#proiezione mentale
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darktimemachinechaos · 6 hours ago
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Henry ha deciso di suicidarsi alla vigilia del suo compleanno e il suo psichiatra cerca di fargli cambiare idea; l'analisi di Henry ha conseguenze sempre più inquietanti sulla vita di Sam.
Il film narra di come vengono vissute le relazioni intense andandosi ad incentrare sulla realtà, sull'amore, sulla morte, sul suicidio e sull'aldilà.
Stay - Nel labirinto della mente (2005), dir. Marc Forster
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kon-igi · 1 year ago
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SOPRACCIGLIA E BARBA ROSSA
Questa è una storia su di me... a tratti noiosa e/o delirante, autocelebrativa e antipatica per taluni, commovente e sincera per altri.
Nel video che si trova fissato in alto nel mio tumblr, invito chi mi conosce da poco (oppure da molto ma superficialmente) a non confondere persona, personaggio e professionista.
Intendiamoci, non esistono tre Kon-igi schizoidi che in ogni momento non sai con quale interagisci ma di sicuro in questi spazi è molto facile che un muro scrostato e vecchio io ve lo intonachi con stucco veneziano e magari ci allestisca pure una mostra di arte contemporanea con giochi di luci meravigliose... ma comunque rimane un muro vecchio e scrostato, sull'imbellimento fantasioso del quale non ho mai mentito o promesso comodati d'uso a contratto capestro.
Mi piace citare cultura pop, video cringe, videogiochi, giochi di ruolo oppure anime e manga che abbiamo visto o letto in tre...
Ma sono nato nel 1972 e quindi sono mediamente vecchio, anche se non di merda (spero).
Nonostante tutto, difficilmente mi vedrete interagire con persone della mia età che non siano quei quattro famigerati gatti qua su tumblr, che per fortuna hanno resistito dal diventare quei vecchi di merda di cui è popolato il mondo reale e con cui faccio una miserabile fatica anche solo a prendeci assieme un caffè alla macchinetta a base di calcio&figa.
Mi autoelogio nel definirmi uno invecchiato bene... perlomeno nella testa e nel cuore (il corpo vabbe').
Ho imparato a frenare il mio paternalismo, il mio man(kind)splaining e la mia sindrome del salvatore, tenendo a bada anche una certa impiccionaggine nel voler sapere le cose degli altri per condividere ed essere d'aiuto.
Ma come state giusto ora sperimentando, perdo il prezioso dono della sintesi quando devo parlare di cose radicate ben dietro il personaggio, nella parte più profonda della mia persona.
In un post di qualche mese fa, quello in cui raccontavo in tono scherzoso del ricovero di Figlia Piccola, ho preso in prestito da uno dei miei anime preferiti (Le Bizzarre Avventure di Jojo) il concetto di STAND - una sorta di potente proiezione delle nostre energie psichiche dotata di poteri particolari - e l'ho usato come allegoria della sua enorme forza d'animo nel non farsi piegare dal dolore, fisico e psichico.
Continuiamo questo sciocco gioco metaforico e fate cortesemente finta di rimanere stupiti e sconvolti positivamente dalla descrizione del mio Stand e dei suoi poteri...
HEART ON JOHN
Se non lo sapevate ora ve lo dico, la pronuncia in giapponese è molto simile a quella del nome del famosissimo cantante e pianista inglese, a cui ho sottratto il titolo di una delle sue canzoni più famose per definire il suo attacco speciale
ROCKET MAN
Ma prima di dirvi quali sono le caratteristiche di Rocket Man, mi preme spiegarvi il titolo del post, frutto del mio citazionismo colto (ma manco per il cazzo).
Nella mitica serie 'Scrubs', a un certo punto JD si mette assieme a una collega psichiatra e la sua amica e collega Elliot, una bomba a mano emotiva, si mette di mezzo e bulleggia questa dottoressa, affermando che questa può dirle qualsiasi cosa che tanto lei è una donna equilibrata e forte... la camera inquadra la psichiatra che sorride e sussurra a Elliot 'SOPRACCIGLIA', con JD che controbatte 'Ma cosa c'è di male nella parola sopracc...' se non che la camera ritorna un attimo dopo su Elliot singhiozzante e disperata col mascara colato.
Barbarossa, invece, si riferisce a una delle scene per me più toccanti della serie 'Sherlock', quando il protagonista viene ferito quasi a morte da una certa persona (no spoiler per chi si fosse appena svegliato da un coma di 13 anni) e nel suo palazzo mentale rivive episodi del suo passato per cercare di trovare un modo per salvarsi, tra cui l'incontro col suo setter Barbarossa, l'unico essere vivente con cui da bambino abbia mai interagito con amore.
Ecco cosa fa Rocket Man.
Di chiunque entri nel suo raggio d'azione io posso vedere sia le sopracciglia che la barba rossa.
Di chiunque.
Di tutti.
Venite pure avanti con la vostra faccia di cazzo, con le vostre pretenziose idee di merda, con le vostre lamentele autocentriche di persone sfortunate o di individui speciali a cui tutto è dovuto, la cui unica dote è sparare cazzate con un potentissimo filtro instagram che sembra quasi riuscire a cancellare la stupida vacuità.
Il primo pugno manda in frantumi la vostra scintillante armatura di fasulla perfezione, il secondo vi riporta indietro all'ultima persona che vi ha detto di no, il terzo a quando anni prima il mondo vi sembrava pieno di promesse e luce e così via finché davanti a me non ho il bambino piangente a cui è stato negato un gesto di amore.
E quando l'ultimo pugno sembra poter cancellare ogni cosa, io invece vi abbraccio fortissimo e vi riporto indietro al presente, in mezzo ai frammenti di ciò che non volevate essere ma che siete stati costretti a diventare per non sentire il dolore.
Vi piace il potere del mio Stand?
Non l'ho scelto io e nella vita reale ovviamente non ci sono pugni, solo la mia consapevolezza di tutte le vostre sopracciglia e la mia scelta di voler arrivare fino a Barbarossa, accanto al quale giace in solitudine il bambino piangente che era stato felice quell'ultima volta.
Magari non vi sembrerà ma io a quel vostro bambino ci arrivo sempre.
