#quindi vedi tu.
Explore tagged Tumblr posts
Text
Comunque più lui rompe il cazzo con gli spoiler più io ho voglia di farmeli solo per fargli un dispetto
#'il mio consiglio per godervi la serie è di non guardare le clip o leggere gli articoli clickbait' amo ascoltami#sono anni che vedo serie tv in maniera anche abbastanza compulsiva e poco sana#non ce l'hai solo tu il cazzo e non sei l'unico ad aver fatto seguire la tua serie sui social e di conseguenza ad aver visto ciò che i fan#hanno congetturato#che poi fa anche parte dell'esperienza quella di congetturare e investigare ma vabbè#non ho bisogno che me lo dica tu come si fa a guardare la nuova stagione di una serie#se mi voglio fare tutti gli spoiler del mondo saranno anche dieci tonnellate di cazzi miei#e poi se non li voglio vedere li vedrò lo stesso perché chi si occupa del marketing e della distribuzione ha deciso di mandarla prima su#raiplay che su rai2 ed è impossibile che non vedrò nulla prima#quindi stai zitto per cortesia esci a toccare l'erba togliti dai social se ti dà così fastidio#c'era letteralmente gente che andava a riprendere le scene sui set di Supernatural e poi si lamentava se le tagliavano nei montaggi finali#quindi vedi tu.
4 notes
·
View notes
Text
Sono ormai cinque anni che sono nel campo sanitario, l'ho scelto per imparare certe cose pratiche che mi sarebbero potute servire in futuro, ma credo di stare imparando anche altre cose, sia non pratiche sia di me stessa.
L'empatia è una delle principali. Ti metti nei panni dell'altro e soddisfi i suoi bisogni primari, ma non solo quelli. Io sono un semplice OSS, ma fare questa parte del lavoro ti permette di conoscere bene le persone, che in quel momento sono anche pazienti.
Prima in RSA, adesso in ospedale. Vedi continuamente malattie, sofferenze ed anche morte. Io non ho mai avuto problemi a vedere, pulire, parlare di vomito, scariche, urina, sangue, escreato, lesioni da decubito, tanto che dopo un po' ti abitui a parlarne anche mentre mangi, riesci a scollegare le due cose, diventa tutto routine.
E poi c'è il fine vita, ti abitui in un certo senso anche alla morte.
Prima accudivo una persona per farle finire la sua vita nel migliore modo possibile, adesso i pazienti che mi passano davanti sono tutti diversi. Chi sta un giorno e mezzo, chi rimane settimane. Chi torna a casa sulle sue gambe, chi dopo giorni, leggi in consegna: attende hospice. E ti chiedi in qualche modo perché.
Hai già visto infarti che non si riescono a recuperare. Hai già visto chi non si cura e dopo due settimane a casa torna in ospedale un mese. Hai già visto tante persone, tanti caratteri, tante storie di vita, ma poi arriva quella che ti lascia con i pensieri. Quella che non è anziana, quella che deve fare tante cose ancora, quella che entra per un dolore, ma il problema non è lì. Quella che fino ad un minuto prima è in piedi, autonoma, e poi le dicono che deve restare a letto, che arriva il medico a parlarle. Quella che cambia la luce degli occhi dopo che forse non le hanno neanche detto tutto davvero, ma che ha capito tutto lo stesso.
E rifletti che forse non vedrà il Natale. Che avrà mille cose da sistemare. Che non sta reagendo, non si sta arrabbiando, non sta piangendo. E ti chiedi come reagiresti tu. Perché io so benissimo cosa vorrei, lo dico sempre alle persone intorno a me, ma ti devi trovare nelle situazioni prima di sapere veramente come reagirai. E pensi al "dopo di noi", a tutto quello che sarà dopo di me...
E pensi a come la vita ti cambia, quello che ti succede ti cambia, quello che vedi negli altri ti cambia. Di quanto la vita sia breve, imprevedibile, a volte bastarda.
E l'empatia ogni tanto ti molla ed hai bisogno di raccontare come stai, per buttare fuori quello che stavolta non è uscito a fine turno, uscendo semplicemente dalla porta del reparto. E ringrazi chi ti ascolta. E chiedi scusa perché ti senti un po' in colpa perché stavolta hai dovuto raccontare e ti sembra di aver lasciato un pezzo di dolore in chi ti ha ascoltato.
Boh, anche questo mio sfogo è un modo per buttare fuori, e quindi chiedo scusa anche a voi se mi avete letto fino qui. Grazie.
56 notes
·
View notes
Note
Ti fidi degli altri? Io no, perché la gente dice un sacco di bugie, infatti tendo ad abbandonare suddetti elementi.
Ma sai, poi, chi è la persona che mente più di tutte?
Quella che vedi riflessa nello specchio sopra il lavandino del bagno.
La quantità di manipolazioni della realtà circostante che operi per adattarla alla tua visione è mille volte superiore in numero alle piccole bugie che le persone accanto a te sussurrano per apparire migliori di quanto non siano.
Dimmi, cosa succede quando ascolti la tua voce registrata o vedi il tuo profilo in foto?
Che inorridisci.
