#metropolitana londra
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designmiss · 12 years ago
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Tende da campeggio Fieldcandy https://www.design-miss.com/tende-da-campeggio-fieldcandy/ FieldCandy è un eccentrico designer di tende da campeggio ed altri accessori da esterno, a cui piace sorprendere le persone, offrendo una gamma di colori e disegni bizzarri e fuori dal […]
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canesenzafissadimora · 3 months ago
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Lei è Margaret. Lei è una signora distinta. È medico di base, vive nel Regno Unito, a nord di Londra. È il 1992. Parte per una vacanza in Marocco. Si affida a una guida. Sono in gruppo. La guida parla, racconta. Lei è incantata. Non ha mai sentito una voce così bella. Si volta. Lo osserva. I loro sguardi si incrociano. Si toccano. Lui è Oswald. Lui era un attore inglese. Ha girato film e serie tv. Lui ha prestato la sua voce al famoso annuncio “Mind the gap”, “Attenzione al vuoto”, che ricorda lo spazio fra treno e banchina nelle stazioni della metropolitana di Londra. Margaret e Oswald si amano. Vanno a vivere insieme. Si sposano. Vivono anni meravigliosi. È il 2007. Lui muore. Lei è persa. Sola. Il suo amore per Oswald era totalizzante. Ogni giorno Margaret esce di casa, va in stazione, si siede su una panchina e ascolta la voce del suo Oswald. Lui parla. Lei ricorda, rivive, sorride, si commuove. Se deve prendere un treno, aspetta quello successivo. La voce di Oswald le scalda il cuore. È il novembre del 2012. Margaret è seduta sulla panchina. Arriva il convoglio, accenna un sorriso pregustando il suono familiare delle parole del marito. Parte l’annuncio. Non è lui. Non è la voce di Oswald. È un suono quasi metallico. Impersonale. Anche le parole sono cambiate. Margaret scoppia in lacrime. È devastata. Si sente a pezzi. Il giorno dopo scrive una lettera ai gestori della metropolitana. Scopre che il vecchio annuncio è stato sostituito da uno digitale ricreato al computer. Margaret richiede una copia di quello registrato dal marito tanti anni prima. Vuole riascoltarlo a casa, ogni volta che ne ha voglia. Il direttore della Transport of London legge la lettera della signora Margaret McCollum. Rimane colpito. Emozionato. Regala la copia registrata alla donna, e ripristina l’annuncio originale nella stazione di Embankement. Ancora oggi, se vi capita di fermarvi in quella stazione di Londra, potete sentire la voce di Oswald Lawrence ripetere “Mind the gap”. 
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nuz1970 · 6 days ago
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A Londra c'è una donna che si reca ogni giorno dentro la metropolitana e resta seduta sulla banchina solo per ascoltare l'annuncio registrato dal marito nel lontano 1950.
Margaret McCollum dopo che è morto il suo Oswald Laurence, si siede sulla panchina e aspetta di sentire quella registrazione divenuta uno dei più celebri "Mind the gap" (attenzione allo spazio tra il treno e la banchina) di Londra.
Nel 2003 Oswald è morto lasciando un grande vuoto nel cuore di Margaret. Così da quel momento Margaret ha trovato il modo di sentire la sua presenza più vicina.
Ma da un giorno all'altro, dopo oltre mezzo secolo, quella voce è stata sostituita da una fredda e vuota registrazione elettronica.
Presa dallo sconforto Margaret ha fatto richiesta di quel nastro all'azienda dei trasporti della metropolitana londinese, per continuare ad ascoltare la voce di suo marito a casa sua.
Ma, venuta a conoscenza dell'emozionante storia, l'azienda ha deciso di ripristinare l'annuncio nell'unica fermata in prossimità della casa dove vive la donna, precisamente alla fermata di Embankment della Northern Line, dove oggi tutti i passeggeri possono ascoltare la voce di Oswald Laurence e pensare che l'amore eterno esiste davvero.
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parmenida · 2 years ago
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A Londra c'è una donna che si reca ogni giorno dentro la metropolitana e resta seduta sulla banchina solo per ascoltare l'annuncio registrato dal marito nel lontano 1950.
Margaret McCollum dopo che è morto il suo Oswald Laurence, si siede sulla panchina e aspetta di sentire quella registrazione divenuta uno dei più celebri "Mind the gap" (attenzione allo spazio tra il treno e la banchina) di Londra.
Nel 2003 Oswald è morto lasciando un grande vuoto nel cuore di Margaret.
Così da quel momento Margaret ha trovato il modo di sentire la sua presenza più vicina.
Ma da un giorno all'altro, dopo oltre mezzo secolo, quella voce è stata sostituita da una fredda e vuota registrazione elettronica.
Presa dallo sconforto Margaret ha fatto richiesta di quel nastro all'azienda dei trasporti della metropolitana londinese, per continuare ad ascoltare la voce di suo marito a casa sua.
