#pensieri al vento
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apropositodime · 9 months ago
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Mi sento come Maggio
Incerta
Instabile
Cupa
Stanca
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un-intruso-nel-mondo · 2 years ago
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A parole tutti disponibili
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rosasenzaspineblog · 2 years ago
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Penso che penso troppo.
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empito · 27 days ago
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La mia mente è talmente affollata di pensieri che le lacrime premono per uscire. Ogni idea, ogni ricordo, ogni emozione si accavalla come onde in tempesta, sommergendo la quiete che tanto desidero. Il cuore batte irregolare, come un tamburo impazzito, mentre cerco invano un rifugio in cui nascondermi da questo turbine interiore. Il cielo sopra di me è grigio e pesante, rispecchia fedelmente il caos che ho dentro. Cammino senza meta per le strade familiari, ma oggi tutto appare diverso, distante. Gli alberi spogli tendono i loro rami scheletrici verso un orizzonte sfocato, e il vento freddo mi sferza il viso, portando con sé sussurri di memorie lontane. Vorrei poter fermare il tempo, trovare un angolo di silenzio dove poter ascoltare il battito dei miei pensieri, decifrarli, comprenderli. Ma essi si rincorrono, si sovrappongono, creando un groviglio inestricabile che mi opprime il petto. Ogni respiro è un atto di volontà, ogni passo un'impresa. Gli occhi mi bruciano, sento il peso delle parole non dette, dei sentimenti inespressi. Mi chiedo se sia normale sentirsi così persi, così sopraffatti dalla propria mente. Forse tutti indossano maschere, celando dietro sorrisi di circostanza il proprio tumulto interiore. Eppure, in questo momento, mi sento terribilmente solo. Un gatto nero attraversa la strada, mi fissa per un istante con occhi magnetici, poi scompare tra le ombre. Vorrei avere la sua leggerezza, la sua indifferenza. Invece, ogni dettaglio intorno a me sembra amplificare il mio stato d'animo. Il rumore del traffico è un ronzio lontano, le voci delle persone sono ovattate, come se fossi immerso in una bolla di vetro. Mi fermo davanti alla vetrina di una libreria. I titoli dei libri scorrono come flash davanti ai miei occhi: storie di vite vissute, di mondi immaginari, di speranze e dolori. Penso al potere delle parole, a come possano curare o ferire, e mi domando se scrivere potrebbe aiutarmi a dare un senso a ciò che provo. Decido di entrare. L'odore della carta stampata mi avvolge, familiare e rassicurante. Sfioro le copertine con delicatezza, come fossero oggetti fragili. In quel piccolo universo fatto di silenzi condivisi, sento finalmente un po' di pace. Forse, penso, non sono le lacrime la soluzione, ma la ricerca di qualcosa che dia voce al tumulto che ho dentro. Esco con un libro tra le mani e un lieve sorriso sulle labbra. Il cielo sembra essersi schiarito, un timido raggio di sole fa capolino tra le nuvole. Forse non posso fermare i pensieri, ma posso scegliere come affrontarli. E in quel momento, capisco che ogni tempesta, per quanto intensa, è destinata a placarsi.
Empito
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scritti-di-aliantis · 3 days ago
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(Foto: signs-o-the-times)
Vorrei tanto vedere i veri colori dei tuoi pensieri, quando la sera tardi senti quel morso e sei lontanissima da "noi." Vorrei sapere se di giorno tutto quel caffè vale il sapore di un solo nostro bacio.
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(Foto: sentichebelvento3)
E poi sarei tanto curioso di sapere se ogni tanto usi la caffettierina o se l'hai gettata via. Insieme alle altre piccole, grandi cose e a un mucchio d'amore maschile che era tutto dedicato a te. Che vero spreco... al vento per niente...
Aliantis
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(Foto: signs-o-the-times)
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apropositodime · 7 months ago
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E sei già Agosto.
Quello delle partenze
delle strade deserte
delle code in autostrada.
Sapore di mare, sapore di sale
Stessa spiaggia,stesso mare.
Quello del, se stasera cado esprimete un desiderio.
Quello del, cosa fai a ferragosto? 🤌🏽💣💣
Quello che, in quanto ultimo chiuderà le porte dell''estate.
C'è chi non vede l'ora
C'è chi non l'ha capita
C'è chi aspetta la prossima.
" Summertime and the livin' is easy"
Foto di qualche estate fa, un estate qualsiasi, anzi no. Una vacanza improvvisata.
Quell'alba rubata.
Voi.
La meraviglia fatta di attimi.
Ricordiamoci ❤️
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molecoledigiorni · 2 months ago
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Recensione dele poesie famose
(10 dicienbre 2024)
Milùmino diménso, dicie Ungaréti la matìna. Ma cuando che è sera cosa fai? Ti spegni di botto? Fàcile fare le poesie di matìna, ma la sera il scritóre insòne rimugina le cose e scrive fogli che ci è ben più di due righe.
