#parole tristi
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arvtisticfra · 6 months ago
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parliamodime · 2 years ago
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cosa fai quando ti senti giù e non hai voglia di far niente?
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frammenti--di--cuore · 1 month ago
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c'è una solitudine davvero bastarda, che è quella dei pensieri, dei sentimenti. Quella solitudine che provi quando sai che certe cose non puoi dirle, non puoi spiegarle in nessun modo, devi solo trovare un posto dentro di te in cui farle vivere per sempre nell'ombra. In quel posto, in quel punto da qualche parte dentro di te, sarai solo per sempre.
zoe
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thymos-00 · 10 months ago
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Le vostre scuse non riparano niente.
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unwinkyselvatico · 8 months ago
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Pensavo che in tutto il mondo, avessi almeno te.
I fratelli Karamazov
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nochkoroleva · 3 months ago
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alessaless · 1 year ago
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I pianti più strazianti sono quelli silenziosi, quelli di cui non parli, quelli che vivi di notte e tieni per te. Nessuno sa quanto siano profondi e sconfinati.
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lamoremioerisolotus-blog · 5 months ago
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foreverblondie23 · 9 months ago
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arvtisticfra · 1 month ago
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worldofdarkmoods · 16 days ago
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Tutti parlano di rispetto. È una di quelle parole che riempiono la bocca, che scivolano via come se fossero scontate, come se tutti ne avessero compreso il vero significato. Tutti si ergono a grandi maestri di vita, pronti a dispensare lezioni, a dirti cosa è giusto e cosa è sbagliato. “Rispetto prima di tutto” dicono. Ma poi, sono proprio loro i primi a dimenticare cosa significhi davvero.
Mi fa male pensare a quante volte ho sentito questa parola uscire dalle bocche sbagliate. Quante volte ho visto persone parlare di educazione mentre calpestavano chiunque non fosse all’altezza delle loro aspettative. Quante volte ho sentito prediche sulla sincerità da chi non riesce neanche a guardarsi allo specchio senza mentire. È come vivere in un mondo al contrario, dove i colpevoli sono sempre pronti a puntare il dito, dove chi più sbaglia si sente sempre il più giusto.
La verità? Viviamo in una società in cui il rispetto non è più un valore, ma una maschera. Lo indossano tutti, ma pochi lo portano davvero nel cuore. Si parla di rispetto quando conviene, quando fa comodo, quando è un modo per apparire migliori agli occhi degli altri. Ma quando le luci si spengono e nessuno guarda, quella maschera cade, rivelando volti che di rispetto non hanno nemmeno l’ombra.
Cosa vuol dire rispettare davvero? Non è solo dire le parole giuste, non è solo comportarsi bene quando fa comodo. Rispettare è riconoscere l’altro nella sua interezza, con i suoi limiti, i suoi errori, le sue fragilità. È capire che ogni persona porta con sé un peso invisibile, una storia che non conosciamo. Ma chi lo fa davvero?
La maggior parte delle persone è pronta a giudicare. È facile, no? Guardare dall’alto e sentenziare, come se tutto fosse bianco o nero, come se bastasse un’occhiata per capire chi hai davanti. È così semplice credersi migliori degli altri quando non ti fermi a riflettere, quando non provi a metterti nei panni di chi hai davanti.
Ma il rispetto, quello vero, è difficile. È scomodo. Ti costringe a guardare oltre, a mettere da parte i pregiudizi, a fare uno sforzo per comprendere. E oggi, nessuno ha voglia di fare quello sforzo. È più semplice vivere di apparenze, fingersi persone migliori di quelle che si è realmente.
Mi chiedo spesso dove sia finita la sincerità. Quella vera, quella cruda, quella che non ha paura di mostrarsi imperfetta. Viviamo in un mondo dove tutti vogliono apparire impeccabili, come se ammettere di avere difetti fosse un crimine. E così, ci ritroviamo circondati da facce che sorridono per convenienza, da parole che suonano vuote, da persone che si riempiono la bocca di lezioni che non applicano mai a loro stesse.
E sai cosa fa più male? È che spesso queste persone sono quelle che più ti feriscono, quelle da cui meno te lo aspetti. Parenti, amici, conoscenti che ti parlano di rispetto e poi ti voltano le spalle. Che ti predicano educazione e poi non si fanno scrupoli a mancarti di rispetto. Che ti parlano di sincerità e poi ti raccontano bugie senza battere ciglio.
Io sono stanca. Stanca di vedere l’ipocrisia travestita da virtù. Stanca di ascoltare chi parla senza sapere, chi giudica senza conoscere, chi predica bene ma razzola male. Sono stanca di dovermi giustificare, di dover dimostrare sempre qualcosa, mentre chi mi giudica non si ferma neanche un secondo a guardarsi dentro.
Ma sai cosa ho imparato? Che il rispetto non si mendica. Non si può chiedere a chi non lo conosce, a chi non lo ha mai vissuto davvero. Non posso pretendere che chi non ha rispetto per sé stesso ne abbia per gli altri. Posso solo scegliere di non lasciare che la loro ipocrisia mi tocchi.
Ho deciso che non voglio più dare potere a chi non lo merita. Non voglio più permettere che le loro parole mi feriscano, che le loro azioni mi facciano dubitare di me stessa. Il rispetto che non ricevo dagli altri lo darò a me stessa, perché merito di più di ciò che alcuni sono disposti a offrire.
E se c’è una cosa che ho capito è questa: il rispetto non è un privilegio, ma una scelta. Non riguarda gli altri, ma te stessa. Riguarda il modo in cui scegli di vivere, il modo in cui scegli di trattare gli altri, anche quando il mondo intorno a te sembra aver dimenticato il significato di quella parola.
Non voglio essere come loro. Non voglio indossare una maschera. Voglio essere autentica, anche quando è difficile, anche quando mi espone al giudizio degli altri. Voglio vivere in un modo che mi permetta di guardarmi allo specchio e sapere che, nonostante tutto, non ho mai smesso di rispettare me stessa e chi mi sta intorno.
Perché alla fine, ciò che conta davvero non sono le lezioni che gli altri cercano di darti, ma ciò che scegli di insegnare a te stessa ogni giorno. E io scelgo di essere diversa. Di essere vera. Di essere quella che, anche in mezzo a tutta questa ipocrisia, non smette mai di credere nel valore del rispetto, della sincerità, dell’educazione. Anche se il mondo intorno a me sembra averli dimenticati.
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frammenti--di--cuore · 2 months ago
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a metà strada è il posto più bello in cui incontrarsi, perché ognuno deve fare un passo per arrivarci, ognuno deve mettere un pezzo di sé per creare qualcosa di intero. A metà strada è un posto per pochi, è il posto per le persone giuste, per le tue persone.
zoe
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ilragazzodallemanifredde · 3 months ago
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Mi rendo conto di come sto morendo lentamente. Non ci sono stagioni che scorrono più, né venti che portano nuova aria, nuovi colori. Il mondo è solo un grigio indefinito, e il buio mi avvolge. Non so se chiudere gli occhi e accettare il silenzio, o muovermi verso quel buio, quella via d'uscita che, pur velata di incertezza, sembra l'unica porta aperta.
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unwinkyselvatico · 1 year ago
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unaragazzadaicapellimossi · 9 months ago
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ho bisogno di parlare con qualcuno di speciale, in modo libero e sincero
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gunsfire · 30 days ago
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mi accollo il dolore degli altri perché ci tengo troppo.
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