#novità musicali
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Ho deciso che devo impegnarmi ad ascoltare un po’ più di musica. Come tutti ho passato l’adolescenza e gli anni dell’uni con le cuffie nelle orecchie ascoltando musica mentre facevo qualsiasi cosa, poi negli ultimi anni ho diminuito sempre di più anche perché in orario di lavoro sono spesso in call o parlo coi colleghi, quindi 8 ore della mia giornata le passo così e quando stacco magari faccio altro e non mi viene in mente di mettermi della musica in sottofondo.
Un altro motivo è che mi pare che il genere rock/alternative negli ultimi anni sia un po’ carente di novità, voglio dire, se i nuovi album che fanno parlare sono dei Foo Fighters forse è perché come nuove band siamo un po’ a corto, no?
Se qualcuno ha consigli musicali di band che potrei non conoscere lasciatemi un commento :), thanks!
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COMUNICAZIONE (QUASI) DI SERVIZIO
“Nell’impossibilità di farlo personalmente…” (come si scriveva una volta sui ringraziamenti degli annunci mortuari), voglio qui ringraziare tutti i musicisti e le etichette discografiche che mi inviano gli ultimi cd usciti e le novità che spesso devono ancora uscire. Credo si aspettino che io scriva un commento su questi dischi, sui compositori e, perché no, sulla tante piccole case discografiche che fanno davvero, fuori da ogni retorica, uno straordinario lavoro. Mi riprometto di scrivere più spesso di loro e dei loro prodotti musicali spesso di grande interesse. La colpa della mia scarsa applicazione non è dipendente dalla mia volontà. La colpa è della Professoressa Elsa Fornero e della sua epocale riforma delle pensioni, nonché del Ministro On. Salvini che aveva promesso di abolirla. Se avessi più tempo potrei ascoltare di più e scrivere, conseguentemente di più. Ma tutto arriva per chi sa aspettare (recensioni e pensione). A presto e grazie dell’attenzione.
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Lettera allo Zio Frank.
Caro Zio Frank,
da quando sei andato via, esattamente 30 anni fa, ogni cosa è andata in malora, dalla musica alla situazione mondiale, un pò come avevi detto tu in alcuni interventi nella tv americana o in alcune interviste. La musica è caduta preda di persone avide di denaro, come la WB, questo ha determinato un calo drastico della qualità artistica della musica, sempre stando al tuo discorso sui discografici quelli che sono arrivati al top delle compagnie vogliono imporre il loro gusto al resto della popolazione, cosa che sappiamo è sbagliata. L'unica cosa che si può dire positiva è che i generi musicali si sono moltiplicati come funghi, adesso c'è musica per tutti i gusti, sempre se il gusto di un ascoltatore si possa prendere come parametro visto che se ascolti delle liste in streaming, non nomino neanche il portale sapete di chi parlo, e il tuo gusto è determinato dalle scelte che fa un algoritmo al posto tuo, non hai un gusto ascoltatore, sei solo passivamente indirizzato all'ascolto di brani che hanno più o meno il tuo desiderio di sentire qualcosa in relazione alla tua ricerca e a quello che ascolti di solito. Poi caro Zio ci sono ancora le persone che ascoltano buona musica, come sempre, però l'impressione che si ha è che non ci sia un pubblico interessato alle novità, ad ascoltare qualcosa che non sia la solita solfa e sai di cosa parlo. Per le tue visioni quasi apocalittiche del mondo che sarebbe stato e che adesso noi stiamo vivendo, beh, posso darti solo ragione dal tuo governo nazista alla sanità mentale che ci vorrebbe per un mondo con meno problemi, che posso dirti Zio Frank, è andata così, sarebbe stato bello averti ancora con noi a scrivere ancora qualche brano o a produrti quelli che hai lasciato in eredità, sfortunatamente i tuoi figli li hanno venduti. Sarai sempre con noi, con i tuoi baffi, il tuo sorriso sardonico pieno di quella sana ironia che non è volgare, come dicesti tu in un'intervista, ma che è genuina interpretazione del nostro tempo, beh adesso saresti messo al bando per il tuo linguaggio non proprio politically correct, ma chi se ne frega è un problema dei ben pensanti, che pensano di pensare bene ma che in realtà non pensano per niente ma come animali agiscono seguendo una linea prescritta da chi li manovra come marionette. Per chiudere ti ringrazio ancora di averci dato un'esperienza sonora, la tua visione unica del mondo e della società, manchi tanto Zio Frank.
