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#nuovo tour
a7xitalia · 1 year
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Annunciato il tour americano e canadese 2023
La band ha appena annunciato la prima leg del Life is But a Dream tour che si terrà tra America e Canada il prossimo luglio ed agosto. In apertura ci saranno gli Alexisonfire. We’re stoked to announce the first leg of our Life Is But A Dream… North American Tour • July 18 through August 7 • with special guest @aof_official. @DeathbatsClub members can unlock exclusive 1st access to request…
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umbriajournal · 2 years
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Max Gazzè annuncia nuovo tour tra Italia ed Europa, anche Assisi Il teatro è la casa di tutte le storie e questa sarà la mia
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affogonellamarmellata · 5 months
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micro961 · 8 months
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Il cantautore “KEYS” presenta le date del suo “Live Tour”
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Andrea Ottavini, in arte KEYS, è un cantautore, pianista, compositore e producer di Ascoli Piceno, vincitore del Premio “Nuovo Imaie” alle finali nazionali del “Il Cantagiro” edizione 2022. L’artista realizzerà un live tour di 6 tappe nelle Marche, Umbria e Lazio dal 20 Gennaio al 27 Febbraio 2024.
Un percorso live che farà conoscere ad un vasto pubblico non solo la sua musica ma anche l’intero lavoro artistico che sta alle spalle. Il Tour è un progetto realizzato con i fondi dell’articolo 7 L. 93/92 del Bando Nuovo Imaie 2021/2, che mira a promuovere il settore musicale, soprattutto per l’attività concertistica e le esibizioni dal vivo di artisti emergenti, individuati tra i vincitori di Premi e/o Concorsi canori di qualità, tra i quali appunto troviamo “Il Cantagiro” che, per il suo valore storico ed artistico, è rientrato tra i progetti finanziabili. L’Istituto Imaie sostiene, attraverso un contributo, gli operatori che danno spazio e opportunità a talenti emergenti, con riguardo agli interpreti esecutori e in particolare alla presentazione di un repertorio “inedito” e “originale”. E KEYS rappresenta uno degli esempi più virtuosi di questa motivazione, il cui genere musicale è basato sulla sperimentazione, con l’intento di abbattere certe etichette acquisite: in ogni brano, sonorità rock e pop si mescolano alla musica classica, al blues, all’elettronica, al cantautorato. Il tutto come servizio e mezzo di racconto, così come accade nell’opera (progressive rock) e nel musical, generi ai quali spesso viene associata la sua produzione.
Nel suo ultimo album “#Provadiesistenza”, riassume un viaggio sonoro attraverso le emozioni, dimostrazione inequivocabile del nostro essere “vivi, pensanti e creatori”. Le canzoni invitano alla riflessione, grazie ai testi che affrontano temi diversi: parlano di sogni e speranze da ritrovare (come in “Etere”, brano presentato al Cantagiro 2022 insieme a Jacopo Sabbatini), di amore nel senso di attrazione ed imbarazzo (in “Cose Da Dirti”) o come valore universale (“Immortali”). C’è anche il tema del dolore intimo (come nella ballad “Impossibile”), nostalgico (“Bianche Pagine”) o più ampio (la tematica di guerra ed autodistruzione dell’aggressiva “Il Velo”). Durante i live, KEYS porterà sia il repertorio di propria produzione che quello di “cover” di famosi autori, esibendosi nella maniera in cui la sua musica nasce: pianoforte e voce, creando un’atmosfera unica di vere e proprie “ confidenze musicali” che raccontano la storia di chi negli anni ha compiuto scelte, è caduto e si è rialzato con una nuova consapevolezza.
Le tappe del Live Tour sono organizzate dalla società “DRB Srl” di Beniamino Chiappetta, agenzia di booking e management, il cui programma prevede le seguenti prime date per il mese di Gennaio ed inizio Febbraio 2024: 20 Gennaio 2024 “Hotel Universo” Via Vecchia Fiuggi, 211 - Fiuggi (FR) 26 Gennaio 2024 “Mister Hyde Pub” Via Nursina, 11 - Spoleto (PG) 27 Gennaio 2024 Location “Mathreex Center “ - Via Flaminia Km 186 - Gualdo Tadino (PG) 28 Gennaio 2024 “Stazione Birra” - Via Placanica, 172 - Roma 2 Febbraio 2024 “Osteria e Botteghe Francescane “ - Piazza San Francesco - Ascoli Il tour si concluderà con un’ultima data prevista a febbraio.
