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Film in Sat, festivalul de arta din mediul rural, se intoarce acasa la Pestisani, intre 30 iulie si 4 august
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Amedeo Modigliani. ARTISTA CONTROCORRENTE fece della femminilità dipinto.......pittore più originale nell'arte
Apic//Getty Images
Amedeo Modigliani (Livorno, 1884 - Parigi, 1920) rientra in una categoria di artisti che decisero di lasciare il paese natale per traferirsi in Francia. Parigi, all’inizio del Novecento, era la culla della cultura, della modernità, nonché luogo di scambio e aggiornamento per poeti, scultori, pittori, filosofi. In questo clima, vivace e florido, giungono artisti da tutta Europa, come il rumeno Constâtin Brâncuși (Pestisani, 1876 – Parigi, 1957), il russo Marc Chagall (Vitebsk, 1887 – Saint Paul de Vence, 1985), il russo Chaïm Soutine (Smiloviči, 1893 – Parigi, 1943) e l’italiano Amedeo Modigliani, che entrano in contatto con personalità già affermate quali Pablo Picasso (Malaga, 1881 – Mougins, 1973), Georges Braque (Argenteuil, 1882 – Parigi, 1963), Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 1869 – Nizza, 1954), il poeta Guillaume Apollinaire, André Derain e molti altri. Sempre a Parigi, negli stessi anni, soggiornano alternamente alcuni dei principali esponenti del futurismo, come Umberto Boccioni, Gino Severini, Carrà, Ardengo Soffici, a ulteriore dimostrazione della grande vitalità dell’ambiente in cui non necessariamente tutti entravano in contatto tra loro, ma potevano giovarsi della fervente temperie culturali.
Amedeo Modigliani nel suo studio
Modigliani all'interno della cornice degli artisti bohémien europei del primo '900. Centro nevralgico di questo movimento era Parigi, città in cui Modigliani visse e in cui venne a contatto con alcuni gruppi d'avanguardia, come ad esempio i fauves.
L'opera di Modigliani risentì inizialmente dell'influenza di Picasso e del cubismo novecentesco, di cui però non fece mai parte, e arrivò a sviluppare uno stile profondamente personale diverso dalla maggior parte delle correnti artistiche dell'epoca.
Amedeo Modigliani nel suo studio, fotografia del 1915 di Paul Guillaume
La libertà di stampa e di azione che la città di Parigi offriva, favorì l’avvicendarsi di quella scia di artisti non soddisfatta delle opportunità che il paese natale offriva loro. Nei manuali di storia dell’arte si trovano spesso classificati Brâncuși, Chagall, Soutine e Modigliani come appartenenti alla “Scuola di Parigi”, sebbene il loro fosse un modo comune di vivere e di pensare, più che una scuola. Un altro aspetto che li accomunava, oltre all’essere artisti forestieri in Francia, era il vivere nello stesso quartiere parigino, ossia Montparnasse, in un edificio soprannominato “l’alveare”, adibito a studio per gli artisti che non si erano arruolati in guerra; anche la partecipazione al Salon, famosa esposizione organizzata a Parigi già dal 1667, rappresentava un fattore di comune accordo.Un’esistenza, quella di Modigliani, non particolarmente fortunata: l’artista livornese di origini ebraiche fu infatti colpito, già in tenera età, da gravi problemi di salute. E la sua scelta di fare l’artista di professione fu rapida e senza ripensamenti.
Il 12 luglio 1884 , a Livorno , nasceva Amedeo Modigliani. Nella sua città , da giovanissimo, apprese la passione per la pittura grazie anche al primo insegnamento del maestro Giovanni Fattori. Ma fu a Parigi, dove andò nel 1906, che ampliò le sue vedute e formò il suo stile unico e rivoluzionario tra i quartieri di Montmartre e Montparnasse.
