#paolorossi
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LR Vicenza v Fiorentina Giancarlo Antognoni and PaoloRossi. Vicenza Fiorentina
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#PaoloRossi non ha giocato tantissimo alla Juve e alla Juve è arrivato senza averla mai fortemente voluta, ma ai grandi giocatori e alle persone perbene basta essere se stessi per entrare nel cuore dei tifosi: e #Pablito c'è entrato, col sorriso e a suon di gol, e oggi ci manca
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🏹Tiro Con Arco Albina Torres, Mirta Rodríguez, Federico Paolorossi y Simón Chismak se entrenan en el CeNARD con clasificación asegurada a los Juegos Parapanamericanos.
Rumbo A Santiago2023 🇦🇷❤️
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Paolo Rossi a 16 anni nella primavera della Juve - 1973
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Giugno 1982:ero un bimbo, imparai a conoscere questo uomo e la nostra nazionale, nel momento in cui assieme mio padre e tutto il vicinato di Piazza Marconi, balzammo in aria per gli inaspettati tre goal inflitti all’imbattibile Brasile di #Falcao e #Zico. Eravamo nel retrobottega, nonché,casa dellq nonna. Che tempi! Il calcio, allora, era davvero altra cosa. E che campione #paolorossi . Grazie #pablito con te se ne vanno tanti ricordi: belli, nostalgici, di amicizia.... https://www.instagram.com/p/CInYvJcpL30/?igshid=1sndfa8ut0tbk
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La maglia di Paolo Rossi

Del ragazzo non ancora Pablito ho tenuto la maglia. A 14 anni il calcio è ancora una favola con i suoi eroi, rapidi e minuti nel caso di questo ragazzo che porta il neopromosso Vicenza a sfidare la Juventus e che un posto per lui al Mondiale di Argentina si deve trovare.
Nel 1978 le maglie dei tuoi eroi mica le trovavi a 120 euro su Amazon. Se tifavi una grande, a Modena la trovavi di lana da Pietri Sport, sotto la Ghirlandina, ma se ti eri infervorato del Lanerossi, potevi scordatela. A meno che...
A quei tempi il calcio il rapporto tra sponsor e squadre sta cominciando a cambiare ed è in quei giorni che compaiono i primissimi loghi degli sponsor tecnici sulle maglie. E forse anche per rimarcare questo iato, il Vicenza di Paolo Rossi si presenta un giorno con questa maglia, diversa dalla caratteristica casacca a strisce biancorosse.
Non è come le altre, è traslucida, è Adidas e me ne innamoro.
Ma per incontrare la tua innamorata sono anni in cui ti devi sbattere, mica te la ritrovi a tiro di click. Così vado all’unico centro informativo principale del mio mondo, quello dove puoi sperare di recuperare le informazioni che ti servono: la SIP di via Università, il Google di allora, dove ci sono le cabine telefoniche da cui chiamare e ricevere chiamate interrurbane e soprattutto trovare gli elenchi telefonici di tutta italia. Quelli smilzi del Molise e quelli treccanidi di Milano.
Inizia la ricerca dell’indirizzo del signor Adidas, almeno dove penso che ragionevolmente si possa trovare: Lombardia, Piemonte, Veneto. E alla fine lo trovo. Gli scrivo una breve lettera in cui rivelo la verità, di essere un fan del Vicenza e di Paolo Rossi e di quella splendida maglia che avrei comprato se solo si fosse trovata in qualche negozio.
Dopo un mese mi arriva un piccolo pacco con questa maglia che ancora oggi conservo. Anche se la indossavo io c’era sempre dentro il piccolo Paolo Rossi, l’eroe provinciale di un’Italia che sta cambiando e che forse non tornerà più.
Addio Rossi, grazie Adidas.