E se suona come una promessa infatti lo è.
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susieporta · 10 months ago
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𝗟'𝗜𝗡𝗧𝗘𝗡𝗧𝗢
✨Cosa è che permette all'alchimista di trasformare il piombo in oro?
✨Le azioni eseguite con un INTENTO PURO e il ripeterle con costanza e pazienza.
Abbiamo sempre troppa fretta, pretendiamo da noi stessi cambiamenti veloci che ci portino tranquillità e gioia.
✨Dopo aver "capito" a livello cognitivo una nostra dinamica, un automatismo o un boicottamento che inconsciamente mettiamo in atto, abbiamo l'impellente necessità della risoluzione.
✨Diamo eccessiva importanza al piano mentale, pensando che tutto si risolva con la comprensione.
Ma non è così: il "vedere e il capire" se stessi è solo la prima fase, corrisponde solo alla consapevolezza di essere in uno stato di automatismo, di difesa, di proiezione.
✨Il vero lavoro trasformativo inizia dopo, nel momento in cui cominciamo ad AGIRE CON COSCIENZA, non mettendo più in atto ciò che è facile, istintuale e abitudinario.
✨Le azioni devono avere un intento puro, deve esserci un DESIDERIO DI AMORE, di cambiamento e "di dare alla luce la parte più pura e saggia" di noi.
✨Le azioni dell'ANIMA che permettono la trasmutazione del piombo in oro sono quelle che nascono, sì, dall'aver compreso, ma che si manifestano nella costante ripetizione e nella PUREZZA DELL'AMORE.
✨Chiediamoci mille volte al giorno:
"Perché sto facendo questo?
Qual è il mio intento?
Perché sto dicendo questo?
Qual è il mio intento?"
✨Questo atteggiamento, con il tempo, ci permetterà di separare
lo "spesso dal sottile" e sceglieremo parole e azioni che porteranno sempre più alla manifestazione
di Anima.
✨Grazie di cuore a
Giorgia Sitta
Le Streghe Lucenti
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arreton · 1 year ago
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Mi piace la palestra ma mi ha già stancata.
È comodo questo lavoro, ma mi sono già rotta le palle di lavorare.
Mi piace prendermi cura dei capelli, ma mi scoccia perderci tempo.
Mi piace prendermi cura della pelle e truccarmi ma mi scoccia perderci tempo.
Mi piace post produrre le foto ma ci vuole troppo tempo.
Vorrei saperne di più su fotografia, cucina, psicoanalisi, economia/politica/marxismo/comunismo, alcune filosofie ma ci vuole tempo ed una concentrazione che non riesco ad avere. Non riesco poi a ricordare quello che leggo, non solo titoli ed autori ma soprattutto contenuti.
Mi sento al sicuro e contenta quando è tutto pulito ma è una lotta contro la sporcizia che mi stanca e non mi sento più in grado di portarla avanti.
Mi sembra di riuscire a fare le cose solo per automatismo, appena devo essere attiva e partecipe non riesco ad esserlo: voglio scappare. Appena mi rendo conto di non avere tempo mi viene l'angoscia, appena mi rendo conto dell'impegno che ci vuole mentale e fisico mi affatico. Quando mi ci metto e mi rendo conto che è faticoso e torno affaticata e stanca mi ci vuole un giorno intero per recuperare le energie ed un po' di vivacità. Ho il sonno pesante, che non basta mai: dormirei in continuazione. Mi cadono di nuovo tanti capelli e no non è perché "è il periodo delle castagne".
Io non so tutto questo cosa sia, come si chiama. Vorrei solo essere più vivace partecipe e gaudente nelle cose che faccio. Invece o resto un passo indietro o le soffro.
La psicologa dice che 30 anni di questo e di quello non si cambiano da soli, ma non ha capito ancora come sono fatta: non ha preso coscienza di quanto alzi le mie difese, di quanto stia in guardia, di quanto stia continuamente in allarme, di quanto sia incapace di parlare e di esprimermi malgrado il mio essere abbastanza chiacchierina, "intelligente" cit. e con proprietà di linguaggio. Non ha capito che non mi fido nemmeno di lei e che per me le femmine sono la proiezione di mia madre: amichette con le quali fare la chiacchiera da bar.
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valentina-lauricella · 1 year ago
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Leopardi profetico (alcune mie battute di un immaginario dialogo con lui)
Attualmente sto leggendo i Paralipomeni della Batracomiomachia, la battaglia dei topi e delle rane; mi piace come descrivi i topini, si capisce che devi averli osservati da vicino e con simpatia. È la tua opera più divertente in assoluto, ed è imperdonabilmente sottovalutata, persino da quel critico che ti idolatra, Francesco De Sanctis.
Sono commossa perché ho incontrato una tua bellissima descrizione della galleria che si trova al parco Vergiliano, dove si trova anche la tua tomba. Tu hai scritto di quel luogo, certo senza immaginare che un giorno vi avresti riposato. Leggere adesso quei tuoi versi fa un grande effetto.
