Tumgik
#per oggi finito
lonelysmile · 2 months
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HO FINITO GLI ESAMI DELLA MAGISTRALE 😭🥳
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mchiti · 11 months
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e per favore
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auxoubliettes · 1 year
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Ci sono fiumi metafisici, lei vi nuota come quella rondine sta nuotando nell’aria [...]. Io descrivo e definisco e desidero quei fiumi, lei vi nuota. Io li cerco, li trovo, li guardo dal ponte, lei vi nuota. E non lo sa, proprio come la rondine. Non ha bisogno di sapere come me, può vivere nel disordine senza che alcuna coscienza di ordine la trattenga. Quel disordine è il suo ordine misterioso, quella bohème del corpo e dell’anima che le spalanca le vere porte. La sua vita non è disordine che per me, sotterrato in pregiudizi che disprezzo e allo stesso tempo rispetto. Io, condannato ad essere assolto irrimediabilmente dalla Maga che mi giudica senza saperlo. Ah, lasciami entrare, lasciami vedere un giorno come vedono i tuoi occhi.  [...] Lasciati cadere, rondine, con quelle affilate forbici che ritagliano il cielo di Saint-Germain-des-Prés, strappa questi occhi che guardano senza vedere, sono condannato senza appello, pronto a quel patibolo su cui mi fan salire le mani della donna che cura il figlio suo, presto la pena, presto l'ordine falso di essere solo e di ricuperare la sufficienza, la egoscienza, la coscienza. E con tanta scienza un inutile desiderio di aver compassione di qualcosa, e che piova qui dentro, che finalmente cominci a piovere, a sapere di terra, di cose vive, sì, finalmente di cose vive.
Julio Cortázar, Rayuela
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killiandestroy · 1 year
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litigato con la coinquilina rompicoglioni a quanto pare sono una ragazzina irrispettosa e maleducata che non sa come convivere con altre persone
#detto da una che a me e all'altra coinquila ha fatto venire il sangue amaro un numero preoccupante di volte è estremamente ridicolo#ma poi mi fa che se lei alla mia età avesse parlato come faccio io l'avrebbero sbattuta fuori da dove lavora immediatamente. e io lì avrei#dovuto lasciare la cucina. e invece no. ho ribattutto. perché oggi è stata una giornata del cazzo e io sono sveglia dalle 6.30 e non avevo#ancora cenato quindi avrei volentieri alzato le mani. quindi tutto sommato mi sono pure trattenuta#no raga vi giuro voi non conoscete una persona così stupida come lei. ma stupida e cattiva#sono arrivata alla conclusione che ormai si sia accanita su di me (nel senso che mi odia proprio. mentre l'altra coinquilina boh ovviamente#non ci va d'accordo ma quando parla con me la dipinge come la sua migliore amica. mentre conquilina è disperata tanto quanto me e la odia#pure più di me) perché è in qualche modo invidiosa. cioè già l'anno scorso quando stava ancora col suo ex mi chiedeva consigli sulla#relazione. A ME. che avevo appena iniziato una relazione a distanza e che ho 10 anni in meno di lei#poi però io sono ancora in una relazione stabile e lei noi. io a ventisei anni ho quasi finito il mio percorso di studi mentre lei doveva#ancora iniziare l'università. ho degli amici pur essendo a in questa città da molto meno tempo di lei. mentre lei non ha praticamente#nessuno qui (perché ha litigato con tutti. TUTTI)#cioè da una parte mi sembra assurdo che sia invidiosa di me ma dall'altra è l'unica spiegazione logica anche di alcune cose che tira in#ballo. cioè stasera era proprio il fatto che il mio ragazzo mi viene a trovare ogni due settimane da quando sono qui. e invece di dirla come#cosa positiva l'ha usata per attaccarmi. e dicendo pure che di solito nelle relazioni a distanza ci si vede una volta ogni tot mesi e non#così spesso.
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aigiornileggeri · 5 months
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riassunto di oggi:
appuntamento con acquedotto saltato
fibra a casa messa
preventivi vari
zia mary: “ho finito doposcuola vuoi il gelato? così portiamo anche il cane a fare una passeggiata”
corse in spiaggia con hero
basta poco per essere felice
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mccek · 8 months
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Lettera aperta a tutti quelli che che mi hanno conosciuto. 
