#nuov inizio
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foreverblondie23 · 9 months ago
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b4by-nuna · 1 year ago
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Voglio tornare a quella sera.. ❤️
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meteoroby · 10 months ago
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Nuvole e pioggia non molleranno facilmente la presa nemmeno con l'inizio della primavera meteorologica. Tra venerdì 1 marzo e il successivo weekend sono previste altre due perturbazioni, la seconda delle quali potrebbe risultare molto intensa
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marcogiovenale · 1 year ago
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oggi: intervista a mg su neutopia blog
Grazie a Davide Galipò e alla redazione di NeutopiaBlog per questa intervista: https://neutopiablog.org/2023/12/14/dal-ritorno-allordine-alla-vergogna-della-poesia-intervista-a-marco-giovenale/ fra i temi trattati: il “ritorno all’ordine” a fine anni Settanta e fino ai Novanta / inizio Duemila, la diversa situazione in Francia nello steso periodo, la “vergogna della poesia”, il digitale nel…
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ma-pi-ma · 5 days ago
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Auguri ai vostri sogni,
a quelli che devono ancora nascere,
all'immaginazione
che permette a noi stravaganti maestri di parole di far nascere nuove storie,
di inventare nuovi mondi
per toccare le corde delle vostre emozioni.
Auguri ai guerrieri, ai sognatori,
a chi ama le sfide e non ha paura,
a chi sente l'adrenalina della vita
quando una nuova opportunità
sta all'orizzonte,
a chi cerca e riesce
perché figlio di un forte credo.
A chi sceglie di vivere
nonostante le batoste,
a chi ha sorrisi nel cuore
e li dona a chi incontra
perché sa che accendere una luce
di un'altra anima
è Amore che si rigenera all’infinito.
Auguri per ogni giorno,
per ogni attimo,
in cui batte forte il cuore
perché finché batte a tal punto da sentirlo a fior di pelle
la morte è lontana.
Non perdete mai il senso delle vostre visioni,
solo così il vostro cuore vi porterà lontano.
Non buona fine, neanche buon inizio,
buon continuo in questo strepitoso cammino
che è la vita.
Cinzia Fiore Ricci
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diceriadelluntore · 8 months ago
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Storia Di Musica #326 - Tame Impala, Lonerism, 2012
L’edificio in copertina del disco di oggi (che ricordo è il fil rouge dei dischi di Maggio per questa rubrica) è un particolare di uno degli edifici dei Giardini di Lussemburgo di Parigi. È mostrato sovraesposto alla luce, un po' sfocato in una giornata soleggiata estiva, come potevano farlo le decine di migliaia di turisti in quel luogo quel giorno, ed è opera di Leif Podhajsky, grafico e artista visuale australiano, che decise di editarla proprio come se fosse una foto fatta quasi per caso, mancando il fuoco del soggetto. Con questa copertina, l’artista di oggi voleva esprimere la sottigliezza e spesso l’indifferenza dell’isolarsi contemporaneo, come simboleggia il cancello più a fuoco dell’edificio e del giardino di sfondo. Kevin Parker è stato sin da subito un tipo dalla fervente immaginazione e creatività. Australiano di Perth, sin da giovanissimo inizia a suonare in gruppi rock amatoriali, fin quando non ha un piccolo successo con i Dee Dee Dums, un rock duo dove lui canta e suona la chitarra e Luke Epstein la batteria. È quasi per scherzo che registra in maniera casalinga delle canzoni che pubblica su una pagina di MySpace (ode al leggendario social network), dando a questa idea il nome Tame Impala, in omaggio alla grande antilope africana. Sorprendentemente ottengono un successo per passaparola sulla piattaforma, tanto che una piccola casa editrice australiana, la Modular Recordings, lo scrittura. Parker è “costretto” a ingaggiare altri due musicisti per suonare dal vivo i brani, Dominic Simper (basso) e Jay Watson (batteria). Il 2008 è l’anno del loro lancio: firmano un Ep a nome Tame Impala (sebben la copertina con la scritta la scritta di tre stelle lo fa diventare famoso come Antares, Mira And The Sun) una loro canzone, Half Full Glass Of Wine diviene una piccola hit, suonano come supporter band ai The Black Keys e in numerosi festival, dove il loro suono proto-psichedelico ha un grande successo. Che perdura nel 2009: nuova canzone di successo, Sundown Syndrome, che addirittura è inserita nella colonna sonora del film pluricandidato agli Oscar I ragazzi stanno bene, ancora festival, concerti, critica innamorata di questo suono vintage-moderno peculiare. Nel frattempo Epstein se ne va, e Parker da solo scrive testi e musica del primo (tranne una canzone con Jay Watson), attesissimo, disco dei Tame Impala: nel 2010 viene alla luce Innespeaker, apoteosi di questo gusto del nostro per il rock psichedelico degli anni d’oro (metà anni 60) ma con tocchi pop spiazzanti, ma che funzionano a meraviglia. Disco acclamato dalla critica e dal pubblico, Parker è con il nome di una band una delle nuove sensazioni della musica.
