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PRIMA PAGINA La Discussione di Oggi domenica, 19 gennaio 2025
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È di nuovo quel periodo dell'anno... Quello del "dos Los ramatos".
#quello del corso fitofarmaci si è raccomandato#mi raccomando microgocce#microgocce ce sarai te#sopportatemi
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Parte più bella del fare un dolce: leccare le fruste con l'impasto per pulirle 💯
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MA IN CHE SENSO BRANDO PACCITTO NEI MEDICI
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O ma Dante comunque peggio di un polpo con amici ovunque
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Oggi sono polemico
Quindi:
La Signorina che vedete al centro della foto è Cecilia Sala, sotto i riflettori in questi gironi per essere finita in carcere per aver infranto delle non meglio specificate leggi islamiche. I due militari nell'immagine sono invece i Marò, purtroppo anche loro finiti sotto i riflettori tempo fa per aver ucciso dei pescatori indiani, in circostanze poco chiare.
Quello che mi fa incazzare come una bestia è che all'epoca dei fatti la bella Cecilia, al tempo ventenne, se ne uscì sui social con frasi tipo "«Salvare due persone giocandosi la propria affidabilità significa metterne in pericolo molte di più», ma oggi, visto che è lei ad essere finita in galera, chiede aiuto e cerca di smuovere il mondo intero, dimenticandosi che Lei stessa avrebbe lasciato i nostri Marò (e dico nostri perché sono i ragazzi che hanno la nostra bandiera sulla divisa e vanno rispettati) a crepare in una cella indiana e lo aveva pure caldamente raccomandato alle istituzioni, stando sempre alle sue affermazioni sui social.
Cara ragazza, paura eh...
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Il signore con l’espressione rassicurante che vedete in foto è un senatore della Lega di nome Manfredi Potenti, autore di un disegno di legge che propone di abolire le parole “sindaca”, “questora”, “avvocatessa”, “rettrice” e tutte le declinazioni al femminile dagli atti pubblici.
La pena? Fino a 5 mila euro di multa.
Fa davvero sorridere che i paladini della libertà - quelli che raccontano in giro che ci sarebbe un fantomatico “politicamente corretto” che vorrebbe imporci come vestire, come mangiare, che film vedere e come parlare - siano i primi a voler vietare e multare tutto quello che non piace a loro o semplicemente tutto quello che va oltre la loro comprensione.
Forse qualcuno dovrebbe ricordare al senatore della “Lega girasagre premier” che l’Accademia della Crusca (non i terribili comunisti…) ha da tempo raccomandato di ricorrere alla declinazione femminile dei nomi che indicano professioni o cariche istituzionali, seguendo semplici regole grammaticali.
E forse, visto che è un esponente del partito guidato da un tizio che ama sputacchiare sui rosari e che difende presepi e santini da quella che chiama “islamizzazione”, qualcuno dovrebbe insegnargli il Salve Regina, che recita testualmente: “Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi”.
Aveva proprio ragione Ludwig Wittgenstein, quando scriveva “i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo”
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Mio padre mi ha sempre raccomandato di fare del mio meglio e dire la verità.
Diceva che non c’era niente che ti faceva sentire in pace con te stesso come svegliarti al mattino e non dover decidere chi sei
Cormac McCarthy
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Raccontino.
A seguito di tosse insistente ad origine faringolaringea, ovvero " di gola", durata alcune settimane giunge in radiologia un giovane cardiologo che lavora nel mio ospedale per eseguire RX torace che risulta negativa per infiltrati polmonari.
Gli dico che potrebbe trattarsi di pertosse da confermare, se vuole, con titolo anticorpale.
Lui sbianca in viso.
E mi racconta che prima della insorgenza della tosse aveva fatto proprio vaccino antipertosse raccomandato a lui e alla moglie incinta di 7 mesi.
Pare ovvio che questa possa essere intesa come reazione avversa al vaccino sotto forma di malattia indotta dal vaccino acellulare, che, come sappiamo, ha indotto resistenza del ceppo originario ormai sostituito dai ceppi pertactina negativi.
