Tumgik
#ostentato
impossiblefanwombat · 2 years
Text
A destra, la violenza, la repressione, sono 'valori' ostentati, dato che manca la Cultura.
A destra non interessa se nella conquista di parassiti della politica ci scappi il morto: che sia uno studente per 'buona scuola', che sia un correntista suicida per il Salvabanche, che sia un immigrato, che sia un insegnante trans che si da fuoco nel suo camper, non importa.
Si paga un prezzo alto a non farsi una Cultura: si diventa un sacco di spazzatura.
0 notes
Text
Baci a chi ha scritto post completamente staccati dal festival
16 notes · View notes
ideeperscrittori · 9 months
Text
A PROPOSITO DI CHIARA FERRAGNI
Nuova indagine su Chiara Ferragni e in me convivono sensazioni contrastanti di fronte al dibattito sui social network.
Mi torna in mente il film Barbie. È difficile non notare che il film, nel momento in cui critica con intelligenza il patriarcato e mette in luce la tossicità di una società fondata sul machismo, è pur sempre un furbissimo prodotto commerciale che monetizza persino le lotte ("Lotta contro il patriarcato comprando tutti i gadget di Barbie. Avete notato che è uscito il nuovo zainetto?").
Sotto molti aspetti è l'ennesima vittoria del capitalismo.
Però il film ha fatto arrabbiare molte persone che avevano una gigantesca coda di paglia. Queste persone si sono infuriate per motivi sbagliati: non certo per una critica anticapitalista, ma proprio perché erano rappresentanti di quella cultura machista tossica che il film giustamente ha messo alla berlina. E c'erano anche i rossobruni spaventati dall'emancipazione femminile, che disprezzavano pubblicamente il film e tiravano in ballo l'anticapitalismo in modo strumentale per criticare ciò che realmente li infastidiva: la satira contro il patriarcato.
La loro rabbia mi rendeva felice, lo ammetto. Ma mi metteva tristezza l'idea di un capitalismo capace di trasformare le lotte in operazioni commerciali.
Era questo il guazzabuglio dei miei sentimenti quando pensavo al film.
Cosa c'entra Chiara Ferragni? C'entra. Anche Chiara Ferragni si è intestata la causa dell'emancipazione delle donne e della comunità LGBTQIA+. Anche lei queste battaglie le ha monetizzate.
È icona di un capitalismo che riesce a trasformare l'attivismo ostentato in un'occasione di profitto mentre vende prodotti e gadget, mentre si prende tutta la scena e oscura la lotta dal basso.
Ma è pur vero che per anni Chiara Ferragni è stata attaccata ferocemente da machisti, redpillati, seguaci di Pillon e reazionari di ogni risma (a cominciare dal Codacons). Ed è stata attaccata per i motivi sbagliati.
Questi critici ora stanno godendo per i guai di Chiara Ferragni e non parleranno d'altro per giorni, così magari ci dimenticheremo dei deputati che giocano con le pistole a Capodanno.
Il godimento di questa gente mi rende triste, anche se non sopporto i Ferragnez e sono disgustato dalla beneficenza dall'alto che sostituisce la solidarietà e la vera lotta.
[L'Ideota]
57 notes · View notes
anchesetuttinoino · 3 months
Text
Additivi
La protesi al seno come regalo per i 18 anni, la mastectomia come «opera d’arte», la neomamma più anziana d’Italia
Piccole donne crescono, e si rifanno il seno. Di recente Emanuele Bartoletti, presidente della Società italiana di Medicina estetica, ha rilasciato delle dichiarazioni pubbliche per richiamare l’attenzione su un dato preoccupante, l’aumento di richieste di ritocchi al seno da parte di giovanissime. E visto che fin dal 2012 il ministero della Salute ha vietato gli interventi di mastoplastica estetica per le minorenni, la moda attuale si assesta sul confine: aumenta il trend di chi riceve un intervento di mastoplastica additiva come regalo di compleanno per i diciotto anni. Due taglie in più per la maggiore età.
