#presbite dagli occhiali
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Scimmie in Thailandia, non solo macachi: incontro ravvicinato con il Langur dagli Occhiali!
Mi sono follemente innamorato! Sì, ho perso letteralmente la testa per un simpatico primate incontrato per caso nel Parco Nazionale di Khao Sam Roi Yot (qui il link alla pagina del Parco di Khao Sam Roi Yot nel sito dei Parchi Nazionali della Thailandia). Si chiama langur dagli occhiali o presbite dagli occhiali, più aristocraticamente detto Trachypithecus obscurus, ed è di una riservatezza così dolce che è impossibile resistere ai suoi modi così gentili e al suo sguardo così sornione! Ora ditemi voi se non ha una faccia davvero simpatica…
Le mie precedenti esperienze con le scimmie tailandesi non sono state sempre piacevoli (sua su Viaggio Vero che sul mio diario vi ho parlato di Lopburi – e vi ho anche parlato delle scimmie scippatrici di Hua Hin) e di certo se si fosse trattato di macachi avrei seguito alcune regole di base che con gli animali selvatici vanno sempre rispettate:
tenere presente che si tratta comunque di animali selvatici con comportamento spesso imprevedibile;
non dimenticare che sono animali molto intelligenti e curiosi, veloci e dotati di una notevole forza e di denti per mordere;
non perdere mai di vista telefonini, macchine fotografiche e altri oggetti di valore compresi occhiali da sole e altri oggetti di valore che attirano comunque l’attenzione delle scimmie (macachi);
non permettere mai ai macachi di saltarti addosso (cosa che specialmente a Lopburi è praticamente impossibile);
non sorridere mostrando i denti (segno di minaccia).
Con i langur invece non mi sono sentito minacciato.
Nei 2 brevi video qui sotto potete rendervi conto di come fossero vicini e di come fossero interessati più alle foglie che al fatto che stessi praticamente dentro casa loro a curiosare.
I langur dagli occhiali misurano fino a oltre 1 metro e mezzo ma più della metà della lunghezza del corpo è della coda (nelle foto qui sotto è facile notare questa particolarità) Arrivano a pesare fino a 7-8 kg. I cuccioli più piccoli (fino a circa 6 mesi) sono facilmente riconoscibili dal mantello colore arancio, mentre gli adulti hanno il pelo grigio più o meno scuro. In natura, nelle zone meno contaminate dalla presenza dell’uomo, hanno un’aspettativa di vita di circa 30 anni. La caratteristica peculiare dei langur è la faccia nuda sulla quale spiccano due anelli di colore più chiaro attorno agli occhi e alla bocca.
Questi primati diurni passano circa 7 ore al giorno mangiando. Si nutrono essenzialmente di foglie e germogli (ma non disdegnano saltuariamente la frutta – il che non vi autorizza a offrirne ovviamente) e vivono in gruppi familiari di una decina di individui. Prediligono le foreste pluviali e sono presenti in natura, oltre che qui in Thailandia, anche in Malesia e Birmania. Questa qui sotto è la mappa della Thailandia con i parchi e le località dove è possibile imbattersi nei langur dagli occhiali.
Secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura queste simpatiche scimmie sono una specie a rischio d’estinzione e pertanto l’hanno inserita nella loro “red list”: spetta a ciascuno di noi far sì che questo non accada. Un turismo responsabile parte da ciascuno di noi. Se quindi vi imbattete in un animale selvatico nel suo habitat evitate di dargli da mangiare, non cercata a ogni costo di toccarlo (soprattutto i cuccioli vanno lasciati in pace), rispettate il suo ambiente (la plastica è un problema davvero serio per la Thailandia e per tutto il sudest asiatico – non gettate rifiuti, riportarli indietro non costa nulla!).
Le scimmie sono una satira vivente della razza umana, con innumerevoli variazioni. Henry Ward Beecher
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