#palazzo san demetrio
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Avec Christine, on a fêté nos 40 ans d'amitié en faisant un voyage de 15 jours en Sicile.
3 jours à Catane (Catania) - le superbe Palazzo San Demetrio, sur la Via Antonino di Sangiuliano et la Via Etnea. C'est là que se trouvait notre chambre.
Ici le balcon donnant sur la Via Antonino di Sangiuliano bordée de lauriers-roses, balcon où l'on prend un petit-déjeuner avec de délicieux croissants !
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Biografia di Paolo Scirpa
http://www.paoloscirpa.it/index.php?disp=home
Paolo Scirpa nasce a Siracusa nel l934; dopo gli studi artistici in Sicilia, frequenta l’Accademia di belle arti di Salzburg, animata culturalmente da Oscar Kokoschka e lo studio di J. Friedlaender a Parigi. Nel 1965 e, successivamente, nel 2000 partecipa alle edizioni IX e XIII (Proiezioni 2000) della Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1968 si trasferisce a Milano, dove collaborerà con Luciano Fabro all’Accademia di Belle Arti di Brera e dove sarà, più tardi, titolare di una Cattedra di Pittura; nel 1969 tiene la sua prima personale alla galleria L’Agrifoglio, presentato da Vittorio Fagone; nel 1972 espone, alla Galleria S. Fedele, Megalopoli consumistica, un’opera di denuncia sociale. Negli anni ’70 avvia la realizzazione di opere che vengono definite Ludoscopi: attraverso un sistema di specchi e tubi fluorescenti e il gioco combinatorio di elementi minimali, essi propongono la percezione di profondità infinite, in cui “si pratica l’abolizione del limite tra il reale e l’illusorio” (Maltese, 1976). In alcuni ludoscopi egli realizza raccordi illusori che creano uno spazio plastico curvo; in altri il raccordo seminterrato è praticabile; altri ancora sono di struttura cubica. Scirpa trae spunto anche dal Manifesto tecnico della Scultura Futurista di Boccioni, che aveva teorizzato la possibilità di impiego della luce elettrica nell’opera d’arte e si proietta a sperimentazioni in cui il colore non è più dipinto, i volumi non sono più scolpiti e la luce diventa opera essa stessa. Conosce esponenti del MAC, tra cui Bruno Munari ed entra in contatto con i gruppi dell’Arte cinetica, come il GRAV a Parigi o il Gruppo T a Milano. Sollecita l’attenzione anche di studiosi come il cibernetico Silvio Ceccato. Dal 1977 opere di Scirpa sono presenti annualmente fino al 1991 nella sezione cinetica del Salon “Grands et Jeunes d’aujourd’hui” al Grand Palais des Champs-Elysées di Parigi. Negli anni ’80 sviluppa i suoi primi interventi progettuali sul territorio che saranno presentati nel 2004 alla mostra Utopie della città presso la biblioteca dell’Accademia di Brera. Nel 1982 il Symposium de Sculture di Caen (Francia) sceglie il progetto di un suo ludoscopio per la Bibliothèque Municipale. Tiene diverse mostre personali, tra le quali, alle gallerie Arte Struktura, Vismara Arte di Milano, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Gallarate ed allo Studio d’Arte Valmore di Vicenza. Nel 1985 è presente a Roma alla mostra di Palazzo Venezia Artisti oggi tra scienza e tecnologia e ad altre manifestazioni sullo stesso tema in Italia ed all’estero, tra le quali, nel 1990, al Politecnico di Milano, nel 1995 al Futur Show di Bologna, nel 1996 all’Accademia di Brera a Milano Convegno Arte, Scienza e Tecnologia; inoltre partecipa a rassegne sulla Patafisica, alla Triennale di Pittura di Osaka e nel 2003 al Museo Bargellini a Pieve di Cento (Bo) Luce vero sole dell’arte, nel 2006 alla galleria del Credito Siciliano di Acireale Sicilia!, nel 2008 allo ZKM di Karlsruhe (Germania) You ser: Das Jahrhundert des Kosumenten ed al Landesmuseum Joanneum di Graz (Austria) Viaggio in Italia, nel 2009 a Berlino presso la Rappresentanza del Baden-Württemberg alla mostra del Museum Ritter ed a Cordoba (Argentina) presso il Museo Jenero Perez alla mostra Echi futuristi ed allo ZKM di Karlsruhe, mostra Collectors’ Choice II. Nel 2012 è presente alla mostra Arte programmata e cinetica presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma dove è installata in permanenza una sua opera luminosa. Dal 2013 sue opere pittoriche fanno parte della Collezione Farnesina, raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri. (Roma). Nello stesso anno partecipa alla mostra Percezione e illusione presso il MACBA di Buenos Aires. Nel 2014 completa due nuove opere La porta stretta, la cui prima versione risale al 1999, l’una con fondo oro, l’altra su un tabellone consumistico, ambedue con l’inserzione di una struttura di luce triangolare a profondità ascensionale. Nel 2015 partecipa alla mostra Moderna Magna Graecia a cura di Francesco Tedeschi e Giorgio Bonomi presso FerrarinArte di Legnago. L’INDA Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa gli affida la realizzazione del nuovo manifesto degli spettacoli classici del 2015. È presente a Missoni - L’Arte - Il Colore al MAGA di Gallarate.Nel 2016 partecipa alla mostra itinerante The moving eye presso il Muo Musej di Zagabria, e Centri e Istituti Culturali di San Paolo, Brasilia e Panama. In occasione