Bartoletti osserva che molte neo-diciottenni sono spinte dalle madri più che dai fidanzati. E tanti saluti all’indottrinamento sulla femminilità libera da ceppi estetici stereotipati. C’è tentazione additiva come la mastoplastica. Il di più è un tocco artificiale e correttivo che riveda l’essere al rialzo dell’apparire, più somigliante a un’ipotesi di “io” autocostruito, quindi autodeterminato. In questo senso è, paradossalmente, additivo anche il bisturi che taglia.
Negli Stati Uniti ha sollevato un po’ di turbamento la sfilata del trans Gottmik, ospite della trasmissione Drag Race condotta da RuPaul. Gottmik ha ostentato un’impalcatura d’abito che metteva letteralmente in scena – con tanto di mani e sangue finti – una doppia mastectomia. Ha esibito la fierezza di aver aggiunto al suo corpo il tocco della sua scelta libera, decurtarsi della femminilità per poi essere un maschio che fa la drag queen.
«È un’opera d’arte», ha dichiarato Gottmik. Ma che siano protesi o tagli, purtroppo non hanno niente a che fare con ciò ribolle sotto, l’anelito inteso da Giovanni Paolo II quando disse ai giovani: «Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro».
A proposito di aggiunte, c’è un traguardo da segnalare. A 63 anni Flavia Alvaro è la neomamma più anziana d’Italia. Ha da poco partorito il figlio concepito in vitro grazie ai servizi dell’ormai famosa clinica di Kiev, la Biotex Com. Per quanto suoni paradossale, c’è un’intercapedine di realtà per cui si pu�� dire dell’Ucraina che sia una terra da sogno, anche di questi tempi. Ad esempio, permette la fecondazione assistita senza limiti di età e realizza desideri incredibili.
Non c’è dubbio che un bravo paroliere saprebbe fare l’acrobazia retorica di associare il lieto evento di mamma Flavia alla tragicità della guerra. Qualcosa tipo: dove sovrabbonda la morte, il progresso scientifico sparge a piene mani la speranza della vita. Con i dovuti compensi, sia chiaro. Resta il fatto che un bimbo è nato, la cronaca c’informa che il figlio di Flavia è venuto alla luce con un parto cesareo d’urgenza, in anticipo di sette settimane. Prematuro, o forse impaziente. Come se avesse fretta di conoscere la sua mamma, come se si rendesse conto di arrivare oltre un tempo massimo. È in ballo un rapporto in cui il tempo, evidentemente, è un fattore rilevante e non a scopo di record.
via tempi.it
8 notes · View notes
alonewolfr · 6 months
Text
Tumblr media
Il fascino va oltre la bellezza fisica e i difetti. Viene da dentro e non è mai sfacciato, nè ostentato. È semplice, rassicurante ed è insito nella persona. Perchè il fascino è magia indefinibile che prende mente e corpo, intrigo mentale destinato a durare nel tempo.
|| Agostino Degas
10 notes · View notes
mancino · 5 months
Text
Tumblr media
La femminilità è l'arte di essere Donna.
Non è femminile un culo scoperto,
come non lo sono due tette al vento.
E’ Donna, che si fa femmina,
se sa accarezzare un pensiero,
renderlo dolce e trasformarlo in erotico.
E’ femminile un gesto casto e allo stesso modo sfacciatamente provocante.
E’ femminile, non ciò che lascia
una scia di profumo, ma ciò che lascia
l'odore, sulla pelle e ti induce a ricercarlo.
E’ femminile il particolare che lascia immaginare e non ciò che è volontariamente ostentato.
La femminilità è strategia innata,
che fa una Donna indimenticabile ed unica.
Web🌸
6 notes · View notes
empaticamentesblog · 11 months
Text
Esprimere opinioni sì, ma sempre con la consapevolezza delle eventuali conseguenze...