Non mi fido di quei riassunti che dicono che i Paralipomeni parlano soltanto dei moti liberali europei del '20/'21: questo tuo poema è molto attuale, sembra parlare degli equilibri geopolitici odierni; fai addirittura una descrizione del ruolo degli Stati Uniti nel mondo e del Patto Atlantico, parlando dei granchi! Se le tue ottave fossero state scritte da Nostradamus, si sarebbe detto che aveva indovinato tutto. L'intelligenza fa vedere le cause e le conseguenze dei fatti, e consente una loro proiezione nel futuro. Parlare con te è come riposare in un tempo al di sopra dei tempi, in uno spazio mentale più vasto di tutti i mondi. Sei intima conoscenza della realtà e distacco da essa, sei la siepe e sei l'infinito...se mi concedi la metafora! 😁
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chez-mimich · 2 years ago
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EMPIRE OF LIGHT_SAM MENDES
Dopo le prime tre-quattro sequenze di “Empire of Light” di Sam Mendes, ho temuto che si trattasse dell’ennesimo omaggio al cinema, simile a uno di quelli che in questi ultimi anni si sono succeduti come, per citare i due ultimi esempi, il toccante “The Fabelmans” di Steven Spielberg o l’indigesto “Babylon” di Damien Chazelle. Invece oltre ad un omaggio al cinema, “Empire of Light, fa parte anche di quel filone del cinema proletario e di lotta, che annovera nel proprio repertorio grandissimi film a cominciare da quelli di Ken Loach, insuperato maestro del genere (Neorealismo a parte, naturalmente), fino all’Emmanuelle Carrère di “Tra due mondi” del 2021. La vicenda racconta di Hillary, (Olivia Colman), vicedirettrice dell’ “Empire of Light”, vecchia multisala cinematografica affacciata sulla manica, a Margate, cittadina del Kent, che viene sistematicamente plagiata sessualmente dal direttore della sala, Mr. Ellis (Colin Firth) nonché del suo rapporto sentimentale con un giovane neo assunto come addetto alla biglietteria, Stephen (Michael Ward), uomo di colore, vittima della discriminazione razziale, ancora ben viva in UK negli anni Ottanta tanto da essere pestato a sangue da un gruppo di aderenti al gruppo di estrema destra del National Front che durante una manifestazione dà l’assalto al cinema. Hillary è una donna psicologicamente provata non solo dalle avances di Mr. Ellis, ma da dolorose vicende famigliari e da un ambiente sociale depauperato dalla crisi economica e sociale della Gran Bretagna di quegli anni vessata dal governo della Lady di ferro, Margaret Thatecher. Il tenero amore tra i due è messo in crisi da questa instabilità di Hillary e tra alti e bassi termina con la partenza di Stephen che decide di proseguire gli studi nella vicina Brighton. O almeno così si presume, poiché il finale è lasciato da Mendes volutamente nel segno del non detto. E l’omaggio al cinema? C’è eccome e si palesa in diversi modi. Il primo, diciamo così architettonico: l’Empire of Light è un imponente edificio novecentista e lo stato di dignitosa decadenza in cui versa è un riferimento simbolico ma piuttosto circostanziato, al destino del cinema come luogo fisico, che sembra appartenere più al passato che al futuro. Ma nel film di Memdes c’è anche evidente la metafora del cinema come luogo del sogno e delle potenzialità dell’immaginazione. Con proverbiale saggezza il proiezionista Norman (Toby Jones), descrive il meccanismo della visione e del magnifico inganno della proiezione che, attraverso un espediente tecnico e un difetto della nostra memoria involontaria, fa nascere la splendida illusione del cinema: “La vita è uno stato mentale” gli farà dire il regista sul finire del film. Infine, quando Hillary decide di vedere per la prima volta un film nella sala del cinema dove ha lavorato per anni, Mendes sceglie, citandolo in una delle sequenze più memorabili, “Oltre il giardino” l’indimenticabile capolavoro di Hal Ashby. Insomma il timore iniziale di esser capitato nell’ennesima Madeleine o “Amarcord” sul cinema attraverso il meta-cinema, è svanito proprio grazie alla capacità di Mendes di omaggiare la settima arte, attraverso citazioni intelligenti e non puramente autoreferenziali. Ora aspettiamo di vedere il prossimo film sul cinema, “ Il ritorno di Casanova” di Gabriele Salvatores, prossimamente nella sale, sperando che a furia di riflessioni sul cinema, al cinema ci vada ancora qualcuno…
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londranotizie24 · 24 days ago
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mchiti · 1 month ago
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riguardo l'ask dell'anon, secondo me pavard un po' di panchina se l'è meritate ma purtroppo anche bisseck non sta facendo benissimo, speriamo si riprendano. Io ad oggi non vedo così grandi differenze tra i due. Comunque se non vuoi parlare di calcio non ti preoccupare, ignora pure 🫂
no figurati, grazie per il pensiero 🫶🏻 guarda io penso che forse la percezione cambi molto in base al giocatore, parlo anche di quello che leggo ogni tanto dai vari fulminati su twitter ecc. penso che se sbaglia pavard viene percepito come un cataclisma perché è stato pagato 30 milioni e ti aspetti che sia sempre perfetto e il migliore difensore al mondo mai esistito ecc (che comunque nel calcio di oggi 30 mln non sono niente ma faglielo capire, non ci compri neanche i peggiori bidoni per ora. e non sto dando del bidone a lui, è stato un affare perché in scadenza e tutto, è un giocatore forte, però se tu generico ti aspetti il difensore più forte del globo a 30 mln il problema è anche tuo tbh). questo magari altera anche il senso di simpatia/antipatia per qualcuno, magari a bisseck si perdona di più perché più giovane e inesperto e pagato poco quindi rientra in quel profilo che gasa molto idealmente e fa simpatia, nell'ottica del player trading ecc. però se parliamo di prestazioni, io razionalmente e senza nessuna presa di posizioni a priori penso che comunque pavard sia un giocatore superiore. tecnicamente, è più pulito, porta meglio palla, fa filtranti migliori, taglia meglio gli spazi, riesce meglio la sovrapposizione con darmian, crossa generalmente meglio e sicuramente passa meglio. ha un bel tocco palla. e rimane, al netto comunque delle cappellate recenti, difensivamente superiore senza ombra di dubbio perché bisseck deve davvero migliorare tanto. poi spero non sia percepito come una stroncatura a bisseck che è un giocatore con delle skills impressionanti in proiezione, è che ci vado un po' più cauta rispetto ad altri che leggo perché penso che ci siano cose che debba migliorare molto dietro. si merita di giocare e di partire titolare tante volte e infatti com'è giusto che sia si alternano già tanto e com'è giusto che sia se uno ha un periodo no e fa brutte partite come oggettivamente le ha fatte pavard contro monza o milan (giocatore da cui comunque è lecito aspettarsi di più) è giusto giochi l'altro e viceversa. gioca chi sta meglio, però ecco come visione generale non credo siano sullo stesso piano e se pavard si svegliasse (e mi pare anche un po' blocco mentale idk) sarebbe grandioso anche perché con l'atalanta ha giocato molto bene, come ha giocato bene bisseck contro il city. è poi tutta la fase difensiva che latita, ma questo a cominciare da centrocampo e non aiuta
