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#otticabisogno
otticabisogno · 6 months
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Piantala. Campagna sociale 2024
Questo è il nostro nuovo progetto sostenibile nato in partnership con l’azienda oftalmica #DivelItalia
Acquistando un paio di lenti eco-sostenibili sarà piantato, a nome dell'utente, un ulivo di tre anni.
Il cliente riceverà un certificato di donazione con la geolocalizzazione dell’albero.
Successivamente gli verrà inviata la foto della piantumazione e all’ulivo verrà appesa una targhetta a suo nome.
Il progetto sarà tracciabile online e visitabile tutto l’anno.
Inoltre si potrà supportare l’economia locale prenotando anche l’olio prodotto sul territorio cilentano nel mese di settembre.
#Piantala #otticabisogno
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optometrista · 8 years
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Il cavallo e la visione...
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L’ equitazione stimola l’ integrazione sensoriale, crea una migliore percezione dello spazio (stereopsi) migliorando e prevenendo disturbi visivi come le ametropie angolari. 
Andare a cavallo riduce anche il rischio miopie ( +20% post smartphone), perchè le passeggiate a cavallo si svolgono all’ aria aperta immersi nel verde della natura.
Anche la postura e la sua relazione con l’ astigmatismo ne trovano grandi benefici.
Buona cavalcata a tutti e non dimenticate di utilizzare occhiali contro il sole che vi proteggano adeguatamente.
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marilinacatena · 9 years
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Lo yoga per gli occhi: esercizi per la vista affaticata
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Quando si parla dei benefici dello yoga per tutto l’organismo, gli occhi sono spesso i “grandi dimenticati”: in realtà esistono numerosi esercizi yoga per gli occhi che possono migliorare efficacemente la salute della vista.
Come riposare gli occhi affaticati da troppo lavoro?
Gli occhi sono organi molto sofisticati; negli occhi ci sono lenti, muscoli, recettori che ci consentono di vedere tutto quello che ci circonda. Proprio perché vedono tutto, in questo nostro mondo di televisori, telefonini, tablet e computer, lo stress li disturba molto. Inquinamento, schermi e display affaticano gli occhi, causando anche molti disagi: errori (miopia, presbiopia, astigmatismo), malattie (glaucoma, allergie).
Lo yoga come “terapia oculare” – con tecniche specifiche e con il rilassamento profondo che riduce lo stress – può rappresentare un aiuto. Il palming e trataka sono due tecniche che rilassano gli occhi, mentre le pratiche di messa a fuoco li allenano, migliorandone la capacità di messa a fuoco.
Pronto soccorso per occhi affaticati
Alcune buone abitudini e semplici tecniche possono aiutarci a dare sollievo agli occhi stanchi durante una lunga giornata di lavoro. Ecco quattro consigli di “pronto soccorso” che puoi mettere in pratica alla scrivania:
1. Riposare gli occhi con il
palming
Sfregare velocemente le mani fra loro, per caricarle d’energia e scaldarle, poi metterle a coppa sugli occhi, senza toccarli.
Appoggiare i gomiti sul tavolo o sulla scrivania e restare a contemplare l’oscurità per almeno 10-14 respiri (un minuto).
Continuando a mantenere gli occhi dolcemente chiusi, raddrizzare lentamente la schiena.
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2. Il buio non è buio
A occhi chiusi, “guardare” la poca luce che passa dalle palpebre; rilassare gli occhi, lasciando che quella poca luce “invada” tutta la testa.
È come se la luce prendesse il posto dei pensieri e ne deriva un profondo sollievo: gli occhi e la mente diventano più “freschi”.
3. Sbattere le ciglia: non solo per civetteria!
Sbattere più volte le palpebre rilassa gli occhi, come pure distogliere lo sguardo dal monitor (possibilmente andando a guardare l’orizzonte, da una finestra). Giova anche tenere sempre a portata di mano uno “spruzzino” con acqua per rinfrescare gli occhi ogni ora, inumidendoli a palpebre chiuse.
4. L’acqua è sempre “sorella”
Chinarsi su una bacinella di acqua fredda, spruzzando l’acqua sugli occhi aperti.
Poi riempire d’acqua una coppetta oculare (di quelle che si trovano nelle confezioni di collirio) e, rovesciando la testa all’indietro, tenerla sopra uno degli occhi, facendolo ruotare a palpebre aperte, per qualche secondo. Ripetere con l’altro occhio.
Prevenire la stanchezza e i disturbi della vista
Questi cinque esercizi yoga per gli occhi agiscono sul benessere e sulla naturale funzione della vista, allenando e migliorando le capacità di messa a fuoco.
1. Trataka, lo sguardo fisso
Sedersi con la schiena diritta di fronte a una candela accesa, meglio se la fiamma è all’altezza degli occhi.
