#parco degli alpini
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Il lusso, la ricchezza del poter pensare in modo diverso.
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"Libertà di espressione" significa rigettare il PENSIERO UNICO (mainstream), e aprirsi ad una varietà di opinioni. Ascoltarle e valutarle per ciò che di buono apportano alle nostre conoscenze.
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Oggi mi piace riportare le idee del Prof. Gabriele Ciampi.
Chi è?
Uno studioso di Geografia, di Storia e una persona di ampie vedute, prima di tutto.
Ricopio ciò che è stato pubblicato da "LA VOCE DEL TRENTINO" :
Gabriele Ciampi è Geografo, attualmente in pensione, dell’Università di Firenze, consigliere delle riviste Limes, Il Pensiero Storico, il Bollettino della Società Geografica Italiana.
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Bene cosa pensa Ciampi?
Eccolo il suo intervento ripreso dal sito LA VOCE DEL TRENTINO.IT
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Credo che questo intervento parta da un'assoluta onestà intellettuale.
In fondo, si tratta di riconoscere ciò che è accaduto per millenni sulle Alpi. Gli uomini e gli orsi erano al vertice della catena alimentare come il lupo.
Entrambi cacciatori e predatori. Entrambi a contendersi spazi e risorse alimentari
Lo si deve riconoscere con la massima serenità. Uomini, lupi ed orsi si sono affrontati per migliaia e migliaia di anni. Finchè tramite l'azione dei cacciatori armati di fucili, la popolazione dei lupi è stata ridotta e quella degli orsi alpini si è estinta.
Ora il progetto della reintroduzione dell'Orso Sloveno su tutto l'arco alpino, alla resa dei conti, si è rivelato un vero azzardo e un controsenso, tanto più che la politica per più di 20 anni ha rinunciato del tutto a non vedere dov'era il guasto sostanziale. Un progetto di ripopolamento deve partire da uno studio delle compatibilità e delle condizioni del territorio e delle valli anche in termini di densità umana.
Come hanno fatto a ignorare che il Trentino già nell'anno 2000 non era più il Trentino agricolo fatto di pastori e contadini degli anni '30, '40 e '50? Una regione allora, scarsamente popolata e poco frequentata dai viaggiatori del tempo, a fronte della nostra epoca che è invece, quella del "turismo di massa" e del turismo globalizzato. Quanti turisti polacchi, cechi, ungheresi, spagnoli c'erano negli anni '50 nelle valli dolomitiche? Chiediamocelo...
Come ha fatto la Provincia di Trento a fine anni '90 ad ignorare la densità della popolazione residente, a cui andava aggiunta la densità dei turisti in arrivo sia in estate che in inverno, grazie ai tanti comprensori sciistici che si erano tanto sviluppati fin dagli anni '70 ?
Come è stato possibile pensare di reintrodurre un animale selvatico in uno dei territori fra i più antropizzati dell'intero arco alpino, con un tessuto economico fatto di imprese, di aziende e di popolazione accresciuta grazie allo sviluppo indotto dalla doppia stagione turistica ?
Oggi il flusso permanente dei turisti che vengono in Trentino per sciare in inverno e per fare podismo, cicloturismo, arrampicate e trekking in estate, è un fattore determinante per escludere una compatibilità di queste vallate con la libera e indiscriminata presenza dell'orso selvatico di origine slovena.
Ancora di più, se il numero degli orsi è stato, colpevolmente, fatto lievitare fino agli attuali 120 esemplari !
È insostenibile come situazione. È un insieme esplosivo di contraddizioni ed errori già fatti.
A meno di non ripensare da zero la presenza di questo animale selvatico.
A partire da un possibile grande Parco dell'Orso Alpino.
Un territorio da riservare in maniera esclusiva all'Orso. Ovviamente un parco delimitato, ad uso e consumo del solo orso. Dove la presenza dell'uomo venga scoraggiata e ridotta al minimo. È ancora possibile realizzarlo?
Io me lo domando.
Un territorio dove l'animale possa scorazzare, libero ma sorvegliato tramite Radiocollare, e anche studiato e seguito da specialisti che tutelino la sua presenza evitando che quest'animale selvatico frequenti città e paesi.
Quello a cui penso è un "oasi naturale" da individuare fra le vallate meno popolate della regione.
Perchè l'elemento determinante per evitare nuove e dolorose tragedie è proprio il parametro della DENSITÀ per chilometro quadrato.
Allarghiamo l'orizzonte: attualmente l'orso vive libero e senza creare grossi problemi, soltanto in determinate zone del pianeta: Canada, Alaska, Stati Uniti, Federazione Russa, Scandinavia.
E questo, perchè un predatore selvatico ha bisogno di territori ampi e poco frequentati dalla razza umana.
Ciò che vorrei sottolineare è come il problema degli orsi è molto complesso e paga errori nati già a partire dalla reintroduzione delle prime coppie di esemplari sloveni
Occorre quindi utilizzare la massima cautela, evitanto slogan astratti e superficiali o posizioni ideologiche estremiste che non partano dalla realtà.
Evitare cioè le posizioni distanti dal buon senso che è invece fondamentale in questioni così intricate.
Il buon senso prima di tutto.
Ben diversamente da come la Provincia autonoma di Trento ha gestito il progetto (ovvero senza curarsi del numero massimo di esemplari compatibile con i territori).
Occorrerebbe, quindi stabilire, un numero massimo di esemplari da seguire e a cui dedicare tutte le misure di tutela possibile.
Il numero degli esemplari di un predatore di queste dimensioni, andrebbe quindi riproporzionato alla dimensione territoriale ( in Km quadrati) di un futuro e possibile Parco protetto destinato all'Orso.
Solo così sarà possibile seguire e studiare ogni singolo esemplare e dedicargli la giusta attenzione.