Passano gli anni ma mi rendo conto che chi sta meglio di me in realtà sta peggio. 
Persone che ho sempre voluto vedere felici, che mai avevo visto nemmeno di persona, hanno cercato di usarmi pensando fossi ingenuo, ma la bontà non è sinonimo di ingenuità, di debolezza, io ho aperto le porte a chiunque, perché dentro non smetterò mai di abbandonare quel bambino che sono stato, che condivideva anche i sorrisi che non aveva per sé stesso, ma che non avrebbe passato la notte se avesse saputo che il suo “amichetto/a” il giorno dopo avesse avuto il broncio. 
Perché siete “cresciuti” dando spazio all’odio? 
Perché anziché promettere ad altri non promettete a voi stessi di ritrovarvi? 
Di guardarvi dentro una volta tanto, e affondare nel male che avete condiviso con me, anziché condividere quella parte di “esseri umani” che era ancora insita in voi? 
Se foste stati di parola, come a quegli anni, non mi avreste mai abbandonato, così dicevate. 
Vedere lasciare soffrire una persona non rientrerà mai nei mei pensieri, anche se fosse qualcuno che, come successo fino all’altro ieri, ha fatto di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote, no, perché so che anche il peggiore ha dentro qualcosa di positivo da condividere con chi gli sta accanto, solo che non lo sa, ma anche se fosse, non ci proverebbe minimamente a mostrarlo, l’egoismo è letale. 
Parto sempre dal presupposto che non ho lezioni da dare a nessuno, sono anni che passo muto ad osservarvi, non ho mai commentato una virgola, chi sarei per farlo? 
È proprio per questo, che ho preso in mano una penna e ho iniziato a sfogare tutto ciò che avevo dentro, quello che avrei voluto dirvi, ma sarebbero stati guai a raccontarvi quello che provavo, perché un consiglio oggi è visto come una condanna. 
Eppure vi ho sempre lasciato sfogare con me, vi ho sempre ascoltato, anche quando ne avevo le palle piene, avevo i problemi a casa con mia mamma e la sua maledetta malattia, io per anni non sono esistito per voi, ma non me ne vergogno, ho ammesso anche io i miei sbagli, ho chiesto scusa, anche quando non non mi andava di farlo, e soprattutto quando non c’era motivo per scusarmi, ma pensavo: “Magari domani sanno che potranno sfogarsi nuovamente con me, si sentiranno più liberi dal peso che questa società ci scaglia addosso”.
Quanto male mi son fatto!
Ma rifarei di nuovo tutto, vi verrei di nuovo incontro, vi vorrei vedere sorridere solo a sentirmi parlare, vi vorrei tutti più uniti, come da piccoli ricordate? 
Non c’era bimbo/a che stesse solo. 
Perché qualcuno andava a recuperarlo, anche a costo di restarci solo assieme. 
Ma abbiamo dimenticato, come si dimentica la storia, stessa identica cosa. 
Di voi ricordo ciò che dicevate tutti: “Mattia non cambiare non diventare come gli altri, hai qualcosa in più che non riuscirò mai a spiegarti”, questa frase me la ricordo ogni mattina quando mi sveglio, da quanti anni ormai? Troppi. 
Permettetemi una domanda? 
Perché voi siete cambiati? 
Per piacere a gente che poi vi ha fatto lo stesso gioco che avete fatto con me? 
Perché farsi del male da soli? 
Perché arrivare a non guardarsi più in faccia? 
E poi c’è ancora qualcuno che pensa di cambiare il mondo? 
Sì, uno ce n’era, il sottoscritto, ma non voleva cambiare il mondo, solamente la sua generazione, il mio sogno più grande, che continuerò anche se con molto sconforto, a portare avanti, “UNO CONTRO TUTTI”, chissà se ora qualcuno, capirà/collegherà tante mie frasi passate a cosa fossero collegate. 
