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Ah, sono tornata

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Quando smetterai di aspettare, l’amore arriverà. Si, hai capito bene. Tu, tu che come me hai paura, smettila. Smetti di aspettare l’amore. Arriverà quando meno te lo aspetti, ti imbatterai in lui casualmente, magari voltando un angolo di un vicolo, o in una libreria, mentre sfogliate lo stesso libro. Magari vi incontrerete alla fermata dell’autobus mentre fuma una sigaretta e tu gli chiederai se ha da accendere, anche se non hai mai fumato nemmeno una Malboro in vita tua. Non importa come, ne dove questo accadrà. Non importa il quando, se adesso o tra un mese o un anno. Smettila di aspettare e goditi la vita così com’è, perché quando smetterai di pensarci, l’amore ti coglierà di sorpresa.

Sognatricesenzali (via sognatricesenzali)

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Amatevi. Amatevi da soli, quando siete brutti e quando c’avete le occhiaie nere. Amatevi con i brufoli e i piedi a papera. Amatevi coi denti storti e i capelli sporchi. Amatevi la sera quando siete pieni di dolori. Amatevi sempre. Perché non amare se stessi è come sbagliare ad abbottonare il primo bottone di una camicia: il resto verrà storto di conseguenza.

(via bonant)

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Alessitimia ha compiuto 6 anni oggi!

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The Giant Mechanical Man

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Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che l’altro se ne serva per affermare la sua forza.

Cesare Pavese (via apertevirgolette)

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Ci sono molti modi per dire qualcosa a qualcuno e, tra questi, il più duro è il silenzio.

Lovely Geisha (via lovely-geisha)

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(via selene)

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Potremmo essere in giro a passeggiare in una città qualunque, col caldo, mano nella mano e io dovrei accorgermi del tuo sorriso triste e allora darti un bacio o prenderti il viso e farti fare una smorfia che mimi la gioia. Sorrideresti e il mio desiderio di felicità per te sarebbe compiuto. La verità è che i tuoi sorrisi tristi a me piacciono, perché a te stanno bene, perché li sai trattare, li sai adoperare e mettere in fila senza che rompano le righe. Se lo facessi io sarei penoso. Questo è il punto: faccio pensieri e desidero cose nuove. Non importa cosa so. Per la prima volta, non importa. Non so da dove vengono o come si chiamino e non potrei spiegarle a nessuno eccetto te, con un po’ di tempo, con un po’ di pause, con quei silenzi che non saprei riempire, all’inizio. Ma potrei imparare. Sono un pessimo romantico, lo ammetto. E’ per questo che non sono riuscito a farti innamorare. Lo so che è così. Ho immaginato che potessi bastare io, con i miei modi normali e l’aria spavalda. Fintamente sicura. E del tempo, per spiegarti quello che manca, per farti vedere che ne sarebbe valsa la pena, alla fine. Ho provato, che dire, a farmi scegliere. Ho sperato. Dovevo. Era una possibilità, capisci? Come fare a metterla via, a dimenticarla. Forse aspettando, forse non era il momento. Forse io e te abbiamo un altro tempo. Sono sicuro che con qualche giorno in più, ora in più, ti avrei portato via con me. E’ l’idea che almeno una volta succeda, no? Hai presente? Quell’idea invasiva e sotterranea che si inabissa o si palesa e lo fa una volta sola per tutte e se l’avverti non puoi far finta di niente se hai un po’ di senno. Come un sibilo fluttuante e sinuoso. A me è successo questo: non sono riuscito a fare finta di niente, non volevo, in fondo. Non potevo far altro che cercare di portarti con me, dal profondo, per egoismo quasi, per farmi stare bene. Anche se sapevo di non potere. Anche se era rischioso. Anche se tu non vuoi, anche se, infine, la tua felicità non dipende da me. E non posso fare a meno di chiedertelo di nuovo. Solo per essere sicuro. Verresti?

Italo Calvino da “Gli amori difficili” (via toccamilemaniamore)

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FREGAUNCAZZO.

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A Montessori Morning.

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Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare.) Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. È forse questa la ragione per cui la metropolitana - assennato simbolo del suddetto dovere - finisce per essere la più grande biblioteca del mondo. Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Se dovessimo considerare l’amore tenendo conto dei nostri impegni, chi ci si arrischierebbe? Chi ha tempo di essere innamorato? Eppure, si è mai visto un innamorato non avere tempo per amare? Non ho mai avuto tempo di leggere, eppure nulla, mai, ha potuto impedirmi di finire un romanzo che mi piaceva. La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l’amore, un modo di essere. La questione non è di sapere se ho o non ho tempo per leggere (tempo che nessuno, d’altronde, mi darà), ma se mi concedo o no la gioia di essere lettore…

Daniel Pennac, Come un romanzo (via doppisensi)

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Cos' è per te la felicità? Dove la trovi o dove la cerchi?

domandonissima.io non lo so.so che sono felice, anche se facendo un passo fuori dalla mia vita e guardandola in modo oggettivo mi direi ma come cazzo fai a essere felice?credo che la felicità non sia una cosa che si cerca o si trova, credo piuttosto che si scelga.l’infelice non ha meno cose del felice, è solo che il felice ha deciso di godersi le cose che ha, mentre l’infelice continua a rincorrere quello che vorrebbe, e quando magari l’acchiappa non è felice lo stesso.ho come la sensazione che la felicità sia una cosa che non ha nulla a che fare con la vita vera; è come se fosse su un piano superiore.hai presente quando gli anziani dicono che finché c’è la salute va tutto bene? ecco, è la stessa cosa. gli entrano i ladri in casa e gli portano via le fedi e loro l’importante è la salute. la felicità ti fa entrare in questa prospettiva: sai che finché sarai felice nessun imprevisto riuscirà a buttarti giù più del dovuto. la felicità è essere fiduciosi, sapere che in un modo o nell’altro te la caverai.

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