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#pista ciclabile del Garda
lamilanomagazine · 1 year
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Vicenza, nasce la nuova ciclabile lungo strada di Carpaneda
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Vicenza, nasce la nuova ciclabile lungo strada di Carpaneda. Si sono conclusi i lavori della nuova pista ciclopedonale tra Vicenza e Creazzo che questa mattina è stata aperta alla circolazione alla presenza delle amministrazioni provinciali e comunali di Vicenza e Creazzo. Il percorso si inserisce nel più ampio progetto di collegamento ciclabile tra Vicenza e Montecchio Maggiore e diventerà un tratto dell’“autostrada delle bici” Aida, l'Alta Italia Da Attraversare, progetto promosso da Fiab per collegare le città del Nord. Da Vicenza a Creazzo “Un percorso ciclopedonale prezioso che da Vicenza, in particolare dalla zona Pomari, attraverso Creazzo e Sovizzo, arriva a Montecchio Maggiore e, quindi, fino al Lago di Garda – ha precisato l’amministrazione comunale –. Il nostro grazie va a Creazzo per aver reso possibile il collegamento tra i due Comuni, anche in ottica di spostamenti casa lavoro, alla Provincia di Vicenza per l’importante sostegno al cicloturismo sul territorio, e a Fiab Vicenza, per il sollecito a completare l’Alta Italia da Attraversare AIDA, un asse di collegamento fondamentale in tutto il nord Italia, di cui questo tassello è un anello fondamentale. Si tratta di un’opera molto attesa e importante dal punto di vista della mobilità sostenibile che ci permetterà di valorizzare ancora di più il nostro territorio e quello dei Comuni contermini”. Un collegamento sicuro La nuova pista ciclopedonale di snoda in un contesto ambientale e naturalistico di pregio, e costituisce un collegamento ciclabile sicuro per raggiungere il centro della città dalla zona e dai Comuni posti ad ovest del capoluogo. Sfruttando in parte l’argine del fiume, rappresenta inoltre un percorso di grande interesse cicloturistico e quindi una nuova occasione di valorizzazione del territorio. Per quanto riguarda il tratto nel Comune di Vicenza, l’infrastruttura ha uno sviluppo di circa 1.600 metri, in continuità con la pista ciclabile proveniente da Creazzo, Sovizzo e Montecchio Maggiore. A partire dal confine comunale, in corrispondenza della rotatoria su strada Piazzon, la pista si snoda verso est lungo strada della Carpaneda, che risulta così riqualificata e messa in sicurezza, per poi proseguire sull'argine e attraversare la roggia Dioma fino a raggiungere via Battaglione Valtellina e il sottopasso dello svincolo della tangenziale, realizzato da Anas, per la connessione alla zona residenziale dei Pomari di fronte alla Camera di Commercio. L’attraversamento della Dioma avviene su un nuovo ponte in acciaio lungo 25 metri. 2kd di pista ciclabile L'intera ciclabile di collegamento tra Vicenza a Montecchio Maggiore attraverso Creazzo, lunga circa 2.130 metri, fa parte di un intervento che vale complessivamente 1.750.000 euro, di cui 800 mila euro coperti dalla Provincia di Vicenza, 600 mila euro da Vicenza e 350 mila euro da Creazzo. I lavori sono stati eseguiti, con il coordinamento del servizio Mobilità, trasporti e lavori pubblici, dalla ditta CGC Srl di Altavilla Vicentina che si è aggiudicata l’opera per circa 820 mila euro. Read the full article
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bicilive · 2 years
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La pista ciclabile del Garda tratto Limone – Capo Reamol https://t.co/f3b6EDu5dS
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personal-reporter · 5 years
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Ciclopedonale del Garda: la pista con vista mozzafiato
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alessandrobelliere · 6 years
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La bellissima pista ciclabile che da Riva del Garda arriva a Trento
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italianaradio · 5 years
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Mantova, la bella sul lago
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/mantova-la-bella-sul-lago/
Mantova, la bella sul lago
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Mantova, la bella sul lago
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Chi arriva a Mantova resta colpito dal suo fascino immutato nel tempo, dall’atmosfera unica e accogliente che si respira. Una città che toglie il fiato quando la si ammira dalle sponde dei laghi. Da qui appare come sospesa sull’acqua, protagonista di un paesaggio quasi surreale, fatto di storia, di arte e di natura. Entrando dal ponte di San Giorgio si può ammirare lo skyline unico della città, con il suo Castello, le torri, le cupole, i campanili e i palazzi storici di straordinaria bellezza.