Siete riusciti a darmi contro per una canzone su ciò che ho vissuto sulla mia pelle, e sono stato zitto, scendeva una lacrima, ma stavo zitto, so che qualcuno ancora l’ascolta e sappiate che vi leggo spesso nei commenti, e mi fa sorridere il fatto proprio da chi mi “odiava” ingiustificatamente alla fine è finito a farmi i complimenti, ma no, io non voglio queste cose, voglio solo capire perché un giorno disprezzate e l’altro apprezzate una persona come nulla fosse, ma non sapreste spiegarmelo, ne sarei sicuro. 
Io ho tanti di quei testi scritti negli ultimi anni, che spesso mi faccio paura da solo, non mi rendo conto di quanti ne scrivo, di quante cose il cuore comunica alla mano che spesso trema, come non volesse accettare quelle cose, ma deve, dobbiamo, accettare tutto in questa vita, ma io in primis non vorrei mai. 
Come non ho mai accettato le malattie di mia madre, la morte degli unici amici che avevo fin da quando ero adolescente, che sono gli angeli in terra che hanno evitato quel pensiero maledetto che avevo di togliermi la vita…ma qui mi fermo, perché ognuno di noi non accetta il passato, quindi si blocca, respira, e sa, che se continuasse a pensare a tutto ciò, prima o poi sarebbe lui stesso ad andarsene. 
Purtroppo la rabbia generata dalla mia generazione, da chi è passato per la mia anima, e dai quali ho voluto assorbire, pur di evitare di vedervi soffrire ancor di più, mi ha ucciso dentro.
Voi tutti qui, fuori da qui, avete visto Me per quel poco che mi è rimasto da far vedere esteriormente, con un maledetto sorriso che non farò mai mancare a nessuno, gentili o meno che siate con me; quelle poche volte che stavo al centro estivo le animatrici mi dicevano che un mio sorriso giornaliero, era la carica per tutti i ragazzi dello staff, e chi sono io per tenere musi?
Dentro non esisto più, da anni, ma sto cercando di recuperarmi, pezzo per pezzo, forse non mi basterà il resto della vita, ma voglio ritrovarmi anch’io. 
Il “numero uno” non esiste, qui dietro al mio essere, c’è solo tanta fragilità, tanta voglia di donare amore, un po’ di spensieratezza, anche se momentanea, di rialzare chi è a terra e spronarlo a rigenerarsi, assieme, mai da soli. 
Questa società c’ha fatto sbranare fra di noi, fatto credere che uno potesse essere meglio dell’altro, che potesse avere tutti ai suoi piedi, e noi ci abbiamo creduto, dai più piccoli ai più grandi, passando da un social alla vita reale, visto che ormai non c’è più differenza fra quest’ultime.
Voglio essere sincero con me stesso fino all’ultimo, anche a costo di perdere qualsiasi cosa ma mai la dignità, quindi risponderò a semplici domande che mi son state fatte negli ultimi anni, alle quali non ho mai voluto dare risposta. 
Cos’è l’amicizia? 
Puro opportunismo. 
Cos’è l’amore?
A 16 anni ti avrei risposto, quello che ha verso di me mia madre, piange, urla *silenziosamente* dai dolori, passa settimane a letto, ma rinasce quando mi vede felice, anche se solo per un giorno. 
Oggi? 
La stessa cosa. 
Il significato del termine “amore” mi ha aperto gli occhi mentre pensavo inconsciamente di viverlo, ma andando avanti si inciampa negli errori degli anni passati, e l’amore per giunta non è mai stato amore, è sempre quel qualcosa con una data di scadenza, una parola inventa per stupire un pubblico di creduloni, sii sincero, per quante forme possa avere l’amore, come può essere chiamato tale, se siamo nati con l’odio e il disprezzo reciproco dentro? 
E tu come ultima cosa mi hai domandato perché scrivo? 
Perché tutto ciò chi mai avrebbe avuto il coraggio di ascoltarlo? 
Vi abbraccio con tutte le mie paure, spoglio di tutto ciò che negli anni non ho saputo tenermi stretto, consapevole che domani potrei non esserci più, e sicuro di aver raccontato tutto di me, perché l’oscurità non mi appartiene, e so di essere stato messo al mondo con uno scopo;
come ognuno ha il suo, io ho il mio, quello di far farvi splendere nel vostro piccolo, anche se per poco, assieme a me.