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lamilanomagazine · 9 months ago
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Arezzo: Aperto il Festival della Salute Mentale, gli appuntamenti proseguono fino al 24 febbraio
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Arezzo: Aperto il Festival della Salute Mentale, gli appuntamenti proseguono fino al 24 febbraio. Con la tavola rotonda "Prove di futuro. Adolescenti, famiglie e servizi di comunità" si è aperto ad Arezzo il primo Festival della Salute Mentale. L'avvio questa mattina presso la Sala dei Grandi della Biblioteca del campus universitario del Pionta. I dirigenti scolastici, gli psicologi della ASL, i docenti dell'Università di Siena e i rappresentanti dei servizi sul territorio si sono confrontati sulle strategie di prevenzione del disagio degli adolescenti e le prospettive di intervento in ambito scolastico e extrascolastico. L'evento è stato organizzato da Azienda Usl Toscana sud est, Comune di Arezzo e Università di Siena. Presenti il vicesindaco del Comune di Arezzo Lucia Tanti, che ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale. In apertura è stato letto li saluto del Rettore Roberto Di Pietra. La professoressa Simona Micali e la dottoressa Susanna Giaccherini, Azienda Usl Toscana sud est, hanno introdotto i lavori e i numerosi interventi. Le attività sono proseguite nel pomeriggio con la tavola rotonda sulle tematiche della disabilità, delle discriminazioni abiliste e degli sguardi normativi sui corpi delle persone con disabilità. E con i laboratori, presso la Scuola media IV Novembre, a cura dell'Azienda USLToscana sud est – Progetto Fondi Famiglia, Zona Aretina – Programma PIPPI, Cooperativa sociale. In serata si è svolta presso la Multisala Eden, la proiezione "Miss Marx"; grande afflusso di pubblico per la conversazione sul film con la regista Susanna Nicchiarelli e la filosofa Mariangela Priarolo. Gli appuntamenti proseguiranno adesso per tutta la settimana con oltre trenta iniziative tra: incontri con scrittori e artisti, iniziative culturali, spettacoli, mostre, proiezioni, laboratori, visite guidate, un triangolare di basket e un concorso con le scuole. Parteciperanno agli incontri anche gli psichiatri Vittorino Andreoli e Paolo Milone, il cantautore e performer Lorenzo Baglioni e molti altri ospiti di primo piano. Tutto esaurito per l'iniziativa con il drammaturgo e narratore Stefano Massini che parteciperà il 21 febbraio alla "IV Lezione Pirella" sul tema "Raccontare la follia", dedicato alla figura di Agostino Pirella, "psichiatra umanista" e direttore dell'ospedale psichiatrico di Arezzo. I posti sono già esauriti anche per la passeggiata guidata nei luoghi dell'ex ospedale psichiatrico a cura di Associazione "Franco Basaglia. Le prenotazioni saranno riaperte in caso di rinunce. Il nutrito programma prosegue nei giorni successivi. "Ogni mente conta. Inclusione, lavoro, sport, vita indipendente" è il titolo della tavola rotonda che si terrà il 21 febbraio alle ore 15 presso il Palazzo storico di via Pellicceria 23. Parteciperanno: Fondazione Agazzi; Consorzio Coob, Associazione Pio Borri 73 odv, TMA – metodo Caputo-Ippolito. Sempre il 21 febbraio, alle ore 19 si terrà MeTe - Spettacolo di danza, teatro, improvvisazione, ricerca, terapia, comunione umana a cura di APID Toscana – Compagnia MaLaChiTe, per la regia di Chiara Unisoni. L'evento si terrà al Teatro Pietro Aretino, via della Bicchieraia 26. Gli appuntamenti proseguono il 22 febbraio. Alle ore 9 alla Sala dei Grandi della biblioteca del Campus del Pionta si terrà l'incontro "La memoria manicomiale: ricerche e esperienze a confronto", a cura di Silvia Calamai e Rosalba Nodari. Parteciperanno studiosi da diverse regioni d'Italia. Alle ore 10.30 al Liceo Petrarca, si terrà la lectio magistralis di Francesco Cattaneo, professore Estetica presso l'Università di Bologna, "Le sofferenze della partoriente. Nietzsche, estetica, malattia". Evento a cura del professore Simone Zacchini dell'Università di Siena. E alle ore 17 alla libreria Feltrinelli Point Arezzo (via Garibaldi 107) si terrà l'incontro con lo scrittore Pietro Grossi "Entropia e creatività. Flow: il meno conosciuto e più efficace dispositivo della mente umana". Grossi ha vinto alcuni dei più importanti premi letterari italiani, tra cui il Premio Campiello Europa, il premio Piero Chiara e il premio Isola di Procida Elsa Morante. Alle ore 18.30 si terrà "Malati di bellezza. Schumann, Nietzsche, Hölderlin, poesia e musica sulla soglia della follia", appuntamento presso la Sala Vasariana, piazza del Praticino 6. Uno spettacolo di musica e filosofia di Francesco Cattaneo, Alessandro Tricomi, Simone Zacchini; con la partecipazione degli allievi del Liceo Petrarca e dei lettori del circolo TeenLaAV. Le attività proseguiranno nei giorni successivi con molti altri incontri, fra i quali quelli del 23 febbraio con lo psichiatra Paolo Milone, e l'incontro del cantautore e performer Lorenzo Baglioni con gli studenti delle scuole. E ancora: performance di teatro, spettacoli teatrali, visite guidate, video game, perfino un triangolare di basket e mostre, fino al 24 febbraio. Ingresso libero venerdì 23 febbraio per l'incontro con lo psichiatra Vittorino Andreoli. L'iniziativa, curata dall'Università di Siena e dalla Libreria Feltrinelli, si aprirà alle ore 17.30 alla Sala Borsa Merci in piazza Risorgimento. Psichiatra di fama mondiale Andreoli si oppone fermamente alla concezione lombrosiana del delitto secondo cui il crimine veniva commesso necessariamente da un malato di mente, e sostiene la compatibilità della normalità con gli omicidi più efferati. È autore di libri che spaziano dalla medicina, alla letteratura alla poesia, ha realizzato programmi televisivi dedicati agli adolescenti, alle persone anziane e alla famiglia. Durante le giornate del festival, alla palazzina Donne del Campus del Ponta (viale Cittadini 33), sarà visitabile la video installazione "La stanza del fumo". Mentre presso il Palazzo storico di via Pellicceria 23, si terrà l'esposizione "Immaginazioni", con le opere realizzate da Federica Mauro, artista con disabilità che ha creato il logo del Festival della Salute mentale. Il programma completo delle iniziative e pubblicato sul sito del Festival: https://campusarezzo.unisi.it/festivalsalutementale... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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algif · 10 months ago
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Link incluso: https://fcoc-vs-battles.fandom.com/
"
WIKI DI BATTAGLIE FC/OC VS
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WIKI DI BATTAGLIE FC/OC VS
Il demone Bulma
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Riepilogo
Demon Bulma è il principale antagonista della serie di cartoni animati parodia di Dragon Ball , Demon Bulma Saga di Kishinpain. Si è suicidata e di conseguenza è andata dritta all'inferno. Tuttavia, attraverso mezzi sconosciuti, divenne l'immagine divisa di Janemba e iniziò a creare caos, costringendo i difensori della Terra a essere direttamente coinvolti.