È con curiosità che quando esce nel 2012 Lonerism ci si approccia a questo nuovo lavoro: c’è già chi lo aspetta alla prova del secondo disco modesto dopo un grande inizio. Ma quasi tutti vengono smentiti da un lavoro che prosegue in questo binomio creativo quanto meno singolare tra psichedelia e pop music, ma stavolta lo fa abbandonando le chitarre e il rock per spingersi molto di più sull’elettronica, echi di new wave, accentuando la spinta psichedelica con cascate di tastiere e effetti di sampling. Parker non si nasconde e vuole creare una musica che “sia psichedelica ma che abbia la grazia pop di Britney Spears”. Registrato tra Perth e Parigi, spesso in totale solitudine, solo con il fido ingegnere del suono Dave Fridmann al mixing, il disco si apre con il gioco di campionamenti di Be Above It (quasi un mantra pop), che si ripetono in Endors Toi, in una atmosfera solare, quasi da serie Tv californiana. La stupenda Apocalypse Dreams, primo singolo estratto e una delle canzoni più belle dell’intero repertorio Tame Impala, ha echi lennoniani e un finale che in più punti sembra un omaggio a David Bowie e alle sue esplorazioni spazial-musicali di qualche decennio precedente. La parte centrale del disco è invece quella più marcatamente psichedelica. Nel trittico Mind Mischief, Music To Walk Home By e Why Won't They Talk to Me? si sente il lavoro dietro il mixer di Dave Fridmann, già produttore dell'esordio, ma soprattutto collaboratore fisso di quei pazzerelli dei Flaming Lips. Elephant sfoggia un riff sporco e quasi funk e un determinato assolo di tastiere acide, bellissime sono l'onirica ballata Nothing That Has Happened So Far Has Been Anything We Could Control e la quasi marcetta pianistica di marcetta Sun's Coming Up. Discorso a parte merita l’ultimo singolo, Feels Like We Only Go Backwards, che lo stesso Parker ammetterà di aver scritto pensando a Walk In The Park dei Beach House: una sognante ballata power dream pop, che diventerà una delle canzoni dell’anno, usata in film (Divergent del 2011), serie Tv (The Imperfects su Netflix), e spingerà il disco ai posti più alti delle classifiche redatte dalle riviste specializzate come miglior lavoro dell’anno. Anche le vendite sono sbalorditive: solo Feels Like We Only Go Backwards vende un milione di copie tra fisiche e digitali. Nonostante per alcuni sia un divertissement, il secondo lavoro è portentoso per l’accuratezza di certi particolari, per il lavoro di produzione certosino e per la freschezza generale delle musiche, caratterizzate dall'uso spectoresco degli arrangiamenti, dalla stratificazione degli effetti e da una pomposità e magniloquenza che faranno scuola.
Ancora meglio farà Currents nel 2015: scritto, suonato e registrato tutto da solo, molto più dance, virando ancora di più sul pop psichedelico e sul synth-pop, venderà milioni di copie e vincerà il Grammy come Miglior Disco Rock e miglior Disco dell’anno nel 2016, decine di altri premi e scaraventa canzoni come Let It Happen, ‘Cause I'm A Man, Eventually e The Less I Know The Better a miliardi di visualizzazioni sui siti di streaming facendo di un ragazzo di Perth il nuovo Re Mida del pop internazionale.
