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primepaginequotidiani · 1 month ago

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PRIMA PAGINA La Repubblica di Oggi giovedì, 24 ottobre 2024

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viaggiotenerife-blog · 7 years ago

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CONCLUSIONI:

Il viaggio è stato bellissimo e lo consigliamo vivamente indipendentemente dall’età; lo sforzo fisico sicuramente c’è ma le difficoltà sono a mio avviso più psicologiche (dovere stare in bici praticamente tutti giorni per 6 o più ore richiede volontà e perseveranza). Il viaggio è molto lungo e quindi il meteo va sempre consultato e considerato prima di ogni tappa: se possibile evitare i mesi piovosi; noi siamo stati superfortunati avendo avuto solo 1 giorno di vera pioggia; non fosse stato così non so se ce l’avremmo fatta. Considerare sempre che a volte il treno ti può aiutare. Noi, vista l’età di ultra cinquantenni, abbiamo sempre soggiornato in hotel cercati volta per volta su Booking.com o Airb&b e mangiato in ristorantini stando attenti a contenere il costo: alla fine abbiamo speso circa € 130 al giorno tutto compreso (alcuni luoghi anche se a pagamento non si possono non vedere; es: Cattedrale di Cordova). Consigliamo di partire al mattino presto perché al pomeriggio si alza sempre un po’ di vento e dopo pranzo la stanchezza si fa sentire. Portare medicinali tra cui assolutamente degli antinfiammatori (Aulin), antibiotici a largo spettro (Augmentin 1 gr), cerotti,tipo Fixomul, 1 benda elastica, qualcosa per dormire (Lorazepam) perché l’adrenalina a fine giornata si fa sentire e impedisce a volte di prendere sonno. Giorni totali del viaggio: 24 Tappe percorse: 22 Giorni di riposo: 2 (assolutamente necessari) Km percorsi: 2268 Media km a tappa: 103 Tappa più lunga: 150 km Tappa più corta: 44 km Mezzi utilizzati: 2 trekking e-bike winora yucatàn x 20 con batteria da 500 Wh + 2 batterie di riserva (utilizzate solo in 1 tappa): alla fine è stata un’ottima scelta a parte qualche rumorino sui freni disco anteriori. Io ho utilizzato per il 70% del viaggio il motore yamaha in modalità eco+ mentre Lorenza in quella eco e questo ci ha permesso di fare anche 140 km con una sola batteria nonostante il peso non indifferente del carico (Lorenza circa 12 kg e io 20 kg).

Indumenti portati considerando che il nostro viaggio si è svolto in ottobre: - 1 pantaloncino da bici corto, 1 a 3/4 e 1 lungo - 1 maglietta da bici a maniche lunghe, 1 a maniche corte medio peso e 1 leggera - 2 paia di calze da ginnastica - 1 paio di scarpe runner medio peso - Sottocasco (ritengo indispensabile) - Collare antivento - Guanti - Occhiali da sole - Crema solare - 1 paio di pantaloni Montura leggeri per tempo libero - 2 magliette tecniche per tempo libero - 1 pile leggero + 1 pile pesante per tempo libero - 1 guscio leggero North Face - 1 gilet tecnico antivento - 2 paia di mutande e 2 paia di calze per tempo libero - Scarpe superleggere per tempo libero - 1 pantaloncino e 1 maglietta pigiama - 1 ciabatte leggere - Soprapantaloni antipioggia - Poncho leggero antipioggia - 1 costume da bagno - 1 telo/asciugamano grande tecnico - Beauty al minimo e spazzola - Farmaci vari

- attrezzi per bicicletta e ricambi vari (maglie catena, slim fast, camere d’aria, guanti lavoro, forbici, lubrificante, pompa, siringa 60 ml, cacciavite, tendicatena, ecc.)

UN MIO PENSIERO: Ho conosciuto Lorenza nel 1997; all’ epoca vivevo a Milano in un triste bilocale accanto alla clinica dove facevo l’anestesista. Avvenne in Versilia nella mia casa dove trascorro da sempre lunghi periodi. Quella sera ci trovavamo in un noto locale della zona con amici e, tutte e due annoiati, ci ritrovammo a parlare come tra persone che si sono appena conosciute. Mi colpì la diversità rispetto alle mie amiche solite: look più sportivo, trucco appena accennato e quel tocco di semplicità che mi è sempre piaciuto nelle donne.