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assowebtv · 2 years
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MUSICA: BRUCE SPRINGSTEEN FUORI CON NUOVO DISCO
MUSICA: BRUCE SPRINGSTEEN FUORI CON NUOVO DISCO
The boss Bruce Springsteen esce con un nuovo disco e propone una versione aggiornata“DO I LOVE YOU (INDEED I DO)” Il brano è il primo singolo estratto dall’atteso nuovo album  “ONLY THE STRONG SURVIVE” Da oggi su Youtube il video ufficiale e il brano in rotazione radiofonica in attesa del disco completo in uscita a Novembre
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diceriadelluntore · 15 days
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Storia Di Musica #340 - INXS, Kick, 1987
La band di oggi, a metà anni '80, era tra le più famose del mondo. Ma credo che anche all'epoca pochissima sapessero che il nucleo centrale di questo gruppo australiano fosse formato da tre fratelli. tutto inizia a Perth, nel 1979: i fratelli Farris, Tim, Andrew e Jon che avevano già un gruppo dal nome, inequivocabile, di The Farris Brothers, aggiungono al nucleo fondativo Kirk Pengilly, Garry Beers e un cantante, amico di liceo di Tim, Michael Hutchens. Si spostano a Sydney, dove cambiano nome in INXS ( da leggere come "In Excess") dove ottengono un contratto con una piccola etichetta indipendente, la Deluxe, con cui pubblicano il primo singolo, Simple Simon. Erano gli anni della pulizia dal rumore del punk, dell'arrivo della elettronica "dolce" e della new wave. È in questo solco che la band si muove, ma si apre in maniera piuttosto originale al funk e a piccoli innesti dance. All'inizio concentrano le energie nella nativa Australia, dove ottengono un buon successo con il loro primo disco, del 1980, intitolato INXS, che si ripete nel 1981 con Underneath The Colours, con la prima hit, una cover di un classico della musica australiana coverizzato, The Loved One, successo del 1966 dei The Loved Ones. Nel 1982 tentano il grande salto. Vanno in Inghilterra, dove li scrittura la WEA e la Atlantic li distribuisce negli Stati Uniti. Shabooh Shoobah del 1982 ha il primo singolo di successo mondiale, Don't Change, e il seguente tour internazionale al seguito di The Kinks e Adam And the Ants li fa conoscere in mezzo mondo. Nel 1984 ancora maggiore successo ottiene The Swing, trascinato dal singolo Original Sin, prodotto da Nile Rodgers. Il successo è sempre crescente: nel 1985 partecipano da Sydney al Live Aid, nel 1986 suonano con i Queen alla Royal Albert Hall, Hutchens addirittura esordisce come attore protagonista in Dogs In Space, film che lo vede interpretare Sam, il frontman avvezzo alla sostanze di una band post punk nel 1978 a Melbourne.
Dopo un tour lunghissimo, e con il management che ne programma uno nuovo in Europa, la band torna in studio. Guidati dal produttore Chris Thomas, uno dei grandi produttori inglesi (a lavoro con The Beatles, Pink Floyd, Procol Harum, Roxy Music, Badfinger, Elton John, Paul McCartney, Pete Townshend, Pulp, The Pretenders) le prime prove avvengono addirittura nella spettacolare Sydney Opera House. Il suono è più maturo, gli innesti da altri generi eclettici, i riff invidiabili e la voce di Hutchens è ormai una garanzia. Thomas però vorrebbe più canzoni, anche in previsione dell'atteso e imminente tour europeo, quindi manda Hutchens e Andrew Farris a Honk Kong, dove i due acquistarono un appartamento. Un giorno, mentre è in attesa di un taxi, a Andrew viene in mente una melodia, proprio mentre il taxi è arrivato. Chiede al tassista di aspettarlo cinque minuti, ma lui sale nel suo appartamento, scrive e registra i demo di una canzone, la riporta sulla cassetta e 45 minuti dopo, nonostante la furiosa cazziata del tassista, la porta a Hutchens che lo aspettava in un bar, e in dieci minuti ne scrive il testo, per quello che sarà il singolo di apertura, e hit mondiale, del nuovo disco.