In ogni caso, è certo, che data l'attuale densità della popolaziine umana, nelle vallate trentine, ciò che bisogna impedire è che l'orso si abitui a frequentare le zone di fondovalle ed i centri abitati oltre che a rovistare fra i rifiuti prodotti dalle comunità umane.
Non sarà semplice nè indolore.
Occorre essere realisti e avere i piedi per terra.
La convivenza delle due specie è una vera utopia, nella ristrettezza degli spazi attualmente disponibili.
Forse solo con la creazione di parchi al riparo, dagli ingenti flussi turistici che negli ultimi 15 anni vedono la presenza sulle Dolomiti (oltre che degli italiani e dei residenti), anche di un gran numero di vacanzieri e sportivi da tutti i paesi del mondo (in particolar modo dall'Europa orientale).
Chiudo qui il post, scusandomi per la sua lunghezza. Un Post che vuole essere solo uno stimolo a riflettere e ad approfondire queste tematiche così complesse.
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Vicenza: weekend di Adunata degli Alpini, lancio di paracadutisti e concerto delle fanfare alpine
Vicenza: weekend di Adunata degli Alpini, lancio di paracadutisti e concerto delle fanfare alpine La sera dell'11 maggio c'è stato il grande concerto gratuito delle fanfare alpine allo stadio Menti a chiudere l'intensa seconda giornata della 95a Adunata nazionale degli Alpini, in una Vicenza sempre più gremita di Penne Nere giunte incessantemente in città. Una giornata all'insegna della riconoscenza per quanto fanno gli alpini per la comunità, tradotta negli scroscianti applausi con cui i vicentini e i tanti ospiti hanno omaggiato lo spettacolare lancio dei paracadutisti al Parco Querini e le cerimonie ufficiali in Teatro Olimpico, in attesa della grande sfilata di domani. La mattina dell'11 maggio le delegazioni delle sezioni Ana all'estero, le delegazioni IFMS (Federazione Internazionale dei Soldati di Montagna) e i militari stranieri sono stati accolti dal sindaco di Vicenza insieme al presidente nazionale degli alpini al Teatro Olimpico. «È davvero un legame saldo – ha detto il sindaco - quello che lega tutti voi che abitate all'estero con il nostro Paese e con il Tricolore che in questi giorni colora la nostra città. Vicenza, che si riconosce nei valori di solidarietà e volontariato degli alpini, è orgogliosa di ospitare questa Adunata nazionale, ed è particolarmente lieta di dare il più caldo e sincero benvenuto a tutti coloro che, venendo anche da molto lontano, partecipano a questo straordinario evento di celebrazione, di ringraziamento e di grande festa». Uno dei momenti più spettacolari della giornata è stato il lancio dei paracadutisti alpini ranger nel prato centrale di Parco Querini alla presenza di migliaia di persone. Suggestiva, dopo la messa delle 16 in Duomo, anche la sfilata del Labaro Nazionale e del Vessillo della sezione di Vicenza Monte Pasubio da piazza Duomo al Teatro Olimpico, dove insieme al presidente nazionale Ana il sindaco di Vicenza è nuovamente intervenuto con queste parole: «Gli alpini sono una presenza imprescindibile per la nostra comunità, che si palesa in tutte le occasioni più importanti: dalle tantissime iniziative a favore del sociale, ai momenti gioiosi di festa e a tutte quelle insostituibili azioni di coraggio e altruismo nei momenti di dolore e difficoltà. Esprimo all'Associazione nazionale e al Corpo degli Alpini la nostra gratitudine, certi che sul vostro spirito di fratellanza e collaborazione, potremo sempre contare! Viva gli alpini!». Tutti operativi per l'intera giornata e fino a sera, gli stand gastronomici e di vendita gadget, compresi quelli allestiti in viale Rumor e piazza Araceli, contra' Barche e contra' Burci, e in viale dello Stadio. Centinaia le telefonate al call center telefonico, allestito insieme al Centro operativo comunale in Fiera. Su parcheggi e trasporti pubblici per raggiungere il centro città, oltre che sul programma della manifestazione, la maggior parte delle richieste giunte al numero verde 800 12 78 12. L'Adunata si è chiusa il 12 maggio con la grande sfilata delle sezioni in viale San Lazzaro, viale Verona, corso SS. Felice e Fortunato, viale Milano, piazzale della Stazione, viale Roma, piazzale De Gasperi, corso SS. Felice e Fortunato, piazzale Giusti, contra' Porta Nova, via Bonollo e viale Mazzini Al termine, il passaggio della "Stecca" con la città di Biella, sede della prossima Adunata nazionale, e l'ammainabandiera.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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INAUGURAZIONE DEL CIPPO E BENEDIZIONE DEL GAGLIARDETTO Associazione Naz INAUGURAZIONE DEL CIPPO E BENEDIZIONE DEL GAGLIARDETTO Associazione Nazionale Alpini #alpini #ana Buongiorno a tutti, condivido con voi parte della giornata passata con gli alpini ( ANA ).L'Associazione Nazionale Alpini sez. Treviso e Gruppo Monastier di Treviso, con il patrocinio di Provincia e Comune, invitano tutta la comunità all'inaugurazione del cippo posizionato presso il parco comunale ed alla benedizione del gagliardetto. Cordiali Saluti un abbraccio https://www.ana.it/ 00:00 Introduzione 00:28 temi principali 03:18 La marcia 06:00 Inno degli alpini
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Prima della pausa estiva di agosto, anche i direttori di escursione ogni tanto fanno una sosta (attiva), i prossimi appuntamenti di luglio saranno:
22-23 luglio, Ferrata degli Alpini e Punta Charra
27 luglio, in sede dalle 21.00 alle 22.00, riunione pre-gita per la sociale del 16-17 settembre Sentiero del Tracciolino in Val Codera (Valchiavenna): il rifugio chiede il numero esatto dei partecipanti ed il versamento della caparra che comunicherà a breve
29-30 luglio, monte Cistella e Piz Diei (Val d'Ossola)
29-31 luglio, Giro del Monviso
Inoltre, il 2 agosto, termineranno le iscrizioni per la due giorni fotografica del 2-3 settembre nel Parco Naturale Mont Avic
Il dettaglio delle escursioni è sempre disponibile sul sito sezionale
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Sapevi che in Medicina Cinese l'Acqua....
