#orti urbani
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Tra parchi e orti urbani: le 10 migliori città italiane per performance ambientali
La natura si riappropria delle città. Parchi, giardini e orti urbani stanno ritrovando sempre più spazio all’interno dei centri abitati, grazie anche all’impegno dell’Unione Europea che, attraverso il Green Deal, sta mettendo in campo una serie di iniziative strategiche volte alla transizione verde del continente. Performance ambientali isole verdi in città A tal proposito Acea Energia ha…
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Il V Municipio di Roma rilancia gli "Otri Urbani"
Nella Giunta municipale del V Municipio è stata approvata una direttiva per il rilancio degli orti urbani. Tale direttiva è finalizzata alla tutela dell’associazione che da anni riunisce gli ortisti. Verranno messe a disposizione della cittadinanza le particelle orticole libere, attraverso un avviso pubblico che sarà pubblicato ad inizio 2023. Si rilancia dunque un progetto nato nel 2012,…
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Giornate d’autunno del Fai 2023
Anche quest’anno tornano le Giornate FAI d’Autunno, previste per sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023. L’evento, che da dodici anni promuove il patrimonio culturale e paesaggistico nel paese, sarà promosso dai Gruppi Fai giovani, oltre che da tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione tra Palazzi storici, ville, chiese, castelli, e ancora esempi di archeologia industriale, musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche, laboratori artigiani e siti produttivi, oltre ad itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Fra i luoghi aperti a Torino c’è anche il Castello di Masino, che domina la vasta piana del Canavese, dove dal Belvedere si può vedere un paesaggio suggestivo ancora oggi intatto e i visitatori potranno visitare l’interno del castello e il parco Settecentesco. Da vedere è anche lo chalet Mollino, che prende il nome dall’architetto Carlo Mollino e si trova nel comune di Sauze d'Oulx, in località Lago Nero. Poco lontano da Milano, a Binasco, c’è il Museo della Macchina per Caffè (Mumac) che racconta le varie fasi di sviluppo di questo oggetto che si incontra in qualsiasi bar. Chi invece preferisce restare in città può visitare la sede storica della Banca Cesare Ponti, in Piazza del Duomo: rimasta quasi intatta dal 1881 e sorge dove un tempo i Milanesi altolocati erano soliti ritrovarsi, cioè il Coperto dei Figini. La storia ha attraversato anche il Teatro Verdi, che nasce agli inizi del Novecento come sede di una corale esterna del Teatro alla Scala, nel dopoguerra diventa sala da ballo e in seguito d’incisione, finché negli anni Settanta viene restituita alla vocazione teatrale e musicale dall’Arci. Nel 1975 il Teatro del Buratto subentra nella gestione, facendo del Verdi sede delle proprie produzioni e luogo significativo del teatro a Milano. Molti i luoghi aperti anche a Bologna, come il Santuario del Corpus Domini, uno dei luoghi più cari alla storia devozionale della città, e il Quadrone, un’Oasi di Protezione della Fauna selvatica istituita nel 1985, mentre a Medicina c’è il magazzino ed essiccatoio del riso della Tenuta Vallona, edificato per garantire la miglior resa delle vaste coltivazioni a risaia introdotte nella tenuta e così lenire la disoccupazione della mano d'opera locale. A Roma per la prima volta il Consiglio Superiore della Magistratura apre le porte della sua sede ai cittadini ed al pubblico, per vedere dove si riunisce in plenaria e visitare lo studio del Presidente della Repubblica. Fra gli altri luoghi visitabili c’è l’Oratorio dei Filippini, che sorge accanto alla Chiesa Nuova, che nel XIX secolo diventa tribunale, per poi essere sede dell’Archivio Storico Capitolino nel 1922, con la prestigiosa Biblioteca Vallicelliana e l'Istituto Storico Italiano per il Medioevo. Palermo apre la principale sede locale della Rai, che ha un ruolo centrale nell'ambito dell'informazione, infatti la sua costruzione in viale Strasburgo è stata sollecitata a più riprese anche dal presidente della Repubblica Pertini e dall'allora Presidente della Regione Piersanti Mattarella, ed è stata decisa già negli anni Ottanta dal consiglio d'amministrazione presieduto da Sergio Zavoli. Fra gli altri luoghi c’è il Complesso Monumentale di San Giovanni degli Eremiti, che ricade nell'antico territorio del Transkemonia, che comprendeva l'abitato posto al di là del torrente Kemonia o Fiume del Maltempo, così denominato a causa delle piene rovinose, durante l'inverno. Read the full article
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PARCO AGRICOLO URBIS ET AGRI
Iniziati i lavori per la realizzazione del PARCO AGRICOLO URBIS ET AGRI con il contributo di Regione Lombardia e Autostrada Pedemontana Lombarda
Il Parco Agricolo comprenderà anche gli Orti Urbani.