E questo perché c'è l'abitudine ad ascoltare la propria voce amplificata dall'osso mastoide e a vedersi bidimensionalmente di fronte.
Ma tu non sei queste cose, anche se menti a te perché, per mancanza di abitudine, senti disfonia e vedi dismorfismo.
E qual è, quindi, la menzogna degli altri?
Non volersi come sono?
Non è un delitto ma un segno di sofferenza, piuttosto, se non hai la voglia o i mezzi per capirle allora cerca di frequentare persone che ricordino il loro profilo e accettino la propria voce, perché esse saranno più propense a guidarti con affetto e comprensione all'accettazione dell'intangibile te.
20 notes
·
View notes
Text
Ci innamoriamo di 3 persone nel corso della nostra vita. Ognuno ha un motivo specifico. Lascia che ti spieghi...
Il nostro primo amore di solito accade in tenera età e alla fine ci allontaniamo o chiudiamo le cose più stupide.
Quando diventi più grande e più maturo ti guardi indietro e pensi che non fosse amore. Ma in realtà è stato... Era amore per quello che sapevi essere amore in quel momento.
Bisogna sempre ricordare che ci sono diverse profondità d'amore.
Ora il nostro secondo amore e questo è quello difficile....
Ti ferisci quando ti innamori di questa persona. Questo ci insegna lezioni da cui impariamo e ci rende più forti come individui.
Questo amore include una notevole quantità di dolore, tradimenti, abusi, bugie e danni emotivi.
Ma che tu ci creda o no, questo è quello dove cresciamo di più. Ci rendiamo conto di ciò che sappiamo veramente dell'amore e di ciò che non sappiamo dell'amore.
Quindi ora alziamo i nostri muri perché siamo estremamente protettivi di ciò che il futuro potrebbe riservarci quando si tratta di relazioni.
E naturalmente diventiamo chiusi, sospettosi, molto attenti e leggermente spaventati. Ma ora sappiamo esattamente cosa vogliamo da un partner e cosa sicuramente non vogliamo.
Il nostro terzo e ultimo amore.
Questo viene fuori dal nulla. Nessun preavviso. Nessuna traccia di nessun tipo. Questo amore non si va a cercare. Ti trova davvero. Puoi alzare tutti i muri del mondo, e cadranno giù tanto velocemente quanto li hai costruiti tu.
Ti ritroverai a prenderti cura di quella persona senza nemmeno provarci.
Non assomigliano per niente al solito tipo, ma quando li guardi negli occhi ti perdi. Non vedi difetti. Vedi imperfezioni perfette. Ti ritrovi a raccontargli tutto di te e di ciò che ti ha trasformato nella persona che sei oggi.
Vuoi una vita con loro. Vuoi balli lenti in cucina, vuoi passeggiate in spiaggia sotto un cielo notturno stellato, vuoi sposarli e avere dei bellissimi figli che vi assomigliano perfettamente.
E ogni sera quando chiudi gli occhi prima di dormire, ti becchi a pregare Dio e ringraziarlo per i motivi per cui non ha mai funzionato con nessun altro prima d'ora.
- Cody Bret
28 notes
·
View notes
Text
Lascia andare le persone che non sono pronte ad amarti.
Questa è la cosa più difficile che dovrai fare nella tua vita e sarà anche la cosa più importante.
Smetti di avere conversazioni difficili con persone che non vogliono cambiare.
Smettila di presentarti alle persone che non hanno interesse per la tua presenza.
So che il tuo istinto è quello di fare del tuo meglio per essere apprezzato/a da chi ti circonda, ma è un impulso che ti ruba
tempo, energia, salute mentale e fisica.
Quando inizi a lottare per una vita con gioia, interesse e impegno, non tutti saranno pronti
a seguirti in quel luogo.
Ciò non significa che devi cambiare chi sei, significa che devi lasciare andare le persone che non sono pronte ad accompagnarti.
Se sei escluso/a insultato/a dimenticato/a o ignorato/a dalle persone a cui dedichi il tuo tempo, non ti stai facendo un favore continuando a offrire loro la tua energia e la tua vita.
La verità è che non sei per tutti e non tutti sono per te.
Questo �� ciò che rende così speciale gli incontri con persone con cui hai amicizia o amore reciproci.
Saprai quanto è prezioso perché hai sperimentato ciò che non è.
Più tempo passi cercando di farti amare da qualcuno che non ne è capace,
più tempo sprechi privandoti della possibilità di quella connessione con qualcun altro.
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e molte di loro ti incontreranno, al tuo livello
di interesse e impegno.
Più rimani coinvolto/a con persone che ti usano come cuscino, opzione di sfondo o terapista per la loro guarigione emotiva, più a lungo ti allontani dalla comunità che desideri.
Forse se smetti di presentarti, non ti cercheranno. Forse se smetti di provare, la relazione finirà. Forse se smetti di inviare messaggi, il tuo telefono rimarrà scuro per settimane.
Ciò non significa che tu abbia rovinato la relazione, significa che l'unica cosa che l'ha sostenuta è stata l'energia che solo tu hai dato per mantenerla. Questo non è amore, è attaccamento. è voler dare una possibilità a chi non se lo merita!
