1/4 al benessere, 1/4 al piacere, 1/4 all'ideologia, l'ultimo quarto se li porta tutti via. Dal 1969
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Piade appena portate a casa dalla riviera romagnola, salame di camoscio dalle Alpi bergamasche, montepulciano d'Abruzzo e via che nel reggiano si aspetta la cena. Statemi bene.
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Lunedì. Ore 13.15. In auto. Nel traffico. Fame. Fra poco sono a casa. Alla radio passa Last Christmas degli Wham. E' ufficialmente natale. Dal 1984. Bestemmio. Oggi, nel 1984 probabilmente rientravo da scuola in Ciao. Avevo fame. Bestemmiavo sicuramente, per cosa non ricordo. Buon natale.
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Quando morirà il MIO cane per figli sarà una tragedia di dimensioni incommensurabili. Quando invece morirà padre, dopo qualche giorno -o settimana?- dalla dipartita, si domanderanno: ma dov'è finito pa che è un po' che non si vede in giro?
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Sono molto geloso del mio cane, non lo darei a nessuno. Quasi...
Victoria Furnari by © Marc Lagrange
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Fuori o dentro, stamattina dentro. Sul presto al caffè è comparsa a sorpresa la bionda e profumatissima commessa dei giovedì pomeriggio. I negozi di abbigliamento ma anche altri sono chiusi al giovedì pomeriggio e i barbieri al lunedì tutto il giorno, così da tempo, anche se adesso qualcuno tiene aperto tutta la settimana. Il mio barbiere in controtendenza e con grande e apprezzabile spirito cazzomene, tiene chiuso il lunedì e il giovedì, non ama sudare. Tutto questo per dire, oggi pomeriggio fuori o dentro?
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Rientrato volante a pranzo, figlio maggiore con influenza. Passato al market a prendere il suo sugo all'amatriciana preferito, 350 di spaghetti per due. Oggi pomeriggio non ho voglia di fare nulla, mi apro un bianco grande e lo verso in un grande bicchiere :)) Per dipingere una parete grande ci vuole un grande pennello (only for gen X).
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Nella mia testina sono sempre aventi almeno di un paio di ore, una specie di ora legale di più di un'ora. Ieri sera casa sgombra, stinco con un grande sangiovese. Prima una ribolla mentre si prepara. Ecco, di anticipo durante la cena, sono già a incrociare le sue mani mentre la bacio, le mordo il collo e poi metto la resta tra le gambe (si può dire?) ma è così. Mi raccontava (o che poi io non è che ascolto proprio tutto ma sembra che in realtà lo faccia, alle donne piace essere ascoltate e io ascolto) di venerdì sera, in pizzeria con le amiche, in un locale di quel tipo premiato che gli sembra di essere l'enoteca pinchiorri. Le voci belle. Intanto mi passa un flash di una di Milano. Mi diceva che la volta precedente il cameriere (riduttivo di maestro d'arte) consigliava una margherita con i pomodorini gialli che sono un quadro di mirò (dc ma quando mai mirò ha disegnato una cazzo di pizza?) e che poi ogni pomodorino giallo erano 3 euri. Ma poi mi sono perso e mi domandavo ma che cazzo avrà fatto fino alle tre di notte con le amiche, ma mai farsi domande. Comunque adesso prendo il caffè, vado alla sagra del tartufo e, in anticipo di diversi fusi orari, è già lunedì.
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gees krijnen in all allure - robert klanten (2006)
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Report di ieri (...) e di oggi. E domani?
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Ieri mattina andando a prendere il caffè ho notato che la torre civica a fianco dell'ufficio era illuminata. A novembre. E che non avevano ancora sistemato l'orologio con l'ora solare d.c. Vabbè natale sempre prima, finita li. Oggi ho capito che domani è davvero natale perché come ogni anno mi ha chiamato quella con voce suadente per sapere se partecipo alle spese per le luminarie. Come ogni anno la voce suadente mi ha suaso. Buon natale a tutti, a novembre.
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Di casa sto qui, così sapete come evitarmi.
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