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sottileincanto · 27 days ago
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C'era una volta una casetta di mattoni. Era molto graziosa, con i suoi mattoncini rossi in mezzo alla campagna, si godeva il silenzio e il paesaggio e riparava con amore i suoi proprietari. Poi un giorno venne la strada, la via Appia nuova, perché la nobile via Appia Antica non bastava più per gestire traffico e merci e poi, dopo tutti quegli anni, era stanca e aveva bisogno di un po' d' aiuto dalla nuova generazione. Così la casetta di mattoni si trovò d'improvviso ad avere compagnia: calessi, carri, cavalli, viaggiatori... Tutto quel viavai la rallegrava anche se a volte le dava un po' di capogiro. Con la Via Appia Nuova arrivarono anche le case nuove... E che case! Con stucchi eleganti, portoni grandi e scuri come la bocca d'un orco, si davano tutte arie da gran signore. Ma la casetta di mattoni rossi restava umile e gentile, serena e bella nella sua semplicità. Passarono gli anni e della campagna e del silenzio che una volta avvolgevano la piccola casetta non rimase più traccia: arrivò l' asfalto e con lui macchine e camion che sostituirono il profumo dei fiori con odore di smog e il cinguettio dei passerotti con il rombo dei motori. Arrivarono anche i palazzi, quelli sì che facevano girare la testa alla casetta! Non se ne vedeva mai la fine e con tutti quegli occhi che la guardavano la mettevano in imbarazzo. Finché un giorno venne anche il pittore e da rossa che era la casetta divenne bianca e grigia. Le dissero che quei colori le stavano meglio, la rendevano moderna e signorile. All' inizio la casetta si vergognava un po', ma pian piano fece l' abitudine al suo nuovo vestito. Gli anni passavano e la vita scorreva, finché una mattina la casetta sentì un gran trambusto: camion, betoniere, operai... Un viavai da diventare matti. Grandi travi di ferro vennero posate alle sue spalle e pian piano l'avvolsero quasi del tutto. Era arrivato fin lì il grande Centro Commerciale. Quante luci, quanti colori! E che festa l'inaugurazione! Vetrine scintillanti, buste e pacchetti, signore affaccendate, ragazze innamorate, bambini capricciosi... La casetta all' inizio si sentì un po' sconcertata: sembrava un po' fuori luogo in quella struttura così moderna. Ma giorno dopo giorno si lasciò avvolgere dall' abbraccio del Grande Centro, dai suoi suoni e colori e si sentiva bellissima ogni volta che i passanti guardandola esclamavano: "Ma che bella casetta, sembra una bomboniera!"
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crazy-so-na-sega · 1 month ago
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Se vi dicessi che l’isteria climatica ha avuto inizio con la Thatcher, ci credereste?
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Al culmine del raffreddamento degli anni ’70 l’idea del riscaldamento globale provocato dall’uomo, sembravano assurde. Ma poi le temperature cominciarono a salire. E, soprattutto, i minatori inglesi entrarono in sciopero. Per Margareth Thatcher l’energia era un problema politico.
La crisi dei primi anni ’70 aveva gettato il mondo in una recessione, e i minatori avevano fatto cadere il governo conservatore Ted Heat. La Thatcher era determinata a far sì che ciò non le accadesse dicendo: “In questo paese è nata una minoranza rivoluzionaria organizzata, pronta a sfruttare questioni industriali ma con il vero scopo di abbattere l’ordine legale e il governo democraticamente eletto.” La politicizzazione della questione energetica iniziò in questo modo.
La Lady era molto intenzionata a promuovere l’energia nucleare prima che si ponesse la questione del riscaldamento globale, perché era preoccupata della sicurezza energetica e non si fidava del Medio Oriente e dei sindacati dei minatori. Quindi non si fidava del petrolio né del carbone. Quando uscì fuori il tema del riscaldamento globale, disse: “Bene, ecco un altro motivo per investire sul nucleare, che non ha emissioni di CO2” Poi andò alla Royal Society e disse agli scienziati: “noi vi diamo i soldi e voi dovete dimostrare questa roba” E le cose andarono in quel modo.
Nel momento in cui i politici mettono il proprio peso su qualcosa e vi legano il loro nome, cominciano ad arrivare i soldi. Così fu. E così ricerca, sviluppo, istituzioni cominciarono a spuntare fuori per studiare il clima ma, con particolare enfasi sul rapporto tra CO2 e temperatura. Su richiesta della Thatcher l’ufficio meteorologico inglese mise un’unità che studiava il clima per modelli che fornì le basi per un nuovo comitato internazionale, l’IPCC. Questo uscì con un primo rapporto che prevedeva disastri climatici a seguito del riscaldamento globale.
Il documento colpiva per due aspetti: 1) la semplicità e l’eloquenza del messaggio 2) il totale disprezzo di tutta la scienza climatica fino ad allora. Il Sole, che era stato oggetto di un grande incontro pochi mesi prima alla Royal Society, veniva completamente trascurato. Ma l’enfasi sulla CO2 prodotta dall’uomo come possibile problema ambientale non piaceva solo alla Thatcher. Era qualcosa che attraeva molto gli ambientalisti di allora, quello che predicava il ritorno a un mondo passato senza auto e macchinari.
Costoro se ne innamorarono perché per loro la CO2 era il simbolo dell’industrializzazione e della crescita economica. E nel movimento ambientalista ci sono forze che sono semplicemente contro la crescita economica. Lo spostamento come tema centrale verso il clima, del movimento ambientalista, avvenne per due motivi diversi: verso la metà degli anni ’80 la maggioranza delle persone era ormai d’accordo con tutte le cose che il movimento proponeva. In questo modo era difficile essere ancora provocatori.