Immersa nella Riserva Naturale Valli del Mincio, la città incanta per i tre laghi che la circondano e offre percorsi a piedi, in bicicletta, in barca o in motonave alla scoperta degli ambienti naturalistici, della flora e della fauna tipica di queste zone lacustri. Sul Lago Superiore, nel periodo estivo, è possibile assistere alla straordinaria fioritura dei fior di loto che creano ineguagliabili contrasti di luci e colori. Attorno alla città si snoda una pista ciclabile che consente piacevoli escursioni all’interno del parco periurbano, da cui partire verso le località di Grazie, Peschiera del Garda e Sabbioneta.
Mantova dunque non è fatta per essere visitata velocemente. Le piazze, i vicoli, i ciottoli invitano il visitatore ad ammirare lentamente ogni monumento e ogni palazzo storico di questa città dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO insieme alla vicina Sabbioneta. Chi va a Mantova non può non immergersi nel fascino immutato nel tempo di una città che ogni volta sa stupire ed emozionare il visitatore.
Chi arriva a Mantova resta colpito dal suo fascino immutato nel tempo, dall’atmosfera unica e accogliente che si respira. Una città che toglie il fiato quando la si ammira dalle sponde dei laghi. Da qui appare come sospesa sull’acqua, protagonista di un paesaggio quasi surreale, fatto di…
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Rosa Marchetti
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freedomtripitaly · 5 years
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Considerata da Winston Churchill l’ottava meraviglia del mondo, la Strada della Forra è una tortuosa lingua incastonata nella roccia, che offre, a chi ha la fortuna di percorrerla, l’impressione di entrare nella pancia della montagna. Si trova sulla sponda lombarda del Lago di Garda e inizia sul lungolago per arrivare al borgo di Pieve di Tremosine, in provincia di Brescia. È un tratto di strada non molto lungo, solo 6 chilometri, ma molto affascinante, ricavato nella forra del torrente Brasa. Le profonde gallerie che si lasciano alle spalle piante rampicanti per inghiottire lo sguardo in un’alternanza continua di buio e luce sono state divorate anche da James Bond (Daniel Craig) nel film “007 Quantum of Solace”. Alla guida della sua Aston Martin, Bond scappa dagli inseguitori che gli danno la caccia per liberare Mr. White (Jesper Christensen), imprigionato e legato nel vano posteriore della macchina. Una corsa contro il tempo, che si snoda tra le località di Gargnano, Campione, Tremosine, Limone del Garda, Riva del Garda, Torbole e Malcesine. Fin dalla prima scena si entra così nel vivo dell’action movie, percorrendo la provinciale 38, la Porto-Pieve, che dalla Gardesana sale verso gli altopiani di Tremosine passando attraverso la Strada della Forra. L’inseguimento porta 007 sulle sponde del Lago di Garda e poi verso Sud, passando per la Liguria, fino alla Toscana. Ma le gole della Forra sono protagoniste anche della location del videogame “Ride3”, forse il miglior gioco di corse motociclistiche in circolazione. Dai 65 metri del lungo lago ai 423 metri del borgo di Pieve di Tremosine sul Garda, la strada è un vero gioiello di ingegneria che, nel 1913, quando fu inaugurata, fu davvero rivoluzionaria. Ha avuto il merito di porre fine a una situazione di isolamento durato secoli e di aprire una nuova via di comunicazione. Fino ad allora, infatti, per raggiungere il porto da dove partivano i piroscafi o per raggiungere le altre cittadine, gli abitanti di Tremosine erano costretti a percorrere ripidi sentieri, carichi di merci da portare sull’altopiano o da imbarcare commerciarle. Oggi la Strada della Forra è una delle più belle che si possano percorrere in Italia, specie per i motociclisti. La si può percorrere tranquillamente anche in auto, ma guidando lentamente e cedendo il passo alle auto che si incrociano nei punti più stretti e nelle gallerie. È assolutamente sconsigliato, invece, farla in bicicletta. Per la due ruote, non lontano, c’è un’altra strada più adatta, la pista ciclabile del Garda, a detta di molti, la ciclabile più bella d’Italia. @Wikimedia Commons https://ift.tt/2CCXVDN La strada di James Bond sul Lago di Garda Considerata da Winston Churchill l’ottava meraviglia del mondo, la Strada della Forra è una tortuosa lingua incastonata nella roccia, che offre, a chi ha la fortuna di percorrerla, l’impressione di entrare nella pancia della montagna. Si trova sulla sponda lombarda del Lago di Garda e inizia sul lungolago per arrivare al borgo di Pieve di Tremosine, in provincia di Brescia. È un tratto di strada non molto lungo, solo 6 chilometri, ma molto affascinante, ricavato nella forra del torrente Brasa. Le profonde gallerie che si lasciano alle spalle piante rampicanti per inghiottire