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#pablito mon amour
spettriedemoni · 2 months
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Lettura del momento consigliatami da @surfer-osa e mai sarò abbastanza grato a questa splendida donna per essere nella mia vita.
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pablitomonamour · 3 years
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Pablito mon amour è uscito 10 anni fa. Per festeggiare la ricorrenza intanto posto la bellissima recensione dì Renzo Stefanel per Extra Magazine:
“Ok, diciamolo subito. Pablito mon amour è uno dei più bei romanzi che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi. Esordio letterario di Davide Golin, il libro racconta la carriera del calciatore Paolo Rossi con gli occhi di un ragazzino di provincia, anzi, di quella Vicenza in cui il Nostro esplose consacrandosi quel campione che conosciamo e che fu. Ma questo non è un libro sul calcio. Perché dietro alle vicende di Paolo Rossi c’è la biografia tormentata del protagonista, il piccolo Davide, che vive sulla sua pelle tutti gli scotti del passaggio dalla pubertà all’età adulta. E però non di solo romanzo di formazione si tratta: ché dietro a queste due storie ce n’è un’altra, più vasta, che non riguarda solo gli appassionati di calcio o i ragazzini di provincia. C’è l’Italia, colta nel suo passaggio epocale tra anni ’70 e anni ’80. Il bello del libro sta proprio qui: nell’illuminarsi a vicenda di tre storie che hanno tutte al centro la perdita dell’innocenza. Perde l’innocenza Paolo Rossi, che passa da ragazzino che ama alla follia il calcio a prima superstar sponsorizzata del calcio, perfino coinvolta, probabilmente suo malgrado e per pura ingenuità, nello scaldalo del calcio scommesse del 1980. Perde l’innocenza il piccolo Davide, che si scontra con la scoperta del sesso, la morte del padre, l’ipocrisia della Chiesa e dei baciapile. Perde l’innocenza il mondo del calcio, che passa da presidenti di squadre di calcio come l’arruffato trafficone Giussi Farina al già allora dispensatore di promesse mai mantenute Silvio Berlusconi, da allenatori libertari e fantasiosi, sia pur con juicio, come G.B. Fabbri a scienziati freddi e calcolatori come Arrigo Sacchi. Perde l’innocenza l’Italia, che passa dai violenti e sanguinari, ma sinceri, umani, a misura d’uomo anni di piombo all’ipocrisia vuota e dilagante degli anni di fango su cui è costruito il nostro presente. Il mondo di Pablito Mon Amour non è quindi quello di un’operazione nostalgia vintage: ma è un appassionato studio sociologico e oserei dire anche antropologico sulle trasformazioni della società italiana, viste attraverso le cartine di tornasole del calcio, la passione nazionale, dei miti e dei riti collettivi e della provincia come angolo da cui scorgere ciò che altrove forse non è così chiaro. Ottimamente scritto, con una prodigiosa capacità da parte di Golin di mutare stile a seconda dell’età del protagonista, della voce narrante e dell’argomento, e di cambiare tono, passando dall’elegiaco al drammatico al comico e allo scanzonato, con un grande equilibrio nella struttura narrativa (personaggi e situazioni che si corrispondono illuminandosi), Pablito Mon Amour è l’opera prima di un nuovo, grande, scrittore”. (27/04/2011)
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pablitomonamour · 4 years
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Pagina ibs : commenti dei lettori
la pagina Ibs del romanzo con i commenti dei lettori
http://www.ibs.it/code/9788889155509/golin-davide/pablito-mon-amour.html
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emanuele (31-08-2012) Ironico e struggente. Antropologico e dissacratorio. Romanzo che ti prende per mano e ti porta in soffitta a rovistare nei vecchi scatoloni ingombri di ricordi, mirabilie, sensazioni ed emozioni legate all'infanzia e all'adolescenza. Uno scatolone capace di contenere tutto ciò di cui si ha bisogno per emozionarsi. Voto: 5 / 5 
vincenzo [email protected] (05-07-2012) Che bravo questo scrittore. Nella cronaca di una vita, c'è una densità di gloria, ironia, umorismo viscerale, tristezza e sfacciata sincerità. Unica incertezza, non sempre preciso il collante tra autobiografia "normale" e vissuto di Pablito. Ma che importa? Voto: 4 / 5
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furio [email protected] (14-06-2011) Se vi piace il calcio, non lasciatevelo sfuggire. Se non ve ne frega niente del calcio, non perdete l'occasione di leggere un bel libro che usa il pallone come pretesto. Scritto con mano sicura, ripercorre i migliori anni della nostra vita come poche altre volte è stato fatto: senza retorica, ma con un piacere del racconto che trova il giusto equilibrio nel paesaggio dell'anima che ci segnerà per sempre, quel momento magico che ci ostiniamo a chiamare adolescenza. Voto: 5 / 5
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filippo r. [email protected] (30-04-2011) Paolorossi icona della nostra generazione, paolorossi uno di noi. In questa frase di Davide Golin c'è lo spirito del libro, che ha la forza e il merito di riportare in superficie ricordi e sensazioni, di oltre 30 anni fa, che giacevano sopiti nella nostra memoria. Come quando torni in una casa dove hai vissuto tanti anni prima e toccando il corrimano della scala ti piomba addosso un'intensa pioggia di emozioni, flash della tua esistenza passata che credevi perduti per sempre. Pablito mon amour è un libro splendido e scritto benissimo, con un linguaggio fluido e cadenzato ai ritmi e al clima della nostra adolescenza, e con questa grande capacità di mescolare il calcio alla vita e a tutto il resto, quando "il calcio ce lo portavamo dentro da sempre, come una seconda pelle". E poi il piacere di tifare una squadra provinciale, una/due annate di sole in mezzo a tanta amarezza. Ma una super squadra, il Lanerossi del 1977-78, di quelle che restano nella storia. Perdere vincenti, vincere perdendo, dice l'autore. Noi siamo l'Olanda. Voto: 5/5 
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stefano (15-04-2011) Un omaggio sincero ad uno dei più grandi calciatori di sempre. Al contempo, un romanzo di costume e anche "di formazione" (non solo calcistica). A chi era giovane negli anni '70 e '80 farà ricordare dei veri e propri must: programmi televisivi, marchi famosi, giochi, gruppi musicali, situazioni tipiche del tempo. Quando i canali televisivi erano 2 o 3, non c'erano né il computer né il cellulare e ci si doveva accontentare di "ciò che passava il convento" e qualcuno a fatica veniva fuori dalla massificazione. Uno spaccato storico/sociale preciso di quegli anni così lontani ma così attuali. Quindi, utilissimo anche per chi era troppo piccolo o non era ancora nato. Le oltre 300 pagine si leggono con un'irrefrenabile voglia di continuare. Libro frizzante e dettagliato. Colto e pop. Profondo e leggero. Con un tocco di nostalgia ma lucidamente ironico. A volte sardonico, come un Irvine Welsh nostrano. Superlativo !! Voto: 5 / 5
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