “sindaca”, “questora”, “avvocatessa”, “rettrice” e tutte le declinazioni al femminile dagli atti pubblici.
La pena? Fino a 5 mila euro di multa.
Fa davvero sorridere che i paladini della libertà - quelli che raccontano in giro che ci sarebbe un fantomatico “politicamente corretto” che vorrebbe imporci come vestire, come mangiare, che film vedere e come parlare - siano i primi a voler vietare e multare tutto quello che non piace a loro o semplicemente tutto quello che va oltre la loro comprensione.
Forse qualcuno dovrebbe ricordare al senatore della “Lega girasagre premier” che l’Accademia della Crusca (non i terribili comunisti…) ha da tempo raccomandato di ricorrere alla declinazione femminile dei nomi che indicano professioni o cariche istituzionali, seguendo semplici regole grammaticali.
E forse, visto che è un esponente del partito guidato da un tizio che ama sputacchiare sui rosari e che difende presepi e santini da quella che chiama “islamizzazione”, qualcuno dovrebbe insegnargli il Salve Regina, che recita testualmente: “Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi”.
Aveva proprio ragione Ludwig Wittgenstein, quando scriveva “i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo”
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Ormai sono settato sul fuso orario della Polinesia francese e vivo un po' in ritardo tutto. Per esempio mi sto ancora portando appresso certe sensazioni di questo periodo venticinqueaprilico/primomaggico, a ormai un mese secco di distanza, durante il quale - tanto per raccontare i cazzi miei - non ho mai suonato tanto in contesti, diciamo, socialmente amici.
Quindi alla fine uno ha certe percezioni un po' falsate, se la canta e se la suona (anche letteralmente). Da un lato parlando con compagni dell'ANPI o del sindacato raccontavano come quest'anno sia stato tutto un po' più partecipato, dall'altro le partecipazioni che ho visto io avevano un'età media non proprio incoraggiante e non fai in tempo a finire di preoccuparti per la scomparsa di una generazione di ex partigiani che tocca già preoccuparsi della scomparsa della generazione successiva che ha vissuto o partecipato ad una certo modo di pensare il sociale (mica tutti, eh)
E tanto per chiudere il quadretto da vecchio trombone nostalgico (che è un po' la maledizione della mia generazione, avere già la mentalità da pensionati senza troppe speranze di arrivarci, ad una pensione) aggiungeremo il rant sulle europee. Che le prese per il culo facciano parte di ogni campagna elettorale fa parte del gioco, una volta però avevo almeno la percezione che il raggiro fosse meno grossolano. Le candidatura civetta di candidati-mazinga che mai metteranno il culo su uno scranno del parlamento europeo (fenomeno tutto italiano, va detto) sono da sempre la cifra stilistica di partiti di merda. Il fatto che a queste europee la cosa sia ai massimi storici è abbastanza significativo.
Ma anche la (mancata) sottigliezza linguistica dei cartelloni elettorali: mi immagino la riunione fra quelli di forzaitalia e l'agenzia di comunicazione che ha curato la campagna: "ecco, sicuro ci mettete una foto del caro estinto di fianco a qualcuno ancora vivo, però per stemperare l'effetto weekend-con-il-morto dovreste trasmettere in maniera sottile il concetto che siamo un partito rassicurante" "ecco qui: UNA FORZA RASSICURANTE." fanno millemilaeuro, grazie.
Anche la lega ha optato per evitare direttamente fattori che avrebbero potuto mettere in crisi lo zoccolo duro dell'elettorato, tipo le coniugazioni verbali: a difesa della casa e delle auto (cristosanto), più italia meno europa; quest'ultimo slogan, tristemente affisso nei pressi di casa mia, ha scatenato un intenso dibattito sulle sperequazioni geografiche fra i figliuoli: "ma che significa?" "ma infatti, se l'italia è in europa se dici meno europa è anche meno italia" [attimo di perplessità guardando ad occhi stretti il cartellone] "quello lì non mi piace mica"
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