Ma, venuta a conoscenza dell'emozionante storia, l'azienda ha deciso di ripristinare l'annuncio nell'unica fermata in prossimità della casa dove vive la donna, precisamente alla fermata di Embankment della Northern Line, dove oggi tutti i passeggeri possono ascoltare la voce di Oswald Laurence e pensare che l'amore eterno esiste davvero.
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micro961 · 13 days ago
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Massimo Priviero: “Il suono”
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Il nuovo singolo estratto dall’album dell’artista dal titolo “Diario di vita”
«Nel testo della canzone mi è venuto di chiamarlo “suono ragazzino”. Non lo è, naturalmente. Anzi. Ma è quel suono di band soprattutto di matrice americana, se volete molto ben sublimato da Springsteen e soci, di cui io e i miei amici ci eravamo innamorati intorno ai vent’anni durante lunghe sere meravigliose trascorse a incrociare strumenti. Per tale ragione il testo si rivolge ad un amico mio carissimo. E per tale ragione il testo si aggrappa con forza al passato per poi approdare ad un sorriso nel presente. Come se questo suono, come se questa energia non potesse essere sconfitta dal tempo che scorre. Per cui immaginate ritmiche sempre in spinta, chitarre spianate, pianoforte puntato sulle note acute e tutto il resto che ci va insieme. Piacere assoluto di suonare. Rock d’autore o dategli voi un nome. Progressioni armoniche dritte come dei fusi. Voce tirata e felice, occhi chiusi quasi a nascondere commozione senza tempo. Questo era. Questo è. E sono semplicemente felice e anche orgoglioso di aver vissuto tutto questo fino in fondo.» Massimo Priviero
“Il suono” è il secondo singolo estratto dal nuovo lavoro dell’artista, un album dal titolo “Diario di vita”, in uscita il 25 ottobre 2024. La data di presentazione dello stesso è prevista per il 9 novembre a Legnano (Mi), presso il Teatro Tirinnanzi.
Massimo Priviero nasce ad inizio degli anni sessanta e cresce a Jesolo sul litorale veneziano. Dall'ascolto e dall’amore per il folk, il blues e il rock d’autore prende forma la sua cifra artistica unitamente a una ricerca poetica che ne caratterizza presto suono, scrittura e composizione. Allo stesso tempo, i suoi interessi di vita lo portano da un lato a un tempo di vagabondaggi in giro per l’Europa (“…suonare per esempio Dylan alle fermate di metropolitana o in piccoli club, quando avevo vent’anni, e anche solo vivere “sulla strada” fu una lezione di vita indimenticabile”) e dall’altro ad approfondire studi letterari e storici all’Università di Venezia dove tra l’altro si laurea in Storia contemporanea. Proprio ciò che chiamereste poetica “di strada” nel suo senso più lirico caratterizzerà soprattutto i primi anni della sua produzione musicale. Trasferitosi a Milano alla fine degli anni ’80, dopo aver firmato per Warner Music, nel 1988 incide a Londra e pubblica a ruota l’album d’esordio intitolato San Valentino. Il disco, che inaugura il suo lungo viaggio nel rock d’autore, avrà anche un notevole successo.  
Ci fa piacere in questa sede riportare delle citazioni che riguardano l’artista, anche per rendere omaggio a due splendidi giornalisti, di recente comparsi.
«Massimo Priviero. La voce più bella e più vera del rock d’autore in Italia» PAOLO CARU’ – fondatore e direttore di Buscadero
«Da ragazzo la lezione per Massimo era stata: scrivere come Dylan e stare sul palco come Springsteen. Lezione presto imparata. Prima di scrivere e timbrare la bellissima storia sua» MASSIMO COTTO – giornalista e scrittore - Virgin Radio
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SITO - www.priviero.com FACEBOOK - www.facebook.com/massimopriviero INSTAGRAM- instagram.com/massimopriviero YOUTUBE - www.youtube.com/massimoprivierolive
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londranotizie24 · 2 months ago
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greenbagjosh · 3 months ago
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Days 7 to 9 - and now we go to the Schengen zone 31 July 2004 - Linate before the M4
Hi everyone, Welcome to Day 7 of my visit to Europe in Summer 2004. It is now Saturday 31st July 2004, and I am ready to go back to the continent. I will go through London Heathrow, fly to Milan's Linate Airport by British Midland Airlines, take a bus to San Babila, then a metro to Loreto, near my hotel. I will also dare to eat at Biffi, as well as somewhere near Duomo - note, those are notorious tourist traps. In the meantime I will at least try to take the train to Switzerland and see if the Foxtown mall in Mendrisio is even open. Hope you will join me.
