#non ti interessa
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#instagram#la retorica del bullo che lo fa “per il tuo bene”#e non hai idea di quanti ce ne siano#anche laureati professionisti o medici#spero che tu rompa il cazzo anche ai fumatori allo stesso modo se ti interessa tanto la salute altrui
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comunque lumaku è uno stronzo perché prima si sbatte per gli assist e poi vuole fare il finto umile e dice nono ma l'importante è la squadra non parliamo di me
#mi fa impazzire sa come mettersi in tasca tutti e lo fa benissimo (anche con me) ((ho perso la dignità))#romelu sei vita non mi interessa se poi a fine stagione ti odierò (sarà così) tu sei tutto per me!!
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madò. collega che spesso mi dà sui nervi sul gruppo wapp sta schifando mahmood perché Non è musica questa .. scusa se non tutta la musica è i pink floyd ***** madonna
#lo dico da persona a cui piace la musica che piace a lui (rock principalmente)#mi danno un fastidio enorme gli amanti di certa musica che si limitano ad ascoltare quella e tutto il resto è merda#cioè okay volendo puoi anche ascoltarti solo un genere tutta la vita non mi interessa e ci può stare#però chi ti dà il diritto di dire che solo quella è “vera musica” (che poi: che cazzo vuol dire?)#cristo in croce i nervi#penso che non sorprenderà proprio nessuno se vi dico che è un uomo bianco cis etero lol i peggiori fan della musica rock#e probabilmente anche la maggioranza dei fan della musica rock. rip#vbb. piccolo rant. ora vado ad ascoltare tuta gold mente (ri)leggo di due tennisti che scopano#nico rambles
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No Nicolas tu non mi puoi dire questa cosa
#non puoi aver studiato con uno del f4ctory32 non puoi#perché io volevo andarci a studiare ma è troppo lontano comunque gli spettacoli della mia scuola di cinema li fanno lì#se ti interessa#io no perché faccio cinema#i miei di teatro credo li farò al leonardo ma non sono sicura#comunque la devi smettere di rincorrermi hai capito#no non sono io che rincorro te perché le cose le scopro sempre dopo
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colloquio con la scuola in Portogallo fatto e ho deciso che andrò lì quindi per oggi posso dire ciao alla possibilità di mettermi seduta e studiare perché sono troppo agitata
#sono contenta la tipa mi ha fatto un'ottima impressione la scuola già mi piaceva poi organizzano un sacco di cose carine#molto probabilmente lavorerò anche coi bimbi!!#in questi giorni dovrebbe uscire la lista di chi accede al colloquio orale per l'Australia ma 1) secondo me non ho abbastanza punti#2) se li ho vado a fare il colloquio ma per curiosità mia per vedere com'è e cosa chiedono. perché al momento mi interessa molto di più#partire per il traineeship. anche questo è solo per 4 mesi e di base ho solo una borsa erasmus. mentre l'Australia è da aprile a dicembre e#ti danno molti più soldi. però in realtà. anche se non so ancora che fare della mia vita. il traineeship ha una durata tale che potrei.#volendo. anche fare la domanda per il dottorato. che non so se voglio fare però almeno lo avrei come opzione
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Tutti parlano di quanto sia bello non provare nulla.
Ma nessuno parla di quel blocco emotivo in cui non riesci a connetterti con nessuno, tutto ti annoia,non ti interessa nulla e ti senti come se non riuscissi più ad innamorarti di qualcuno.