Sapevi che in Medicina Cinese l’Acqua….
Sapevi che in Medicina Cinese l’Acqua influenza il Benessere dei Reni e della Vescica, della minzione e dell’eliminazione delle tossine attraverso i liquidi?
Scopri come riarmonizzare questo elemento, clicca qui ->
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La Notte dei Ricercatori dell'Università dell'Aquila
Giocando con la geometria, la fisica e la chimica: gli eventi per bambini in attesa della Notte dei ricercatori. Ritorna il classico appuntamento autunnale con “La Notte Europea dei Ricercatori”, promossa dalla Commissione Europea a partire dal 2005, ormai il più affermato evento di divulgazione scientifica in Europa, con la contemporanea partecipazione di 25 paesi. L’evento è in programma per venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre. Il sempre maggiore interesse per la manifestazione è testimoniato anche dalla notevole crescita negli ultimi anni del numero di eventi organizzati nelle settimane immediatamente precedenti e successive al weekend principale.
Anche quest’anno, l’Università degli Studi dell’Aquila promuove UnivAQ Street Science – La Ricerca al Centro. L’evento, ideato e realizzato per promuovere la diffusione della cultura scientifica, si terrà a piazza Battaglione Alpini (nel parco del Forte Spagnolo) e a piazza Chiarino, dal 24 settembre al 1 ottobre, con un programma ricco e variegato, che abbraccerà un’intera settimana: seminari, talk, pop-up, lezioni divulgative con scienziati e scienziate di fama internazionale ma anche dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, contest tra scuole, gare sportive e incontri con ospiti molto speciali. Il ricco programma può essere consultato qui: https://www.univaq.it/include/utilities/blob.php?table=evento&id=1615&item=programma In questo contesto, il dottor Alessandro Stroppa, Dirigente di Ricerca del Consiglio Nazionale dell Ricerca (CNR), e Responsabile della Sede dell’Istituto SPIN dell’Aquila, propone numerose iniziative pensate per avvicinare i bambini della Scuola Primaria, alla scienza: i laboratori scientifici hanno come obiettivo quello di stimolare i bambini all’osservazione, alla curiosità, al ragionamento critico, alla ricerca di spiegazioni attraverso prove ed esperienze, per parlare di matematica, geometria, fisica e chimica.
Il dottor Alessandro Stroppa Gli eventi sono stati progettati dal Dott. Alessandro Stroppa in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila, e presentati alle scuole in collaborazione con le insegnanti Karin Giorgini, Giulia Dionisi, e Serena D’Agostino. I turni previsti per i giorni 29 e 30 settembre, presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila sono stati già tutti prenotati, appena sono state aperte le iscrizioni. Tuttavia, numerosi Dirigenti scolastici di tutta la regione, hanno invitato il ricercatore CNR a presentare gli eventi presso le proprie scuole in date successive, grazie alla disponibilità di Alessandro, che osserva: “La divulgazione scientifica è una missione che bisogna svolgere con passione. Per quanto mi riguarda, mi sono concentrato nella progettazione di eventi divulgativi per i più piccolini, attraverso i quali, riusciamo a presentare argomenti notoriamente complicati, quali l’infinito matematico, le geometrie nella struttura della materia, le simmetrie, la fisica dei colori, in maniera semplice e divertente. Il successo del nostro approccio, oltre dai numerosi inviti presso le scuole di tutta la regione, è testimoniato dalla domanda dei bambini che spesso mi rivolgono a fine evento: “Professore, quando ritorna la prossima volta? Mi sono divertito molto! Questa rappresenta la soddisfazione più grande”. I dettagli del programma: https://www.cnr.it/it/evento/18068/giocando-con-la-geometria-la-fisica-e-la-chimica Per ulteriori informazioni sugli eventi divulgativi per le scuole primarie, dottor Alessandro Stroppa, 347 8959402. Read the full article
#AlessandroStroppa#chimica#Cnr#commissioneeuropea#divulgazionescientifica#fisica#geometria#L'Aquila#Marsica#matematica#nottedeiricercatori#spin#UnivAQ
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Sommersi sotto "Montagne di plastica"
Sommersi sotto "Montagne di plastica"
Immaginate di passare qualche giorno in alta quota, per tetto una tenda, circondati da ghiacci perenni, fra silenzi immensi, tramonti e albe mozzafiato. Sembrerà di vivere in mondi incontaminati, a un passo dal cielo, nessuna presenza umana, solo le aquile fra le nuvole e qualche mammifero alpino a girovagare fra la neve. Ma non è questa la verità che ci racconta il film documentario “Montagne di plastica”. Una originale testimonianza filmata del primo studio mondiale, durato due anni, sull’inquinamento da microplastiche nei ghiacciai, condotto da due ricercatori: Marco Parolini e Roberto Ambrosini, professori presso il dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università Statale di Milano. Il documentario di 40 minuti, presentato nell’ultima edizione di Cinemambiente, è stato realizzato da Manuel