Kick esce il 19 ottobre del 1987, un mese prima, il 21 Settembre, fu preceduto da quella canzone: Need You Tonight, dal ritmo funky, la voce sensuale di Hutchens e un bellissimo video musicale (che vinse nel 1988 5 MTV Video Music Awards) trascinano il brano in cima alle classifiche (primo negli Stati Uniti e secondo in Gran Bretagna) e proietta il disco e la band in una nuova dimensione. Tutte le canzone sono scritte dal duo Hutchens - Andrew Farris, che mediano tra il suono molto funk dei primi dischi a quello mainstream rock dei primi dischi a distribuzione internazionale. Più che altro, hanno il tocco magico di scrivere canzoni che diventano famose per come rimangono in testa: New Sensation, Devil Inside, Mystify, la toccante Never Tear Us Apart, la ripresa di The Loved One ne fanno un disco di grande qualità e di grande successo, con una serie di ganci musicali memorabile. Il disco venderà milioni di copie e li fa diventare rockstar.
Arriveranno anche al Festival di Sanremo del 1988, però perdono il tocco magico: nonostante tour seguitissimi, in studio perdono la magia e X (1990) e Welcome To Wherever You Are (1992) sono accolti con freddezza e non regalano grandi canzoni. Parallelamente, Hutchens diventa molto più famoso dell'intera band, complice anche la relazione con Paula Yates, giornalista musicale famosa per le sue interviste particolari fatte in programmi come The Tube o The Big Breakfast, dove intervistava gli artisti in un letto e dal 1986 al 1996 moglie di Bob Geldof. Hutchens pensa ad una carriera solista, ma il 22 novembre del 1997 viene trovato morto impiccato in una camera di Hotel in Australia. In un primo momento si scatenano le voci incontrollate di un tragico gioco erotico, in seguito un'inchiesta medico legale, contestata da Yates, accerta che la morte del cantante è suicidio, cosa che non interrompe minimamente il gossip sulla vicenda.
La band, scossa dall'accaduto, sostituirà per un tour celebrativo Hutchens con Terence Trent D'Arby (che fu amante di Paula Yates quando era ancora sposata con Bob Geldof), inaugurando il nuovo stadio Olimpico di Sydney, e nel 2000 alla chiusura dei Giochi Olimpici nella città australiana del 2000. La band continuerà in maniera discontinua anche a suonare dal vivo fino al 2012, ma senza mai arrivare alla qualità di questo disco. Ci sono da raccontare ancora due aneddoti: Hutchens era probabilmente molto simpatico, perchè era amico di tantissimi musicisti. Simon Le Bon dei Duran Duran, scrisse per lui prima della sua morte, Michael, You've Got A Lot To Answer For dall'album Medazzaland del 1997, canzone che Le Bon non è mai riuscita a cantare dal vivo per l'emozione. E Bono dedicò all'amicizia con Hutchens un brano molto famoso, Stuck In A Moment You Can't Get Out Of, da All That You Can't Leave Behind del 2000, che immagina un impossibile dialogo tra i due con Bono che cerca di convincere Hutchens a non farlo:
I never thought you were a fool
But darling, look at you
You gotta stand up straight, carry your own weight
These tears are going nowhere, baby
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vividiste · 2 months
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Questa è una bellissima lettera di Fiona Apple, che spiega ai suoi fan perché deve posticipare una data del concerto. Sono impressionato da come sia stata in grado di prendere la decisione di scegliere l'amore rispetto alla carriera. Il mondo ha davvero bisogno di più di questo. Godetevi la storia...
Sono le 18 di venerdì, e sto scrivendo a qualche migliaio di amici che non ho ancora incontrato. Sto scrivendo per chiedere loro di cambiare i nostri piani e incontrarci un po' più tardi.
Ecco il punto.
Ho un cane, Janet, e lei è malata da circa 2 anni, poiché un tumore è rimasto inattivo nel suo petto, crescendo molto lentamente. Ora ha quasi 14 anni. L'ho presa quando aveva 4 mesi. Avevo 21 anni allora — ufficialmente adulta — e lei era la mia bambina.
È un pitbull, ed è stata trovata a Echo Park, con una corda intorno al collo e morsi su tutte le orecchie e il viso.
Era il cane che i combattenti usavano per aumentare la fiducia dei contendenti.
Ha quasi 14 anni e non l'ho mai vista iniziare una lotta, mordere o anche solo ringhiare, quindi capisco perché l'abbiano scelta per quel ruolo terribile. È una pacifista.
Janet è stata la relazione più costante della mia vita adulta, e questo è un fatto. Abbiamo vissuto in numerose case, e ci siamo unite a qualche famiglia improvvisata, ma alla fine siamo sempre state solo noi due.