L’unico modo per rimanere anti-establishment era quello di adottare posizioni sempre più estreme. L’altra ragione per cui emerse l’estremismo ambientalista, fu a causa del crollo del muro di Berlino, e molti pacifisti e attivisti politici si spostarono nel movimento ambientalista portando con sé le ideo neo-marxiste. Impararono ad usare il linguaggio verde in modo molto intelligente per portare avanti la loro agenda che, in effetti, aveva più a che fare con l’anticapitalismo piuttosto che con l’ecologia e la scienza.
La sinistra fu piuttosto disorientata dal fallimento del comunismo reale ma rimase anti-capitalista e dovette cercare nuove guide. All’inizio degli anni ’90 il riscaldamenti globale causato dall’uomo, era diventato una campagna politica a tutto spiano, che attraeva l’attenzione dei media e, di conseguenza fondi pubblici. Fu una alleanza stupefacente tra la Thatcher a destra e gli ambientalisti anti-capitalisti a sinistra.
Ma è così che si realizzò questa incredibile spinta verso la follia dell’allarmismo climatico.
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Il thread è tratto da una seri di interviste a scienziati e giornalisti tra cui: Richard Lindzen John Christie Phillip Stott Nigel Calder Patrick Moore
-Critica Climatica Alias Fortunato Nardelli
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susieporta · 5 months ago
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Il Diavolo
"Il Coraggio di accogliere la Verità".
"Speriamo che arrivi presto", "speriamo passi presto", "speriamo prima o poi arrivi qualcosa per me", "speriamo di guarire".
La Speranza umana.
Il delegare alla fittizia divinità un atto di Clemenza.
Nel Vecchio Mondo era legata alla condizione di "asservimento" alla sensazione di essere dominati e manipolati dal fato, dal destino, dal volere divino.
Ed era associata alla tradizionale minaccia punitiva finale, rappresentata dall'Inferno, dal Maleficio, dal Diavolo, dalla Sventura.
No.
Noi non speriamo più che "finisca qualcosa". E non crediamo più che esistano le "sventure".
Esistono proiezioni di dolore e sofferenza.
Questo qualcosa che vogliamo sempre "finisca presto" è "nostro", è dentro di noi, è nostra piena responsabilità.
E vogliamo che finisca perchè è scomodo.
Non ne abbiamo voluto o potuto esplorare la sua ragion d'essere.
Non lo vogliamo. Non ci piace. Non ne comprendiamo il suo significato più profondo, il suo insegnamento, la sua immensa opportunità evolutiva.
Possiamo però fingere che non esista. Negare.
Negare è sempre una possibilità. Tapparsi occhi, orecchie e naso e immaginare con il pensiero magico che tutto quel dolore e quella fatica svaniscano in un istante.
Mai sparito nulla. Mai successo. Quella proiezione non si sposta di un millimetro. Anzi, incalza.
Il conflitto interiore continua ad essere lì. Si trasforma in ansia, malattia, depressione, voglia di morire.
E alza il tiro. Sempre di più.
Non scomparirà. Perché esso dipende dalla nostra volontà di vederlo e trasformarlo. Di lavorare sodo interiormente per rinascere alla nostra illusione di controllo, di dipendenza, di dolore.
No. Non finirà se non ti concedi di vedere la Verità. Se continui a rincorrere il senso di ingiustizia, a distribuire colpe, a rimandare decisioni importanti, a delegare all'Altro la risoluzione del tuo problema.
Lo Spirito Divino non viene per risolverci i problemi, ma per ricordarci che ne siamo i "risolutori".
Lo Spirito si rende Materia, per integrarsi alla Struttura umana, per supportarla, per guidarla, per animarla di Sapienza, non per sostituirsi ad essa e alla sua piena Generativà e Forza interiore.
Noi Umani non vogliamo guarire. Perché siamo stati abituati a qualcuno che lava i panni per noi. Che sia Dio, che sia il Regnante, o il Compagno/a di turno.
Con effetti disastrosi e perdita di fiducia permanente.
Iniziamo a lavarci i panni in piena solitudine e coscienza.
Smettiamola di credere che arriverà il Salvatore a pulire le macchie dal nostro Vestito.
Prendiamo decisioni sentite e coraggiose.
Noi.
Non la Vita per noi. Non l'Altro per noi.
Noi.
Siamo noi i valorosi timonieri della nostra Nave.
Siamo noi che dirigiamo la nostra meravigliosa e cristallina Struttura interiore.
Lei è pronta.
La Vita ci sostiene. Il Vento è in poppa.
Volete ancora essere visti? Volete le coccole? Volete qualcuno che vi dica le bugie per farvi stare meglio?
Non è tempo.
Non è possibile affrontare le nuove Energie con questa Vibrazione.