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Join Fleshgod Apocalypse (@fleshgodofficial) for a LIVE Fan Q&A! ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ You'll be able to chat with ALL SIX in real time about music, quarantine and upcoming projects. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ When: Thursday, April 2nd Time: 6:30 PM CET/ 12:30 PM ET/ 9:30 AM PT Where: facebook.com/fleshgodapocalypse ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ #FleshgodApocalypse #Veleno #FrancescoPaoli @francescopaoliofficial #FrancescoFerrini @francescofleshgod @paolo_rossi_fleshgod #PaoloRossi @davidfolchitto @veronicafleshgod @fabiobartoletti #SymphonicDeathMetal #SymphonicMetal #OrchestralDeathMetal #DeathMetal #HeavyMetal #NuclearBlast https://www.instagram.com/p/B-cni_gBEWh/?igshid=1au4lglfaqrnh
#fleshgodapocalypse#veleno#francescopaoli#francescoferrini#paolorossi#symphonicdeathmetal#symphonicmetal#orchestraldeathmetal#deathmetal#heavymetal#nuclearblast
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Vedere uno spettacolo di #paolorossi su una terrazza sul mare #staytuned #sunrise #sicily (presso Punta del Pero) https://www.instagram.com/p/BzOPdvhCj9K/?igshid=1a6rtk115t4v
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Italian orchestral-death metallers FLESHGOD APOCALYPSE (@FleshgodOfficial) will make their triumphant return this year with the release of their 5th studio album, VELENO, on MAY 24TH with NUCLEAR BLAST RECORDS. Today, the band unveil the record’s debut single, “SUGAR,” via a music video, the album artwork and tracklisting. Fans can pre-order the album now at nuclearblast.com/fleshgodapocalypse-veleno. Watch the full video for "Sugar" (directed by @Giovanni_Bucci_Official) at youtube.com/fleshgodapocalypse. Italian for venom, VELENO marks FLESHGOD APOCALYPSE’s first record in 3 years. The “metal part” was recorded in Rome, Italy at Bloom Recording Studio and Kick Studio with long-standing collaborator Marco Mastrobuono, while the “orchestral part”—the ensembles—were tracked at Musica Teclas Studio in Perugia. Mixing and mastering by Grammy-nominated Jacob Hansen (VOLBEAT, THE BLACK DAHLIA MURDER, EPICA) at Hansen Studios in Denmark. Artwork was created by @TheArtOfTravisSmith (AVENGED SEVENFOLD, OPETH, KATATONIA). VELENO Tracklisting: 1. Fury 2. Carnivorous Lamb 3. Sugar 4. The Praying Mantis’ Strategy 5. Monnalisa 6. Worship and Forget 7. Absinthe 8. Pissing On The Score 9. The Day We’ll Be Gone 10. Embrace The Oblivion 11. Veleno CD DIGIPAK + DIGITAL bonus tracks: 12. Reise, Reise (Rammstein Cover) 13. The Forsaking (Nocturnal Version) The CD digipak edition also includes the Blu-Ray "An Evening In Perugia" featuring a special performance filmed on September 22nd, 2018 at Afterlife Club in the band's hometown of Perugia, Italy with special guests and a classical string quintet. Catch FLESHGOD APOCALYPSE on tour in North America with #Hypocrisy and @AenimusOfficial this March/April 2019. Dates and tickets at nuclearblast.com/fleshgod-tour. #FleshgodApocalypse #Veleno #FrancescoPaoli @francescopaoliofficial #FrancescoFerrini @francescofleshgod @paolo_rossi_fleshgod #PaoloRossi @davidfolchitto @veronicafleshgod @fabiobartoletti #SymphonicDeathMetal #SymphonicMetal #OrchestralDeathMetal #DeathMetal #HeavyMetal #NuclearBlast https://www.instagram.com/p/BuxYRnWlzWX/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1x9dnykwljziu
#hypocrisy#fleshgodapocalypse#veleno#francescopaoli#francescoferrini#paolorossi#symphonicdeathmetal#symphonicmetal#orchestraldeathmetal#deathmetal#heavymetal#nuclearblast