lo sguardo in un’alternanza continua di buio e luce sono state divorate anche da James Bond (Daniel Craig) nel film “007 Quantum of Solace”. Alla guida della sua Aston Martin, Bond scappa dagli inseguitori che gli danno la caccia per liberare Mr. White (Jesper Christensen), imprigionato e legato nel vano posteriore della macchina. Una corsa contro il tempo, che si snoda tra le località di Gargnano, Campione, Tremosine, Limone del Garda, Riva del Garda, Torbole e Malcesine. Fin dalla prima scena si entra così nel vivo dell’action movie, percorrendo la provinciale 38, la Porto-Pieve, che dalla Gardesana sale verso gli altopiani di Tremosine passando attraverso la Strada della Forra. L’inseguimento porta 007 sulle sponde del Lago di Garda e poi verso Sud, passando per la Liguria, fino alla Toscana. Ma le gole della Forra sono protagoniste anche della location del videogame “Ride3”, forse il miglior gioco di corse motociclistiche in circolazione. Dai 65 metri del lungo lago ai 423 metri del borgo di Pieve di Tremosine sul Garda, la strada è un vero gioiello di ingegneria che, nel 1913, quando fu inaugurata, fu davvero rivoluzionaria. Ha avuto il merito di porre fine a una situazione di isolamento durato secoli e di aprire una nuova via di comunicazione. Fino ad allora, infatti, per raggiungere il porto da dove partivano i piroscafi o per raggiungere le altre cittadine, gli abitanti di Tremosine erano costretti a percorrere ripidi sentieri, carichi di merci da portare sull’altopiano o da imbarcare commerciarle. Oggi la Strada della Forra è una delle più belle che si possano percorrere in Italia, specie per i motociclisti. La si può percorrere tranquillamente anche in auto, ma guidando lentamente e cedendo il passo alle auto che si incrociano nei punti più stretti e nelle gallerie. È assolutamente sconsigliato, invece, farla in bicicletta. Per la due ruote, non lontano, c’è un’altra strada più adatta, la pista ciclabile del Garda, a detta di molti, la ciclabile più bella d’Italia. @Wikimedia Commons La Strada della Forra è una tortuosa lingua incastonata nella roccia tra il lago e i borghi gardesani. Percorsa anche da 007, è tra le più affascinanti d’Italia.
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disciules · 4 years
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Non c’è niente di meglio del giro completo del Lago di Garda per decidere dove passare le tue prossime vacanze o il prossimo weekend! Ovviamente se decidete di fare questo giro in giornata è meglio munirvi di biciclette o di motorino per non inceppare nel traffico del weekend.
Ci sono alcuni tratti nelle vicinanze di Limone sul Garda dove è davvero spiacevole andare in bicicletta perché in quel tratto di strada sono presenti molte gallerie davvero interminabili. Non consiglierei quindi a nessuno di passare da quelle parti in bici, in particolare tra Limone e Gargnano. Inoltre, se il vostro intento è di farlo in bicicletta il mio consiglio è quello di dividerlo a tappe di due giorni.
Un altro suggerimento può essere quello di prendere il traghetto a Limone per farsi portare a Riva del Garda, evitando così le gallerie più brutte.
Il giro del lago è di circa 145 Km ed in moto / motorino lo si gira in circa un paio di ore, mentre se contiamo anche due o tre tappe possiamo arrivare a circa 6 ore.
Vediamo quindi quali sono i possibili itinerari e le fermate da effettuare durante il percorso!

In questo esempio partiremo da Desenzano per poi ritornare al punto di partenza.
Sirmione e Desenzano; si o no?
Desenzano è una cittadina molto carina, ma essendo una delle prime raggiungibili dalla Lombardia in estate è presa d’assalto da molte persone. Per questo motivo il mio consiglio è quello di evitare di fermarsi qui per fare un bagno. Lo stesso discorso vale per Sirmione; è davvero un gioiellino e merita sicuramente più giorni invece che di una tappa mordi e fuggi. In questo modo farete una deviazione importante, non troverete parcheggio (in macchina, se non a pagamento) e non riuscirete a godervela in quanto è tutta da esplorare ed in particolare nella punta più a nord ovviamente.
Di Sirmione abbiamo parlato delle sue meravigliose cantine, di cosa fare durante una giornata di pioggia e di tutte le attrazioni e punti di interesse tra Sirmione e Desenzano in quest’altro articolo.
Se cercate inoltre un hotel come base di partenza qui ne abbiamo elencati 10 dal sapore tropicale!
Nella sponda orientale del Lago di Garda troviamo tra le prime tappe Lazise, Bardolino e Garda. Per l’itinerario di un giorno dovrete scegliere una di queste tre!
Lazise o Bardolino
Non c’è una vera classifica tra queste tre cittadine ma Lazise e Bardolino sono molto caratteristiche. Ecco un collage di queste due città per permetterti di fare la tua scelta.