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TOM FORD PRIVATE BLEND - BOIS MAROCAIN - Enigmatic Woods Collection - Eau de Parfum - Novità 2022 -
Grace’s sense of trees. I’ve never experienced looking at a tree and not feeling a deep sense of gratitude for it. Trees took roots in my memory. Every single part, bark, branch, leaf, flower, fruit are seasons of my life. I feel like a tree. Firm roots. Free fronds in the wind. . Thuja, Ebano, Sandalo. Il fascino indiscreto dei legni esotici, la loro antica sapienza, il piacere sottile dell’ascolto olfattivo tra realtà e leggenda, la contemplazione della bellezza compiuta nella potenza inarrestabile della Natura. Tom Ford sa decrittare la profondità aromatica dei legni come pochi. Li restituisce in una sorta di bruma magica, una foresta facile da penetrare, dove, tuttavia, è pressoché impossibile non perdere la bussola. Nella sua ultima collezione Enigmatic Woods per la linea Private Blend, tre emblematiche essenze svelano un percorso creativo tra opulenza ed essenzialità, mistero e seduzione. Davvero convincente questo paesaggio boschivo traslato in fragranza con Bois Marocain, protagonista la Thuja, conifera rara e protetta, originaria del Marocco (Essaouira) cui è legata la fama e l’eccellenza artigianale degli ebanisti del luogo. Edificante e generosa all’olfazione, uno stimolante benefico sentore resinoso, linfa sensuale sempreverde, balsamo elegante circondato da spezie e patchouli, un velo di incenso per osannare le radici, l’aroma confortante dai riflessi nostalgici del legno di cedro Atlas. Un intarsio aromatico prezioso, jus intimista per sensi in dolce naufragare.
Il flacone si rinnova in trasparenza e sfoggia etichetta e tappo in tonalità mogano. Eau de Parfum 30, 50, 250 ml. Nella boutique Tom Ford di Milano via Verri, 3 e online. ©thebeautycove @igbeautycove
L'arte della lavorazione del legno di Thuja in Marocco
L'albero di Thuja fa parte della famiglia delle conifere arbustive, originario del Marocco meridionale, ha rami spessi e nodosi che lo rendono unico nel panorama dei legni esotici. È una specie rara e protetta, il Marocco detiene l'80% della riserva mondiale, ed è sottoposta ad un programma conservativo dell'ecosistema forestale per preservarne la presenza sul territorio e garantire la sussistenza agli artigiani locali. L'arte dell'intarsio artigianale del legno di thuja è una delle eccellenze del Marocco. Essaouira, città portuale sull'Atlantico ai piedi delle montagne dell'Atlante coltiva da secoli questo savoir faire ed è famosa nel mondo per i suoi pregiati manufatti realizzati con questa essenza (mobili, oggetti decorativi, strumenti musicali). Ciò che rende la thuja un legno unico è la combinazione di tre qualità: resistenza, colore e profumo (balsamico resinoso). Nessun altro tipo di legno può offrire tale varietà. La sua lavorazione avviene attraverso intarsio e mosaico, accostando minuscole parti di legni diversi (noce, cedro, ebano) e madreperla, oppure scolpendo il legno per ottenere la struttura desiderata e infine attraverso l'impiallacciatura da legno radicale per ricoprire ampie superfici.
#tom ford#perfume#niche perfumes#scent2022#bois marocain#TF private blend#enigmatic woods#livelovesmell#thebeautycove
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Castle Flow (Jaywork Music Group): chi produce musica usa le note per trasmettere emozioni
Abbiamo intervistato Castle Flow, artista che ha già pubblicao diversi brani con Jaywork Music Group. Qui li trovate su Spotify - https://bit.ly/40PxHKT. Jaywork Music Group, gestita da Luca Peruzzi e Luca Facchini è una realtà importante per tanti talenti italiani ed internazionali.
Com'è andata la tua estate?
È stata un'estate fantastica, mi ha aiutato moltissimo nel trovare le idee giuste per i miei due nuovi singoli in uscita! Io adoro la montagna e quello per me è un luogo perfetto per rilassarsi, resettare e ricaricare le batterie.
Come vedi la professione del dj e del produttore musicale, oggi? E come sarà domani?
Io parlo da produttore musicale, e non c'è soddisfazione più grande quando senti un tuo pezzo suonare in un locale, e vedi che le persone lo apprezzano e lo ballano. Fare il produttore è una professione particolare, usiamo il potere delle note della nostra musica per trasmettere emozioni agli ascoltatori e soprattutto per farli divertire.
Come hai conosciuto Jaywork Music Group?
