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sottotraccia · 3 months
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In ricordo di Francesco Cecchin 🌹
16 giugno 1979, Roma, Ospedale San Giovanni, su un letto che lo teneva in coma da diciannove giorni, muore il diciassettenne Francesco Cecchin. Dai referti medici emergono gravi fratture e traumi, tra cui una profonda lesione alla milza, distrutta durante il pestaggio precedente al lancio del suo corpo da un terrazzo alto 5 metri.
Francesco è un giovane militante del Fronte della Gioventù e frequenta la sezione di via Migiurtinia, la zona più rossa del noto “quartiere Africano” . A scuola viene preso di mira dai compagni e isolato, costretto a cambiare istituto, esattamente come accadde quattro anni prima a Sergio Ramelli, un copione che si ripete in un teatro di odio e violenza: l’Italia degli Anni di Piombo.
Il 28 maggio 1979 è un giorno apparentemente ordinario. Sono le 20 e Francesco è intento a preparare un’affissione con altri due militanti, quando viene notato da un gruppo di comunisti, giunti con una Fiat 850, che considera la zona di sua “proprietà”. Seguono insulti e intimidazioni che Francesco respinge con la sua forte personalità. I comunisti si dileguano. Ma non finisce così quella notte. Verso la mezzanotte Francesco esce accompagnato da sua sorella maggiore, Maria Carla. È buio e dal marciapiede di via Montebuono scorge la stessa Fiat 850 bianca da cui scendono due uomini che iniziano a correre contro di lui e scappa, dopo aver detto alla sorella di fare altrettanto.
Si rifugia nel palazzo al civico n.5 della stessa via, dove abitava un suo amico, ma viene raggiunto sopra il terrazzo su cui si consuma la brutale aggressione. Viene ritrovato così, disteso a terra, ancora vivo, ma privo di conoscenza.  Perde sangue dalla tempia e dal naso.
L’evoluzione giudiziaria del suo omicidio è un delirio mediatico in cui si intrecciano scarsa accuratezza delle indagini, assurdità, silenzi, fino alla sentenza definitiva: «È convinzione della Corte che, nel caso di specie, non si sia trattato di omicidio preterintenzionale, ma di vero e proprio omicidio volontario».
Una morte scomoda che, ancora oggi, è rimasta senza colpevoli.
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Le teleferiche coloniali dell'Africa Orientale Italiana
Le teleferiche coloniali dell’Africa Orientale Italiana
IN SOMALIA Sebbene fosse la più importante per la sua eccezionale lunghezza e abbia ricoperto un ruolo fondamentale durante la guerra del 1935-36, la teleferica Massaua-Asmara non fu l’unica dell’Africa Orientale perché ne sono esistite sia in Somalia che in Etiopia. Dopo quella dell’Eritrea la seconda per importanza era quella delle saline di Dante in Migiurtinia: anche se di essa si è già…
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18 ottobre 1927. Il Sultano Osman Mahamud si consegna agli italiani. L'intera Somalia in pace sotto il Tricolore
18 ottobre 1927. Il Sultano Osman Mahamud si consegna agli italiani. L’intera Somalia in pace sotto il Tricolore
La campagna di pacificazione dei sultanati del nord Somalia si è conclusa. Tutte le armi da fuoco sono state ritirate. I Dubat, istituiti dal governatore Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon, hanno svolto il loro lavoro egregiamente: tutti i clan sono passati dalla parte dell’Italia e l’intera Somalia è sotto il Tricolore. Il de Vecchi era riuscito a creare una “colonia modello”. Il Sultano Osman…
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Settembre 1925: iniziano le operazioni in Migiurtinia, Obbia e Nogal. In 13 mesi tutta la Somalia sarà pacificata e portata sotto il Tricolore
Settembre 1925: iniziano le operazioni in Migiurtinia, Obbia e Nogal. In 13 mesi tutta la Somalia sarà pacificata e portata sotto il Tricolore
Obiettivo delle operazioni militari nel Nord della Somalia (sultanati di Migiurtinia, Obbia e Nogal) era “la consegna di tutti i luoghi fortificati e di tutte le armi da fuoco” che avrebbe fatto seguito alla precedente opera politica “di pace e giustizia”. Nodo fondamentale era quindi la questione delle armi, diffuse, diffusissime e in mano a qualunque somalo di sesso maschile. Domandiamoci in…
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15 Luglio 1924. Tra ritardi e ricatti l'Inghilterra cede l'Oltregiuba all'Italia
15 Luglio 1924. Tra ritardi e ricatti l’Inghilterra cede l’Oltregiuba all’Italia
A fine 1923, epoca dello sbarco del de Vecchi in Somalia la colonia era ancora circoscritta nel sud alla regione chiamata Benadir, la cui capitale era Mogadiscio con 21.006 abitanti di cui 298 europei e 14.941 somali. I restanti erano arabi e indiani. Comprendeva politicamente, come protettorato, anche le regioni settentrionali dei Sultanati di Obbia e di Migiurtinia. A sud vi era il Giubaland…
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Roma-Aden-Alula. In Somalia il complotto che mirava a far fuori il Quadrumviro de Vecchi. Dopo quasi cent'anni la verità e i nomi
Roma-Aden-Alula. In Somalia il complotto che mirava a far fuori il Quadrumviro de Vecchi. Dopo quasi cent’anni la verità e i nomi
Intrighi ministeriali, un traffico di perle e una vendetta personale alla base di un complotto contro il governatore della Somalia Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon per far fallire la missione militare in Migiurtinia. Tutti dettagli del complotto li trovi nel libro “Dubat – Gli Arditi somali all’alba dell’Impero fascista” di Alberto Alpozzi, Eclettica Edizioni, 2020 – ORDINE…
