#manuela marrone
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F/O List, I guess
Manuela Casagranda- FE3H
Ichiko Ohya- Persona 5
Karlach- Baldur's Gate III
Sol Marron- Black Clover
Omoharu Nakanaka- Komi Can't Communicate
Elma- Ms. Kobayashi's Dragon Maid
#Self Shipping#Manuela Casagranda#Ichiko Ohya#Karlach#FE3H#Persona 5#Baldur's Gate III#Sol Marron#Black Clover#Omoharu Nakanaka#Komi Can't Communicate#Elma#miss kobayashi's dragon maid
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VÍSCERAS DE TRAPO. By Manuela Bodas.
Fotografía de Pexels: Foto de Rafael Cerqueira: https://www.pexels.com/es-es/foto/textil-estampado-hojas-blancas-y-marrones-4737508/ #Muerte #Corazón #Alma A Carmelo se le había roto su barriguita por el roce y el cariño. No seseparaba ni un segundo de Pequeñohumano, su hermano mayor.Aquella mañana despertaron con una calma inusual. En la cocina, yacíamamá sin vida, con el corazón asomando por…
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Tutti i prodotti DOP: Aceto balsamico tradizionale di Modena Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Aglio bianco Polesano Aglio di Voghera Alto Crotonese Aprutino Pescarese Arancia di Ribera Asiago Asparago Bianco di Bassano Basilico Genovese Bergamotto di Reggio Calabria – Olio essenziale Bitto Bra Brisighella Brovada Bruzio Caciocavallo Silano Canestrato Pugliese Canino Capocollo di Calabria Carciofo Spinoso di Sardegna Cartoceto Casatella Trevigiana Casciotta d’Urbino Castagna di Vallerano Castelmagno Chianti Classico Cilento Ciliegia dell’Etna Cinta Senese Cipollotto Nocerino Collina di Brindisi Colline di Romagna Colline Pontine Colline Salernitane Colline Teatine Coppa Piacentina Cozza di Scardovari Crudo di Cuneo Culatello di Zibello Dauno Fagioli Bianchi di Rotonda Fagiolo Cannellino di Atina Farina di Castagne della Lunigiana Farina di Neccio della Garfagnana Farro di Monteleone di Spoleto Fichi di Cosenza Fico Bianco del Cilento Ficodindia dell’Etna Ficodindia di San Cono Fiore Sardo Fontina Formaggella del Luinese Formaggio di Fossa di Sogliano Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana Garda Gorgonzola Grana Padano Irpinia – Colline dell’Ufita La Bella della Daunia Laghi Lombardi Lametia Liquirizia di Calabria Lucca Marrone di Caprese Michelangelo Marrone di San Zeno Mela Val di Non Melanzana Rossa di Rotonda Miele della Lunigiana Miele delle Dolomiti Bellunesi Miele Varesino Molise Montasio Monte Etna Monte Veronese Monti Iblei Mozzarella di Bufala Campana Murazzano Nocciola Romana Nocellara del Belice Nostrano Valtrompia Oliva Ascolana del Piceno Oliva di Gaeta Ossolano Pagnotta del Dittaino Pancetta di Calabria Pancetta Piacentina Pane di Altamura Pane Toscano Parmigiano Reggiano Patata di Bologna Patata Novella di Galatina Pecorino Crotonese Pecorino delle Balze Volterrane Pecorino di Filiano Pecorino di Picinisco Pecorino Romano Pecorino Sardo Pecorino Siciliano Pecorino Toscano Penisola Sorrentina Peperone di Pontecorvo Piacentinu Ennese Piave Pistacchio Verde di Bronte Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Pretuziano delle Colline Teramane Prosciutto di Carpegna Prosciutto di Modena Prosciutto di Parma Prosciutto di San Daniele Prosciutto Toscano Prosciutto Veneto Berico-Euganeo Provolone del Monaco Provolone Valpadana Puzzone di Moena/Spretz Tzaori Quartirolo Lombardo Ragusano Raschera Ricotta di Bufala Campana Ricotta Romana Riso di Baraggia Biellese e Vercellese Riviera Ligure Robiola di Roccaverano Sabina Salame Brianza Salame di Varzi Salame Piacentino Salamini Italiani alla Cacciatora Sale Marino di Trapani Salsiccia di Calabria Salva Cremasco Sardegna Seggiano Silter Soppressata di Calabria Sopressa Vicentina Sopressa delle Giudicarie Squacquerone di Romagna Stelvio o Stilfser Strachitunt Susina di Dro Taleggio Tergeste Terra d’Otranto Terra di Bari Terre Aurunche Terre di Siena Terre Tarantine Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino Toma Piemontese Tuscia Umbria Val di Mazara Valdemone Valle d’Asota Fromadzo Valle d’Aosta Jambon de Bosses Valle d’Aosta Lard d’Arnad Valle del Belice Valli Trapanesi Valtellina Casera Vastedda della Valle del Belice Veneto Valpolicella Veneto Euganei e Berici Veneto del Grappa Vulture Zafferano dell’Aquila Zafferano di San Gimignano Zafferano di Sardegna
Dall’articolo "Mozzarella Gioia del Colle: in Gazzetta Ufficiale la domanda per la Denominazione di Origine Protetta (DOP)" di Manuela Chimera
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𝗔𝗕𝗢𝗨𝗧 𝗘𝗟𝗟𝗔
Hiiii :)
A little about myself and the profile and what I do here. So here we go:
My name is Manuela ‘’Ella’’, I'm 20 years old and I'm Brazilian-Romani, I was born in Romania, but I live in Brazil since I was 5 years old. I have a Romani mother and a Brazilian father. I have several biological brothers, but I only know two, Nikolás ''Nik'' and Mateo ''Matt''.
What I like to do? Besides editing? Sing, read. My favorite actors are Stephanie Meyer, Julie Plec, Julia Quinn and Lisa Kleypas. Although I like to sing and listen to music, I don't have a band, singer or even a favorite singer. However, the song I'm listening to the most is Unkiss Me by Marron 5. I'm addicted to series and movies, but currently what I'm watching and I'm addicted to is the Bridgerton series, I have a supreme crush on Tony Bridgerton.
And what is the purpose of tsukkiways? Basically, I developed this tumblr/blog because I like to show the world what I do and what I know how to do. I do a lot of things but right now I'm just on crackships and video ships.
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VillaÁngela - Terrible accidente entre un tractor con pala y una camioneta, solo daños materiales En el día de la fecha, hora 12,00 aproximadamente, se tomo conocimiento de un accidente de tránsito por el camino a Los Gansos a 3 km aproximadamente de esta ciydad. Constituida la prevencion al lugar se entrevisto con O.V. de 60 años, el mismo conducía un tractor sin marca visible, sin dominio, color marron, con enganche pala en parte trasera, el otro protagonista, se trata de una camioneta marca TOYOTA, modelo HILUX, conducido por T.N. de 54 años, domiciliado en el Pje. Las Manuelas distante 40 Km. quien presentaba herida cortante entre ambas cejas aparentemente superficial. Arribo al lugar la ambulancia Int. N° 6680, quien intentó examinar al conductor camioneta negándose a recibir atención médica en el lugar se hizo presente personal División Criminalística quienes realizaron tareas específicas. Consultado con Fiscal en turno, Dra Oñuk dispuso vehículos participes sean entregados en el lugar. (en FM Maga-Lih 94.1) https://www.instagram.com/p/CGNuZaXlQr5/?igshid=iyogo0b4zc9b
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Partecipa agli Stati Generali della Cultura 21-22 Ottobre Palazzo Reale, Napoli
#ILMONITO
Gli Stati Generali della Cultura che si terranno a Napoli dal 21 al 22 ottobre, ospitati nelle stanze del Palazzo Reale di Napoli, sono un momento di informazione, analisi, confronto e proposta per fare della Cultura uno dei principali motori dello sviluppo del nostro territorio.
In questa logica, la Regione Campania intende sia dare conto alle attività svolte nel corso di questi anni, sia ragionare sulle direttici di cambiamento, nonché a costruire e progettare luoghi di dialogo e di confronto con una logica di coesione e partecipazione.
L’obiettivo è mettere insieme all’interno di ogni gruppo di lavoro, soggetti diversi (enti locali, imprese ed operatori culturali, esponenti del terzo settore, scuole, università, ordini professionali) provenienti da diversi ambiti culturali (biblioteche, archivi, performing arts, cinema, musica, ecc.), per favorirne il confronto e la condivisione di esperienze.
L’aspirazione è arrivare a definire nuove linee strategiche che possano fornire alla cultura, intesa come un unico modo di essere e di sentire la storia e il territorio, le categorie non solo interpretative, ma soprattutto di sviluppo sociale, economico e politico.
Perché partecipare
Gli Stati Generali della Cultura sono l’occasione per tutti gli operatori culturali (e non solo) per:
conoscere le azioni svolte dalla Regione Campania ed i progetti già in cantiere;
fare conoscere la propria attività;
discutere e costruire relazioni con altri operatori culturali della Campania;
partecipare alla definizione di idee e di proposte da presentare per la prossima programmazione regionale in tema di cultura come tema unificante per le politiche di coesione.