Camia, regista particolarmente sensibile alla tutela ambientale, che in questa occasione ha abilmente utilizzato il linguaggio del cinema per raccontare con rigore le indagini dei due ricercatori. Emozionano le immagini così nitide dei paesaggi alpini e del ghiacciaio dei Forni oggetto dello studio. Il luogo, particolarmente suggestivo, è situato nel Parco Nazionale dello Stelvio tra Lombardia e Trentino Alto Adige. Anche i silenzi, i suoni della natura, il rumore dei passi dei ricercatori sul ghiaccio coinvolgono lo spettatore e lo fanno partecipe al grave problema che affligge anche le nostre montagne e questi luoghi così estremi che si pensava incontaminati. Maestose cattedrali naturali in questa occasione sono diventate, come ci racconta Manuel Camia, «un immenso e magnifico laboratorio a cielo aperto che raccoglie e congela i segni dell’attività dell’uomo trattenendone nel tempo le tracce. La montagna si presta molto bene a provare che i problemi ecologici non solo travalicano i confini geografici ma anche quelli temporali passando alle generazioni future gli effetti degli errori di chi le ha precedute». Risvegliare l’interesse per il problema, ponendo domande e stimolando a cercare soluzioni per ridurlo, se non eliminarlo completamente, è uno degli scopi di questo lavoro cinematografico rigoroso ma anche di evidente impronta divulgativa. Il ricercatore Marco Parolini ci accompagna lungo le fasi dell’indagine. Dai campionamenti effettuati nell’estate 2018 sul ghiacciaio italiano più grande, oggi prosciugato di un terzo, situato nel massiccio Oltles Cevedale, sono state trovate in ogni chilo di sedimento 75 particelle di microplastica. I due ricercatori hanno inoltre constatato che il ghiacciaio potrebbe contenere da 131 a 162 milioni di particelle di plastica da usura proveniente dall’abbigliamento tecnico alpinistico e dalle microparticelle trasportate da luoghi lontani dagli agenti atmosferici: vento, pioggia, neve e originate dalle più disparate sostanze come quelle per l’igiene personale fino all’abbigliamento in fibre sintetiche, materiali che fino a 70 anni fa non esistevano. Leggi l'articolo completo Montagne di plastica, l’urgenza ambientale supera confini di spazio e tempo Fonte della notizia sapereambiente.it Read the full article
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L'installazione - ABLAZIONE SONORA - verrà presentata ad #ArsElectronica dal 7 all'11 Settembre e inaugurata al Musil Brescia - Sistema Museale dell'Industria e del Lavoro di #Brescia il 17 Settembre per rimanere fino al 27 Novembre.
L’installazione “ablazione sonora” racconta e riassume 24 ore di attività fusoria del ghiacciaio dell'Adamello attraverso i suoi “lamenti”. Mediante l'utilizzo di 4 registratori bioacustici collocati scientificamente nel ventre di crepacci e fessure durante l'estate del 2021 sono state acquisite più di 3880 ore di registrazioni ottenendo così una banca dati di suoni in continuo aggiornamento.
L'installazione mostra i dati scientifici raccolti attraverso una dimensione percettiva ed emotiva coinvolgente consentendo così' un punto di vista inedito sulle implicazioni e conseguenze negative del cambiamento climatico sugli ecosistemi fragili, Il 92% dei ghiacciai alpini rischia di scomparire entro la fine di questo secolo.
"ablazione sonora" è composta da un sistema audio multi canale, una sorgente luminose e da un dispositivo sul quale sono indicate le temperature, l'ora e la potenza sonora, registrate in concomitanza ai suoni che lo spettatore sentirà. I dati sono quindi posti in relazione al suono e alla luce e l'intenzione dell'artista è quella di trasformare lo spazio espositivo in un crescendo di sensazioni vissute in prima persona durante le spedizioni sul ghiacciaio.
Ablazióne s. f. [dal lat. tardo ablatio -onis, der. di ablatus, part. pass. di auferre «portare via»]. – Perdita di ghiaccio per fusione, evaporazione, sublimazione o per distacco di masse.
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Credit
Concept - NEUNAU
Coordinator - Umanesimo Artificiale
Data - Alessio Degani
Set Design - Sergio Maggioni
Graphic Design - Display.
Graphic Animation - Edoardo Massenza Milani
Lights and technology management - Ferruccio Maggioni
Foto - Paolo Sandrini
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Con il contributo di
Comunità Montana Valle Camonica, Parco Adamello, Valle Camonica Cultura.
Partner
Università degli Studi di Brescia, Università degli studi di Pavia, Università degli studi di Pisa, MUSE Trento, Umanesimo Artificiale, Comitato Glaciologico Italiano.
In collaborazione
Musil Brescia - Sistema Museale dell'Industria e del Lavoro di Brescia, SGL - Servizio Glaciologico Lombardo.
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Il progetto “un suono in estinzione” è promosso dall’Associazione Culturale ECHITONALI
Felice di aver fatto la mia parte per la realizzazione di questo fantastico progetto e ancora più orgoglioso di aver avuto la possibilità di lavorare accanto all'artista Sergio Maggioni - NEUNAU.