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La pizzeria è gremita e i tavoli sono occupati da precoci coppiette giunte ben prima dell'ora più consona alla cena, forse per finire velocemente e correre in casa ad accoppiarsi. O forse perché vivo a Vienna e qua cenano quando i comuni mortali normalmente fanno merenda. Inutile che sfotto, se sono entrato in pizzeria a quest'ora è perché pure io sto morendo di fame. Conosco la capo sala, ha letto il mio libro e dato che mi saluta ancora devo dedurre che non le ha fatto schifo. Le chiedo se posso mettermi al bancone, sono da solo, fuori fa freddo e ho fame, che mi basta una margherita e me ne vado. Annuisce e i suoi occhi si fanno compassionevoli. Non faccio in tempo a sedermi che il ragazzo al bancone, notando la mia condizone solitaria, mi porge una birra che non avevo ordinato. Mi sorprendo e dico che ci deve essere stato un errore, che ancora non ho chiesto nulla. Mi risponde che fa lui, posso stare tranquillo. Io desideravo una coca-cola e ora mi tocca bere una birra offerta accidenti. C'è una seggiola di fianco a me con una giacca poggiata, la proprietaria mi chiede se desidero che la sposti, le dico che non serve, tanto non arriva nessuno. Mi sorride e torna a limonare con un barbuto uomo di quasi due metri. Più passa il tempo più gli alti mi stanno sul cazzo e vorrei segargli le gambe mentre dormono. Poi mi ricordo di essere sopra la media in Italia (e anche in Sud America) e torno a concentrarmi sulla sala. Ci sono davvero solo coppie, uscite per festeggiare la ricorrenza amorosa. Noto con piacere un cospicuo numero di tavoli occupati da persone dello stesso sesso che si tengono per mano. Sorrido per loro. Che belli che siete, godetevi questo momento, vi lascerete anche voi, non temete. Il volume della musica è troppo alto, decido di mettere le cuffiette e ascoltare qualcosa di diverso, un concerto per orchestra a tema videogiochi giapponesi, tanto sono da solo, non devo interloquire con nessuno. Mentre divoro la mia margherita penso a San Valentino. Al fatto che come festa non serva a molto, a meno che tu non abbia 16 anni e bisogno di un pretesto per scopare. Ma è utile per chi come me la vede come un post-it, messo per ricordardati di essere grato a chi ti vuole bene. Anche se non te lo meriti perché fai schifo come essere umano. Anche se dovresti ricordartelo ogni giorno ma tra una cosa e l'altra ti passa per la testa e allora eccoti una data. Una volta all'anno, fai sto sforzo e scrivi a chi ti vuole bene, scrivi quanto ti ritieni fortunato ad avere qualcuno che ti sopporta. Servono a questo le feste. Natale per ricordarti di ringraziare la famiglia. Il compleanno per ricordarti dell'esistenza di qualcuno. L'onomastico per ricordarti pure come si chiama. Ferragosto per ricordarti che l'estate sta finendo. Pasqua boh, non lo so, per ricordarti che è possibile uccidere una divinità forse. Finisco la pizza e mi arriva un'altra birra che ancora non ho ordinato. Mi giro in sala per capire a chi ho fatto pena stavolta. Nessuno mi guarda. La finisco contro la mia volontà e mi dirigo a pagare il conto. Mi viene detto dalla capo sala che oramai faccio parte della famiglia, che posso considerarmi un cugino acquisito e che quindi mi basta darle la metà della metà di quello che avrei dovuto dare. Quanto adoro fare pena. È il mio superpotere. Birra gratis, pizza scontata e posso andare a letto con la pancia piena. Una coppia mi avrà notato e ora sarà nata una discussione, prima di fare l'amore. "Tesoro, voglio adottare un triste italiano solitario, hai visto quanto era carino mentre mangiava la sua pizza, starebbe così bene con il nostro arredamento". Qualcun altro avrà girato un video che diventerà virale su tiktok e dove magari vengo insultato. Poco mi interessa. Torno a casa dal mio gatto, gli dico che lo amo e che sono grato ci sia lui a volermi bene. Lui, per tutta risposta, vomita sul tappeto. L'amore è un linguaggio variopinto e maleodorante talvolta.