Giàcomo Leopàrdi scrive una poesìa sul infinito che i bocia non capiscono un casso, alora il scritòre cielo spiega. Cosa che dìcie il Leopardi in cuesta poesia? Dicie che ci gà senpre avuto caro il còle davanti a casa sua, da tanto tenpo, ma co sto casso di siepe che è cresciuta tròpo, non si vede una fava; alora il poèta si imàgina il còle, si siede e non vede più un ostia. Alòra pensa a robe strane tipo che il vento fa un silensio quasi sovrumano e a pensare al tenpo che passa i pensieri ci nuotano nel mare come un profugo che si è rovesciato il barcone. Al poeta ci è dolcie naufragare in cuel mare, al profugo meno.
Cuasìmodo invence dicie che sula tera sei solo come un cane e il sole ti trafìgie un àtimo e poi è subito sera. Che saresse a dire che muori. Una poesia motivasionàle, direi.
[…]
E il poeta Lorenzo Demèdici, in nel trionfo di Bàco e Ariàna dicie cuanto che è bèla giovinessa che comuncue va via come un lanpo e alòra tanto vale fóttere come i ricci e sbàtersene le balle dele bolétte dela lucie.
Il scritore
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rosasenzaspineblog · 2 years ago
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Pioggia
A una goccia ho parlato di te
Lei non ha mantenuto il segreto.
Ora tutta la pioggia ripete il tuo nome.
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smokingago · 2 years ago
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Mi piaceva pensare
di essere nei suoi pensieri.
Almeno un po’.
Mi piaceva immaginarmi
tra le cose che aspettava.
Tra le emozioni che cercava.
Tra i desideri gridati al vento.
Tra i sogni affidati al mare.
Volevo abitare un suo momento.
Essere dentro.
Come un brivido nascosto.
Angelo De Pascalis
🍀
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ragazzadalsorrisonero · 2 months ago
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[…]
ci si rende conto di star perdendo il controllo di se stessi quando, la mente è letteralmente vuota e il fisico ne risente.
quando al mattino non si ha più voglia di alzarsi da letto.
quando ci si sente deboli per ogni sforzo.
quando si presenta il menefreghismo sull’aspetto.
quando la colazione, pranzo, cena, diventano solo un obbligo.
quando gli obbiettivi posti diventano soltanto parole al vento.
quando non si vede l’ora di andare a dormire, solo per sentire e provare pace nel silenzio.
quando per un attimo, si cerca il minimo indispensabile per spegnere i pensieri.
ci si rende conto di star perdendo il controllo di noi stessi quando, un pensiero, un gesto o semplicemente una parola di troppo, influenza il nostro cervello, portando così ad incidere non solo la nostra salute mentale, ma anche la nostra salute fisica.
[…]
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occhietti · 3 months ago
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L'autunno è una donna che scioglie i capelli e li lascia cadere sulle spalle; li affida al vento, si concede, si lascia spettinare i pensieri, i desideri più folli, le più spietate malinconie.
— Luigi Mancini
@luigimancini
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sciatu · 3 months ago
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Quando si ha il mare dentro, che va e viene nei tuoi pensieri, con le sue onde e i suoi ricordi, un mare che ti mostra il suo cuore attraverso un’acqua cristallina, allora non hai più bisogno di niente, perché il mare è come l’amore: ti riempie, ti esalta, domina i tuoi pensieri e le tue voglie, ti dona sogni, ignora i confini. Rende gli uomini il nulla che sono, di fronte al sole o al vento, alle giravolte della terra, da quando è nato il tempo, nel nulla dell’universo. Allora, quando hai il mare di dentro, niente ti può far più paura, perché conosci il brillare della luna di notte, ed il dolore diventa come schiuma leggera, che si perde tra la sabbia della tua storia. Così i mostri delle tenebre, gli avari di sorrisi, i traditori dell’amore che hai donato, i crudeli pupari del mondo, si rivelano per quello che sono e comprendi, quanto è giusto e quanto è inutile. Quanto ha un peso e quanto è solo impalpabile nebbia che disorienta, angoscia e nasconde. Per questo, sentendo il mare cantare nell’anima, come un seme portato dal vento, leggero navighi verso il domani.
When you have the sea inside, that comes and goes in your thoughts, with its waves and its memories, a sea that shows you its heart through crystalline water, then you no longer need anything, because the sea is like love: it fills you, exalts you, dominates your thoughts and your desires, gives you dreams, ignores borders. It makes men the nothingness they are, in front of the sun or the wind, in front of the twists of the earth, since time was born, in the nothingness of the universe. Then, when you have the sea inside, nothing can scare you anymore, because you know the shining of the moon at night, and the pain becomes like light foam, that gets lost in the sand of your history. So the monsters of darkness, the misers of smiles, the traitors of the love you gave, the cruel puppeteers of the world, reveal themselves for what they are and you understand, how right it is and how useless it is. How much it has weight and how much is just impalpable fog that disorients, anguishes and hides. For this, feeling the sea sing in the soul, like a seed carried by the wind, lightly you sail towards tomorrow.