Questo progetto si inserisce in un piano di Rigenerazione Urbana premiato da Regione Lombardia con 416.000€ e che prevede, tra le altre cose, anche il nuovo parco in Via Cesare Battisti.
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SELVANESCO
Selvanesco è il progetto di un'azienda agricola aperta nella vicina periferia di Milano, all'inizio del Parco Agricolo Sud. È un parco di orti urbani con un'attenzione alla produzione bio e alla comunicazione dei valori del cibo sicuro. All'interno di questo grande orto produttivo sono previsti piccoli e leggeri padiglioni in legno che offriranno servizi sia all'agricoltura che alla didattica e alla scoperta del territorio. All'interno dello spazio sono presenti alcuni punti vendita strettamente legati al progetto. La progettazione per un cliente privato ha ovviamente coinvolto il Comune di Milano e il municipio 5, ha inoltre coinvolto in dibattiti aperti alle comunità locali la cittadinanza. Dagli incontro sono emersi importanti cambiamenti del masterplan sia relativi alla mobilità che al collegamento con il parco del Ticinello contiguo. Oltre alla progettazione si è affiancata attività di presentazione e di progettazione partecipata. Il Giardino degli Orti è la nuova azienda agricola specializzata in orticultura biologica che coltiverà 31 ettari di terreni agricoli riequipaggiati con 7.000 metri di siepi campestri e una macchia boschiva di 20.500 metri quadri. La produzione annua di ortaggi è stimata in 15.500 quintali. La vendita avverrà in modo diretto con servizi dedicati a gruppi di acquisto, comunità e singoli cittadini. L’attività agrituristica interessa dell’area consiste in orti biologici assistiti, attività didattiche per adulti e bambini, campi collezioni, servizi di somministrazione e di supporto alle attività sportive . Sarà presente anche l’attività di allevamento a terra di galline inoltre sarà presente anche un area dedicata alla agri cosmetica. Il 14% dell’area è destinata alla valorizzazione ambientale del corridoio ecologico della valle del Ticinello e sarà aperta alla pubblica fruizione con sentieri, piste ciclabili, prati liberi e aree boscate. Il parco degli orti _ via Selvanesco Milano progetto architettonico e del paesaggio / co.arch studio arch. Andrea Pezzoli e arch Giulia Urciuoli collaboratrice Francesca di Silvestre rapporto con gli enti / arch Giacomo Bancher consulenza agronomica /Studio GPT dott. Stefano D'Adda e Marco Zonca
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Valsamoggia, siamo stati nella prima transition town in Italia
Avanti così… – #wireditalia #afnewsinfo – http://www.afnews.info segnala: Una scuola energeticamente autosufficiente, sistemi di recupero dell’acqua piovana e orti urbani fab-lab: sono alcune delle innovazioni della prima città italiana che ha sposato la sfida della transizione ecologica … Leggi il resto su: Read More Wired Italia
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Questo pomeriggio si riunisce il Consiglio comunale di Sassari
Sassari. Il Consiglio comunale è convocato per domani, martedì 3 settembre, alle 16, a Palazzo Ducale, per trattare i seguenti argomenti all’ordine del giorno: variazione al bilancio di previsione 2024-2026 – Allegato 104; approvazione nuovo regolamento comunale per l’assegnazione e la gestione degli orti urbani; aggiornamento programma triennale degli acquisti 2024/2026, programma triennale dei…
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Napoli a confronto con Roma e Milano sulla Città dei 15 minuti.