Personalità
Nei panni di Bulma , che si preoccupa molto della sua famiglia e dei suoi amici dopo essere stata posseduta e trasformata nel demone Bulma, non si assume alcuna responsabilità delle sue azioni come uccidere Vegeta due volte, il loro figlio Trunks e sua sorella che era solo una bambina e non le importa chi lo prende. ferita tuttavia, torna per vendicarsi di coloro che l'hanno sconfitta, prendendo di nuovo il controllo completo della sua ospite Bulma.
Statistiche personali
Allineamento : Caotico Malvagio
Nome: Bulma Brief
Origine: Kishinpain
Genere femminile
Età: almeno metà degli anni trenta
Classificazione: demone
Statistiche di combattimento
Livello : 2-C | 2-C | 2-C
Poteri e abilità: Caratteristiche fisiche sovrumane , Intelligenza geniale , Volo , Manipolazione del Chi , Proiezione di energia , Combattente esperto , Acrobazie , Trasformazione , Teletrasporto , Generazione di onde d'urto , Aumento del danno , Creazione di immagini residue , Generazione di calore (tramite attacchi ki e aura), Viaggio dimensionale , Manipolazione del suono , manipolazione spazio - temporale e creazione di portali (a questo livello di potere può creare fratture dimensionali e distruggere spazio-tempo e dimensioni tascabili con la sua energia) Rigenerazione (almeno a metà) Corruzione (tipo 2), creazione di illusioni e controllo mentale , Alta tolleranza al dolore
Potenza d'attacco : livello multiverso basso (strappato la testa di Vegeta Base post-ToP) | Livello multiverso basso  (giocato senza sforzo con Goku SSJ4 Mastered Ultra Instinct post-ToP e frenato, che dovrebbe essere insondabilmente più grande dell'Ultra Istinto Mastered che ha combattuto contro Jiren, che dovrebbe probabilmente essere paragonabile almeno a Beerus. Ha completamente forgiato un Ultra Istinto, che è superiore all'interfaccia utente SSJ4 che è stata usata contro di lei (ha giocato completamente con Beerus e gli ha fatto un buco attraverso) | Livello multiverso basso (ha ottenuto potere da chiunque abbia mai ucciso, incluso Kefla Post-ToP [la cui forma SSJ con fusibili è paragonabile a SSJ Broly, il cui più forte di MUI SSJ4 scalando a Base Broly], Jiren e molti altri contemporaneamente)
Velocità : sconosciuta | Massicciamente FTL+ (ha tenuto il passo con Mastered Ultra Instinct SSJ4 Goku senza alcun problema e gli ha tagliato le mani prima ancora che potesse reagire, il che implica una grande differenza di velocità tra i due. Ha tenuto facilmente il passo con Beerus) 
Forza di sollevamento : sconosciuta | Sconosciuto
Forza sorprendente : Multiverso basso | Multiversale basso | Multiversale basso
Durabilità : sconosciuta | Livello multiverso basso | Livello multiverso basso
Resistenza : sovrumana
Portata : decine di metri. Interstellare con esplosioni di ki e attacchi
Dotazioni standard : nessuna
Intelligenza : Genio straordinario (intelligente quanto lo era in precedenza la sua controparte canonica . A differenza delle precedenti iterazioni di Bulma, Bulma Demone ha una discreta conoscenza delle arti marziali. È stata in grado di combattere Goku a livelli uniformi senza fallire nemmeno una volta)
Punti deboli: nessuno degno di nota
Chiave: Base | Forma Demone | Bomba spirituale post-demone
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Perdite notevoli:
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goccinefluo · 1 year ago
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Il tempo è una proiezione mentale.
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anamorion76 · 1 year ago
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" NESSUN GRANELLO DI INFERNO NEL MIO PARADISO PERSONALE"
Nell'intimo scenario della mia coscienza, in cui la sinistra dimora delle sofferenze avversative non trova alcuna presenza, si erge imponente l'idea, la certezza, che la dimensione infernale è completamente esclusa dall'essenza stessa del mio paradiso individuale. Un'armoniosa concatenazione di concetti, la cui tessitura si dipana con l'indole labirintica di un pensiero complesso, lascia trasparire una verità innegabile: l'inferno, nella sua più granulare articolazione, è sottoposto a una rigorosa esclusione da questa sfera personalissima, in cui i confini della felicità intrinseca si dissolvono nell'abisso delle esperienze allineate secondo una matrice di esaltazione interiore.
Mi trovo, pertanto, immerso in un panorama di beatitudine, permeato dalla luce eterea di un'illuminazione interiore che scaturisce dall'introspezione. Ogni istante, ciascuna istantanea delle pietre miliari del mio percorso, conduce a una sintesi concettuale, all'embrione di un'idea rigogliosa che innesca il riflesso profondo di una quiete mai conosciuta. È un'époque in cui l'essere e il non-essere si coagulano in una danza intricata, un balletto di concetti in cui la negazione della sofferenza e il rovesciamento dei parametri dell'inferno si configurano come pilastri dell'architettura mentale che plasma il mio paradiso intimo.