Il cardiologo risbianca in viso e mi chiede come faccio a sapere queste cose.
Gli rispondo che leggo articoli del professore Paolo Bellavite e del professore Davide Suraci, ex docente presso nostro ateneo nonché coautore del libro " Operazione Corona, colpo di stato globale".
E trascuro di perdere tempo con le comunicazioni del Quotidiano Sanità.
Bene
Il cardiologo mi informa inoltre di un altro fatto importante che mi riguarda.
Vi ricordate la ragazza che io segnalai sul mio referto ecografico come possibile reazione avversa a 4 dosi di vaccinazione anticovid e ad una dose di vaccinazione antipertosse che lei aveva fatto in gravidanza?
Ebbene Lei, con sospetta sindrome proliferativa post vaccinale sviluppò anche una pericardite per cui fu ricoverata proprio nel reparto di cardiologia del medico in questione.
Pare che il suo caso sia stato oggetto di segnalazione all' AIFA come sospetta reazione avversa dal primario della cardiologia in persona.
Bene.
Ma io non sono mai contenta, e la conversazione continua.
In particolare emergono fatti interessanti che riguardano anche i farmaci di pertinenza prettamente cardiologica: sapevate che i farmaci usati per contrastare la pressione alta chimato beta bloccanti di prima generazione, passando la barriera ematoencefalica causavano turbe del comportamento, alterazioni psichiatriche, incubi notturni, insonnia prolungata e incremento dei tentativi di suicidio?
Ora lo sapete.
Per questo sono stati rimossi dal mercato.
E sostituiti con altri che non causano il suicidio.
Per esempio gli antipertensivi chiamati Ace inibitori.
Come andiamo con gli Ace inibitori?
Con gli Ace inibitori non si è riscontrato un incremento dei tentativi di suicidio tuttavia è stato notato un effetto cancerogeno che si manifesta con netto incremento dei casi di tumore polmonare soprattutto se usati continuativamente per più di 4 anni.
Bene.
Come il Ramipril, rimosso dal mercato perché dichiarato cancerogeno dopo anni di uso, per essere attualmente riimesso sul mercato sotto altro nome ovvero Triatec.
Ripeto: uso prolungato degli Ace inibitori è associato alla insorgenza di tumore polmonare.
E allora come possiamo curare la pressione alta?
Non c' è problema, le linee guida parlano chiaro:
Evitare quando possibile la prescrizione degli Ace inibitori ai pazienti giovani, in quanto, in questi soggetti, avendo una aspettativa di vita più lunga, potrebbe essere incresciosa la insorgenza di una neoplasia polmonare.
Dal fantastico mondo di Cisanello, per oggi è tutto, auguro splendida serata senza incubi, buone cose e buone letture a tutti voi.
