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Alcune delle storie riportate nel video di Maria Allegretti sono finte. Ma davvero volete sapere quali? O forse no?
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Durante la sua conferenza, Roberto Fassone ha spiegato come uno dei modi per scatenare la propria creatività sia alterare solo alcuni aspetti di una realtà che ci è familiare. Un altro membro del Club di OGR YOU, Riccardo De Francesco, ha rielaborato una veduta del Lago di Como trasformandola in una grafica in stile giapponese. Voilà.
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Siamo felici di condividere il video della conferenza “Shhh (1916 modi per costruire una piramide invisibile)” di Roberto Fassone, che si è tenuta alle OGR il 20 febbraio 2018. Potete trovarlo sul canale Youtube di OGR YOU: https://www.youtube.com/watch?v=BBDmrPlJJIo.
Roberto Fassone, un artista italiano nato ad Asti nel 1986, è stato il primo ospite del progetto OGR YOU. Oltre alla conferenza, ha condotto anche due workshop a porte chiuse con i 15 partecipanti a OGR YOU Club.
Durante quei due pomeriggi trascorsi insieme abbiamo raccontato storie vere e fittizie, giocato con le parole, discusso di arte, e composto dei “selfie” usando i testi delle canzoni. Insomma, ci siamo conosciuti!
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OGR YOU presenta: Roberto Fassone con “Shhh (1916 modi per costruire una piramide invisibile)”
Il primo appuntamento con il nuovo ciclo d’incontri OGR YOU è con l’artista Roberto Fassone (classe 1986, vive e lavora a Firenze).
Il 20 febbraio, nella Sala Duomo delle OGR, alle ore 18, Fassone presenta “Shhh (1916 modi per costruire una piramide invisibile)”, una conferenza sorprendente, performativa, ironica e immaginifica che l’artista racconta così:
“Shhh (1916 modi per costruire una piramide invisibile)” è un talk che riguarda i processi creativi. I mondi dei giochi, delle fiabe, del rap, della pubblicità, della programmazione neuro linguistica, del remix, di Bruno Munari e di Gianni Rodari sono proiettati nel reame dell'arte concettuale, nel tentativo di ricercare, analizzare e diffondere le "costanti" dei meccanismi fantastici, per renderne l'uso accessibile a tutti. Un talk sui manierismi contemporanei, sul come e non sul cosa.
Tutti gli appuntamenti di OGR YOU, a cura di Barbara Casavecchia in collaborazione con Sergey Kantsedal, sono gratuiti e aperti al pubblico.
Il giorno 21 febbraio, Roberto Fassone sarà impegnato nel primo workshop a porte chiuse con i 15 partecipanti a OGR YOU Club, un gruppo di studenti e studentesse 18/20enni, selezionati tramite Open Call sul territorio torinese.
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Selezione partecipanti
Il bando (Open Call) per partecipare al nuovo programma OGR YOU (Young Adults) CLUB & TALKS si è chiuso il 31 gennaio 2018.
Ecco la lista dei 15 partecipanti, selezionati in base all'invio di una lettera motivazionale e di un esempio del loro lavoro (scrittura, video, fotografia, poesia, musica).
Maria Allegretti
Francesco Aloia
Isabella Bollandin
Pietro Comba
Riccardo De Francesco
Luca Forestieri
Joel Kamilindi
Gabriele Magro
Margherita Martina
Andrea Miccoli
Tea Mulatero
Giulia Ninotta
Simona Pastore
Alessia Santi
Vittoria Scrofani
Congratulazioni a tutti e buon lavoro!
E ancora grazie a tutti i ragazzi e le ragazze che ci hanno inviato le loro candidature.
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Ecco qualche immagine del secondo incontro con Diego Marcon, l’artista invitato a seguire il gruppo di OGR YOU nel corso di tutto il 2019. È stata un'occasione per esercitarsi a scrivere poesie in rima e per inziare ad affrontare la questione del progetto per The Big Break, il festival che OGR YOU organizzerà alle OGR a fine anno (4-5 dicembre 2019). Abbiamo discusso parecchio nel corso del pomeriggio e fin da subito sono emerse un po' di idee! Rimanete con noi per saperne di più.