Napoli a confronto con Roma e Milano sulla Città dei 15 minuti. Il Comune di Napoli, rappresentato dalla Vicesindaco Laura Lieto, ha preso parte alla tavola rotonda sulla "Città dei 15 minuti" organizzato dal Comune di Roma con Carlos Moreno presso l'Università Roma Tre. La premessa è il consolidamento dell'alleanza tra le Amministrazioni comunali delle principali città italiane sul tema della transizione e della prossimità. Un impegno concreto verso la creazione di nuove centralità per migliorare la qualità di vita dei cittadini con più servizi e spazi pubblici di qualità. Un'opportunità resa possibile, anche, dagli investimenti del PNRR e che indirizza le linee dello sviluppo urbano delle città verso una maggiore uniformità dei servizi, delle attrezzature e della qualità urbana. Lieto ha fatto il punto ricordando come il Comune di Napoli stia lavorando in questa direzione con i grandi interventi di riqualificazione degli insediamenti residenziali pubblici, i Piani Urbani Integrati delle Vele di Scampia e di Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio, il nuovo ecoquartiere di Ponticelli che sostituirà i Bipiani post-sisma, i PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare ) di Marianella e Toscanella, gli interventi di sostituzione edilizia di Chiaiano e di Soccavo, sono solo alcuni esemi. In tutti questi casi l'intervento edilizio è accompagnato dall'insediamento di nuovi servizi di prossimità, spazi per il tempo libero lo sport, la formazione e la scuola. Spazi verdi e orti di diretta gestione delle comunità insediate, per concretizzare un'idea dell'abitare più ampia che superi l'idea che sia sufficiente avere un tetto sulla testa. A questo si accompagna il lavoro dell'assessorato allo Sport e pari opportunità sulle attrezzature sportive, 3 palestre e 4 piscine già recuperate in questi anni, mentre termineranno entro un anno i lavori di recupero della Piscina Galante di Scampia e la Piscina Prota-Giurleo di Ponticelli. Aumenta, in questa direzione anche l'offerta di Asili Nido, 66 quelli comunali di cui 21 a gestione indiretta. Grazie al lavoro degli uffici e dell'assessorato all'Istruzione, sono state intercettare risorse PNRR che hanno consentito quest'anno l'apertura di 3 nuovi Asili Nido: uno nell'EX ECA nel quartiere Materdei, uno in un bene confiscato alla criminalità organizzata nella Municipalità 4 nel quartiere di San Carlo all'Arena, uno nella sede dei Servizi Sociali di Via Vincenzo Valente nel quartiere di Miano. E' in fasi di finalizzazione anche un lavoro di pianificazione triennale che consentirà di ampliare i posti esistenti e di lavorare su prossime aperture. I servizi pubblici, come nidi e spazi per lo sport (ma non solo) sono alla base della qualità della vita dei quartieri della città. A questi va affiancato un investimento nelle connessioni, e quindi nel trasporto pubblico per fare in modo che la prossimità non si trasformi in ghettizzazione. In questo senso, l'impegno dell'assessorato ai trasporti per l'apertura ormai prossima della linea 6, della stazioni Centro Direzionale e Tribunale, l'incremento dei nuovi treni e del sistema di mobilità leggera BRT traccia la strada verso una città sempre più inclusiva e connessa.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La natura si riappropria delle città. Parchi, giardini e orti urbani stanno ritrovando sempre più spazio all’interno dei centri abitati, grazie anche all’impegno dell’Unione Europea che, attraverso il Green Deal, sta mettendo in campo una serie di iniziative strategiche volte alla transizione verde del continente.
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Gli orti urbani sono 6 volte più inquinanti di quelli in campagna
Frutta e verdura coltivate in orti e giardini urbani sono circa 6 volte più inquinanti di quelle prodotte nei campi tradizionali: in media, una porzione di cibo coltivata in città equivale a 0,42 chilogrammi di CO2, contro gli 0,07 chilogrammi generati dall’agricoltura convenzionale. Lo ha calcolato uno studio guidato dall’Università americana del Michigan e pubblicato sulla rivista Nature…
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Roma has several Orti Urbani (Urban Vegetable Gardens), little fields are given to those who require them. Plus one of the biggest Archaeological Park is along the Appian Way, it starts less than a km from the city centre is basically a rural area with open fields and sheeps and farms (and huge villas but this is another story...) peppered by ancient Roman ruins.