#neunau #unsuonoinestinzione #ghiacciaio #installazione #sounscape #studies #creativecoding #animation #graphic #animator #datavisualization #art #digital
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Branco molesta sessualmente sei minorenni sul treno da Gardaland
Branco molesta sessualmente sei minorenni sul treno da Gardaland
“Eravamo circondate. Il caldo era asfissiante, alcune di noi sono svenute”, hanno raccontato le ragazze molestate Dopo i fatti accaduti al raduno degli alpini, il branco colpisce ancora. Sei ragazze tra i 16 ed i 17 anni, dopo una gita al parco divertimenti di Gardaland, sono state molestate… Read MoreCronacaToday
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GIORNO 6: 18-11 GIOVEDI TORINO – VENARIA REALE – REGGIA VENARIA REALE - TORINO
Sveglia alle 07.10. Colazione (€2,30). Prendo la metro per Piazza XVIII Dicembre (€1,70 valido 100 minuti quindi anche per raggiungere Venaria Reale) e mi metto in attesa del Venaria Express previsto per le 08.47. Il bus risulta presente anche sul display della fermata, ma alle 09.00 non è ancora arrivato. Inizio ad agitarmi e a chiedere informazioni. Entro nella stazione Porta Susa e non trovo risposte. Mi indicano una biglietteria bus, ma non è la ditta giusta per Venaria. Lo è per l'aeroporto cosi prendo informazioni per domani. Quando esco vedo passare dalla rotonda il Venaria Express. Mi metto a correre, ma invano, dopo avere imbarcato poche persone fa in tempo a scapparmi davanti. Sono le 09.15. Ho trovato il primo bus a Torino in ritardo di mezz'ora dopo una sola fermata. Prendo in mano il telefonino per trovare alternative su Google Maps, ma niente. Non mi resta che aspettare il prossimo Venaria Express delle 10.17. Nel mentre acquisto un altro ticket questa volta prendo un giornaliero (€4.00) così da sfruttarlo per più tratte. Questa volta il bus è puntuale. Passiamo dallo Allianz Stadium della Juventus prima di giungere alla Reggia di Venaria Reale. Acquisto un biglietto per Palazzo e Giardini (€10.00 con una riduzione cliente Intesa Sanpaolo altrimenti €14,00). “La Venaria Reale, Reggia Venaria Reale, è uno dei luoghi imperdibili se si visita Torino. Situata in provincia, con esattezza nel paese di Venaria Reale, la Reggia è stata dichiarata patrimonio dell'Unesco nel 1997, e rappresenta una delle più alte espressioni del barocco italiano. Fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte su commissione del duce Carlo Emanuele II, che intendeva farne la base per le battute di caccia: la stessa scelta del sito dov'è stata costruita, fu favorita dalla vicinanza di grandi boschi ricchi di selvaggina.” Inizio la visita alle 10.30 e passo di sala in sala. Le trovo un poco spoglie rispetto al Palazzo Reale di Torino. Notevole il Bucintoro Reale dei Savoia insieme alle Carrozze nelle Scuderie Reali che ospitano anche una mostra pittorica. Mi incaponisco a visitare gli spogli giardini e alla fine, deluso, esco passando dalla cittadina di Venaria Reale. Sono le 13.30 e non voglio perdere tempo fino alle 15.00 per rientrare a Torino con il Venaria Express. Questa volta Google mi da una soluzione e prendo il Bus 11 alle 13.51 con cambio a Baldassera, in coincidenza con il Bus 52. 32 fermate dopo, in poco meno di un ora, scendo vicino al Castello Valentino. Passo davanti al Castello oggi Università e visito, con piacere, il Borgo Medievale “ fu costruito nel 1884 in occasione dell'Esposizione Internazionale ed è una riproduzione di un piccolo borgo del '400.” Proseguo per il Parco degli Alpini ed esco da monte per il Monumento ad Amedeo di Savoia. Rientro per il Giardino Roccioso con le famose Lanterne Innamorate. Fa freddissimo, ci sono 6°, ma continuo percorrendo il lungo Po. Attraverso Ponte Umberto e salgo alla Chiesa di Santa Maria del Monte Dei Cappuccini dove entro. Sulla piazzetta un ampio belvedere “questo è uno dei punti più famosi da cui ammirare lo skyline della città, con la Mole che spicca su tutto il resto e le Alpi sullo sfondo. ” Peccato che oggi si è alzata la nebbia. Prendo un bus per Porta Nuova e da li risalgo in Piazza San Carlo e a Palazzo Reale. Trovo la fermata metro più vicina e rientro in hotel. Pago la tassa di soggiorno (€6,90) e vado in trattoria. Prendo Tagliatelle al Ragù e Polpettone (€13,00), da leccarsi i baffi. Percorsi 15km.
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Un soggiorno a Chambéry, destinazione ideale per ogni viaggiatore
Chambéry si trova in una regione della Francia ricca e variegata, che offre ogni tipo di intrattenimento, dal relax alle out-door activities
Un day-off dalla città è tale solo se giungete a Chambéry … si tratta di una città unica, che include intorno a sé un territorio dotato di mille sfaccettature. La città si trova al crocevia tra Francia, Italia e Svizzera e riassume su di sé il meglio di queste nazioni: si può godere del fermento culturale di una città antica – millenaria, anzi –, visibile nel Castello dei duchi di Savoia e nei numerosi punti d’interesse artistici – come il Musée Savoisien, la Cattedrale di Saint-François-de-Sales e il Museo delle Belle Arti.
Peculiare poi è la fontana degli Elefanti, un monumento che celebra le campagne militari in India da parte del Conte di Boigne: è un social hot-spot, in quanto si tratta di una fontana circondata da quattro elefanti e sormontata da una colonna, su cui troneggia la statua del conte, oggetto di numerose istantanee da parte dei turisti. Come pure non potete perdervi una visita all’austera abbazia di Hautecombe, che si affaccia sul lago di Bourget – il più grande lago naturale francese – e ospita le spoglie di tutti i capostipiti della casata dei Savoia.
Sarà facile esplorare la città attraverso i serpentini traboule, i vicoli che permettono di penetrare nel cuore della città, circumnavigandone tutti gli edifici del centro storico. Chambéry offre un pittoresco dipinto della Francia, con i suoi hotel raffinati e lo stile inconfondibile dei locali; vi stupirete tuttavia nel trovare inconsueti riferimenti alla società e alla cultura italiana, frutto della dominazione savoiarda lunga 600 anni, nei dettagli degli edifici e delle istituzioni.
Ciò che però vi attende non è solo un’incantevole città: infatti il panorama tutto intorno è un bijoux da scoprire. La città si trova tra i massicci di Bauges e Chartreuse, che permettono di godere di tutte le attività tipiche di un ritiro di montagna. Senza dimenticare poi, la stazione termale Challes-les-Eaux, che detiene un record: si tratta infatti delle acque con il più alto tasso di zolfo in Europa, che conferisce loro proprietà lenitive, antibatteriche e antinfiammatorie.
