#per sempr

[yourangle-yuordevil]

Once he gets a taste you know how it is...

[annapassione]

I was born to kiss you...

Ti amo ❤️

[fishbloc]

i forgive you

[ilviziodellariflessione]

Fare tante prime cose con la stessa persona è un tatuaggio senza inchiostro

[nizzerella]

Got into Ramshackle, decided to make this

Stone belongs to @zeddyzi

Macabro (tv-series version) belongs to Studio campedelli

[ragazzoarcano]

⛅

[s0ltant0illusioni]

[pgfone]

Stasera fave di un certo livello.

[diariodiunadolcegattina]

Body in pizzo nero. Piccoli assaggi di me, perché sì, stasera sono dolce, ma sono sempre una gattina con gli artigli 💕

[tess-the-ghoul]

Wow I’m probably hella late to this, but I’m still really happy with how they turned out!

[annapassione]

Tutta TUA... ❤️

[lumioluna]

io comunque non vedo l'ora di avere una casa tutta mia da poter vivere proprio a modo mio, con le piantine al posto giusto e i vinili finalmente in soggiorno e librerie ovunque e la cucina sistemata e sempre qualcosa di buono in forno

[cocrante]

I think it's important to know that in Italy [Pisa, Tuscany], protests for Palestine are ongoing; also against censorship and to prevent the resurgence of fasc!sm

Unfortunately, things are not going well; many students, including teenagers, school staff, mayors, and teachers, are being beaten. This is not democracy. This is not freedom of thought. Faced with a genocide, we should feel horrified, but that's not happening.

Meanwhile, we continue to protest, despite the fear that makes us tremble—today (23.02.2024), many ended up in the hospital, a girl was hit in the eye, and many others in the head.

It's scary just to leave the house. But Italians continue to protest because we have a history that cannot be forgotten.

Thank you, Pisa ♡

PISA RIGHT NOW (Italy, 23.02.2024)

Over 5'000 people protesting for Palestine and against police brutality ✊

[janniksnr]

[crosmataditele]

Io non lo so affrontare un genitore fragile, un genitore che da grande e grosso diventa piccolo piccolo. Si fa minuscolo che sta in una mano. Che diventa qualcosa di prezioso, di cui devi prenderti cura. Io non ero pronta a diventare il genitore non lo volevo tutto il dolore, la rabbia e l’impotenza. Io non riesco a guardarti non riesco a crederci, mi fanno male gli occhi per tutto quello che ho pianto, mi bruciano le guance per tutte le lacrime che le hanno attraversate.

[chi-va-piano-arriva-dopo]

“Gli avvenimenti memorabili non sono solo quelli che ci hanno dato gioia, sono anche quelli che ci hanno umiliato e ferito, e pure le umiliazioni e le ferite hanno diritto a parole adeguate. Non c’è fine peggiore di una qualsiasi relazione (a partire dall’amicizia) di quella che si accompagna a frasi sciatte, ottuse, in cui si sedimentano anni d’invidie inespresse e a volte addirittura ignote a chi le prova, finché non gli escono di bocca. Le parole che ricordiamo, quelle che ci hanno fatto male, soprattutto, sono la nostra letteratura individuale. Isolano i momenti in cui abbiamo perso qualcosa per sempre. Per questo non le confidiamo mai a nessuno.

― Diego De Silva, “I titoli di coda di una vita insieme”.