La cosa più preziosa che hai nella tua vita è il tuo tempo e la tua energia, poiché entrambi sono limitati. Ciò a cui dedichi tempo ed energia definirà la tua esistenza.
Quando ti rendi conto di questo, inizi a capire perché sei così ansioso/a quando passi del tempo con le persone, in attività, luoghi o situazioni che non ti si addicono.
Inizierai a realizzare che la cosa più importante che puoi fare per te stesso/a e per tutti quelli intorno a te è proteggere la tua energia più ferocemente di qualsiasi altra cosa.
Rendi la tua vita un rifugio sicuro, dove solo le persone “compatibili” con te sono ammesse.
Non sei responsabile del salvataggio di nessuno. Non sei responsabile di convincerli a migliorare. Non è il tuo lavoro esistere per le persone e dare loro la tua vita!
Perché se ti senti male, se ti senti obbligato/a, sarai la radice di tutti i tuoi problemi a causa della tua insistenza, temendo che non ti restituiscano i favori che hai concesso. è il tuo unico obbligo realizzare che sei padrone/a del tuo destino e accettare l'amore che pensi di meritare.
Decidi che meriti una vera amicizia, un vero impegno e un amore completo con persone sane e prospere.
Quindi aspetta e vedi quanto tutto inizia a cambiare.
Anthony Hopkins
130 notes
·
View notes
Text
Dio stava assegnando i nomi a tutti gli animali mentre loro lo seguivano: Giraffa, Elefante, Scimmia e così via. Poichè gli animali erano moltissimi, l’operazione durò giorni, finchè non ne rimase solamente uno. Aveva le lacrime che gli scendevano giù per il muso, e Dio gli chiese perchè piangesse. “Perchè non ho un nome”, fu la risposta. “Vedi, disse Dio, il tuo l’Ho tenuto per ultimo perchè tu sarai il migliore amico dell’uomo, e quindi devi avere un nome molto speciale. Il tuo nome sarà uguale al mio, ma sarà scritto al contrario” (In inglese il nome di Dio è God e quello del cane dog).
(G. Sims)
17 notes
·
View notes
Note
Come sei arrivato a lavorare a vienna? Cioè hai proprio detto un giorno "mò vado a vienna" e se si come hai fatto poi (trovare lavoro ecc)? o lavoravi tipo in un azienda che ti ha messo lì...non so Anche perchè si sente spesso di gente che va a londra o in posti esotici, mi chiedevo se c'era un motivo particolare per Vienna
Più che altro, la domanda dovrebbe essere perché "vivere" a Vienna. Lavorare è un'altra cosa. Il lavoro succede, o capita, quando lo cerchi. O se hai studiato qualcosa di cui vai orgoglioso. Non è il mio caso. Se sei disposto a fare un po' di tutto e non hai una sola direzione in cui sei specializzato poi qualche soldo lo tiri su. E ok, non è un vivere seguendo le regole della società, non stai costruendo una vecchiaia e sognando la pensione, ma è un buon tirare a campare. Lavori quel che serve per tirare su una somma che pagherà un affitto e ti permetterà di mangiare e non metterai mai nulla da parte, eliminando sogni di famiglia o mutuo. Sono arrivato a Vienna quando mi stavo per affacciare verso i trenta. Non sai quanto ero spaventato. Un traguardo ridicolo ma avevo passato tutta la vita in un buco di città ed ero realmente convinto di essere un pesce grosso, in uno stagno piccolissimo. Sicuro che in un mare immenso sarei poi diventato un pesce enorme. Invece Vienna è stata molto utile per capire che le dimensioni, specialmente se sei un pescetto diciamo modesto, non contano per nulla. Non vali niente in ogni caso. Volevo lasciare l'Italia, Vienna è capitata. Sono cresciuto dove si parla tedesco, quindi la lingua era nel mio cervello, volevo impararla. Mio fratello si era trasferito qua da qualche anno e mi invitava spesso. Salivo per andare a vedere concerti, comprare schifezze al supermercato e per un periodo c'è stata pure una ragazza i cui capelli profumavano di buono. Poi l'ho vista come una possibilità per cancellare quello che ero stato per ventinove anni e ripartire da capo. Vienna non mi ha dato un lavoro, me ne ha dati molti, ma mi ha dato più che altro la possibilità di provare ad essere tutto quello che volevo. Ho svolto ogni tipo di mansione dalla più deprecabile alla meno riprovevole. Una volta pensa, ho persino lavorato per i ricchi. Ho fatto tutto pur di essere lasciato in pace. Questa pace che adesso mi va tanto stretta. Sono stato a Londra e per carità, bellissima se ti piace la cucina indiana, ma troppo caotica per me. Berlino uguale ma lì hanno la libertà sessuale espressa col lattice. Barcellona non ne parliamo, là la gente sorride per strada. Brividi. Vienna è grande quanto basta per non farti sentire in gabbia e vuota quel che serve per evitare di parlare con estranei. Vienna è decadente e ricca al tempo stesso. Vienna è sfarzosa e vomitevole. Il clima fa schifo ma oggi c'erano ventuno gradi e siamo a marzo e moriremo tutti e quando mi sono trasferito ricordo che era maggio e ancora nevicava mentre andavo in bici e aiutavo due messicani e un russo a fare traslochi, sottopagati in nero. Vienna mi mantiene da quando mi sono messo in testa di fare l'autore. Mi spiace un po', perché la sto illudendo. So che Vienna pensa che io e lei staremo insieme per sempre ma cara mia, non sei tu, manco il tuo clima avverso quanto la tua lingua o la tua schnitzel, sono io il problema. Sono passati undici anni e forse è il caso che io e te si frequenti altre città. O persone. Cioè vedi tu.
