#raffinati
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babypandaus-blog · 13 days ago
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Carboidrati: energia essenziale – come sceglierli senza danneggiare la salute
Introduzione:Nel nostro appuntamento quotidiano con l’alimentazione naturale, oggi parliamo di un tema spesso frainteso: i carboidrati. Spesso demonizzati nelle diete dimagranti, sono in realtà fondamentali per il funzionamento del nostro organismo. Con l’aiuto della dietista e naturopata Fulvia Canaletti, scopriamo come scegliere i carboidrati giusti per stare bene, restare in forma e sentirsi…
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persephoneflouwers · 2 years ago
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That’s very… curious, convenient, even, how these people make millions with their ig accounts but sharing informational content will distress them.
What do you need 430 million followers for?
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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Scopri “Al momento della scomparsa la ragazza indossava”, secondo romanzo della serie Morse. Un giallo raffinato tra indizi, memoria e malinconia. Solo su Alessandria today.
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veggiechannel · 5 months ago
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L’alimentazione vegana è diventata una scelta sempre più diffusa, sia per motivi etici che per gli ormai innumerevoli benefici riconosciuti sulla salute. Il rischio è, però, quello di scegliere cereali raffinati ed eccedere nel consumo di prodotti industriali trasformati.
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tabathamodaedesign · 2 years ago
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Pantone del giorno 08/12 - Orient Blue
Le notti orientali e il loro cielo blu profondo dai leggerissimi sottotoni viola: è questo che fa l’Orient Blue di Pantone uno dei miei colori preferiti. Ma, oltre ad essere un colore profondo e intenso, cosa lo rende così speciale? Per cominciare, è un colore versatile che può essere abbinato a una vasta gamma di altri colori. Un vestito o una gonna blu orientale sono perfetti se abbinati ad…
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pollicinor · 6 months ago
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Sono terrorizzato dalla deriva che il mondo sta prendendo, dalla sottovalutazione generale del problema della disinformazione e del condizionamento delle masse per vendergli soprattutto idee anti democratiche e pericolose. Come siamo arrivati a questo? Un sorriso alla volta, una cessione quotidiana ai nostri diritti, una costante attitudine al lasciar correre nelle discussioni, nell’accettare un male minore per non perdere le nostre rendite di posizione. In questo (lentamente e con grande mestiere) si sono insinuate le nuove destre, quelle scaltre e moderne, con mezzi e risorse illimitati e strumenti raffinati che giorno dopo giorno ci hanno portato a non poterne più fare a meno.
Dall'articolo "Se la disinformazione non vi sembra un problema fate parte di quel problema." di Gianluigi Tiddia
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raccontidialiantis · 8 months ago
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Slacciarsi l'anima
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Si sta togliendo il reggiseno: tra un po’ lui entrerà nella stanza e la vorrà trovare nuda e pronta per l'amore. Lei lo sa bene, come funziona lì e si prepara: obbediente, docile e muta. È diventata un'odalisca occidentale in un paese mediorientale. A lui non piace che lei sollevi proteste, ancorché sommesse, o che addirittura gli si neghi. Qualsiasi cosa stia facendo, quando lui ha un'esigenza di carattere sessuale, lei deve smettere e correre a prepararsi. Per quell'uomo ha abbandonato l'Italia e adesso vive in una terra calda ma arida e lontana migliaia di chilometri dalla sua terra.
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È così che la vuole: è la schiava di piacere per il suo esclusivo uso. Però non si equivochi: quell'uomo potente, ricco e affilato come un rasoio, la ama sinceramente: l'ha scelta tra tante. È un uomo di potere, molto colto e di gusti raffinati. Ha a sua disposizione grandissime risorse economiche, mezzi notevoli e non le fa mancare mai nulla, basta che lei solo accenni. Le ha ordinato di licenziarsi e lei, nel bel mezzo di un interessante e sudato percorso professionale, l'ha fatto. Senza esitazioni. Non l'ha sposata: vuole che si senta sempre “in prova” e sull'orlo di un possibile abbandono.
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Glielo ha detto chiaramente: dovrai essere la mia schiava per la vita, l'oggetto e la somma ricompensa dei miei risultati lavorativi. Io ti userò per i miei sfoghi sessuali. Sarai però al tempo stesso una Regina, la mia donna da soddisfare e ti ricoprirò di benessere, agi, denari e doni a tuo piacere. E lei, pazza d'amore per lui, ha accettato ed è finita rinchiusa in un vero e bellissimo castello arabo, tra odalische profumate e stupende che la servono ed eseguono i suoi ordini alla lettera. La massaggiano e preparano il suo corpo con olii profumati e tecniche modernissime. Poi glielo nutrono e curano con creme e unguenti.