Come partecipare
Per partecipare bisognerà iscriversi su http://eventi.sviluppocampania.it/contatto/cultura.aspx e scegliere uno dei sei panel tematici che lavoreranno nel pomeriggio del 21 ottobre e che i risultati verranno raccontati in plenaria nella mattina del 22 ottobre. I panel sono:
1. Cultura, Identità e Formazione Referenti: Lucio D’Alessandro, Rettore Università Suor Orsola Benincasa – Elda Morlicchio, Rettore Università degli Studi di Napoli L’Orientale
2. Cultura, Nuove Tecnologie e Comunicazione Referenti: Gaetano Manfredi, Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II – Titti Marrone, Giornalista
3. Cultura, Amministrazione Pubblica e Modelli Gestionali per lo Sviluppo del Territorio Referenti: Antonio Lampis, Direttore Generale Musei MiBACT – Maria Utili, Già Segretario Regionale MiBACT
4. Cultura, Cinema, Audiovisivo e Sviluppo Economico Territoriale Referenti: Titta Fiore, Presidente Fondazione Film Commission Regione Campania – Edoardo de Angelis, Regista
5. Cultura e Nuovi Strumenti di Supporto alle Imprese Culturali e Creative, Modelli di collaborazione pubblico/privati Referenti: Stefano Consiglio, Direttore Dipartimento di Scienze Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II – Manuela Veronelli, Prof. di Diritto Amministrativo con specializzazione Gestione dei beni culturali, spettacoli, cinema
6. Cultura e Spettacolo dal Vivo Referenti: Renato Carpentieri, Attore – Rosanna Purchia, Sovrintendente Teatro San Carlo
Scarica il programma.
L'articolo Partecipa agli Stati Generali della Cultura 21-22 Ottobre Palazzo Reale, Napoli di Redazione
source http://www.ilmonito.it/partecipa-agli-stati-generali-della-cultura-21-22-ottobre-palazzo-reale-napoli/
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Damero Illusio 150 x 150 x 5 cm. Tela, hilo, fieltro, papel, témpera. 2019
Foto: Gustavo Sosa Pinilla. Gentileza: Colección Amalita.
PREMIO FUNDACIÓN FORTABAT
Seleccionados Artistas mayores de 35 años: Sergio Bazán, Juan Becú, Gisele Bliman, Florencia Bohtlingk, Sofia Bohtlingk, Dolores Casares, Juan Alejandro Castillo, L&D Chiachio & Giannone, Cynthia Cohen, Andrés Gastón Compagnucci, Roberto Cortés, Pablo de Montaldo, Juan Martin Di Girolamo, Diana Dowek, Manuela Durañona y Vedia, Franco Fasoli, María Ferrari Hardoy, Diego Figueroa, Onofre Roque Fraticelli, Valeria Gopar, Alicia Herrero, Mario Inchauspe, Ricardo Laham, Catalina León, Valentina Liernur, Valeria Maculan, Gustavo Marrone, Paula Otegui, Aimé Pastorino, Diego Perrotta, Julián Prebisch, Deborah Pruden, Victor Quiroga, Lucas Rocino, Belén Romero Gunset, Luciana Rondolini, Cristina Schiavi, Cristian Segura, Pablo Andrés Sinaí, Richard Sturgeon, Inés Szigety, Leila Tschopp, Paola Vega, Gabriela Winicki, Horacio Zabala
Jóvenes, artistas de 18 a 34 años: Manuel Aja Espil, Andrés Alvez, Paz Bardi, Sofía Berakha, Cecilia Catalin, Alfredo Dufour, Nahuel Ferreira, Esteban Giannone Martinez, Camila Lamarca, Diffusion Line, Lucrecia Lionti, Gimena Macri, Valeria Maggi, Nadia Martynovich, Federico Manuel Mesaroli, Tiziana Pierri, Andrés Piña, Nicolas Ponton, Victoria Renzo, Nicolás Romero Escalada, Ana Clara Soler, Ariel Venegas, Mayra Vom Brocke Jurado: Mari Carmen Ramirez, Marcelo Pacheco, Pablo León de la Barra, Amalia Amoedo y Rodrigo Alonso
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Si Carmena hubiera ganado, también habría perdido
Soy de izquierdas por ideología, y nunca me gustó Manuela Carmena. Siempre fue un poco prepotente respecto a ese partido que casi acababa de surgir, Podemos, y al resto de fuerzas integradas en su coalición. Yo tenía dudas sobre su visión de la ciudad, su proyecto, y también sobre el empuje que podría tener una persona tan mayor. Pero veníamos de la lamentable gestión de Ana Botella, su venta de vivienda pública a fondos buitre en que trabajaba su hijo, de parques y jardines en estado salvaje porque nadie se ocupaba de mantenerlos, de calles sucias, bibliotecas abandonadas, y boinas marrones de contaminación sobre el horizonte. Así que la voté, pensando en su grupo, y en que eran, Ahora Madrid, la opción menos continuista de aquella oferta electoral que se nos ofrecía en 2015. Recordemos que Carmena no ganó, pero que la coalición de fuerzas desplazó del poder a la vencedora en votos, Esperanza Aguirre.
Y qué ha ocurrido en Madrid en estos cuatro años. Los titulares de los periódicos pueden hablar de las grandes cosas, reducción de la deuda pública, Madrid Central, las restricciones de tráfico por etiqueta de vehículo según los niveles de contaminación, y Madrid Nuevo Norte, heredero de la operación Chamartín. Ah, sí, otra cosa, las obras de la Gran Vía. Pero ¿se han traducido esas operaciones en el día a día de ciudadanos normales y corrientes como yo? Ya os adelanto que no.
La reducción de la deuda. Ha obsesionado al equipo municipal a tal punto que no ha hecho apenas inversiones. Sí gastaron en la Gran Vía, una obra con enorme expectación y bastante decepcionante. Las aceras, de acuerdo, eran más grandes, pero no se incorporaron bancos -para favorecer a las terrazas de los bares y restaurantes-. Uno va al centro y no puede sentarse más que en el suelo. Esa tendencia la inauguró el PP, estos solo la han seguido. El antiguo Madrid de los cines se ha convertido en un centro comercial al aire libre, plagado de turistas y masificado hasta la naúsea. No sé si un ayuntamiento puede hacer algo para variar esa tendencia, pero desde luego el de Ahora Madrid no lo hizo.
Han hecho los presupuestos participativos, que como idea no estaban mal, pero que te obligaban, para llevar tu propuesta adelante, a convertirte en activista y conseguir cientos o miles de votos de tus vecinos de barrio. Si no tenías capacidad o ganas de hacer eso pero te apetecía hacer llegar una propuesta razonable -en mi caso, un semáforo en la calle adyacente a un colegio por donde los coches pasan a toda pastilla, y por donde cruzo a diario los pasos de cebra con mis hijos- te daban tanto acceso a las concejalías como cualquier otro ayuntamiento anterior: ninguno.
Lo de Madrid Central parecía una buena idea, y sin duda en el mismo centro de la ciudad la contaminación y el tráfico se redujo. ¿Se preguntó alguna vez la alcaldesa qué pasaba en la periferia? Debo decir que no. La pediatra de mis hijos -sanidad pública- me explicó que ellos reciben los niveles de contaminación a diario, y que en nuestro barrio está siempre disparada. Tiene sentido porque tenemos al lado la M-40, pero ¿hay que preocuparse solo del aire limpio en el centro? Muchos hemos tenido la sensación de que Carmena gobernaba para la zona turística, Malasaña y aledaños, pero no para los barrios de fuera de esa zona.
Bajemos un poco más, a lo que un vecino como yo ve en sus calles y en su vida diaria. Tengo un estupendo carril bici hecho por un alcalde que se llamó Manzano, del PP, y ya me jode reconocerle méritos a la derecha. Lo uso a diario para ir a trabajar, y los baches, bordillos sin rebaje, interrupciones, y despintado de la señalización no se han tocado en cuatro años. Doy fe de ello, paso por encima todos los días, y me sé de memoria donde tengo que despegar el culo del sillín para no machacarme las partes, y en qué lugares desviarse para proteger las llantas de mis ruedas. Hubiera sido mucho pedir que una alcadesa que presumía de ir al ayuntamiento en bicicleta le hubiera prestado atención al mantenimiento de ese carril. Incluso a su trazado. Supongo que sí.
Las bibliotecas públicas, que llevaban años sin recibir fondos, han tenido la fiesta de los libros. Muy bien al principio, pero al final la afluencia era masiva y casi, casi, sin sentido. Llegaban muchos volúmenes de editoriales muy menores, que no sabe uno cómo han pasado los criterios de calidad. Los bibliotecarios me contaban que pedían estanterías -ya no tenían dónde poner tanto libro- pero que no las recibieron nunca. A cambio hacían continuos expurgos, y la verdad me he hecho con algunos volúmenes que hubieran merecido compartirse un poco más en la biblioteca pública. Qué desastre para alguien de izquierdas y supuestamente preocupado por la cultura. Libros sí, estanterías no. Quién entiende la política.
Me ha sido difícil entender que los servicios del ayuntamiento no se remunicipalizaran. Carmena nos dijo que no podían deshacerse los contratos. Bien, los parques han mejorado en mantenimiento, y hasta los columpios de los niños -que con Botella pasaron 18 meses rotos y sin reparación- eran mantenidos razonablemente bien. Los hierbajos ya no nos comían, ni se secaban las plantas porque los jardineros subcontratados no sabían, o pasaban. Pero en una ciudad con tanto paro, ¿de veras alguien de IU no podía hacer empresas municipales para cubrir algunos de esos servicios de manera pública? En qué se distingue de la derecha, entonces.
Tampoco he comprendido que la Operación Chamartín la aprobase una alcaldesa de izquierdas. El llamado proyecto de Madrid Nuevo Norte crecerá -si sigue- en un área de la ciudad ya saturada de tráfico, y llenará de rascacielos y viviendas de lujo -me imagino, por la zona en que están-, otro pedazo de esta mega urbe cada vez más invivible. Lo hubiera entendido más si las personas desahuciadas hubieran vuelto a tener, como en tiempos, edificios municipales en que alojarse hasta resolver su situación. Lo mucho que ha desatendido ese tema ha sido lamentable, menos por lo inhumano del asunto, que porque no se ha distinguido Ahora Madrid de anteriores gestores del PP.
