Tumgik
#pag195
princessofmistake · 5 months
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Alzò la mano, interrompendomi. “Non mi interessa quello che stai per chiedermi, Eden, qualunque cosa sia. Rispondi solo alla mia domanda. Credi in un valore supremo?”. Mi mordicchiai l’interno delle guance. Ero rosso in viso, come se mi fossi presentato impreparato a un esame. “Io credo in Dio”. “D’accordo, fantastico, ma quello che intendo è qualsiasi cosa ci sia alla base di Dio. Qualsiasi cosa Dio incarni. Un bene unico e totalizzante. Il centro di tutte le cose”. Tirai fuori il mio libro di testo di biologia, lo sfogliai. “Sì, mi suona bene”. “E se fossimo noi quel valore?”, disse Evan. “Se fossimo noi a dettare un significato alle nostre vite?”. Lo guardai di nuovo. “Chi intendi con noi? Io e te? L’umanità?”. “L’interesse personale, l’egoismo”. Si rigirò la penna a sfera tra le dita. “La volontà di un solo essere umano”. “Non credo che sia così”. “No? E allora cosa credi?”. “Non lo so. Qualunque altra cosa. La beneficenza. L’amore. Il sacrificio di sé. Crescere i figli”. Scosse la testa. “Vivere senza limiti. Avere il coraggio di dire sì a te stesso. Riconoscere che la volontà umana, sprigionata in modo appropriato, definisce il valore”. Sorrisi divertito. “Immagino che per me non sia, non saprei, molto convincente”. Evan si stiracchiò, inarcando la schiena. “Nietzsche rifiuta una delle premesse umane fondamentali che ci stanno a cuore”. Diedi un’occhiata alla biblioteca, invidiando tutti quelli che in quel momento si stavano dedicando con soddisfazione a faccende banali, come completare un compito o scrivere un sms che suonasse abbastanza civettuolo. “Vale a dire?”. “L’anima atomistica”. “Non ti seguo”, dissi. “L’idea classica dell’anima: che esiste, che rende vivo il nostro corpo. Che è qualcosa di indistruttibile e indivisibile. Tu credi in tutto questo, Eden?”. “Certo. Credo di sì”. “Beh, Nietzsche non ci crede. Nietzsche pensa che bisognerebbe sbarazzarsi completamente di questa nozione”. “E tu sei d’accordo”. “Per un po’ lo sono stato. Ma ora non più. Ora, a dire il vero, credo nel contrario”.
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