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Ne governano l'alimentazione scrupolosamente. La sorvegliano, proteggono e gentilmente la obbligano all'attività fisica quotidiana stabilita di almeno tre ore. La intrattengono con conversazioni, racconti, film e spettacoli in esclusiva. E poi: giù pettegolezzi e confidenze molto intime tra donne. Ogni giorno la lavano e la vestono. Nei periodi di lunga assenza del padrone, la tengono anche allenata all'amore usando appositi falli di gomma strap-on, plug, usando le loro mani e bocche esperte, sì da tenerne ben vive e soddisfatte le voglie.
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L'ha organizzato lui: non è geloso delle odalische e anzi alcune sono state sue prescelte per qualche notte, in passato. Ma lei è un'altra cosa: e deve essere sempre pronta. Perché lui l'adora e vuole il suo corpo; l'anima di questa donna occidentale gli interessa, certo. Ma forse più come prezioso trofeo di caccia da possedere in esclusiva, quale intimo gioiello sul suo cuore. Eppure, in qualche modo è stregato completamente dai suoi occhi. Quando torna da un viaggio di lavoro, per prima cosa corre subito da lei; è sua gran cura il fatto di riuscire a soddisfarla, farla gridare di piacere e venire più volte sotto di lui.
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Lei nella privacy dell'alcova deve dirgli delle parole intime prestabilite tra loro, che lui adora ascoltare ogni volta uscire dalle sue labbra. E con la bocca, secondo protocollo, lei scende sotto l'ombelico dell'uomo a rinnovare la sua totale sottomissione. Con un lungo, torrido e appassionato bacio intimo. Solo dopo, può esserci tutto il resto. Potrebbe avere delle mogli o altre donne; ma ha scelto di avere vicino solo lei. E lei ha scelto di essere prima di tutto una cosa sua; soltanto dopo si sente anche una donna. Strani sentieri di devozione, percorre l'amore.
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RDA
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angelap3 · 3 months ago
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Se mi guardo indietro non ho pentimenti. Dovessi ricominciare, farei esattamente tutto quello che ho fatto. Tutto. Mi risposerei anche. Con un'altra, naturalmente.
Raimondo Vianello
Sandra: "Raimondo?! Ma tu non mi sogni più?" Raimondo: "No! Non ho più incubi notturni da parecchio!"
Io e Sandra siamo così, ma in televisione esasperiamo il tutto. Io sono una persona che ama l'umorismo nero, le cattiverie: ero io che proponevo questa comicità e la sviluppavo, non mi ha creato nessuno. I dirigenti televisivi a volte inorridivano, ma questa comicità è una cosa che sento, che è mia.
Raimondo Vianello
"Ormai io se penso al mio passato, mi sembra di essere nata solo il giorno in cui l'ho conosciuto. Prima la mia vita non la ricordo più neanche".
Sandra Mondaini
Il 15 aprile 2010 ci lasciava Raimondo Vianello
Assieme alla moglie Sandra Mondaini ha rappresentato una delle coppie più famose del varietà televisivo.
Nato a Roma il 7 maggio del 1922, è stato una leggenda della tv italiana, tra i più amati di sempre.
Nel 1962 si sposò con Sandra Mondaini, conosciuta nel 1958, con la quale ha lavorato in coppia per quasi cinquant'anni
trasmettere un'atmosfera cordiale, Raimondo Vianello fu chiamato nel 1998 a presentare il Festival di Sanremo.
Simpatia, eleganza, amore: questi i capisaldi della vita di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, la coppia di artisti comici italiani più amata del nostro Paese. Indimenticabile la loro sitcom Casa Vianello, con la quale hanno conquistato il cuore di milioni di telespettatori. I loro sketch (mai volgari, anzi, sagaci e raffinati) fanno parte ormai nel nostro immaginario comune: Raimondo recitava la parte del marito che voleva tradire la moglie mentre Sandra vestiva i panni della moglie annoiata, con tanto di “Che barba, che noia, che noia, che barba” ogni sera prima di addormentarsi
Morì alle ore 6:50 del 15 aprile 2010 all'Ospedale San Raffaele di Milano.
Se ne andò cinque mesi prima di Sandra Mondaini, che in quel lasso di tempo non tornò praticamente mai a vivere.
Sandra e Raimondo, di fatto, si sono congedati assieme.
♥️♥️♥️
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falcemartello · 1 year ago
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LA CENSURA AI TEMPI DEI REGIMI DEMOCRATICI
Di Ivan Surace
In perfetto stile orwelliano la neolingua ha coniato un nuovo termine per la censura tanto di moda nei secoli passati: standard della community.