Así que en fin, considero la gestión de Carmena decepcionante para quienes somos de izquierdas, porque ha tenido muy poco de socialdemócrata o de defensa de lo público. De todo esto no se hablaría si hubiese ganado ayer. No lo hizo porque el voto de los barrios ricos se movilizó, con participaciones más alta, pero sobre todo porque los izquierdas estábamos más que decepcionados. De lo que pocos se dan cuenta es de que si hubiera ganado por poco, si los acomodados se hubieran quedado en casa, y ella fuera hoy alcaldesa, hubiéramos perdido también. Como veníamos perdiendo estos últimos cuatro años.
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il 12 aprile 1984, davanti a un notaio di Varese Umberto Bossi, Manuela Marrone, Giuseppe Leoni, Marino Moroni ed Enrico Sogliano firmano l’atto di fondazione della Lega Lombarda. Alle amministrative del 1985 la Lega elegge i primi rappresentanti nei comuni di Varese e Gallarate. Alle politiche del 1987 Bossi viene eletto per la prima volta senatore. Da allora sarà per tutti il Senatur. . . #accadeoggi #accaddeoggi #onthisday #today #potd #tbt #bossi #umbertobossi #Lega #legalombarda #politica #varese #ultimavoce (presso Varese, Italy) https://www.instagram.com/p/BwKCLEFAWy1/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=as0x7xir9r6q
#accadeoggi#accaddeoggi#onthisday#today#potd#tbt#bossi#umbertobossi#lega#legalombarda#politica#varese#ultimavoce
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O dia amanheceu gelado, o verão estava acabando e o outono se aproximava. Após uma semana com a temperatura relativamente agradável, uma frente fria rigorosa chegou junto ao final de semana. Luiza abre a porta de vidro e sai impaciente do Edifício Aurora, um prédio antigo e charmoso no bairro da República, em São Paulo. Ela é bonita, aos dezoito anos foi coroada Miss Vale do Paraíba, representando São Luiz do Paraitinga, a cidade natal dela e do restante dos amigos. É a mais alta entre as amigas, tem os cabelos loiros e lisos, longos até a altura dos seios e com luzes que iluminam seu rosto. Luiza é magra e esbelta, os olhos são bem azuis, vivos e os cílios grandes os deixam bastante expressivos. Sua pele é branca e ela tem as bochechas rosadas. Todo o rosto é delicado e feminino, como de uma boneca. Tem lábios médios e seu sorriso é largo. Assim que cruza a porta e pisa na calçada sente o vento úmido bater em seu rosto, ela então arruma o cachecol de lã mostarda que envolve seu pescoço. Coloca as mãos no bolso do casaco vermelho bem escuro de veludo e se encolhe, cruzando as pernas vestidas numa calça preta bem justa e bota preta de couro, comprida até abaixo dos joelhos.
Logo atrás da moça vem Mateus. Ele é o mais alto e magro dos amigos, e é o único dos rapazes que tem tatuagens. Seus braços são cobertos por desenhos, assim como o peito, costas e panturrilhas. Franze a testa ao sair do prédio e sentir o vento frio cortar seu rosto. Ele tira seu cachecol xadrez em tons de vermelho e o envolve na cabeça raspada, como se fosse um turbante. Coloca uma das mãos na jaqueta de couro preta que veste – combinando com calça jeans apertada e o inseparável par de All Star preto e branco, em sua outra mão segura sua namorada, Yasmin. Ela tem estatura mediana, é magra, tem os cabelos lisos e compridos, cor de chocolate com as pontas douradas. Seus olhos são cor de mel e estão sempre maquiados com lápis preto e muito rímel. Por conta de sua descendência espanhola e seu amor pelo sol, sua pele tem um tom dourado. Assim como o namorado, possui várias tatuagens espalhadas pelo corpo, principalmente braços e mãos. Yasmin ri ao ver Mateus com seu turbante de lã e levanta um pouco seu cachecol roxo a fim de cobrir as orelhas. Em seguida coloca a mão livre dentro do pesado casaco cor de creme, que combina com a calça jeans justa e botas marrons de cano curto.
– Caralho, mas que frio é esse? Ainda é verão! – Luiza diz ainda encolhida.
– Bem que eu vi no noticiário que iria esfriar nesse fim de semana! – Yasmin concorda e esfrega as mãos. Luiza arca uma sobrancelha e começa a se mexer, sem sair do lugar, a fim de se esquentar.
– Precisa fazer esse frio demoníaco? – Mateus e Yasmin riem da loira.
– Mas você não gosta de frio, Luiza? – Pergunta Mateus.
– Gosto, mas tá demais!
– Você gosta de reclamar, né? – Yasmin diz, aos risos, fazendo a amiga rolar os olhos.
– Aliás, cadê o resto? Se perderam no caminho? – Luiza ironiza, pois do andar deles até o térreo são somente alguns lances de escada.
A porta de vidro abre novamente e do hall do prédio sai Gabriela. Ela é descendente de italianos e todos a chamam de Gabi. É a mais baixa entre os amigos, corpo robusto e um estilo rock and roll, nas roupas e maquiagem. Tem os cabelos pretos e lisos, com as pontas descoloridas. Seus olhos são marrons e sua pele branca é enfeitada com tatuagens coloridas nos braços e pernas. Veste um casaco preto de lã bem pesado, uma leggin e coturnos de couro da mesma cor do casaco, sua cabeça está praticamente toda coberta pela touca da blusa. Logo atrás dela vem seu namorado, Alexandre. Alex é filho de coreanos, é alto, branco e também tem o corpo robusto como a namorada. Seus olhos são bem puxados e seus cabelos curtos são pretos, grossos e lisos. Ele usa bigode e barba curta, está vestindo um casaco marrom bem grosso, calças pretas e coturnos. Alex abre seu casaco e Gabi se aconchega no rapaz, por dentro da roupa. Alguns segundo depois vem Manuela, a prima de Luiza, que todos chamam carinhosamente de Manu. Ela é um pouco mais baixa que Yasmin, é magra e tem ossos largos. Seus cabelos são lisos e compridos até a cintura, loiros num tom pastel e nas pontas formam grandes cachos naturais. Sua pele é igualmente branca como de sua prima e Manu possui grandes olhos verdes. Ela veste um moletom largo, verde musgo, calça skinny preta e nos pés um par de tênis pretos. De mãos dadas com ela está Felipe, o Fê, que é seu namorado e veste uma roupa idêntica – a única diferente é a cor do moletom, o dele é azul marinho. Felipe é de estatura média, magro e seus cabelos, barba e bigodes são naturalmente ruivos. Ele é branco e seus olhos são esverdeados. Atrás do casal vem Rafael, o Rafa. Ele tem os cabelos lisos e castanhos, usa barba e bigode bem ralos e seu queixo tem um furo no meio. É alto, tem ombros largos, corpo atlético e sorriso aberto, que o deu o posto de ‘amigo mais bonito’ pelas meninas. Veste uma jaqueta de malha nas cores cinza chumbo e marrom, calças jeans e tênis de corrida, pretos. Na cabeça, uma touca preta e simples. Por último está André, que é o mais quieto do grupo. André tem cabelos castanhos escuros encaracolados, usa barba grande e seus olhos são escuros. Ele é bem magro, da mesma altura que Rafael, e veste uma jaqueta jeans escura por cima do moletom cinza, calça jeans e all star vermelho. Nas mãos, coloca luvas de lã.
– Tudo isso é frio? – Manu diz sorrindo ao observar André. Ele ri e confirma com a cabeça.
– Eu amo frio! Delicioso! – Gabi vibra ainda abraçada com o namorado, fazendo os amigos riem. Menos Luiza, que respira fundo.
– Onde esse frio é delicioso? – Ela pergunta num tom impaciente.
– Ué, achei que estivesse feliz com o frio… Até porque na sua terra o frio é mais rigoroso ainda! – Observa Gabi, se referindo á Áustria, país dos familiares da loira.
– Eu só fui lá uma vez, cabeção. Nem deu pra sentir frio! – Luiza gargalha e faz o restante rir de novo.
Manu levanta a manga de seu moletom e vê o relógio, que marca oito e quinze da manhã. Ela arregala os olhos e avisa:
– Gente! O Gustavo chega daqui à uma hora. Vamos!
Os amigos começam a falar todos ao mesmo tempo, enquanto descem a escada até a calçada, que está coberta por uma fina camada de água resultado da chuva que molhou a cidade na madrugada. Após descerem as escadas, avistam os carros de Alex e Mateus estacionados do outro lado da rua. Luiza arca a sobrancelha direita.
– O que os carros estão fazendo aqui? Porque não estão na garagem?
– Porque até a gente sair da garagem com os carros ia demorar, teríamos que dar uma volta no quarteirão… Achei melhor deixar aqui, mais prático. Agora a gente só entra e vamos num caminho só, sem muitas voltas! – Alex explica enquanto todos atravessam a rua juntos.
– Bem pensado! – Luiza diz, levantando o braço direito e fazendo high-five com Alex.
– E aí, como vai ser? Quem vai no carro de quem? – Mateus pergunta.
– Vamos fazer como sempre… Eu, o Fê e a Manu vamos com a Gabi no carro do Alex. O André e o Rafael vão no carro do Mateus junto com a Yasmin, e o Gustavo pode voltar com eles – Luiza sugere, os amigos concordam e se posicionam para entrar no carro.
Alex abre a porta do motorista do seu Fiat Palio preto, assim como Gabi abre a porta do passageiro e eles entram ao mesmo tempo. Felipe abre a porta de trás, no lado de Alex, Manu sorri e entra, se sentando no meio do branco traseiro. Felipe entra em seguida, se sentando atrás do motorista. Luiza abre a porta de trás, no mesmo lado de Gabi e entra, se senta e fecha a porta ao mesmo tempo de Felipe.