Dormiva nel letto con me, con la testa sul cuscino, e accettava il mio viso isterico e lacrimoso nel suo petto, con le sue zampe intorno a me, ogni volta che avevo il cuore spezzato, o ero abbattuta, o semplicemente persa, e col passare degli anni, mi ha permesso di prendere il ruolo del suo bambino, mentre mi addormentavo, con il suo mento appoggiato sopra la mia testa.
Era sotto il pianoforte quando scrivevo canzoni, abbaiava ogni volta che cercavo di registrare qualcosa, ed era in studio con me, tutto il tempo in cui abbiamo registrato l'ultimo album.
L'ultima volta che sono tornata dal tour, era vivace come sempre, ed è abituata a che io sia via per qualche settimana, ogni 6 o 7 anni.
Ha la malattia di Addison, il che rende più pericoloso per lei viaggiare poiché ha bisogno di iniezioni regolari di Cortisolo perché reagisce allo stress e all'eccitazione senza gli strumenti fisiologici che ci impediscono letteralmente di andare in panico fino alla morte.
Nonostante tutto questo, è gioiosa e giocosa senza sforzo e ha smesso di comportarsi come un cucciolo solo circa 3 anni fa. È la mia migliore amica, mia madre, mia figlia, la mia benefattrice, ed è lei che mi ha insegnato cos'è l'amore.
Non posso venire in Sud America. Non ora. Quando sono tornata dall'ultimo tratto del tour negli Stati Uniti, c'era una grande, grande differenza.
Non vuole nemmeno più fare passeggiate.
So che non è triste per l'invecchiamento o la morte. Gli animali hanno un istinto di sopravvivenza, ma un senso di mortalità e vanità, non ce l'hanno. Ecco perché sono molto più presenti delle persone.
Ma so che si sta avvicinando il momento in cui smetterà di essere un cane e inizierà invece a far parte di tutto. Sarà nel vento, nel suolo, nella neve, e in me, ovunque io vada.
Non posso semplicemente lasciarla adesso, per favore capite. Se me ne vado di nuovo, temo che morirà e io non avrò l'onore di cantarle per farla addormentare, di accompagnarla fuori.
A volte mi ci vogliono 20 minuti solo per decidere quali calzini indossare per andare a letto.
Ma questa decisione è stata immediata.
Queste sono le scelte che facciamo, che ci definiscono. Non sarò la donna che mette la carriera davanti all'amore e all'amicizia.
Sono la donna che resta a casa, a cucinare tilapia per la mia cara, vecchia amica. E la aiuta a sentirsi a suo agio, confortata, sicura e importante.
Molti di noi oggi temono la morte di una persona amata. È la brutta verità della vita che ci fa sentire terrorizzati e soli. Vorrei che potessimo anche apprezzare il tempo che giace proprio accanto alla fine del tempo. So che sentirò la conoscenza più travolgente di lei, della sua vita, e del mio amore per lei, negli ultimi momenti.
Devo fare del mio meglio per essere lì per questo.
Perché sarà l'esperienza più bella, più intensa e più arricchente della mia vita che abbia mai conosciuto.
Quando morirà.
Quindi resto a casa, e ascolto il suo russare e ansimare, e mi godo il respiro più paludoso e terribile che sia mai emanato da un angelo. E chiedo la vostra benedizione.
Ci vediamo presto.
Con affetto,
Fiona❤
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officialpenisenvy · 2 months
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continuano a spuntarmi nel feed delle notizie articoli sul nuovo tour del figlio di fabrizio de andré e giuro che ogni cosa che sento su sto cristiano è borderline clinicamente da complesso di elettra
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fashionbooksmilano · 11 months
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Collezioni Straordinarie
Marin Montagut
L'ippocampo Edizioni, Milano 2023, 240 pagine, 21x28,5 cm, Cartonato con sovraccoperta, ISBN 9788867228461
euro 29,90
email if you want to buy [email protected]
Nei suoi viaggi, Marin Montagut ha incontrato celebri antiquari e semplici appassionati che lo hanno sedotto con collezioni d’ogni genere, disseminate per la Francia, da Avignone a Parigi. Il suo nuovo libro è un tour attraverso queste insolite raccolte, fra pareti fitte di dipinti e antichi ex voto, spazi gremiti di canestri e ceste in vimini, caraffe ottomane e obelischi in pietra dura, madonne policrome e cagnolini bobblehead… Un percorso straordinario in dieci tappe, dove migliaia di oggetti creano moderne, fantasmagoriche Wunderkammer, fra bellezza, bizzarria e fanciullesca curiosità. Marin Montagut è un illustratore e designer francese. Con il marchio omonimo, crea oggetti decorativi per la sua boutique parigina. È autore di Sotto i tetti di Parigi (con Ines de la Fressange; L’ippocampo, 2018) e di Ricordi di Parigi. Botteghe e atelier di una volta (L’ippocampo, 2021). Ha collaborato con prestigiosi marchi francesi, fra i quali il Café de Flore, la Comédie-Française, lo Château de Versailles e il Ritz di Parigi.
