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"Io, tutti questi che amano il gergo della naja, che dicono che siamo in guerra, che i soldati obbediscono eccetera, li metterei a pulire le latrine." (Natalino Balasso) . . #natalinobalasso https://www.instagram.com/p/CNEpzrJlR-N/?igshid=bf7slnqfxk1i
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Comedians, di Gabriele Salvatores (2021)
Comedians, di Gabriele Salvatores (2021)
di Andrea Lilli – Il cast, da sinistra: Walter Leonardi, il prof Natalino Balasso, Ale e Franz, Paolo Bonadei, Vincenzo Zampa, Giulio Pretto. I comedians sono sei aspiranti comici, sei dilettanti della risata che dopo aver frequentato un corso serale di perfezionamento affrontano la prova finale: un vero palcoscenico, al di là del quale c’è un pubblico sconosciuto da conquistare e un manager…
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La super massa
by Natalino Balasso
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"Adamo disse che era stata Eva, Eva che era stato il serpente. L’umanità era fatta da due sole persone e già non era colpa di nessuno." -Natalino Balasso- #aforismi #natalinobalasso #paradisoterrestre #adamo #eva #serpente #umanità #colpa (presso Doganella Di Ninfa, Lazio, Italy) https://www.instagram.com/p/BwqwzvDHc96/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=wz8ql2c7jbfx
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sottosopra castelfranco veneto
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#doppiobalasso #natalinobalasso #cosi #depistaggioemotivo #vê (presso Lux Arena)
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Cure Alternative
In questi giorni la moda mediatica si è incentrata su alcune morti causate da trattamenti per il cancro alternativi, diversi dalla classica chemioterapia.
Oltre a condividere perfettamente il pensiero di Natalino Balasso che scrive a tal proposito: “Che ci sia in giro gente che promette cure strabilianti che non hanno effetti è vero. Ma come sempre la moda giornalistica si aggancia a titoli precedenti, addirittura con frasi come "ricorda il caso della settimana scorsa". Così, senza capire, come un riflesso, come se uno coi capelli rossi avesse un incidente in moto e se un giorno ci fosse un incidente in cui son presenti una moto e un tipo coi capelli rossi, cercassimo di collegare i due casi. Il mese scorso erano di moda i genitori vegani che facevano morire i neonati, ora sono di moda le persone che rifiutano la chemioterapia e muoiono. La gente legge cinque articoli del genere e pensa: "Ecco, è un fenomeno che dilaga". Ma, scusate, guardiamo i numeri, non voglio dire di quei tipi di tumore che hanno un 50 o 60% di probabilità di morte, parliamo anche di una cura efficace, diciamo 80% di riuscita della cura. Su decine di migliaia di persone, il 20% di pazienti che muoiono sono comunque qualche migliaio di persone. Vi immaginate se i giornali ogni giorno (e ce ne sarebbero ogni giorno!) scrivessero: "accetta la chemioterapia e muore"? Come con gli ubriachi alla guida, con gli immigrati, coi rifugiati, coi cani che mangiano i padroni, i giornali seminano prove tracciando l'idea di un disegno, se solo ci girassimo dall'altra parte vedremmo una realtà opposta.”
Penso a come mai oltre a puntare il dito contro le cure alternative non ci si chieda il motivo per il quale esiste tutta questa sfiducia nella chemioterapia.
Mi chiedo se questo terrorismo psicologico mediatico non sia in qualche modo legato alla sempre più emergente paura delle lobby di perdere lauti compensi sui malati. La scienza (ufficiale e non) sta ampiamente dimostrando, nonostante le pressioni, che la chemio sia ormai una pratica, in molti casi, obsoleta che si limita a tenere in vita le persone a discapito della loro qualità di vita.
Qual'è quindi lo scopo ultimo della medicina? Tenere in vita le persone costi quel che costi? Ma se così fosse sembrerebbe più un insano senso di rivalsa contro la mortalità umana, una hybris contemporanea, un caparbio tentativo di esercitare il proprio controllo anche sul nostro inevitabile destino.