Gli angoli più remoti dell'animo si stagliano con nitida definizione, disegnando i contorni di una sfera di realtà sovrastrutturale in cui l'inferno è scorporato, frammentato, trasmutato in nulla più che una proiezione ombrosa nel vasto panorama del pensiero. Questo paradiso, dal carattere olografico, si distende con una profondità insondabile, in cui ogni visione, ogni connessione sinaptica, è un mattoncino dell'edificio concettuale in cui risiede l'antitesi del tormento.
La natura ambigua delle emozioni umane, che talvolta si dispiegano come arabeschi intricati e sfumature impenetrabili, è in questa dimensione sublimata in una sinfonia di resonanze positive, in cui il contrasto chiaroscurale tra inferno e paradiso è dissolto nella sinergia dell'armonia interna. Non si tratta, dunque, di una mera esclusione dell'inferno dalla cosmogonia dell'anima, ma piuttosto della metamorfosi stessa del concetto di inferno, una svolta epistemologica in cui l'ardore sofferente è trasmutato in una forza centrifuga che alimenta il turbine del mio essere, senza mai raggiungere le cime vertiginose del dolore.
In questa espressione di pensiero, in questo affresco dell'anima, si cela la quintessenza di un viaggio interiore che trascende la dicotomia dei tormenti e dei piaceri, innalzando l'animo a uno stato di coscienza in cui la fiamma dell'inferno si fa debole luminescenza, un fantasma nell'opera dell'autoconsapevolezza. Il mio paradiso personale, dunque, è un tempio della mente in cui ogni pietra è posta con cura, in cui ogni pilastro di pensiero regge l'architrave di una verità compiuta: l'inferno è un granello di sabbia disperso nella vastità incommensurabile di un deserto paradisiaco. MS
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lestreghedifenix · 1 year ago
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LA MAPPA DELLE RUGHE
Le rughe facciali sorgono indipendentemente dallo stato della pelle, e sempre in determinati punti. Questo succede a causa dell'indebolimento a livello energetico degli organi collegati a questi punti, nonché a causa di somatizzazioni.
1. LE RUGHE DELL'INTELLIGENZA. La proiezione della testa è sulla fronte. Pitagora diceva: "Non farti mai consigliare da coloro che hanno la fronte liscia - non riflettono mai."
2. LE RUGHE DELLA SAGGEZZA. Si tratta della proiezione delle spalle, le spalle simboleggiano la capacità di sopportare le peripezie della vita.
3. LE RUGHE DELLA SORPRESA. Si trovano nella parte del viso collegata agli avambracci e ai gomiti. Nel piano mentale i gomiti simboleggiano la prontezza di accettare le novità. Per evitare queste rughe occorre accettare ciò che accade in maniera adeguata e non rimanere sempre sorpresi.
4. LE RUGHE DELLA TESTARDAGGINE. E' la proiezione del collo, al livello mentale queste rughe parlano del rifiuto di vedere i vari lati del problema.
5. LE RUGHE DELLA SOLITUDINE. Le malattie della tiroide e della parte superiore della schiena. Nel piano mentale si manifesta così la sensazione di essere soli ed attaccati dalla vita.
6. LE RUGHE DELLA SCRUPOLOSITA'. Sono le famose "zampe di gallina". E' la proiezione delle dita delle mani. Coloro che hanno queste rughe sono spesso troppo attenti alle piccole cose della vita.
7. LE RUGHE DEI RETROGRADI. Sono le malattie del tratto gastrointestinale. Nel piano mentale è la paura delle novità.
8. LE RUGHE DELLA FORZA VITALE. Non è tanto una ruga quanto una piega della pelle, un piccolo canale. Qui si riflette lo stato di quasi tutti gli organi collegati alla digestione, nonché delle anche e delle natiche (stabilità del corpo, il movimento in avanti in tutti i sensi).Una piega ben pronunciata significa la capacità di recuperare velocemente le forze. Un canale profondo e lungo: la longevità.
9. LE RUGHE DELLA TIMIDEZZA. Segnalano le malattie dello stomaco e del duodeno. Se sono intorno a tutta la bocca: un cattivo funzionamento dell'intestino in generale.
10. LE RUGHE DEL PESSIMISMO. Questa area del viso è collegata ai reni. Le cause mentali: la critica, le delusioni, la sfortuna, l'arrendevolezza, l'ansia (surreni).
11. LE RUGHE DELLA DELUSIONE. Sono collegate a molti organi importanti, e la loro presenza suppone delle disfunzioni dei reni, del fegato, della cistifellea, dell'intestino e del cuore.
12. LE RUGHE DELL'INSICUREZZA. Possono apparire in caso di ulcera allo stomaco. Esprimono la paura di lasciare perdere ciò che è morto, la convinzione di aver fallito.
13. LE RUGHE DELL'INDIFFERENZA. Assomigliano alle rughe che al livello mentale possono condurre alle disfunzioni nei polmoni (depressione, tristezza, paura delle novità, stanchezza di vivere), alla milza (ossessioni), al fegato (ira, irascibilità, lamentele), alle ginocchia (orgoglio, testardaggine), piedi (perdita dei punti di riferimento nella vita), alla gambe (la rottura degli ideali).
14. LE RUGHE DELLA PAURA. Problemi all'intestino, le emorroidi. Nel piano mentale riflettono la paura di non riuscire, l'ira (passata), la paura dell'addio. E' una proiezione dei piedi; i dolori nelle piante dei piedi possono insorgere per la paura del futuro, o per la paura di fare il primo passo.
Etica Ippocratica
Fonte: Web
#lestreghedifenixwitchtcraft #tarotschoolFenix
#tarot
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scenariopubblico · 2 years ago
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#FICFest: 8 maggio
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Nel secondo giorno del #FICFest la serata è stata condivisa da: compagnia Bellanda, con L’altra stanza, e I Vespri/Giovanni Insaudo con AriK/Kira.