Ogni volta che esprimi in pubblico un'opinione ricordati che, prima ancora di pronunciarti, devi pensare alle possibili conseguenze delle tue parole.
Sembra una cosa ovvia, ma quando sento persone laureate in psicologia che ancora non ci pensano, mi rendo conto che non è poi una cosa così ovvia .
È troppo facile giudicare un'azione altrui, soprattutto quando una determinata situazione non l'abbiamo mai vissuta. Ci viene spontaneo dire "ma dai, ma allora te la sei cercata", oppure "ma dai, ma se fosse successo a me avrei fatto....".
Se fosse successo a me, cosa? Quindi hai la certezza che avresti agito con piena lucidità e magari senza panico?
Mah, lo vedremo quando vivrai la stessa identica situazione.
E credetemi, ne ho conosciute tante di persone che hanno vissuto proprio ciò che hanno giudicato oppure ostentato.
Prima di parlare, pensa...
Tumblr media
15 notes · View notes
generalevannacci · 11 months
Text
Adriano Sofri
Biden, Netanyahu
Mentre Putin a Pechino soccombeva sotto le effusioni di Viktor Orbán (e del serbo Aleksandar Vučić), Joe Biden a Tel Aviv aveva l’aria di un ostaggio della tragica circostanza. Bruscamente spezzata la trama costruita dal frenetico andirivieni di Blinken, e con essa il proposito di stabilire un morbido commissariamento politico-militare di Bibi Netanyahu, il presidente americano ha ribadito il sostegno a Israele. Gli ha aggiunto l’impegnativa convinzione che l’esplosione all’ospedale di Gaza sia stata l’opera di “un’altra squadra”. Si è risarcito figurando un futuro di convivenza fra i due popoli. Ha evocato una risposta forte quanto quella americana dopo l’11 settembre, ma diversa. Ha potuto ricordare la Shoah e citare Mosé e ripetere che se Israele non esistesse bisognerebbe inventarlo. Israele esiste, e bisogna inventare qualcosa, oltre la sua difesa.
Netanyahu, dal quale Biden si era tenuto alla larga lungo l’avventura del governo bigotto e sciovinista piegato a sostenere l’oltranza dei coloni e a salvare lui dalle grinfie dei tribunali, aveva spinto sul tasto della straordinaria cordialità dell’incontro. Netanyahu aveva rimesso insieme una maggioranza dopo un voto disertato da buona parte di elettorato disgustato, ed era stato azzoppato da 40 sabati di manifestazioni imponenti, compresi gli astensionisti rinsaviti. Dopo l’abominio del 7 ottobre, i capi dei servizi e degli stati maggiori hanno esplicitamente e dolorosamente detto di sentirsi colpevoli dell’inettitudine a prevedere il colpo di Hamas e a soccorrerne le vittime. Bancarotta tanto più penosa a paragone del coraggio di tante persone, e delle tante donne di cui scriveva ieri Manuela Dviri, contro “Bibi e i suoi ministri di destra e di estrema destra: tutti maschi”. Una gran maggioranza di israeliani, compresa una larga quota degli elettori del Likud, considera Netanyahu come il responsabile primo del disastro: qualcuno ne vorrebbe subito la dimissione, altri, i più, la esigono, in nome di una graduatoria di responsabilità, “a guerra finita”. Netanyahu non ha offerto scuse, e soprattutto non ha giustificato la propria permanenza a capo di un governo sia pur rimpastato, impegnandosi a lasciare un minuto dopo aver adempiuto al compito. E’ noto, Netanyahu, per essere dei pochissimi capi d’Israele a non aver mai fatto una guerra. Ora ce l’ha, la più grossa. Può affrontarla per riscattarsi, o per salvarsi dai propri guai antichi e nuovi. Nel secondo caso, che sembra il più appropriato a lui, un ostentato rincaro di durezza sarà, è già, il suo azzardo.