Lazise è ricco di storia, di monumenti e di cultura, ospitale per il clima mite che il lago e le colline moreniche offrono ai villeggianti che lo scelgono come meta delle loro vacanze. Dispone di ampi parcheggi, locali ospitali, ristoranti fra i più rinomati della zona, dove si possono gustare i piati tipici della gastronomia tradizionale e internazionale.
Bardolino ha una meravigliosa passeggiata sul lungolago e delle acque che farebbero invidia alla Sardegna. Il centro storico è differente da quello Medievale di Lazise ed ha un’anima più “veneziana”.
Le spiagge sono piccole ma ben attrezzate e facili da raggiungere come quella di Punta Cornicello, qualora voleste fare una sosta.
Verso Malcesine
Da qui in poi è tutto un paradiso immerso nel verde con piccole spiaggette nelle quali passare momenti di relax. A differenza della sponda Occidentale, il percorso che porta a Malcesine è caratterizzato da spiagge e lidi. Se avete deciso di fare il giro del lago in più tappe e non potete rinunciare alla comodità delle strutture organizzate avrete sicuramente sentito parlare di Punta S.Virgilio. Qui troverete la spiaggia Baia delle Sirene, nei pressi di Garda. Si tratta di una spiaggia attrezzata a pagamento, raggiungibile attraverso una passeggiata all’interno dell’omonimo parco oppure arrivando a piedi da Garda e passeggiando lungo la spiaggia.
Il parco è aperto da aprile a settembre. Dal 10 Maggio fino al 25 Settembre è aperto tutti i giorni, l’ingresso è a pagamento dalle ore 10.00 alle ore 18.00, con tariffe speciali per i più piccoli e per le visite brevi.
l Parco offre una serie di servizi, compresi nel prezzo del biglietto:
parcheggio gratuito fino ad esaurimento posti
sdraio e lettini
tavoli da ping pong
accesso ai chioschi
parco giochi per bambini con tanti giochi e programma giornaliero con animazione
area TV
tavoli da pic nic
docce, WC
ingresso gratuito ai nostri amici a quattro zampe purchè al guinzaglio
Baia delle Sirene
Ecco qualche foto dell’itinerario tra Bardolino, Garda e Malcesine.
Da queste parti inoltre, ci sono molte spiagge in cui praticare nudismo ma, a differenza della sponda Lombarda vicino a Manerba, senza preoccuparsi di venire importunati.  Non sono solo luoghi in cui sentirsi liberi ma bellissime rientranze nelle quali poter fare un bagno in totale solitudine.
Malcesine è un vero gioiello del lago, grazie anche al magnifico Castello Scaligero. Sul sito VisitMalcesine è possibile scoprire per intero tutto il territorio:
Immaginati un piccolo borgo medievale circondato dalla natura. A est, i campi di olivo e il Monte Baldo, statico e maestoso. A ovest, le spiagge e il Lago di Garda, dinamico e vigoroso. Nel mezzo, sospeso fra acqua e montagna, un piccolo paese raccolto attorno al Castello Scaligero.
Il centro storico è un intrecciato sali e scendi di piccole vie acciottolate dove si affacciano le attività commerciali. È un alternarsi di scorci sulle antiche case, sui vicoli e sulla natura che circonda il paese.
Camminando verso il lago, meritano una visita il porto, il porto vecchio e il Palazzo dei Capitani.
Uscendo dal centro e passeggiando sul lungolago o la pista ciclabile ti troverai a fotografare il paese circondato da lago e montagna: la foto cartolina della bella Malcesine che non smette mai di emozionare.
Non mancano le spiagge per qualche ora di sole e di relax, una partita a palla e un tuffo al lago nelle fresche acque del Garda.
Vicino al centro del paese la Funivia Malcesine Monte Baldo che con la sua cabina rotante ti porta sul Monte Baldo, a tratto Spino, a 1780 metri di quota. I più sportivi devono sapere che i primi sentieri partono già dal paese.
Leggi di più: COSA FARE, VEDERE E FOTOGRAFARE A MALCESINE
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I am really in love with Malcesine 😍 😊 #malcesine #lagodigarda #gardasee #lakegarda #italy #gardalake #montebaldo #venetodascoprire #malcesinesulgarda #italia #malcesineitaly #visitmalcesine #verona #instagarda #travel #italien #lake #landscape #nature #photography #venetogram #funiviamalcesinemontebaldo #naturelovers #garda #castellomalcesine #lakegardaitaly #gardalakeitaly #veneto
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Da qui ci spostiamo per visitare Torbole e Riva del Garda.
Torbole e Riva del Garda
Torbole è molto più piccola ma anche meno caotica, riservando passeggiate in spiaggia e relax al Bar Alla Sega.