Dia daoibh, Fáilte go Lá 7 de mo chuairt ar an Eoraip i Samhradh 2004. Is é an Satharn 31 Iúil 2004 anois, agus táim réidh le dul ar ais chuig an mór-roinn. Rachaidh mé trí London Heathrow, eitilt go hAerfort Linate Milan ag British Midland Airlines, tógfaidh mé bus go San Babila, ansin meitreo go Loreto, in aice le m'óstán. Beidh leomh agam freisin ithe ag Biffi, chomh maith le áit éigin in aice le Duomo - tabhair faoi deara, is gaistí iomráiteach turasóireachta iad sin. Idir an dá linn déanfaidh mé iarracht ar a laghad an traein a thógáil go dtí an Eilvéis agus féachaint an bhfuil ionad Foxtown i Mendrisio oscailte fiú. Tá súil agam go mbeidh tú páirteach liom.
Ciao a tutti, Benvenuti al settimo giorno della mia visita in Europa nell'estate del 2004. Ora è sabato 31 luglio 2004 e sono pronto a tornare nel continente. Attraverserò Londra Heathrow, volerò all'aeroporto di Milano Linate con la British Midland Airlines, prenderò un autobus per San Babila, poi una metropolitana per Loreto, vicino al mio hotel. Oserò anche mangiare al Biffi, così come da qualche parte vicino al Duomo - nota, quelle sono famigerate trappole per turisti. Nel frattempo proverò almeno a prendere il treno per la Svizzera e vedere se il centro commerciale Foxtown a Mendrisio è aperto. Spero che vi unirete a me.
Bonjour à tous, Bienvenue au septième jour de ma visite en Europe cet été 2004. Nous sommes le samedi 31 juillet 2004 et je suis prête à retourner sur le continent. Je passerai par Heathrow à Londres, je prendrai l'avion pour l'aéroport de Milan Linate avec British Midland Airlines, je prendrai un bus jusqu'à San Babila, puis un métro jusqu'à Loreto, près de mon hôtel. J'oserai aussi manger au Biffi, ainsi que quelque part près du Duomo - attention, ce sont des pièges à touristes notoires. En attendant, je vais au moins essayer de prendre le train pour la Suisse et voir si le centre commercial Foxtown à Mendrisio est même ouvert. J'espère que vous me rejoindrez.
Hallo zusammen, Willkommen zu Tag 7 meiner Europareise im Sommer 2004. Es ist jetzt Samstag, der 31. Juli 2004, und ich bin bereit, auf den Kontinent zurückzukehren. Ich werde über London Heathrow fliegen, mit British Midland Airlines zum Mailänder Flughafen Linate, einen Bus nach San Babila nehmen und dann mit der U-Bahn nach Loreto, in der Nähe meines Hotels. Ich werde mich auch trauen, bei Biffi zu essen, sowie irgendwo in der Nähe des Doms – wohlgemerkt, das sind berüchtigte Touristenfallen. In der Zwischenzeit werde ich zumindest versuchen, mit dem Zug in die Schweiz zu fahren und zu sehen, ob das Einkaufszentrum Foxtown in Mendrisio überhaupt geöffnet hat.
Ich hoffe, Sie begleiten mich.
Very early Saturday morning the 31st July 2004, I was sleeping in my bed inside a dorm room meant for 6 males. At the time, I was the only person in the room. About 5 AM, there were a couple of young men who entered, and one complained about me being in their bed. Some people are so rigid, that they must have the same exact bed, as they are assigned. It was about time for me to leave the room anyway, since I had a flight to catch about 9 AM that morning, from the Dublin International Airport. I took a shower and took all my belongings down with me, and checked out of the hostel. Then I walked to the bus stop that had a direct route to the airport, passing by Parnell Square and Drumcondra rail station. It was basically a north-northeast bus ride. For part of the route, the bus went along the M-50 and eventually became the M-1 to Belfast.
The bus turned left at the next interchange, and I think I was dropped off at the first terminal. I checked in my bag to Milano Linate, and then had some proper Full Irish breakfast at a cafe before the security gates. I had ordered one or two fried eggs, two strips of bacon, two slices of regular sausage, two slices of black and white pudding, a tomato and baked beans. I also had tea, coffee and a breadroll. The breadroll was extra. The sugar packets had English and Irish Gaelic quotes written on them. I believe I still have a few of them remaining.
I went through security and then to the gate where my plane to London Heathrow would take off from. The plane took off about 9:30 AM. It did its prerecorded safety announcement. The safety card had a cartoon of a smoking woman that reminded me of Renee Zellweger as Bridget Jones. The plane was serving sandwiches, either egg and mushroom or ham and cheese. About 11:10 AM, the plane landed at Heathrow. Everyone entered the terminal, I think it was Terminal 2. No one had their passports checked, as far as I remember. The reason for this, is that the Republic of Ireland and the UK have a customs union, independent of Schengen, so they do not perform passport checks. This is in spite of the fact that both countries were, at the time, members of the European Union. The passport check union still exists to this day, absent to an act of either countries' respective parliaments.