36 notes
·
View notes
Text
Ch-ch-changes
🌟 Novità
Il limite di caratteri è stato aumentato da 500 a 1.975 per tutte le risposte nelle nostre app. Il limite è stato aumentato sul web il mese scorso.
Abbiamo aggiunto i nuovi operatori di ricerca“since” e “before”. Utilizzandoli insieme potrai limitare la ricerca a un intervallo di date specifico.
Il numero di membri della Community online viene ora visualizzato nei consigli della Community e nei risultati della ricerca.
I post rebloggati nelle community non mostreranno più le note esterne al reblog della community.
Tumblr ospita alcuni dei più incredibili creativi del web, da artisti brillanti a fandom creativi. Tuttavia, in ogni comunità così grande è inevitabile che ci siano dei malintenzionati che cercano di approfittare della gentilezza e della generosità dei membri della Community, quindi ti invitiamo a dare un'occhiata alla nostra nuova guida su come evitare i truffatori (traduzioni in arrivo).
🛠 Correzioni
Non veniva visualizzato il giusto messaggio di errore quando gli amministratori cercavano di aggiornare l'handle della comunità con caratteri non validi. Ora il problema è stato risolto!
Quando ricevi molti elementi di attività raggruppati sul web, ora recuperiamo più elementi di attività, in modo che tu possa scorrere più elementi di attività prima di dover cliccare su “Vedi tutto”.
A partire dalla versione 36.7, gli annunci non interrompono più l'audio di sottofondo nell'app per iOS. Aggiornala!
🚧 In corso
Nell'app per iOS, l'aggiunta di tag a un reblog in coda o in bozza ne rimuove lo stato di coda o bozza, il che significa che il pulsante di azione passa a “Reblog” e pubblica il reblog se viene toccato. La soluzione sarà disponibile nella versione 36.8 dell'app iOS. Per il momento, aggiungi i tag a quelli presenti sul web oppure fai molta attenzione a controllare il pulsante di azione prima di toccarlo.
🌱 In arrivo
Non ci sono lanci imminenti da annunciare oggi.
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile!
Vuoi condividere il tuo feedback su qualcosa? Dai un’occhiata al nostro blog Work in Progress e avvia una discussione con la community.
Vuoi supportare Tumblr con una donazione diretta? Scopri il nuovo badge Sostenitore in TumblrMart!
10 notes
·
View notes
Note
Ciao! Spero tu sia la persona adatta a cui chiedere...
Ho comprato casa e, al di là del generale colore orrendo delle pareti esterne (che nasconderò con una copertura in sasso non appena avrò i soldi, cioè mai), la mia preoccupazione al momento è il portoncino d'ingresso.
E' uno di quei classici portoncini blindati, il materiale credo sia un laminato finto legno laccato o qualcosa del genere, è l'unico serramento di tutta la casa ad avere quel colore orrendo ed è pure sbiadito in basso
Domanda: Non volendo né dover cambiare tutta la porta né rivolgermi a ditte specializzate (vedi l'accenno alle mie finanze poco sopra), c'è un apposito tipo di vernice che potrei usare per cambiargli TOTALMENTE il colore?
Se hai bisogno di più informazioni o di immagini migliori dimmi pure! =) Grazie in anticipo!
E' esposto ad acqua diretta o è in una zona coperta? Solitamente quella sbiaditura è data da esposizione ad acqua e/o al sole.
La soluzione che ti consiglierei è la stessa che farei io, lo pitturerei. Esistono pitture che possono farlo? Certo, primer e smalti che possono essere applicati su superfici come pvc/plastica, legno, ferro e metalli non ferrosi. Se hai un po' di manualità puoi farlo tu. Dai una bella pulita con sgrassatore alla porta, una scartavetrata leggera su tutta la superficie per renderla almeno un po' più aggrappante, poi pulisci le polveri che hai fatto, sistemi lo scotch di carta dove non vuoi pitturare, metti sotto tanti giornali e ti armi di pazienza. Allora secondo me se il portoncino è esterno è meglio usare il solvente, perché è più resistente ma puzza ed è un dito insabbiato da lavare via dagli attrezzi, inoltre devi essere certo che sotto non ci sia un prodotto all'acqua (cosa molto importante). Quindi andrei con: Primer a solvente ->aspettireligiosamenteitempidiasciugatura-> Smalto a solvente (che a seconda del marchio puoi colorare o come vuoi o con una palette limitata), almeno due mani, facciamo tre. Ora, tu potresti anche andare con un primer all'acqua e uno smalto all'acqua, non puzzano e sono facili da pulire, ma il solvente resiste meglio a tutto: usura, agenti atmosferici, graffi, ecc ecc Questo è quello che ti consiglierei, sì.