del 25° Festival della Musica di Milano, dedicato a Gérad Grisey Intonare la luce, immagini di sue opere luminose vengono utilizzate per illustrare il libro di sala e per lo spot pubblicitario su SKY classica. Il Museo del Novecento espone un Ludoscopio – Pozzo, 1979 facente parte della sua collezione. Partecipa alla mostra itinerante The moving eye presso il Muo Musej di Zagabria, e Centri e Istituti Culturali di San Paolo, Brasilia e Panama . E’ presente alla mostra Interrogare lo spazio a cura di Luigi Meneghelli presso Ferrarin Arte a Legnago (Vr). Tiene mostre personali allo Studio Arena di Verona La luce nel pozzo, a cura di Marco Meneguzzo per cui, nel pozzo che noi vediamo creato dagli specchi e dai neon, Scirpa “…mette in scena la finzione nello stato più puro” ; a Rosso Vermiglio di Padova, Labirinti di luce a cura di Vittoria Coen che vede nel Ludoscopio “…un invito alla riflessione, … un lasciarsi andare per pensare, …”, ed a ArteAGallery di Milano, L’infinito possibile a cura di Francesco Tedeschi che afferma: “…Gli elementi portanti della sua opera, nelle diverse forme che essa assume, sono la luce e lo spazio,.. la luce come strumento di colore e di forma è ad essi essenziale: una luce che concretizza le geometrie, genera figure formali in grado di attrarci e condurci in una profondità,…in uno spazio senza dimensioni..” Nel 2017 RossoVermiglioArte di Padova presenta una sua personale alla ArteFiera di Bologna. Alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento si inaugura una sua personale “La forma della luce–La luce della forma” a cura di Marco Meneguzzo che sottolinea come “la forma della luce…trascende questa fisicità e diventa sostanza immateriale, diventa la luce della forma….,” Successivamente al MACA di Acri partecipa alla mostra “Arte interattiva” a cura di Monica Bonollo e nel 2018 a Torino, Museo Ettore Fico, “100% ITALIA”, Cent’Anni di Capolavori. Nel 2019 realizza una mostra personale a Milano, Gaggenau hub, “Sconfinamento” a cura di Sabino M. Frassà che sottolinea come “l’artista ha indagato, sperimentato e simulato l'assenza di limiti, lo “sconfinamento” appunto”. Partecipa a Senigallia alla mostra “Materie Prime – Dalla terra alla luce”, a Waldenbuch, Museum Ritter “1919-2019” e a Pontedera “Arcadia e Apocalisse”. Nel 2020 è presente alla Biennale Light di Mantova, Elogio della luce. Negli ultimi anni Scirpa realizza, con rigore geometrico e spirito innovativo, due opere scultoree in marmo bianco di Carrara ed in legno laccato bianco che evocano il Teatro greco di Siracusa: in esse le gradinate della cavea si raddoppiano, diventando circolari e sono rivolte anche all’esterno. Recentemente ha realizzato una struttura al neon che ricorda il Teatro greco, il cui progetto risale all’anno 2000. In un momento storico come il nostro in cui si manifesta la convivenza di vari linguaggi e l’artista può rivisitare esperienze passate, egli recupera il suo linguaggio delle prime denunce consumistische o quello sperimentale del mezzo elettronico e, nel proporre i suoi percorsi prospettici di spazi-luce, offre oggi nuove possibilità espressive su cui riflettere.
Sue opere sono in collezioni e musei tra i quali MAGA (Gallarate), Museo del Novecento (Milano), Civiche Raccolte Bertarelli - Castello Sforzesco (Milano), Biblioteca di Brera (Milano), MACTE Museo d’Arte Contemporanea (Termoli), MART- VAF-Stiftung (Trento e Rovereto), Museo MAGI ‘900 (Pieve di Cento), MAPP Museo d’Arte Paolo Pini (Milano), Musée des Beaux-Arts (Caen), Museum Ritter (Waldenbuch), Museo Civico d'Arte Contemporanea (Gibellina), Museum (Bagheria), Fabbriche Chiaramontane (Agrigento), Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma), Gallerie d’Italia (Milano).
Ha realizzato opere per spazi pubblici e chiese: nel 1965, un grande mosaico al Centro Internazionale del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa (Roma) e uno all’Auditorium del Centro Internazionale di Loppiano (Fi) e dei dipinti nella Chiesa del D. P. a Cernusco sul Naviglio (Milano) dove sono stati installati anche suoi Ludoscopi sopra l’altare e il Battistero.
Al suo lavoro hanno dedicato saggi ed annotazioni critiche:
Riccardo Barletta, Pietro Baj, Carlo Belloli, Luigi Bianco Guglielmo Boselli, Giorgio Bonomi, Rossana Bossaglia, Ginevra Bria, Domenico Cara, Luciano Caramel, Silvio Ceccato, Jacqueline Ceresoli, Claudio Cerritelli, Cesare Chirici, Vittoria Coen, Andrea Del Guercio, Mario De Micheli, Marina De Stasio, Giorgio Di Genova, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Ornella Fazzina, Pedro Fiori, Carlo Franza, Sabino Frassà, Carmelo Genovese, Flaminio Gualdoni, Sara Liuzzi, Annette Malochet, Corrado Maltese, Gabriel Mandel, Giorgio Mascherpa, Luigi Meneghelli, Marco Meneguzzo, Marta Michelacci, Bruno Munari, Carlo Munari, Antonio Musiari, Daniela Palazzoli, Demetrio Paparoni, Francesco Poli, Pierre Restany, Roberto Sanesi, Giorgio Segato, Carmelo Strano, Luigi Tallarico, Francesco Tedeschi, Carlo Terrosi, Maria Torrente, Antonino Uccello, Miklos N. Varga, Alberto Veca, Francesco Vincitorio, Maurizio Vitta, Emanuele Zucchini.