At Heathrow, I had a layover until about 1 PM. I went outside to find the Underground station for the Pickadilly line, that I had walked to as early as March 2000 when I had the unexpected layover while trying to go to Paris CDG. I went back about 11:45 AM and spent a half hour in the BMI lounge. I had my radio and was recording BBC Radio 1.
About 12:30 PM, it was time to board the flight. I boarded an Airbus A321, for Milan's Linate airport. The distance to Linate is greater than the distance to Dublin, almost twice the distance. The safety announcement was slightly different, there were more exits to think about. Everything else was the same, as with the flights within the UK and Ireland.
The flight touched down about 3:30 PM at Linate. Linate is due east of Milan, as opposed to Malpensa which is northwest, and significantly farther away. After I landed, using a staircar, I had to go into the non-Schengen line in the terminal, to have my passport stamped. This would be my first Schengen entry for 2004, as opposed to Heathrow airport. From then on, I would be subject to the 90 day rule, making 30th October 2004 my last day to leave the EU Schengen area. I went into the terminal to pick up my wheeled bag, then I exited the terminal. At the time, there was no M4, and there would be no rail connection until at least 2023. I had to take a local bus from Linate to San Babila to connect to M1 for Loreto. The bus left Linate about 4:30 PM and arrived at San Babila around 5:15 PM. At San Babila, I bought a 48 hour metro card for around 4.50 Euro. I took the M1 north to Loreto, four stops away. I followed the line 55 bus to Piazza Aspromonte, and I checked into my hotel. It was on the second floor, and had a ductless air conditioning system controlled by remote control. It was basically the same kind as I had the previous year (6th to 8th August 2003). I sat in the room for half an hour enjoying the air conditioning, then it was time to get out of the hotel and then ride the metro to Maciachini station.
For those who don't know about the M3, it uses trains that were, at the time, compatible with each other's lines, but the appearance of the trains is significantly different from those of the M1 and M2. Most, but not all, stations have side platforms. Some towards San Donato have a single central platform, and the ones from Duomo to Turati have platforms stacked one on top of the other. The stations also have more "friendly" lighting on the M3 than the M1 and M2 stations of the 1960s and 1970s, which appear darker and have that "creepy" feeling. Loreto in recent years had been upgraded and no longer looks quite so creepy. This is based on a visit I had between 13th and 15th September 2011.
To get to Maciachini station, I would have to follow the tram tracks to Loreto station, take the M2 to Centrale FS, then transfer to the M3. The last time I rode the M3, it was August 2003, it went only from San Donato up to Zara. Since then, one station had been constructed to the north, resulting in Maciachini. In later years, the train would be extended to Comasina. Maciachini intersects with a few tram lines, some going as far north as Bicocca and Niguarda. The station itself is little different from Sondrio or Zara, namely, with side platforms similar to that of the M1.
I took the M3 to Duomo, to walk around the cathedral, and maybe a place to eat. I found a place that served spaghetti alla carbonara. I had a glass of Peroni with that, but avoided the chianti, as it would be much more expensive. For dessert, I had some coffee ice cream with a little bit of coffee. I was disappointed to see that the Virgin Megastore, across the Piazza del Duomo from the Vittorio Emanuele II building, had closed down. I would have only one place to buy CDs, namely Ricordimedia.
I rode the metro for a little while, then went back to my hotel to sleep with air conditioning. The next morning, Sunday 1st August 2004, I wanted to wash my clothes, but I could not as the OndaBlu that I went to in April 2001, had gone out of business. I then decided to take a train to Mendrisio, in Switzerland. I had my Eurail pass with me. I took the M2 to Centrale FS, and boarded a local train that had limited stops in Italy, but ran as an S-Bahn in Switzerland. The train went to Monza and Como. I did not have my passport checked until Chiasso, and then, the border guards just passed by. The train left Chiasso about 11 AM and went north to Balerna, and then Mendrisio. The bus to the Foxtown mall was not running, so I had to walk all the way there. The mall was closed because it was a public holiday, being the 1st of August and National Day. There was only one thing I could do, and that was to call the hotel I would be staying in Lugano. I told them I would be coming the next day, Monday the 2nd August. They said my room would be ready the 2nd at about 1 PM to check in.
I took the train back to Chiasso, and went for lunch. At Chiasso station, there is a statue of Svizzera e Italia, created by Margherita Oswald-Toppi. I saw a few things in Chiasso, for one, a display of all the cantonal flags of the different cantons of Switzerland. The Swiss national flag was seen pretty much all across Chiasso. I tried to find the pizza place that I ate at in late June 1987 when I was with family the first time I visited Chiasso, but it was a lost cause. I can't remember what I ate in Chiasso that day, but it was good. At Chiasso, I took a DMU train to Greco Pirelli and then a tram back to Duomo and Cordusio. Somewhere, I found an ice cream machine, that served me a "straciatella" ice cream on a sugar cone, sort of a swirl of vanilla and chocolate. It was very good. That would get me until supper, where I decided to eat at Biffi. I had heard about Biffi from my Italian textbook while at university. Biffi is located in the Vittorio Emanuele II building, close to the middle section of the mall.