02/11/23
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dreamers-queen · 8 months
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Riccardo annunciaci il nuovo tour di Notre Dame de Paris
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mezzopieno-news · 6 months
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UN NUOVO RUOLO DELLE DONNE IN AFRICA: GUIDE DEI PARCHI
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Sempre più donne in Africa scelgono di lavorare come guide turistiche nei grandi parchi nazionali del continente. Un lavoro che da sempre è stato appannaggio degli uomini ma è proprio il settore turistico quello all’interno del quale le donne stanno iniziando a farsi strada.
In Botswana un numero crescente di donne sceglie il mestiere di poler, guide specializzate a trasportare i turisti sulle canoe mokoro nel Delta dell’Okavango, il secondo più grande delta fluviale interno del mondo, dopo quello del Niger. Un mestiere che richiede una combinazione impegnativa di equilibrio e forza fisica, nonché una conoscenza approfondita della fauna selvatica. Più del 90percento di polers sono infatti uomini ma con grande tenacia queste donne stanno cambiando il volto delle guida turistiche dell’Africa. Una battaglia quelle donne in Botswana partita nel 2004 quando la guida senior Florence Kagiso è stata la prima donna in tutta l’Africa a diventare guida turistica. Kagiso ha sfidato tutti gli stereotipi aprendo il varco in quello che da sempre sembrava essere un mestiere proibito. Sempre in Botswana c’è il Chobe Game Lodge, una struttura in cui lo staff è composto prevalentemente da donne, comprese le guide turistiche.
Il tour operator Safari African Bush Camps nel 2021 ha invece lanciato un programma di formazione per guida turistiche dedicato alle donne, programma che sta avendo un grande successo. In Tanzania, nelle pianure del Serengeti in Tanzania, il Dunia Camp di Asilia Africa è stato acclamato come uno dei primi safari camp africani gestiti interamente da donne. Piccoli passi che uno dopo l’altro disegnano un percorso solcato da donne coraggiose.
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Fonte: BBC; National Geographic; foto di Colin Watts
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nicoscheer · 5 months
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The reel
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Miles Kane in Italy = looking even more like a gay uncle 👑👑🥰 I look at this and hear “eyy 🤌🏽 ragazzi”
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X (she also highlighted a short video of when he arrived at the venue and promptly bent to pet the resident dog)
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This screams Italian
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Baggio
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louisupdates · 2 years
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RadioAirplay_It: @Louis_Tomlinson torna in #radio con il nuovo singolo #writtenalloveryourface fuori ovunque da domani 10 marzo!
#NewSingle #Onair
📻#radiodate-radiodate.it/radio-date/lou…
#NewMusicFriday
@BMG @LTItalia
[@Louis_Tomlinson is back on #radio with new single #writtenalloveryourface out everywhere from tomorrow March 10th!]
Radiodate.it Article:
The international success of Louis Tomlinson continues, which will see his documentary “LOUIS TOMLINSON. ALL OF THOSE VOICES”, distributed in Italian theaters on March 22 with a special preview and to follow on March 25 and 26 for a weekend dedicated to music. Pre-sales are already open and the list of theaters is published on nexodigital.it and on allofthosevoices.com, where all the most up-to-date information on the film will always be available.
With this occasion and with already over 15 million streams, the third single "Written All Over Your Face" will be promoted, taken from his album "Faith In The Future" (BMG), which entered directly into the TOP 3 of the FIMI/GfK TOP OF THE MUSIC ranking of albums and in FIRST PLACE in the ranking of best-selling VINYLS (data released by FIMI/GfK Italia).