Chiudo mandando un abbraccio forte a mia mamma, il delfino che mi porto sempre in tasca da quando ero piccolo, per ricordarmi che non sono mai solo, anche nei momenti più disperati, mio padre, che nonostante le voragini d’incomprensioni conta su di me, per i vostri sacrifici, mi metto dalla vostra parte e riconosco tanti miei errori ingiustificabili, un abbraccio forte a tutte quelle persone che conosco e ho conosciuto che stanno passando dei brutti momenti, del resto non c’ha mai uniti così tanto il male quanto il bene…e a te che sei arrivato fin qui, l’unica cosa che chiedo sempre a tutti dopo un semplice ma per molti ormai banale: “Come stai”?! Ricordati di farti un sorriso appena puoi. 
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lapizzicata · 10 months
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Ieri ho visto il film di Paola Cortellesi. Da poco ho finito di leggere Ragazze elettriche di Naomi Alderman, dopo aver letto un po’ di cose di Margaret Atwood. Sto approfondendo lo studio dei miti greci. Diciamo quindi che sto parecchio carica di fomento rabbioso.
Oggi appare palese che Giulia Cecchettin sia stata ammazzata da quella merda dell’ex fidanzato, definito dai più “tutto sommato un bravo ragazzo. Magari un po’ geloso ma bravo”. Si prosegue a minimizzare, a giustificare, a incolpare le donne che si permettono di andare in giro con le cosce di fuori, addirittura da sole nella notte, e che si lamentano se incontrano i lupi.
Allora, mortaccivostra, io non solo continuo ad andare in giro con le cosce da fuori di notte da sola ma mi porto un taglierino e zaccagno la gente. Perché va bene essere sempre accort*, evitare “situazioni pericolose” (poi di grazia ci fate un elenco di situazioni pericolose e situazioni normali. Magari ce lo fa l’ennesimo uomo che vuole insegnarci a vivere), ma porcodio se al prossimo commento, alla prossima occhiata laida non richiesta, alla prossima mano sulla spalla con fare paternalistico, qualcuna caccia un coltello e inizia a tagliare cazzi come fossero zucchine, voglio leggere che “comunque è una brava donna. S’era solo rotta il cazzo”.
E invece di zaccagnare apparati genitali maschili, andiamo a manifestare contro la violenza sulle donne. Ma vi rendete conto di che cazzo vuol dire questa cosa? Andare a manifestare per sollevare una questione. Una manifestazione. Una cazzo su manifestazione partecipata soltanto da chi a queste cose è già sensibile e sensibilizzato. Sfilare mentre i tassisti avvelenati per le strade bloccate fischiano e urlano che siamo tutte troie. MA IO VE SFONNO LE MACCHINE E LE CAPOCCE.
Vorrei bruciare tutto, fare un casino di dio, e ho una rabbia dentro che mi spaventa e confonde i miei pensieri di donna ultra quarantenne. Questo perché mi riporta a galla tutte le occhiate, i commenti, le mani addosso che mi hanno fatto sbroccare negli ultimi trent’anni.
Sono millenni, MILLENNI, che affossate, incatenate, picchiate, bruciate, uccidete le donne e il perché è palese, ma sto senso di inferiorità che vi scatena la violenza fatevelo curare con terapia e psicofarmaci.
LI MORTACCI VOSTRA E DI CHI VI HA EDUCATO A ESSERE LA MERDA CHE SIETE.
Aggiornamento per me delle 19,26. Non appare più evidente. Giulia Cecchettin è stata ammazzata e il corpo è stato trovato. L’assassino è in fuga e i genitori dicono che è meglio che si costituisca per spiegare. PER SPIEGARE.
Diocane.
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vintagebiker43 · 3 months
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“Sull’Autonomia il Sud deve smettere di continuare a piangere”.
Grande Nello! Buongiorno, come stai? Senti ti faccio una domanda, se non ti scoccia.