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L’#11luglio1982 avevo compiuto 2 anni da circa tre mesi. Non ho ricordi di quel giorno. Ma grazie alle immagini ritrasmesse in tv, dalle partite integrali riviste su VHS o DVD, dai video di YouTube e sopratutto ai mille articoli amarcord letti sul @guerinsportivoofficial quel #Mondiale1982 l’ho vissuto anche io. E oggi, a #40anni di distanza, è giusto celebrarlo. Perché dalle difficoltà, come è stato il primo turno degli #azzurri, si trovano le forze per arrivare preparati alle vittorie. Perché contro i grandi campioni, che si possono chiamare #Maradona o #Zico, bisogna avere rispetto ma bisogna anche dare l’anima come ci ha fatto vedere #Gentile. Perché puoi essere criticato e impallinato da falsità e pregiudizi fino all’insulto, ma se sei al punto giusto nel momento giusto, come #PablitoRossi ci ha insegnato, li ammutolisci tutti. Perché puoi essere considerato “vecchio” ma se hai la fiducia dei tuoi compagni e dell’allenatore, pari sulla linea di porta il tiro di Oscar come ha fatto #Zoff contro il Brasile, spingendo la tua strada al successo. Perché se sei una nazione imprigionata dalla paura del terrorismo, ti fai trascinare dall’urlo di #Tardelli che ci ha portato fuori dagli anni di piombo e ci ha fatto rendere consapevoli delle capacità di ognuno di noi, delle nostre famiglie, dei nostri gruppi di amicizie, di studio, di lavoro. Perché nel silenzio della pipa di #Bearzot c’è la consapevolezza delle scelte, difficili, ma ferme. Perché, ancora adesso, dopo quarant’anni possiamo alzarci in piedi con il Presidente #Pertini e gridare “Non ci prendono più, non ci prendono più…!!!” Quel mantra “#CampioniDelMondo! Campioni del Mondo! Campioni del Mondo!” che #NandoMartellini ha declamato quella sera deve ascoltarsi ogni volta che un bambino tira un calcio ad un pallone. Ci sarà sempre un #PaoloRossi che intercetta quel pallone e lo butta in rete ⚽️⚽️⚽️ #Mundial1982 #Mundial82 #españa82 #Azzurri #VivoAzzurro https://www.instagram.com/p/Cf3WMUEtrDJ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#11luglio1982#mondiale1982#40anni#azzurri#maradona#zico#gentile#pablitorossi#zoff#tardelli#bearzot#pertini#campionidelmondo#nandomartellini#paolorossi#mundial1982#mundial82#españa82#vivoazzurro
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Mondiali (parte 2)
Non mi sono interessato di calcio fino a quando non ho avuto 10 anni, 9 e mezzo in realtà.
Era l'estate del 1982, fino ad allora mi piaceva la Formula 1 e la Ferrari. Quello era l'anno di Villeneuve e Pironie, i due piloti di lingua francese che dominavano il campionato. Poi c'era stato il GP di San Marino con la seconda guida Pironie che aveva voluto vincere e Villeneuve che si sentì tradito da Enzo Ferrari che gli aveva risposto: «Ma in fondo ha vinto sempre una Ferrari». Qualche tempo dopo Villeneuve, cercando di fare il miglior tempo, sarebbe stato vittima di un incidente che gli costerà la vita. Pironie invece si ritroverà le gambe fracassate in un altro incidente e lascerà per sempre la Formula 1, non l'alta velocità. Morirà durante una gara di off-shore su un motoscafo. Sembra una storia da film quella dell'amicizia rivalità di Villeneuve e Pironie invece è tutto vero. A me piaceva Villeneuve per il suo coraggio e la sua determinazione. Morto lui non avevo più emozioni dalla Formula 1.
L'82 era l'anno dei mondiali di Spagna, 4 anni prima l'Italia di Bearzot era andata bene arrivando quarta e battendo i futuri campioni del mondo dell'Argentina, dunque in Spagna si poteva fare bene. Invece c'era stato il calcio scommesse nell'80. Molti calciatori erano stati squalificati alcune squadre retrocesse d'ufficio e gli Europei del 1980 erano diventati un calvario per la Nazionale azzurra che spesso veniva fischiata dal suo stesso pubblico.
Uno dei calciatori squalificati era il centravanti Paolo Rossi. Solo 4 anni prima il suo passaggio al Vicenza era costato 2 miliardi di lire di allora, due anni dopo era finito sotto processo per la giustizia sportiva per aver aggiustato una partita col Perugia nel quale era andato a giocare nel frattempo.
