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Cagliari. Scuola Colombo: Chiusa la Classe 3D per Intervento di Disinfestazione. Dal 7 ottobre 2024, chiusura temporanea per 48 ore della classe 3D a causa di un intervento di disinfestazione contro le vespe
A partire dalle 7:30 di lunedì 7 ottobre 2024, e per le successive 48 ore, i locali della classe 3D della scuola secondaria di primo grado "Colombo", situata in via del Sole a Cagliari, rimarranno chiusi per consentire lo svolgimento di un intervento di d
A partire dalle 7:30 di lunedì 7 ottobre 2024, e per le successive 48 ore, i locali della classe 3D della scuola secondaria di primo grado “Colombo”, situata in via del Sole a Cagliari, rimarranno chiusi per consentire lo svolgimento di un intervento di disinfestazione contro le vespe. La decisione è stata presa per garantire la sicurezza degli alunni e del personale scolastico durante le…
#aerazione locali#amministrazione comunale Cagliari#Chiusura temporanea#chiusura temporanea scuola#classe 3D#comune di Cagliari#disinfestazione Cagliari#disinfestazione contro insetti#disinfestazione vespe#igiene scolastica#intervento anti-vespe#intervento disinfestazione#Massimo Zedda#misure sicurezza sanitaria#ordinanza chiusura scuola#ordinanza n.97.#ordinanza sindaco#ottobre 2024#prevenzione infestazioni#protezione ambiente scolastico#protezione studenti#provvedimenti sanitari#pulizia post disinfestazione#sanificazione ambienti scolastici#scuola Cagliari#Scuola Colombo#scuola media Colombo#scuola secondaria Cagliari#sicurezza alunni#sicurezza scolastica
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#Insetti: L’Olio di Neem allontana gli insetti dannosi tra i quali: afidi, lumache , nematodi, cocciniglie, falene, scarafaggi, mosche, termiti e zanzare. Oltre a lasciarli stecchiti, ne attacca le larve. #Funghi: previene le malattie legate a funghi e muffe. Il maggior vantaggio del Neem è la sua non tossicità verso gli insetti buoni come le api, i lombrichi, le coccinelle. Totalmente innocuo per la salute degli animali e delle persone, può essere utilizzato su frutta, verdura e fiori. Sciolto in acqua, il Neem solubile si spruzza sulle piante. Prima dell’uso è sempre bene mescolare bene il Neem con l’acqua in modo da assicurare che i due liquidi si uniscano per bene. #Animali domestici Per tutti i nostri amici a quattro zampe, l’olio di Neem è un eccellente rimedio antipulci.Poche gocce aggiunte allo shampoo quando si fa il bagnetto e addio pulci! Gli ingredienti naturali e biologici carichi di principio attivo eliminano ed aiutano a curare le irritazioni e le infezioni cutanee. Poi, per un’igiene completa e insuperabile, il Neem offre il massimo per la pulizia e la disinfestazione di cucce e lettiere. ( il neem non è nocivo per i bambini ;) per cui non avremo timore di tener lontani i due cuccioli :) lo potrà accarezzare tranquillamente senza pericoli se si portano le mani alla bocca ) #Cura delle verruche L’olio di Neem è un perfetto alleato contro le verruche che si manifestano sul nostro corpo. In particolare, attraverso la semplice applicazione dell’olio di Neem puro direttamente sulle verruche, renderà la zona un ambiente del tutto sfavorevole alla proliferazione di altre verruche e farà diminuire la grandezza e l’estensione della verruca già presente. A differenza dei trattamenti più aggressivi che prevedono la bruciatura della verruca, l’olio di Neem è davvero in grado di curare la pelle senza lasciare segni di scottature. Per vedere i primi risultati bisogna applicarlo diverse volte e ciò rende il trattamento duraturo e continuativo rispetto ad altri tipi di trattamenti. CONTINUA NEL POST SEGUENTE
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GROTTAMMARE – Si è tenuta questa mattina, presso la sala consiliare del comune di Grottammare, la conferenza stampa di presentazione delle manifestazioni inerenti alla riapertura al pubblico del sito archeologico Bagno della Regina in programma per il prossimo 14 maggio. Erano presenti Bruno Talamonti (consigliere comunale e volontario in rappresentanza del gruppo “Voler Bene a Grottammare”), arch. Raffaela Cameli responsabile del servizio Patrimonio, Fabrizia Pompei referente del concorso Riflessi di scrittura promosso dall’ISC Capriotti (e la cui premiazione avverrà nel corso dell’inaugurazione del sito), il sindaco Enrico Piergallini, il prof. Fabrizio Pesando archeologo dell’Università di Napoli che ha curato tutte le fasi scientifiche del recupero dell’area e sta conducendo con il suo staff studi analitici sul territorio (oltre a curare il coordinamento del convegno su Adriano del 29 aprile), Lucilio Santoni (coordinatore del reading del 14 maggio) e Filippo Palmaroli (proprietario dell’area). Importante è stato il lavoro svolto dagli architetti Monica Pomili e Antonella Nonnis nelle fasi preparatorie della riscoperta dell’area come volontarie del gruppo “Voler Bene a Grottammare”.
L’Amministrazione Comunale di Grottammare, a seguito di attività di studio e ricerca sviluppate all’interno del progetto di comunità Voler Bene a Grottammare, aveva manifestato interesse a rendere fruibile il Bagno della Regina a lungo dimenticato, segnalandolo alla Soprintendenza e riprendendo le trattative con la famiglia Palmaroli, proprietaria del manufatto in località contrada San Biagio, strada provinciale Valtesino, riuscendo così a conseguire un comodato d’uso della durata di dieci anni.