É stato docente all’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive ed opera a Milano.
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Nasce sotto il segno dei pesci la collezione PE 2019 di Vittorio Camaiani
Nasce sotto il segno dei pesci la collezione PE 2019 di Vittorio Camaiani
VITTORIO CAMAIANI
“Sotto il segno dei pesci”
LA GRECIA DI VITTORIO CAMAIANI
SS 2019
COFFEE HOUSE DI PALAZZO COLONNA
Vittorio Camaiani – SS2019 Collection
Con la collezione SS2019, che verrà presentata il prossimo 30 marzo alle ore 18:30 nella splendida cornice barocca della Coffee House di Palazzo Colonna a Roma dalla direttrice Elena Parmegiani, Vittorio Camaianiha scelto di intraprendere un…
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Margarito da Brindisi: tra leggenda e storia (seconda parte)
Le galee della flotta normanna dell’ammiraglio Margarito da Brindisi
di Gianfranco Perri
Dopo la morte del re Guglielmo II e l’ascesa nel gennaio del 1190 di Tancredi d’Altavilla sul trono di Sicilia, Margarito, che a quella elezione ed al successivo sostegno armato del re normanno contro le pretese dell’imperatore Enrico VI di Svevia aveva contribuito attivamente – con la sua flotta nell’autunno del 1191 aveva addirittura intercettato e fatto prigioniera Costanza d’Altavilla, moglie di Enrico VI e futura madre di Federico II – fu nominato dal novello re conte di Malta ricevendo l’investitura feudale dell’arcipelago maltese.
In quegli anni, l’ammiraglio Margarito spesso soggiornava a Messina, il più importante porto militare normanno in Sicilia, e lì si era costruito un fastoso palazzo dove a fine di settembre del 1190 ospitò il re Riccardo Cuor di Leone in sosta prima dell’imbarco per la terza crociata. E poco tempo dopo a Brindisi – il più importante punto d’appoggio continentale della flotta del regno – dove Margarito risiedeva prevalentemente e dove possedeva una ancor più lussuosa dimora, nel febbraio 1191 fu ospitata la madre dello stesso re Ricardo, Eleonora d’Aquitania, e la sua promessa sposa, Berengaria di Navarra, prima che costei verso i primi di aprile salpasse per la Terrasanta per poi raggiungere Cipro, dove il 12 maggio celebrò il suo matrimonio con il re.
Quella sfarzosa domus brindisina di Margarito fu molto celebre: fornita di bagni, giardini, forni e altri servizi accessori e con diretto accesso alle cale portuali, era nei pressi della rocca normanna. Nel 1215 fu da Federico II concessa all’Ordine Teutonico, eccezion fatta per i locali utilizzati per l’officina della zecca e per l’ufficio del gabelliere. Poi, nel 1229, Federico II riacquistò dai Teutonici la domus Margariti con le sue pertinenze, per ricomporne l’integrità e destinarla tutta ai servizi di Stato. Il pontefice Innocenzo IV, scomunicato lo svevo Federico II, dispose della domus assegnandola nel 1247 al suo partitario otrantino Riccardo di Maramonte. Il papa Alessandro IV nel 1257, invece, regnando il nemico svevo Manfredi la concesse, virtualmente perché di fatto non ne disponeva, a Zaccaria Nicola e Bibulo, i tre figli di Sergio Bibulo che era stato fatto uccidere da Manfredi. Nel 1284 infine, il re Carlo d’Angiò, trasferita in una nuova sede la zecca, donò ai frati Minori sia quella che era stata la casa di Margarito che l’adiacente area su cui era stata la rocca normanna, perché vi edificassero il convento e l’annessa chiesa, tuttora esistente, la chiesa di San Paolo eremita.
Dato che durante gli ultimi anni di regno del re Tancredi non si verificarono conflitti militari di rilievo contro l’imperatore Enrico VI, e visto che quel re di Sicilia aveva anche rinunciato a proseguire l’attiva politica mediterranea antibizantina dei suoi predecessori, la flotta di Margarito da Brindisi non ebbe molto che guerreggiare e così, il potente ammiraglio si dedicò soprattutto all’amministrazione dei suoi feudi e fece ripetute donazioni a chiese e monasteri – forse per far dimenticare, o magari per farsi perdonare, quel suo rocambolesco passato da pirata.
Particolarmente favorito fu il monastero di San Nicola di Paratico, a cui tra il 1192 e il 1194 donò vari terreni nel territorio di Policoro e Colobraro. Un’ulteriore donazione, del settembre 1193, riguardò il famoso Archimandritato di San Salvatore a Messina al quale egli assegnò tutte le entrate del casale Cremastro a Calatabiano. Mentre a Brindisi in quegli stessi anni donò alla Chiesa tre suoi edifici siti nei pressi del porto e finanziò la costruzione del convento con la chiesa di Santa Maria del Ponte Parvo e due altre piccole chiese, di Santa Margherita e San Demetrio, che furono sottoposte allo stesso convento nel quale si insediarono in nutrito gruppo premostratensi seguaci di San Agostino provenienti da San Manuele di Barletta.