Ma cosa hanno suggestionato i titoli agli occhi del pubblico ancor prima di occupare i posti? Abbiamo chiesto loro cosa ne pensassero…
«L'altra stanza, un luogo di pace, un rifugio, un qualcosa che cerchi in caso di necessità».
«Un'altra opportunità dove realizzare i propri sogni, un'altra chance».
«AriK/Kira qualcosa di specchiato, dualistico».
«E' un palindromo, una frase che letta da destra a sinistra mantiene stessa forma».
L'altra stanza è un'idea e una produzione della Compagnia Bellanda, vincitrice del bando di residenza ACASA 2022/2023.  Il sostegno di Scenario Pubblico, Centro di Rilevante Interesse nazionale per la danza, ha dato la possibilità agli interpreti e fondatori della compagnia, Giovanni Leonarduzzi e Lia Claudia Latini, di portare in scena la loro performance: una ricerca di incastri tra due metà, in principio separate da Dio, che nella vita sono alla continua e costante ricerca dell'altro.
«Salve, questo è l'inizio di un racconto che parla di coppie [...] non siamo niente senza storie, vi invitiamo a credere in questa».
Queste parole, e un telo dorato-argento posizionato al centro della scena, hanno aperto la performance, destando il sospetto tra il pubblico che sotto il telo ci fosse qualcuno. La ricerca inizia con la danzatrice, in solitudine. La quiete è rotta dai movimenti repentini del telo da cui, solo alla fine, fuoriesce un corpo: l’altra metà.
I tentativi di ricongiungimento tra i due hanno avuto un carattere forte, mescolando passionalità, lotta e intesa. La centrifuga dei corpi si è conclusa quando la donna ha preso il sopravvento, trascinando il corpo inerte dell'altro, fino allo spegnersi dei riflettori.
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«Dopo tante settimane di lavoro, spero che tutto vada bene, sono felice di poter presentare in prima assoluta AriK/Kira». Queste le parole di Giovanni Insaudo, fondatore de I VESPRI, coreografo, danzatore e Art Maker nato in Sicilia. Esordisce così a pochi minuti dalla prima assoluta del suo lavoro, effettuato grazie alla residenza a Scenario Pubblico, con le danzatrici Corinne Cilia e Gaia Triacca.
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L'idea coreografica si è basata sulla poesia di Sylvia Plath Sono d'argento e ha visto coinvolti i due soggetti femminili diversi, complementari tra loro, il riflesso l'una dell’altra. Le protagoniste del duetto avevano addosso un particolare corsetto di gesso, simbolo di una restrizione materiale che rappresenta l'incapacità del soggetto di ammettere la realtà per come è. Ciò che viene messo in rilievo, infatti, è la verità, quella che tutti vedono ma che nessuno accetta.
Le due hanno incantato gli occhi e le orecchie degli spettatori, con incastri e movimenti dinamici e con il sussurrare della poesia della Plath, l'una all'altra, come se a parlare non fossero due entità separate, ma un unicum di corpo e anima dove la voce della coscienza è la protagonista indiscussa.
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«Sono d’argento e rigoroso. Non ho preconcetti. Quello che vedo lo ingoio all’istante così com’è, non velato d’amore o da avversione.» S. Plath
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Da ieri sera per tutte le giornate del #FICFest sarà possibile assistere alla proiezione di #700Dante un cortometraggio di videodanza nato da un’idea di Arturo Cannistrà ed Ernesto Forni, con la partecipazione di Paola Tosto e Alessandro Pennisi.
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Prodotto in collaborazione con Parmamusic Film Festival, il corto è stato ideato in occasione del settecentesimo anniversario dalla morte di Dante e con l'intento di rappresentare il viaggio immaginario di due anime perse. Entrambe decidono di liberarsi insieme dalle catene della schiavitù mentale per dirigersi verso la purificazione che le porterà a capire il vero scopo della vita. In assonanza con il viaggio dantesco, le fasi della liberazione e i luoghi sono stati pensati ispirandosi all’inferno, al purgatorio e al paradiso. Le riprese sono state fatte in diverse località siciliane, come i crateri dell’Etna (Inferno), Punta Castelluccio Riserva del Plemmirio (Purgatorio), la Scala dei Turchi (Paradiso) che hanno reso il cortometraggio più suggestivo.
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Il processo di creazione è stato strettamente connesso con i danzatori che, all’interno dei diversi luoghi, hanno potuto esprimere attraverso il movimento anche le loro idee coreografiche. Non perderlo nei prossimi giorni! Lo trovi in white box.
Il #FICFest prosegue oggi, 9 maggio, con i seguenti appuntamenti:
h .20.45 - T.R.I.P.O.F.O.B.I.A (perfomance della Compagnia Ivona, coreografia di Pablo Girolami, presso Scenario Pubblico);
h. 21.15 - Cu mangia fa muddichi (performance di Dario Rigaglia, presso Scenario Pubblico).
A domani con la prossima pagina del Blog!
Credits: Redattore: Federica Lombardo Reporter: Martina Giglione, Federica Lombardo Media: Simona Puglisi, Shamira Renzi Revisione: Sofia Bordieri
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On the second day of the #FICFest, the evening was shared by: Compagnia Bellanda, with L'altra stanza, and I Vespri/Giovanni Insaudo with "AriK/Kira".
But what did the titles suggest to the public right before taking the seats? We asked them about their presentiments…
«L'altra stanza A place of peace, a shelter, something you seek in case of need».
«Another opportunity to make your dreams come true, another chance».
«AriK/Kira something mirrored, dualistic».
«It's a palindrome, a sentence that when read from right to left maintains the same shape».
L'altra stanza is an idea and a production by Compagnia Bellanda, winner of the ACASA 2022/2023 residency call. The support of Scenario Pubblico, Centro di Rilevante Interesse nazionale per la danza, gave the dancers and the founders of the company, Giovanni Leonarduzzi and Lia Claudia Latini, the opportunity to stage their performance: a search for the common points between two halves, in principle separated by God, who in life are in the continuous and constant search for the 'other.
«Hello, this is the beginning of a story about couples [...] we are nothing without stories, we invite you to believe in this one».