Fu dura la vita parigina di Modi', sempre al verde poiché spendeva tutto quanto aveva per droga e alcool e sempre a combattere contro la tubercolosi che lo affliggeva. Tanti lo ricordano come il pittore maledetto, ma tutti conoscono i suoi ritratti di donne languide dai lunghi e sinuosi colli , con gli occhi senza pupille e dagli intensi colori, di cui riusci' a cogliere la bellezza, rendendole immortali. Quelle donne che tanto lo amarono fra le quali, più di tutte, una giovane ragazza di nome Jeanne Hebuterne , anche lei pittrice, che per lui abbandonò la sua famiglia e lo sposo' contro il parere di ognuno.
Dalla loro unione, molto contrastata dai parenti di lei, nacque una bambina che fu chiamata Jeanne come la mamma .Ma la malattia non lascio' scampo a Modigliani, anche per la miseria in cui era costretto a vivere e il 24 gennaio 1920 , neanche a 36 anni, il pittore morì mentre la sua giovane moglie, di nuovo incinta, era al nono mese di gravidanza. Per il funerale del pittore gli amici fecero una colletta per pagarne le spese , la disperata Jeanne ,invece, non riuscendo a superare il suo dolore si suicidò
----gettandosi nel vuoto dal quinto piano uccidendo lei e il suo bambino in grembo.Fu seppellita con una frettolosa cerimonia dai suoi parenti che, neanche dopo la morte della figlia seppero esseri compassionevoli e non vollero riconoscere la nipotina.La piccola Jeanne fu adottata da una zia, sorella di Modigliani , e da grande sposò in prime nozze Mario Levi, fratello di Natalia Ginzburg.Jeanne Modigliani trascorse gran parte della sua vita a curare la memoria del padre, ricostruendone la biografia e provvedendo, anche se in ritardo ,a riunire i resti dei suoi genitori nello stesso cimitero di Pere-Lachaise , a ParigiL' epitaffio sulla tomba del padre recita : "Colpito dalla morte nel momento della gloria", quello sulla tomba della madre :"Devota compagna sino all'estremo sacrificio"...
Amedeo Modigliani, Ritratto di Paul Guillaume (1916; olio su tela, 81 x 54 cm; Milano, Museo del Novecento)
famoso per essere veloce, per cui chiudeva un'opera in massimo 1 o 2 sedute.
Amedeo Modigliani, Jeune fille rousse (Jeanne Hébuterne) (1918; olio su tela, 46 x 29 cm; collezione Jonas Netter)
Amedeo Modigliani, Nudo seduto (Beatrice Hastings?) (1916; olio su tela, 92 x 60 cm; Londra, Courtauld Gallery)
L’arte di Modigliani, dalla conoscenza di Brâncuși alle ultime opere
Modigliani comincia a dipingere nella sua Livorno in uno stile simile a quello dei macchiaioli, ma la sua arte cambierà radicalmente dopo il soggiorno a Parigi e in seguito, con la raggiunta maturità, si osserverà un ulteriore cambiamento a livello stilistico, dovuto all’assestamento delle scelte operative. La somma d’influenze che caratterizzeranno la sua produzione lo faranno giungere a una produzione che difficilmente si può incasellare in un genere preciso: la sua è un’arte caratterizzata da semplicità e purezza formale. Fondamentale per l’arte di Modigliani è la conoscenza di Constântin Brâncuși, che porta l’italiano a dedicarsi quasi totalmente alla scultura, sebbene sarà poi costretto dalla sua malattia a tornare sulla pittura, essendo la scultura un’attività molto più faticosa e debilitante per il fisico dell’artista. Della produzione scultorea sono inconfondibili le particolari figure allungate, ma anche la riduzione al minimo, in termini di semplicità delle linee e delle forme. Questi elementi di purezza formale sono desunti proprio dall’arte dello scultore rumeno.