La Casa del Dazio (lato destro della foto) è sicuramente una delle prime cose che vedrete una volta arrivati a Torbole sul Garda, molto pittoresca e sempre attorniata da barche colorate.
Inoltre, se il vostro itinerario prevede più giorni, non perdetevi il sentiero panoramico Busatte Tempesta.
Per arrivare all’inizio del sentiero panoramico da Busatte a Tempesta, dovrete recarvi in località Busatte, parcheggiando e camminiamo fino al Parco avventura delle Busatte.
sentiero panoramico da Busatte a Tempesta
  Se invece avete più tempo a disposizione, Riva del Garda è molto piacevole da girare in lungo ed in largo.
Sicuramente è una città che merita più giorni e per questo abbiamo un articolo apposito.
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Riva del Garda ristoranti
Riva del Garda
Riva del Garda città
Lungolago Riva del Garda
Tra le tante attività da fare a Riva del Garda, ecco qualche suggerimento:
DA RIVA DEL GARDA ALLA CAPANNA SANTA BARBARA
WEEKEND DI BENESSERE SUL LAGO DI GARDA – RIVA DEL GARDA
CENA IN CASTELLO A RIVA DEL GARDA – NAGO – TRENTINO
Facendo tutto questo giro e dedicando almeno un’oretta a tutte i luoghi consigliati si sarà ormai fatta sera, motivo per il quale il mio consiglio è quello di soggiornare almeno una notte sul lago. Se invece siete decisi a vedere tutto, cercate di non dedicare più di 30m ad ogni stop.
Da qui in poi non ci resta che scegliere un’ultima tappa.
Limone sul Garda, Salò o Manerba sono gli stop che vi consiglio per questo giro mordi e fuggi.
Manerba del Garda
In questo caso abbiamo optato per Manerba, prediligendo la meravigliosa vista dalla rocca. Da qui, una vista sul Lago e sull’Isola di San Biagio.
Le ultime tre foto sono state scattate dal Camping San Biagio, passando per Porto Torchio e Porto Alberto.
Un ultimo scorcio dalla Rocca di Manerba, dalla quale è possibile fare un percorso per arrivare alla scogliera sottostante ed ammirare le limpide acque del lago.
  Giro del Lago di Garda in giornata Non c'è niente di meglio del giro completo del Lago di Garda per decidere dove passare le tue prossime vacanze o il prossimo weekend!
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italturismo · 6 years
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Lago di Garda - Limone sul Garda, la nuova pista ciclabile e pedonale a sbalzo sull'acqua
Lago di Garda – Limone sul Garda, la nuova pista ciclabile e pedonale a sbalzo sull’acqua
Il 14 luglio 2018, è stata inaugurata la nuova pista ciclabile sulla riva Bresciana del Lago di Garda, nel Comune di Limone sul Garda, con arrivo al Corno di Reamol.
U’opera Un’opera destinata a diventare un’attrazione turistica di primo piano per l’Alto Garda. L’opera riguarda 2 chilometri di pista, dall’hotel Panorama fino al confine provinciale.
Si tratta di una struttura metallica, a sbalzo…
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allnews24 · 6 years
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Sul Garda la pista ciclabile più bella del mondo. L'assessore Magoni: "Un orgoglio per l'Italia e per Lombardia" (video)
Sul Garda la pista ciclabile più bella del mondo. L’assessore Magoni: “Un orgoglio per l’Italia e per Lombardia” (video)
«Sono orgogliosa della mia terra, capace di opere di tale bellezza: la ciclopista più bella del mondo non poteva che essere in Lombardia». Così Lara Magoni,assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia, intervenendo all’inaugurazione della ciclopista del Garda, nel tratto tra Limone del Garda e il confine trentino. Due chilometri incastonati a sbalzo sul lago, un…
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bicilive · 2 years
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La pista ciclabile del Garda tratto Limone – Capo Reamol https://t.co/f3b6EDu5dS
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ultimavoce · 6 years
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Inaugurata la ciclovia più panoramica d'Italia a strapiombo sul lago di Garda
Sul #LagoDiGarda inaugurata la #ciclovia più panoramica d'#Italia. Due chilometri di percorso a strapiombo sul #lago con vista mozzafiato.