Mi sembrò esserci del feeling tra noi e quella sera andai a dormire contento. La nostra storia iniziò qualche mese dopo e da allora sono ormai passati più di 20 anni pieni di emozioni e felicità. Non abbiamo avuto figli e quindi siamo stati solo noi due insieme praticamente sempre: ancora oggi a volte ci domandiamo come sia possibile ciò senza mai una crisi o dei dubbi o, ancora peggio, la noia ma la risposta è semplice: ci amiamo ma soprattutto ci rispettiamo. Inoltre condividiamo le stesse passioni e questo credo sia essenziale in ogni tipo di relazione amorosa o meno. Da allora abbiamo realizzato molti nostri sogni: ci siamo sposati e poi, amando tutte e due la montagna, ci siamo trasferiti in Valle D’Aosta in una baita isolata che possedevo da alcuni anni ma che nessuna fidanzata precedente aveva mai apprezzato. Per 15 anni abbiamo sciato, arrampicato, fatto sci alpinismo, passeggiate, mountain bike e chi più ne ha più ne metta: alla fine ho pagato il conto e così oggi i tanti acciacchi mi hanno obbligato a cambiare stile. Qualche anno fa visitammo Gran Canaria a Natale: passammo una bellissima vacanza che decidemmo di ripetere. Nel frattempo non potendo più sciare come prima e inoltre stufo dello stress da lavoro piano piano iniziammo a discutere sul fatto che che avremmo potuto provare a vivere a Tenerife: è da lì che è nata l’idea del nostro viaggio in bicicletta . Gli amici pensano che nel nostro rapporto Lorenza sia una vittima, una poveretta che deve subire ,dicono loro, le mie assurde manie ma la realtà è ben diversa: è lei la mente di tutte le nostre avventure e io sono felicissimo che sia così! Ma allora la vittima sarei io? Lorenza dice che tutti hanno un proprio cammino che prima o poi e inevitabilmente li condurrà dove devono andare; forse è così o forse sono solo stato tanto tanto fortunato. In ogni caso grazie amor mio. Alberto

#amore #avventura #mare #oceano #camargue #costa brava #bici

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frontiera-rieti · 7 years ago

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Scala in montagna e scrive racconti Erri De Luca. Assomiglia sempre più all’Ombra della sera, la nota statuetta votiva etrusca, o ad una scultura di Giacometti. Dopo un’arrampicata in falesia a Ferentillo, ha incontrato sabato 4 novembre oltre 300 persone venute ad ascoltarlo ad Amatrice grazie all’evento organizzato dal CAI di Amatrice nel programma di “Montagne in movimento”, con il patrocinio del Comune di Amatrice e il sostegno di Montura e Reale Mutua.

Incalzato da 21 domande, secche, pertinenti e profonde rivolte dagli studenti delle IV e V classi dei licei (Artistico di Rieti, Scientifico di Amatrice e di Rieti) partecipanti al progetto “Adotta uno scrittore”, l’autore di tanti libri tradotti in ben 33 paesi del mondo ha incantato il pubblico venuto dal Nord e dal Centro d’Italia per ascoltarlo nel palazzetto dello sport tirato a lucido, in una splendida giornata di sole.

Presenti all’evento, oltre alle Autorità locali (tra queste il Vescovo Mons. Domenico Pompili, la Consigliera del Comune di Amatrice Mara Bulzoni, il Dirigente Scolastico Provinciale Giovanni Lorenzini, il Consigliere della Regione Lazio Daniele Mitolo), la scuola soprattutto, nella sua filosofia di mettere al centro lo studente. Tutto il pubblico è rimasto incantato dal dialogo serrato tra i giovanissimi seduti sul campo di gioco attorno ad una corda da cui pendevano libri dello scrittore: Erri è restato sempre in piedi, disponibile, rilassato e sorridente. L’incontro ruotava attorno al tema di sfrattati dalle terre, di migranti e ritornanti, del flusso inarrestabile di persone e popoli che si spostano in cerca di un futuro migliore, come è sempre accaduto nella storia.