Nella Testa del 1911-12 circa è ben evidente la volontà da parte dell’artista di deformare quello che dovrebbe essere un normale volto umano. Le proporzioni sono totalmente sconvolte, a favore un appiattimento o allungamento di naso, bocca, occhi. Tutto è teso verso la schematizzazione, senza alcun tipo di decorazione. Le sembianze che assumono le opere di Modigliani riecheggiano le maschere africane, l’arte primitiva già molto indagata dai fauves francesi, un gruppo di artisti attivi nel biennio 1905-07, ma anche dai cubisti, accomunati dalla geometrizzazione delle forme. Tuttavia, la sua pittura, fatta di grazia, contorni pronunciati, tendenza all’allungamento delle proporzioni, denota anche l’ispirazione che l’artista desume dal suo retroterra cultura, e in particolare dai grandi artisti toscani del passato come Simone Martini (Siena, 1284 – Avignone, 1344 c.a.), ma anche Filippo Lippi (Firenze, 1406 – Spoleto, 1469) e Sandro Botticelli (Firenze, 1445 – Firenze, 1510), autore della famosa Primavera conservata alla galleria degli Uffizi di Firenze.
Dopo l’abbandono della scultura, gli elementi “scultorei” della sua produzione passano alla pittura, tanto che i soggetti dei suoi dipinti cominceranno ben presto a riflettere le ricerche di purezza formale che Modigliani andava seguendo nella scultura. È quanto si nota anche nei suoi numerosi ritratti, dove i soggetti vengono resi con forme schematiche e secondo una geometrizzazione tesa a trasmettere al riguardante gli elementi più riconoscibili dei connotati del soggetto, ma sono anche caratterizzati da una straordinaria acutezza nella loro penetrazione psicologica. Con altre opere, come i suoi famosi nudi, Amedeo Modigliani riuscirà anche a ottenere risultati straordinariamente intensi e liberi, oltre che sensuali.
Modigliani non appartiene, di fatto, a una corrente precisa, né egli stesso ha mai dichiarato di essersi rifatto ai grandi maestri. Al contrario sceglie esplicitamente di non volersi avvicinare né all’avanguardia futurista, tantomeno a quella francese. Ma è indubbio lo sguardo e l’attenzione alle tendenze che allora circolavano nella Parigi metropolita all’inizio del Novecento. Il suo lavoro risulta di fatto isolato rispetto alle varie tendenze. La critica si è tuttavia sempre divisa sul suo conto: leggi anche un approfondimento sull’importanza storica dell’arte di Amedeo Modigliani.
Amedeo Modigliani, Cariatide (1911-1912; olio su tela, 77,5 x 50 cm; Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen)
medeo Modigliani, Testa (1911-12; pietra calcarea, 89 cm; Londra, Tate Modern)
Amedeo Modigliani, Nudo sdraiato (1917; olio su tela, 60,6 x 92,7 cm)
Dove vedere le opere di Modigliani
Diversi musei in molte città italiane ospitano opere di Amedeo Modigliani. Dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (dove si trova un suo famoso ritratto di Anna Zborowska, moglie di Léopold), si arriva a Milano dove è possibile vedere qualche suo dipinto sia presso la Pinacoteca di Brera, sia nel Museo del Novecento, e poi ancora alla Galleria d’Arte Moderna. Molte opere di Modigliani si trovano in Francia, in ragione del fatto che qui l’artista lavorò per la maggior parte della sua carriera: solo al museo LaM di Lille si trovano sei opere di Modigliani, che sono state di recente oggetto di una campagna d’indagini. Cinque importanti ritratti, tra cui quello di Paul Guillaume, si trovano invece a Parigi, al Musée de l’Orangerie. I nudi più famosi sono invece quelli conservati nelle raccolte statunitensi, in particolare il Reclining Nude del Metropolitan Museum of Art e il nudo del Guggenheim di New York.