After my ice cream cone, I took the M1 to Duomo and transferred to the M3 for a train to San Donato. I had been to San Donato in July 1998 and April 2001. The station itself has three platforms, one with a side and the other with an island platform for northbound trains. San Donato is also the location of the M3 train maintenance yard to the northeast. Unfortunately San Donato Milanese FS station does not have a direct connection to the M3, and a connection at Rogoredo is necessary. I walked along Via Caviaga around the sports center, before turning right at Viale Alcide de Gasperi, then back by Via Fabiani. At that time, I was starting to get hungry, so I rode the M3 back to Duomo.
There was nothing interesting at RicordiMedia, so I decided not to buy anything there. I did go outside to see the Teatro Alla Scala. There is another similar venue in the Bicocca district, namely Teatro di Arcimboldi, close to the Bicocca university towards Sesto San Giovanni. About 8 PM it was time to have supper. I went to the Biffi in the Galeria Vittorio Emanuele II. I ordered a glass of Carlsberg pilsener. It came in a nonic glass with the Carlsberg logo on it. I also ordered a spaghetti alla carbonara as a first course, and a steak about 5 ounces or 130 grams, as a second course. There was a service charge that included a basket of sliced bread and butter, about 3.50 Euro at the time. Both the spaghetti and beef steak tasted really good. I think it cost around 39 Euro with tip. Biffi is a higher end restaurant, that I would not visit on a regular basis. In 2011 I would have a glass of chianti at a nearby restaurant costing 14 Euro, so the Duomo area is not exactly the best place to eat, if one is on a tight budget. Fast food may be less of a concern.
I walked over to an ice cream parlor after supper. It was on the west side of the Duomo. I bought an ice cream cup with three flavors. It was good, maybe a little better than the ice cream cone I had earlier. About 10 PM I went back to the hotel to sleep.
Please join me tomorrow, as I take one trolleybus ride around the Porta Romana, Bocconi university, Navigli district, San Siro, Bovisa and Ca' Granda districts, before checking out, taking the train north to Lugano, riding the San Salvatore cable car system, having supper at the restaurant on top, visiting the Swiss Miniatur museum in Melide, shopping at the Fox Town mall, a visit to Campione d'Italia and supper at the Manora. Hope you will come along.
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levysoft · 5 months ago
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Il dottor Joseph Cotter porta con sé alcuni bagagli insoliti durante i suoi viaggi nella metropolitana di Londra . Includono una camera a vuoto in acciaio inossidabile, alcuni miliardi di atomi di rubidio e una serie di laser che vengono utilizzati per raffreddare la sua attrezzatura a una temperatura appena superiore allo zero assoluto.
Anche se non è l'attrezzatura media che ti aspetteresti di trovare quando vieni trascinato nei vagoni della District Line, questa è l'attrezzatura che Cotter, che lavora al Centre for Cold Matter dell'Imperial College di Londra, usa nei suoi viaggi sotterranei.
Sebbene il bagaglio possa essere bizzarro, ha uno scopo ambizioso. Viene utilizzato per sviluppare una bussola quantistica, uno strumento che sfrutterà il comportamento della materia subatomica per sviluppare dispositivi in ​​grado di individuare con precisione la loro posizione, indipendentemente da dove siano posizionati, aprendo la strada alla creazione di una nuova generazione di sistemi sotterranei. e sensori subacquei.
Il luogo ideale per testarlo è la metropolitana di Londra, hanno scoperto Cotter e il suo team. "Stiamo sviluppando nuovi sensori molto precisi utilizzando la meccanica quantistica, e questi si stanno rivelando molto promettenti in laboratorio", ha detto all'Observer la settimana scorsa. “Tuttavia, sono meno accurati nelle impostazioni della vita reale. Ecco perché porteremo le nostre attrezzature nella metropolitana di Londra. È il luogo perfetto per smussare gli spigoli vivi e far funzionare le nostre attrezzature nella vita reale."
L’idea di una bussola quantistica è quella di aggirare o potenziare i metodi attuali per individuare la posizione di aerei, automobili e altri oggetti. Questi di solito si basano su sistemi globali di navigazione satellitare (GNSS) – come il GPS – che sono diventati cruciali nel trasporto di beni e servizi su strada, mare e aria. Utilizzando segnali esterni, questi sistemi possono fissare con precisione la posizione dei veicoli.
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Il sistema di navigazione quantistica su un treno della metropolitana di Londra. Fotografia: Imperial College di Londra
Ma i dispositivi GNSS sono vulnerabili alle intemperie e ai disturbi, non funzionano sott’acqua o sottoterra e i loro segnali sono spesso bloccati da edifici alti e altri ostacoli. Lo scopo del progetto dell'Imperial College, sostenuto dal Fondo per le missioni tecnologiche di ricerca e innovazione del Regno Unito e dal Programma nazionale per le tecnologie quantistiche del Regno Unito , è quello di creare un dispositivo che non solo sia preciso nel fissare la sua posizione, ma che non si basi anche sulla ricezione. segnali esterni.