These words, and a gold-silver sheet positioned at the center of the stage, opened the performance, giving the impression to the audience that someone was under the sheet. The stillness is broken by the sudden movements of the sheet from which, only at the end, a body emerges: the other half.
The attempts to reunite the two had a strong character, mixing passion, struggle and understanding. The fight between the bodies ended when the woman took over, dragging the static body of the other until the lights went out.
«After many weeks of work, I hope everything goes well, I'm happy to be able to present the world premiere of AriK/Kira». These are the words of Giovanni Insaudo, founder of I VESPRI, choreographer, dancer and Art Maker born in Sicily.
This way he made his debut just after the world premiere of his work, brought out thanks to the residence at Scenario Pubblico and the dancers, Corinne Cilia and Gaia Triacca.
The choreographic idea was based on Sylvia Plath's poem Mirror and involved the two different, but yet complementary female characters, representing the reflection of each other. The protagonists of the duet were wearing a particular plaster corset, the symbol of a material restriction that represents the subject's inability to admit reality as it is. In fact, what is highlighted is the truth, the one that everyone sees but that no one accepts.
The dancers enchanted the eyes and ears of the spectators with dynamic and compatible movement, as well as whispering one to another Plath's poetry as if they were a unique body and soul where the voice of conscience is the undisputed protagonist.
«I am silver and rigid. I have no prejudices. What I see I swallow instantly as it is, disclosed with love or aversion». S. Plath
The #FICFest continues today, on the 9th of May with the following events:
h .20.45 - T.R.I.P.O.F.O.B.I.A (performance of Compagnia Ivona, choreography Pablo Girolami, in Scenario Pubblico);
h. 21.15 - Cu mangia fa muddichi (performance of Dario Rigaglia, in Scenario Pubblico). 
We’ll see You tomorrow with the new blog news!
Credits Redation: Federica Lombardo Reporter: Martina Giglione Media: Simona Puglisi Text revision: Sofia Bordieri Translation: Ania Kaczmarska
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sophiaepsiche · 2 years ago
Note
In merito al concerto di tempo circolare e non lineare, come posso inserire il karma nell’equazione?
Mi piacerebbe molto se indagassi la materia in prima persona, conoscendo te stesso, e non la prendessi come una teoria. Ricorda che i dubbi teorici si risolvono solo con la pratica e che, tra l’altro, non ti serve alcuna teoria di base per cominciare a praticare il conosci te stesso. Queste non sono cose difficili da capire da soli, perché fanno parte delle leggi di natura e sono facilmente osservabili. Se cominci ad indagare te stesso, con una certa perseveranza, vedrai che il pensiero è ripetitivo e si ripresenta in loops, soprattutto quando è ossessivo; i loops sono proprio dei movimenti circolari e si ripresentano molto velocemente. Se si modificano, grazie alla vicinanza della consapevolezza, più che circolari ti sembreranno ‘a spirale’, poiché diverranno finalmente dinamici, ripresentandosi come ‘alleggeriti’. Se la presenza mentale ti fa notare questo movimento dentro di te, ‘al microscopio’, ti sarà facile notare anche la ciclicità degli eventi della tua vita. Vedrai come ciclicamente si ripresentano le stesse ‘lezioni’ personali, le stesse dinamiche relazionali, gli stessi input e le tue stesse reazioni inconsce più o meno modificate.
In un mondo in cui praticamente tutti abbiamo degli irrisolti a causa di abusi narcisistici, abbandoni, traumi, molestie sessuali e di varia altra natura, abbiamo quasi tutti sviluppato un adattamento subconscio che va risolto. Che abbiamo fatto un percorso di psicoterapia o meno, la vita stessa ci presenterà l’irrisolto ciclicamente per ritentare una soluzione, stimolandoci a livello esperienziale con una crisi e, a livello interiore, facendo risalire il caos dei loops legati al particolare irrisolto. Ora, quando la presenza mentale è tanta da cominciare a trascendere tali contenuti, il ciclo delle ‘lezioni’ esterne si velocizza moltissimo. Questo rende possibile al praticante spirituale osservare la realtà palpabile del ‘karma’ (o di quello che qui a volte chiamiamo ‘destino inconscio’) senza dover credere a niente. Gli rende possibile considerare il tempo circolare come tempo psichico, appesantito dalla mancata evoluzione. Lo vede nel presente e questo gli basta per comprendere che siamo qui per evolvere interiormente fino a trascendere tutto questo movimento. Il movimento a spirale, sia dentro che fuori di noi, è il movimento della vita. Hai mai visto un video in time-lapse dello stelo di una piantina che cresce? Cresce a spirale. Il movimento della vita è sempre a spirale, è sempre in crescita, è di per sé evolutivo. Non evolvere è contrario alla vita e alle sue leggi.
Questa spirale, a livello psichico, si riattiva ed evolve solo se siamo attenti ai contenuti che il subconscio ci ripropone.
Ad oggi l’evoluzione interiore nell’uomo è quasi ferma perché non si conosce il grande valore terapeutico dell’attenzione interiore, che si relega solo ad una pratica spirituale, mentre il mondo va a picco a causa della nostra arretratezza psichica. I contenuti subconsci determinano il ‘karma’, una proiezione esterna atta a stimolare la risoluzione interiore. La sfida è sempre interiore! Se non adempiamo il fine dell’uomo, che è rendere conscio l’inconscio e superarlo, le crisi esterne non potranno che peggiorare, sia a livello mondiale che individuale. Per questo serve la pratica del conosci te stesso e non le teorie. Non serve credere, serve evolvere e lo si fa mettendo l’attenzione dentro, in noi, dove le leggi di natura risiedono e arbitrano il destino personale e dell’intera umanità. Quando questo intento è sostenuto a lungo si approda alla saggezza e alla spiritualità in modo del tutto naturale.
Spero di averti aiutato.
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kikkofindaeas · 2 years ago
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Ma non era morta ...
... era soltanbto priva di sensi . Una lucertola viva non poteva superare la barriera , ma una lucertola priva di sensi poteva farlo . Quella , allora , non era una barriera per la carne vivente , ma soltanto per la carne cosciente . Era una proiezione mentale , un ostacolo mentale .
( Tract from ... Arena - F. Brown )
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