Ad aprile 2021 ho inviato a Jaywork la mia prima demo. Qui ho trovato una persona fantastica, Luca Facchini che ha creduto in me e dopo aver seguito i suoi preziosi consigli ad agosto 2021 è uscito il mio primo singolo su etichetta D:SIDE dal titolo Dark Night. In questa occasione ho avuto l'opportunità di conoscere Sammy Love, e di iniziare un percorso artistico che mi ha portato a produrre il brano Feel The Sky che nella versione dream, inserito nella compilation D:Side Dream Parade, ha regalato a tutti noi delle belle soddisfazioni.
Com'è il tuo sound?
Sono una persona cresciuta negli anni '90 con la musica commerciale, techno, trance e dream. In tutte le produzioni cerco sempre di ritrovare i ritmi e le emozioni di quegli anni, ed in particolare sto crescendo sia professionalmente sia artisticamente nella musica techno e nella musica trance. Mi piace miscelare synth "acidi" con voci e melodie per ottenere canzoni che cambiano situazioni durante la stesura.
Come hai iniziato?
Per gioco. Già da molto giovane mi divertivo con i primi programmi free che giravano su windows 95 a creare musica dance che cercava di imitare i miti di quegli anni come Robert Miles, Dj Dado, Roland Brant. Mmo la musica a 360°, passo dal Metal alla musica classica, ma quando mi serve la carica giusta, ritorno nel passato e la ritrovo nella mia playlist di musica trance/dream anni 90.
Che novità vedi nello scenario musicale?
Sicuramente l'AI (Intelligenza Artificiale) aiuterà moltissimo a scoprire nuove sonorità, nuovi ritmi, e nuove melodie. A volte mi spaventa il salto da gigante che ha fatto la tecnologia negli ultimi 5 anni, ma è giusto così. La differenza in ogni caso la farà l'anima che ci mettiamo noi produttori per ottenere una produzione che faccia la differenza ed essere unici.
Bisogna oggi saperne fare tre mestieri diversi, ovvero il dj che mette musica, l'intrattenitore e il produttore musicale?
Quello che consiglio a chi si approccia a questo mondo è di non mollare mai, essere umili e accettare i consigli di chi magari in questo mondo ci vive da 30 anni. Non è semplice fare un pezzo che resti nella storia, soprattutto oggi dove tutte le persone sono travolte da un'infinità di generi musicali. Fare il DJ aiuta molto a far conoscere i propri pezzi nei locali e nelle serate, io le vedo come due professioni che si completano. Sono vecchia scuola e sinceramente che il DJ/ Produttore debba fare anche l'intrattenitore, la vedo un'assurdità, una volta il dj/producer metteva la musica e il vocalist con le sue performance rendevano magiche le serate nei locali.
Come nasce la tua musica?
Le mie tracce nascono dal momento che sto vivendo, parto da una voce, da una melodia, e da li, inizio a costruire tutto il progetto. Una volta finito non lo ascolto per qualche giorno e poi lo riprendo in mano così da avere la mente libera e vedere se il risultato che ho ottenuto è quello che volevo.
La produzione musicale sta cambiando in questo periodo o in fondo resta tutto più o meno simile a venti o trent'anni fa, in ambito dance e dintorni?
La produzione musicale è cambiata in maniera drastica con l'avvento di tecnologie più performanti e soprattutto dal costo meno proibitivo degli strumenti. Quello che non cambierà mai è l'impegno che dobbiamo mettere noi producer per creare un pezzo che emozioni gli ascoltatori. Per il futuro sono certo che ci saranno tantissime belle produzioni firmate Jaywork Music Group.
///
COS'E' JAYWORK MUSIC GROUP
Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l'attività discogra/Users/lorenzotiezzi/Desktop/Jaywork.jpgfica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all'attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto "2Black" con la notissima "Waves of Luv", che ricalca il grande successo del brano musicale "In alto mare" di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. "Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore", spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
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Castle Flow (Jaywork Music Group): chi produce musica usa le note per trasmettere emozioni
Abbiamo intervistato Castle Flow, artista che ha già pubblicao diversi brani con Jaywork Music Group. Qui li trovate su Spotify - https://bit.ly/40PxHKT. Jaywork Music Group, gestita da Luca Peruzzi e Luca Facchini è una realtà importante per tanti talenti italiani ed internazionali.
Com'è andata la tua estate?
È stata un'estate fantastica, mi ha aiutato moltissimo nel trovare le idee giuste per i miei due nuovi singoli in uscita! Io adoro la montagna e quello per me è un luogo perfetto per rilassarsi, resettare e ricaricare le batterie.
Come vedi la professione del dj e del produttore musicale, oggi? E come sarà domani?
Io parlo da produttore musicale, e non c'è soddisfazione più grande quando senti un tuo pezzo suonare in un locale, e vedi che le persone lo apprezzano e lo ballano. Fare il produttore è una professione particolare, usiamo il potere delle note della nostra musica per trasmettere emozioni agli ascoltatori e soprattutto per farli divertire.