Dopo la morte di Tancredi, l’imperatore Enrico VI, che non aveva mai rinunciato a rivendicare il trono di Sicilia a nome di sua moglie, la normanna Costanza d’Altavilla, entrò a Palermo il 21 novembre del 1194 ricevendo il castello del porto senza incontrare resistenza alcuna da parte di Margarito, ma questi, inevitabilmente, cadde presto in disgrazia. Margarito infatti, perse subito la contea di Malta, assegnata dall’imperatore all’alleato genovese Guglielmo Grasso, e le isole greche di Cefalonia Zacinto e Itaca tornate ai Bizantini; quindi perse anche ogni altra proprietà e privilegio finché, accusato a torto o a ragione di aver partecipato nella primavera del 1197 ad una supposta congiura contro l’imperatore, fu da questi fatto imprigionare, accecare ed evirare. Infine, fu deportato a Treviri dove, in una qualche data anteriore all’anno 1205, avrebbe cessato di vivere.
«Margarito fu personalità non marginale nel tempo in cui ebbe la ventura di vivere e, al tempo stesso, aggiunge aura di leggenda e favola alla città. Il racconto storico si fa mito e intreccio avvincente, sostrato di quella memoria condivisa ancor oggi insussistente. Brindisi si è costruita, decostruita e ricostruita per secoli sullo stesso sito; alla persistenza dei luoghi non si è però accompagnata quella della popolazione che a quei luoghi avrebbe bisogno di dar significanza.» [Giacomo Carito, 2013]
BIBLIOGRAFIA
Membola G. Margarito audace uomo d’armi e Brindisino illustre in il7Magazine n.48 Brindisi, 2018
Stomati D. Margarito il leggendario arcipirata da Brindisi Lupo Editore, 2013
Carito G. Tra normanni e svevi nel regno di Sicilia: Margarito da Brindisi in Federico II e le nozze di Oriente e Occidente. L’età federiciana in terra di Brindisi, 2013
Kiesewetter A. Megareites di Brindisi, Maio di Monopoli e la signoria sulle isole Ionie in Archivio Storico Pugliese, 2006
Moscardino G. Margarito o Margaritone da Brindisi Bari, 1946
Antonucci G. Margarito da Brindisi in Archivio storico per la Calabria e Lucania, 1934
Garufi C.A. Margarito di Brindisi, conte di Malta e ammiraglio di Sicilia, in Miscellanea di archeologia, storia e filolologia dedicata al prof. A. Salinas, Palermo 1907
Francioso R. Margaritus de Brundisio, in Rassegna pugliese di scienze, lettere ed arti, 1902
Lezzi G.B. Margarito o Margaritone da Brindisi, in Biografie degli uomini illustri del regno di Napoli ornata de’ loro rispettivi ritratti. Napoli, 1819
#Costanza d’Altavilla#Enrico VI#Gianfranco Perri#Margarito da Brindisi#monastero di San Nicola di Paratico#normanni#Ordine Teutonico#pirati nel Salento#re Tancredi#Riccardo Maramonte#Pagine della nostra Storia#Spigolature Salentine
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Non solo libri: lungo un mese e mezzo, 60 appuntamenti, per oltre 70 tra scrittori, autori ed artisti, e cinque comuni pronti a fare un tuffo nelle pagine. All’ottava edizione, il “Salento Book, Festival Nazionale del Libro”, si allarga ad altri due centri del Salento, Galatina e Galatone, che si aggiungono ai tre già protagonisti dello scorso anno, Corigliano d’Otranto, Gallipoli e Nardò, tutti in provincia di Lecce. In programma dal 7 giugno al 22 luglio 2018, il Salento Book si conferma così La Festa dei Libri, la Movida dei Lettori, diventando ancor di più una solida piattaforma da cui tuffarsi in un mare di storie.
Ogni anno, la manifestazione, organizzata come sempre dall’associazione culturale Festival Nazionale del Libro, presieduta dall’ideatore e direttore organizzativo della manifestazione, Gianpiero Pisanello, ospita gli scrittori delle più importanti case editrici nazionali, ma anche personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’arte, della musica, dello sport e della comunicazione.