Senza mai sbattere le palpebre, fissare lo sguardo sul centro della fiamma, respirando tranquillamente. Dopo qualche tempo gli occhi bruceranno un po’, ma occorre cercare di non battere le palpebre, così gli occhi cominceranno a lacrimare spontaneamente, pulendo i dotti lacrimali e eliminando anche “altro”che abbiamo “visto” e non avremmo voluto vedere (pensieri inopportuni, avvenimenti sgraditi, emozioni negative). Non preoccuparsi per il naso che cola e/o per le lacrime che bagnano le guance, continuare a fissare la fiamma della candela che cambia forma, si moltiplica, si allunga, si “sfuoca” a causa delle lacrime.
Restare a fissare la fiamma per almeno 5 minuti, poi chiudere dolcemente gli occhi e battere più volte le palpebre, ma senza stropicciarsi gli occhi, nemmeno col fazzoletto con cui ci soffieremo il naso.
Restare qualche respiro ad occhi chiusi, notando che la fiamma si è “impressa” sulla retina e continuiamo a vederla anche a palpebre abbassate (ma forse è di altri colori)…
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2. Messa a fuoco
Guardando la punta dell’indice portarla a toccare il centro fra le sopracciglia, dove comincia il naso; tenere la posizione e lo sguardo per 3-4 respiri; riportare il dito in avanti, sempre guardandolo, fino a che il braccio sia completamente disteso. Dopo alcuni secondi riportare lentamente il dito nel punto fra le sopracciglia. Riposare con il palming (descritto poco più su).
Ripetere l’intera sequenza, ma questa volta partendo e ritornando alla punta del naso.
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3. Osservazione laterale
Stendere il braccio destro di fronte, col pollice alzato, concentrando lo sguardo sul centro del pollice.
Tenendo il braccio all’altezza della spalla e seguendone il movimento con lo sguardo, spostarlo lentamente verso destra. Quando non si riesce più a vederlo fermarsi, tenendo la posizione per circa 3-4 respiri.
Ritornare lentamente nella posizione iniziale, fare ilpalming e ripetere la sequenza col braccio sinistro.
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4. Decentralizzazione
Stendere tutt’e due le braccia in avanti, con i pollici alzati.
Fissando lo sguardo sul centro dei due pollici, aprire le braccia di lato, lentamente, senza muovere la testa – ma solo lo sguardo – finché si riescono a vedere contemporaneamente entrambi i pollici.
Rimanere nella posizione per circa 4-7 respiri, poi ritornare lentamente alla posizione di partenza, seguendo il movimento con li occhi. Riposare con il palming.
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5. Spostamento verticale dello sguardo
Stendere il braccio destro in avanti, puntando l’indice verso sinistra. Con lo sguardo fisso sul centro del dito sollevare lentamente il braccio, senza muovere la testa; continuare a sollevarlo finché resta nel campo visivo.
Mantenere la posizione per 3-4 respiri, quindi riabbassare lentamente il dito all’altezza degli occhi. Sciogliere la posizione e fare il palming.
Ripetere tutta la tecnica, ma questa volta abbassandoil dito. Ripetere entrambi i cicli per 5 volte, alternandoli; infine fare palming per almeno 10-14 respiri.
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vitterrimo · 11 years
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Il primo pane di nico by #otticabisogno
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gerardobruno · 11 years
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Ottica Bisogno Baronissi
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otticabisogno · 6 months
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Occhiale Sociale 2024
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Nell’ambito di attività già in corso dal punto socio-sanitario, e patrocinate dal Comune di Roccapiemonte, è stato presentato stamane il progetto #occhialesociale#ness1escluso attraverso il quale Ottica Bisogno donerà 50 paia di occhiali ad altrettanti cittadini della comunità individuati dall'Ufficio Politiche Sociali dell’Ente.
Grazie a Carmine Pagano Sindaco per la sensibilità e la condivisione d'intenti. Crediamo che #vederebene sia un diritto alla salute degli occhi per tutti, soprattutto per le fasce più deboli.
#otticabisogno
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otticabisogno · 6 months
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Ness1no Escluso
Competenza ed umanità. Ne abbiamo #bisogno, tutti.
#ness1escluso
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otticabisogno · 6 months
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Hugo Suisass, fotografo portoghese, sfida la nostra percezione visiva attraverso dei curiosi giochi prospettici, frutto della sua immaginazione.
Il suo genio risiede nella capacità di inserire oggetti comuni - come ad esempio le lenti a contatto - in contesti inaspettati, facendoci vedere il mondo da un'altra prospettiva.
#otticabisogno
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otticabisogno · 6 months
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Il Pieno solo Alla Tua Auto.
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Sappiamo quanto sia importante trasferire i giusti messaggi, soprattutto ai giovani.
Nella scala dei valori e dell'etica di un'attività o di un'azienda, la #comunicazionesocial diventa #comunicazionesociale quando affrontiamo con serietà temi che toccano un po' tutti: uno di questi riguarda il consumo di sostanze alcoliche prima di mettersi alla guida. IL PIENO fatelo solo alla vostra AUTO.
#otticabisogno
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otticabisogno · 2 years
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Nella notte degli Oscar, al nostro Massimo Bisogno è andata la statuetta per la #migliorvisione #otticabisogno #visionedaoscar
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otticabisogno · 3 years
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𝕃'𝔼𝕍𝔼ℕ𝕋𝕆
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Scopri le foto dell’evento!