Erica Rocchi
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è ufficialmente iniziata la mia ultima settimana nella bellissima toscana, mi infilo nel letto dopo aver passato le ultime 4 ore sul suo, guardo l'orario delle lezioni e mi emoziono al pensiero di rimettermi finalmente a studiare, anche se so che mi lamenterò tantissimo, devo fare ancora mille cose, salutare mille persone, non ho ancora avuto il coraggio di dire ai miei vecchietti che non ci vedremo più tutti i giorni, domani è il mio ultimo turno, sono stata sul punto di piangere tra quelle lenzuola rosse, per un milione di motivi che ancora non ho avuto il tempo di elaborare, non vedo l'ora di perdermi tra le vie di Bologna, di fare questa cosa solo mia, esclusivamente per me, eppure mi manca già tutto, stasera matte mi ha dato un bacio in bocca e mi ha detto "da quando smetti di lavorare allora passiamo tutti i giorni insieme, ti aiuto anche a fare le valigie", M. mi ha raccomandato di fargli sapere come sto domani, che tanto non gli sfugge niente ed è inutile negare, mentre diluviava sal si è sdraiato sulla panca e mi ha invitato sul suo braccio, c'era la sua musica sempre perfetta in sottofondo, abbiamo riso tanto, al pub ho visto mia sorella innamorata per la prima volta e il barista mi ha offerto un chupa chups, detto così sembra tutto perfetto, forse lo è davvero
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lo sberleffo
Nel frattempo era diventato normale che fosse l'esercito a scegliere l'imperatore e grazie alla profezia dell'ebreo romano Giuseppe Flavio, Vespasiano non era stato colto di sorpresa. Ha accettato la nomina come se non ci tenesse granché ma, visto che l'imperatore qualcuno doveva pur farlo, tanto valeva che lo facesse lui. Non ha avuto fretta di tornare a Roma, non più di quanta ne avesse avuta di attaccare Gerusalemme. Come il generale Kutuzov in Guerra e pace, Vespasiano non amava agire di fretta, preferiva prendere tempo. Tutti facevano affidamento su di lui perché ristabilisse l'ordine, e lui l'avrebbe ristabilito con i suoi tempi, con la sua astuta bonomia da mulattiere. Si è fatto aspettare qualche mese, e alla fine è partito lasciando al figlio Tito il compito di liquidare i conti con Gerusalemme. Giuseppe Flavio aveva puntato sul cavallo vincente. In questo periodo, in omaggio al nuovo imperatore, ha sostituito il nome ebraico Yosef ben Matatyahu con quello romano con cui lo conosciamo noi, e la condizione di prigioniero di guerra con quella di una specie di commissario agli affari ebraici presso Tito, nominato generalissimo per l'Oriente. Nell'entourage di Tito Giuseppe ha ritrovato due vecchie conoscenze: il reuccio Agrippa e sua sorella Berenice - diventata amante del generalissimo. Possiamo dire che Berenice e Agrippa erano, come Giuseppe, collaborazionisti, ma non cinici farabutti. Erano spaventati da quello che accadeva sotto i loro occhi e hanno fatto tutto il possibile per difendere davanti ai romani la causa del loro popolo e davanti al loro popolo la causa dei romani. A parte questo, se la passavano bene, sempre dentro i palazzi del potere, sempre dalla parte giusta della barricata. Innamoratissimo di Berenice, Tito avrebbe voluto farle un piacere mostrandosi conciliante, ma da un lato è difficile mostrarsi conciliante quando si hanno di fronte dei pazzi scatenati, perché tali erano ormai diventati gli abitanti di Gerusalemme sotto assedio, dall'altro la tabella di marcia che gli aveva lasciato il padre prima di tornare a Roma era molto chiara: bisognava inaugurare il regno con una grande e significativa vittoria, e far vedere che non si poteva sfidare Roma impunemente. Bisognava, come ha detto Vladimir Putin a proposito della situazione non molto diversa in Cecenia, inseguire i terroristi fin dentro i cessi. Così è stato.
Giuseppe, che scriveva per celebrare la gloria di Tito, dice che questi aveva raccomandato di fare una strage, ma contenuta, e proibito di distruggere il Tempio. Ma Tito non poteva badare a tutto di persona: il Tempio è stato incendiato, e le donne e bambini che vi si erano rifugiati dentro bruciati vivi. Fra ribelli, abitanti e pellegrini, si sono contate alcune centinaia di migliaia di morti e i sopravvissuti venduti come schiavi a privati o, i più ribelli, risparmiati in vista del trionfo che si stava preparando a Roma.