Chambéry è inoltre ottima per chi desidera trascorrere una vacanza sulle due ruote: è stata riconosciuta come la seconda città di medie dimensioni bike friendly, aggiudicandosi quindi il premio Palmares 2018 delle città attrezzate per i cicloturisti, conferito dalla Fédération des Usagers de la Bicyclette (FUB). La zona è perfettamente attrezzata grazie alla V63(Véloroute 63), che collega il lago Bourget e il Mont Granier, attraverso la catena alpina di Belledonne, per arrivare fino ai vigneti siti nelle vicinanze del lago Saint-André. Lo spettacolo poi è meraviglioso, grazie alle contrastanti peculiarità geografiche della regione della Grand Chambèry!
Un esempio dell’eccellenza nell’ospitalità a Chambéry sta nel fatto che il Petit Hôtel Confidentiel si è classificato miglior hotel a cinque stelle in Francia su Trivago per il secondo anno consecutivo. Si tratta di un hotel dotato di diciotto camere e suite, più la suite terrazza Jacuzzi, che vi offre l’opportunità di godervi un momento indimenticabile di relax sotto le stelle! Una struttura dove regna la cura attenta per l’ospite e la perfezione in ogni più piccolo dettaglio, per una concezione di finesse estremamente minimal.
Numerose sono le boutique dei creativi, dove potrete immergervi nell’artigianato locale e vedrete coi vostri occhi l’essenza del made in France. Senza dimenticare poi le mete per gli amanti del winery: la Savoia infatti è luogo di origine di una millenaria tradizione di vitigni. Gli imprenditori locali producono vini da vitigni come Altesse, Roussette, Aligoté, Chasselas, Jacquère, Chardonnay, Molette e Gringet, per quanto riguarda i vini bianchi; Mondeuse, Gamay, Persan e Pinot per quanto riguarda i vini rossi.
Il cibo poi non delude affatto, forte della tradizionale produzione dei formaggi alpini, ma soprattutto grazie a una cucina attenta nella selezione degli ingredienti di ogni piatto, tutti originari della zona. È curioso notare come alcune ricette, ormai conosciute a livello mondiale, abbiano avuto origine proprio a Chambéry: si tratta del tartufo al cioccolato, del gâteau de Savoie e del Vermouth di Chambéry.
Il lago Thuile è un lago alpino sulle montagne Bauges
Inoltre le attività che potrete svolgere sono numerose: intorno a Chambéry si radunano il lago del Bourget, il lago Saint-André, il lago di Aiguebelette, il parco naturale del Massiccio delle Bauges e il parco naturale di Chartreuse. Sarà possibile godere del paesaggio naturale sia d’inverno che d’estate e le attività variano a seconda delle condizioni atmosferiche: quando il sole incalza, vi rinfrescherete con un tuffo nelle acque cristalline del lago; sotto una fitta neve, sarà meraviglioso discendere i pendii con una slitta russa; in primavera poi la zona è ottima per gli amanti del trekking.
Insomma, Chambéry si trova al centro di una rigogliosa regione, capace di soddisfare ogni vostra esigenza, per vivere il soggiorno perfetto.
Margherita Turdò
SOCIAL FB chambery-tourisme.com - challes-les-eaux.fr lesbauges.com - lesaillons.com
In Francia. A Chambéry tra laghi e montagne Un soggiorno a Chambéry, destinazione ideale per ogni viaggiatore Chambéry si trova in una regione della Francia ricca e variegata, che offre ogni tipo di intrattenimento, dal…
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Verona. 70° edizione della Sagra del Basson: eventi dal 30 aprile al 12 maggio.
Verona. 70° edizione della Sagra del Basson: eventi dal 30 aprile al 12 maggio. Oltre una settimana di appuntamenti per la 70° edizione della Sagra del Basson, in programma dal 30 aprile al 12 maggio al parco Giochi "La Girandola", in via Bassone 36 in località Basson, dietro la chiesa del quartiere. L'avvio martedì 30 aprile con l'apertura degli stand gastronomici dalle ore 19.30 e a seguire, dalle 20.30, serata musicale. Il programma prosegue mercoledì 1° maggio, con l'inaugurazione alle 11.30 della mostra fotografica 'I primi 70 anni della Sagra del Basson' allestita al salone del Circolo. Alle 12 è previsto il pranzo con gli anziani. Alla sera dalle 19.30, come per le giornate di venerdì 3 e sabato 4 maggio, apertura degli stand gastronomici e a seguire musica dal vivo. Domenica 5 maggio, alle 15 al solone a cura del Gruppo Alpini Basson, torneo di briscola. In serata, come per venerdì 10 maggio, dalle 19.30 cucina tipica veronese e musica. Sabato 11 maggio, alle 20, esibizione Gruppo Ballo 800. Gran finale domenica 12 maggio, con appuntamenti a partire dalle 8.30, con i controlli gratuiti da parte della Croce Rossa con l'iniziativa 'Sentiamoci in salute'. Alle 14.30 partenza dal piazzale della chiesa della biciclettata per i campi del Basson. In serata apertura degli stand gastronomici e serata di musica. "Una sagra apprezzata dalla comunità veronese, che apre la stagione delle feste patronali, sostenuta dall'Amministrazione che vuole essere sempre più vicina ai quartieri – spiega l'assessore al Decentramento –, con una particolare attenzione a tutti gli eventi che generano occasioni di incontro e convivialità fra i cittadini e le cittadine". "E' la prima sagra in programma nella Circoscrizione 3^ nella stagione primaverile ed estiva 2024 - dichiara il presidente della Circoscrizione 3^ -. Fortunatamente questo territorio circoscrizionale è particolarmente ricco di appuntamenti, che animano tutti i quartieri. Un segnale della vivacità del territorio e della voglia della comunità di socializzazione". Il programma è stato presentato nella mattina del 23 aprile a Palazzo Barbieri. Presente Virgilio D'Addio, presidente del Circolo Noi San Giuseppe all'Adice promotore dell'evento, con il patrocinio del Comune di Verona.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sondrio, 10 anni di "amicizia" con la volpe Foxi