"Quindi non devi preoccuparti che i segnali vengano persi o bloccati dai grattacieli", ha detto la dott.ssa Aisha Kaushik, un altro membro del team dell'Imperial Center for Cold Matter. "Avrai più sicurezza nel sapere dove ti trovi tu o il tuo veicolo in un determinato momento."
Al centro della bussola quantistica – che potrebbe essere pronta per un uso diffuso in pochi anni – c’è un dispositivo noto come accelerometro in grado di misurare come la velocità di un oggetto cambia nel tempo. Questa informazione, combinata con il punto di partenza di quell'oggetto, consente di calcolarne le posizioni future. I telefoni cellulari e i laptop sono dotati di accelerometri, ma queste versioni non possono mantenere la precisione per lunghi periodi.
Tuttavia, la meccanica quantistica offre agli scienziati un modo per fornire nuova precisione e accuratezza misurando le proprietà degli atomi superfreddi. A temperature estremamente basse, gli atomi si comportano in modo “quantistico”. Si comportano come la materia e come le onde. "Quando gli atomi sono ultra-freddi, possiamo usare la meccanica quantistica per descrivere come si muovono, e questo ci permette di effettuare misurazioni accurate che ci dicono come il nostro dispositivo sta cambiando la sua posizione", ha detto Cotter.
Nei dispositivi – che sono stati trasportati a bordo dei treni di prova della metropolitana di Londra e non sui servizi pendolari – il rubidio è inserito nella camera a vuoto che si trova nel cuore della macchina. Vengono quindi utilizzati potenti laser per raffreddare questi atomi fino a una frazione di grado sopra lo zero assoluto (-273,15°C). In queste condizioni, le proprietà ondulatorie degli atomi di rubidio sono influenzate dall'accelerazione del veicolo che trasporta l'attrezzatura e questi piccoli cambiamenti possono essere misurati con precisione.
È stato riscontrato che il sistema funziona bene in un laboratorio stabile, ma deve essere testato in condizioni più estreme se si vuole trasformarlo in un dispositivo trasportabile e autonomo che possa essere utilizzato in luoghi remoti o complessi, ha aggiunto Cotter.
I tunnel della metropolitana sono ideali per questo compito, e la metropolitana di Londra trarrà vantaggio dai nuovi sensori quantistici che eliminerebbero la necessità di centinaia di chilometri di cavi attualmente installati per tracciare la posizione dei 540 treni che sfrecciano sotto la capitale nelle ore di punta. volte.
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alonewolfr · 5 months ago
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A Londra c'è una donna che si reca ogni giorno alla metropolitana e resta seduta sulla banchina solo per ascoltare l'annuncio registrato dal marito nel lontano 1950.
Margaret McCollum dopo che è morto il suo Oswald, si siede sulla panchina e aspetta di sentire quella voce.
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newsnoshonline · 6 months ago
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Il sogno dei giornali elettronici diventa realtà nel 1974 La nascita del giornale elettronico nel 1974 Nel 1974, un importante passo avanti fu compiuto nello sviluppo di giornali elettronici che permettevano l’accesso alle informazioni con un semplice tocco. Questa innovazione segnò l’inizio di una rivoluzione nel mondo dell’informazione. L’evoluzione della tecnologia dell’informazione L’introduzione del giornale elettronico rappresentò un significativo balzo in avanti nella tecnologia dell’informazione, aprendo nuove possibilità di accesso e diffusione delle notizie. Questo nuovo strumento avrebbe rivoluzionato il modo in cui le persone accedevano alle informazioni. I batteri nell’aria della metropolitana di Londra Nell’ambito di un’indagine nell’archivio di Nature del 1974, è stato esaminato con attenzione il
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designmiss · 12 years ago
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Tende da campeggio Fieldcandy https://www.design-miss.com/tende-da-campeggio-fieldcandy/ FieldCandy è un eccentrico designer di tende da campeggio ed altri accessori da esterno, a cui piace sorprendere le persone, offrendo una gamma di colori e disegni bizzarri e fuori dal […]
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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Lei è Margaret. Lei è una signora distinta. È medico di base, vive nel Regno Unito, a nord di Londra. È il 1992. Parte per una vacanza in Marocco. Si affida a una guida. Sono in gruppo. La guida parla, racconta. Lei è incantata. Non ha mai sentito una voce così bella. Si volta. Lo osserva. I loro sguardi si incrociano. Si toccano. Lui è Oswald. Lui era un attore inglese. Ha girato film e serie tv. Lui ha prestato la sua voce al famoso annuncio “Mind the gap”, “Attenzione al vuoto”, che ricorda lo spazio fra treno e banchina nelle stazioni della metropolitana di Londra. Margaret e Oswald si amano. Vanno a vivere insieme. Si sposano. Vivono anni meravigliosi. È il 2007. Lui muore. Lei è persa. Sola. Il suo amore per Oswald era totalizzante. Ogni giorno Margaret esce di casa, va in stazione, si siede su una panchina e ascolta la voce del suo Oswald. Lui parla. Lei ricorda, rivive, sorride, si commuove. Se deve prendere un treno, aspetta quello successivo. La voce di Oswald le scalda il cuore. È il novembre del 2012. Margaret è seduta sulla panchina. Arriva il convoglio, accenna un sorriso pregustando il suono familiare delle parole del marito. Parte l’annuncio. Non è lui. Non è la voce di Oswald. È un suono quasi metallico. Impersonale. Anche le parole sono cambiate. Margaret scoppia in lacrime. È devastata. Si sente a pezzi. Il giorno dopo scrive una lettera ai gestori della metropolitana. Scopre che il vecchio annuncio è stato sostituito da uno digitale ricreato al computer. Margaret richiede una copia di quello registrato dal marito tanti anni prima. Vuole riascoltarlo a casa, ogni volta che ne ha voglia. Il direttore della Transport of London legge la lettera della signora Margaret McCollum. Rimane colpito. Emozionato. Regala la copia registrata alla donna, e ripristina l’annuncio originale nella stazione di Embankement. Ancora oggi, se vi capita di fermarvi in quella stazione di Londra, potete sentire la voce di Oswald Lawrence ripetere “Mind the gap”.