Oppure è quello di dare al malato un più ampio spettro di possibilità, di scelta, di autodeterminazione e libertà anche di morire se lo desidera, focalizzandosi quindi non sullo sconfiggere la malattia in sé per sé, non sul ritardare riduzionisticamente la morte, ma sulla possibilità di vivere dignitosamente nonostante la malattia, vivere il più qualitativamente possibile, nel pieno del proprio inalienabile diritto alla vita.
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"Io, tutti questi che amano il gergo della naja, che dicono che siamo in guerra, che i soldati obbediscono eccetera, li metterei a pulire le latrine." (Natalino Balasso) . . #natalinobalasso https://www.instagram.com/p/B-aePUJq-a4/?igshid=1r5txl8ll58uv
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STAND UP BALASSO stasera alle 21.00 al Teatro Don Bosco di Chioggia
Monologo teatrale scritto e interpretato da Natalino Balasso
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Niente è mai la stessa cosa. Nessuno è mai la stessa persona. L'amore e l'odio dipendono solo dalla memoria. Togli la memoria alle persone e nessuno sarà più in grado di amare o di odiare. Ma la memoria è solo un dipinto, non contiene nulla di reale, solo materiali che messi insieme danno l'idea di forme reali. I ricordi sono immagini e ciò che pensiamo di essere è l'insieme delle immagini che il mondo ci rimanda di noi. Ciò che vediamo e crediamo di vedere e di giudicare tutti i giorni, è frutto di una proiezione mentale. Il cervello si produce in continui refresh per aggiornare le informazioni, ma le memorie precedenti annullano l'operazione e ogni nuova immagine si conforma alle immagini confezionate dalle esperienze. La stessa pettinatura di tutti i giorni serve solo ad esorcizzare la paura di non essere più noi. Cambiare pettinatura serve solo a coltivare l'illusione di essere capaci di cambiare noi stessi. In realtà cambiamo, volenti o nolenti, ma rifiutiamo il cambiamento, rifiutiamo di non poter più desiderare le stesse cose che ci resero felici a tratti, di non poter più evitare ciò che poteva nuocerci. Dobbiamo ammettere che la ricerca del piacere ci porta grandi dispiaceri. Perché inseguiamo immagini nella memoria. Il piacere si rivela solo nel presente ed è inaspettato, qualunque altra forma di piacere è un'illusione creata dalla chimica che sta dentro di noi. Non si può quindi inseguire il piacere. Per poterlo fare dobbiamo ridipingere mentalmente le immagini che si sbiadiscono non più aderenti alla realtà. Per creare l'illusione che le cose permangano, mentre in realtà le energie che vagano impazzite dentro di noi, che chiamiamo con nomi di fantasia come "elettroni", modificano in continuazione la composizione della nostra materia, ogni cinque anni le nostre cellule sono completamente nuove, fatte salve le informazioni. Ciò nonostante abbiamo bisogno di dirci che le cose seguono traiettorie di evoluzione o di involuzione. C'è dentro di noi la necessità di mettere ordine. Se le case e le strade seguissero l'ordine naturale di ciò che le circonda non avrebbero forme regolari, pareti lisce, linee rette. Tendiamo alla modificazione del mondo per stabilire la nostra solidità. Non siamo solidi, non siamo stabili. FONTE: NATALINO BALASSO
E voi state ridipingendo?
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Balassoooo!! #natalinobalasso#balasso#theatre#teatro#light (presso Teatro Nuovo)
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Il Scritore vive in Polesine, si nutre frugalmente, scrive dele cose dela vita. In cuesta pagina si...
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La #rai è a #rubiera per registrare un programma con #Natalinobalasso. Io e @Paolocolapinto siamo qui per @radiorumore (Scattata con Instagram presso Teatro Herberia)
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