Come hai conosciuto Jaywork Music Group?
Ad aprile 2021 ho inviato a Jaywork la mia prima demo. Qui ho trovato una persona fantastica, Luca Facchini che ha creduto in me e dopo aver seguito i suoi preziosi consigli ad agosto 2021 è uscito il mio primo singolo su etichetta D:SIDE dal titolo Dark Night. In questa occasione ho avuto l'opportunità di conoscere Sammy Love, e di iniziare un percorso artistico che mi ha portato a produrre il brano Feel The Sky che nella versione dream, inserito nella compilation D:Side Dream Parade, ha regalato a tutti noi delle belle soddisfazioni.
Com'è il tuo sound?
Sono una persona cresciuta negli anni '90 con la musica commerciale, techno, trance e dream. In tutte le produzioni cerco sempre di ritrovare i ritmi e le emozioni di quegli anni, ed in particolare sto crescendo sia professionalmente sia artisticamente nella musica techno e nella musica trance. Mi piace miscelare synth "acidi" con voci e melodie per ottenere canzoni che cambiano situazioni durante la stesura.
Come hai iniziato?
Per gioco. Già da molto giovane mi divertivo con i primi programmi free che giravano su windows 95 a creare musica dance che cercava di imitare i miti di quegli anni come Robert Miles, Dj Dado, Roland Brant. Mmo la musica a 360°, passo dal Metal alla musica classica, ma quando mi serve la carica giusta, ritorno nel passato e la ritrovo nella mia playlist di musica trance/dream anni 90.
Che novità vedi nello scenario musicale?
Sicuramente l'AI (Intelligenza Artificiale) aiuterà moltissimo a scoprire nuove sonorità, nuovi ritmi, e nuove melodie. A volte mi spaventa il salto da gigante che ha fatto la tecnologia negli ultimi 5 anni, ma è giusto così. La differenza in ogni caso la farà l'anima che ci mettiamo noi produttori per ottenere una produzione che faccia la differenza ed essere unici.
Bisogna oggi saperne fare tre mestieri diversi, ovvero il dj che mette musica, l'intrattenitore e il produttore musicale?
Quello che consiglio a chi si approccia a questo mondo è di non mollare mai, essere umili e accettare i consigli di chi magari in questo mondo ci vive da 30 anni. Non è semplice fare un pezzo che resti nella storia, soprattutto oggi dove tutte le persone sono travolte da un'infinità di generi musicali. Fare il DJ aiuta molto a far conoscere i propri pezzi nei locali e nelle serate, io le vedo come due professioni che si completano. Sono vecchia scuola e sinceramente che il DJ/ Produttore debba fare anche l'intrattenitore, la vedo un'assurdità, una volta il dj/producer metteva la musica e il vocalist con le sue performance rendevano magiche le serate nei locali.
Come nasce la tua musica?
Le mie tracce nascono dal momento che sto vivendo, parto da una voce, da una melodia, e da li, inizio a costruire tutto il progetto. Una volta finito non lo ascolto per qualche giorno e poi lo riprendo in mano così da avere la mente libera e vedere se il risultato che ho ottenuto è quello che volevo.
La produzione musicale sta cambiando in questo periodo o in fondo resta tutto più o meno simile a venti o trent'anni fa, in ambito dance e dintorni?
La produzione musicale è cambiata in maniera drastica con l'avvento di tecnologie più performanti e soprattutto dal costo meno proibitivo degli strumenti. Quello che non cambierà mai è l'impegno che dobbiamo mettere noi producer per creare un pezzo che emozioni gli ascoltatori. Per il futuro sono certo che ci saranno tantissime belle produzioni firmate Jaywork Music Group.
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COS'E' JAYWORK MUSIC GROUP
Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l'attività discogra/Users/lorenzotiezzi/Desktop/Jaywork.jpgfica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all'attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto "2Black" con la notissima "Waves of Luv", che ricalca il grande successo del brano musicale "In alto mare" di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. "Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore", spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
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Castle Flow (Jaywork Music Group): chi produce musica usa le note per trasmettere emozioni
Abbiamo intervistato Castle Flow, artista che ha già pubblicao diversi brani con Jaywork Music Group. Qui li trovate su Spotify - https://bit.ly/40PxHKT. Jaywork Music Group, gestita da Luca Peruzzi e Luca Facchini è una realtà importante per tanti talenti italiani ed internazionali.
Com'è andata la tua estate?
È stata un'estate fantastica, mi ha aiutato moltissimo nel trovare le idee giuste per i miei due nuovi singoli in uscita! Io adoro la montagna e quello per me è un luogo perfetto per rilassarsi, resettare e ricaricare le batterie.