Quando non è rimasto più nessuno da uccidere, il buon Tito ha fatto distruggere la città, abbattere le mura, radere al suolo il Tempio. Sul piano ingegneristico, non è stata una passeggiata. Bisognava pur mettere da qualche parte i colossali blocchi di pietra caduti a terra, ma dopo aver riempito fino all'orlo il burrone che all'epoca separava il Tempio dalla città alta, i romani si sono rassegnati a lasciare tutto ammucchiato alla rinfusa. I diversi invasori - romani, arabi, crociati, ottomani - che nel corso dei secoli successivi hanno conquistato e riconquistato la città hanno preso da quel mucchio il materiale per ricostruirla come volevano, rivendicando ogni volta il merito dell'opera. In quel gigantesco Lego l'unica cosa rimasta sempre in piedi è il muro di cinta occidentale del Tempio, al quale ancora oggi gli ebrei affidano le loro preghiere. La conclusione di Giuseppe (ma ricordiamoci chi era) è che "la città fu abbattuta dalla rivoluzione, e poi i romani abbatterono la rivoluzione". Vale a dire: a cominciare sono stati gli ebrei, e i romani, per ristabilire la pace, non hanno avuto scelta. Si può dire la stessa cosa anche in un altro modo, come fa il comandante bretone Calgaco di cui Tacito ci ha lasciato queste parole, riferite ai romani: "Dove fanno il deserto, lo chiamano pace".
-Emmanuel Carrère - Il Regno
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Ngl ho il terrore si ripresenti lo stesso film col Volo che avevano vinto il televoto ma troppo tardi perché le giurie avevano già fatto vincere Mans il raccomandato svedese
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Comunque my nepo baby ha studiato recitazione sucate
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(...) era stato un ministro spagnolo ad aprire e ostilità, pensando di fare lo spiritoso insinuando che (il presidente argentino Javier) Milei fa uso di sostanze stupefacenti. Conoscendo il personaggio, è esattamente come dare un cazzotto a Tyson, riceverne la prevedibile risposta e poi lamentarsi che il detto Tyson “mena”.
Più precisamente, il ministro dei Trasporti e della mobilità sostenibile (sic) Óscar Puente Santiago a una tavola rotonda ha raccomandato ai giovani "di essere se stessi" e, scherzando, ha aggiunto che «ci sono persone molto cattive che, essendo se stesse, sono arrivate in alto». E giù la citazione di Trump e del presidente argentino. (...) E poteva forse finire lì.
Ma poi ha insistito: «Ho visto Milei in TV -.. Quando è uscito, non so in che stato e prima di ingerire o dopo aver ingerito quali sostanze, ma è uscito per dire quello che aveva detto, qualche giorno prima... io ho detto: “È impossibile che vinca le elezioni”».
La risposta ufficiale della Casa Rosada è stata energica (...): «Il governo di Pedro Sánchez ha problemi più importanti da affrontare, come ad esempio le accuse di corruzione mosse contro sua moglie (...).», si legge nella nota ufficiale. La signora Sanchez è indagata con l'accusa di “spaccio di influenza e corruzione economica”. (...).
Ma la risposta del governo argentino ha riguardato anche il livello politico (...). «Pedro Sánchez ha messo in pericolo l’unità del Regno, accordandosi con i separatisti e portando alla dissoluzione della Spagna; ha messo a rischio le donne spagnole consentendo l'immigrazione clandestina di coloro che minacciano la loro integrità fisica; e ha messo in pericolo la classe media con le sue politiche socialiste che portano solo povertà e morte», continua la dichiarazione.
«Noi argentini abbiamo scelto di cambiare il modello che ci ha portato miseria e decadenza. Lo stesso modello che applica nel suo paese il Partito Socialista Operaio Spagnolo. Ci auguriamo che il popolo spagnolo scelga presto di nuovo di vivere in libertà», ha concluso. Il presidente di Vox Santiago Abascal, ha peraltro definito «molto moderata» la risposta di Milei agli «insulti molto gravi» di Puente (...).
via https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/39228038/pedro-sanchez-javier-milei-drogato-corrotto.html
Gioco, set, partita.
Trovo il tentativo di far lo spiritoso del ministro "della mobilità sostenibile" spagnolo una sorta di confessione di profonda inadeguatezza generica, applicabile a gran parte del mileu sinistro globale (i minus hanentes son piatti uguali ovunque). Noi sinistri schick, par dire, non capiamo un cazzo (le elezioni Milei le ha vinte), quindi insultiamo credendo di esser spiritosi.