Il rifugio alpino le dedica un album amarcord
Come ogni estate, si è presentata alla riapertura del rifugio, pronta ad accogliere turisti ed escursionisti di passaggio: la volpe Foxi e il Rifugio Quinto Alpini di Valfurva (in provincia di Sondrio) festeggiano dieci anni di amicizia. L'animale - diventato una star dei social l'anno scorso, quando la guida alpina Marco Confortola postò su Facebook un video che la vedeva protagonista, ottenendo centinaia di migliaia di visualizzazioni - è ormai la mascotte del Quinto Alpini: "Compare tutte le sere, insieme alle sue due figlie, e non ha paura degli umani - spiegano i gestori - Ovviamente noi raccomandiamo a tutti di non toccarle e di mostrare sempre il dovuto rispetto. Ci troviamo all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio e qui sono proprio gli animali i veri padroni di casa. Noi siamo solo ospiti". Per festeggiare il decimo anniversario del rapporto speciale con Foxi, sulla pagina Facebook del rifugio è stato pubblicato un post ad hoc con una foto della volpe e questa dedica: "Con te, questo piccolo angolo di paradiso chiamato Val Zebrù è diventato ancora più speciale"
- GUARDA IL VIDEO
di LUCIA LANDONI
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Progetto Alcotra BIODIV’ALP GEBIODIV – Avviato nel Parco il monitoraggio dei Sirfidi, importanti insetti impollinatori
Progetto Alcotra BIODIV’ALP GEBIODIV – Avviato nel Parco il monitoraggio dei Sirfidi, importanti insetti impollinatori
Parco Naturale Alpi Liguri: Progetto Alcotra BIODIV’ALP GEBIODIV – Avviato nel Parco il monitoraggio dei Sirfidi, importanti insetti impollinatori I Sirfidi come bioindicatori – Protocollo degli alpeggi “Alpages Sentinelles” Nell’ambito del Piano Integrato Tematico BIODIV’ALP GEBIODIV, per la gestione degli spazi protetti alpini (Programma di Cooperazione Transfrontaliera ALCOTRA), il Parco…
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L'Acqua...elemento del "lasciar andare" -> #OlisticDay2017
L’Acqua…elemento del “lasciar andare” -> #OlisticDay2017
Il 3 Settembre 2017 grazie ad opertori olistici ed associazioni che promuovono il Benessere, scoprirai validi strumenti per riarmonizzare questo vitale elemento.
Ti ricordiamo che l’ENTRATA è GRATUITA ed è un evento adatto a tutti, infatti ci saranno operatori che si occuperanno dell’intrattenimento dei più piccoli.
Sei il benvenuto/a!!!
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#3 settembre 2017 olisticday padova#armonya per esserebene#benessere al parco#enrica bertazzo#olisticday padova#olisticdayitalia.tk#parco degli alpini#stefano intintoli#tuatara yoga
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Se d’inverno è il paradiso alpino dello sci, d’estate la Val Gardena non è da meno quanto ad attività all’aria aperta. La regina delle Dolomiti è la valle perfetta per fare escursioni, arrampicate, ciclismo e ovviamente per fare splendide passeggiate. I paesi di Ortisei, S. Cristina e Selva Gardena all’ombra degli spettacolari massicci montuosi delle Odle, del gruppo del Cir, del Sella e dell’inconfondibile Sassolungo d’estate, con splendide giornate di sole, offrono tantissimi svaghi. Ben 600 i chilometri di sentieri escursionistici da percorrere e 15 impianti di risalita per raggiungere gli alpeggi. Sulle cime dolomitiche che circondano la Val Gardena gli alpinisti hanno la possibilità di vivere in prima persona la bellezza di queste montagne. Il Sassolungo, il Gruppo del Sella, il Sass Rigais e il Furchetta raggiungono altezze di oltre 3.000 metri. Per gli escursionisti e gli alpinisti esperti, le scuole alpine ”Catores” e l’Associazione Guide Alpine Val Gardena offrono escursioni, vie ferrate e arrampicate con l’accompagnamento di guide esperte. Bellissimo è il tour di trekking di quattro giorni ”Curona de Gherdëina”, intorno alle cime della valle. Il percorso, lungo 60 km (con diversi dislivelli), conduce al Parco Naturale Puez-Geisler, all’altopiano del Sella e alla valle del Gruppo del Sassolungo. La natura unica delle Dolomiti può essere scoperta anche in sella alla bicicletta, percorrendo le 22 escursioni intorno ai paesi da fare anche in giornata. La Val Gardena è una ”Approved Bike Area” dell’Alto Adige. Particolarmente consigliabile è il ”Sellaronda MTB Track Tour” che offre un paesaggio mozzafiato, tra il Gruppo del Sella e la Marmolada. Invece, il ”Panorama Ebike Tour powered by Bosch” offre una particolare escursione ogni giovedì: un tour intorno ai tre villaggi ladini, passando per pascoli alpini e sentieri forestali protetti, con un panorama davvero affascinante e unico. La ”Val Gardena Bike Arena” , infine, offre divertimento assoluto con un totale di sei percorsi, che possono essere ripetuti tutte le volte che si vuole, utilizzando gli impianti di risalita Dantercepies, Cir, Ciampinoi e Piz Seteur. Dall’estate 2020 la grande novità è la “Zipline Monte