10 notes
·
View notes
Text
🇮🇹┆Yandere Headcanon
▹ 𝐜𝐡𝐚𝐫𝐚𝐜𝐭𝐞𝐫𝐬: Alan (MDHM), Peter (YB).
▹ 𝐡𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭: Quieteeks on Tumblr & X
▹ 𝐬𝐭𝐲𝐥𝐞: headcanon
▹ 𝐓𝐖: relazione tossica, violenza, menzioni di suicidio e autolesionismo.
Alan:
Alan sa bene come manipolare le altre persone per farle stare con lui, o meglio, farle diventare dipendenti da lui, anche se non ne è pienamente consapevole. È così che ti ha attirato come un ragno nella sua tela: passando semplicemente molto tempo con te, riempiendoti di complimenti, facendo di tutto per te, dicendoti sempre quanto tiene a te e quanto tu sia importante per lui, aiutandoti in momenti di difficoltà o pericolo.
Alan non è una persona sospetta, anzi, sembra dolce e affidabile. È effettivamente dolce e affidabile. Non vedresti niente che non va in lui. Certo, non è da tutti vivere da soli in mezzo ad un bosco, ma dopo che hai saputo della sua storia ti sembra pienamente comprensibile. Inoltre la sua casa non ha niente di strano.
Non si nota la vera ossessione che Alan prova nei tuoi confronti, piuttosto vedi solo tanto amore. Un amore profondo, viscerale, quasi primordiale. Un sentimento che neanche tu riusciresti a dire se sia sbagliato o no. Alan è letteralmente devoto a te, come un cucciolo con la sua padrona.
Le cose però cambiano quando qualcuno si interessa troppo a te o ti fa soffrire in qualche modo: a quel punto diventa come un feroce cane da guardia pronto ad attaccare per difendere il suo territorio. Anche se non ti mostrerebbe mai questo lato di sé, starà attento ad eliminare qualsiasi vostra minaccia sempre a tua insaputa.
Alan uccide chiunque cerchi di mettersi contro di voi (o contro di te) velocemente con la sua accetta, a volte anche con un colpo solo, anche perché è molto bravo a farlo. Non vuole perdere troppo tempo con certe persone, preferisce finire in fretta per tornare da te. Se è particolarmente arrabbiato continuerà ad inveire sul cadavere della sua vittima con qualche altro colpo anche dopo che è già morta.
Non ti punisce quando provi a scappare o a ribellarti a lui. Anzi, trova questi tuoi tentativi molto carini ed adorabili da parte tua. Adora vedere questo lato di te e non ha niente di cui preoccuparsi perché tanto sa bene che riuscirebbe a riprenderti in un attimo, oppure che tu stessa tornerai da lui di tua spontanea volontà.
Odia farti del male e cerca sempre di evitarlo, non lo sopporterebbe né se lo perdonerebbe mai, neanche se dovesse punirti. Ma spesso non ce n'è neanche bisogno perché basta un suo sguardo triste o deluso nei tuoi confronti per farti sentire tremendamente in colpa. A pezzi. Al posto di punirti fisicamente quindi ti darà al massimo un po' di silent treatment.
Avere una vita normale e felice assieme a lui sarebbe possibile dal momento in cui tu deciderai di amarlo ciecamente ed incondizionatamente, senza più cercare di respingerlo o averne paura, rifiutando di vedere i suoi difetti e comportamenti malati. E lui non aspetta altro che questo: di essere amato come lui ti ama.
Va nel panico ogni volta che ti fai del male o scoppi a piangere. Sente come se il tuo dolore fosse anche il suo e cercherà di rimediare in ogni modo, sentendo di aver fallito nel proteggerti. E non può permetterlo, Alan vuole proteggerti ad ogni costo, è la missione che si è auto-imposto da quando ti ha incontrata. Desidera solo vederti sorridere felice, insieme a lui.
Non accetterebbe mai la tua morte. Resterebbe abbracciato al tuo cadavere anche per ore aspettando il tuo risveglio. Poi continuerebbe a parlare con una tua foto per anni fingendo e auto-convincendosi di parlare con te. Magari rivivendo vecchie conversazioni piacevoli che avete avuto.
Parole chiave: ossessione e protezione.
Peter:
Peter è il tipo che agisce. In fretta. Certo passerà un po' di tempo ad osservarti, studiarti e ammirarti di nascosto, ma non troppo. È fin troppo impaziente di poterti toccare e avere per sempre al suo fianco ma, soprattutto, non vuole rischiare che qualcun altro ti abbia prima di lui. Devi essere sua e solo sua.
Se qualcuno si avvicina troppo a te o sembra fin troppo interessato a te Peter non ci vede più. Rabbia crescerà dentro di lui finché non eliminerà quella persona, il prima possibile, facendola soffrire. Nessuno può mettersi in mezzo tra te e lui.
Preferisce uccidere i "vostri" nemici lentamente e dolorosamente. Spesso massacrandoli di botte o accoltellandoli diverse volte per poi fermarsi e osservarli mentre muoiono dissanguati. Riversa sui loro corpi tutto il suo odio e la sua rabbia repressa.