Suona bene vero?
Un termine inc(u)l(o)sivo, comunitario, che ci fa sentire tutti membri dello stesso gregge in maniera allegra e positiva, contro un non meglio precisato nemico che non rispetta gli standard.
D’altronde un secolo di studi e applicazioni di public relations alla Bernays ha portato i suoi frutti, soprattutto da parte di chi ha capito come funziona la massa e che quindi, senza troppi scrupoli, utilizza tutti i mezzi che ha a disposizione per manipolarla a suo piacimento censurando, o meglio facendo scomparire, chiunque e qualunque cosa possa mettere In dubbio la propaganda di regime, la narrazione dominante.
Come ultimo esempio in questi giorni abbiamo la questione climatica.
Vi sarete resi conto di come la propaganda su questo argomento sia cresciuta in maniera esponenziale in questi ultimi anni, parallelamente alla cosiddetta transizione green, che porta con se il passaggio al “tutto elettrico” in ogni campo e alla sostituzione con l’IA, di gran parte della gestione sociale, politica economica e sanitaria della popolazione.
Stiamo assistendo alla conversione coatta della società in un grande allevamento intensivo di ultima generazione, in cui ogni singolo capo di bestiame, trasformato in un pezzo di carne senza personalità né anima, viene controllato in maniera totale e continuativa.
Comunque la si pensi, questo è il futuro che immaginano per l'umanità e che si sta progressivamente attuando in maniera totalitaria, a cominciare dai grandi centri urbani, trasmormati in vere e proprie aziende zootecniche per umani.
Ma torniamo alla questione climatica, l’intesificarsi della propaganda su questo argomento serve a giustificare e a far accettare all’opinione pubblica l’entrata in vigore di leggi e restrizioni normalmente inaccettabili in qualsiasi società democratica.
Quindi la questione climatica é il pretesto, lo storytelling, la fiction, su cui si basa la ricerca di consenso da parte del potere, per imporre il cambiamento antropologico necessario, per realizzare i loro piani di controllo totale della popolazione.
Affinché la fiction sia credibile e possa essere sostituita alla realtà, occorre eliminare tutte le eventuali prove, critiche, controversie, che contrastano, anche minimamente, con la narrazione dominante.
È in ossequio a questa logica che negli ultimi mesi su FB, in maniera discreta e disinvolta, con vera tecnica da desaparecidos, sono stati rimossi diverse pagine e profili che facevano informazione sul clima in maniera non allineata al pensiero unico e dove venivano condivisi studi, grafici e informazioni scientifiche di fondazioni come Clintel o di scienziati come Prestininzi, Scafetta, Prodi, Curry, Lindzen, Spencer, ecc.
La pagina 'Klima e scienza', solo per fare un esempio recente, é stata fatta evaporare non appena raggiunti i 10mila iscritti.
Stessa sorte a profili di privati cittadini e di gestori dei profili sopra menzionati, anch’essi fatti sparire da un giorno all’altro con estrema discrezione, al punto che se uno non ci fa caso, neanche se ne rende conto e tutto continua come se niente fosse accaduto.
La situazione é estremamente pericolosa perche da un lato si procede con le epurazioni senza sosta e dall’altro non vi è nessuna presa di coscienza di quanto stia succedendo.
Se e quando la massa si renderà conto di tutto ciò, sarà già troppo tardi.
Al limite avverrà quando l’identità digitale, il portafoglio digitale e tutte le restrizioni ad essi legate, saranno già legge e routine quotidiana e non penso si dovrà attendere molto.
Se non ci sarà un totale cambio di passo da parte della minoranza non allineata nel lottare contro questo regime, tra i più subdoli e raffinati della storia, la fine della società e dell’umanità per come l’abbiamo sempre vissuta percepita e immaginata sarà certa come la morte.
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pier-carlo-universe · 8 months ago
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I Misteri di Praga di Ben Pastor: Un Affascinante Viaggio nella Storia e nel Mistero. Recensione di Alessandria today
Un romanzo che intreccia abilmente suspense, storia e atmosfera per trasportare il lettore nella magica Praga
Un romanzo che intreccia abilmente suspense, storia e atmosfera per trasportare il lettore nella magica Praga Il fascino intramontabile di una città e dei suoi segreti “I Misteri di Praga” di Ben Pastor è un romanzo che unisce la bellezza intrinseca di una città iconica con una trama intricata e avvincente. Pubblicato da Mondadori, questo libro rappresenta un capolavoro del genere…
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ambrenoir · 2 months ago
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"I tre puntini di sospensione sono il far west della punteggiatura.