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LIBRO. Il Capo Guardafui tra naufragi e pirateria nelle memorie di Aurelio Laurenzi, Regio Residente in Somalia
LIBRO. Il Capo Guardafui tra naufragi e pirateria nelle memorie di Aurelio Laurenzi, Regio Residente in Somalia
“Capo Guardafui – Un secolo di naufragi e di pirateria nelle acque del Corno d’Africa” di Raffaele Laurenzi, Ledizioni, 2020.   E’ da poco uscito per i tipi di Ledizioni il nuovo libro del giornalista Raffale Laurenzi dedicato a Capo Guardafui, la punta estrema del Corno d’Africa. Il fascino dell’epoca coloniale e delle prime esplorazioni dell’Africa rivive nei ricordi di Aurelio Laurenzi,…
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Nuovi scontri tra clan del Somaliland. Quasi 50 morti e 100 feriti
Nuovi scontri tra clan del Somaliland. Quasi 50 morti e 100 feriti
Martedì 23 ottobre in seguito a scontri a fuoco nella regione di Sool, zona contesa tra Somaliland e Puntland, ci sono stati quasi 50 morti. Due giorni di scontri tra clan rivali nel Nord della Somalia solo dopo 10 giorni dalla firma del nuovo cessate il fuoco. I feriti sarebbero più di 80 tra le due fazioni rivali, secondo quanto riferito da Abdirashid Hussein, Governatore della regione e…
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Somalia, preda bellica degli inglesi
Somalia, preda bellica degli inglesi
di © Gianfranco Cenci  – Tutti i diritti riservati . Il precedente articolo sulla rimozione da parte dell’esercito Britannico della ferrovia Mogadiscio-Villaggio Duca degli Abruzziha suscitato in qualche lettore dei dubbi sulla censurabilità di tale tipo di appropriazione di beni nemici in tempo di guerra, sostenendo la tesi secondo la quale anche per quelle infrastrutture esisteva il diritto…
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L'omaggio del Principe ai caduti di Bargal
L’omaggio del Principe ai caduti di Bargal
Bargal, 22 marzo 1928 – Nella notte il San Giorgio gettò l’ancora nella Baia di Bargal, accolta all’arrivo dalle salve della Regia Nave Lussin che poi, alla partenza del Principe, avrebbe riportato il Governatore a Mogadiscio.
Il Principe sceso a terra andò a rendere omaggio, accompagnato dal Residente e dagli ufficiali del Presidio, al monumento, sormontato da una delle colonne della moschea…
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Chi erano i Dubor?
Chi erano i Dubor?
I Dubor erano i nuclei cammellati dei Dubatche si avvalevano dei «recub», piccoli dromedari da sella della Migiurtinia, per raggiungere più velocemente le località non ancore collegate da strade o piste lungo il confine, non definito, italo-etiopico Le caratteristiche essenziali dei Dubat erano infatti la celerità e la sorpresa, grazie ai loro spostamenti immediati e rapidi e soprattutto per le…
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Il Principe Umberto visita Alula la capitale della Migiurtinia e inaugura l’ospedale. Alula, 22 Marzo 1928 - Al tramonto, doppiato il Capo Guardafui e ammirato il faro, opera italiana del 1924, il…
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Maggio 1941, operazione “Chapter”, cade definitivamente la Somalia italiana. Gli inglesi occupano il faro di Guardafui
Maggio 1941, operazione “Chapter”, cade definitivamente la Somalia italiana. Gli inglesi occupano il faro di Guardafui
Come cadde la Somalia italiana del nord?Verso la fine dell’aprile 1941 il Colonnello De Maria, comandante del settore Alta Migiurtinia fece confluire il presidio di Bender Cassim e Dante presso il suo comando a Tohen dopo aver fatto distruggere tutti gli impianti riutilizzabili dal nemico.Ai primi di maggio le forze al comando del De Maria erano di 300 nazionali e 200 ascari ed erano ancora in…
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1926, la rivolta di El Hagi. Analisi storica e verifica delle fonti
1926, la rivolta di El Hagi. Analisi storica e verifica delle fonti
La causa scatenante della rivolta fu l’assassinio a Dobloi, tra Macaidumes e Bulomererta, il 28 Ottobre, di cinque somali favorevoli al governo italiano, tra cui un capo indigeno. Il tragico evento accadeva proprio mentre il grosso delle truppe italiane era impegnato in Migiurtinia per la campagna di pacificazione dei Sultanati1.Il maggiore Dell’Era, Commissario dello Scebeli, inviò sul luogo un…
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Il primo sciopero in una colonia italiana
Il primo sciopero in una colonia italiana
Siamo nel 1938, in Migiurtinia, la regione più a nord della Somalia italiana. La punta estrema del Corno d’Africa, dove il Golfo di Aden incontra l’oceano Indiano. Dove i bastimenti devono doppiare il famigerato Capo Guardafui, ora protetto dal grande faro littorio, il faro Crispi. 1938, Alula, Somalia. Il Commissario Aurelio Laurenzi La località più vicina al faro è Alula, sede di…
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Morto negli USA Mohamed Abshir Muse, comandante storico della polizia somala
Morto negli USA Mohamed Abshir Muse, comandante storico della polizia somala
Mohamed Abshir Muse (1 July 1926 – 25 October 2017) È morto negli Stati Uniti il 25 ottobre, all’età di 91 anni, Mohamed Abshir Muse, il comandante storico della polizia somala. Appartenente al cland Darod era nato nel 1926 in Migiurtinia. Durante l’AFIS, “Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia” studiò in Italia dal 1958 al 1960 all’Accademia di Modena. Fu il primo comandante della…
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