Roma is the European city with one of the largest green areas per person
Recent research has begun to provide data on how well urban agriculture actually works if you’re planning to, you know, eat. A review paper published last month by researchers working on the Rurban Revolution project surveyed previous studies and determined that on average, urban agricultural yields (including both outdoor and indoor growing operations) were on par or higher than those of typical farms. But certain crops, like lettuces, tubers, and cucumbers, had yields up to four times higher when grown in cities. A separate team of scientists in Australia looked at 13 urban community farms for a year and found their yields to be twice that of typical commercial vegetable farms.
The caveat, though, is that this productivity comes in part from intensive human labor. On a commercial farm, crops are usually grown one at a time and tended with specialized equipment—you can’t plant wheat and carrots in the same field because they’re harvested in totally different ways. Crops also have to be spaced out to make room for where the equipment drives, reducing the amount of land that’s actually producing food.
An urban farm, by contrast, can grow all kinds of crops packed closely together because they’re harvested by hand. That’s part of the reason why Bousselot’s tiny rooftop garden in Denver is so productive. That crop diversity also means you can harvest different plants at different times—tomatoes in August, pumpkins in October—so the supply of food is more broadly distributed. Even though Bousselot has already harvested over 200 pounds of food, she still has two months left to go.
That requires human labor instead of a machine. So while urban farming can have a higher yield than traditional agriculture, it’s not necessarily as efficient. “But that inefficiency could easily change,” says Robert McDougall, an agricultural scientist at the independent research company Cesar Australia, who led the Australia study. “The people I studied were people who carried out urban farming mostly for recreational purposes, and so weren’t really interested in working as efficiently as possible. And they weren’t necessarily using the most efficient sources of materials.”
Take water, for example. Cities are currently designed to be impervious to rain, quickly draining it off streets to keep roads and buildings from flooding. But some urban areas are now transitioning into “sponge cities,” designed to safely soak up rain and store it for later use. In Los Angeles, for instance, officials are experimenting with roadside green spaces, where water seeps underground and into storage tanks. Rurbanized cities of the future could tap into that water source to grow food, and the gardens themselves could act like sponges, collecting rainwater to prevent local flooding.
Better municipal composting programs could also provide urban farmers with mulch so they don’t have to rely on synthetic fertilizers, which are terrible for the environment. “Were the gardeners I studied more tapped into these various sources of materials that were available within the environment around them,” says McDougall, “they could have easily carried out their farming in a much more sustainable fashion.”
Urban farms attract a host of pollinators like bees, McDougall has found. These insects, along with other pollinators like birds, could help boost biodiversity.
Cities also need all the green spaces they can get to counter the “urban heat island effect,” or the tendency for the built environment to absorb more of the sun’s energy than parks and forests do. Temperatures in urban areas can be 20 degrees Fahrenheit hotter than surrounding rural ones, where the plentiful vegetation releases water vapor—cooling the area as the plants essentially sweat. Bringing more plant life into cities will help cool things off and save lives during extreme heat events.
Urban agriculture can help insulate individual cities against food shocks, like if a particular mass-produced crop fails—which is increasingly likely as climate change spawns longer, more intense droughts. “You depend less on globalized supply chains,” says environmental scientist Florian Payen, who authored that review paper on yields. (He’s now at Scotland’s Rural College, but did the research while at Lancaster University.) “And so you are maybe less vulnerable to all of the different things like we’ve seen with Covid, or with climate change, that can impact the supply chain.”
[…]
In Denver, Bousselot is experimenting with solar panels to not only increase food security, but energy security as well. The idea, known as agrivoltaics, is to grow crops under rooftop solar panels that generate free, abundant energy for the building beneath them. The green roof also acts like insulation for the structure, reducing its cooling needs, while the partial shade the panels provide for the plants can significantly boost yields. (Too much sun is bad for certain crops. For example, other researchers have found that peppers produce three times as much fruit under solar panels than in full sun.) It’s also warmer up on a roof, and Bousselot has seen tomatoes grow faster, reaching harvest sooner.
Her Denver rooftop also seems to protect its crops from pathogenic fungi. “Up on the green roof, because of the high-wind, high-solar-radiation conditions, we have very, very little issue with that,” says Bousselot. “So I think there’s a ton of potential for selecting crops that would produce even higher, potentially, on a rooftop compared to the same place on the ground.”