Bistrattati, abusati, ignorati… eppure amati da chi scrive con cura. Così ho scritto questo decalogo per far riposare in pace Céline.
I puntini di sospensione vanno usati per l’appunto per creare aspettativa, o per enfatizzare: per uno di questi motivi o – come per tutti gli altri segni di interpunzione – per altri motivi di cui ti assumi la responsabilità di una licenza poetica (se possibile, non assumerti questa responsabilità).
I tre puntini sono TRE!
Non due, non quattro o cinque ma tre.
Contali, si fa presto.
Uno, due (non fermarti!) e tre (fermati!).
Gadda ne metteva quattro; lui poteva, noi mortali no!
Non va lo spazio prima dei tre puntini.
Credici, è proprio così.
Dopo i tre puntini va uno spazio (uno solo), a meno che il carattere successivo non sia una parentesi di chiusura o un punto interrogativo.
I tre puntini possono precedere un punto interrogativo o esclamativo (…?!), ma non seguirlo.
So che è strano, ma la grammatica a volte lo è più di noi.
Dopo i tre puntini si usa la maiuscola se con essi termina un periodo.
Ma prima della maiuscola metti lo spazio.
Ti stai perdendo? Allora non usarli.
Non abusarne.
I tre puntini, assieme al punto e virgola, sono tra i segni più raffinati ma anche più difficili da gestire bene.
Abusarne è come mettere troppo sale sulla bistecca o spargersi troppo profumo: dà fastidio.
Solo Céline è stato in grado di farlo senza disgustare il lettore.
Non usare i tre puntini solo perché non sai che altro segno di interpunzione mettere.
Se è un tuo tic letterario, curalo!
Le regole scritte sopra valgono anche se stai scrivendo un messaggio o un post sui social. La lingua italiana in quei casi è ancora più letta (ahimè) che sui libri, perciò contribuisci anche tu a non deturparla.
La lingua è viva, muta, si trasforma — altrimenti oggigiorno scriveremmo tutti come Leopardi (se fossimo capaci). Perciò puoi anche fregartene delle regole… Ma nel tuo piccolo sarai responsabile della nuova forma che la lingua prenderà.
Non ti spaventa questo?
Infine, ricordati sempre questa frase di Oscar Wilde: "Sono stato tutta la mattina per aggiungere una virgola, e nel pomeriggio l'ho tolta".
(Luca Zivelonghi)
UN'ALTRA COSA A CUI TENGO TANTO, VI PREGO, TRE...
FACILE NO?!
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canesenzafissadimora · 8 days ago
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Solo gli animi raffinati possono toccare il piacere senza sporcarsi.
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Nicolás Gómez Dávila
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crazy-so-na-sega · 11 months ago
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Deus ex machina
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Apparizione di un personaggio divino ex machina in una rappresentazione della Medea di Euripide al teatro greco di Siracusa
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Deus ex machina è una frase latina mutuata dal greco "Mechanè", in greco antico: ἀπὸ μηχανῆς θεός? ("apò mēchanḗs theós") che significa letteralmente "divinità (che scende) dalla macchina".[1] Originariamente, indica un personaggio della tragedia greca, ovvero una divinità che compare sulla scena per dare una risoluzione ad una trama ormai irrisolvibile secondo i classici principi di causa ed effetto.
Per estensione, tale espressione è andata ad indicare un evento o un personaggio che, nel corso di una narrazione, ne risolve inaspettatamente gli intrecci, spesso con modalità apparentemente non correlate rispetto alla logica interna della vicenda, al punto di apparire altamente improbabile o come il risultato di un evento fortuito. Al di fuori dell'ambito narrativo, l'espressione indica una persona o un evento che inaspettatamente risolve una situazione difficile.
La definizione della frase "deus ex machina" venne usata per indicare il dio che scende sulla terra e risolve la situazione. La frase trae origine dalla tragedia greca: in tale ambito, quando era necessario far intervenire una o più divinità sulla scena, l'attore che interpretava il dio era posizionato su una sorta di gru in legno, mossa da un sistema di funi e argani, chiamata appunto mechanè. L'attore veniva calato sulla scena dall'alto, simulando dunque l'intervento di una divinità che scende dal cielo.
L'intervento ex machina degli dei veniva usato, soprattutto dal tragediografo Euripide, per risolvere felicemente una situazione intricata e apparentemente senza possibile via di uscita. Secondo Aristotele, quest'espediente non deve interferire con la λύσις, ovvero con lo scioglimento dell'opera, ma deve avvenire fuori dall'azione drammatica.