Una buona notizia per gli amanti della bicicletta e del lago arriva dalla provincia di Brescia. Il 14 luglio 2018 è stata infatti inaugurata una spettacolare pista ciclabile a strapiombo sul lago di Garda. Un’opera unica nel suo genere destinata  diventare una vera e propria attrazione turistica. La cerimonia di inaugurazione tenutasi in località Capo Reamol ha presentato a cittadini e turisti i…
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quelchenonsapevi · 6 years
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La pista ciclabile più bella del mondo? È sul lago di Garda >>> https://quelchenonsapevi.it/la-pista-ciclabile-piu-bella-del-mondo-sul-lago-garda/
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benvenutisoleluna · 6 years
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Il 14 luglio si inaugura la pista ciclabile più bella d’Europa L’hanno ribattezzata la ‘ciclabile più bella d’Europa’, con quelle curve a strapiombo sul lago di Garda. Gli appassionati di bici – che da mesi aspettano di pedalare su quella meravigliosa ciclabile – sono pronti per il 14 luglio: data di inaugurazione del primo tratto dell’anello attorno al lago, da Limone del Garda fino alla provincia di Trento.
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freedomtripitaly · 5 years
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http://bit.ly/2XRIkJK http://bit.ly/2XRIkJK La pista ciclabile del Garda, la più bella d’Italia, e i suoi itinerari http://bit.ly/2XRIkJK Partendo da Limone sul Garda si possono percorrere bellissimi itinerari, in bicicletta ma non solo, su strade poco trafficate. Il più pittoresco arriva al borgo di Tremosine.
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colospaola · 7 years
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Tra storia, arte e natura, il territorio lombardo è ricco di campagne, laghi, fiumi e salite, infatti, una pista ciclabile, un argine o i tornanti di un colle fanno parte del lungo viaggio ideato dal progetto “In Bici In Lombardia”, un nuovo modo di vivere il cicloturismo con dieci nuovi itinerari che esplorano in ogni dettaglio la regione.
Presentato al velodromo Vigorelli, per la partenza della Milano Ride, la granfondo sponsorizzata da radio Deejay, lo scopo del progetto è quello di valorizzare la regione con la rete d’itinerari cicloturistici nei luoghi più iconici, i paesaggi più suggestivi e le città più affascinanti della regione.
“E’ fare della Lombardia un punto di riferimento della cicliclabilità e del cicloturismo” spiega l’assessore allo sviluppo economico della Regione Mauro Parolini “Per ciò abbiamo reso disponibile un bando che ha permesso di sostenere investimenti per 17,8 milioni in interventi infrastrutturali e di promozione di percorsi ciclabili”.
Un ulteriore impulso a quello che è un settore in forte espansione, quello dello slow-travel, e che attira sempre più turisti sul territorio, facendo conoscere al meglio non solo i paesaggi e la storia ma apprezzare anche tutti i sapori e la varietà che l’enogastronomia locale può offrire.
Per inaugurare l’iniziativa sono partiti sette team con sportivi, ex ciclisti, giornalisti, blogger e imprenditori, che hanno pedalato in sette suggestivi percorsi, scelti come simbolo dei dieci itinerari turistici proposti da In Bici in Lombardia.
Tra di loro c’erano il vincitore del Giro d’Italia del 1994, il russo Evgenij Berzin, altri ex professionisti come due storici velocisti come Stefano Allocchio e Guidone Bontempi, quindi Giuseppe Guerini, Alessandro Vanotti e Danilo Gioia, la campionessa di sci Lara Magoni ora dirigente sportiva, i blogger Alberica di Carpegna e Laura Magoni e gli imprenditori Matilde Atorino, Camilla Alberti e Lorenzo Serafini, per essere testimonial di un progetto che lancia il cicloturismo come una forma di promozione per i territori lombardi.
Percorsi più o meno impegnativi che si snodano lungo tratti turistici della regione che prevedono itinerari adatti sia per una passeggiata domenicale in famiglia, sia come allenamento per qualche gara.
Da Bergamo alle dolci colline e ai vigneti della Franciacorta, tra le anse del Po fino ad arrivare Mantova, sulle sponde del Lago di Garda e di quello di Como, Varese, Cremona, la Brianza per toccare poi Pavia, i navigli e Abbiategrasso. Questi sono i territori e i luoghi del progetto “In Bici In Lombardia”.
La ciclovia del Mincio si dipana lungo le acque del fiume che dal lago di Garda scendono fin verso il Po. Si parte dalla splendida Desenzano e si entra poi nel Parco Regionale del Mincio. Superata la Centrale del Corno, si pedala fino a Pozzolo dove la pista lascia il fiume. Si arriva quindi a un mulino medioevale ancora funzionante. Altri 10 km per arrivare a un naviglio da dove partono diramazioni di percorsi sterrati.  Si abbandona la strada e si pedala in campagna fino a raggiungere Mantova.
La seconda ciclovia è all’insegna della tradizione enogastronomica, il percorso si sviluppa tra i territori bergamasco e bresciano, partendo dalle Terre del Vescovado, attraversando la Val Cavallina, per poi ripartire verso le Torbiere e il Sebino.