Il massacro nel massacro dell’ospedale di Gaza vuole spazzar via il cauto controllo degli alleati, con una tempestività così incredibile che la cosa più ragionevole è credere davvero a un errore, o a una maledetta combinazione di errori – compreso il caso, che pare il più plausibile, del razzo del Jihad islamico. Ma che un paese, anche il più ferito e combattivo com’è oggi l’Israele dei riservisti, affronti il suo combattimento fatale, e la prospettiva strategica che sola può sostenerlo, con un comandante in capo così squalificato è un caso raro di autolesionismo.
Biden, con la sua ostinata volontà di ricandidarsi, si era messo a un forte repentaglio col viaggio in Israele e ad Amman, l’incontro con Abu Mazen e il freno da imporre al bombardamento di Gaza. Non ha cancellato il viaggio: probabilmente non poteva, e ha valutato che la sua venuta, pur così mutilata, sarebbe stata la scelta meno dannosa. Non poteva nemmeno, secondo la ragione degli stati, parlare a muso duro con Netanyahu, in pubblico almeno: lo avrebbero detto irresponsabile di fronte a Israele in guerra, e colpevole di trattarlo come un protettorato americano. Infine, non poteva chiedere, rispettando il regolamento, un colloquio carcerario con Marwan Barghouti, senza alcun impegno, senza alcuna conseguenza: un’applicazione della raccomandazione a visitare i carcerati. Forse non avrebbe nemmeno potuto pensare tra sé e sé a una pazzia del genere. Forse sì.
6 notes · View notes
lunamagicablu · 1 year
Text
Tumblr media
Fatto ho al mio canto un mantello Ornato di ricami D’antiche mitologie Da capo a piedi; Me l’han strappato gli sciocchi, L’hanno ostentato davanti a tutti Come se l’avessero ricamato loro. Lascia, o mio canto, che se lo tengano, Perché c’è più coraggio A camminare nudi. Il Menestrello di Biella art by Mighty Oak AI ********************* Done, I have a cloak on my side Decorated with embroidery Of ancient mythologies From head to toe; Fools snatched it from me, They flaunted it in front of everyone As if they had embroidered it themselves. Let them, my song, keep it, Because there is more courage To walk naked. The Minstrel of Biella art by Mighty Oak AI 
7 notes · View notes
canesenzafissadimora · 8 months
Text
Tumblr media
Il fascino è discreto, garbato, fine e non ostentato. Tutto Il resto è carnevale.
6 notes · View notes
muccamuffa · 1 year
Text
Pleiadi
Sotto i cieli d’estate
mi indicavi a parole
l’orsa maggiore, le efelidi mute.
Ridevamo dei dattili,
chiamavi Cassiopea la tua monstera.#
Guardo con la tua voce l’infinito
adesso e non mi oriento
tra corpi umani e celesti:
senza le tue risate
io non mi so ascoltare,
sono un muto strumento
senza corde né diapason.
Guardo le piante e non mi capisco.
Al nostro ultimo incontro
piangevi lacrime
di due persone. Io frugavo
un ostentato sorriso nell’inutile
ossimoro del mio mite dolore.
Non ho saputo erodere
i macigni dei millenni.
Non dirmi addio – volevo
dirti – se io non riesco.
Sappiamo: il ricordo
ricama le armonie; e la pupilla
lo spazio sperso. Insieme
ormai eravamo un suono sordo
ed un silenzio
meno tragico di questo.
Morire è necessario,
rinascere sembra ingiusto.
L’ustione lascia pleiadi sulla pelle.