Serve un salto. Un salto di Coraggio e di Amore.
Non trovate un compagno o una compagna? Non sopportate quello che vi sta accanto? Non riuscite a sostenere la vostra routine? Siete in difficoltà economica? I vostri figli vi fanno vedere i sorci verdi? Avete perso una persona cara?
Affrontate.
Affrontate tutto.
Non nascondetevi dietro all'Impotenza.
Non finirà. Domani sarà sempre lì ad aspettarvi quel dolore, quella ansia, quel senso di solitudine e perdita.
Iniziate con un atto di Verità dentro di voi e concedetevi il lusso e la gioia di liberare lo spazio necessario per accogliere il Nuovo.
Iniziate un percorso terapeutico, di guarigione, di rinascita. E' il più straordinario regalo che mai potrete fare a voi stessi.
Buon varco. Il Varco di inizio Autunno dello Spirito.
D'ora in poi si fa sul serio.
Sul serio proprio.
Mirtilla Esmeralda
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a-dreamer95 · 5 months ago
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Fare pace con la morte. La morte è quotidiana, ogni giorno muore e con lui quel che è stato. La mia infanzia e la mia adolescenza sono morte ed è nata con loro la mia età adulta. Tutte le persone con cui ho interagito sono morte perché, anche se sono ancora vive, oggi non sono più le stesse. Io stessa sono morta tantissime volte ed altrettante volte sono rinata. Ogni giorno muoio ed ogni giorno rinasco. Morire ogni giorno e la morte non è più così spaventosa.
Fare pace con la morte significa accettare che ogni fine porta con sé un nuovo inizio. Ogni giorno è un ciclo di morte e rinascita, un continuo fluire di esperienze, emozioni e stati d'animo. Questo processo ci permette di evolvere, di trasformarci, di crescere.
La morte delle nostre vecchie versioni non è una perdita, ma una liberazione. Ci liberiamo dei vecchi schemi, delle paure e delle limitazioni. Ogni fine ci offre l'opportunità di riflettere, imparare e rinnovarci. In questo modo, la morte diventa una guida, un'insegnante che ci mostra la strada per una vita più autentica e consapevole.
Accettare la morte come parte integrante della vita ci aiuta a vivere con più intensità. Ogni momento diventa prezioso, ogni incontro significativo. Sappiamo che tutto è transitorio, e proprio per questo ogni istante assume un valore inestimabile. Vivere con la consapevolezza della morte ci spinge a essere presenti, a dare il meglio di noi stessi, a non rimandare ciò che è veramente importante.
Ogni giorno è una tela bianca su cui dipingere nuove storie, esplorare nuove possibilità. La vita stessa diventa un'opera d'arte in continua evoluzione, dove ogni pennellata, ogni colore, ogni sfumatura contribuisce a creare un quadro unico e irripetibile. In questo modo, fare pace con la morte non significa solo accettare la fine, ma anche celebrare il viaggio. Un viaggio fatto di infiniti piccoli inizi e infiniti piccoli finali. Un viaggio che ci invita a vivere con pienezza, a morire e rinascere ogni giorno, con il cuore aperto alla meraviglia.
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odioilvento · 6 months ago
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Pochi giorni di...:
- Ma non possono alzare il raffreddamento in reparto? Che caldo fa! Come si fa a lavorare così!
- Guarda! Ho delle canottiere nuove prese nei saldi dell'anno scorso!
- Vedi, chi si lamentava del fresco, adesso 30° in 24 ore, per forza abbiamo tutti il raffreddore.
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A me, le temperature di questo fine settembre a inizio luglio vanno benissimo.
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newsintheshell · 7 months ago
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📢 CRUNCHYROLL: NUOVE SERIE CONFERMATE PER L'ESTATE, L'AUTUNNO E ANCHE UN PO' PIÙ IN LÀ
In arrivo Witch Hat Atelier, Alya, Narenare, l'isekai con Dazai e le nuove stagioni di MF Ghost e After School Hanako-kun!
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A luglio non solo inizierà la nuova stagione simulcast, ma ci sarà l'Anime Expo 2024 e questo vuol dire che Crunchyroll si deve portare già avanti, altrimenti non ce la farà ad annunciarci mille serie tutte assieme 😂
Ce ne hanno già anticipate un bel po', ma eccocene altre sei, niente male fra l'altro, in arrivo sempre nel corso dei prossimi mesi.
🔶🔸ALYA SOMETIMES HIDES HER FEELINGS IN RUSSIAN - In arrivo dal 3 luglio
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Una delle commedie romantiche forse più attese di quest'anno, non poteva di certo mancare fra le nuove proposta estive!
Come vi avevo già accennato in altre occasioni, la serie è tratta dall'omonima light novel firmata da Sunsunsun, che ha ovviamente ispirato anche una versione manga.