Vede la partenza da Rovato nel bresciano, dal Convento dell’Annunciata, si prende per Erbusco tra le dolci colline e i vigneti della Franciacorta, poi per Adro e Capriolo. Si arriva a Paratico, sul lago d’Iseo, da cui parte la pista ciclabile che arriva fino a Brescia e che si segue fino alle Torbiere del Sebino sulle passerelle in legno. Subito dopo il Monastero di San Pietro in Lamosa, si riprende l’itinerario ciclabile che risale verso le colline della Franciacorta.
Il terzo itinerario è quello varesino, che parte proprio dalla centrale e storica sede della Provincia, villa Recalcati. Si scende poi dolcemente verso il lago di Varese, imboccando la pista ciclabile che scorre per 28 km lungo il perimetro dello specchio d’acqua. Si passa tra ville antiche, cascine, borghi, dalle ghiacciaie di Cazzago Brabbia, alle paludi e attraverso un percorso che si dipana attraverso un patrimonio mondiale dell’Unesco come i resti palafitticoli risalenti anche a 7000 anni fa. Poi si punta sul vicino lago Maggiore, Cittiglio (patria di Alfredo Binda con il suo museo), la Val Cuvia, si attraverso il Parco Regionale del Campo dei Fiori, si arriva a quindi a Brinzio da cui inizia la salita della Rasa, da qui poi il ritorno verso Varese è tutto in discesa.
Dalle sponde del Lago Maggiore si seguono le ciclovie che portano a Milano e ai Navigli, per poi proseguire, in un viaggio tra natura e storia, ville spettacolari, fino all’arrivo nell’affascinante Pavia dei Longobardi e delle risaie. Per un percorso complessivo da fare in due/tre giorni.
Il quarto itinerario vede le Valli Bergamasche protagoniste. Territori che conservano il fascino delle montagne con delle valli del Serio e del Brembo, dei loro piatti e dei loro vini forti
Il quinto percorso vede dalla Valtellina a Milano s’intraprende una lunga discesa dalle cime delle Alpi fino alle luci della città, seguendo il corso dell’Adda, un tempo confine naturale e lungo le sponde del lago di Como, tra le province di Sondrio, Lecco e Milano.
Il sesto percorso è praticamente tutto brianzolo, tra Monza e il Lario.  Un itinerario che dalla Villa Reale di Monza, porta alle vette sopra il Lago di Como, regalando paesaggi unici, lungo le storiche e affascinanti salite della Brianza. Alcune di queste hanno scritto la storia del ciclismo mondiale.
Da Monza ci si porta verso il lago di Alserio, si pedala poi costeggiando il lago di Montorfano e si raggiunge Como. Dal capoluogo lariano si continua a pedalare in direzione di Cernobbio e da qui inizia la parte più spettacolare ma più impegnativa: la salita al Monte Bisbino sono 15,7 chilometri di pedalata con una pendenza del 6,9% e 1.000 metri di dislivello. Una strada che scorre attraverso i boschi e una pineta, costruita a inizio 900 come un tratto della linea difensiva Cadorna. Un percorso che regala una visione incredibile non solo sul lago di Como, ma sull’intera pianura padana e sulle vette alpine svizzere.
Questo itinerario prevede anche una possibile deviazione. Superato il lago di Alserio si può continuare in direzione di Erba e proseguire verso Asso, costeggiando il lago del Segrino fino a Canzo e oltre, dove si sfiorano i 1.400 metri di altezza. Da Sormano si giunge al Muro, salita storica del Giro di Lombardia. Da qui all’altra storica salita del Ghisallo mancano 6 chilometri, magari per una tappa al museo del ciclismo.
Il settimo itinerario prevede un percorso tra i laghi e monti dell’Alto Garda  che inizia a Salò da cui si prende la Gardesana Occidentale in direzione di Riva, 15 chilometri in piano che conducono fino a Gardone, poi si continua verso Maderno e quindi Gargnano.
Salendo si trova Valvestino a cui si arriva dopo una salita di 7,5 km con una pendenza media del 5,5%, poi la strada conduce a Molino di Bollone e a Magasa verso Cima Rest, con davanti una salita di 8 chilometri con punte del 10% di pendenza che porta a prati e pascoli a 1.100 metri di quota.
Un itinerario di primavera e autunno come ottava proposta, un giro che parte da Cremona e continua in direzione sudest lungo l’itinerario ciclabile della Golena del Po, un tratto della più lunga e ampia ciclopedonale VenTo che collegherà Venezia a Torino.
Dopo aver viaggiato per il Po tra cascine e campi, attraverso l’oasi Lipu fino a Casalmaggiore, l’itinerario ciclabile prosegue sulla sponda destra del Po, sempre lungo il fiume che scorre fino a 5 metri sopra il livello dei campi e quindi anche sopra la pista ciclabile.