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isacopraxolu · 7 months ago
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Londra, uomo armato di katana ferisce 4 persone #tentatoomicidio #tfnews #30aprile
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alessandro54-plus · 7 months ago
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Quattro persone ferite con una katana nella metro di Londra: arrestato un uomo. La polizia: “Non è terrorismo”
articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2024/04/30/news/londra_accoltellate_persone_metropolitana-422776791/?ref=RHLF-BG-P3-S1-T1 L’aggressione è avvenuta in una fermata della tube nel Nord-Est della metropoli Londra, 30 aprile 2024 Terrore stamattina alla stazione della metropolitana Hainault di Londra, alla periferia Nord-Est della capitale, quando un uomo con una lunga spada katana ha…
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Il progetto Roma5G è partito da Piazza del Campidoglio
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Il progetto Roma5G è partito da Piazza del Campidoglio. Partiti i lavori per la realizzazione del progetto #Roma5G, grazie all'attivazione della prima area Wi-Fi pubblica in Piazza del Campidoglio. All'inaugurazione erano presenti il Sindaco Roberto Gualtieri e il Ceo di Boldyn Networks, Antonino Ruggiero. Nella storica piazza sono stati installati 4 Access Point, 2 su Palazzo Nuovo e 2 su Palazzo dei Conservatori, capaci di garantire la copertura su tutta l'area. Gli Access Point sono serviti da nuova fibra stesa in entrambi i palazzi per consentire prestazioni elevate a servizio di tutto il Campidoglio; di ultima generazione e di dimensioni ridotte, assicurano il minor impatto visivo e risultano quasi invisibili. Prevista l'installazione di nuove videocamere connesse in 5G che consentiranno una "ri-modernizzazione" anche in termini di impatto visivo, sostituendo le installazioni precedenti. Il progetto #Roma5G contempla lo sviluppo di un'infrastruttura abilitante tecnologicamente avanzata che porterà il wi-fi gratuito in 100 piazze della città, le prime 65 entro il Giubileo a partire nei prossimi giorni da piazzale della Stazione Tiburtina, e in 83 stazioni della metropolitana. Saranno progressivamente installati 1000 hot-spot wi-fi, 2mila Small Cell 5G a disposizione degli operatori mobili e oltre 2500 sensori e moduli IoT per lo sviluppo di soluzioni Smart City. Infine, 2mila telecamere 5G ad alta definizione garantiranno una migliore sicurezza ai cittadini. Il progetto prosegue spedito: il Piano Operativo di Dettaglio e il cronoprogramma di progetto sono stati definiti e approvati dal Tavolo Tecnico appositamente costituito a gennaio; il progetto esecutivo è a buon punto: completo nella per quanto riguarda il Wi-Fi nelle piazze e in fase di finalizzazione per la Metro e le altre componenti. "Inauguriamo la prima delle 100 piazze che avranno la copertura wi-fi gratuita, un passaggio iniziale che fa parte del progetto che doterà la Capitale di una infrastruttura digitale di ultima generazione. Grazie ad una grande collaborazione tra pubblico e privato stiamo costruendo una città veloce, digitale, sicura e sostenibile, all'avanguardia tra le maggiori capitali europee e al livello di poche altre metropoli nel mondo. Roma svilupperà una "copertura" integrale 5G conquistando più velocità nella trasmissione dei dati, "campo" in tutte le condizioni e molteplici opportunità di applicazione in termini di servizi al cittadino" ha commentato il Sindaco Roberto Gualtieri. "Siamo particolarmente orgogliosi di mettere a disposizione le nostre risorse e competenze contribuendo alla realizzazione di questo importante progetto, che permette di realizzare la visione dell'Amministrazione di Roma Capitale di dotare la città di una delle infrastrutture digitali tecnologicamente più avanzate del mondo. Oggi abbiamo messo la prima pietra di un progetto ambizioso, fra i più importanti che stiamo realizzando in altre città nel mondo come, ad esempio, Londra e New York. Grazie alla collaborazione con l'Amministrazione di Roma Capitale, con gli operatori di telefonia mobile, e con tutti gli stakeholder il progetto #Roma5G apre molte possibilità a beneficio di tutti i cittadini e i visitatori di Roma per gli anni a venire " ha commentato il CEO di Boldyn Networks, Antonino Ruggiero.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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carmenvicinanza · 8 months ago
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Vera Lynn
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Vera Lynn è la cantante passata alla storia con il brano We Will Meet Again, che ha rincuorato i soldati inglesi durante la seconda guerra mondiale e che, ancora oggi, è tra le melodie patriottiche più amate in Gran Bretagna.