In casa mia si comprava Telesette una rivista con l'elenco dei programmi TV in un periodo in cui non esisteva ancora la TV satellitare o digitale e neppure il televideo. La copertina di questo numero la ricordo perché c'era proprio Paolo Rossi raffigurato con due maglie, quella della Juve, dove in quel momento giocava, e quella della nazionale azzurra. Il titolo diceva: "Paolo Rossi salvatore della patria?"
Non so perché ma quella immagine mi incuriosì. Rossi era rientrato pochi mesi prima da quella squalifica, la Juve lo aveva ripreso dopo lo scandalo e lui aveva potuto giocare le ultime 3 partite del campionato vinto ancora una volta dalla Juventus. Bearzot lo volle nella sua Nazionale e, nonostante la defezione all'ultimo minuto di Bettega, non convocherà Pruzzo, centravanti della Roma e capocannoniere della Serie A. L'Italia va male, delude e gioca da schifo. Io passo i pomeriggi a disegnare solo qualche volta mi alzo a vedere la TV attirato dalle urla di mio padre. Anche i primi gol li vedo al rallentatore. Da pochi anni abbiamo un TV color Grunding a 8 canali senza telecomando. Vedo qualche immagine di Italia-Perù, l'arbitro travolto dai giocatori che si contendono un pallone, vedo l'autogol di Collovati. Poi il Camerun, il simpatico Camerun che ha questo portiere, N'Kono che indossa pantaloni lunghi neri nonostante le temperature torride di Vigo. 3 pareggi, due per 1-1 e uno per 0-0, passiamo per la differenza reti, per aver segnato un gol in più del Camerun.
Ci tocca affrontare in un girone a 3 Argentina e Brasile. l'Argentina l'abbiamo battuta 4 anni fa e dunque sono convinto lo faremo di nuovo.
90 minuti mi sembrano tanti così riesco a vedere solo il secondo tempo. Vinciamo 2-1.
Ci tocca il Brasile.

Hanno uno squadrone e sono favoriti per il titolo finale. Rossi non ha fatto neppure un gol e in generale l'Italia ha deluso. I giornali criticano giocatori e tecnico così i primi hanno deciso di chiudersi a riccio e proclamano il silenzio stampa. A parlare sono solo CT e il capitano Dino Zoff.
Questa è la partita che vedo dal primo minuto. È Davide contro Golia. Sarebbe già difficile ipotizzare un pareggio e all'Italia serve la vittoria. Dopo 3 minuti Rossi cicca un pallone facile. Non si sveglia proprio il nostro centravanti, difficile pensare si possa andare avanti. Invece due minuti dopo una bella azione corale dell'Italia porta Cabrini a crossare in area dove uno dei nostri colpisce di testa e fa gol. Ha il numero 20. Non si scrivono ancora i nomi sulle maglie ma so già che è Rossi, proprio lui.
Esultiamo, mio padre dice qualcosa tipo: "Magari fosse il 40'" come se si potesse scegliere quando segnare. La partita è lunghissima e sono passati solo 5 minuti.
Il Brasile non si scompone ma noi sembrano veramente forti. Usciamo in palleggio tutto di prima e Martellini commenta: «Si ritrovano a meraviglia i nostri» incredulo, forse anche lui.
Dura poco: il Brasile ha questo numero 10 che ha un nome lunghissimo Arthur Antunes Coimbra in arte (perché il suo calcio è arte) Zico. È il Pelé bianco secondo molti, un'eredità pesante è il più temuto. Lo marca Gentile che, a dispetto del nome, e piuttosto rude per usare un eufemismo. Zico raccoglie un passaggio, è defilato sulla destra, Gentile gli è addosso sembra impossibilitato a muoversi e invece fa passare la palla sotto il tacco e mette fuori tempo il difensore. Ha un metro di vantaggio, vede passargli avanti Socrates il lungo capitano di quel Brasile fantastico, Zico è con i piedi parallelo alla linea di fondo eppure quando calcia la palla si muove con un angolo di 90 gradi rispetto alla posizione del piede. Ho rivisto tantissime volte quel passaggio non mi spiego come possa essere riuscito a dare a quel pallone quella direzione, come se la caviglia avesse ruotato di 90 gradi. E il pallone ha la velocità giusta, Socrates non deve neppure cambiare passo, semplicemente continua a correre ed entra in area. Zoff si aspetta un passaggio in mezzo così fa un mezzo passo verso il centro scoprendo il primo palo e Socrates, il calciatore che legge Gramsci e ha la laurea in medicina, segna tirando tra palo e portiere. Vedo una nuvoletta bianca che si alza sul rasoterra che passa sulla linea di porta. È come se i brasiliani ci avessero detto: «Ma dove credevate di andare?»