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Uno dei obiettivi di OGR YOU è raccontare e raccontarsi, con modi e linguaggi differenti. Nicola Cassarino preferisce quello delle parole e della musica; ha quindi deciso di comporre una traccia sonora al termine di ogni workshop e conferenza. Pubblicato sul suo profilo Instagram come video unito a una breve descrizione, questo progetto vuole dare forma alla sua riflessione rispetto quello che accade durante OGR YOU, passo dopo passo. La seconda traccia è dedicata all’incontro con l’artista e performer Adam Christensen.
Per questa breve composizione musicale estemporanea ho preso spunto, nella parte iniziale, dal brano che Adam ci ha fatto ascoltare prima della sua performance aperta al pubblico. Il ritmo quasi sincopato dell'intro sembra ricordare la tensione che provava Adam (ma anche noi) prima di incontrarci nel workshop. Nella seconda parte tutto appare più disteso, inclusa l'armonica a bocca che accompagna la melodia oramai tranquilla e serena della chitarra. D'altronde, come accade a tutti noi quando abbandoniamo i nostri pregiudizi e le nostre paure, concedendoci a conoscere l'altro in un'atmosfera di sincera amicizia. Questo non è possibile, però, senza una "dolce resa".
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OGR YOU presenta: Adam Christensen con la conferenza “Sweet surrender” che si è tenuta alle OGR - Officine Grandi Riparazioni il 12 marzo 2019. Potete trovare il video sul nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=Pi1Umdbdb4g
Oltre al talk, Adam Christensen ha condotto anche un workshop a porte chiuse con i 15 partecipanti a OGR YOU II.
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I partecipanti della II edizione di OGR YOU continuano a raccontare cosa succede dietro le quinte del progetto. Questa volta è il turno di Sofia Casini, che ci ha mandato un feedback sull'incontro con l'artista Adam Christensen, il secondo ospite di questo anno. È un testo molto breve, ma intenso, come il tempo passato in compagnia di Adam.
E dicono che gli uomini non sono multitasking. Se è così, allora Adam Christensen non è un uomo. E forse, con quei tacchi gialli, quei calzini alla Picasso, e quella rete di pesci gialla addosso un po’ ce l’ha voluto dimostrare, che lui è più di una cosa. Cucina, crea teli, scrive, suona, canta. La sua voce è colma di dolore, ma spacca i muri. Per quaranta minuti, Adam ha cantato senza microfono. Noi, però, non ce ne siamo mai resi conti. Thank you Adam.
Foto: Alberto Nidola
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Ecco qualche foto del workshop con il fantastico Adam Christensen, secondo ospite di OGR YOU di quest’anno. Abbiamo cucinato — e scolpito — dolci tutti insieme (poi offerti al pubblico del recital), condiviso storie personali e ascoltato Adam cantare. Insomma, è stato molto bello. E intenso. Per vedere più immagini e video fatti dai/dalle ragazz*, seguiteci!
Foto: Alberto Nidola
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Max Neuhaus, musicista e teorico del suono al centro del workshop di Francesco Fonassi descriveva le proprie installazioni suonore attraverso le parole e i disegni. Benjamin Cucchi, uno dei partecipanti di OGR YOU, ha provato a descrivere l’esperienza dello stesso incontro con Fonassi utilizzando un simile approccio, in quanto forma di documentazione e di resistenza alla cancellazione della memoria.
Testi e Interferenze
Incontri improvvisi.
Una corsa contro il tempo.
Creatività
lasciata libera sotto forma di
suoni nello spazio,
trasfigurati.
Collaborazione
per creare qualcosa di folle.
Una sala rettangolare che guarda
un alto soffitto
Al centro un palco
illuminato
di fronte il pubblico
Dialogo tra
l’Artista e
l'Organizzatore
Testi
ripetuti più e più volte
da voci non-più-umane.
Interferenze
che fanno i dispetti
trasmesse da due sorgenti.
Un mix inaspettato:
le parole perdono il proprio significato,
i suoni perdono la loro purezza;
dal nulla nasce una melodia,
dal caos nasce un ritmo
nel quale testi e interferenze si scambiano
reciproche promesse.
Gli ultimi dieci minuti
strazianti
stancanti.
Applauso.
Ultime interazioni,
frasi conclusive.
Il rumorio della strada verso casa
ascoltato con un orecchio più attento.