Nel mondo antico un uso eccessivo del deus ex machina era inoltre considerato prerogativa di autori poco raffinati che non sarebbero riusciti a sciogliere altrimenti trame complesse.
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raccontidialiantis · 7 months ago
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Basta, adesso! Magari domani…
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Sono stufa di essere umiliata e maltrattata così da te. Sono cresciuta in una famiglia normale. I miei mi hanno educata e fatto studiare a costo di tanti sacrifici. E grazie all'impegno e alla mia volontà di ferro, sono riuscita a ottenere tutto ciò che volevo dalla vita: un marito, dei figli, una casa, il rispetto di chi mi conosce e la stima di chi lavora con me. Sono una donna di profonda cultura. E senza voler essere falsamente modesta, avrei anche dei gusti raffinati. Resto comunque umile e alla mano. Però non so mentire e mi piace fare le cose alla luce del sole. Il ruolo di amante segreta e traditrice proprio non mi si addice. Eppure, per te e con te faccio tutto. Anche ciò che in materia di sesso neppure pensavo potesse esistere.
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Tutto con grandissimi sensi di colpa e sofferenza interiore; mi trasformo in ciò che non avrei mai immaginato poter essere. Purtroppo a te, bastardo figlio di puttana, non riesco a rinunciare. Ti devo leccare ovunque: mi urge. Adesso. Nel frattempo ora smetti di sorridere, che mi fai morire di voglia. Per favore strappami i vestiti di dosso e facciamo l'amore, ti prego. Ho urgenza di sentire le tue mani che mi frugano ovunque e aspetto impaziente di ascoltare le ulteriori bugie che saprai inventare, per giustificare il fatto che mi eviti da un mese e che mi stai facendo impazzire, dal desiderio di te. Dentro di me. E ci crederò, io cogliona innamorata pazza dei tuoi occhi e del tuo corpo forte e sensuale.
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Crederò a tutto, pur di continuare ad averti, a pensare a te come a qualcosa di bello nella mia vita, anche se invece oggettivamente me la stai distruggendo. Baciami. Subito. Sono annichilita, umiliata e mi faccio schifo. Faccio con te e per te tutte le cose che mi chiedi e contro cui, quando ero coerente con me stessa, puntavo il dito con sicurezza, quando qualche donna veniva scoperta fedifraga. Amica o estranea alla mia cerchia che fosse. Sono diventata di fatto un'ipocrita, troia, sporca, traditrice, disonesta persona. Una puttana affamata di cazzo e assetata di sborra. La tua. Accarezzami tutta, subito. Fammi male infilandomi d'un colpo, spaccami dove e come vuoi. Sono ormai una donna dalla doppia morale. E mi vergogno tantissimo. Ma l'unica lezione positiva imparata dalla mia relazione segreta e aleatoria con te è che veramente non si finisce mai di imparare, di ricredersi: sugli altri e su se stessi. Vieni qui, ora…
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RDA
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fashionbooksmilano · 9 months ago
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Costumes Parisiens
Journal des Dames et des Modes vol.II 1913-1914
Chêne - F.M.Ricci, Milan Paris 1980
Intr. Cristina Nuzzi, 108 pagine, 23x24,5cm, ISBN 2-85108-270-1
euro 30,00
email if you want to buy [email protected]
Il mito di Parigi capitale di tutto si alimentava, anche di piccoli gioielli di gusto come questa rivista di moda, raffinatissima e diversa: Il Journal des Dames et des Modes la quale uscì regolarmente tre volte al mese dal 1912 al 1914.
La sfilata dei variopinti, raffinati, lussuosi e strabilianti Costumes Parisiens si completa con questo secondo volume. Vi si allineano gentiluomini e dame colti nei più significativi momenti della vita mondana di allora, dal ballo in maschera alle corse, dalla passeggiata al Bois alla cerimonia del tè. Rinasce nel loro incanto tra l’ingenuo e il perverso il fascino di un’epoca d’oro divenuta mitica e leggendaria.
22/10/24
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pier-carlo-universe · 9 months ago
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Alimentazione sana: l’analisi dell’OMS. L’importanza di una dieta corretta per prevenire malattie croniche e migliorare il benessere
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sottolineato l'importanza di un'alimentazione sana come strumento fondamentale per prevenire malattie cardiovascolari, tumori e altre patologie metaboliche.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sottolineato l’importanza di un’alimentazione sana come strumento fondamentale per prevenire malattie cardiovascolari, tumori e altre patologie metaboliche. Secondo l’OMS, circa un terzo delle malattie croniche e dei tumori può essere evitato con una dieta bilanciata e corretta. Tuttavia, sia nei Paesi industrializzati che in quelli sottosviluppati,…
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