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Avere un cane ti regala una delle esperienze più democratiche che esistano in fatto di conoscenze ed eventuali amicizie: al cane non interessa se il "padrone" di un altro cane è un notaio o un netturbino, una parrucchiera o un/una ufficiale dell'esercito, se ha un master in economia o in astrofisica o ha fatto la terza media, se parla dodici lingue o esclusivamente in dialetto locale, se porta vestiti di marca o un sacco del rusco avvoltolato addosso. I cani si annusano il derrière e decidono se sì o se no e tu sei costretta/o a interagire con umani che eventualmente, di tuo, non avresti mai incontrato o magari preso in considerazione. Sono infinite sorprese quotidiane. Una libertà di approccio all'umanità che forse solo i bambini molto piccoli e, appunto, i cani, possono regalarti. Un cane non è soltanto il tuo compagno di vita, è una porta spalancata verso il mondo.
simona vinci
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Il fatto è:
In questi mesi mi sono resa conto che con la mia laurea ci faccio veramente ben poco... a meno che non sia abbinata ad altro. Vogliono tutti la specializzazione, sennò nemmeno gli stage non retribuiti ti fanno fare. È una cosa assurda, dato che parlo con gente che "io questa cosa l'ho fatta col diploma/con la triennale..." e ora sembra non bastare nemmeno un master per fare qualcosa. O meglio, sgancia 20'000€ per un master e il lavoro te lo assicuriamo. Borsa di studio? Ti tolgo 800€ dal totale, contento? Sono cambiati i tempi e qui ci troviamo, quindi tocca per forza di cose adattarsi.
Quindi, dato che pare debba rimettermi sui libri, che mi sono messa a pensare? Un master in traduzione specializzata? No, a fare il traduttore fai la fame, poi vai a trovarlo quello in russo o tedesco, tutti i cazzo di master sono in inglese. E diciamocelo, quella che mi interessa è la traduzione editoriale, di fare un master per poi tradurre roba giuridica, medica, metalmeccanica e chi più ne ha più ne metta forse no, non era quello che immaginavo. E se la traduzione editoriale la lasciassi come "hobby"? Ho capito che mi interessa la biblioteca, dopo il tirocinio e vari ragionamenti. La pensata geniale è quella di prendersi una laurea in biblioteconomia per aver accesso a tutti i concorsi e puntare a cariche più alte. Ne sto vedendo una marea di concorsi per personale di biblioteca ultimamente. Io mi impegno, mi vinco un concorso, ho un posto assicurato e una stabilità economica. Nel tempo libero posso scovare tutti i romanzi che voglio non tradotti, e se in un anno mi traduco solo 500 pagine che ci fa? Quella diventa una soddisfazione personale. Mi sto scegliendo una carriera che mi appagherebbe, come il mio "hobby".
Forse sto solo sognando troppo o forse sto direttamente impazzendo, chi lo sa. Però mi piace sognare.
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QUELLI CHE…
Quelli che ti chiedono l’amicizia su Facebook,non mettono mai like ai tuoi post,non li commentano,non guardano le storie che pubblichi,però ti invitano a mettere “mi piace” a una pagina che gli interessa o che hanno creato loro 🤷♀️
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Io: orfana a 15 anni, vado avanti a campare con due spicci della pensione che mi danno e presentando ogni anno un quantitativo di fogli indecifrabili per varie agevolazioni et simili
Mio zio: oh ma quando prendi la patente? Ma la patente? Ma tu ancora senza patente? Niente, proprio non ti interessa essere indipendente (che poi, anche se avessi preso la patente, come potevo essere indipendente senza macchina?)
Mio cugino quest'anno vuole fare la patente del motorino, mio zio: no ragazzi ma è una cifra folle voi non vi immaginate quanto costa tenere un figliolo, io gliela faccio fare subito eh ma madonna davvero quasi inarrivabile
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Cercare un appartamento in Giappone è un'esperienza a sè che in Italia non ho mai fatto (per ovvie ragioni) e che, personalmente trovo tanto stressante (lo è già di suo, poi i giapponesi ci mettono il loro).