Tutte le volte che hai visto Peter non sembrava troppo sospetto o pericoloso, soltanto un po' strano. È molto impacciato con te e a volte può sembrare che ti nasconda qualcosa ma nessuno penserebbe a niente di che. Gli altri estranei lo vedono solo come un tipo solitario e un po' scontroso.
La sua ossessione nei tuoi confronti si fa presto evidente ad un occhio attento: ti risponde sempre all'istante al telefono nonostante stia facendo altro, è sempre libero per te, azzecca sempre molte tue preferenze nonostante tu non gliel'abbia mai detto, improvvisamente frequentate per caso gli stessi luoghi e fa di tutto per te e per starti vicino (soprattutto fisicamente).
Vieni sempre punita quando tenti di scappare o ribellarti troppo, a volte anche severamente. Vuole stabilire e ricordarti ogni volta chi ha il controllo fra i due. Ogni volta però ti ripete quanto gli dispiaccia farlo, che lui non vorrebbe, ma che l'hai costretto e che tutto quello non accadrebbe mai se facessi la brava. Inoltre non vuole più rischiare di separarsi da te in nessun modo e farà tutto ciò che è necessario per impedirlo, anche tagliarti un arto.
Non ha molti rimorsi quando è costretto a farti del male o punirti. Crede fermamente che sia l'unica cosa giusta da poter fare. Anzi, spesso gli piace. Lo eccita. Adora vederti spaventata, ammirare i suoi segni e cicatrici sul tuo corpo o assaggiare il tuo sangue.
Non ti farà mai uscire da casa sua ma ti vizierà, facendoti avere tutto ciò che sa che ti piace. Inoltre ti cucinerà sempre cose deliziose, a meno che tu non l'abbia fatto arrabbiare.
Sarà impossibile avere un futuro felice insieme a lui anche se volesse, la sua paura di separarsi da te e la sua ossessione ti renderà impossibile vivere una vita normale con lui.
Quando ti fai del male invece non lo tollera. Inizialmente si arrabbierà perché odia quando non riesce ad avere il controllo su di te per certe cose e detesta che tu abbia provato a lasciarlo cercando la morte, ma poi si calmerà, per non farti ancora del male, e si prenderà cura di te. Sarà inaspettatamente dolce e premuroso in quei momenti, cercando di parlarti per farti sfogare. La volta successiva starà il doppio più attento a qualsiasi cosa e sarà molto più difficile per te trovare un modo per farti ancora del male. Non vuole perderti e non può perderti per niente al mondo. Sei la sua ragione di vita.
Sarebbe pronto a raggiungerti all'istante se mai perdessi la vita. Anche perché non avrebbe senso continuare a vivere senza di te.
Parole chiave: possessione e controllo.
【 Navigation post┆Masterlist 】
#Eri's writing#Alan#MDHM#my dear hatchet man#alan mdhm#Your Boyfriend#YB#peter your boyfriend#yandere#headcanon#headcanon ita#anomaliah
43 notes
·
View notes
Text
Damià te prego una camicia tinta unita mi raccomando
2 notes
·
View notes
Text
Edoardo Bennato - Un Giorno Credi
youtube
🎶🎶🎶
Un giorno credi di essere giusto
E di essere un grande uomo
In un altro ti svegli e devi
Cominciare da zero
Situazioni che stancamente
Si ripetono senza tempo
Una musica per pochi amici
Come tre anni fa
A questo punto non devi lasciare
Qui la lotta è più dura ma tu
Se le prendi di santa ragione
Insisti di più
Sei testardo, questo è sicuro
Quindi ti puoi salvare ancora
Metti tutta la forza che hai
Nei tuoi fragili nervi
Quando ti alzi e ti senti distrutto
Fatti forza e va incontro al tuo giorno
Non tornar sui tuoi soliti passi
Basterebbe un istante
Mentre tu sei l'assurdo in persona
E ti vedi già vecchio e scadente
Raccontare a tutta la gente
Del tuo falso incidente
Mentre tu sei l'assurdo in persona
E ti vedi già vecchio e scadente
Raccontare a tutta la gente
Del tuo falso incidente
13 notes
·
View notes
Note
Buongiorno Kon, un anno e mezzo fa ho rimosso una cisti sebacea di 1,5 cm circa che avevo da anni sulla nuca (costava tanto e trattandosi di un intervento estetico ho aspettato qualche anno e una stabilità economica maggiore). La cicatrice è venuta su male, e negli ultimi 3/4 mesi sta diventando una pallina dura grande come era la cisti prima.