Come vedi la professione del dj e del produttore musicale, oggi? E come sarà domani?
Io parlo da produttore musicale, e non c'è soddisfazione più grande quando senti un tuo pezzo suonare in un locale, e vedi che le persone lo apprezzano e lo ballano. Fare il produttore è una professione particolare, usiamo il potere delle note della nostra musica per trasmettere emozioni agli ascoltatori e soprattutto per farli divertire.
Come hai conosciuto Jaywork Music Group?
Ad aprile 2021 ho inviato a Jaywork la mia prima demo. Qui ho trovato una persona fantastica, Luca Facchini che ha creduto in me e dopo aver seguito i suoi preziosi consigli ad agosto 2021 è uscito il mio primo singolo su etichetta D:SIDE dal titolo Dark Night. In questa occasione ho avuto l'opportunità di conoscere Sammy Love, e di iniziare un percorso artistico che mi ha portato a produrre il brano Feel The Sky che nella versione dream, inserito nella compilation D:Side Dream Parade, ha regalato a tutti noi delle belle soddisfazioni.
Com'è il tuo sound?
Sono una persona cresciuta negli anni '90 con la musica commerciale, techno, trance e dream. In tutte le produzioni cerco sempre di ritrovare i ritmi e le emozioni di quegli anni, ed in particolare sto crescendo sia professionalmente sia artisticamente nella musica techno e nella musica trance. Mi piace miscelare synth "acidi" con voci e melodie per ottenere canzoni che cambiano situazioni durante la stesura.
Come hai iniziato?
Per gioco. Già da molto giovane mi divertivo con i primi programmi free che giravano su windows 95 a creare musica dance che cercava di imitare i miti di quegli anni come Robert Miles, Dj Dado, Roland Brant. Mmo la musica a 360°, passo dal Metal alla musica classica, ma quando mi serve la carica giusta, ritorno nel passato e la ritrovo nella mia playlist di musica trance/dream anni 90.
Che novità vedi nello scenario musicale?
Sicuramente l'AI (Intelligenza Artificiale) aiuterà moltissimo a scoprire nuove sonorità, nuovi ritmi, e nuove melodie. A volte mi spaventa il salto da gigante che ha fatto la tecnologia negli ultimi 5 anni, ma è giusto così. La differenza in ogni caso la farà l'anima che ci mettiamo noi produttori per ottenere una produzione che faccia la differenza ed essere unici.
Bisogna oggi saperne fare tre mestieri diversi, ovvero il dj che mette musica, l'intrattenitore e il produttore musicale?
Quello che consiglio a chi si approccia a questo mondo è di non mollare mai, essere umili e accettare i consigli di chi magari in questo mondo ci vive da 30 anni. Non è semplice fare un pezzo che resti nella storia, soprattutto oggi dove tutte le persone sono travolte da un'infinità di generi musicali. Fare il DJ aiuta molto a far conoscere i propri pezzi nei locali e nelle serate, io le vedo come due professioni che si completano. Sono vecchia scuola e sinceramente che il DJ/ Produttore debba fare anche l'intrattenitore, la vedo un'assurdità, una volta il dj/producer metteva la musica e il vocalist con le sue performance rendevano magiche le serate nei locali.
Come nasce la tua musica?
Le mie tracce nascono dal momento che sto vivendo, parto da una voce, da una melodia, e da li, inizio a costruire tutto il progetto. Una volta finito non lo ascolto per qualche giorno e poi lo riprendo in mano così da avere la mente libera e vedere se il risultato che ho ottenuto è quello che volevo.
La produzione musicale sta cambiando in questo periodo o in fondo resta tutto più o meno simile a venti o trent'anni fa, in ambito dance e dintorni?
La produzione musicale è cambiata in maniera drastica con l'avvento di tecnologie più performanti e soprattutto dal costo meno proibitivo degli strumenti. Quello che non cambierà mai è l'impegno che dobbiamo mettere noi producer per creare un pezzo che emozioni gli ascoltatori. Per il futuro sono certo che ci saranno tantissime belle produzioni firmate Jaywork Music Group.