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No Cubone, la questione degli orti urbani a Livorno: "tra abbandono e nuove proposte"
No Cubone, la questione degli orti urbani a Livorno: "tra abbandono e nuove proposte"
Livorno 24 giugno 2023 – No Cubone, la questione degli orti urbani a Livorno: “tra abbandono e nuove proposte” La nota stampa del comitato No Cubone sull’annuncio di realizzare orti urbani alla ex Labrogarden “Oggi, in pompa magna, si annuncia che l’amministrazione comunale concederà ai suoi cittadini qualche area in più per fare orti urbani; l’area EX LABROGARDEN in cui da mesi i cittadini…
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La riscoperta degli orti urbani: benefici per la salute e per l'ambiente
Negli ultimi anni, gli orti urbani stanno diventando sempre più presenti all'interno e intorno alle città, con un crescente numero di persone che si impegnano nell'allevamento e nella coltivazione di ortaggi e piante aromatiche. Questa tendenza, oltre a favorire uno stile di vita più sano e sostenibile, ha anche importanti benefici per l'ambiente. Ecco perché la riscoperta degli orti urbani è una scelta vantaggiosa per tutti. Benefici per la salute Coltivare un orto urbano può essere un modo efficace per migliorare la salute e il benessere psicologico. Innanzi tutto, la coltivazione di un orto permette di fare esercizio fisico e di esporsi al sole. Inoltre, mangiare frutta e verdura fresca e biologica proveniente dal proprio orto significa aver la garanzia dell'assenza di pesticidi e altri prodotti chimici, ma anche la possibilità di mangiare frutta e verdura di stagione. In questo modo, si ha a disposizione un cibo pieno di nutrienti e privo di additivi che spesso possono essere dannosi per la salute. Benefici per l'ambiente La coltivazione dell'orto urbano, oltre a portare benefici per la salute, ha anche importanti vantaggi per l'ambiente. In primo luogo, la produzione di cibo locale riduce l'impatto ambientale del trasporto dei prodotti, permettendo di diminuire le emissioni di CO2 e di promuovere la sostenibilità. In secondo luogo, la coltivazione dell'orto urbano può aiutare a contrastare la perdita di biodiversità, in quanto spesso gli orti urbani sono costituiti da varietà di piante autoctone o poco diffuse, contribuendo così al recupero di piante autoctone e alla conservazione della biodiversità locale. Inoltre, gli orti urbani possono contribuire anche all'assorbimento delle emissioni di CO2, per esempio attraverso la creazione di aree verdi in ambienti urbani fortemente compromessi dall'emissione di gas. Benefici economici Inoltre, l'orto urbano è uno strumento economicamente vantaggioso. Infatti, coltivare prodotti orticoli in casa significa produrre il proprio cibo a costo zero: si evita di acquistare prodotti costosi nei supermercati e si riducono così considerevolmente le spese familiari. Inoltre, i prodotti ottenuti dall'orto urbano possono essere venduti, contribuendo a creare piccole attività imprenditoriali che favoriscono l'economia locale. Benefici sociali L'orto urbano può diventare anche un'occasione di socializzazione. La coltivazione condivisa del terreno con altre persone tiene insieme la comunità e crea relazioni tra i diversi partecipanti. Inoltre, la condivisione dei prodotti dell'orto permette di creare un senso di comunità e di condivisione, spesso andando oltre il mero scambio merceologico. Conclusioni In conclusione, gli orti urbani sembrano avere innumerevoli vantaggi. Dalle ricadute positive sulla salute (grazie all'attività fisica e alla sana alimentazione), fino alla contribuzione alla crescita economica e alla sostenibilità ambientale. Per questo motivo, è importante promuovere gli orti urbani e renderli sempre più accessibili e diffusi, sostenendo l'impegno degli orticoltori amatoriali, delle associazioni e delle coltivazioni condivise che stanno dando vita a un modus vivendi più sostenibile e consapevole dell'ambiente. Fonti: 1. https://www.life.cl/fascia/coltivare-un-orto-urbano-fa-bene-alla-salute-e-supporta-lesigenza-di-sostenibilita/ 2. https://www.ciaosicilia.it/green-life/perche-coltivare-un-orto-urbano/ 3. https://www.greenreport.it/news/economia-circolare/coltivare-un-orto-urbano-per-non-sprecare-cibo-e-non-inquinare-ambiente/ 4. https://www.corriere.it/la-repubblica/casa-e-design/19_aprile_26/l-orto-urbano-tutti-benefici-dal-benessere-sostenibilita-d47c609e-6b6e-11e9-aa5d-c8c52207f2a6.shtml Read the full article