Ma tu sei lo stesso Nello Musumeci che da Presidente della Regione Sicilia andò dallo Stato centrale a piagnucolare per una rateizzazione del mostruoso debito della Sicilia, che era tecnicamente più ampio del Burkina Faso (Sicilia 13 miliardi, Burkina Faso 12)? O mi ricordo male io? Era il tuo gemello cattivo che andava a chiedere soldi per quella voragine aperta in una Regione che dal 2000 ad oggi è stata governata 19 anni su 24 dalla tua destra? Da te, da Lombardo, da Schifani e da quel simpatico personaggio di nome Cuffaro finito poi nelle patrie galere per favoreggiamento a Cosa Nostra?
E domani con l’autonomia come si fa con quei soldi? Cancelliamo la sanità per i siciliani, torniamo alle strade sterrate, sostituiamo la polizia con bande di picciotti come si faceva nell’Ottocento e teniamo lezioni per bambini all’aperto?
Dai facci sapere. Buon venerdì.
@LeonardoCecchi
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io-sono-la-tua-favola · 5 months
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Come si può
Elaborare un pensiero
E trasferirlo su di un foglio ?
Dandogli ampio respiro
Quasi fosse vento .
È difficile per tutti
Descrivere un sentire
Dare corpo alle parole
Chi vi dice che ciò che scrivo
Non sia solo immagine sfocata
di me stessa .
Potrebbe essere un puzzle
Fatto di vuoti da riempire
Un minuzioso mosaico
di illusioni
inventate dalle mie visioni .
Ci sono attimi in cui mi sento
Deragliare ,
non si controlla più l' istinto
Tutto fluisce alla velocità emozionale
Sono lontana dalla realtà
E fuori da ogni ragionevole
Consapevolezza.
Il caos che mi porto dentro
è causa di troppi viaggi
senza ritorno
Minuscoli spilli conficcati nella testa .
Attimi di gloria e deliri incontrollabili .
Ho plagiato il mio spirito
convinta
che oggi come ieri
l'unica frontiera è al varco
della mia resa .
Ci si salva nella resa
Ci si libera nella resa
Ci si può pur trovar la pace
nella resa .
Ho dato tutto !
Non mi è stato mai permesso
Di poter dare di più .
Una forza misteriosa mi ha fermata
Ho combattuto a lungo
prima di comprendere
che non esiste luogo
Più infame di un pensiero
Scriverlo mi ha condannata
ad attraversare il vento
Non riesco più a muovermi
Non ho capito
se ho finito la mia lotta
o semplicemente mi sono arresa...
📖🌹
Anaise
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odioilvento · 1 month
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15.08.2024 - 12:00 - 29° C, percepiti 25° - leggero venticello non caldo
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Questa palla bianca che sembra la luna in un inizio di serata, è invece il sole a mezzogiorno di questo ferragosto in pianura.
So che qualcuno sarà dispiaciuto, ma io non vedevo l'ora!!!!! Il caldo è davvero finito? L'afa è scomparsa? Le nuvole sono tornate? Si può dormire senza ventilatore? Si può ritrovare il piacere del contatto umano? Si può tornare con le maniche corte? Tutta così, per me l'estate dovrebbe essere tutta così.
Buona giornata a tutti, ovunque siate, qualsiasi tempo ci sia, con chiunque voi siate, anche a chi va al lavoro oggi come me. Voletevi bene e divertitevi.
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cutulisci · 1 year
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“I nazisti sbatterono fuori le pecore da una stalla e fecero entrare noi. Mamma mi nascose in una nicchia dietro la porta. ‘Non ti muovere per niente al mondo’, mi disse. Le scaricarono un mitra addosso. Era ferita alla testa ma trovò la forza per scagliare uno zoccolo verso un soldato che stava per scoprirmi. Morì. Morirono tutti. Poi aprirono i lanciafiamme sulla paglia e sui cadaveri e ci diedero fuoco.
Mi tirarono fuori da lì bruciato e vivo per caso.
All’ospedale dissero che non c’era più niente da fare, avevo ustioni di terzo grado e i polmoni scoperti. Allora zia Lola mi portò in un convento di suore di Marina di Pietrasanta e ci rimasi più di un anno. Mi mettevano al sole per curarmi le piaghe e facevano di tutto per tenermi le mosche lontane. Un giorno del 1945 bussarono alla porta. Era il mio babbo, un alpino finito prigioniero in Russia, di cui non sapevamo più niente. In mezzo a tanto dolore, fu bellissimo.