Ieri ho fatto una visita in un centro dermatologico privato. Il medico mi dice, è chiaramente un cheloide, ma quando l'hanno tolta non ti hanno fatto l'istologico? Dico io no, tutti i medici mi han sempre detto che era una cisti sebacea, e così l'ho sempre considerata. Mi tiene 10/15 minuti a ragionare ad alta voce dicendomi che no, non lo è, ma se per caso fosse un tumore l'iniezione di cortisone che mi andrebbe a fare potrebbe fare un danno, e rimane in attesa/silenzio per sentire la mia. Gli spiego che io in campo medico faccio quello che mi dice il medico, che mica posso decidere da solo. Mi dice quindi che bisogna essere prudenti, e mi fa prendere l'appuntamento per la biopsia in cui mi viene indicato il costo in 500€ (oltre ai 150€ di visita, altrettanti di analisi del campione, e ai 200€ che costerà l'infiltrazione). Dico alla persona con cui sto prendendo l'appuntamento che non me lo posso permettere, lei parla col medico e mi dice che possiamo fare 300€. Io a quel punto rifiuto cortesemente, non tanto per la cifra in sé (che è impegnativa ma me la potrei permettere) ma perché non capisco come un'analisi possa servire anziché no (dopo aver espresso un dubbio che è abbastanza potente sulla psiche), e che può costare tanto o poco e possiamo anche trattare sul prezzo. Magari è il medico più bravo e prudente del mondo e ha avuto un intuizione geniale che mi salverà la vita, ma io magari mi sbaglio ma rimango con la sensazione di essere stato un pollo con la stagnola sull'osso.
Ora io andrò dal mio medico di base a chiedere consiglio, anche se ci vogliono 3 settimane per un appuntamento perché ha circa mezzo miliardo di pazienti, però è davvero molto bravo sia professionalmente che umanamente, e mi va bene così.
Questa storia, che è stupidina e non è un nessun modo un problema, si somma a molteplici storie meno stupidine che ho vissuto negli ultimi anni, per me e per i miei famigliari, e in cui penso tutti ci siamo imbattuti, con la sanità privata a cui ti rivolgi quando i tempi della pubblica sono incompatibili con la vita e i mille casini che ciascuno ha. Non so se è perché con l'età sto diventando paranoico o perché sono prevenuto e ho rabbia per come è stato demolito il ssn negli ultimi 30 anni, ma tante volte mi sembra di rimanere con il cerino in mano, e avere a che a fare con questa sanità a volte è davvero molto stancante.
(PS: so benissimo che c'è ben ben ben di peggio, è solo un piccolo sfogo estivo)
Con affetto
L'argomento è delicato sotto molteplici aspetti, quindi facciamo che io ti racconto la mirabolante storia della cisti sebacea di Giansturzio, l'allevatore di polli ossuti con stagnola sopra, e poi tu vedi cosa pensare di lui e come comportarti di conseguenza.
GIANSTURZIO E LA MIRABOLANTE CISTI SEBACEA
Giansturzio ha una fastidiosa cisti sebacea sul collo e dopo essere andato a cercare su pubmed e scoperto che si tratta di una manifestazione benigna da incarcerazione di sebo nel sottocute dovuta all'accumulo del secreto di una ghiandola sebacea pilifera il cui sbocco esterno si è occluso, riceve l'informazione - tecnicamente corretta ma non molto precisa - che la sua rimozione è un intervento estetico e quindi non a carico del SSN.
Vero in teoria, ma il medico invece gli dice che esistono dei rischi che la cisti sebacea vada incontro a infiammazione, suppurazione e infezione e che quindi il suo trattamento è un tipo di intervento che può essere fatto in convenzione, biopsia compresa (di solito la biopsia viene eseguita in modo standard quando si rimuove un tessuto displasico, anche se una cisti sebacea è abbastanza riconoscibile e non fraintendibile con altro).
Giansturzio, grazie al medico, prenota UNA VISITA DERMATOLOGICA con un quesito diagnostico di approfondimento e il dermatologo decide di rimuoverla lui (poteva anche farlo fare a un chirurgo se molto profonda e/o necessitante di ambienti/strumenti avanzati).
Il dermatologo sa che in una cisti sebacea,
attorno al sebo incarcerato l'organismo avviluppa una sacca di materiale fibroso opalescente vascolarizzato per isolare la sostanza estranea e che la cosa migliore sarebbe riuscire a estrarre la capsula senza tagliarla e fare uscire il contenuto solo in un secondo tempo; in caso contrario, dovrà fare un curettage accurato dei lembi capsulari, peduncolo compreso, pena il rischio che la ferita chirurgica non guarisca di prima intenzione, la ciste si riformi e la sutura vada incontro a cheloidizzazione ipertrofica su base infiammatoria.
Fortunato Giansturzio ad aver ricevuto un intervento risolutivo in convenzione col sistema sanitario nazionale!
Fine della storia.
15 notes
·
View notes
Note
Mi pareresti del tuo dolore?