MODIGLIANI, LE DONNE
Modigliani nella sua vita ebbe numerose amanti e due figli, mai riconosciuti. Beatrice Hastings fu una delle sue prime amanti, che ritrasse anche in un dipinto. La donna da cui, a quanto pare, ebbe il primo figlio fu Simone Thiroux, ma la vera donna della sua vita fu senza dubbio Jeanne Hébuterne, anche lei pittrice e modella, soprannominata “noix de coco” cioè noce di cocco, per la bellezza del suo viso e i lunghi capelli castani.
Ritratto di Jeanne Hébuterne di Amedeo Modigliani, 1919
La vita di Modigliani non fu semplice: la tubercolosi non gli lasciava tregua, e faceva uso frequente di alcool e sostanze, come molti facevano nella Parigi dell'epoca. Questo aspetto ha contribuito a creare la figura del Modigliani "maledetto".
Per cosa è famoso Modigliani?
Nell'immaginario comune, per cosa è famoso Modigliani? I tratti iconici dei soggetti dipinti dall'artista sono i nudi e i ritratti riconoscibili per i colli lunghi e gli occhi. Questi ultimi, in genere, hanno una forma allungata, sono scuri oppure addirittura senza pupille. Per l’artista gli occhi non possono essere rappresentati perché sente di non poter dipingere ciò di cui non è a conoscenza, ossia l'anima di chi ha davanti e sta posando per lui. Dispensatore di numerosi aforismi, una sua frase celebre recita: «Con un occhio cerca nel mondo esterno, mentre con l'altro cerchi dentro di te». Un fatto per cui il pittore è singolarmente celebre tutt'oggi sta nell'essere uno degli artisti le cui opere sono maggiormente falsificate.
Nella produzione di Modigliani i quadri di nudo ne rappresentano una consistente fetta. Sono opere in cui si legge la stessa purezza delle forme che l'artista applica alle sculture. Ciò avviene anche nei suoi famosi ritratti: schematici e sintetici, al contempo non dimenticano di sviscerare una profonda analisi psicologica dei soggetti rappresentati.
In "Nudo rosso", opera del 1917 conservata oggi presso una collezione privata milanese, si nota la capacità del pittore di rendere essenziali le forme. Una donna distesa taglia in obliquo la superficie della tela, mentre le sue braccia, il ventre e i seni sono definiti da un accenno minimo di chiaroscuro. Ciò che rende la plasticità della figura al meglio è la sinuosa linea di contorno. I colori vengono stesi in maniera densa: sono presenti soprattutto tre grandi campiture di giallo chiaro, rosso e blu. Ciò che trasmette l'opera è un senso di carnalità e serenità. Il discorso è valido anche per "Nudo sdraiato", dello stesso periodo, anch'esso presente in una collezione privata cinese.
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Drumuri pentru turiști la Hobița Turiștii ar putea avea parte de drumuri mai bune acasă la Brâncuși, în localitatea natală Hobița, din comuna Peștișani.
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Care sunt legaturile intre Ambasadorul Chinei, Huawei, smart city si...Caracal - Wall-Street
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Constantin Brâncuși - Drumul de la Hobița la Paris
Viața infinitului Constantin Brâncuși!
Constantin Brâncuși se năștea la 19 februarie 1876, în Hobița, un mic sat din comuna Peștișani, județul Gorj, la poalele Carpaților. Este al cincilea copil al Mariei și al lui Radu Nicolae Brâncuși. Cu toate că provenea dintr-o familie de țărani înstărită, Brâncuși duce o viață modestă, însă una din care avea să-și culeagă reperele care-i vor ghida viziunea artistică târzie. De la 7 ani lucrează…
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Proiect unic. Un investitor chinez produce brichete din cărbune
Fabrica de brichete din Peștișani a început deja activitatea. Un om de afaceri din China a pus bazele investiției. Acum, în Peștișani se produc brichete combustibile din lignit.
În prezent, se produc 20 de tone pe oră, da rinvestitorul vrea să dezvolte capacităţile de producţie. Lignitul folosit este desulfurat şi mirosul specific cărbunelui dispare, iar brichetele fabricate în localitatea…
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