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Tra i partecipanti di OGR YOU ci sono scrittori, musicisti, attori e, per fortuna, anche fotografi e fotografe. Uno di loro è Adalberto Nidola, che ha documentato il workshop e la performance/reading session collettiva di Francesco Fonassi, realizzata insieme ai partecipanti del nostro programma. Date un occhiata!
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“La Festa del Grido II”, la lecture/performance dell'artista Francesco Fonassi — qui ripreso da Fiammetta Fulio Bragoni — realizzata nell’ambito di OGR YOU TALKS è stata dedicata alla figura di Max Neuhaus (1939-2009), musicista e sound artist che ha avuto un'influenza notevole sullo sviluppo e l'evoluzione della sua pratica. Durante la serata, abbiamo letto tutti insieme alcuni frammenti dagli scritti di Neuhaus, interrotti e legati da una serie di suoni registrati nel corso del workshop, mixati dal vivo da Francesco. Qui di seguito, uno dei frammenti originali, con la nostra traduzione in italiano.
A hillside / of woods / Entered / through / inconspicous / paths.
Sound establishing / visions of / other wooded / life.
Una collina di boschi. A cui si giunge attraverso sentieri inosservati. Suono che crea visioni di unʼaltra vita boschiva.
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Ecco come Gabriele Magro, uno dei 15 partecipanti di OGR YOU, racconta il talk di Roberto Fassone. Questo articolo è pensato come l’inizio di un ciclo. Gabriele ha deciso di sintetizzare così, un po' ironicamente, tutte le conferenze pubbliche che si terranno nell’ambito del Public Program di OGR YOU, da qua alla fine dell’anno.”
1916 cose che mi ha spiegato Roberto Fassone.
L’artista concettuale Roberto Fassone ha portato alle OGR, Il 20 febbraio, il suo talk “Shhh (1916 modi per costruire una piramide invisibile)”. Ha parlato di processi creativi, di orologi e di progettare l’intuizione. Io, che ero lì, ti dico cosa è successo.
N.d.R. Fassone non ha davvero elencato millenovecentosedici modi di realizzare un'opera. Ad elencare 1916 modi, anche dedicando trenta secondi ad ognuno, ci sarebbero volute sedici ore di conferenza. Allo stesso modo, io non ti riporterò davvero 1916 cose che ha detto. Era solo un’iperbole. Cresci un po’, Cristo santo.
1) Chi ha ucciso l’artista romantico?
Chi sia stato non si sa, ma un certo signor Bruno Munari gliele ha date di santa ragione: salta fuori che la Fantasia (una delle sue opere più importanti) potrebbe avere una sua grammatica. e che dietro al processo creativo ci sono dei meccanismi, potremmo persino dire delle griglie. Lo so che non ti piace, ma accettalo.
2) Una ricetta controversa
Il metodo di Fassone parte dagli studi di Richard Bandler e John Grinder, i fondatori della Programmazione Neuro Linguistica: questi signori dicono che tutte le attività umane complesse (compresa l’arte?) hanno una struttura e si possono quindi imparare e allenare, amplificando i comportamenti "facilitanti" (cioè efficaci) e diminuendo quelli "limitanti" (cioè indesiderati). Questa idea fa arrabbiare parecchie persone, che infatti chiamano la PNL pseudoscienza (e non è una cosa bella da dire).
3) Grigliare dei pesci (in undici passaggi).
Colore, dimensione, luogo, materiale, forma, funzione, velocità, realtà, sottrazione, ripetizione, serie. Questa è la famosa griglia di Fassone.
Pensa ad un oggetto calato nel suo contesto (la boccia dei pesci sul tuo davanzale) e cambiagli una di quelle undici caratteristiche che ti ho scritto sopra: potrebbe venire fuori qualcosa di pazzesco, di concettuale.
Ti faccio undici esempi: e se i tuoi pesci rossi fossero verdi? O enormi in una boccia troppo piccola? E se la boccia galleggiasse sul mare? E se la boccia non fosse di vetro, ma di ghiaccio? Se fosse piramidale? Se non avesse l’acqua dentro? Se girasse su se stessa? Se stesse sulla luna, dove non c’è gravità? E se la boccia stesse sul tuo davanzale, ma senza pesci dentro? Se il tuo davanzale fosse ingombro di decine di bocce di pesci impilate? Se la boccia contenesse un’altra boccia che contiene un’altra boccia?