Il comune ha poi provveduto ad un intervento di pulizia della cisterna e disinfestazione dell’area circostante per permetterne di approfondire gli studi e per proseguire con la messa in sicurezza della vasca. Il Bagno della Regina si trova in contrada San Biagio, già presente con il toponimo di Antico Bagno dal catasto del 1770, di proprietà della famiglia Palmaroli a Grottammare che lo acquistò dalla famiglia Fedeli nel 1843. La struttura segnalata nel PRG come Area Archeologica e relativo ambito di tutela integrale (art.36 Norme Tecniche) è vincolata dal D.M. del 29.09.1952.
E’ situata a circa 2 km dalla foce del fiume Tesino e a 750 m dalla chiesa di San Martino. In antichità la foce del fiume si trovava più a monte rispetto all’ubicazione attuale. I 2 km odierni che la separano dal Bagno della Regina dovevano certamente essere ridotti rispetto alla distanza attuale, come attesta lo strato di frequentazione dell’età del bronzo rinvenuto a circa 10 m dal Bagno della Regina. Si tratta di una cisterna utilizzata per l’approvvigionamento idrico ad uso agricolo. Il Bagno della Regina si presenta come una vasca di forma perfettamente circolare, realizzata in opus caementicium spesso circa 0,50 m, con un diametro di circa 12 m ed una profondità di circa 3 m. L’interno è caratterizzato da un rivestimento impermeabile del tipo cocciopesto o opus signinum, tipico delle costruzioni idrauliche di epoca romana. Il serbatoio un tempo raccoglieva l’acqua proveniente dalla collina sovrastante il lato nord mediante condutture in piombo oggi non più visibili.
Dal lato opposto doveva essere presente un imbocco per lo scarico che tramite altra conduttura convogliava l’acqua verso la chiesa di San Martino, così come risulta da documentazione scritta da Giuseppe Speranza nel 1934: “Dalle alture del colle di Granaro, sgorga una voluminosa sorgiva di pure e limpide acque e nel declive terreno tutt’intorno appaiono anche oggi vaschette e canali di piombo, cui non si può assegnare altro ufficio che quello di sentine per radunare e trasmettere dell’acqua alla vasca della Regina tramite tubi di piombo” (Il Piceno dalle origini alla fine d’ogni sua autonomia sotto Augusto – Ancona 1934).
Tale condotta venne vista per la prima volta da Eugenio Lorenzo Polidori (“Opposizioni alla Cupra Marittima Illustrata” Osimo 1783) che ne rintracciò una parte, quella a settentrione, mentre nel 1910, in seguito a lavori agricoli, il Petrelli trovò il restante cunicolo che arrivava fino a San Martino, verso est. Da fonti orali risulta anche che fu individuato l’imbocco della conduttura, formato da un arco a mattoni, collegante la vasca della Regina alla chiesa di San Martino.
Nel 2010 sono state compiute delle prospezioni geofisiche che hanno permesso di individuare il possibile tracciato di tale conduttura. L’esito è stato soddisfacente: la condotta si trova ad una profondità tra i 1,4 e 2,5 metri e prosegue dal Bagno della Regina fino a San Martino con una lunghezza di 66 metri. Da un punto di vista archeologico, ad oggi, non sono stati eseguiti degli scavi sistematici. L’unica operazione stratigrafica effettuata nei pressi del Bagno della Regina, del 2008, ha permesso di datare la frequentazione del sito all’età del bronzo.
Gli interventi urbanistici degli ultimi trent’anni, hanno profondamente modificato l’ambiente attorno al Bagno della Regina, trasformandolo da “Giardino” a ricettacolo di rifiuti e acque melmose. Ora, però, con il lavori effettuati torna a disposizione della cittadinanza. L’intervento svolto sulla struttura è stato quello di svuotare e pulire la vasca, contemporaneamente ad una disinfestazione ed estirpazione di piante infestanti cresciute ai bordi della cisterna. Lo svuotamento è avvenuto tramite pompa idraulica con rimozione di depositi di materiali dalle pareti e dal suolo della cisterna eseguito a mano. Per la ripulitura dell’area di pertinenza della vasca è stato usato un scavatore a lama liscia. Tutti i lavori sono stati eseguiti sotto la supervisione di un archeologo indicato dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche.
Questo il programma degli eventi. Sabato 29 aprile,Teatro dell’Arancio ore 14,30. Memoria di Adriano, giornata di studi in occasione dei 1900 anni dall’ascesa al trono di imperatore (117-138 d.C.). Interverranno Filippo Demma (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti, Paesaggio delle Marche): Memoria di Adriano: una (breve) introduzione. Giuseppe Camodeca (Università degli Studi di Napoli L’Orientale): Adriano costruttore di opere pubbliche in Italia. Enrico Giorgi e Federica Boschi (Alma Mater Studiorum di Bologna): Prospezioni geofisiche nell’area della Chiesa di San Martino. Tiziana Capriotti (Università di Camerino): Una testa e un piede. Sulla statua cosidetta di “Venere”. Fabrizio Pesando (Università degli Studi di Napoli L’Orientale): Indagini nell’Ager Cuprensis
Seguirà la lettura del racconto vincitore e la premiazione della Sesta Edizione del concorso Riflessi di Scrittura-Paesaggi Remoti, I giovani marchigiani raccontano il Passato. Coordina Fabrizia Pompei, a cura dell’IIS “A. Capriotti” di San Benedetto del Tronto, con ill patrocinio del Mibact.
Domenica 14 maggiore ore 17. Strada provinciale Valtesino (zona San Biagio), Il Bagno della Regina, inaugurazione del giardino archeologico. Seguirà una conferenza spettacolo (Sinfonia Letteraria per l’anima e per la terra) con Piergiorgio Cinì, Lucilio Santoni e Filippo La Porta.
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