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COS'E' JAYWORK MUSIC GROUP
Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l'attività discogra/Users/lorenzotiezzi/Desktop/Jaywork.jpgfica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all'attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto "2Black" con la notissima "Waves of Luv", che ricalca il grande successo del brano musicale "In alto mare" di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. "Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore", spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
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Spotify introduce la condivisione dei brani musicali su TikTok
Spotify introduce la condivisione dei brani musicali su TikTok Nel corso delle ultime ore Spotify ha introdotto un’interessante novità per la sua app mobile. Powered by WPeMatico Nel corso delle ultime ore Spotify ha introdotto un’interessante novità per la sua app mobile. {authorlink} https://multiplayer.it/notizie/spotify-introduce-la-condivisione-dei-brani-musicali-su-tiktok.html Videogiochi…
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COS’È? Newsic è un sito dedicato all'universo musicale che copre tutti i generi e le preferenze. Che si tratti di artisti di fama, di nomi emergenti, delle ultime tendenze o dei successi del passato, le pagine di Newsic offrono contenuti di qualità senza distinzioni. CHI SIAMO? Newsic è composto da una redazione che segue attentamente l'evoluzione della musica contemporanea. L'obiettivo è fornire informazioni rilevanti e tempestive, arrivando per primi a condividere stimoli e aggiornamenti su quanto accade in Italia e nel resto del mondo musicale. Prima di ogni altra cosa, siamo ascoltatori appassionati. Ogni argomento di cui trattiamo è stato "testato" e vivido da noi, a garanzia della qualità dei contenuti. PERCHÉ? Newsic è in prima linea nel panorama musicale. Siamo sempre pronti e preparati, e ci impegniamo a evitare di raccontare semplici storie. Puntiamo invece a costruire un rapporto di fiducia con i nostri visitatori, affinché possano contare su di noi come fonte affidabile per orientarsi nel vasto mondo della musica.
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Cremona: “Electric Sound Village”
a cura della redazione Dal 27 al 29 settembre alle FIERE DI CREMONA, “Electric Sound Village”Liuteria elettrica, chitarre vintage, storia della musica rock. Una bella novità quest’anno ci attende in occasione di Cremona Musica International Exhibitions and Festival, la Manifestazione fieristica più importante per gli strumenti musicali d’alta qualità, in programma dal 27 al 29 settembre alle…
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Estate a Varese 2024: oltre 150 eventi in programmazione in città da giugno a settembre
Estate a Varese 2024: oltre 150 eventi in programmazione in città da giugno a settembre. Sono oltre 150 gli eventi che animeranno l'estate varesina da giugno a settembre. Dal centro ai quartieri, dal Sacro Monte al lago, sono tante le opportunità adatte a tutte le età, con concerti, teatro, cinema all'aperto, proposte gastronomiche, visite alla scoperta delle bellezze artistiche della città, sport, mostre e altro ancora. Per scoprire tutti gli eventi in programma, il Comune di Varese ha messo online un libretto che giorno per giorno illustra tutte le proposte estive che si svolgeranno a Varese. "L'estate varesina offre centinaia di eventi, dal centro al Sacro Monte ai quartieri – dice la vicesindaca Ivana Perusin – Un modo per rendere ancora più attrattiva Varese sia per chi resta in città, sia per i tanti turisti che ogni anno sono sempre più numerosi sul territorio, anche grazie ai grandi eventi sportivi e culturali". "Sono molte e diversificate le proposte culturali a Varese da giugno a settembre – dice l'assessore alla Cultura Enzo Laforgia – grazie a un ventaglio di iniziative che consente di valorizzare e promuovere alcuni dei luoghi più significativi della nostra città, unendo arte, musica, storia, intrattenimento e bellezza. Anche quest'anno, l'Assessorato alla Cultura affianca AD Management nella realizzazione del Varese Summer Festival, con uno spazio dedicato anche ad operatori culturali cittadini". Si comincia a giugno con l'avvio di importanti rassegne, come la terza edizione di Conosci il tuo Patrimonio, l'iniziativa ideata dal Comune di Varese con un programma di visite e itinerari per conoscere le bellezze dell'arte e della storia della città. Tantissimi gli appuntamenti anche di Esterno Notte, la rassegna di cinema all'aperto che ogni estate anima i Giardini Estensi con i film più belli della stagione. Tra le novità, c'è la nuova rassegna gastronomica Itinerari di gusto, per conoscere e gustare i prodotti e piatti della tradizione. Torna poi Storie di cortile, con musica e racconti tra corti e cortili. Nel mese di luglio appuntamento con l'iniziativa Tra Sacro e Sacro Monte, che porterà attori e spettacoli sulla via Sacra del borgo patrimonio dell'Unesco, mentre ai Giardini Estensi ci saranno i concerti e gli spettacoli del Varese Summer Festival. Da non perdere la rassegna Musica nei luoghi nascosti, con aperitivi e DJ set in alcuni dei luoghi più belli del territorio, mentre sono diversi gli eventi negli spazi dell'arte contemporanea, come Villa Panza e la Fondazione Morandini. Tante anche le rassegne musicali, dalla musica classica al soul. A Ferragosto appuntamento con la tradizionale festa della Montagna a cura degli Alpini, mentre nel mese di settembre torna Sant'Ambrogio in strada, la festa che unisce musica dal vivo, buon cibo e artigianato. Ma sono ancora molte altre le proposte in città, per un'estate davvero tutta da vivere.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Parla Max Magnani (Acetone) "Party Rock" e una vita a ritmo funky house
Abbiamo incontrato Max Magnani uno degli artisti di Acetone, realtà musicale italiana in forte crescita internazionale.