Siamo tutti lì sul divano, un divano di velluto a costine sul quale d'estate mia madre mette un lenzuolo per far sentire più fresco. Io sono seduto con i pantaloncini corti le gambe incrociate. Non mi sto annoiando anzi. Il tempo scorre veloce e ora sono i brasiliani a trovarsi meravigliosamente di prima. Rischiamo di prendere altri gol, potremmo farne noi, si rimane sull'1-1 invece.
Verso il 30' invece i brasiliani tradiscono troppa sicurezza. Cerezo passa in orizzontale il pallone a Falcao. Non è preciso così il passaggio è a metà strada fra il centrocampista della Roma e il terzino Junior. Rossi intuisce che quella è una palla buona così si avventa in anticipo su Junior che tenta un recupero disperato in scivolata ma Rossi passa con tutto il pallone. Falcao prova a raggiungerlo ma Pablito, prima di entrare in area tira forte e fa 2-1.
In casa mia è il delirio: mio padre salta sul divano, io mi trattengo perché mia madre mi ha già rimproverato in passato a riguardo. Mio padre però rompe una traversina di legno e si sente un crack fortissimo. Non si può verificare ora l'entità del danno: c'è da soffrire. È entrato un diciottenne in campo con baffoni lunghi che lo fanno sembrare molto più grande. È Bergomi che deve sostituire Collovati. Teniamo duro e al riposo siamo in vantaggio.
Il divano è seriamente danneggiato: la traversina è spezzata nonostante sia molto spessa. Papà e mamma rimettono a posto i cuscini, qualche parola di rimprovero se la becca mio padre, ma promette che sistemerà tutto a fine partita. Il sole comincia a scendere e alcuni suoi raggi filtrano dalla tapparella in legno che ogni pomeriggio mia madre abbassa per non far scaldare troppo il salotto. Da molto fastidio il sole dopo le 5 di pomeriggio.
Il secondo tempo comincia e prevedibilmente i brasiliani si buttano in avanti a testa bassa. Arrivano pure i terzini Leandro a destra e Junior a sinistra. Il secondo praticamente è un altro centrocampista. Mio padre si lamenta per ogni fallo subito, ma pure noi non è che ci andiamo piano: Gentile ha strappato la maglia a Zico tentando di trattenerlo. Mio padre dice che gli devono strappare pure la carne. Siamo tutti in piena trance agonistica e mio padre segue seduto sul bracciolo del divano.
45 minuti sono lunghissimi, non riusciamo a segnare in contropiede e qualche minuto dopo il dramma. Falcao riceve da Junior, Cerezo si allarga e si porta dietro Tardelli e Scirea ma Falcao non passa la palla ma si accentra per tirare di sinistro dal limite. Zoff è in traiettoria, ma Bergomi tocca con la coscia il pallone che si alza di pochi millimetri. Zoff dirà che ha visto la palla passargli vicinissima alla mano prima di infilarsi in rete. Ricordo l'urlo di Falcao mentre corre verso la panchina. Leggo il labiale, dice GOOL e penso: si dice così anche nella loro lingua. La vena al collo del brasiliano è gonfia. Ci teneva a fare gol proprio contro la nazionale del paese in cui gioca.
Siano scoraggiati a casa anche mia sorella che segue con più distacco la partita. Mia madre no. Lei dice: «Gliene facciamo un altro» sicura.
Martellini dice che paghiamo gli errori fatti in precedenza, di sicuro accusiamo il colpo e Bergomi perde un brutto pallone davanti la nostra area di rigore. Come non siano riusciti a segnare i brasiliani è un mistero.
Poi arriva un calcio d'angolo per noi, il primo della partita a nostro favore. Il Brasile respinge male, Tardelli tira al volo e il suo tiro un po' lento sembra facile preda di Valdir Peres il portiere sudamericano.
Invece spunta ancora lui: Paolo Rossi che in scivolata fa gol. Di nuovo.