Alex dá a partida e sai com o carro, seguido por Mateus em seu Corsa sedan vermelho. Eles vão seguindo o caminho até o Aeroporto Internacional de Guarulhos, que fica há cerca de cinquenta minutos dali. As ruas estão relativamente vazias e eles não encontram nenhum trânsito pesado. Ao passar em frente a um supermercado, ficam presos alguns minutos num pequeno congestionamento e Luiza fica impaciente.
– Mas que merda de trânsito é esse? – A loira pergunta, se levantando e olhando por cima do banco de Gabi.
– Relaxa… É essa nova entrada do mercado que ainda confunde as pessoas, mas logo o caminho fica livre. – Alex responde, mas Luiza continua sem paciência. Ela se senta pesadamente e respira fundo, tentando se acalmar.
– Isso tudo é saudade do Gustavo, Luiza? – Felipe pergunta e faz os amigos rirem. Luiza engole seco e revira os olhos em seguida.
– Claro que não, né, idiota? Eu só odeio ficar parada por muito tempo. – Ela responde, fazendo Felipe levantar as mãos na altura do peito e balançá-las. – Falando em Gustavo, você pegou aquele moletom do Alex, Gabi? – A amiga confirma ao levantar o polegar direito, Luiza vê o reflexo pelo retrovisor lateral e sorri em agradecimento.
– Hmmmmmm – Resmunga Felipe, comprimindo os lábios e os olhos – Até separou um casaco pra ele? – Manu, Alex e Gabi riem, Luiza encara Felipe com deboche.
– Claro! O Gustavo é cabeça-de-bagre, com certeza não viu a previsão do tempo pra São Paulo hoje e deve achar que está um sol do caralho. E ele é meu amigo há anos, eu me preocupo! Faria o mesmo por cada um de vocês! – Luiza responde e tenta esconder a real preocupação com o rapaz. Felipe e Manu se entreolham, assim como Alex e Gabi.
– Se você diz… – Manu dá os ombros, nem ela e nem os outros amigos acreditaram na explicação de Luiza.
– Esse babaca aí da frente não vai andar, não?! – Luiza exclama ao perceber que os carros já estão andando normalmente, menos a Saveiro a frente deles. Ela então se levanta, passa o tronco no vão entre Alex e Gabi e buzina freneticamente. O motorista do carro a frente finalmente anda e Alex o ultrapassa.
– Eita, mulher estressada! – Alex comenta entre risos.
– VAI APRENDER A DIRIGIR, SUA LESMA GORDA! – Luiza grita e gesticula para o motorista do outro carro, um senhor gordo e careca que mostra o dedo do meio pra ela. Alex segue o caminho e Luiza se senta em seu lugar novamente.
– Uepa! A filha de Hitler ta atacada hoje! – Felipe exclama e arranca gargalhadas de todos no carro.
– Mas que filho duma puta! – Diz Luiza, indignada. – Pára esse carro que eu vou amassar a lataria daquela merda!
– Ei prima, calma! – Manu segura à mão esquerda de Luiza, enquanto os amigos continuam rindo da cena que acabaram de ver – Se o Alex parar, a gente vai se atrasar e o Gustavo vai ficar lá sozinho… – Luiza encara Manu e suspira. Ela vai se acalmando aos poucos e eles seguem caminho.
Enquanto os amigos vão chegando ao destino, o avião em que Gustavo está já sobrevoa a cidade de São Paulo. Ele, que dormia profundamente desde as onze da noite do dia anterior – no horário de Brasília – abre os olhos e se ajeita na poltrona. Gustavo é alto, não tão magro e tem os cabelos lisos, grossos e pretos. É filho de pai japonês com mãe brasileira, então não tem traços tão marcados, apenas os olhos um tanto puxados, castanhos e amendoados. Sua pele é branca, tem dentes compridos e suas as bochechas são cheinhas – O que ele não gosta, por isso usa barba e bigodes espessos para esconder. Ele esfrega os olhos e olha no painel eletrônico que fica fixo no teto do avião, um pouco a frente de onde está sentado. No visor, há o tempo aproximado de aterrissagem: Treze minutos. Gustavo se solta do cinto de segurança, levanta e pega um estojo preto que está num compartimento acima da sua poltrona. Vai até o banheiro da aeronave, fecha e tranca a porta, em seguida encara seu rosto no espelho. A expressão é cansada, depois de aproximadamente vinte e cinco horas num avião, seus cabelos estão um pouco bagunçados. Ele retira escova e pasta de dentes do estojo que carrega e escova os dentes, enquanto levanta novamente seu topete com os dedos. O rapaz termina de escovar os dentes, lava a boca com água e finaliza com um enxaguante bucal. Joga água no rosto a fim de melhorar a expressão cansada. Imaginou que estava calor então vestiu bermuda jeans escura, tênis pretos e uma camiseta de uma de suas bandas favoritas, o Planet Hemp. Em seguida, abre a porta e sai do banheiro, voltando a sua poltrona e coloca novamente o cinto. Olha no painel que agora mostra seis minutos restantes para a aterrissagem. O avião se prepara para pousar no aeroporto de Guarulhos e Gustavo pode sentir a aeronave fazer força para descer, assim como quando as rodinhas do avião se abrem. Ao tocar o solo, o avião dá um tranco pra frente e o piloto avisa que já pousaram, dando as instruções para a descida.
Enquanto Gustavo aguarda, sente seu coração bater rápido e seu estômago revirar. Ficou seis meses longe do Brasil e dos amigos, foi ao Japão a trabalho e ficou na casa de parentes em Nagoya. Um pouco antes de viajar, ele começou a perceber que seus sentimentos por Luiza eram muito mais do que uma simples amizade. Na época, Luiza havia levado um fora do então namorado, João, um rapaz que também usava de manipulação emocional e mentiras pra manter o relacionamento com a loira. Fazia pouco mais de três meses que Gustavo havia terminado com sua namorada de longa data, Raíssa, que mentia e o manipulava sempre que possível. Como os dois haviam passado por traições e mentiras, Gustavo se dispôs a ajudar Luiza a superar a forma imbecil como João a deixou. A loira, perdida após saber que João havia a traído muitas vezes e que já estava namorando outra, se apegou aos conselhos de Gustavo e os dois ficaram muito próximos. Luiza, mesmo devastada com o que estava passando, via Gustavo como a única pessoa que a entendia e não se conformava como Raíssa foi capaz de traí-lo e desperdiçar um cara tão gentil e carinhoso como Gustavo, então também se comprometeu a ajudá-lo no que precisasse. Ao mesmo tempo, Gustavo via em Luiza seus desejos personificados ali, e também não entendia tamanha imbecilidade de João em traí-la e deixá-la naquele estado. Por fim, quando Gustavo começou a perceber que o que sentia por Luiza há anos era mais do que uma simples admiração, faltava apenas poucos dias pra sua viagem. Manteve contato com os amigos e claro, com Luiza, durante todo esse tempo e achou melhor não fazer planos e nem alimentar essa paixão pelo menos até voltar a São Paulo. Precisava ter certeza que ela estava solteira e sem interesse em nenhum outro cara pra poder conquistá-la. Ele tinha medo, sempre foi muito inseguro e a insegurança aumentou depois das traições da ex-namorada, também sabia que Luiza havia criado um muro anti-sentimentos após o desastroso fim do namoro com João. Apesar da insegurança e imaginar que jamais teria chance com a moça, Gustavo não tinha pressa, queria que tudo acontecesse naturalmente pra não se iludir e muito menos ferir Luiza. O rapaz volta a si quando sente o último tranco do avião, sinal que as portas estão se abrindo. Ele solta seu cinto, se levanta e sai da aeronave. Caminha até o local onde estão devolvendo as malas, entrega seu ticket para o funcionário do aeroporto que após poucos minutos entrega a Gustavo sua enorme mala preta de rodinhas e sua mochila da mesma cor. Gustavo agradece ao funcionário e vai em direção ao portão de saída. Suas mãos estão frias e trêmulas, ele sorri involuntariamente ao rever os amigos que o esperam ansiosos. Anda mais rápido e quando se aproxima, logo é abraçado por Mateus, Alex, Felipe, Rafael e André. O mais alto bagunça os cabelos de Gustavo, enquanto as amigas observam a cena aos risos.
– Cara, que saudade de você! – Exclama Mateus, enquanto se soltam do abraço – Como foi a viagem? – Antes de Gustavo responder, Gabi, Manu e Yasmin pulam em sua direção e abraçam o amigo.
– Foi tudo bem! – Gustavo responde ao ser abraçado pelas amigas.
– Caralho, Gustavo! Muitas saudades mesmo! Agora veio pra ficar, né? – Pergunta Gabi.
– Também estava morrendo de saudades de vocês… E sim, Gabi, vim pra ficar. – Gustavo responde e sorri em seguida, os amigos aplaudem e o fazem gargalhar. Manu, Gabi e Yasmin soltam Gustavo e ele encara Luiza, que espera para abraçá-lo. O rapaz não consegue disfarçar a emoção ao reencontrá-la, soltando um suspiro pesado. Quando Luiza olhava nos olhos de Gustavo trazia ao rapaz uma sensação indescritível, desde quando se conheceram e até mesmo através de fotografias. Na frente dela, Gustavo percebe que sua beleza é diferente das outras, é leve e ao mesmo tempo é marcante. Os olhos azuis de Luiza estavam mais vivos, ela estava com pouca maquiagem, deixando-os mais atraentes e ele podia ver um brilho que fazia sua boca secar. Luiza sorri e Gustavo sente um arrepio percorrer sua espinha. Aquela moça mexia com ele mais do que qualquer outra em qualquer lugar do mundo e isso ele não podia negar. Após alguns segundos admirando a beleza da amiga, ele a abraça e fecha os olhos a sentir o perfume floral dela. Ela retribui o abraço, com os olhos igualmente fechados e sentindo uma paz enorme envolta nos braços de quem ela sempre se sentiu a vontade.