Salvatore Spampinato
5 notes · View notes
torrette-superieur · 2 years
Text
NON HAI TOCCATO TANTE TETTE IN VALLE D AOSTA NON HAI BACIATO TANTE RAGAZZE IN VALLE D AOSTA NON HAI COMPRATO TANTE CHITARRE IN VALLE D AOSTA NON TI HANNO MATERIALIZZATO TANTE ASTON MARTIN WALKIRIE I MIRACOLI ADIBITA A OSTENTATO POTERE POLITICO ECONOMICO ENTRO IL CONFLITTO ETERNO NATURA/COMUNISMO/BENI SCIENTIFICI DEI NULLA E DELLO SCIBILE/NATURA ASSUNTA AUTISTICAMENTE DA NULLA AUTISTICI MANGIATI DA SPAZIO AUTISTICO DEPOSTI IN MACERO NELLA RESA NATURA SENZA DIMENSIONE PRESSO L INDEFETTIBILE CONCETTO DI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE...
NON HAI TOCCATO TANTE TETTE IN VALLE D AOSTA NON HAI BACIATO TANTE RAGAZZE IN VALLE D AOSTA NON HAI COMPRATO TANTE CHITARRE IN VALLE D AOSTA NON TI HANNO MATERIALIZZATO TANTE ASTON MARTIN WALKIRIE I MIRACOLI ADIBITA A OSTENTATO POTERE POLITICO ECONOMICO ENTRO IL CONFLITTO ETERNO NATURA/COMUNISMO/BENI SCIENTIFICI DEI NULLA E DELLO SCIBILE/NATURA ASSUNTA AUTISTICAMENTE DA NULLA AUTISTICI MANGIATI DA SPAZIO AUTISTICO DEPOSTI IN MACERO NELLA RESA NATURA SENZA DIMENSIONE PRESSO L INDEFETTIBILE CONCETTO DI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE...
NON HAI TOCCATO TANTE TETTE IN VALLE D AOSTA NON HAI BACIATO TANTE RAGAZZE IN VALLE D AOSTA NON HAI COMPRATO TANTE CHITARRE IN VALLE D AOSTA NON TI HANNO MATERIALIZZATO TANTE ASTON MARTIN WALKIRIE I MIRACOLI ADIBITA A OSTENTATO POTERE POLITICO ECONOMICO ENTRO IL CONFLITTO ETERNO NATURA/COMUNISMO/BENI SCIENTIFICI DEI NULLA E DELLO SCIBILE/NATURA ASSUNTA AUTISTICAMENTE DA NULLA AUTISTICI MANGIATI DA SPAZIO AUTISTICO DEPOSTI IN MACERO NELLA RESA NATURA SENZA DIMENSIONE PRESSO L INDEFETTIBILE CONCETTO DI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE...E SI SUPPONE CHE LA FACCENDA È LA STESSA ANCHE NEGLI ALTRI POSTI ENTRO LA LINEA TEORICA DEL COMUNISMO /NATURA ADOPERATI A CAVALLO DI TROIA PRESSO I BENI SCIENTIFICI DEI NULLA NATURA MONDO SCIBILE ASSUNTI ASSUNTI AUTISTICAMENTE DA NULLA CONSEGUENTE AUTISTICAMENTE COMPOSTI MANGIATI DA SPAZIO AUTISTICO DEPOSTI IN MACERO NELLA RESA NATURA SENZA DIMENSIONE ENTRO L INDEFETTIBILE CONCETTO DI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE RIVENDITORE ENTRO IL RAPPORTO TRA LA PROPRIA INTELLIGENZA E LA PROPRIA INTELLIGENZA E LA STORIA DEL MANDATO E TORNATO DAL COMA DEMONE ESSERE CELESTE VISIBILE PER TUA ESPERIENZA POSATO SU STRONZO FALSA CAUSA FALSA DINAMICA LADRO ASSASSINO CREDITORE RIVENDITORE INTELLIGENZA PERSONALE OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA PRESENTE COME SE NON CI FOSSE MANGIATA STACCATA E RUBATA RIVENDUTA SPAZIALMENTE CUI NON POSSONO PRODURLA RESA OMBRA MANGIATA RUBATA E RIVENDUTA ADOPERATA AD TRIPLICE OSTRUZIONE SCIENZA DEMONIACA OSTRUZIONE POLITICA ECONOMICA COMUNISTA HAI RUBATO IL TUO LADRO CUI NON TI HANNO DETTO NULLA FALSA CAUSA FALSA DINAMICA COMUNISMO/NATURA/MIRACOLI/SPAZIALISMO ASSUNTI AUTISTICAMENTE DA NULLA AUTISTICI MANGIATI DA SPAZIO AUTISTICO DEPOSTI IN MACERO NELLA RESA NATURA SENZA DIMENSIONE ADOPERATA AD CAVALLO DI TROIA PRESSO I BENI SCIENTIFICI DEI NULLA ADOPERATI AD OSTENTATO POTERE POLITICO CAPITALISTA ECONOMICO.