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TUTELA DEL VERDE PUBBLICO ED ECOLOGIA (parte terza)
VERDE PUBBLICO:
1. Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate: per il Parco del Medio Olona si è mantenuta l’adesione al PLIS, partecipando all’integrazione nel parco Pineta e contribuendo alla creazione del primo regolamento;
2. Si è aderito al progetto #varesedoyoubikeDOYOUBIKE, iniziativa di promozione del sistema cicloturistico in provincia di Varese, proposto e coordinato dalla Camera di Commercio;
3. #areesgambo CANI: con la presenza di circa 800 cani su un territorio di 4,32 kmq. si è inteso rispondere alla necessità dei cittadini, soprattutto quelli che vivono con i loro animali in appartamento, allestendo due aree sgambo cani una da 1700 mq nell’ex area Protezione Civile presso il cimitero ed una seconda di 350mq inserita all’interno di un parco nel centro cittadino, munite di panchine, fontanelle, piantumazione e con relativo regolamento per l’utilizzo;
4. #sicurezzadelverde: tenuto conto dei mutamenti climatici e della instabilità degli alberi è stata commissionata una verifica dello stato di salute di 300 piante sulle 700 presenti nel territorio con conseguente abbattimento di 110 esemplari. E’ in corso un piano di ripiantumazione che prevede vengano messi a dimora circa 200 tra alberi e cespugli valutando posizioni, spazi e tipologie in base alla resilienza dell’arbusto, il minor consumo di acqua (siccità), la resistenza delle radici al vento, nonche’ prevedendo un una manutenzione progressiva degli alberi nel nuovo piano del verde.
5. Da ultimo si e’ provveduto al consolidamento della sponda fondo valle lato via Calvi attingendo a finanziamenti Statali;
6. #manutenzionedelverde e’ stata effettuata regolarmente e, alla luce degli investimenti effettuati, ha visto il progressivo incremento della superficie interessata. Ogni anno vengono anche realizzati interventi di diserbo riguardanti vie e marciapiedi del Paese utilizzando sostanze compatibili con l’ambiente;
7. #parchipubblici: sono stati avviati i lavori relativi a 2 nuovi grandi parchi pubblici, in ultimazione, la sistemazione di un piccolo parco già esistente, di piccole aree verdi dotate di panchine e arbusti, la realizzazione di una scultura del bosco, di un’area calisthenics e di un parco “inclusivo” che puo’ accogliere bambini ed adulti con disabilità.
In particolare:
. PARCO SOLBIELLO: da un’area industriale dismessa e donata al Comune nel 2018 è stato ricavato un grande parco aperto, senza recinzioni, piantumato, con area calisthenics attrezzata anche per over 65, arredo urbano, una ciclopedonale che lo attraversa e un parcheggio. Questo parco si prefigge di creare uno spazio verde in un quartiere del paese che ne era completamente sprovvisto, riqualificando al contempo un’area industriale oramai dismessa ma conurbata allo stesso. Intervento finanziato con fondi di Regione Lombardia;
. #parcoinclusivo: un “parco nel parco”, inserito all’interno di un parco tradizionale dedicato ai bambini che necessitano di giochi specifici, in particolare pensando all’autismo. Un parco senza recinzione interna, ma piccole siepi per delimitarlo che inviti ad includere e giocare insieme. Finanziato da Regione Lombardia. L’Amministrazione ha inoltre aderito alla convenzione promossa dal Comune di Cavernago (BG) capofila con tutti i Comuni che hanno realizzato sul proprio territorio un Parco Inclusivo avente lo scopo di mettere in rete gli stessi con la creazione dell’’app “Parchi per tutti”;
. #parcoagricolo AGRI ET URBI: 16.000mq di area agricola lasciata incolta si trasforma in un parco agricolo con una lunga ciclopedonale, panchine in sasso, piante officinali e due filari di piante da frutto a disposizione dei Cittadini, boschetti, orti urbani, un grande capanno dove stare all’ombra per una merenda o una lettura, una zona dedicata alle arnie, prato fiorito per le api, silenzio e biodiversità. L’idea pensando all’ambiente è stata quella di dedicare ogni spazio ad attività differenti (sport, giochi per piccoli, lettura e passeggiate) per avvicinarsi alla natura in un contesto urbano. Finanziato con fondi derivanti dalle compensazioni Pedemontana.