Um pouco depois da partida de Gustavo, Luiza também descobriu que o que sentia por ele era mais que amizade. O medo de se entregar e quebrar novamente a cara deixou o sentimento adormecido, sempre que pensava em um romance com Gustavo os fantasmas do passado a assombravam e Luiza se fechava pra aquilo tudo. Ainda assim, mais ou menos um mês antes da volta de Gustavo, Luiza já estava ansiosa e aflita para reencontrá-lo. Ciente de que cultivava sentimentos pelo rapaz, quis curtir a conquista e, quando tivesse certa dos sentimentos de Gustavo, se entregaria novamente.
– Que saudade de você… – Gustavo diz ainda com o queixo apoiado nos ombros de Luiza.
Luiza abre os olhos e o encara, fazendo o rapaz se arrepiar mais uma vez.
– Eu também estava morrendo de saudades de você! Vê se não me deixa de novo, hein, seu bosta? – Ela sorri e Gustavo retribui.
– Não vou mais te deixar, nunca mais! – Gustavo encara os olhos brilhantes de Luiza. Ela presta atenção no rosto de Gustavo, que há muito tempo só via pelas fotos que guardava no mural em seu quarto. Ele parece mais maduro, perdeu a cara de bebê ao deixar a barba e o bigode maiores. Os olhos dele estavam com um brilho estranho e ao vê-lo sorrir, Luiza sentiu um arrepio percorrer toda a sua espinha dorsal. Os dois tiveram certeza, ali mesmo, que o que sentiam um pelo outro era mais forte do que pensavam e esconder ficaria cada vez mais difícil. Os outros amigos observam a cena. Alex, Mateus, Felipe, Rafael e André estão com as testas franzidas, enquanto Manu, Gabi e Yasmin estão boquiabertas. Felipe pigarreia, fazendo Gustavo e Luiza se soltarem do abraço e voltarem a si.
– Voltaram do país das maravilhas? – Felipe diz ainda com a testa franzida.
– Pára de ser idiota! – Luiza esbraveja e faz Gustavo rir.
– Deu até saudade do seu stress, Luiza. – Gustavo confessa ainda sorrindo, os amigos desfazem as caretas e se entreolham.
– Estava realmente com saudade da Luiza, hein, Gustavo! – Mateus já havia percebido o que estava acontecendo ali e arcou as sobrancelhas para Gustavo. O amigo ri, balançando a cabeça e Luiza sente suas bochechas queimarem.
– Estava com saudades de todo mundo! – Gustavo responde e os amigos o encaram com ar de deboche. Depois daquele abraço demorado, da troca de olhares e das palavras de Gustavo, estava mais do que claro o que havia ali.
– Vamos então, né? O Gustavo deve estar cansado! – Manu alerta e os amigos se preparam para ir aos carros. Gustavo pega sua mala e todos vão caminhando a saída do aeroporto. Chegando na porta do aeroporto, Gustavo sente o vento frio e úmido bater em seu rosto e range os dentes.
– Vish, não sabia que estava tanto frio! – Ele exclama com os olhos levemente arregalados, Luiza e Gabi se entreolham.
– A Luiza pensou nisso e fez eu pegar um moletom do Alex pra você usar! – Gabi diz e entrega o moletom preto e grande de Alex a Gustavo. Luiza novamente cora e pisa com força no pé de Gabi, que arregala os olhos e começa a bater o pé pisado no chão. Gustavo sorri e coloca o moletom por cima da camiseta.
– Valeu mesmo, Luiza! Me livrou de uma gripe. – Gustavo agradece e Luiza sorri. Eles vão em direção aos carros que estão estacionados um pouco acima da entrada principal, na mesma calçada. Após alguns segundos eles chegam aos carros, Alex e Mateus abrem seus respectivos veículos. Os amigos vão se aproximando das portas, quando Felipe alerta:
– Vamos mudar os lugares, pessoal! Agora que o Gustavo chegou, ele vai querer ficar pertinho da Luiza! – Os amigos riem, menos Luiza, que revira os olhos.
– Vamos no carro do Mateus, amor. – Manu sugere ao namorado, que consente, eles então seguem para o outro carro. Entram pelas portas traseiras e se acomodam, assim como Mateus e Yasmin. André entra logo em seguida, senta ao lado de Manu e fecha a porta do passageiro atrás de Yasmin.
Alex e Gabi entram no Pálio e fecham as portas, juntos. Gustavo abre a porta e aponta com a mão, indicando a Luiza para ela entrar primeiro. Ela sorri, agradecida, entra e se acomoda no meio do banco. Gustavo entra logo em seguida, Rafael entra por último e ambos fecham suas portas. A loira se mexe, incomodada.
– Que foi, Luiza? Sentou num formigueiro? – Alex pergunta ao arrumar o retrovisor e ver a amiga se remexendo.
– Não, é que o espaço entre os bancos é muito curto pra mim – Luiza explica enquanto se ajeita.
– Também, com meio metro só de perna… – Gabi comenta e arranca risos dos amigos. Luiza dá de ombros.
– E você que não tem nem meio metro de altura? – Luiza retruca e os amigos riem de novo, agora Gabi dá os ombros. Ela ajeita seu banco mais pra frente, a loira agradece – Agora sim! Valeu, Gabis.
– Tá mais confortável, Garça? – Gustavo pergunta, lembrando-se do apelido dela na escola por causa de suas pernas longas. Os amigos riem mais ainda e Luiza encara Gustavo com desprezo.
– Ih Dumbo, mal voltou e já tá me zoando? – Luiza também relembra o apelido de Gustavo no colégio por conta de suas orelhas que são um pouco grandes. Os amigos riem e Gustavo faz cara de desprezo, em seguida ri também. Eles seguem viagem, tranquilamente, até o prédio onde moram.
Os dez são amigos há exatos nove anos e a relação entre eles se torna mais forte a cada dia. Conheceram-se no início do ano dois mil, quando cursavam o primeiro colegial no interior de São Paulo. Luiza e Manu são primas por parte de pai, elas conhecem Yasmin desde o nascimento, já que seus pais são amigos há muitos anos. Gabi se juntou á elas na sexta série, desde então as quatro nunca mais se separaram, têm uma relação de irmãs.
Gustavo e Rafael se conhecem desde a primeira série. Um ano depois eles ficaram na mesma classe que Alex e André e, na oitava série conheceram Felipe e Mateus. Finalmente no primeiro colegial todos estavam na mesma turma e conheceram as quatro garotas. Moram todos no apartamento á frente das meninas, assim não passam fome quando a preguiça de fazer comida é maior que eles. O grupo de amigos se mudou para o Edifício Aurora em dois mil e quatro, quando Mateus, Yasmin, Gustavo, André e Rafael descidiram fazer faculdade na capital. Alex transferiu seu curso, e o restante ingressou na universidade quando já moravam no bairro da República. No início os alugueis eram divididos e pagos pelos pais deles, mas há mais de um ano todos possuem empregos fixos e bancam as despesas.
Após anos de convivência diária, a amizade entre eles foi se fortalecendo e então os casais se formaram. Mateus e Yasmin namoram há quatro anos e se preparam para dividir um apartamento perto dos amigos. Manu e Felipe estão juntos há quase três, Alex e Gabi namoram há pouco mais de dois anos, André e Rafael curtem a vida de solteiro. Já Gustavo e Luiza terão que lutar contra seus demônios antigos.
[***] Duas horas se passaram desde que os amigos foram buscar Gustavo no aeroporto. No apartamento 36, onde moram as meninas, elas ajudam Yasmin a terminar de empacotar suas coisas para, enfim, se mudar para o apartamento do andar de baixo. Yasmin termina de passar a fita adesiva na caixa de papelão e se joga no sofá roxo, caindo sentada.
– Ufa, essa foi a última! – Ela diz com a expressão cansada enquanto passa as mãos nos cabelos compridos.
Gabi, sentada no chão da sala, abraça as pernas e suspira.
– Não vou me acostumar com a sua ausência, Yas… – Gabi abaixa o olhar tristonho – Não vai mais ter o quarteto fantástico vendo filmes cults de madrugada. Quem vai explicar pra gente toda a intenção do filme?
Yasmin sorri e vai abraçar a amiga. Manu vem da cozinha carregando um bolo de chocolate que acabou de sair do forno.
– Ai Manu, assim fica difícil, né? Como eu vou desapegar desse bolo? – Questiona Yasmin e as amigas riem.
– Esse eu fiz só pra você e pro Mateus! – Avisa Manu, sorrindo. – Mas você pode vir comer aqui quando quiser! E Gabi, não vai ter o quarteto fantástico aqui todos os dias, mas a Yasmin vai ser nossa amiga pra sempre! – Elas sorriem, com lágrimas começando a brotar nos olhos.
– HEY! PODE PARAR COM A VIADAGEM! – Luiza sai do quarto falando alto, como de costume, e pára na frente das meninas observando a cena – A Yasmin só vai mudar de apartamento, e no andar de baixo! Sem contar que vai morar com o namorado… CHEGA DE DRAMA E VAMOS COMEMORAR A FELICIDADE DA NOSSA AMIGA, GALERA! – Luiza pula pra cima das meninas, as fazendo deitar no chão e caírem no riso.
– Vou morrer de saudades da sua grosseria, Lulu… – Confessa Yasmin.