Come vedi la scena italiana dei club e di chi balla?
Il livello del clubbing in Italia non è forse azzerato, ma è certamente molto basso. Si fanno notare soprattuttoserate con cena e spettacolo, gli eventi per over 40, over 50, over 30, ecc. È un continuo ripescare il passato. Con "Remember" faccio riferimento alle tracce degli anni '70, '80 e '90, che vengono riadattate o remixate, anziché rifatte completamente, per soddisfare l'ascolto odierno. Le sonorità degli anni '70 non vengono più ballate come una volta; balliamo le melodie di quegli anni, ma aggiornate con groove e linee di basso tipiche degli anni 2000 e 2020. Tuttavia, il vero clubbing in Italia, onestamente, non sembra essere in ottima salute.
Quali saranno le tendenze musicali estate 24 in Italia? Che ci dici Max Magnani?
Come sempre, in Italia piacciono i tormentoni remixati in chiave Dance e anni '90. Per quanto riguarda l'estero, invece, non ho dubbi: Latin, Tech, Tech House e Afrohouse sono generi molto difficili, e ripeto, molto difficili da proporre in Italia. È molto difficile trovare una situazione adeguata per poter presentare quelle che sono le vere novità… eppure, tutto questo funziona nel mondo.
Come vedo la figura del DJ in questo periodo? È al momento positivo per la dance oppure no?
Dividiamo spesso l'Italia dal resto del mondo. Il DJ dovrebbe essere protagonista in un locale in cui propone musica. La figura centrale, colui che dà l'indirizzo alla serata, che determina la linea musicale. In realtà, in Italia non è così; come ho già detto, mancano i veri locali, quelli che una volta chiamavamo discoteche. Un tempo, nella Riviera Romagnola, c'erano più di 200 discoteche, adesso ce ne sono veramente 10 o 12… Di conseguenza, oggi il DJ propone la sua musica, o come tutti dicono, suona in locali che non sono discoteche e non sono al 100% dedicati alla musica. Cene e spettacoli, pub, bar con aperitivi, chioschi sulla spiaggia. Pertanto, anche se il DJ dovrebbe essere una figura fondamentale, in realtà non lo è più.
Quali sono i problemi nel fare il DJ oggi?
Sempre più spesso si chiede al DJ di fare ben altro. La prima domanda è: "Quanta gente porti?" È una domanda sgradevole. Ecco perché spesso, avendo così poco potere, il DJ deve assolutamente adeguarsi a sonorità come "pop italiano, remixato", house melodica (…), sonorità molto accessibili e orecchiabili. Per non parlare di quanto in console arrivano VIP che si esibiscono con set pre-mixati. Vengono scelti perché con la loro presenza è molto facile attrarre persone. È più semplice organizzare party occasionali piuttosto che tentare di costruire una serata con una linea musicale ben definita.
Max Magnani, ci sono stereotipi sulla professione del DJ? E tu come hai iniziato?
Chi fa il DJ non fa un lavoro, giusto? Ti diverti, ci sono donne, serate, alcool… non è percepito come un vero lavoro, ma come puro divertimento. In realtà, quando sei alla console, sì, certo ti diverti. Ma non siamo noi DJ, gli unici ad amare ciò che facciamo. Essere un DJ significa attenzione, significa dedizione, significa che stai lavorando mentre gli altri si divertono, o meglio, tu lavori per far divertire gli altri. Quindi è sicuramente qualcosa che ti piace, ma è anche qualcosa di estremamente impegnativo. Fare il DJ seriamente richiede ricerca, tempo, dedizione, professionalità, tecnica, insomma, tutto ciò che è richiesto in qualsiasi lavoro. Io ho iniziato diciotto anni e un po' per gioco, mi avvicinai al mondo della musica. Nonostante non sia diventato il mio primo lavoro, ancora oggi continuo a dedicarmi ad essa in maniera professionale, dedicandovi tantissimo tempo. L'impegno è cresciuto, insieme alle produzioni che pubblico su Acetone. Tutto questo mi dà grande soddisfazione, perché fare il DJ è davvero un sogno che si avvera ogni sera, ad ogni disco.
Ci racconti cosa state combinando con Acetone?