“LOUIS TOMLINSON. ALL OF THOSE VOICES”, directed by Charlie Lightening, offers a realistic look at Louis Tomlinson’s musical journey. Eschewing the glossy effect that characterizes some celebrity documentaries, this film offers audiences an intimate, no-nonsense insight into Louis' life and career. Through never-before-seen 'home' footage and behind-the-scenes access to Louis' sold-out 2022 world tour, “Louis Tomlinson. All Of Those Voices” offers a unique perspective on what it means to be a musician in today's fast-paced world. From the highs of superstardom to the lows of personal tragedy, Louis' story is one of resilience and determination. The film explores his journey from One Direction member to solo artist, capturing the challenges and triumphs that have defined his path. Following the acclaimed release of his debut album 'Walls' and his 2022 chart-topping album 'Faith In The Future', the film shows a side of Louis fans have never seen before as he grapples with the pressures of fame and the weight of his voice.
Louis will be back on tour, with two dates also in Italy: October 8 at the Pala Alpitour in Turin and October 9 at the Unipol Arena in Bologna.
https://louis-tomlinson.com
www.facebook.com/louis.tomlinson
https://twitter.com/Louis_Tomlinson
www.instagram.com/louist91/
https://www.tiktok.com/@lthqofficial
https://www.youtube.com/channel/UCBSxVE6JoMg0WXvpm47OS3g
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danzameccanica · 7 months
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Ammettiamolo, The Principle of Evil Made Flesh non è il mio album preferito dei Cradle of Filth e forse è anche quello che fino al Duemila è nel gradino più basso del podio. Anche se dietro questo album si sono nascosti tutti i detrattori dei Cradle, me compreso, e lo hanno alzato come l’unico vessillo degno di nota della band di Suffolk in realtà è un album davvero interessante ma acerbo. I Cradle of Filth (assieme ai Dimmu Borgir) sono stati coloro che hanno utilizzato per primi la tastiera come uno strumento a tutti gli effetti nel black metal. E con questo intendo utilizzarla come se fosse una voce o una chitarra e non relegarla solo al compito di amalgamare gli altri strumenti. Anche; ma non solo. Prima ancora di essere stati messi sotto contratto i Cradle of Filth hanno regalato all'Inghilterra un incredibile tour con gli Emperor a luglio del 1993, prima ancora che Faust fosse imprigionato. "Darkness Our Bride" ci proietta in un mondo che nel 1994 era davvero inedito, fatto di atmosfere gotiche, di ispirazioni letterarie ottocentesche, di testi in rima e in inglese antico.
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Le urla lancinanti di Dani (spingendo agli estremi Burzum) e il drumming iper-ossessivo di Nicholas sono forse le cosa che si notano di più al primo ascolto. Ma poi, il songwriting in generale, con tanti riff e diverse strutture prese dall’heavy metal, dalla NOBHM ma passata al tritacarne. L’omonima traccia è famosa per le sue cavalcate, per questo nuovo modo di fare black metal che in realtà ha tutta la velocità e l’adrenalina del death, del thrash e, di nuovo, dell’heavy. Le chitarre che fischiano in "The Forest Whispers my Name", i riff più gravi di matrice death metal si fondono coi power chords e con altri in tipico stile Darkthrone o Immortal (al minuto 4:00 ditemi se non sembrano i fratelli bastardi degli Iron Maiden !!!). Ma l’estrema varietà dell’andamento dei brani, i diversi registri della voce di Dani, le voci femminili e i continui inserti di piano e synth creano per la prima volta qualcosa di teatrale, complesso, estremamente dinamico. In tutto The Principle of Evil Made Flesh non c’è la tipica monumentalità o malinconia del black metla norvegese, ma piuttosto i vicini movimenti svedesi. Se non fosse per le accordature gravi del death metal, i Cradle si posizionerebbero davvero molto più vicino agli Edge of Sanity, agli Entombed o agli At the Gates piuttosto che ai vicini-di-stile Mayhem o Enslaved o addirittura gli Emperor, con cui hanno condiviso palchi e influenze. Ma Celtic Frost, Slayer, Venom e Possessed sono le band più riconoscibili spulciando i riff dei brani di questo album. Magistrale davvero unico il creare interludi di tastiera ("Iscariot", "One Final Graven Kiss"...) per calare l’ascoltatore ancora più all’interno