Ma non solo. È stata l’occasione per riflettere guidati da un altro punto di vista, quello di Erri De Luca, sui “mostri” e sui disastri della natura che mettono terrore. Partendo dalla lettura del suo ultimo successo editoriale Diavoli custodi, che ha appassionato i ragazzi incuriositi di come si costruisce un racconto e dal valore della parola, Erri De Luca servendosi di esempi concreti ha cercato di definire sentimenti, idee, modi di essere e desideri, dando voce a concetti come impegno, libertà, amore, successo, giustizia, fede; ha spiegato realtà oggettive come la natura montana e quella marina, che non sono confini o barriere ma “porte” di passaggi; ha spiegato che dal mare sono nate le Dolomiti, dai terremoti sono nate le montagne. E oggi dobbiamo saperci difendere dal sisma investendo su un piano che metta in sicurezza i territori più fragili, non spendendo soldi sugli F35 quando il sisma è distruttivo tanto quanto una guerra, un bombardamento.

Un lungo momento di commozione ha scosso il palasport quando lo scrittore ha recitato la celebre preghiera laica “Mare nostro”, seguito poi da Caterina Mozzetti che ha letto la traduzione del testo poetico scritta da Leonardo Fari, studente autistico. Entrambi sono due studenti del Liceo Artistico che hanno partecipato al progetto “Adotta uno scrittore” che prevede la lettura di testi di noti autori viventi , discussione in classe e un faccia a faccia dal vivo con gli stessi. Leonardo ha condensato in poche frasi inanellate come una struggente ninna nanna quella concretezza che sta dietro alle metafore dello scrittore. Nel luogo dell’evento figuravano alcuni disegni e foto realizzati liberamente dagli allievi e ispirati alle frasi celebri di Erri De Luca. A corredo, anche il lavoro di progettazione grafica delle nuove etichette del produttore caseario di Amatrice “Il Testardo” per la sua nuova linea di formaggi; far ripartire le attività montanare del territorio è una delle priorità del Comune di Amatrice.

Ma per la scuola è stato importantissimo anche l’incontro della mattina, quando il folto gruppo dei ragazzi, un’ottantina, hanno incontrato per la prima volta ad Amatrice i loro coetanei del Liceo Scientifico di Amatrice accompagnati dai rispettivi docenti, dalla Preside Stefania Santarelli e dalla ex rappresentante del Consiglio d’Istituto Daniela Malfatti. Toccante il percorso denso di riflessioni tra le case ancora in macerie, quasi bombardate e segnate dai brandelli di vita di oggetti penzolanti dalle stanze: guidati dall’attuale Presidente del CAI di Amatrice Franco Tanzi e dal consigliere Marco Salvetta che hanno entrambi vissuto quella notte del 24 agosto come residenti di Amatrice e soccorritori del Soccorso Alpino, i ragazzi hanno fatto un’esperienza che resterà incisa nella loro anima. Hanno poi donato agli studenti di Amatrice i lavori coloratissimi per decorare le loro aule scolastiche, un progetto che si è concluso lo scorso anno (DECOR AMATRICE), sostenuto dalla Fondazione Varrone. A proposito dell’atto del dono, hanno potuto vedere il film tratto dal libro di Erri De Luca Il turno di notte lo fanno le stelle, che tratta del dono di un cuore nuovo e del ritorno alla vita del protagonista arrampicatore che subisce un trapianto. Un giorno davvero di “Buona scuola” per tutti.

Erri De Luca racconta di giovani ad Amatrice i suoi "Diavoli custodi" -------------------- Incalzato da 21 domande, secche, pertinenti e profonde rivolte dagli studenti delle IV e V classi dei licei l’autore ha incantato il pubblico. Scala in montagna e scrive racconti Erri De Luca. Assomiglia sempre più all’Ombra della sera…

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primepaginequotidiani · 1 month ago

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