4) Tutta una serie di dilemmi morali
Fatto l’esperimento della griglia, ti inizierà ad apparire chiaro l’intento di un metodo come questo: Progettare l’intuizione. Sembra un controsenso ma, a quanto pare, è possibile. Questo ti porterà a delle riflessioni esistenziali devastanti.
Ti chiederai: ma allora, quanto sono mie le mie idee? Da dove vengono? Qual è il valore dell’artista e dell’arte, se basta grigliare un’idea per creare un’opera? Io a questo non so rispondere, quindi è un problema tuo.
5) Non si può grigliare tutto
Fassone alla fine ci ha rassicurati: l’intuizione, quella improvvisa e sciolta, saprà sempre scavalcare qualsiasi griglia. “Questo metodo non esiste” - ci ha detto, dopo avercene parlato per un’ora e mezza - “non c’è nessun bisogno reale di applicarlo”.
6) Cosa portarsi a casa
Un metodo per stimolare la ghiandola dell'ispirazione, sempre facendo attenzione a non rimanere intrappolati negli schemi. E se non bastasse, i processi dell'arte contemporanea (questa sconosciuta) ti saranno un po' più chiari.
Gabriele Magro
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OPEN CALL!
La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, in collaborazione con OGR – Officine Grandi Riparazioni, è alla ricerca di 15 giovani (età 18-20 anni) che vogliano partecipare a OGR YOU (Young Adults), un programma a loro dedicato. Cerchiamo 15 amanti della scrittura, creativi, blogger, youtuber, videomaker, instagrammer etc, appassionati di musica, nuove tecnologie, arti visive e performative, che vogliano raccontarsi e raccontare in tempo reale la vita all’interno delle OGR. OGR YOU si svolge da febbraio a giugno e da settembre a dicembre 2018. Il gruppo si riunisce collettivamente due volte al mese presso le OGR, il mercoledì pomeriggio, ore 15-18.
I partecipanti verranno a contatto con gli artisti italiani e internazionali invitati a condurre un incontro pubblico alle OGR e un workshop su misura per il gruppo. Le loro esperienze saranno raccolte in un blog e diffuse tramite i canali di comunicazione OGR. A dicembre 2018, i partecipanti saranno coinvolti nell’organizzazione di un evento speciale OGR YOU. OGR YOU è gratuito e prevede una borsa di 500 euro, con frequenza obbligatoria, che verrà erogata al termine del ciclo. Mandateci le vostre richieste di partecipazione entro il 24 gennaio 2018, insieme a una lettera motivazionale (della lunghezza massima di una cartella di testo = 1800 battute o 270 parole) e a un esempio del vostro lavoro (foto, video, illustrazione, racconto, poesia, blog, brano musicale etc.), all’indirizzo e-mail [email protected] I candidati selezionati saranno ricontattati da OGR YOU entro la fine di gennaio. L’elenco finale dei partecipanti verrà pubblicato sul sito OGR entro il 10 febbraio.
Per maggiori informazioni: www.ogrtorino.it/updates [email protected]
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OGR YOU presenta "Black Med"di Invernomuto.
Il ciclo OGR YOU continua, il 9 ottobre alle ore 18, in Sala Duomo, con una speciale listening session del duo Invernomuto dal titolo "Black Med", prima tappa di un omonimo progetto debuttato a Palermo in occasione di Manifesta 12.
Gli artisti (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi; vivono e lavorano tra Milano e Vernasca (PC)) ne riassumono così i contenuti:
“Il Mar Mediterraneo, un tempo percepito come un’entità capace di aprire a scambi e comunicazioni, è diventato oggi lo scenario di accesi contrasti geopolitici. Zona eternamente critica, è campo di battaglia tra identità che sono sempre più complesse. Sono le tracce sonore che emergono dal Mediterraneo, dalle parole dello studioso Iain Chambers, che “resistono alla rappresentazione e propongono un’economia affettiva […] intrinsecamente diasporica.”
Tutti gli appuntamenti di OGR YOU, a cura di Barbara Casavecchia in collaborazione con Sergey Kantsedal, sono gratuiti e aperti al pubblico. Il giorno dopo, Eva e Franco Mattes saranno impegnati nel workshop a porte chiuse con i 15 partecipanti a OGR YOU Club.
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