L'adattamento è targato��Doga Kobo (Oshi no Ko, La medusa non sa nuotare nella notte) ed è diretto da Ryota Itoh (My Senpai Is Annoying, Shikimori’s Not Just a Cutie).
Trama: Alya è una studentessa da poco arrivata che si gode la popolarità nel suo nuovo liceo, mostrando spesso un atteggiamento freddo mentre accumula ottimi voti. Ignora costantemente il suo compagno di classe nerd, Kuze Masachika, tranne quando si lascia scappare frasi sdolcinate riferite a lui in russo. Anche se lei non lo sa, Kuze capisce il russo malgrado non lo ammetta. Guardiamo dove li porterà questa bizzarra storia d'amore!
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🔶🔸NARENARE -CHEER FOR YOU!- - In arrivo da luglio
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Estate bella piena per P.A. Works (Buddy Daddies, Skip and Loafer), che non solo sta lavorando all'anime di Sakuna: Of Rice and Ruin, ma ha in caldo per noi ben due commedie originali tutte al femminile: Mayonaka Punch e questa scritta e diretta da Kodai Kakimoto (Katana Maidens: Toji no Miko, BanG Dream!), con protagoniste delle cheerleader. I will be there!
Trama: Misora Kanata è una studentessa del primo anno del liceo Takanosaki e fa parte della sua squadra di cheerleader. Ha vinto un campionato nazionale alle medie, ma dopo un errore durante una gara non può più saltare. Diventa amica di Suzuha, Shion, Anna, Onka e Megumi e formano le PoMPoMs. La loro nuova squadra va ben oltre il cheerleading e raggiunge il cuore delle persone per cui le ragazze fanno il tifo. Potrebbero persino cambiare il mondo!
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🔶🔸NO LONGER ALLOWED IN ANOTHER WORLD - In arrivo da luglio
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La storica (s)fortuna di Osamu Dazai nel non riuscire mai a togliersi veramente la vita in pace è diventata talmente meme da arrivare fino in territorio isekai, grazie al nuovo manga di Hiroshi Noda e Takahiro Wakamatsu, i creatori di Love After World Domination e de La Sirena Cannibale.
La commedia è fatta in casa Atelier Pontdarc (Uncle From Another World, Ganbare Douki-chan) e ha come regista Shigeki Kawai (Uncle From Another World).
Trama: Trascinato in avventure in un altro mondo con aiutanti carine e con dei superpoteri, penserai che Osamu abbia fatto tombola. Per niente! Direttamente da un epoca precedente i pixel, il tetro autore di inizio 20° secolo vorrebbe solo un posto tranquillo per poter incontrare il suo creatore, non per accumulare XP. Sadicamente, la sua poetica dipartita è costantemente ritardata da atti di eroismo involontari. Gettati nella esilarante e tragica vita dell'eroe più riluttante!
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🔶🔸AFTER SCHOOL HANAKO-KUN (Stagione 2) - In arrivo da ottobre
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Torna anche la miniserie spinoff di Toilet-Bound Hanako-kun, che su sulla piattaforma trovate anche con il titolo localizzato Hanako-kun: il doposcuola dell'Accademia Kamome.
Quello che non è ancora tradotto, purtroppo, è la serie principale, realizzata sempre da Lerche (Asobi Asobase, Given), che è anch'essa stata rinnovata per una seconda stagione, attualmente senza una finestra di debutto precisa, però.
Sia il manga originale, che la side story in chiave comica dello scolastico sovrannaturale firmato da Iro Aida, sono editi in Italia da J-Pop Manga.
Trama: Lo spirito Hanako-kun e la sua assistente umana, l'alunna del primo anno Nene Yashiro, mantiene l'equilibrio tra le forze sovrannaturali e gli studenti dell'accademia Kamome. Quando non lottano per mantenere l'equilibrio tra il mondo degli spiriti e quello dei vivi, come passeranno il loro tempo? Unisciti a Hanako-kun e Nene mentre vivono le loro avventure del doposcuola!
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🔶🔸MF GHOST (Stagione 2) - In arrivo nel corso del 2024
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Seconda stagione all'orizzonte anche per la serie sul racing basata sul nuovo manga di Shuuichi Shigeno, il mitico autore di Initial D.
I primi 12 episodi diretti da Tomohito Naka (Initial D Legend 2: Racer, Initial D Legend 3: Dream), presso lo studio Felix Film (Aharen-san wa Hakarenai, Otherside Picnic), sono già tutti disponibili sottotitolati in italiano.
