#noonehearsmeanymore

[noonehearsmeanymore]

non mi leggerai, e non mi interessa. ma scrivo comunque a te, come se lo stessi facendo, perché ho bisogno di liberarmi di queste parole e di questo fottuto sentimento che mi accompagna. mi dispiace quasi che tu ti sia comportato così, anche se al momento la rabbia è l’unica cosa che sento. sì, perché sono nera nei tuoi confronti, una persona che non sa cos’è il rispetto come te non me l’aspettavo, sopratutto da quanto ti ha sempre dato fastidio che le persone lo mancassero.

comunque vabe, sì, mi dispiace ma più per te che per me. perché spero ti vergognerai, prima o poi, di come mi hai trattato, contando quanto ho fatto e quanto avrei fatto per te, in caso ce ne fosse avuto l’occasione. ma vabe, l’occasione l’hai distrutta ogni giorno che abbozzavo e accettavo le tue scuse, per poi ritrovarmi a pezzi con tutto che fuoriusciva, ma io imperterrita dovevo sbatterci la testa pur di capire che non era il caso, che non siamo mai stati connessi realmente, perché io ero e sono ad un punto e tu ad un altro, quasi completamente opposto al mio. mi dispiace perché probabilmente ti ho creduto diverso, ma sai, la colpa non è quasi neanche tua, anche se ti sei posto in un modo che era completamente diverso da ciò che ti sei rivelato. dio, forse l’italiano stasera lo mando a puttane.

io non so, a volte penso di aver sbagliato qualcosa, ma continuo a ripetermi, per evitare di impazzire, che non ho sbagliato niente se non quando ho cominciato ad insistere per un confronto, perché tu avevi già deciso di chiudere in quel modo, mentre per me era indispensabile gyardarti negli occhi e farti capire non so, qualcosa, come il modo in cui mi hai fatto soffrire con quella dannata frase. chissà, forse è quella la tua vera natura, “ma poi non rompermi il cazzo dopo” come se l’unica cosa che avessi fatto fosse stata darti fastidio, e mi chiedo che ci sei stato a fa tre mesi accanto ad una persona che dai, ti ha solo rotto il cazzo. ma poi? ma poi mi devo pure sentire in difetto, perché sei sparito in un lampo, come se fossi dimenticabile, come se non avessimo condiviso niente, come se non fossi mai stata niente per te. e forse è proprio questo il problema nella mia testa, sapere di aver dato tanto ad una persona che neanche mi considerava.

[bebbabvh]

bene probabilmente d’ora in poi scriverò solo qui

[bebbabvh]

ed infatti, voi non siete capaci 😇

e comunque non è impossibile farmi venire, siete voi che non siete capaci

[noonehearsmeanymore]

e ho lasciato alcuni pezzi di me dentro le persone sbagliate, qualcuno ha preso il meglio qualcuno ha preso il peggio, e a volte fa davvero male, così tanto male che non sento nemmeno più quasi dolore

[noonehearsmeanymore]

mi chiedo perché debba continuare ad essere cosi triste, io non me ne capacito, da dove esce fuori questa tristezza? è come se restassi ferma, senza meta, a sopravvivere. vorrei, ma non posso. vorrei, ma non voglio allo stesso tempo. non l’affronterò mai, e forse preferisco sopravvivere piuttosto che affrontare la tua morte.

[noonehearsmeanymore]

e se mi tengo ancora dentro ciò che provo esplodo

[noonehearsmeanymore]

poi mi chiedono, ma perché dormi?

per isolare la testa dai troppi pensieri

e ti serve dormire così tanto?

è un bisogno costante

quale?

quello di isolarmi da me stessa

[noonehearsmeanymore]

forse perché manca un mese all’anniversario,

forse perché stai arrivando peggio degli altri anni,

forse perché tanto non l’ho mai affrontata la tua morte,

forse perché

forse perché alla fine tu dovresti essere qui accanto a me e invece sei lassù da qualche parte

forse perché ho paura di essere felice senza te

forse perché sento di non meritarmela la felicità da quando tu non sei più qui

[noonehearsmeanymore]

che fastidio guardarti mentre vado a picco

[noonehearsmeanymore]

sì, coraline vorrebbe sparire e io vorrei sparire e non far più caso alla vita

[noonehearsmeanymore]

e forse così riuscirò a mettere insieme quei piccoli pezzi di me che piano piano mi stanno abbandonando

[noonehearsmeanymore]

io capisco solo che in questi momenti vorrei esse stretta a qualcuno, vorrei qualcuno mi prendesse per non lasciarmi mai andare

[noonehearsmeanymore]

non riesci a capacitartene del dolore che provi, ma è naturale, non sentirti in difetto, ma tanto so che ascolterai l’altra parte di te, quella che ti butta giù, quella che ti distrugge, quella che ti fa del male

[noonehearsmeanymore]

è come se tutto mi morisse tra le mani e io non so controllarlo

[noonehearsmeanymore]

forse è il caso di ammettere che il problema è solo mio, probabilmente il problema sono io

[noonehearsmeanymore]

è che il foglio bianco mi fa sempre lo stesso effetto. metto la musica per scrivere, ma devo spegnerla perché il mio cervello non riesce a ragionare lucidamente se non c’è silenzio. silenzio? quando mai c’è silenzio nella tua testa, quando mai le voci smettono di parlare, di sussurrarti all’orecchio quanto non vali? quando mai smettono di ripeterti che ehi, resterai sola, ma non quella solitudine apprezzabile, quella in cui si sta bene, ma quella in cui ti logori dentro, perché alla fine sai che da sola non ti basti, anche se ci provi in tutti i modi non ti basterai mai.