La canzone venne utilizzata da Stanley Kubrick nella colonna sonora del film Il dottor Stranamore del 1964 e ha visto una nuova rinascita dopo che la Regina Elisabetta II ne ha citato il testo in un discorso fatto al paese durante la fase più critica della pandemia da Covid -19 nel 2020.
A lei, Roger Waters dei Pink Floyd ha dedicato la canzone Vera, tratta da The Wall nel 1979.
Vera Lynn è lo pseudonimo di Vera Margaret Welch nata a Londra il 20 marzo 1917 in una famiglia umile. Ha iniziato a cantare nei pub all’età di sette anni, ha adottato il cognome da nubile della nonna materna come pseudonimo quando ne aveva undici e si è unita a una band giovanile chiamata Madame Harris’s Kracker Kabaret Kids.
Esibendosi nel circuito del music hall inglese, nel 1933, è stata notata da Howard Baker che l’aveva invitata a unirsi alla sua orchestra. Con lui ha inciso il suo primo disco, It’s Home, nel 1935, anno in cui ha partecipato anche alla sua prima trasmissione radiofonica, con la Joe Loss Orchestra.
Il suo cavallo di battaglia, la canzone We Will Meet Again, con la musica di Ross Parker e le parole di Hugh Charles, è stata incisa nel 1939 insieme al marito, Harry Lewis, clarinettista e sassofonista.
Il suo successo è avvenuto durante il secondo conflitto mondiale, tanto che un sondaggio del Daily Express l’aveva dichiarata come la cantante più amata dai soldati britannici. In quegli anni conduceva un programma radiofonico diretto alle truppe, ha cantato nella metropolitana di Londra, usata come rifugio durante i bombardamenti, e si è esibita per i soldati al fronte in Egitto, Birmania e India. Sfidando il pericolo, con la sua voce, ha portato conforto a chi combattevae ai malati negli ospedali di guerra.
Amatissima e rassicurante, ha rappresentato la speranza e la resilienza di una generazione devastata.
Il successo straordinario della sua canzone ha originato, nel 1943, l’omonimo film che l’ha vista protagonista.
Dopo la guerra la sua fama si è estesa anche negli Stati Uniti, tanto che, nel 1952 è stata la prima artista inglese a raggiungere il primo posto della classifica americana con Auf wiederseh’n sweetheart.
È stata premiata con una lunga serie di onorificenze, fra cui la nomina a Dama dell’Impero Britannico nel 1965.
Negli anni Sessanta e settanta ha condotto diversi programmi televisivi e continuato a incidere dischi. La sua ultima esibizione pubblica è stata a Buckingham Palace, nel 1995.
Considerata un vero e proprio monumento nazionale, a 92 anni, nel 2009, è stata l’artista più anziana a raggiungere la prima posizione nella classifica degli album del Regno Unito con la compilation We’ll Meet Again: The Very Best of Vera Lynn.
Nello stesso anno ha fatto causa al British National Party per aver usato la sua canzone The White Cliff of Dover in un album contro l’immigrazione che tradiva completamente i suoi ideali.
Nel 2014 ha pubblicato la raccolta Vera Lynn: National Treasure e tre anni dopo è uscito Vera Lynn 100, una compilation di successi per commemorare i suoi cent’anni che, col suo terzo posto, l’ha resa la prima performer centenaria ad avere un album nella Top 10.
È morta il 18 giugno 2020 alla bella età di 103 anni nella sua casa di Ditchling, nel Sussex orientale. Messaggi di cordoglio sono arrivati da celebrità come la Regina Elisabetta, Paul Mc Cartney e Elton John.
Dopo la sua dipartita i suoi dischi hanno risalito le classifiche.
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