Trama: Il Giappone inizia a utilizzare le macchine elettriche auto-pilotate e rende obsolete le macchine a combustibili fossili, nel 202X. Le più veloci automobili trovano nuova vita con il MFG, un circuito di corse automobilistiche tenuto su piste giapponesi. Gareggiano i piloti di tutto il mondo nel tentativo di vincere il titolo. Kanata Rivington torna in Giappone dal Regno Uniti per gareggiare nel MFG e per trovare suo padre. Riuscirà a vincere il titolo e a trovare le risposte che cerca? Premi sull'acceleratore e corri oltre ogni limite!
🔶🔸WITCH HAT ATELIER - In arrivo 🔜
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Dulcis in fundo, annunciato anche il simulcast dell’attesissimo adattamento animato di Atelier of Witch Hat, il nuovo manga fantasy firmato da Kamome Shirahama (Enidewi - Eniale & Dewiela), che possiamo trovare sui nostri scaffali assieme allo spinoff culinario Kitchen of Witch Hat, grazie a Panini Comics.
Ancora non si sa nulla sul progetto, ma se trattato con tutti i crismi del caso, potrebbe rivelarsi un must watch al pari di Frieren - Oltre la Fine del Viaggio e Dungeon Food. Il 4 luglio si terrà un panel con il probabile reveal della serie. Da tenere assolutamente d'occhio.
Trama: In un mondo in cui chiunque dà per scontati prodigi come la magia e i draghi, Coco è una ragazza con un sogno davvero semplice: vuole diventare una strega. Ma tutti sanno che maghi si nasce, non si diventa, e Coco non ha ricevuto in dono tali poteri. Rassegnata a una vita priva d magia, Coco sta per rinunciare al suo sogno di diventare una strega…finché non incontra Qifrey, un misterioso mago girovago. Dopo aver visto di nascosto Qifrey eseguire una magia, in un modo che non aveva mai visto prima, Coco comprende che le verità che tutti “sanno” potrebbero non essere tanto certe, e scopre che i suoi sogni legati alla magia potrebbero non essere tanto lontani quanto li vedeva…
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Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì! 
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[FONTE]
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b4by-nuna · 1 year ago
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Tu lo sai dove va la vita senza il coraggio?
Rimane vera a metà, come una statua di ghiaccio
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marcoleopa · 8 months ago
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Generale dietro la collina
Per comprendere il pensiero del generale - apro metaforicamente una parentesi sull’etimologia pensiero/generale, che già di per sé fa ridere, perché è un ossimoro. Pensiero è l’atto con l’anima percepisce, riflette, immagina, giudica, ragiona. Generale, rango più alto delle ff.aa., proveniente da una selezione e formazione, avrebbe giurato fedelta’ alla e, sulla Carta Costituzionale.
Ne consegue che il pensiero dell’ufficiale in quota partito xenofobo, appare – con un prima e superficiale lettura, quantomeno in contrasto ai valori sui quali si è impegnato - con l’atto di giuramento, appena terminato il corso in quel di Modena. Ne consegue altresì che, personalmente, inizio a dubitare dell’impegno del giuramento, ormai ridotto a stanca e vuota liturgia tra fanfara, pennacchi e mostrine.
Il pensiero del militare, quindi, meglio a questo punto denominarlo con il sostantivo corretto di milite dell’esercito naz.le repubblicano, posto che egli vanta le lodi del proprio precursore nato a Predappio, non è una boutade elettorale con il solo intento di attrarre a se le simpatie/voti dei nostalgici.
Niente affatto, è molto più profondo, come meglio descrivono, con lungimirante intuito, Piero Calamandrei, negli anni successivi alla liberazione e, Primo Levi, con la celebre intervista RAI del 1970:
·         “Non saranno i vecchi fascisti che rifaranno il fascismo…il pericolo non è in loro, è negli altri, è in noi, in questa facilità di oblio, in questo rifiuto di trarre le conseguenze logiche dell’esperienza sofferta, in questo riattaccarsi con pigra nostalgia, alle comode e cieche viltà del passato. Oggi le persone benpensanti di questa classe intelligente – così sprovvista di intelligenza, cambiano discorso infastidite quando sentono parlare di antifascismo” (P. Calamandrei 1946 Il Ponte)
·         Dove un fascismo, non è detto che sia identico a quello, un fascismo cioè un nuovo verbo, come quello che amano i nuovi fascisti d’Italia, cioè che non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno i diritti, altri no. Dove questo verbo attecchisce alla fine c’è il lager, questo io lo so con precisione” (Primo Levi 1970)
Ancora più incisivo è il libro di L.Falsini – La storia contesa, quando, citando E. Gentile, afferma che è in atto, da tempo e, per nulla sottotraccia, la defascistizzazione retroattiva, intesa come edulcorazione del fascismo e mancato riconoscimento della sua struttura totalitaria: “Assolvendo il fascismo abbiamo cercato di assolvere noi stessi per il consenso dato a un regime totalitario e oppressivo. Ma come dice Henry Rousso, la rimozione di un evento traumatico può produrre il “ritorno del rimosso” che può poi trasformarsi in “ossessione della memoria”.