2 notes · View notes
indiablackrose · 20 days
Text
ㅤㅤ ㅤㅤ         ⟡  ────  sᴛᴏʀʏʟɪɴᴇ        aug. 31th, 2024  ⌵   saint tropez, fr ㅤㅤ ㅤㅤ ㅤ     Vento sulla pelle. Sapore di salsedine. Sensazioni delicate s'animavano nel corpo della venere nera che, con lo sguardo volto all'infrangersi delle onde, immergeva la mente in ricordi lontani. Ricordi che avrebbe custodito fino alla fine dei propri giorni, sepolti sotto la cortina di un orgoglio ferito ma che di tanto in tanto balzavano alla ribalta. Ed ogni volta, il cuore mancava il battito. Giorni trascorsi oltreoceano le avevano permesso di prendere il respiro che tango agognava, visitare località lussuose e ricercate che avrebbero lasciato senza fiato chiunque. Il vociare dell'equipaggio era un monito costante della sua solitudine in mezzo alle persone, segno che la mente, per quanto si possa concentrare sul altro, si concentrava unicamente dove il cuore doleva. Ma davvero mente e cuore potevano essere così intrecciati? Un sospiro che divenne un grido di aiuto, una sconfitta nel sapere che in quel duello ancestrale, quello tra cuore e mente, vi era solamente un vincitore. Avrebbe ricordato la testa bionda di un uomo che le aveva fatto battere il cuore da che ne aveva ricordo, i suoi occhi scuri erano gemme preziose in cui immergersi, ma come le aveva donato vita con un semplice bacio, con egual intensità, glielo aveva strappato lasciandola incapace di farlo battere di nuovo. La sensazione di tradimento era così forte da sentirla come un marchio sulla pelle, che affondava il suo tizzone ardente nel cuore lasciandola senza via di scampo. Ma erano quei fotogrammi di pace, come l'infrangersi delle onde, che andava ricercando. Il paesaggio europeo non era altro che un monito della bellezza che la circondava. Saint Tropez evocava tutto ciò a cui era stata abituata fin da quando era in fasce. Un fascino senza tempo, costellato da un lusso che permeava anche nei più piccoli dettagli. Possedeva il fascino del lusso ostentato, con le sue spiagge private, i ristoranti raffinati e un glamour da copertina che era invidiato da più. Un'atmosfera esclusiva che le donava quella sensazione di essere irraggiungibile. Eppure, dietro questa ostentazione, vi erano stradine acciottolate di cui pochi conoscevano l'esistenza. Come se dietro ad ogni maschera di ostentazione vi fosse un cuore pulsante totalmente da scoprire. La venere nera, come l'arte di cui era solita raccontare, nascondeva sensazioni e brividi dietro quei movimenti da pantera. Emozioni che avrebbero lacerato dapprima, per poi donare pace ─ forse ─ successivamente. ㅤㅤ ㅤ
Tumblr media
0 notes
roxan-world · 1 month
Text
Tumblr media
Ho imparato a diffidare di chi ostenta e da ciò che viene ostentato: abiti, sentimenti, viaggi, felicità.