– Pode parar com a melação, Yasmin. Ou eu te dou uns tapas na cara! – Luiza completa, fazendo as amigas rirem mais ainda.
A campainha toca uma vez, as meninas olham pra porta e estranham. Alguns segundos depois, a porta abre violentamente e Mateus vai entrando no apartamento, seguido por André, Felipe, Alex, Gustavo e Rafael.
– Cara, quantas vezes eu tenho que dizer… É só ir entrando. – Mateus alerta.
– Só quis ser educado e cavalheiro. – André suspira e Felipe apoia o braço no ombro do amigo em compreensão. Luiza se levanta e vai fechar a porta que ficou aberta.
– André, aqui é a sua casa também, não precisa ficar cheio de dedos. O máximo que pode acontecer é você pegar alguma de nós andando de calcinha e sutiã pela sala. – Luiza diz e faz André corar, enquanto os outros riem.
Alex ajuda Gabi a se levantar e passando seu braço no ombro da namorada, diz: – É, mas se isso acontecer vê direitinho quem você vai agarrar, hein? A única solteira e desimpedida aqui é a Luiza! – A loira o encara com olhar debochado, fazendo o restante rir mais ainda. Menos Gustavo, que pigarreia pra tentar disfarçar o ciúme.
– A tua mãe também tá solteira, né Alexandre? – Luiza esbraveja e o amigo faz uma careta pra ela, que sorri satisfeita.
Os garotos pegam as caixas de pertences de Yasmin que restaram no apartamento, enquanto Manu arruma algumas coisas fora do lugar na sala. Gabi e Yasmin sentam-se no sofá para conversar mais um pouco enquanto Luiza permanece em pé em frente às amigas.
Quando voltam do apartamento de baixo, Alex caminha até a pequena varanda do apartamento das meninas e Gustavo o segue. O coreano, que segura uma garrafinha com água, encosta a barriga na mureta e observa os carros quando o amigo se aproxima.
– Tá me seguindo? – Alex pergunta entre risos.
– Não, eu só quero te fazer uma pergunta.
– Prossiga.
– A Luiza tá solteira mesmo? Ou… – Gustavo pergunta e Alex olha desconfiado pro amigo. Enquanto segura a garrafinha de água, percebe que Gustavo esfrega as mãos demonstrando nervosismo e timidez.
– Bom, pelo o que eu sei, está solteira sim… Mas porque você quer saber, Gustavo? – Alex levanta uma das sobrancelhas – Você tá afim dela?
– Não! – Gustavo pigarreia e olha brevemente pros lados – É só que… Eu vi umas fotos dela com um cara e… Ela tá bonita, né? Mas… É só curiosidade. – Gustavo gagueja e comprova a suspeita de Alex, que sorri.
– Você tá afim da Luiza! AEEEEEEEEE! – Alex vibra e levanta a garrafa em comemoração. Ao mesmo tempo, Felipe entra na varanda e enquanto fecha a porta de vidro, ouve a última frase dita pelo amigo: – Se bem que depois daquela cena no aeroporto hoje cedo, eu já desconfiei.
– Desconfiou do que? – O ruivo pergunta quando para ao lado de Alex.
– De que ele estava afim da Luiza.
– CARA, CÊ TÁ AFIM DA LUIZA? – O rapaz fala alto e em seguida dá um grito, fazendo Alex cuspir a água no chão e gargalhar em seguida – Eu sempre achei que vocês formam um belo casal!
– Shhhhhhh!! – Gustavo exclama, com as bochechas e testa vermelhas, os amigos então ficam quietos – Eu a acho bonita e só quis saber, mas é claro que ela nunca vai me dar bola. Não faço o tipo dela! – Ele fala tudo isso muito rápido.
– Calma, Gus… Desde quando você gosta dela? – Alex pergunta pra tentar acalmar o amigo.
– Desde… Sei lá… – Gustavo diz, pegando a garrafa de água da mão de Alex e tomando um gole – O primeiro colegial.
– DESDE SEMPRE! – Felipe estava perplexo.
– CARALHO! – Alex exclama, em seguida ele e Felipe se entreolham com os olhos arregalados. Gustavo começa a explicar:
– Mas eu só fui perceber um pouco antes de ir viajar. O João terminou com ela na mesma época em que eu terminei com a Raíssa, e nós acabamos nos aproximando… Vocês lembram disso! – Alex e Felipe consentem.
– E porque você nunca falou nada pra gente? – Felipe pergunta ao colocar a mão direita no peito.
– É, porque nunca falou pra gente? – Alex repete a pergunta e Gustavo desvia o olhar pro chão por alguns segundos.
– Porque não adianta. – Ele responde num suspiro desanimado – Ela sempre me tratou como amigo. E sempre deixou claro de quem estava afim, o que tínhamos era só amizade… Um ombro amigo. – Gustavo volta a encarar os dois – Eu só acho ela uma mulher muito bonita. É só isso. Caso ela me desse bola, eu ficaria com ela, mas já que não dá, enfim… Não foi nada demais.
Alex então transpassa um dos braços nos ombros de Gustavo, e aconselha:
– Se você gosta dela, tem que tentar. O ‘não’ você já tem… E eu tenho certeza que se você investir não vai se arrepender. – Alex dá um leve tapa no ombro de Gustavo, que sorri sem muito entusiasmo.
– Vai na fé, irmãozinho. – Felipe dá um leve soco no braço de Gustavo para mostrar apoio, em seguida sorri. Eles voltam pra sala que já está sem as caixas de Yasmin.
– Vamos, amor? – Mateus segura a mão da namorada e a puxa pra perto dele, sem força. Yasmin suspira e encosta a cabeça no ombro do namorado.
– Vamos… Ai, eu odeio despedidas!
Gabi e Manu, cada uma encostada em seu respectivo namorado, entoam um sonoro “Owwwn…”, enquanto Luiza revira os olhos.
– Caralho, você vai mudar pro andar de baixo! Você não vai pro Alasca! Vai continuar vendo a gente todos os dias, nada vai mudar… – A impaciência de Luiza faz Yasmin rir.
– Eu sei que você vai morrer de saudade de dormir no mesmo quarto que eu… – Yasmin corre e abraça Luiza bem apertado. A loira corresponde ao abraço enfiando seu rosto nos cabelos da amiga.
– Vou mesmo! Te amo, ratinha. – Luiza bagunça os cabelos lisos da garota. Mateus e Yasmin se despedem de todos e vão embora…
Pro longínquo andar de baixo.
[***] Enquanto Manu e Felipe estão no sofá, Alex permanece sentado no chão da sala com Gabi encostada em seu peito. André está sentado no braço do sofá, ao lado de Felipe, e Luiza está em pé encostada no sofá. Todos assistem a um programa de auditório de perguntas e respostas sobre variedades e tentam acertar o máximo possível. Rafael e Gustavo estão um pouco mais afastados, encostados na mesa de madeira ao lado da parede. Rafael tenta acertar as perguntas, rindo do desespero de Luiza e Alex de responderem certo. Dentro do apartamento está um clima agradável, Luiza veste uma regata branca de malha, com a mesma skinny preta justa que usava no aeroporto e meias coloridas nos pés. Gustavo a observa, reparando em cada expressão de seu rosto. Sempre a achou a mulher mais bonita que conhece, mesmo na adolescência quando ela mantinha os cabelos compridos pintados de preto – pra confrontar a mãe -, e um estilo mais gótico. Gabi percebe Gustavo admirando Luiza e dá um tapa forte na canela direita da loira, que solta um palavrão e olha com raiva para a amiga. Com o grito de Luiza, os amigos desviam a atenção do programa e olham todos pra ela. Gabi aponta com a cabeça na direção de Gustavo, Luiza e o restante olham ao mesmo tempo e se deparam com o rapaz a observando. Felipe e Alex se entreolham, assim como Gabi e Manu, Rafael e André não entendem muito bem. Luiza cora, mas sorri e vai se aproximando dele enquanto o restante volta as atenções para a televisão. Ao perceber ela chegando mais perto, Gustavo volta a si e pigarreia pra tentar disfarçar. Ele sabe que nunca fez o tipo dela, mas no fundo tem um pingo de esperança já que se sente muito a vontade perto dela e sabe que é recíproco o carinho. Luiza se aproxima mais e Gustavo sente seu coração bater muito mais rápido que o normal.
– E aí, Gus? Beleza? – Ela o cumprimenta sorrindo e ele sente as mãos suarem.
– Beleza, e você? – Gustavo sorri de volta, Luiza acena positivamente com a cabeça.
– Foi tudo bem na viagem? Não deu nem tempo de a gente conversar. – Ela diz e ele gosta dessa preocupação, dificilmente Luiza consegue demonstrar sentimentos positivos.
– Pois é! A viagem foi tranqüila. Cansativa, mas tranqüila. E como estão as coisas por aqui? Alguma novidade? – Gustavo questiona, querendo saber sobre a vida amorosa de Luiza, mas ela não percebe a indireta.
– Era de se esperar o cansaço, você estava do outro lado do mundo! – Luiza solta uma gargalhada e Gustavo ri da amiga – As coisas estão tranqüilas por aqui. Tudo na mesma, nenhuma novidade. E pra você? – Ela diz inocentemente e ele responde com segundas intenções.
– Por enquanto, nenhuma novidade… Mas quem sabe essa novidade não aparece logo, né? – Gustavo sorri e pisca pra Luiza, que cora imediatamente ao perceber a indireta.
– Espero que sim. – Para disfarçar a vergonha, ela segura no pingente de ouro com o símbolo de áries, seu signo, pendurado num cordão fino de ouro envolto em seu pescoço. Esse colar foi presente de Gustavo, ele a enviou do Japão no último natal.