Luciana Littizzetto, Serena Dandini, Albano Carrisi, Marco Travaglio, Dario Franceschini, Pierluigi Pardo, Caterina Chinnici, Chiara Francini, Gino Castaldo, Chiara Galiazzo, Selvaggia Lucarelli, Giovanni Impastato, Gianluigi Paragone, Marino Bartoletti, Antonio Manzini. Sono solo alcuni dei nomi scelti per l’edizione 2018 daLUCA BIANCHINI, al debutto da direttore artistico e, in particolare, conduttore degli eventi programmati tra il 18 e il 24 giugno. Al SBF ci si tuffa davvero in un mare di storie che spaziano dall’attualità ai racconti delle vite che hanno segnato i nostri tempi. Si parlerà di società, politica e poteri, con Roberto Napoletano, PieroFassino e Federico Rampini, di giornalismo e comunicazione, con Francesco Giorgino, di giustizia, con Luciano Violante e Marta Cartabia, di ingiustizie, con Alberto Matano. Focus sulle grandi inchieste che hanno coinvolto l’Italia con Giorgio Mottola e Danilo Procaccianti, mentre Antonio Caprarica accompagnerà i lettori alla scoperta delle vite dei “Royal baby”. Ancora, Duccio Forzano, Francesco Sole, Corrado Fortuna, Max Laudadio, Pino Strabioli, Pinuccio, Raffaella Fanelli, Francesco��Rutelli, Peppe Vessicchio, Fabio Calenda, Simona Cavallari, Sergio Sylvestre, Luciano Melchionna, Gioele Dix, Gioia Bartali, Don Antonio Mazzi, Elena Catozzi, Don Antonio Rizzolo, Mons. Vito Angiuli, Annalaura Giannelli, Ada Fiore. Oltre alle presentazioni di libri, il programma si arricchisce con reading, live show, concerti, laboratori di lettura e iniziative legate al mondo dei libri dedicate ai bambini e ragazzi, anche con la partecipazione di Carmelo Chianura, Adelaide Di Bitonto, Marika De Chiara, Emanuela Gabrieli, Sandro Stefanini, H.E.R., Roberto Treglia, Alberto Greco, Giuseppe Pezzulla, Gianluca Longo, Alessandra Caiulo, Salvatore Casaluce, Roberto Chiga, Antonio Calò, Alice Montagnini, Rebecca Serchi, Luisa Carretti, Patrizia Frassanito, Elvira Zaccagnino, Luca Errani, Gianna Rosato, CarlaPetrachi, Marco Tuma, Francesco Cortese, Ottavia Perrone, Orchestra del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci di Maglie, Zolla dj.
Il libro come occasione di incontro e confronto, nelle piazze, sui sagrati delle chiese, tra le strade e i vicoli. Il successo di pubblico ottenuto negli ultimi sette anni dal Festival Nazionale del Libro conferma che il segmento cultura non sia semplicemente un’altra chance per creare appeal in una terra di per sé attrattiva, piuttosto un investimento logico e quasi scontato per una comunità che non deve dimenticare la ricchezza che un libro può contenere e la semplice bellezza di una storia tra le pagine.
La rassegna itinerante fa tappa quest’anno in cinque centri del territorio salentino confinanti, tutti ricchi di storia e tradizione, che in questo caso accolgono autori e pubblico in luoghi di pregio, simbolo della propria comunità. Piazze, castelli, sagrati, vicoli e corti che diventano teatro di libri, su scenografie di pietra leccese e carparo o di azzurro mare.
– Corigliano d’Otranto ospiterà gli incontri tra il Castello de’ Monti e il centro storico
– Galatina in piazzetta Orsini, a pochi passi dalla Basilica di Santa Caterina
– Galatone nell’atrio del Palazzo Marchesale, che guarda il Santuario barocco del Crocefisso, e in piazza San Demetrio
– Gallipoli in piazza Aldo Moro, nei pressi del Santuario del Canneto, sulla scena del Castello angioino affacciato sul mare
– Nardò nella “cinematografica” piazza Salandra e nel Chiostro dei Carmelitani.
Il SBF è finanziato dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia nell’ambito del “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020” e del “Piiil Cultura in Puglia” e con Comune di Corigliano d’Otranto, Città di Galatina, Comune di Galatone, Comune di Gallipoli e Città di Nardò. L’evento è patrocinatodall’Università del Salento, da Puglia Promozione – Agenzia Regionale del Turismo e da Puglia Events.
“Il sostegno che la Regione ha dato al Salento Book Festival, tramite il bando triennale per le attività culturali vinto, è utile al territorio anche perché serve a rendere stabile la programmazione, investendo sempre più nella rete tra comuni – ha detto Loredana Capone, Assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, durante la conferenza stampa di presentazione dell’VIII edizione del SALENTO BOOK FESTIVAL svoltasi questa mattina a Bari, nella Mediateca Regionale Pugliese, alla presenza di sindaci e assessori dei cinque comuni partecipanti. Vanno sostenute le occasioni in cui si crea un vero e proprio bacino culturale che richiama così fette consistenti di turismo anche in mesi non del tutto centrali della stagione estiva, puntando sull’appeal del Salento ben oltre il mare, puntando ai centri storici. Siamo la penultima regione per numero di lettori: è per noi un dato odioso ma stiamo lavorando per uno spostamento d’asse, riempiendo sempre più di contenuti i bei contenitori che abbiamo, attrezzando i comuni per il sostegno della lettura”.
“Quello che più mi piace del Salento è che tutti si tuffano nel suo mare turchese, mentre c’è un entroterra meraviglioso fatto di paesini con tradizioni millenarie, bella gente e piatti fantastici – ha detto in conferenza Luca Bianchini, direttore artistico del SBF 2018. Mi piace l’idea che questi paesi abbiano costruito una rete per conoscersi e per farsi conoscere, e i libri siano il loro tramite. I libri come occasione per ritrovare le persone e per farle pensare. Dai piccoli scrittori alle grandi celebrità, tutti abbiamo qualcosa da dire e da imparare. E il Salento, con la sua calda bellezza, può essere una nuova meta per ritrovare se stessi”.
“Il Salento dell’industria turistica può investire nella nuova Movida del Lettore che il Salento Book Festival ha dimostrato di saper offrire, in grado di strutturarsi e consolidarsi – ha detto Gianpiero Pisanello, ideatore e direttore organizzativo del SBF. In una zona del Sud Italia record per flusso turistico vacanziero, trasformare i libri in star, attirare alla lettura migliaia di persone, spargere il seme della cultura nel vasto giardino dello svago e del tempo libero è un’operazione benefica per il tessuto sociale del paese”.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero (laboratori su prenotazione).