Se mamma avesse una tomba tutta sua io e papà accanto al nome avremmo messo questa foto. Invece quando riesumarono i resti dalla grande fossa comune dove i tedeschi avevano ammassato le vittime di Sant’Anna di Stazzema, trovarla in quel macello di ossa bruciate fu impossibile. Ci provai anche io, che allora avevo solo 10 anni, ma fu inutile.
A Sant’Anna dal 1945 ci torno due volte all’anno, il 2 novembre e il 12 agosto. Non smisi nemmeno quando nacquero i miei figli. Me li caricavo sulle spalle e con mia moglie prendevo la mulattiera che quel giorno del 1943 percorsi con la mamma. Oggi ci porto i ragazzi delle scuole.”
- La storia raccontata al Corriere di Mario Marsili, uno dei pochi superstiti ancora in vita di una delle peggiori stragi della Seconda guerra mondiale, quella di Sant’Anna di Stazzema, avvenuta il #12agosto 1944.
560 civili uccisi, di cui solo 393 identificati.
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abatelunare · 24 days
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Di giornate NO
Oggi per la mamma era una giornata no. Ma no davvero. Ogni tanto ci passa attraverso. Mi è perfino toccato discutere con lei circa un adempimento. Io la capisco. C'è il dolore per la perdita. E la rabbia perché, forse, se papà si fosse fatto visitare prima… (Era caduto diverse volte e non ci aveva detto niente). Adesso è più serena. Spero che domani per lei sia una giornata meno no. Perché è frustrante non poter fare nulla per lei. Già mi faccio un culo così per la burocrazia. Ma 'sto giovedì è quasi finito. E non è poco. Buonanotte a tutti.
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vividiste · 2 months
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Suo padre lo abbandonò a 3 anni, sua figlia morì a 8 mesi, sua moglie morì in un incidente d'auto, il suo migliore amico morì di overdose. E nonostante tutto, Keanu Reeves non ha mai perso il suo splendore, il suo mondo non è mai finito.
Mentre girava il film "La casa sul lago", sentì la conversazione tra due assistenti ai costumi, e una donna stava piangendo perché avrebbe perso la sua casa se non avesse pagato una somma di 20 mila dollari. Lui glieli depositò sul conto.
Nel suo compleanno del 2010, entrò da solo in una panetteria e si comprò un cupcake con una sola candela. Mentre lo mangiava fuori, offrì caffè e pane gratis a tutti i clienti. Questo fu il suo compleanno di lusso.
Con ciò che guadagnò dalla trilogia di Matrix, distribuì 50 milioni di dollari al personale degli effetti speciali, perché secondo lui, loro erano i veri eroi dei film.
Non ha quasi mai utilizzato stuntmen, tranne che per cose molto specifiche come le acrobazie, e per questo motivo ha riconosciuto il lavoro dei suoi stuntmen regalando a ciascuno una moto Harley Davidson.
Fino ad oggi, usa regolarmente la metropolitana e altri sistemi di trasporto pubblico come l'autobus quando è necessario perché è la cosa più pratica, e non si vergogna mai.
Un gran numero di ospedali afferma di aver ricevuto decine di milioni di dollari da lui.
Ha donato il 90% del suo stipendio in alcuni film affinché la produzione potesse assumere altre star.
Nel 1997, un paparazzo lo trovò in strada seduto accanto a un senzatetto, ascoltando la vita del senzatetto e facendo colazione con lui.
Tutto il bene che sappiamo di Keanu Reeves non ce l'ha raccontato lui, ma coloro che sono stati beneficiati da lui. Non ha mai dichiarato nulla.