– Olha! Você está com o colar que eu te dei! – O rapaz se anima.
– Na verdade, eu nunca tiro… Se não combina com alguma roupa que estou usando, o coloco na minha carteira. Ficar com ele me fez sentir você aqui, com a gente, e ele acabou se transformando no meu amuleto. – Luiza diz e sorri, Gustavo continua sorrindo e encara sem reação os olhos azuis dela. Se fosse antes ele iria sorrir e agradecer, mas agora simplesmente não consegue disfarçar o que sente por ela. Ainda mais depois dessa resposta de Luiza.
O celular dele começa a tocar em cima da mesa, ele e Luiza olham para o aparelho. No visor, o contato ‘Raíssa’ aparece chamando. Luiza engole seco, a fim de esconder o ciúme, enquanto Gustavo pega o celular e o segura arqueando uma sobrancelha.
– Caralho, eu mal cheguei e ela já está me ligando? – Gustavo começa a ficar impaciente.
– Você poderia mudar o nome dela pra Satanás aí no seu celular – Luiza sugere e ele ri.
– Boa!
– Vai ver que ela te ligou pra matar as saudades. – Ela cutuca e arca as sobrancelhas.
– Mas eu não tô com saudade dela, nem um pouco. – Ele explica quando rejeita a chamada.
– Tem certeza? – Luiza pergunta e Gustavo se impressiona com a pergunta.
– Claro, Luiza! Você acha que eu tô com saudade dela? – O rapaz questiona com indignação e Luiza dá os ombros, comprimindo os lábios em sinal de dúvida – Ah, mano… Por favor. Você me conhece.
– Por isso mesmo! Sei que você não sabe falar não para as pessoas e acaba sempre se fodendo! – Luiza diz e Gustavo ri – O que? Vai me dizer que não é assim? – A loira pergunta em tom debochado.
– Ok, eu sei que sou assim… Mas não vou dar brecha pra ela me fazer de idiota de novo. – Gustavo tranqüiliza.
– Quero só ver! – Luiza desconfia e cruza os braços, fazendo o amigo rir novamente.
– Eu tenho outros planos pra essa área da minha vida. – Gustavo encara Luiza com seus olhos brilhando estranhamente. Luiza cora e pega uma garrafa de água que está ao seu lado, em cima da bancada, desviando o olhar em seguida.
– Que bom, né? – A loira bebe um gole da água e Gustavo consente – É sempre bom conhecer pessoas novas, novos ares…
– O meu plano nem é pra pessoas novas. – Gustavo confessa e Luiza cora mais ainda com a indireta do rapaz.
Felipe surge atrás de Gustavo e dá um tapa em suas costas, fazendo o rapaz dar um pulo de susto.
– Vamos, Gus! A geladeira tá com problema e preciso que você veja.
– Mas eu não entendo nada de geladeiras!
– Você é japonês! Asiáticos entendem de tudo! – Felipe afirma como se estivesse dizendo uma coisa muito óbvia, fazendo Gustavo e Luiza gargalharem. Após alguns instantes, os rapazes se despedem e vão embora, Manu e Gabi vão com eles até a porta.
Luiza observa Gustavo por alguns segundos. Suspira, vai até o sofá e se senta pesadamente. Com a expressão confusa, fala baixo:
– Ai, caralho!
[***]
Manu, Gabi e Luiza terminam de se arrumar no quarto que agora é somente de Luiza, para encontrar os meninos e irem ao bar Saturno, como fazem todos os finais de semana.
Enquanto Gabi se maquia em frente ao espelho, em cima da penteadeira, Manu está sentada na antiga cama de Yasmin colocando os sapatos pretos de salto e Luiza faz o mesmo em sua cama.
– Eu preciso confessar uma coisa – Luiza suspira. Gabi e Manu prontamente se viram e encaram a amiga.
– Conta logo! – Gabi grita, penteando os cabelos.
– Então… Esses últimos meses eu ando me sentindo estranha… – Luiza faz uma cara confusa.
– Você tá grávida?! – Manu exclama e Gabi dá um grito. Luiza revira os olhos.
– Claro que não, né?! – Luiza levanta da cama e caminha pelo quarto – Você acha que eu estaria calma desse jeito? Já estaria subindo pelas paredes!
– Ok… Se não é gravidez, o que é então? – Manu pergunta, ela e Gabi encaram Luiza, que volta a se sentar em sua cama.
– Bem… Eu estou me sentindo estranha em relação a uma pessoa. Na verdade, sei muito bem o que é, mas estou morrendo de medo de sentir o que já estou sentindo. – Manu e Gabi se entreolham – Vocês entenderam o que eu quis dizer, né? – Elas afirmam que sim com a cabeça.
– Você tá afim de quem? – Gabi pergunta com certo medo de ouvir a resposta, pois Luiza sempre teve paixões repentinas e de gosto duvidoso. Luiza suspira, inclina a cabeça pra trás e deixa os ombros soltos pra frente:
– Do Gustavo.
Manu e Gabi dão um pulo e saem dançando pelo quarto, Luiza as observa com o cenho franzido.
– GRAÇAS A DEUS É PELO GUSTAVO! ACHEI QUE ERA PELO SEU EX! – Gabi diz com as mãos levantadas como se louvasse aos céus
– OU ENTÃO POR ALGUM CARA CAOLHO! – Manu exclama fazendo as amigas caírem no riso ao lembrar-se de uma das paixões exóticas de Luiza.
– E AINDA TINHA O VENDEDOR DE DOCES, VINTE ANOS MAIS VELHO QUE ELA!! – Gabi relembra aos risos e provoca um ataque de risos em Luiza e Manu. As três caem deitadas na cama, se recuperando da crise.
– Ai Luiza, só você! Mas vem cá… – Manu diz ao se virar de bruços na cama e apoiar-se em seus cotovelos – Desde quando você tá afim dele?
– Pra ser sincera eu sempre achei o Gustavo um cara muito legal. O jeito dele de tratar as pessoas, sempre gentil, educado e paciente… – Luiza confessa com os olhos brilhando – E quando o João terminou comigo, ele me deu a maior força. Claro que todos vocês deram, mas ele foi diferente.
– Cacete, achei que eu nunca mais iria ouvir você falar de alguém desse jeito! – Gabi arca as sobrancelhas enquanto arruma a flor grande e vermelha que enfeita seus cabelos.
– Sem contar que ele voltou lindo do Japão, né? – Manu diz sorrindo e Luiza concorda, Gabi aperta os olhos em reprovação.
– Eu não consigo achar o Gustavo bonito.
– Você acha o Alex bonito. – Luiza retruca com olhar de deboche, fazendo Manu rir.
– Quis dizer que vejo o Gustavo como um irmão mais velho, não consigo pensar nele desse jeito! – Gabi explica, Luiza e Manu consentem.
– Voltando ao assunto, eu acho muito legal você se interessar assim por outro cara, principalmente pelo Gustavo! Pelas coisas que vocês passaram… Eu sei que ele ainda tem muitas feridas que a Raíssa provocou nele, assim como você ainda guarda as feridas pelo João, um curaria as feridas do outro… Perfeito! – Manu diz e Gabi aplaude.
– Falou tudo, Manu! – Gabi completa e amiga sorri.
– VOCÊS TÃO VIAJANDO! – Luiza exclama, se levantando da cama e caminhando em direção ao espelho vertical ao lado da porta – Quem disse que o Gustavo iria querer alguma coisa comigo?
– E quem disse que não? – Pergunta Gabi.
– Gabi, ele só me vê como uma amiga, a única no ciclo de amizades dele que passou por uma desilusão amorosa e entende todo o drama. E outra, hoje mais cedo ele me viu usando o colar que me deu e eu disse que nunca tiro, pois era um jeito de tê-lo perto de mim, e o Gustavo me olhando com cara de bunda. – Luiza conta enquanto retoca a máscara nos cílios.
– Ah, vai ver ele ficou sem jeito… O Gus é tímido e respeita muito você. Não ia te agarrar na sala, do nada! Ele faz mais o tipo romântico, aqueles que escolhem uma música e um lugar legal pra se declarar. Ele dá muito valor pro sentimento, não só pelo desejo, sabe? – Gabi se levanta da cama e vai até a antiga cama de Yasmin, se sentando em seguida para colocar seus coturnos de cano baixo. Luiza dá os ombros.
– Ele é mole!.
– Prima, hoje quando ele te viu fez a maior cara de apaixonado! – Manu conta e Luiza a encara pelo reflexo do espelho – Sério!
– E aquela frase “Eu estava morrendo de saudade de você, Luiza…” – Gabi engrossa a voz tentando imitar Gustavo ao repetir a frase dita por ele, Luiza e Manu riem.
– A melhor foi – Manu pigarreia e também engrossa a voz – “Senti saudade do seu stres…’’ – Mais uma vez, Luiza e Gabi riem
– Você vivem no mundo da lua… Não foi nada demais! Normal ele sentir saudade da amiga e companheira de chifrada – A loira pega o vidro de perfume e borrifa o líquido abaixo das orelhas – E hoje mesmo a Raíssa já estava ligando pra ele, tenho certeza que quando eles se reencontrarem vai rolar algo.
– Ai, Luiza, não viaja! – Gabi exclama e olha pra amiga – Porque ele iria querer a Raíssa?
– Porque ele é trouxa! – Luiza diz com a maior naturalidade, fazendo Manu e Gabi arregalarem os olhos – Antes de ele ir viajar teve várias recaídas por ela. Ela ligava, ele fazia cu doce, ela insistia e ele cedia, depois se arrependia e jurava que nunca mais iria ficar com ela. Uma semana depois acontecia a mesma coisa.