Sono particolarmente legato alla mia penultima uscita, "Party Rock", che mi ha permesso di entrare nella top ten della classifica Funky House di Beatport. "Acetone" è un progetto gestito da due DJ di fama internazionale, come Maurizio Nari, che è anche un mio amico, e Jens Lissat, con il quale abbiamo stretto un forte legame e che apprezzo moltissimo. Quindi, è un'iniziativa giovane ma guidata da persone esperte. Nessuno di noi è più un ragazzino. Abbiamo tutti un'esperienza di quarant'anni nella musica. Tuttavia, è un progetto giovane e fresco. In un paio di anni, "Acetone" è riuscita a posizionarsi come la seconda etichetta mondiale per vendite su Beatport in ambito funky house. Mica male! Abbiamo già partecipato ad eventi internazionali e stiamo organizzando party per l'ADE ad Amsterdam nel 2024 e per la Miami Music Week nel 2025.
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Terme di Caracalla: rivivono i fasti dell'antica Roma
Le terme di Caracalla sono pronte a rivivere i fasti dell'antica Roma. Un nuovo progetto, infatti, riqualificherà completamente uno dei siti archeologici simbolo della città eterna per dare un'esperienza di visita completamente nuova. La prima novità che gli spettatori vedranno sarà l'acqua, elemento essenziale delle terme. Saranno, inoltre, riaperti spazi finora rimasti chiusi. L'inaugurazione avverrà sabato 13 aprile con una serie di eventi culturali. L'acqua, anima delle terme Con il progetto di riqualificazione del sito archeologico, lo spettatore vivrà un'esperienza di visita completamente diversa da quella vissuta finora. Il primo step di questo ambizioso progetto è stato far tornare l'acqua, elemento principe di un complesso termale. L'acqua, che mancava nel sito dal V secolo quando è iniziata la fase di abbandono del complesso, tornerà alla vista dei visitatori con un'enorme vasca dalle forme minimali e contemporanee. Progettata dall'architetto Hannes Peer insieme a Paolo Bornello, la vasca darà vita a uno specchio d'acqua di mille metri quadrati nel quale si rifletteranno le imponenti rovine. Sarà, inoltre, sormontata su un lato da un palcoscenico leggero destinato agli spettacoli; ospiterà delle fontane che proporranno giochi d'acqua e di colori. L'acqua sarà presente anche all'interno delle strutture anticamente dedicate alla cura del corpo mentre altri zampilli e nuvole di vapore si libreranno a ridosso delle mura del complesso per rievocare l'atmosfera di un tempo. Passeggiare e meditare Come illustrato dalla direttrice delle terme, Mirella Serlorenzi, anche l'area verde del sito sarà trasformata. Diventerà un giardino botanico valorizzato con architetture effimere ed essenze odorose. L'impegno della direttrice è far ricomparire anche farfalle e api. Tutto concorrerà a ricreare un luogo in cui passeggiare e meditare com'era un tempo. Le terme di Caracalla, infatti, erano un luogo deputato alla cura del corpo e della mente in linea con la filosofia antico romana "mens sana in corpore sano". Il progetto, che procederà a step, prevede anche la riapertura al pubblico di due aree verdi e dell'antico ingresso sulla via di Caracalla, lo stesso utilizzato dagli antichi romani duemila anni fa, dove sarà collocata una nuova biglietteria. Terme di Caracalla: simbolo dell'antica Roma Le terme di Caracalla rappresentano un degli esempi più grandiosi di terme romane. Furono realizzate tra il 212 e il 216 d.C. sul colle romano dell'Aventino. Furono superate solo dalle terme di Diocleziano costruite nel 306. Dismesse durante la guerra gotica, l'area su cui insistevano le terme fu riutilizzata a fini abitativi e come zona agricola. Divenne un grande vigneto. Nel VI secolo fu utilizzato come cava per il reperimento di materiali di pregio come marmi e metalli. Dal XVI secolo, in occasione di diversi scavi, sono state rinvenute diverse opere molte delle quali sono entrate nella collezione Farnese. Nei tempi moderni, le rovine delle terme di Caracalla, con la loro imponenza, sono state una suggestiva cornice a eventi musicali di vario genere: da concerti di artisti moderni a opere liriche. Non a caso Paolo Conte, nel 2018, ha deciso di ambientarvi la tappa romana del suo tour per festeggiare i 50 anni di Azzurro. Tra quelle stesse rovine hanno riecheggiato le musiche del maestro Ennio Morricone. Dal 1937, inoltre, ogni anno la stagione estiva del Teatro dell'Opera di Roma si ambienta a Caracalla. In copertina foto di Gianni Crestani da Pixabay Read the full article
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