Il nono itinerario al 100% asfaltato conduce da Pavia ad Abbiategrasso lungo le acque del Ticino, con partenza al Ponte coperto di Pavia, poi si pedala lungo l’argine tra rogge, campi e cascine.
Dopo il bivio del Mulino di Limido, si continua per Zerbolò, quindi per Parasacco e si passa per il ponte delle Barche di Bereguardo, poi si prosegue dritti lungo un falsopiano fino a Bereguardo.
Infine c’è la Greenway dell’Oglio, 279 km suddivisi in cinque tappe che vi porteranno dalle Alpi Retiche al Lago d’Iseo per poi arrivare al fiume Po dopo aver seguito fedelmente il corso del fiume Oglio attraversando il suo parco.
Dalle pendici dell’Adamello è una lunga via ciclabile immersa nel verde che attraversa la Valle Camonica, fino ad arrivare al Lago d’Iseo e proseguire sempre vicino alle sponde del fiume.
La prima tappa vede Passo del Tonale – Breno (62km), tutta in discesa. Si passa dai 1883 metri del passo del Tonale ai 343 metri di Breno, in Val Camonica lungo il percorso dell’Oglio, con la possibilità di visitare le incisioni rupestri della Valcamonica, patrimonio dell’Umanità, gustare il prodotto dei vigneti attraversati, godendo al meglio del panorama e dei prodotti del territorio, come i formaggi come la Mascherpa agli insaccati come lo Strinù, senza dimenticare i dolci come la Spongada.
Seconda tappa da Breno a Iseo (47 km), si passa tra i vigneti, di Marzemino e Merlot.
A Darfo Boario Terme, per chi vuole mettersi alla prova ci sono i tornanti che portano al Lago Moro; la strada è ripida e porta a un tranquillo laghetto a mezza costa sulla montagna. Per recuperare le energie non c’è niente di meglio di una visita alle famose terme della zona.
Una volta ritemprati si prende a seguire l’Oglio che confluisce nel lago di Iseo. Il lago ha un suo percorso ad anello di 62km che corre tutt’attorno, magari v’inviterà a restare una notte in più. Vi darà prospettive sempre nuove su Monte Isola, al centro dello specchio d’acqua e la possibilità di visitare Lovere, uno dei borghi più belli della Lombardia ma non solo.
Terza tappa da Iseo a Orzinuovi (55 km) magari prima una passeggiata sul lungolago e nel centro storico, scoprendo la medievale Pieve di Sant’Andrea e il castello Oldofredi, e assaggiate una tinca appena pescata, al forno con polenta. Appena dopo la partenza sulla sinistra la Riserva naturale Torbiere del Sebino. Si pedala sulla sponda sinistra del fiume Oglio, fra campi coltivati, splendide cascine ristrutturate. Si entra poi in Palazzolo sull’Oglio e quindi si arriva a Orzinuovi.
Quarta tappa della Greenway da Orzinuovi a Ostiano per 53 km, si prosegue lungo il percorso del fiume Oglio, attraversando il suo lungo parco naturale. All’altezza di Acqualunga una deviazione porta a incrociare il naviglio civico di Cremona, che permette di pedalare verso l’omonima città oppure di andare verso Crema.
L’attraversamento del fiume Mella, uno degli affluenti dell’Oglio, annuncia l’arrivo a Ostiano, termine di questa tappa.
Ultima tappa da Ostiano a San Matteo (62 Km). L’itinerario si allontana per qualche chilometro dal fiume Oglio per arrivare fino a Redondesco, luogo di diverse battaglie, sin dai tempi antichi. Il fiume Oglio sfocia nel Po vicino alla località San Matteo, le strade arginali del Po sono molto adatte, e possono essere percorse per esplorare il grande fiume in entrambe le direzioni.
In Bici In Lombardia. Dieci itinerari da scoprire Tra storia, arte e natura, il territorio lombardo è ricco di campagne, laghi, fiumi e salite, infatti, una pista ciclabile, un argine o i tornanti di un colle fanno parte del lungo viaggio ideato dal progetto…
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enrilandi · 7 years
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Il ponte ciclabile di Arco, sulla pista ciclabile del Sarca nella valle dei laghi, che collega Torbole, sul lago di Garda, a Pietramurata. Il Trentino Alto Adige in base a molti parametri è considerata la regione più ciclabile d'Italia, lo sapevate? #bike #biker #bikers #bycicle #bicicletta #bridge #ponte #brücke #river #fiume #nature #cycling #cyclinglife #cyclingpics #architecture #archilovers #architettura #Italia #Italy #Trentino #Trento #summer #summertime #holiday #holidays #ciclovia #water #acqua #colors #mountain (presso Arco, Italy)
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