Ma non basta l’oblio della classe intelligente - sprovvista di intelligenza, infatti si aggiunge anche l’oblio delle nuove generazioni verso il tema del fascismo, che si trasforma in “destoricizzazione della coscienza giovanile” e “delegittimazione del discorso storico” nell’attuale superficiale società contemporanea, dominata da una visione sostanzialmente aproblematica del mondo, dove tutto è lecito e consentito, in nome della libertà di espressione anche di un milite, a cui mancano le più elementari basi di vivere civile.
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greatmoonballoon · 5 days ago
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E anche se ancora piango sento che sto tornando a stare bene. Inizio di nuovo a riconoscermi anche se il mio cuore sente ancora tanta tristezza e solitudine. Desidero tanto trovare l'amore vero ma rialzarsi senza usarsi di qualcuno accanto ma avere pace con sé stessi non ha prezzo!
Mi auguro davvero di vivere gioie nuove e più grandi di ciò che ho perso!
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gcorvetti · 10 months ago
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Aggiornamento e novità.
A più di un mese dal mio arrivo in Trinacria è ora di tirare una linea e fare i conti con il presente e con il futuro. Sono venuto qua innanzitutto per rilassarmi e cambiare aria, non mi sono rilassato per niente, anzi, direi che è stato stressante ma in maniera diversa dallo stress estone, i motivi li ho già scritti in alcuni post di questo periodo, la condizione di mia madre che vive da sola da anni e che ha tutta una serie di routine che a lei vanno bene, anche se non sono salutari, e che soprattutto non prevedono la presenza di altre persone, come quella di tenere la tv accesa a qualsiasi ora a un volume esorbitante, sia per il fatto che non ci sente tanto più bene sia perché al piano di sotto e al piano di sopra non c'è nessuno quindi non disturba. Questa cosa a me invece disturba tantissimo perché odio la tv e per il volume, visto che io ci sento fin troppo bene. Ero riuscito quasi a convincerla di evitare la notte anche perché non la fa dormire bene, ma è durato poco, molto poco. Altre piccolezze ma poco rilevanti del suo comportamento perché pazienza è molto anziana le posso anche capire, ma quella della tv no. Poi c'è la città, Catania, che come sempre è bella ma trattata male ma quello che mi ha dato più noia è il comportamento delle persone, c'è anche la mia abitudine a vivere in un posto dove le persone sono così calme e ligie alle regole che qua sembra di vivere in un manicomio a cielo aperto, oltre al caos di automobili a qualsiasi ora, ai clacson che strombazzano quasi continuamente (sembra il Cairo) e a quella strafottenza catanese che c'è sempre stata ma che nel 2024 mi sembra eccessivamente da incivili. Poi la musica, quella è centellinata come a Tartu, poche esibizioni, spesso cover, ma la differenza è che la città è molto più grande quindi almeno uno o due a settimana ci sono, esempio, domani vado ad un concerto rock'a'billy, una vita che non ne vedo uno. Poi c'è il periodo che per me non è il massimo, quindi se miscelo tutto assieme ho la stessa sensazione che avevo nel 1998, cioè di andare via il prima possibile.
Allora vista la situazione e anche se occupatissima con questa Turandot, ho quasi obbligato la mia compagna a parlare, lo so che non è il massimo ma avevo bisogno di capire e di sapere, dato che sono andato via proprio per il suo comportamento e se qualcuno ha letto alcuni post precedenti la mia partenza parlavo addirittura di una separazione. In realtà siccome sia io che lei siamo cambiati in questo ultimo anno definitivamente in nuove persone non ci siamo ritrovati più, allora ho preso l'iniziativa di ripartire da zero con una nuova vita di coppia. Non è facile, lo so, ma è stata accettata e adesso siamo pronti, con la calma dovuta, a sperimentare questo nuovo futuro. In parole povere ritorno in Estonia, Spock c'è restato un pò male, non tanto perché vado via, ma perché gli dicevo che volevo fare tante cose e che mi serviva tempo, ma francamente non me la sento di stare qua a queste condizioni da manicomio e poi ho una forte mancanza di lei, si si anche lei di me, non sono egoista. Mi prendo questo fine settimana ancora e poi inizio ad organizzarmi per il rientro. Forse l'unica cosa che mi ha fatto bene è stato il sole e il mare e l'Etna, per il resto rimango dell'idea che è una follia vivere in una città che ha ancora una mentalità retrograde in molte cose.
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