(Scrivo quindi queste cose senza sapere niente di come funziona in Italia e in Europa, quindi in caso funziona uguale e bestemmio troppo questo popolo, fatemelo sapere senza problemi).
Partiamo dalle cose belle, quelle che gli stranieri metterebbero nei reels di Instagram mostrando quando il Giappone sia futuristico e attento al cliente.
1. Quando sono entrata in agenzia mi hanno dato un bottiglietta piccola di tè verde
2. Quando vai a vedere un appartamento abbastanza lontanuccio dalla sede, prendono l'auto e ti portano di qua e di là, raccontandoti i pro e i contro della zona
Passiamo alle cose brutte. Costa decisamente troppo.
Traslocare di per sé è caro perché devi pagare il trasporto e (credo) una cifra per la firma del contratto.
In Giappone quando entri in un posto nuovo le spese non si contano.
Esistono prima di tutto 2 voci:
1. 礼金 (reikin) una cifra di ringraziamento per il padrone di casa
2. 敷金 (shikikin) la cauzione, che paghi quando entri ma sono le spese che servono al padrone di casa quando esci (pulizia e altro)
Poi, esistono le spese per l'agenzia che ti fa da garante: una volta entrati si paga dal 40% fino al 100% dell'affitto e poi, in base al tipo di contratto, paghi o una volta l'anno o una piccola somma (tipo l'1% dell'affitto) ogni mese.
Poi il cambio delle chiavi (circa 200€), le pulizie complete, la disinfestazione, altre menate di assicurazione ecc.
Alla fine dei giochi, entri che devi pagare letteralmente un intero stipendio per tutte le spese. Minimo minimo metà stipendio, ma è veramente economico se riesci ad arrivare a quella cifra (e, se ci riesci, vuol dire che c'è qualche altra voce nell'affitto mensile, quindi i soldi se li prendono da un'altra parte).
Poi devi pensare agli elettrodomestici perché qui non ti danno niente: lavatrice, cucina, frigorifero, elettrodomestici, stoviglie, tavoli, sedie, mensole ecc. Zero assoluto, tutto vuoto.
In ultimo, ma non per importanza, ti devi preoccupare se accettano o meno gli stranieri.
Poi, gli spazi. Piccoli, se non piccolissimi. Mi aspettavo una cosa del genere, ma a volte è veramente troppo. Non è difficile infatti trovare monolocali (che monolocali non sono, sono proprio "stanze") di 13-15 metri quadri. Considerando che dentro ci deve essere lo spazio per la cucina e il bagno, quello che rimane è a malapena lo spazio per il letto.
La stanza più grande che ho visto oggi è di 20 metri quadri (non in foto) e, nonostante fosse bella ampia, mi ha fatto pensare che forse sarebbe meglio passare al futon giapponese (così lo metto via in armadio durante il giorno e arrivederci).
Poi l'armadio. Sono femmina ma dei vestiti mi interessa zero e non a caso quando sono venuta 2 valigie sono state abbastanza. La mia roba estiva entra tutta abbondantemente in una valigia sola. Nonostante ciò, in un'altra camera che ho visto l'armadio era talmente piccolo che penso non sarebbe entrato quasi niente di quello che ho. Era molto nuovo e pulito quindi bello tant'è che la ragazza ha detto che è molto in voga... ma, personalmente, dopo che ho visto l'armadio e quanto cupo e buio fosse l'ambiente per me è un grande no. (Foto 3)
L'appartamento che invece era la mia prima scelta perché potrei raggiungere l'ufficio persino a piedi è anche grande abbastanza con un armadio decente, ma non è stato ancora pulito (foto 2) e non sapendo quanto a fondo puliranno sono leggermente impaurita (nonostante io sia zero schizzinosa, ma quando è troppo è troppo).