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otticabisogno · 6 years
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Abbiamo sempre cura dei particolari, come abbiamo cura della tua vista.
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otticabisogno · 6 years
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I raggi UV possono causare danni seri alla pelle ed alla vista.
I raggi UV possono causare danni seri alla pelle ed alla vista. Chiamaci per una #consulenzagratuita e scegli le lenti #ZEISSUVProtect da abbinare allo stile della montatura.
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otticabisogno · 6 years
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Mai visto così
Vernissage 07 aprile 2019 ore 19.00
mostra a cura di Teobaldo Fortunato
via Raffaele Conforti, 23 84122 Salerno (SA) Tel. +39 0892865553
12 capolavori - da Vincent Van Gogh a Leonardo da Vinci, da Tamara de Lempicka a Giorgio de Chirico a Sandro Botticelli, a Raffaello Sanzio - reinterpretati dalla genialità di Francesco Galdo.
                                                link evento:
 https://www.facebook.com/events/777840899254484/?event_time_id=777840912587816
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otticabisogno · 7 years
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Museo,Museo e ancora Museo
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All’interno del nuovo punto vendita aperto il 10 settembre il professionista, titolare di altri quattro centri nella medesima provincia, ha inaugurato uno spazio espositivo che ospita i numerosi pezzi rari collezionati in quasi venti anni di passione per un oggetto che secondo lui va “osannato”
Collezionista oltre che ottico e grande appassionato di arte, il titolare Massimo Bisogno ha spesso ideato eventi legati a questo mondo nell’ambito della sua attività. Anche nell’allestimento dei suoi negozi, il primo avviato nel 1991 a Roccapiemonte, seguito da quelli di Baronissi, San Gregorio Magno e Torchiara, da tempo seleziona ed espone opere di artisti, «che creano la comunicazione nel punto vendita: una scelta strategica fatta circa quindici anni fa», spiega l’ottico campano a b2eyescom. Ma con l’apertura del museo dell’occhiale (nella foto) nel nuovo centro ottico di via Conforti questa sua passione ha raggiunto l’apice. Il negozio, oltre 120 metri quadrati in centro a Salerno, è disposto su tre livelli, il secondo dei quali ospita la sua ricca collezione, un angolo bar e una piccola libreria con i testi che il professionista ha consultato per documentarsi sulla storia degli occhiali. In esposizione tanti pezzi rari, come un primo modello glasant giapponese del diciassettesimo secolo con aste pieghevoli, un astuccio in pelle di pescecane e, ancora, occhialini in oro, o fassamani con il manico in argento sbalzato. «Sono oggetti in cui c’è una cura del dettaglio estrema – commenta Bisogno - Non ci siamo inventati l’occhiale gioiello, è nato prezioso, in avorio, in oro, corno, ed era tenuto in grande considerazione».
Ma come è riuscito a reperire oggetti simili? «Girando per l’Europa, visitando il Mercante in Fiera a Parma, ma anche mercatini e antiquari dove ho trovato esemplari interessanti: ho creato così una collezione di circa 60 pezzi, grazie anche alla consulenza di un amico archeologo, Teobaldo Fortunato», risponde Bisogno. Questa collezione, nata principalmente per lui, Bisogno ha poi deciso di metterla a disposizione di tutti. «A quanto mi risulta, ci sono solo due ottici privati che hanno intrapreso un percorso del genere, a Berlino e ad Amsterdam – continua - Quella dell’occhiale è una storia che dovremmo fare conoscere al grande pubblico, data l’importanza monumentale che ha avuto dal ‘500 in poi nello sviluppo dell’arte. Se non si fosse inventato l’occhiale, il corso della storia della cultura non sarebbe stato quello che conosciamo oggi: pensiamo a tutti i grandi personaggi divenuti presbiti a 50 anni, come avrebbero fatto senza. Andava creato, più che un museo, un tempio dove poterlo osannare e ammirare, dove chi entra si rende conto che rappresenta bellezza, è un oggetto utile, non banale: volevo dargli un valore più spirituale».
Obiettivo dell’imprenditore campano è anche coinvolgere le scuole, elementari e medie. «L’occhiale va trasmesso subito nella sua importanza e nella sua storia, soprattutto a un’età in cui molti giovanissimi iniziano a utilizzarlo: vorrei che comprendessero che non è un dramma portarlo, che lo ammirassero perché utile e prezioso - conclude Bisogno – Ma al di là della volontà didattica, oggi si parla tanto di marketing emozionale, di storytelling: per me tutto ciò che è oggi il marketing dell’ottica si racchiude nel museo dell’occhiale». Alle persone particolarmente interessate Bisogno fa da guida, ma sta lavorando anche a un piccolo catalogo e, nel frattempo, ha fatto realizzare un depliant informativo e un video con la storia dell’occhiale che viene trasmesso su un monitor all’interno del museo.
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otticabisogno · 6 years
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Occhiali anni ‘60...
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Un’altra storia tutta italiana.
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