Info: 348 5465650
www.salentobookfestival.it
Salento Book Festival, la movida dei lettori in cinque comuni salentini Non solo libri: lungo un mese e mezzo, 60 appuntamenti, per oltre 70 tra scrittori, autori ed artisti…
#capone#corigliano#cultura#festival#galatina#galatone#gallipoli#libri#nardò#pisanello#Puglia#salento#Salento Book Festival
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CONCORSO “POESIA BIANCONERA” Tutti i premiati della terza edizione
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CONCORSO “POESIA BIANCONERA” Tutti i premiati della terza edizione
CONCORSO “POESIA BIANCONERA” Tutti i premiati della terza edizione
R. & P. Si è svolta Il 31 luglio 2019 la cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Letterario Nazionale “POESIA BIANCONERA” organizzato dallo Juventus Official Fan Club di Locri “Andrea Agnelli” e patrocinato dal Comune di Locri. L’evento, con la consueta premiazione dei vincitori, che si è tenuta presso la Corte del Palazzo di città del Comune di Locri (RC). Immensa soddisfazione, da parte del Presidente e ideatore Francesco Tomaselli dell’esito di questa terza edizione che come le precedenti ha ottenuto grandi consensi sia per le poesie presentate che per l’alto livello qualitativo. Hanno partecipato moltissimi autori di ogni età, compresi poeti provenienti da varie regioni d’Italia, Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Sicilia, e Veneto, ha confermare che l’amore per la poesia ha una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale e in tutte le fasce di età. L’originalità di questo concorso nazionale di Poesia in lingua Italiana e Dialettale ispirata alla squadra della Juventus, la sua Società, i suoi Presidenti, Dirigenti, Allenatori, Giocatori di ieri e di oggi, le sue imprese sportive, i suoi record e quant’altro riguarda la sua storia ultracentenaria, ha dato la possibilità a molti poeti,
tifosi e sportivi dell’intero territorio nazionale di poter esprimere in versi l’amore per la Juventus. Con questa iniziativa lo Juventus Official Fan Club di Locri, intende contribuire a ripristinare i valori eterni dello sport e della cultura, esortando i giovani a cimentarsi nell’arte dello scrivere. Lo scrivere è un’attività importante che aiuta a capire il mondo, ma anche a far capire noi stessi agli altri. Tra le finalità di questo concorso vi è quello di un avvicinamento comunitario allo sport, al mondo del calcio in particolare che è lo sport più diffuso al mondo, tramite la poesia in quanto potente strumento educativo sia sul piano individuale che su quello sociale. Inoltre, quello di contribuire ad aiutare i tifosi di squadre diverse ad aggregarsi tra loro con la possibilità di condividere le emozioni che il calcio ci offre e per costruire un rapporto positivo tra tifoserie nel tempo. La dimostrazione che presso la Corte del Palazzo non vi erano solo tifosi della Juventus bensì di altre squadre è un segnale positivo, una vittoria della comunità. L’obiettivo è sempre quello di mettere in risalto i valori eterni dello sport, ricordando i principi di rispetto, di correttezza e di lealtà. L’intervento del dr. Salvatore Cosentino nel monologo “La violenza è complesso di inferiorità” è molto apprezzato dal pubblico presente che ha ringraziato con scroscianti applausi. Un particolare ringraziamento alla Giuria, presieduta dal dr. Salvatore Cosentino, Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Lecce e composta dai Giurati Prof. Gianni Pittari, Sindaco del Comune di San Giovanni di Gerace, dalla Professoressa e poetessa Daniela Ferraro, dall’architetto Antonio Milicia, dall’avvocato e giornalista Antonio Tassone, dal Professore e giornalista Ugo Mollica, dal dr. Domenico Clemente, responsabile dell’aerea medica del centro Federale Territoriale della Locride e dal Direttore dell’Ufficio Catechistico di Locri-Gerace Bruno Cirillo che con tanta solerzia, pazienza e competenza hanno assolto il
difficile compito di analizzare più volte e giudicare gli elaborati, scegliendo le poesie migliori tra le tantissime presentate. La cerimonia di premiazione è stata egregiamente condotta dal bravissimo Pino Carella. La serata è stata allietata dal gruppo musicale “Battisti four Ever”. Un doveroso riconoscimento all’addetto stampa dello Juventus Official Fan Club Alessio Giannitti. Durante le fasi della premiazione, c’è stato il grande, inatteso e ancor più graditissimo messaggio vocale di Andrea Barzagli che si è voluto congratulare con il Presidente dello Juventus Official Fan Club di Locri, Francesco Tomaselli per l’originale iniziativa prima ed unica in Italia, ringraziando tutti gli iscritti, i tifosi, i poeti e tutti coloro che hanno partecipato all’evento. Il numeroso pubblico presente ha apprezzato le parole di elogio di Andrea Barzagli per l’importante evento , esprimendogli gratitudine con calorosi e scroscianti applausi. Siamo Felicissimi di constatare come questo Premio Letterario stia crescendo e ottenendo sempre più consensi. Di seguito vengono elencati i premiati di entrambe le sezioni: Sezione “A” – Poesie in lingua Italiana: 1^ Classificato Corrado Di Pietro di Siracusa (SR) con la poesia“ Il Bianco e il Nero”; 2^ Classificato Paride Espinosa di Salzano (Venezia) con la poesia “Roberto Baggio”; 3^ Classificato Domenico Pedullà di Marina di Gioiosa Ionica(RC) con la poesia “Il Campione Normale”; Poesie con Segnalazione di merito sezione “A” in lingua Italiana : Luca Cianferoni di Firenze con la poesia “1977 “ Guido Di Sepio di Roma con la poesia “Novant’anni” (Boniperti) Poesia con Menzione della Giuria “A” in lingua Italiana: Irene e Carlo Cerniglia di Villafrati (Palermo) con la poesia “Stralci Juventini di vita familiare” ;