ECOLOGIA:
1. #CicloDeiRifiuti: la gestione del servizio è affidata ad un operatore del settore che provvede alla raccolta porta a porta, alla fornitura di kit per la differenziata operata attraverso macchina distributrice posizionata nell’area Ex PESA.
Il servizio porta a porta prevede in maniera calendarizzata le seguenti raccolte:
1) umido;
3) indifferenziato;
4) plastica + alluminio;
5) vetro;
6) ingombranti con prenotazione.
La #piazzolaecologica di proprietà Comunale e’ gestita dallo stesso operatore ed e’ stata dotata all’inizio del mandato di sbarra e lettore per riconoscimento residenti che possono accedere utilizzando la propria tessera sanitaria.
Per le aziende del territorio è rilasciata una ecocard con un procedimento che prevede ad ogni conferimento la consegna di un formulario dal quale si potrà rilevare tipologia e quantità del rifiuto conferito.
A partire dal 1 gennaio 2022 e’ stato introdotto il conferimento in piazzola dei tessili e, a partire da quest’anno in base alle modifiche imposte dal RAEE, è presente un contenitore specifico per il conferimento degli elettrodomestici bianchi.
L’amministrazione dispone di statistiche puntuali sui conferimenti.
Si è provveduto a pubblicare sul sito web del Comune tutta la documentazione aggiornata in modalità rolling di dati, documenti, delibere, regolamenti, carta della qualità. Contestualmente è stato sottoscritto il TQRIF con il gestore di riferimento (Testo unico per la regolazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani).
2. #RaccoltaDifferenziata: risultati:
Anno 2023 2022 2021 2020 2019
% 72,27 73,42 69,36 71,28 70,85
Si assiste alla progressiva uscita della raccolta dei rifiuti non domestici dal servizio pubblico, mentre rimane stabile la richiesta di avvio al riciclo.
E’ stata analizzata l’ipotesi di passaggio a raccolta puntuale, ma se da un lato è evidente che comporterebbe un miglioramento dell’ambiente perché aumenterebbe il riciclo/recupero riducendo i rifiuti che vanno in discarica o ad incenerimento, dal lato opposto si assiste ad un aumento dei costi per la gestione piu’ complessa. Pertanto prima di intraprendere questo cammino si ritiene sia necessario fare molta cultura sull’argomento;
3. #decorourbano e #abbandonodirifiuti: e’ stata realizzata una mappatura del territorio per lo spazzamento settimanale delle strade con mezzi meccanici ed una rilevazione dei cestini presenti per il monitoraggio dei conferimenti con la redistribuzione degli stessi per contrastare l’abbandono dei piccoli rifiuti.
La #videosorveglianza permette di contrastare l’abbandono di rifiuti sempre meno presente da quando il territorio è monitorato (principalmente materiale di risulta, amianto, qualche sacco di indifferenziata). Gli autori spesso sono identificati e sanzionati.
E’ attivo un numero verde h24 del gestore per la segnalazione di abbandono rifiuti sul territorio
Sono state installate #dogtoilets sul territorio per l’erogazione gratuita di sacchetti onde sensibilizzare i cittadini nella raccolta delle deiezioni canine e mantenere decoro e pulizia nelle strade del territorio.
Si propone ogni anno la #giornataecologica con pulizia di boschi e parchi.
Si sono proposti punti informativi con il gestore rivolti ai cittadini per informare rispetto alla buona differenziata ed in particolare al conferimento degli olii di cucina omaggiando le taniche per la raccolta.
Si è lavorato con i cittadini anche sul compostaggio per la riduzione della parte umida omaggiando i partecipanti con compostiere e nei due plessi scolastici con temi legati al riciclo ed al riuso per sensibilizzare i bambini ed i ragazzi al rispetto dell’ambiente.
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CURIOSITA'
4 italiani su 10 coltivano frutta e verdura nei propri giardini, terrazzi e orti urbani. Questi, negli ultimi 5 anni, sono aumentati del 18%, coinvolgendo anche i più giovani e i neofiti.
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