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Fare l'opposto di quanto ci è stato raccomandato è spesso un rimedio pratico che offre una certa soddisfazione.
Vincent van Gogh, Lettere a Theo
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𝗘𝗹𝗶𝘇𝗮𝗯𝗲𝘁𝗵 𝗕𝗮𝗿𝗿𝗲𝘁𝘁 𝗕𝗿𝗼𝘄𝗻𝗶𝗻𝗴, divenne una delle più popolari scrittrici, nel 1844, con l’uscita dei suoi “Poems”: al punto che, la lettura della sua raccolta di poesie, spinse Robert Browning, poeta a sua volta, prima a scriverle tutta la sua ammirazione e, poco dopo, nel 1845, chiese di incontrarla.
La storia romantica di Elizabeth e di Robert, prende, a quel punto, vita: si sposano di nascosto, contro il volere del padre di lei, e fuggono a Firenze.
La loro storia d'amore fu così passionale, al punto da aver ispirato Virginia Woolf a scrivere Flush: una specie di biografia, in cui la scrittrice ricostruisce la vita di Elizabeth attraverso gli occhi amorevoli del suo cane (un cocker spaniel).
I “sonetti dal portoghese”, che Elizabeth scrisse, in segreto (pubblicati nel 1850), sono dedicati al poeta Robert Browning, prima che diventasse suo marito e compagno di vita.
I 𝗦𝗼𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼𝗴𝗵𝗲𝘀𝗲, furono completati due giorni prima delle nozze segrete con il poeta Robert Browning: all’epoca della stesura, lei aveva quarant’anni.
I 44 sonetti, scritti su 44 piccoli fogli, furono infilati furtivamente da Elizabeth nella tasca del marito, tre anni dopo, una mattina, in Italia, a Bagni di Lucca.
Robert le suggerì di intitolarli "Sonetti dal portoghese", in omaggio a una ballata di lei, di ispirazione portoghese, che aveva particolarmente amato.
𝙸𝚗𝚟𝚎𝚌𝚎 𝚊 𝚝𝚎
𝚒𝚘 𝚐𝚞𝚊𝚛𝚍𝚘, 𝚊 𝚝𝚎, 𝚟𝚎𝚍𝚎𝚗𝚍𝚘 𝚌𝚘𝚗 𝚕’𝚊𝚖𝚘𝚛𝚎
𝚕𝚊 𝚏𝚒𝚗𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕’𝚊𝚖𝚘𝚛𝚎, 𝚎 𝚊𝚕 𝚍𝚒 𝚕𝚊̀ 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚖𝚎𝚖𝚘𝚛𝚒𝚊
𝚊𝚜𝚌𝚘𝚕𝚝𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚕’𝚘𝚋𝚕𝚒𝚘; 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚌𝚑𝚒 𝚒𝚗 𝚊𝚕𝚝𝚘
𝚜𝚒𝚎𝚍𝚊 𝚎 𝚏𝚒𝚜𝚜𝚒, 𝚘𝚕𝚝𝚛𝚎 𝚒 𝚏𝚒𝚞𝚖𝚒, 𝚒𝚕 𝚖𝚊𝚛𝚎 𝚊𝚖𝚊𝚛𝚘.
(Si: l'amore eterno esiste - ma, non è per tutti)
A Firenze, Elizabeth e Robert, risiedevano in Piazza San Felice, in un appartamento a Palazzo Guidi che oggi è diventato il museo di Casa Guidi, dedicato alla loro memoria.
I medici avevano raccomandato ad Elizabeth di vivere in Italia, poiché il clima mite avrebbe giovato alla sua malattia ai polmoni.
Elizabeth morì a Firenze nel 1861: si trova sepolta al Cimitero degli inglesi di Firenze.
Robert morì nella casa del figlio di Ca' Rezzonico, a Venezia, nel 1889; la sua tomba di trova a Londra
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