Per tutto ciò che ha vissuto, avrebbe potuto avere una visione della vita più triste e pessimista, ma nonostante ciò ha scelto di essere quel qualcosa di buono tra tutto il male che c'è.❤❤❤
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Fonte fb
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nonamewhiteee · 2 months
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ventuno giorni dopo: sono seduto sul mio zaino sotto al sole in mezzo al nulla ad aspettare il secondo bus che prenderò dopo il treno per rientrare in quella che sto chiamando casa da mesi. gli ultimi 3 giorni sono stati finalmente un po' diversi, andare a trovare i miei amici mi fa stare bene (almeno fino al momento in cui realizzo che sto per ritornare alla routine). non avrei mai pensato di finire sul "rooftoop" di un hotel lussuoso ed in quello sfarzo mi sentivo un forestiero in bermuda cargo e t-shirt larga circondato da giacche e camicie. oggi sul primo pullman ho conosciuto Miguel, 25enne di San Diego, innamorato del cibo, del mare, della gente e della lingua italiana. un po' ho invidiato tutti i turisti incontrati oggi, vorrei imparare ad apprezzare con i loro occhi il posto in cui vivo e dove la vita è "slow e dolce". negli ultimi 21 giorni ho avuto attacchi di panico prima di presentarmi in ufficio, crisi di pianto, mi sono stati aumentati i farmaci, ho sentito la preoccupazione dei miei genitori. il viaggio per oggi è finito.
#me
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evoluzionemolecolare · 7 months
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Figlio sta facendo lo stage in azienda, oggi mi ha già chiamato tre volte per ricordarmi di: comprare rosa, passare a casa per profumo che si era dimenticato (sua madre mi ha suggerito di prendere il campione che è più comodo (?), è lungo 15 cm, boh), comprare preservativi, andare a prenderlo all'uscita alle 18.00 (importantissimo il .00) e accompagnarlo dalla ragazza.
Aggiornamento ore 17.25:
-Rosa ✅️
-Profumo (modello comodo) ✅️
-Preservativi (al terzo posto ma non per importanza) ✅️
-Recuperarlo alle 18.00 e portarlo dalla ragazza: finito il meritato bianco fermo, vado.
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pettirosso1959 · 11 days
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Quando CHI DEVE non fa il proprio dovere (non faccio nomi, altrimenti i suoi "piccoli fans" si offendono e mi danno del kompagno) , allora può capitare che il GIUSTIZIERE DELLA NOTTE che si può annidare nel nostro subconscio , quello di ognuno di noi, salta fuori all'improvviso, cappello e giubbotto nero, baffetto e pistola in tasca, e reagisce, si riprende il suo con gli interessi e si vendica.
Oggi Viareggio è migliore.
I residenti respireranno senz'altro un'aria più pulita, più salubre, perché un sacchetto della spazzatura è finito finalmente in un inceneritore , liberando la città dal suo disgustoso olezzo.
E questo è quanto, senza emotività, senza pietà, perché la spazzatura non ne merita.
Cinzia dal Pino è apparentemente passata e ripassata su quel sacchetto per schiacciarlo ben bene, prima che finisse nell'inceneritore.
Poi è semplicemente scesa dall'auto , si è ripresa la sua borsa che il rifiuto solido urbano le aveva scippato, e se ne è andata.
E poi, solo poi, forse, mentre guidava per tornare a casa, il Charles Bronson/Dottor Paul Kersey che era in lei se ne è tornato a cuccia, è rientrato, finalmente appagato, nei labirintici meandri della mente umana, e la Signora si è resa conto di cosa avesse fatto.
Ma era sconvolta.
Era fuori di sé, arrabbiata, umiliata , spaventata.
Magari, dopo aver investito il sacchetto, invece di ingranare la retromarcia ha ingranato più volte la prima, che non ci capiva più nulla, presa da quel RAPTUS di cui i giornali tanto hanno parlato, per tentare di giustificare l'assassino pigmentato di Sharon Verzeni.
"Momentaneamente incapace di intendere e volere", insomma, a causa del TRAUMA che il Tale e Quale le aveva cagionato.
Mi sembra di poter affermare che la Signora quindi è assolutamente innocente , immacolata direi, per le nostre coscienze di vittime sacrificali dell'altrui tradimento ed infamità, perché solo degli infami e dei traditori, possono consentire, governando una Nazione, che essa venga continuamente riempita di spazzatura senza muovere un dito, né mai svuotare il cestino.
Ma a Viareggio , oggi, grazie a lei, si cammina un po' più tranquilli per strada.
Buona Fortuna , Signora Cinzia, siamo tutti con Lei!
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