Poi, quello che loro considerano "importante" sono per me europea solo delle frivolezze. Esempi sono essere vicini a un grande supermercato; se i ristoranti sono più per "gruppi" o se puoi andare da solo; la ragazza che mi ha mostrato i posti mi ha detto che mi consiglia di cambiare tutto della serratura (anche tutte e due se ce ne sono due) perché sono una ragazza (il mondo vede questo paese il più sicuro al mondo eppure le donne giapponesi sono quelle che si sentono meno al sicuro al mondo, perché non sanno che giungla sia fuori). Poi ovviamente mi chiedeva in quale zona preferissi vivere, ma, da straniera, non ne ho la più pallida idea né mi interessa. L'unica cosa che mi interessa è essere vicino all'ufficio, niente più.
Altra cosa che mi ha stranita è la velocità con cui decidono. C'era in programma di andare a vedere un'altra camera, ma era stata appena presa.
Il motivo è abbastanza comprensibile (dal loro punto di vista) perché spesso si cambia lavoro o si è costretti a fare trasferimenti lunghi per lavoro. In più, come mi ha detto la ragazza, le persone che vivono in un posto che non piace sono tante, quindi a un certo punto si decidono e cambiano. Nonostante costi così tanto cambiare stanza... e questa per me è la follia più folle di tutte.
Quando ho incontrato persone adulte di 40-50 anni e passa che vivono nella mia sharehouse mi sono chiesta in parte come facciano... ora considerando quanto pago di affitto con spese incluse e tutte le stoviglie ed elettrodomestici e quanto poco costi solo entrare (50.000 yen che io credevo fossero esagerati) ho capito perché lo facciano. E questo la dice lunga su quanto possiamo essere poveri pur essendo lavoratori in questo paese.
#my life in tokyo#trasloco#appartamento#camera#alla fine dei giochi mi sa che non trasloco più#boh vediamo#poi dite l'Italia....#ah quante mazzate vi darei
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Quando i miei amici mi dicono “ma fatti desiderare, hai tutte le carte in regola per farlo” a me girano i coglioni
Io non voglio dover aver bisogno di farmi desiderare, come non mi piace chi si fa desiderare
Se una persona ti interessa ti interessa punto, senza giochetti o trucchi di magia
Sono una persona semplice e desidero che, chi mi sta conoscendo, conosca come sono fatto veramente.
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Ieri ti ho sognato, e ho visto il tuo vero viso. Non m’interessa il tuo seno, grande, piccolo, medio, fa lo stesso. Ma i tuoi occhi sì, la tua bocca sì. E anche il naso. Come mi guardavi, mi parlavi, mi annusavi. Questo mi interessa. E adesso, ogni parola che mi scrivi è in ogni caso il tuo odore, il tuo sguardo e la tua bocca.
Daniel Glattauer - La settima onda
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Se una donna, in maniera educata, ma davvero troppo educata vi dice no, non significa che sta facendo la preziosa o che pensa che voi vogliate solo l'avventura, mentre lei no.
Figa Eva ma quanta cazzo di autostima in uno solo cervello!
Io:
No guarda in questo lungo periodo non ho la predisposizione alla conoscenza di nessuno. (verità)
No ti ringrazio davvero, al momento sono davvero innamorata della mia solitudine. (verità)
Lui (estratto da un messaggio di 50 righe. Più altri messaggi, dove la mia linea è sempre quella) :
" Accetto...ma permettimi una piccola replica bonaria.... Perché non darsi la possibilità di capire se effettivamente la conoscenza di un altra persona non possa farci bene e riempire di cose belle la nostra "solitudine".
A postumi poi decidere se rimanere effettivamente soli"
È una persona che conosco così, è una persona che saluto se la incontro per strada. Ma basta, cribbio.
A me non interessa minimamente.
Ok?
Ma bo, perché non capisce?
Alla fine ha detto che non mi scriverà più, ma se cambio idea, potrò farlo io tranquillamente.😅
Speriamo che mantenga la promessa.
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quando stai parlando di qualcosa che ti entusiasma tantissimo ma tutti cambiano discorso perché non interessa a nessuno<<<
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