Pana”. Giunti in cima della seggiovia Monte de Sëura, si accede alla zona lancio di questa nuovissima zipline. Equipaggiati con imbragatura ci si lancia per 1.500 metri a tutta velocità nel vuoto, per un emozionante volo che sfrutta un sistema unico e innovativo, arrivando a toccare i 100 km/h, con un’altezza massima di cento metri dal suolo. Ci sono tante attività anche per i meno scalmanati. Per chi desidera godersi la montagna in modo “slow”, infatti, c’è la possibilità di prendere parte alle escursioni mattutine ”Flowery Dolomites”. Ogni anno, infatti, da metà maggio a metà luglio, sugli alpeggi sboccia una moltitudine di fiori di montagna tra i quali è bellissimo passeggiare. Inoltre, per tutta l’estate, dal 15 giugno fino al 02 novembre 2020, vemgono organizzate tantissime iniziative che fan parte del programma Val Gardena Active, appuntamenti sportivi e culturali che arricchiscono una vacanza tra le più belle montagne delle Dolomiti. Infine, la Val Gardena è famosa in tutto il mondo per la tradizione dell’intaglio del legno, un’arte che viene praticata fin dal 1600. Gli scultori del legno della Val Gardena hanno dato vita oggi a un artigianato innovativo e versatile. Famose sono le bambole gardesane (bellissime quelle realizzate da Judith Sotriffer nel proprio atelier in centro a Ortisei), ma anche sculture e decorazioni, ottime come souvenir di una vacanza in Val Gardena. @Ufficio stampa https://ift.tt/3cL53xw La Val Gardena è la meta perfetta per non annoiarsi mai Se d’inverno è il paradiso alpino dello sci, d’estate la Val Gardena non è da meno quanto ad attività all’aria aperta. La regina delle Dolomiti è la valle perfetta per fare escursioni, arrampicate, ciclismo e ovviamente per fare splendide passeggiate. I paesi di Ortisei, S. Cristina e Selva Gardena all’ombra degli spettacolari massicci montuosi delle Odle, del gruppo del Cir, del Sella e dell’inconfondibile Sassolungo d’estate, con splendide giornate di sole, offrono tantissimi svaghi. Ben 600 i chilometri di sentieri escursionistici da percorrere e 15 impianti di risalita per raggiungere gli alpeggi. Sulle cime dolomitiche che circondano la Val Gardena gli alpinisti hanno la possibilità di vivere in prima persona la bellezza di queste montagne. Il Sassolungo, il Gruppo del Sella, il Sass Rigais e il Furchetta raggiungono altezze di oltre 3.000 metri. Per gli escursionisti e gli alpinisti esperti, le scuole alpine ”Catores” e l’Associazione Guide Alpine Val Gardena offrono escursioni, vie ferrate e arrampicate con l’accompagnamento di guide esperte. Bellissimo è il tour di trekking di quattro giorni ”Curona de Gherdëina”, intorno alle cime della valle. Il percorso, lungo 60 km (con diversi dislivelli), conduce al Parco Naturale Puez-Geisler, all’altopiano del Sella e alla valle del Gruppo del Sassolungo. La natura unica delle Dolomiti può essere scoperta anche in sella alla bicicletta, percorrendo le 22 escursioni intorno ai paesi da fare anche in giornata. La Val Gardena è una ”Approved Bike Area” dell’Alto Adige. Particolarmente consigliabile è il ”Sellaronda MTB Track Tour” che offre un paesaggio mozzafiato, tra il Gruppo del Sella e la Marmolada. Invece, il ”Panorama Ebike Tour powered by Bosch” offre una particolare escursione ogni giovedì: un tour intorno ai tre villaggi ladini, passando per pascoli alpini e sentieri forestali protetti, con un panorama davvero affascinante e unico. La ”Val Gardena Bike Arena” , infine, offre divertimento assoluto con un totale di sei percorsi, che possono essere ripetuti tutte le volte che si vuole, utilizzando gli impianti di risalita Dantercepies, Cir, Ciampinoi e Piz Seteur. Dall’estate 2020 la grande novità è la “Zipline Monte Pana”. Giunti in cima della seggiovia Monte de Sëura, si accede alla zona lancio di questa nuovissima zipline. Equipaggiati con imbragatura ci si lancia per 1.500 metri a tutta velocità nel vuoto, per un emozionante volo che sfrutta un sistema unico e innovativo, arrivando a toccare i 100 km/h, con un’altezza massima di cento metri dal suolo. Ci sono tante attività anche per i meno scalmanati. Per chi desidera godersi la montagna in modo “slow”, infatti, c’è la possibilità di prendere parte alle escursioni mattutine ”Flowery Dolomites”. Ogni anno, infatti, da metà maggio a metà luglio, sugli alpeggi sboccia una moltitudine di fiori di montagna tra i quali è bellissimo passeggiare. Inoltre, per tutta l’estate, dal 15 giugno fino al 02 novembre 2020, vemgono organizzate tantissime iniziative che fan parte del programma Val Gardena Active, appuntamenti sportivi e culturali che arricchiscono una vacanza tra le più belle montagne delle Dolomiti. Infine, la Val Gardena è famosa in tutto il mondo per la tradizione dell’intaglio del legno, un’arte che viene praticata fin dal 1600. Gli scultori del legno della Val Gardena hanno dato vita oggi a un artigianato innovativo e versatile. Famose sono le bambole gardesane (bellissime quelle realizzate da Judith Sotriffer nel proprio atelier in centro a Ortisei), ma anche sculture e decorazioni, ottime come souvenir di una vacanza in Val Gardena. @Ufficio stampa È la valle perfetta per fare escursioni, arrampicate, mountain bike, zipline e splendide passeggiate all’ombra delle Dolomiti.
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