Mia madre ci ha preso. La sua fiducia è stata ripagata.
Martellini è emozionato, deve esserlo, eppure con grande professionalità resta calmo e dice semplicemente che ci aspettano i 15 minuti più emozionanti della storia del calcio italiano.
È davvero così. Al Brasile basta pareggiare, basta solo un altro gol per non uscire dal mondiale. Noi dobbiamo vincere. Potremmo evitarci un po' di sofferenza se segnassimo ancora. Lo facciamo con Antognoni. Sto esultando, vedo un giocatore brasiliano nella sua porta appoggiato alla rete, si è arreso. Poi la telecamera inquadra Antognoni che non esulta più, il sorriso gli è morto sulle labbra. Fuorigioco.
"Ma chi l'ha inventato il fuorigioco?" mi chiedo. E mi chiedo come accidenti si valuta un fuorigioco? Ho a malapena imparato le regole principali questa mi pare troppo cervellotica.
Non c'è tempo per disperarsi, i brasiliani hanno ripreso vigore e tornano ad attaccare.
Un calcio d'angolo, qualche punizione, ma non segnano. C'è un gol dei brasiliani ma anche qui è fuorigioco. Benedetto fuorigioco.
Zoff urla appoggiato al palo mentre sistema la barriera.
Cross alto, saltano in tanti. Colpisce un ricciolino con la maglia gialla. È il centrale di difesa Oscar. Colpisce bene è angolato ma Zoff fa il miracolo: si butta con un'agilità insospettabile per un quarantenne e la blocca lì. Si alza subito e muove il dito a dire NO, non è gol. I brasiliani esultano alzano le braccia. L'arbitro non fischia: non è gol.
Rimane un calcio d'angolo per i brasiliani qualche minuto dopo. Eder vuole spazio, solleva i cartelloni pubblicitari, i tifosi dietro di lui lo aiutano e gli tengono fermi quei cartelloni così che possa calciare. Finisce ancora una volta con la nostra difesa che allontana.
Esultiamo anche noi a casa.
Anni dopo rivedrò un vecchio servizio Rai. A bordo campo c'è Giampiero "Bisteccone" Galeazzi che intervista qualcuno dei protagonisti di quella partita. Sembra finito anche il silenzio stampa.
Bearzot viene fermato dal giornalista, dice qualche parola su quanto è stata dura ma meritata e improvvisamente arriva Zoff, il capitano, che si avvicina al CT.
Non dice nulla, gli mette solo una mano sulla spalla e lo bacia sulla guancia. Galeazzi non sembra farci caso e neppure Bearzot.
Dopo molti anni si vedrà quel gesto e Zoff, imbarazzato, dirà: «Ma quante storie per un bacio».
La prima volta che ho tifato in una partita di calcio abbiamo vinto. Rossi è ancora oggi il solo giocatore ad aver fatto 3 gol al Brasile in un unica partita di un mondiale. Dopo quella partita L'Italia intera era certa della vittoria finale e così sarà. Avevo imparato i nomi dei calciatori, non solo i cognomi e dopo la litania della formazione tipo (Zoff, Gentile, Cabrini; Oriali, Collovati, Scirea; Conti, Tardelli, Rossi; Antognoni, Graziani) avrei imparato a memoria anche i numeri di maglia di tutti e 22 i giocatori campioni del mondo. Li so ancora oggi.
L'anno dopo avrei finito le elementari, sarei andato alle medie. Atri 3 anni e i miei si sarebbero separati.
Quell'estate però, ci sentimmo tutti invincibili, primi al mondo.
Nulla poteva andare male.
In fondo la felicità sono attimi, come diceva qualcuno. Un attimo come l'urlo di Tardelli al gol del 2-0 in finale contro la Germania Ovest.

Da allora sono diventato anche io vittima del demone del calcio. Purtroppo. O per fortuna.