Io ti parlerò del mio
Ciao, ho toccato con mano il tuo stesso dolore da quello che ho letto sul tuo blog. Quando ero più piccola a causa di una serie di eventi troppo grandi per me da riuscire a gestire tutti insieme, troppo grandi per l'età che avevo, troppi per una sola persona, troppi da affrontare da sola, in silenzio, di nascosto, ecco vedi questa serie di situazioni molto tragiche e difficili da accettare mi hanno aperto la porta a uno dei dolori più grandi che ho vissuto. All'inizio ancora non sapevo bene cosa mi stesse succedendo e nemmeno le persone intorno a me lo sapevano, ma poi con il tempo ho capito che quel male, quel grande inferno nel quale ero caduta perché per troppo tempo ero stata la roccia per gli altri, avevo dovuto aiutarli a superare cose molto dolorose e ne erano arrivate molte altre all'improvviso, essere stata per anni la roccia della famiglia, per troppo tempo, tutto ciò mi ha fatto cadere in depressione. Il primo anno è andata anche benino, ma l'anno dopo è arrivato il colpo di grazia e ho davvero visto in faccia il dolore più crudo e violento che si possa provare. Ovviamente insieme alla depressione ho vissuto anche l'anoressia, l'insonnia, i pensieri costanti su come farla finita, su come sparire e tutto ciò che essa comporta. Ho passato degli anni davvero orribili perché le persone che ti sono accanto non sono pronte a vederti stare così male e molte sono andate via proprio quando ne avevo più bisogno. È stata davvero dura e per assurdo non mi sono tolta la vita proprio perché pensavo a quanto dolore avrei creato alla mia famiglia. E alla fine è arrivata la mia luce nel tunnel, ho conosciuto il mio ragazzo che con amore e pazienza mi ha dato una mano enorme per riuscire a rimettermi in piedi e tornare a vivere, a mangiare senza viverla così male, a sorridere, a piangere, a fare tutte le cose che una persona in vita e in salute fa. Magari senza di lui non sarei riuscita ad avere la forza di raccogliere tutti i pezzi e rimettermi in piedi, ma per fortuna è arrivato nel momento giusto e sono consapevole che questa non è una fortuna che capita a tutti. Poi ovviamente dipende anche tutto da te, dalla tua volontà di rialzarti, di decidere per te e non lasciare che siano i tuoi pensieri intrusivi a farlo. Quindi anche se sono rimaste le cicatrici ho vinto questa battaglia, anche se capita ogni tanto di avere qualche ricaduta, ma ora so come difendermi, so cosa fare a differenza di anni fa. Non posso raccontarti per filo e segno tutto perché ne sono successe davvero troppe di cose in quegli anni ma riassumendo al massimo è questo ciò che mi è successo, tu invece con che demoni combatti?
6 notes
·
View notes
Text
«Il mio ragazzo tedesco, quello che avrei dovuto sposare e invece rifiutai perché ero una sciocca: passavamo sempre la domenica insieme. Prendevamo l'autobus fin quassù, dove siamo sedute adesso, o forse un po' più su. Prati verdi, ruscelli, alberi. Ci sedevamo sul bordo di un ponticello e guardavamo l'acqua scorrere, oppure cercavamo un prato senza mucche e mangiavamo le cose che ci eravamo portati. Che cosa mangiavamo? Io prendevo della carne da casa, perché allora la mamma non era ancora morta e potevo fare quello che volevo, e la infilavo tra due fette di pane. Ma le cose che portava lui mi piacevano di più, perché i suoi genitori erano pasticceri. Lo sai che a quei tempi quasi tutti i pasticceri erano tedeschi? Be', i suoi genitori sapevano appena leggere e scrivere, ma lui era davvero intelligente, uno studioso. Fece carriera, alla fine, sono stata davvero stupida a rifiutarlo, avrei potuto avere una casa tutta mia, col giardino. Invece non l'ho sposato, no. Non so perché. Naturalmente, mio padre non avrebbe approvato il matrimonio con uno straniero, ma d'altra parte non ha approvato nemmeno il matrimonio con un inglese, non diceva mai sì a una nostra scelta, quindi non avrebbe fatto nessuna differenza. No, non voglio pensarci, adesso, ho già passato abbastanza tempo a pensarci quand'ero giovane, Che stupida, mi dicevo, quando ho cominciato a capire com'erano fatti gli uomini. Vedi, allora non lo sapevo. Hans era così gentile, un vero signore, mi trattava come una regina. Mi prendeva in braccio per superare gli steccati, con gesti così delicati e gentili, poi stendevamo una piccola tovaglia bianca sul prato e tiravamo fuori quegli stupendi panini bianchi e i dolci della pasticceria. Io dicevo sempre, No, io devo mangiare la mia roba e tu la tua, ma poi finivamo col dare la mia agli uccelli.»
Doris Lessing, Il diario di Jane Somers, (traduzione dall'inglese di Marisa Caramella), Feltrinelli, 1986¹ [ Libro elettronico ].
[ Edizione originale: The Diary of a Good Neighbour, Alfred A. Knopf Publisher, 1983 ]
#Doris Lessing#letture#leggere#narrativa#donne#romanzi#Il diario di Jane Somers#femminilità#libri#amore#amanti#passato#nostalgia#rimpianti#primo amore#ricordi#vita#letteratura inglese del '900#patriarcato#inghilterra#Londra#letteratura europea del XX secolo#proletariato#semplicità#pudore#Marisa Caramella#cambiamento#ragazzi#adolescenza#adolescenti
16 notes
·
View notes
Text
Nicolas se stai a Milano batti un colpo
#scherzo perché sto in condizioni pietose#e soprattutto in un posto dove non sarai mai#c'è sciopero delle metro amo però quindi vedi tu
1 note
·
View note