Sezione “B” – Poesie in lingua Dialettale: 1^ Classificato Paolo Cardillo di Villa San Giovanni (RC) con la poesia“’Zittu tifosu Juventinu”; 2^ Classificato Mimmo Bonavita di Locri (RC) con la poesia “Doluri i cori”; 3^ Classificato Nicola Pelle di Antonimina (RC) “Fu na calamita”. Poesie con Segnalazione di merito sezione “B” in lingua Dialettale : Demetrio Latella di Gallina (RC) con la poesia “Vinciri”; Francesco Reitano di Locri (RC) con la poesia “Chi squatra”; Guido La Tartara di Torino (TO) con la poesia “L’unechè zuccher de sta vite”; Poesia con Menzione della Giuria “B” in lingua Dialettale. Gaetano Verduci di Piale frazione di Villa San Giovanni (RC) con la poesia “Heysel” La manifestazione si è conclusa intorno alle ore 23,30 tra scroscianti applausi. Il Presidente dello Juventus Official Fan Club di Locri Francesco Tomaselli ha salutato e ringraziato il pubblico dando appuntamento all’anno prossimo per la 4^ edizione del concorso “Poesia Bianconera” che sarà destinata a regalare altrettante soddisfazioni ed emozioni. Locri, 01 agosto 2019 IL PRESIDENTE (Francesco Tomaselli)
R. & P. Si è svolta Il 31 luglio 2019 la cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Letterario Nazionale “POESIA BIANCONERA” organizzato dallo Juventus Official Fan Club di Locri “Andrea Agnelli” e patrocinato dal Comune di Locri. L’evento, con la consueta premiazione dei vincitori, che si è tenuta presso la Corte del Palazzo
Gianluca Albanese
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ATTRAVERSO
a cura di Valentina Lucia Barbagallo, Cristina Costanzo, Danilo Lo Piccolo, Giuseppe Mendolia Calella
PALERMO, MAGGIO – NOVEMBRE 2018
Si terrà in diverse sedi palermitane, da maggio a novembre 2018, la rassegna “Attraverso”, nata dall’idea di un gruppo di giovani operatori culturali attivi in Sicilia: Valentina Lucia Barbagallo, Cristina Costanzo, Danilo Lo Piccolo, Giuseppe Mendolia Calella.
Il titolo della rassegna, “Attraverso”, racchiude gli obiettivi di questa serie di eventi, eterogenei e multiformi ma accomunati da uno sguardo trasversale e obliquo sui fenomeni del contemporaneo.
Campo d’azione della rassegna è Palermo - interessata nel 2018 da iniziative di grande richiamo come Manifesta 12 e Palermo Capitale Italiana della Cultura - con particolare attenzione ai luoghi, spazi “off” che non fanno parte dei circuiti tradizionali degli eventi espositivi della città e ospiteranno arti figurative, performance, illustrazione, editoria indipendente, incontri, musica, workshop, comunicazione – radio.
Conoscere, Ri-appropriarsi e Prendersi cura: questi sono gli step del progetto che punta ad aprirsi alla comunità ricorrendo alle molteplici espressioni della cultura.
Il programma di “Attraverso” si articola in progetti, mostre, conferenze, dibattiti, workshop, presentazioni di libri e open call che vedranno coinvolti diversi artisti tra cui: Marcella Barone, Andrea Bianconi, Canecapovolto, Sergio Cardillo, Simone Caruso, Luca Crivello, Giorgio Distefano, Stefania Fabrizi, Zoltan Fazekas, Ellie Ivanova, Francesco Lauretta, Gianluca Lombardo, Loredana Lo Verde, Federico Lupo, Marilina Marchica, Chiara Polizzi, Francesco Surdi, Sara Vattano.
Tra le sedi della rassegna ci sono gallerie d’arte e spazi pubblici, tra cui 091 Art Project; LURU’- Maison d'Artiste; Kéramos, studio d’arte e restauro; Palazzo Palagonia; la Chiesa di Santa Maria del Piliere; l’Oratorio di San Mercurio; la Chiesa di San Mattia dei Crociferi.
“Attraverso” fa parte degli eventi di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
Nel mese di maggio la rassegna propone cinque appuntamenti.
Il 13 maggio, dalle ore 10.30, presso la Chiesa di San Mattia dei Crociferi in via Torremuzza 28, si terrà la presentazione del volume di Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino “Dialogo a partire da Dioniso e la nuvola. L'informazione e la critica teatrale in rete: nuovi sguardi, nuove forme, nuovi pubblici” (Franco Angeli). Interverranno: Marco Canzoneri (Progetto Adiacenze), Giuseppe Massa (Compagnia Multietnica), Margherita Ortolani (Spettatori Migranti, Progetto Diverse Visioni), Giovanna Velardi (coreografa, docente Scuola TMO). Modera Vincenza Di Vita, giornalista e critica teatrale. (Evento inserito nel calendario delle attività della Settimana delle Culture).