#il demone del calcio#spagna 82#espana 82#mondiali di calcio#ricordi mondiali#zoff gentile cabrini#rossi#paolorossi#italia brasile 3-2#mundial
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Pablito mon amour è uscito 10 anni fa. Per festeggiare la ricorrenza intanto posto la bellissima recensione dì Renzo Stefanel per Extra Magazine:
“Ok, diciamolo subito. Pablito mon amour è uno dei più bei romanzi che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi. Esordio letterario di Davide Golin, il libro racconta la carriera del calciatore Paolo Rossi con gli occhi di un ragazzino di provincia, anzi, di quella Vicenza in cui il Nostro esplose consacrandosi quel campione che conosciamo e che fu. Ma questo non è un libro sul calcio. Perché dietro alle vicende di Paolo Rossi c’è la biografia tormentata del protagonista, il piccolo Davide, che vive sulla sua pelle tutti gli scotti del passaggio dalla pubertà all’età adulta. E però non di solo romanzo di formazione si tratta: ché dietro a queste due storie ce n’è un’altra, più vasta, che non riguarda solo gli appassionati di calcio o i ragazzini di provincia. C’è l’Italia, colta nel suo passaggio epocale tra anni ’70 e anni ’80. Il bello del libro sta proprio qui: nell’illuminarsi a vicenda di tre storie che hanno tutte al centro la perdita dell’innocenza. Perde l’innocenza Paolo Rossi, che passa da ragazzino che ama alla follia il calcio a prima superstar sponsorizzata del calcio, perfino coinvolta, probabilmente suo malgrado e per pura ingenuità, nello scaldalo del calcio scommesse del 1980. Perde l’innocenza il piccolo Davide, che si scontra con la scoperta del sesso, la morte del padre, l’ipocrisia della Chiesa e dei baciapile. Perde l’innocenza il mondo del calcio, che passa da presidenti di squadre di calcio come l’arruffato trafficone Giussi Farina al già allora dispensatore di promesse mai mantenute Silvio Berlusconi, da allenatori libertari e fantasiosi, sia pur con juicio, come G.B. Fabbri a scienziati freddi e calcolatori come Arrigo Sacchi. Perde l’innocenza l’Italia, che passa dai violenti e sanguinari, ma sinceri, umani, a misura d’uomo anni di piombo all’ipocrisia vuota e dilagante degli anni di fango su cui è costruito il nostro presente. Il mondo di Pablito Mon Amour non è quindi quello di un’operazione nostalgia vintage: ma è un appassionato studio sociologico e oserei dire anche antropologico sulle trasformazioni della società italiana, viste attraverso le cartine di tornasole del calcio, la passione nazionale, dei miti e dei riti collettivi e della provincia come angolo da cui scorgere ciò che altrove forse non è così chiaro. Ottimamente scritto, con una prodigiosa capacità da parte di Golin di mutare stile a seconda dell’età del protagonista, della voce narrante e dell’argomento, e di cambiare tono, passando dall’elegiaco al drammatico al comico e allo scanzonato, con un grande equilibrio nella struttura narrativa (personaggi e situazioni che si corrispondono illuminandosi), Pablito Mon Amour è l’opera prima di un nuovo, grande, scrittore”. (27/04/2011)
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Italian orchestral-death metallers @fleshgodofficial will make their triumphant return this year with the release of their 5th studio album, VELENO, on MAY 24TH with NUCLEAR BLAST RECORDS. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Today, the band unveil the record’s debut single, “SUGAR,” via a music video, the album artwork and tracklisting. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Fans can pre-order the album now at nuclearblast.com/fleshgodapocalypse-veleno. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Watch the full video for "Sugar" (directed by @Giovanni_Bucci_Official) at youtube.com/fleshgodapocalypse. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Italian for venom, VELENO marks FLESHGOD APOCALYPSE’s first record in 3 years. The “metal part” was recorded in Rome, Italy at Bloom Recording Studio and Kick Studio with long-standing collaborator Marco Mastrobuono, while the “orchestral part”—the ensembles—were tracked at Musica Teclas Studio in Perugia. Mixing and mastering by Grammy-nominated Jacob Hansen (VOLBEAT, THE BLACK DAHLIA MURDER, EPICA) at Hansen Studios in Denmark. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Artwork was created by @TheArtOfTravisSmith (AVENGED SEVENFOLD, OPETH, KATATONIA). ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ The CD digipak edition also includes the Blu-Ray "An Evening In Perugia" featuring a special performance filmed on September 22nd, 2018 at Afterlife Club in the band's hometown of Perugia, Italy with special guests and a classical string quintet. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Catch FLESHGOD APOCALYPSE on tour in North America with #Hypocrisy and @AenimusOfficial this March/April 2019. Dates and tickets at nuclearblast.com/fleshgod-tour. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ #FleshgodApocalypse #Veleno #FrancescoPaoli @francescopaoliofficial #FrancescoFerrini @francescofleshgod @paolo_rossi_fleshgod #PaoloRossi @davidfolchitto @veronicafleshgod @fabiobartoletti #SymphonicDeathMetal #SymphonicMetal #OrchestralDeathMetal #DeathMetal #HeavyMetal #NuclearBlast https://www.instagram.com/p/BuwOFWkAoP_/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1hb9rrvnmvvyj
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---------------------- -> Per Chi Come Me Appassionato Di #Sport , #Calcio !!!! 😉 in Questa #Foto iO #StefanoStefyConti insieme Al Mitico E Grande Campione #Mundial82 , #Espana82 !!!!! 🔝 👍 🤟🏻 #PaoloRossi , #PablitoRossi !!!!!!! 🤟 🔝 👍 ------------------- -> #TantiAuguriGazzettaDelloSport , #125annigazzetta , #wethesport !!!!!!!!! 🔝 👍 🤟🏻 ------------------------------------------- (presso Arezzo, Italy) https://www.instagram.com/p/CNLhVaWHz8g/?igshid=14j6d1tq7ryxb
#sport#calcio#foto#stefanostefyconti#mundial82#espana82#paolorossi#pablitorossi#tantiaugurigazzettadellosport#125annigazzetta#wethesport
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Italian orchestral-death metallers FLESHGOD APOCALYPSE (@FleshgodOfficial) will make their triumphant return this year with the release of their 5th studio album, VELENO, on MAY 24TH with NUCLEAR BLAST RECORDS. Today, the band unveil the record’s debut single, “SUGAR,” via a music video, the album artwork and tracklisting. Fans can pre-order the album now at nuclearblast.com/fleshgodapocalypse-veleno. Watch the full video for "Sugar" (directed by @Giovanni_Bucci_Official) at youtube.com/fleshgodapocalypse. Italian for venom, VELENO marks FLESHGOD APOCALYPSE’s first record in 3 years. The “metal part” was recorded in Rome, Italy at Bloom Recording Studio and Kick Studio with long-standing collaborator Marco Mastrobuono, while the “orchestral part”—the ensembles—were tracked at Musica Teclas Studio in Perugia. Mixing and mastering by Grammy-nominated Jacob Hansen (VOLBEAT, THE BLACK DAHLIA MURDER, EPICA) at Hansen Studios in Denmark. Artwork was created by @TheArtOfTravisSmith (AVENGED SEVENFOLD, OPETH, KATATONIA). VELENO Tracklisting: 1. Fury 2. Carnivorous Lamb 3. Sugar 4. The Praying Mantis’ Strategy 5. Monnalisa 6. Worship and Forget 7. Absinthe 8. Pissing On The Score 9. The Day We’ll Be Gone 10. Embrace The Oblivion 11. Veleno CD DIGIPAK + DIGITAL bonus tracks: 12. Reise, Reise (Rammstein Cover) 13. The Forsaking (Nocturnal Version) The CD digipak edition also includes the Blu-Ray "An Evening In Perugia" featuring a special performance filmed on September 22nd, 2018 at Afterlife Club in the band's hometown of Perugia, Italy with special guests and a classical string quintet. Catch FLESHGOD APOCALYPSE on tour in North America with #Hypocrisy and @AenimusOfficial this March/April 2019. Dates and tickets at nuclearblast.com/fleshgod-tour. #FleshgodApocalypse #Veleno #FrancescoPaoli @francescopaoliofficial #FrancescoFerrini @francescofleshgod @paolo_rossi_fleshgod #PaoloRossi @davidfolchitto @veronicafleshgod @fabiobartoletti #SymphonicDeathMetal #SymphonicMetal #OrchestralDeathMetal #DeathMetal #HeavyMetal #NuclearBlast https://www.instagram.com/p/Buwoem5l56O/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=jqx1ktgc9vvx
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