del loro unico mondo fatto di horror, erotismo e sacrilegio. Alcuni fra questi frammenti da colonna sonora verrano inclusi in successive composizioni; ad esempio "A Dream of Wolves in the Snow" diventerà l’intro di "Queen of Winter Throned". "The Black Goddess Rises" (uno dei primi brani mai composti dalla band, fin dai demo) ha davvero diversi retaggi death ma ormai, in versione definitiva, diventa più mortifera e atmosferica. "Summer Dying Fast", uno dei brani più amati dei Cradle della prima ora (tanto che verrà ri-registrato una decina di anni più tardi) ha un andamento heavy dove chitarre e organo si spalleggiano duellando fra loro fino ad arrivare nel momento clou ed epico che è quello dell’assolo. Questo è forse l’unico momento malinconico e ipoteticamente contrassegnato da un epilogo, dove cala il sipario su questo debutto cruciale. Fra synth e violini scorrono i titoli di coda
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diceriadelluntore · 2 months
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Storia Di Musica #333 - Elvis Costello & The Attractions, Get Happy!!, 1980
Quando, in una sera del 1976, gli venne l’idea di presentarsi con un nome d’arte omaggio alla sua nonna, pensava forse che sebbene volenteroso, il suo vero, Declan Patrick Aloysious McManus, sarebbe stato preso per uno scherzo. Quella sera si presenta come D.P. Costello, che cambierà nel definito Elvis Costello, come omaggio al Re del Rock’n’Roll. Occhialoni alla Buddy Holly, look che esibiva orgogliosamente il suo essere fuori moda, a metà degli anni ’70 Costello è un giovane arrabbiato che ha le carte in regole per dire la sua, in modo interessante, oltre il nichilismo furbetto del punk. Quando Nick Lowe, suo amico e collaboratore, gli trova un ingaggio per la Stiff Records, lui non essendo in totale fiducia decise di non abbandonare il proprio posto da operaio nella ditta di cosmetici Elizabeth Arden (a cui dedicherà una stupenda canzone, I’m Not Angry). In effetti non erano tempi da cantautori, ma bastano i primi guizzi di My Aim Is True (1977) per sgombrare il campo: l’offensiva antifascista di Less Than Zero unite a doti melodiche di alto livello (la mitica Alison, suo pezzo culto) presentano al pubblico un nuovo modo di raccontare musicalmente i tempi. La seconda prova è ancora meglio: This Year’s Model (1978) lo vede insieme ai The Attractions, il gruppo di Stevie Nieve (alle tastiere) e Bruce Thomas (basso) e Pete Thomas (batteria, i due non erano parenti), e in un disco multiforme, dai testi lunghissimi, sciorina la sua bravura in canzoni stupende come I Dont’ Want To Go To Chelsea, Pump It Up (altro inno di quegli anni), Little Triggers e Night Rally. È richiestissimo e parte per Tour in Europa e Stati Uniti. Nelle pause delle date, scrive sull’onda dell’entusiasmo altre canzoni, che compongono il terzo disco in tre anni, Armed Forces (1979): segnato dallo stress e dai primi, evidenti eccessi di vita, è un disco ansiogeno e un po’ frettoloso, che alle belle e ormai garantite belle canzoni aggiunge riempitivi. Sarebbe tutto normale, ma le cose stanno prendendo una brutta piega: le dipendenze da alcool e droga lo rendono nervoso e aggressivo e durante il tour americano, a Columbus, in Ohio, si incontrò con Stephen Stills nel bar dell’Holyday Inn. Qui in preda a deliri alcolici sbiascica pesantissimi insulti razzisti a James Brown e Ray Charles, litiga fino alle mani con la cantante Bonnie Bramlett (che era diventata famosa nel duo con il marito Delaney & Bonnie) e vede in un attimo disintegrarsi la sua reputazione negli Stati Uniti. Ci furono ulteriori polemiche poiché la vicenda fu quasi semi oscurata dai giornali britannici. Le successive scuse in una goffa conferenza stampa non servirono a nulla. Torna in patria e nel 1979 produce il primo, storico, album degli Specials, fa l’attore in Americathon (semisconosciuto film di Neil Israel, dove Costello si esibisce cantando Crawling In the USA). Durante la produzione del disco degli Specials, scrive e suona da solo tutti gli strumenti per del nuovo materiale nei piccoli studi di registrazione Archipelago (scritto così) di Pimlico, nei sobborghi londinesi. Costello ha la necessità di dare un taglio al suono precedente e per il nuovo si ispira alla musica afroamericana degli anni ’60, allo ska, e ha tantissime cose da dire.