Le cose finte cercano il plauso del pubblico e la celebrazione del palcoscenico per legittimarsi e per sentirsi legittimati.
Le cose vere non hanno bisogno di proclami, si limitano ad essere.
Esistono. E tanto basta!
0 notes
m2024a · 2 months
Video
youtube
Capitali europee nel mirino della Russia? Cosa sta succedendo: dalle armi in Ucraina al dialogo Mosca-Washington. La possibile escalation Kiev in ansia: gli F16 promessi, che inizieranno ad arrivare in estate, dovrebbero essere molti meno rispetto alle aspettative ucraine Capitali europee nel mirino della Russia? Cosa sta succedendo: dalle armi in Ucraina al dialogo Mosca-Washington. La possibile escalation Mosca alza ulteriormente il tiro nei confronti dell'Europa in risposta alla decisione degli Stati Uniti di dispiegare missili a lungo raggio in Germania. Dopo aver denunciato «un ritorno alla guerra fredda» ed aver promesso una «risposta militare», il Cremlino ha avvertito che l'iniziativa americana autorizza la Russia a designare come «potenziali» obiettivi di ritorsione le «capitali» del Vecchio Continente. Sul fronte opposto Kiev, nonostante abbia incassato nuovi aiuti militari dai partner al vertice della Nato di Washington, si prepara a fare i conti con una realtà ben più problematica: gli F16 promessi, che inizieranno ad arrivare in estate, dovrebbero essere molti meno rispetto alle aspettative ucraine. Il piano americano sui missili a lungo raggio in Germania non scatterà immediatamente, ma soltanto a partire dal 2026, prima in modo episodico e poi duraturo. Ma è bastato l'annuncio, formalizzato al summit dei leader dell'Alleanza Atlantica, per scatenare una serie di durissime reazioni da parte dei vertici russi. Il Cremlino minaccia le capitali europee Dmitry Peskov, in un'intervista ad una tv nazionale, ha parlato di una situazione «paradossale»: gli Usa «hanno schierato una varietà di missili di diversa gittata in Europa, che sono tradizionalmente puntati sul nostro Paese, e di conseguenza il nostro Paese ha designato le località europee come obiettivi per i nostri missili». Una corsa all'escalation, secondo il Cremlino, che però ha ostentato sicurezza, minacciando i partner di Washington: «Abbiamo abbastanza capacità di deterrenza sui missili americani in Europa. È già successo in passato. Tuttavia, le potenziali vittime sono le capitali di quei Paesi». Il dialogo Mosca-Washington A questa retorica sempre più aggressiva d'altra parte fa da contraltare la volontà del Cremlino di tenere aperto un canale di dialogo con Washington. Non a caso ieri il ministro della Difesa Andrei Belousov ha parlato al telefono di questo dossier con il capo del Pentagono Lloyd Austin. Un colloquio chiesto dai russi, ha fatto sapere Mosca, per discutere su «come prevenire minacce alla sicurezza e ridurre il rischio di una possibile escalation». I due si erano già sentiti il mese scorso. La nuova legge in Russia La crescente contrapposizione con l'Occidente viene alimentata dalla Russia anche internamente. Ne è prova la legge firmata da Putin che impedisce ai parlamentari russi di andare all'estero senza un'autorizzazione. Pena, la perdita del loro incarico alla Duma o al Senato. Una stretta motivata come misura protettiva, per evitare «azioni penali illegittime in giurisdizioni ostili», che potrebbero tradursi in «arresti o sanzioni». Gli scenari Sul campo ucraino intanto c'è cauta attesa sugli sviluppi del conflitto e soprattutto sulla tenuta del blocco occidentale al fianco di Kiev. Significativo, da questo punto di vista, il commento di Volodymyr Zelensky ai giornalisti che gli chiedevano conto sulla gaffe (l'ennesima) di Joe Biden, che ha presentato il leader ucraino come Putin. «Gli Stati Uniti ci hanno dato molto sostegno», quindi «credo che possiamo dimenticare alcuni errori», ha spiegato il leader ucraino. Che potrebbe non ricevere la stessa attenzione dalla Casa Bianca se dovesse tornare Donald Trump. Zelensky nel frattempo, dopo la tappa al summit Nato, la prossima settimana dovrebbe volare in Gran Bretagna per continuare a tenere alta l'attenzione degli alleati. L'occasione sarà la riunione di Blenheim Palace in Inghilterra, giovedì: il quarto incontro della Comunità politica europea, piattaforma di dialogo estesa ai Paesi extra Ue nata su spinta di Parigi all'indomani dell'invasione russa dell'Ucraina. Le preoccupazioni di Kiev in questa fase sono legate agli F-16. Secondo fonti della Nato, l'invio dei caccia sarebbe tormentato da ritardi, problemi sui pezzi di ricambio e dalla barriera linguistica tra piloti ucraini e addestratori stranieri. E si teme inoltre che l'Ucraina non abbia abbastanza piste e che quelle disponibili siano troppo vulnerabili agli attacchi russi. Il risultato è che Kiev potrebbe essere in grado di schierare uno squadrone di F-16 da 15 a 24 jet: ben al di sotto dei 300 richiesti. Entro quest'estate, tra l'altro, potrebbero arrivarne appena 6.
0 notes
ma-come-mai · 5 months
Text
Tumblr media
Avete mai sentito l’espressione «assolutamente sì»? Vi siete mai chiesti perché in televisione, alla radio, perfino sui giornali c’è la moda dilagante di usare «assolutamente sì» al posto del normale «sì»?
E no, non è soltanto una scelta casuale, ma c’è un motivo ben preciso dietro. Vedete, in Italia «assolutamente» è diventato virale grazie a un programma, non un programma qualunque, ma il re dei programmi spazzatura: Beautiful. Ecco, avete mai provato a seguirne una puntata? Beautiful è il mondo per eccellenza dell’esagerazione, del lusso ostentato alla Chiara Ferragni per intenderci, ma soprattutto è il mondo della superficialità estrema.
In Beautiful troverete una proliferazione di avverbi come «assolutamente», «incredibilmente», «magnificamente». Perché? Perché i personaggi di Beautiful non pensano, non ragionano, non ponderano, al massimo emettono esclamazioni come «woh…» oppure «incredibilmente meraviglioso» oppure «ne sono assolutamente certa». Ma solo gli sciocchi hanno certezze assolute! Le due parole più brevi e più antiche, sì e no, diceva Pitagora, sono quelle che richiedono maggior riflessione.
Ed è proprio questo il punto: oggi è la riflessione che manca, i più sono «assolutamente certi» di tutto ed hanno fatto di Beautiful il loro modello. «Assolutamente sì» è assolutamente insopportabile. Rivela infatti tre debolezze. La prima è la rassegnazione: lo dicono tutti, lo dico anch'io. La seconda è la piaggeria davanti all'inglese: assolutamente sì è figlio di absolutely. La terza debolezza è la più inquietante: diciamo "assolutamente sì" perché siamo convinti che il semplice sì non basti.»
L’Italia è il Bel Paese, diceva Dante «dove il sì suona». La più bella, semplice e netta tra le parole italiane, come sanno bene gli amanti e gli sposi, è stata messa da parte in nome dalla sudditanza psicologica nei confronti di un’altro paese. E forse, dico forse, sarebbe il caso di tornare a fare una cosa rivoluzionaria: usare la nostra lingua! E fare attenzione alle parole che usiamo, perché le parole non sono mai soltanto parole, ma sono mondi: definiscono i nostri orizzonti, spalancano finestre e danno forma e ritmo ai nostri pensieri e ai nostri cuori.
Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X (fb)
1 note · View note