Il 14 maggio, dalle ore 16.00, a Palazzo Palagonia in via IV Aprile 19-25, si terrà la mostra-conferenza “Tema Celeste”, promossa dall’Archivio Pappalardo e da Balloon Project, a cura di Valentina Barbagallo. La mostra-conferenza dedicata alla rivista d’arte contemporanea Tema Celeste, fondata nel 1982 da Demetrio Paparoni che l’ha diretta fino al 2001 prima dalla sede di Siracusa e poi da quella di Milano, presenta gli originali realizzati da Maurizio Cannavacciuolo, Giuseppe Gallo, Sergio Fermariello, Felice Levini, Cristiano Pintaldi, Michelangelo Pistoletto, Serse, Emilio Vedova, Gunter Brus, Jake and Dinos Chapman, Jim Dine, Martin Disler, Jorge Immendorf, Komar e Melamid, Sol Lewitt, Manuel Ocampo e molti altri.
Interverranno: Valentina Barbagallo, Cristina Costanzo, Gabriella Renier Filippone, Danilo Lo Piccolo e Filippo Pappalardo.
(Evento inserito nel calendario delle attività della Settimana delle Culture).
Il 18 maggio, dalle ore 17.30, a Palazzo Palagonia in via IV Aprile 19-25, si terrà la conferenza curata da Danilo Lo Piccolo “Eredi testimoni e protagonisti dell'Associazionismo a Palermo. Storia di un fenomeno culturale”. Nella stessa occasione verrà presentato l’intervento“Today” di Pablo Dilet.
(Evento inserito nel calendario delle attività della Settimana delle Culture).
Il 19 maggio, alle ore 18.30, s’inaugura presso Kéramos, studio d’arte e restauro, in via Catania 7, la mostra personale di Chiara Polizzi, a cura di Danilo Lo Piccolo.
(Evento inserito nel calendario delle attività della Settimana delle Culture).
Il 26 maggio, alle ore 18.00, presso la Galleria Beatrice, Palazzo Sambuca, via Alloro 36, verrà presentato il volume di Cristina Costanzo,“Per la raccolta museale del Teatro Massimo di Palermo” (Palermo University Press). Ne discutono con l’autrice, Gioacchino Barbera, Maria Concetta Di Natale, Antonino Giuffrida.
Ufficio Comunicazione
Account senior: Valentina Barbagallo, Giuseppe Mendolia Calella
Account junior: Lucia Maniscalco
Per maggiori informazioni
attraversoartiinrassegna.tumblr.com
www.balloonproject.it
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www.facebook.com/attraversoartinrassegna
www.instagram.com/attraverso.info/
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Segnali di confine N4 è finalmente in uscita!!
Potete trovare Segnali di Confine qui: ●LIBRERIA BUENOS AIRES, Corso Buenos Aires 9 ●LIBRERIA GIUNTI AL PUNTO, Stazione Brignole ● FELTRINELLI Via Ceccardi 18, 20, 22, 24 ● L'AMICO RITROVATO Via Luccoli 98 ● FALSO DEMETRIO Via di San Bernardo, 67 ● BOOKOWSKY Vico Valoria 40v ● LIBRERIA PIAZZA DELLE ERBE PIazza delle Erbe 25 ● L'ANTICO PORTALE Vico Sant'Antonio 3 ● LIBRERIA COOP PORTO ANTICO, Calata Cattaneo 1 ● TEATRO DELLA TOSSE Piazza Renato Negri 6 ● ASSOCIAZIONE ARTELIER, Palazzo Ducale ● DUCALE SPAZIO APERTO, Palazzo Ducale ● ART COMMISSION, Palazzo Ducale ● STANZA DELLA POESIA Palazzo Ducale, Piazza Matteotti 78 ● STUDIO INCANTATION galleria d'arte, Vico San Giorgio ● PASSEGGIATA LIBROCAFFÈ, Piazza di Santa Croce 21r ● DALL'ORSO PUBLICHOUSE, via San Bernardo ● STUDIO INCANTATION galleria d'arte, Vico San Giorgio ● GUIDI AND SCHOEN ARTE CONTEMPORANEA Vico della Casana
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Avec Christine, on a fêté nos 40 ans d'amitié en faisant un voyage de 15 jours en Sicile.
3 jours à Catane (Catania) - le superbe Palazzo San Demetrio, sur la Via Antonino di Sangiuliano et la Via Etnea. C'est là que se trouvait notre chambre
Ici l cour intérieure s'ouvrant sur la Via Etnea.
Et on voit la voiture que l'on a louée. Impossible pour Christine de la conduire, son permis de conduire étant trop abîmé !
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Avec Christine, on a fêté nos 40 ans d'amitié en faisant un voyage de 15 jours en Sicile.
3 jours à Catane (Catania) - le superbe Palazzo San Demetrio, sur la Via Antonino di Sangiuliano et la Via Etnea. C'est là que se trouvait notre chambre (moins luxueuse que la façade hélas !)
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Avec Christine, on a fêté nos 40 ans d'amitié en faisant un voyage de 15 jours en Sicile.
3 jours à Catane (Catania) - le superbe Palazzo San Demetrio, sur la Via Antonino di Sangiuliano et la Via Etnea. C'est là que se trouvait notre chambre (de début de circuit en haut, toute petite...et de fin de circuit sur les 2 dernières photos, à la hauteur immense). On voit aussi l'accueil et des kakis (appelés "loto" ici) au petit-dèj. : succulents !
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