Get Happy!! (che esce nel 1980) prende il titolo dalla canzone omonima composta da Harold Arlen, con i testi scritti da Ted Koehler, negli anni ’30 del ‘900, che riprendeva un testo di tipo evangelico. Fu portata al successo da Judy Garland e negli anni è divenuto uno standard per centinaia di artisti. Registrato tra Londra e i Paesi Bassi, a Hilversum, prodotto da Nick Lowe e Roger Béchirian, è un disco-mondo dove Costello mette 20 brani, molti dei quali brevissimi, meno di 2 minuti. È una prova di amore per quella musica, e anche di liberazione in un certo senso (nonostante anche durante le sessioni perdureranno i problemi con alcool e droghe). Ci sono due cover: I Can't Stand Up For Falling Down di Sam & Dave e I Stand Accused dei Merseybeats come omaggio al mai abbandonato amore per il suono di Liverpool. Per il resto, l’enormità (per l’epoca dove esistevano solo i vinili) dei 18 pezzi rimanenti passano dagli omaggi fin troppo sfacciati (Temptation è in pratica la Time Is Tight di Booker T & The MG’s con un testo diverso),a canzoni stupende come Love Me Tender (che apriva il disco), Possession, King Horse fino ai capolavori come New Amsterdam elegia sulla selvaggia New York, High Fidelity, doloroso e drammatico affresco sulle delusioni dell’amore e Riot Act, canzone scritta sui fatti di Columbus. L’omaggio alla musica r’n’b è evidente nella copertina: dalla grafica e dai colori cari alla Stax di Memphis, vedeva tre foto identiche di Costello sfalsate in colori acidi, e aveva una particolarità: l’effetto vissuto del cerchio bianco proprio al centro, a imitare il consumo dell’uso eccessivo. Tra l’altro le prime edizioni avevano la scaletta scritta al contrario, con Riot Act primo brano e Love Me Tender ultima, e valgono di più nel mercato dei collezionisti.
Il disco all’epoca fu accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico: numero 2 in Gran Bretagna e un sorprendente numero 11 negli Stati Uniti. Negli anni il disco ha guadagnato ancora più favori, sottolineando la scelta niente affatto facile di Costello di distaccarsi sempre con intelligenza dai generi imperanti per la ricerca di una via personale alla sua necessità di musica. Scriverà un altro disco capolavoro, Imperial Bedroom (1982) che è una grande prova di pop d’autore, che aprirà le porte ad una nuova trasformazione verso un colto, raffinato, ma un po’ meno eccitante, modello di voce-pianoforte che diventerà il modulo classico della maturità costelliana. Ne ha fatta di strada in decenni quel tipo con gli occhialoni che prese in prestito dalla nonna il suo nome d’arte per la celebrità.
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gregor-samsung · 1 year
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" Durante un weekend a Roma eravamo stati invitati, insieme a un’altra mezza dozzina di persone, a cena da un mio amico, scrittore affermato, finalista allo Strega, un nome in voga tanto nei salotti culturali che in quelli politici. Si era da poco trasferito a Monti e ha voluto farci fare una visita guidata del nuovo appartamento, attraversando stanze dagli alti soffitti affrescati con librerie che occupavano intere pareti e quadri di pittori contemporanei nei corridoi. Nel corso del tour S. si è acceso una sigaretta, senza chiedergli il permesso. Lui l’ha fulminato con lo sguardo e gli ha intimato di fumarla su un balcone. Per prossimità sentimentale il suo biasimo sembrava riguardare anche me, sebbene io abbia finto di non coglierlo, mostrandomi indifferente al pallido incidente diplomatico. Ho lasciato che S. terminasse la sua sigaretta da solo affacciato sul panorama delle terrazze romane. Pochi minuti più tardi, nel corso dell’aperitivo, il nostro ospite si scusava per l’assenza di acqua calda in casa, spiegandoci che la caldaia era guasta e il tecnico che aveva promesso di passare a ripararla aveva spostato l’appuntamento al mattino seguente. Mentre noi sorseggiavamo i nostri drink, S. si è alzato dalla sua poltrona e gli ha chiesto di mostrargli dove fosse collocato l’impianto. Lui l’ha condotto in cucina. Ho sentito S. domandargli: «Hai mica un cacciavite?». Un quarto d’ora dopo la caldaia era di nuovo funzionante e il celebre scrittore guardava il mio compagno con l’ammirazione che si riserva ai genî incompresi. Adesso mi godevo il plauso che la prossimità sentimentale mi aveva fruttato. S. invece era tornato a bere il suo cocktail, indifferente all’elogio come lo era stato al rimprovero precedente. Le convenzioni sociali non sono mai state una sua priorità. "
Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori, 2023¹; pp. 115-116.
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