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vefa321 · 3 months ago
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Ci sono i giorni della malinconia,
Giorni che piangono,
sinfonica agonia.
Soli scuri di pensieri cupi
Piegati al vento di ieri ormai distrutti
Ci sono ė forse l'unica realtà,
Tra l'età che corre e l'altra mia metà
A prendere a calci gli anni andati
Viandanti anche loro smarriti
Pensanti,
Ci sono sarà sempre il tempo che verrà
A traverso il vetro rotto del mio sguardo datato
Tra cocci e schegge lucenti
Ricordi e lumi spenti.
Attraverso il giorno, tra passi e pesi
Carchi di doveri, lordi di pensieri
Lascio impronte di vita,
orme ormai armeggiate al porto fermo della mia memoria...
Ci sono giorni di mari mossi che solo il vento del futuro può navigare.
Come le montagne erose...
Sanno che loro sono qui prima
prima ancora delle rose,
Prima delle pose di pietre migliare...
Ci sono, tali altari di culti pagani,
Di terre lontane
Di vite nostrane
Ci sono, contasto semplice
Geografia dell'essere
Storia in essere
Di un mondo che pensa...
Domani è solo una domanda.
J.D
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nonamewhiteee · 3 months ago
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ogni tanto mi capita di leggere vecchie mie cose, conversazioni, pensieri buttati a caso su qualche quadernino. vivo nella perenne insoddisfazione di non essermi mai sentito "normale" pur non avendo un concetto di normalità fra le dita. mi piacciono molto alcuni dei blog che seguo e scrivono, forse non ho dedicato il tempo che avrei voluto alla lettura. è sempre un "non ho", "avrei dovuto" ma in fondo è la mia vita. nelle foto da piccolo raramente sorrido "perché non so sorridere mà", nelle letterine e nei disegni mi gettavo già merda chiedendo scusa per il semplice fatto di essere stato messo al mondo. ho un caratteraccio: amo la solitudine e i miei spazi, soffro per questo e quando sto in compagnia mi capita di sentirmi vivo e pieno di un'energia che però tende a sciogliersi fin troppo presto. mi piacerebbe consumarmi come una sigaretta al vento, dimenticata tra le dita.
#me
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fioredialabastro · 3 months ago
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Come un albero di fico in inverno
Ci sono giorni dove la stanchezza prende il sopravvento. Lo so che l'impazienza è frutto delle pressioni sociali, che ciascuno ha i propri tempi e che anche i momenti apparentemente statici preparano in realtà la strada per quelli più dinamici. Ne sono consapevole, soprattutto perché lo sto anche sperimentando nella mia interiorità, imparando ad affidarmi di più a Dio in ciò che trascende il mio controllo. Volendo usare una similitudine evangelica, mi sento come quell'albero di fico in inverno, che ad una visione generale e superficiale sembra sempre rinsecchito, emaciato, fragile, quando in verità, man mano che si avvicina la primavera, sviluppa tanti piccoli germogli, così minuscoli che si possono scorgere solo mediante un'osservazione ravvicinata e attenta ai dettagli. Eppure, a volte vorrei solo non stare più in pena per il mio prossimo futuro lavorativo, non vagare più nella totale incertezza e scorgere qualche progetto concreto a cui aggrapparmi tra pochi mesi. Vorrei anche ricordarmi che cosa si provi ad essere desiderata sinceramente da un uomo, sentire il tepore accogliente di un abbraccio, il contatto con altre membra palpitanti, quel sacro fuoco in grado di riscaldare le gelide mura marmoree del mio tempio abbandonato, quel soffio vitale capace di dare vigore ad una statua travolta dall'edera. È come se un'assenza così prolungata negli anni mi avesse fatto precipitare in una sorta di insicurezza, tale da non farmi sentire più bella fisicamente, né femminile, né attraente; tuttavia, nel frattempo sono diventata profondamente fiera della mia identità e come una fiera vengo vista dagli occhi maschili, perché dolce, gentile, ma potentemente capace di penetrare i loro pensieri con uno sguardo, squarciare i veli della finzione, rivelare verità scomode, chiedere la loro anima in cambio della mia. Ciò mi fa sorridere amaramente, perché quando ero fragile, mi volevano possedere e dominare; ora che sono libera, mi vogliono sedare o evitare. Tuttavia, anelo ancora a quell'amore mai provato completamente, così reale e al contempo divino; so che esiste, il mio diletto sposo; così lo reclamo nel vento che ulula tra gli scogli durante una tempesta, lo cerco come un falco che perlustra le praterie, e lo attendo pazientemente, come un albero di fico in inverno.
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apropositodime · 2 years ago
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Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Basta,rimanerci male.
Almeno fino alla prossima volta.
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