– O Gustavo é ingênuo… E só não sabe falar não. – Manu tenta explicar enquanto penteia os cabelos loiros.
– Ele é idiota, isso sim. Quando uma pessoa não quer, ela fala não e ponto. Não fica fazendo ceninha! Mesmo se ainda tivesse sentimento, e o que ela fez com ele? E as vezes que ela dizia que ficaria em casa por estar doente, o deixava todo preocupado e ia dar pro instrutor da auto-escola? E o amor próprio dele? – Luiza fala rápido, sinal de que está impaciente.
– Como você é má, Luiza… – Gabi diz ao levar as mãos ao queixo.
– Não sou má, eu sou realista. E eu vou dar um jeito de parar de enxergá-lo desse jeito, porque sei que vou sofrer. – A voz de Luiza embarga e ela pigarreia.
– Isso é tudo da sua cabeça, Luiza! Você não vai sofrer porque o Gustavo não é o João. – Manu diz e a prima morde o canto do lábio inferior.
– O seu problema é que você ainda está muito ligada no João. Não nele como pessoa, mas o que ele fez, a energia negativa que isso te traz. – Gabi diz e Luiza suspira fundo.
– O pior é que é isso mesmo. Sempre que eu me imagino com outra pessoa, o fantasma do imbecil vem me assombrar, e aí eu fico mal… – Luiza confessa, cabisbaixa. Manu se levanta da cama e vai abraçar a prima, seguida por Gabi.
– Abra seu coração, deixa o Gustavo te mostrar o lado bom do amor! – Manu diz, entusiasmada. Luiza e Gabi riem alto.
Elas escutam a porta abrindo e todos os outros amigos entram na sala do apartamento. As três saem do quarto, prontas. Gabi corre ao encontro de Alex e pula no namorado que a segura. Manu vai até Felipe que a faz dar uma voltinha e elogia a amada, beijando-a depois. Gustavo encosta no braço do sofá e fica boquiaberto ao ver Luiza. Ela escolheu blusa azul royal de mangas curtas enfeitada com um pequeno bolso no lado direito, saia envelope preta e curta até o meio das coxas, meia calça preta e um sapato da mesma cor de salto fino e bem alto. Os cabelos loiros estão com grandes cachos nas pontas, ela caprichou na maquiagem dos olhos com bastante rímel e delineador, o tom da blusa ajudava a destacar o azul das pupilas e sua pele branca estava impecavelmente maquiada. Nas orelhas, um brinco de argolas prata médias incrementam o visual e uma bolsa pequena preta está pendurada em seu ombro junto com sua jaqueta preta de couro. Rafael observa toda a cena e sorri de canto.
– Cuidado pra não babar no tapete, hein, Gus! – Rafael fala baixo e Gustavo volta a si.
– VAMOS, CAMBADA! – Luiza passa por ele rapidamente e vai até a porta, todos a seguem até saírem do prédio.
O bar Saturno é um pequeno bar que fica a três quarteirões do prédio onde eles moram. Desde que se mudaram pra lá, vão ás sextas e finais de semana beber e dançar pra aliviar o stress da semana. O bar é do casal Bill e Val, que se tornaram amigos dos mais fiéis clientes.
Durante o caminho, Alex e Felipe se afastaram um pouco das namoradas e andam recuados do restante, junto de Gustavo.
– E aí, já sabe como vai chegar nela? – Felipe pergunta, mexendo rapidamente as sobrancelhas ruivas.
– Não vou chegar nela – Gustavo responde com desânimo.
– Porque não, mano?
– Cara, olha pra ela… – Gustavo discretamente olha pra Luiza que vai á frente, conversando com Gabi e Yasmin. Alex e Felipe fazem o mesmo – Ela é um mulherão. E aquele rosto? Ela parece uma boneca. Sem contar o jeito dela, a opinião e tudo mais… Ela é única, não se vê mais garotas assim por aí. Agora olha pra mim. Eu sou um cara normal, igual a todo mundo. Não tenho nada demais e nem uma personalidade marcante.
– Isso não quer dizer nada. – Felipe dá de ombros.
– Olha pra Gabi e olha pra mim – Alex diz fazendo Felipe e Gustavo olharem pra ele – A Gabi também é diferente, tem um monte de tatuagem e vive pintando o cabelo de um monte de cor. Se seguir seu raciocínio, eu jamais combinaria com ela. Mas cara, eu amo aquela pequena! O jeito dela, a personalidade, o sorriso… Tudo. E foda-se que não seguimos a regra da sociedade, o que importa é que nos amamos, nos damos bem e somos felizes juntos.
– Você não tem que ligar pro que os outros vão pensar, Gustavo. Se quer ficar com ela, vai atrás! Já esperou nove anos… – Felipe finaliza.
Gustavo hesita. Enquanto morava no Japão, imaginava que quando confessasse essa paixão platônica seria muito zoado pelos amigos e teria que deixar de lado.
– Será que eu tenho alguma chance?
– Deixa que a gente descobre e te fala! – Alex dá um leve tapa no ombro de Gustavo e eles chegam ao bar. Todos vão em direção á mesa oval reservada especialmente á eles.
[***]
Sentados á mesa, todos conversam ao mesmo tempo. Mateus segura um dos cardápio e começa a folheá-lo, Yasmin o observa com um sorriso apaixonado. Após poucos minutos ele percebe a namorada e retribui o sorriso, selando seus lábios com carinho. Do outro lado da mesa, sentados frente a frente, Luiza e Gustavo observam a cena. Em seguida eles se entreolham e, ao perceberem, coram instantaneamente. Ela pigarreia e abaixa a cabeça, retira a jaqueta de couro que havia colocado para se proteger do vento que fazia lá fora e a coloca nas costas da cadeira. Gustavo sorri timidamente e disfarça, olhando pra outra ponta da mesa. Felipe, que viu todo o clima que rolou entre eles, faz um coraçãozinho com a mão e sorri. Gustavo começa a rir e balança negativamente a cabeça, Luiza não entende porque ele ri tanto. Ela então olha pra Felipe que rapidamente desfaz o coração e abre um sorriso escancarado. Luiza ri do amigo e em seguida se levanta, Gustavo a segue com os olhos enquanto cessa a crise de risos. A loira dá um tapa fraco na cabeça de Yasmin que trocava beijos com Mateus. Yasmin se assusta e olha pra Luiza, que aponta com a cabeça para a porta do banheiro. Levanta-se e acompanha a amiga que anda um pouco mais a frente.
Manu percebe a situação e cutuca a perna de Gabi por baixo da mesa. Gabi dá um pulo e olha pra amiga, que faz o mesmo sinal com a cabeça para irem ao banheiro. Elas se levantam e correm para alcançar as outras duas.
Já dentro do banheiro, Luiza se olha no espelho e Yasmin está encostada na pia ao lado da amiga. Gabi abre a porta com força, fazendo um barulhão e entra acompanhada de Manu.
– AI CARALHO, QUER ME MATAR DO CORAÇÃO, FILHOTE DE CRUZ CREDO? – Luiza grita e se vira para as amigas. Yasmin, Manu e Gabi dão risada.
– Não, capeta! A gente veio aqui saber das fofocas! – Gabi responde ao dar um impulso e sentar na bancada de pedra que divide as pias entre Luiza e Yasmin, e Manu encosta ao lado dela.
– Fofocas? EBA! – Yasmin começa a bater palmas, mas Luiza segura suas mãos.
– Menos, cambada. Eu chamei a Yasmin aqui pra contar algo que vocês duas já sabem… – Luiza explica ao soltar as mãos de Yasmin.
Gabi e Manu se entreolham e fazem um duplo “Hmmmm!”, formando um coração com as mãos juntas. Luiza revira os olhos e ri, Yasmin observa sem entender nada.
– Bom, – Luiza volta a se olhar no espelho, passando os dedos nos cabelos – Faz um tempo que eu ando tendo uns sentimentos por uma pessoa…
– Você? – Yasmin levanta uma das sobrancelhas e Luiza concorda com a cabeça. – Ai meu Deus, tenho até medo de saber quem é.
Luiza abre a boca pra começar a falar, então Manu grita:
– A LUIZA TÁ APAIXONADA PELO GUS! – Ela sorri e bate palmas, Gabi não consegue segurar o riso e Yasmin fica boquiaberta. Luiza se vira para as garotas e diz:
– Ei, também não é bem assim! Eu só o acho bonito. E gentil. E gosto de como ele me trata, e quando me olhou hoje no aeroporto, senti uma coisa estranha e… – Enquanto fala, Luiza mexe na ponta das unhas e fita o chão.
– E você está caidinha por ele. – Completa Gabi. Yasmin, que parecia estar em transe, volta a si.
– CACETE! Eu me mudo há poucas horas pro apartamento de baixo e já me vem uma bomba dessas! – Yasmin exclama fazendo Manu e Gabi rirem mais – Mas Lu, isso é bom! Vocês formam um casal lindo. E outra, eu tenho certeza que o Gus é caidinho por você.
Gabi e Manu concordam com Yasmin e Luiza volta a olhar para as amigas.
– É NADA! Ele acabou de voltar, e sempre vai atrás da Raíssa. Quem garante que ele é caidinho por mim?
– O jeito que ele te trata! Quando você fala, ou passa, parece que ele fica em transe. Só tem olhos pra você. – Yasmin responde alisando sua camisa de cetim preta decorada por figuras de felinos dourados.
– Ah, então ele deve ser caidinho por todo mundo! – Luiza ri debochando e Yasmin balança a cabeça negativamente.
– Não, Luiza… Com você é diferente. Eu já havia reparado e confirmei hoje no aeroporto. Até comentei com o Mateus e ele achou a mesma coisa. – Yasmin confessa e Luiza suspira profundamente – Lembra no natal, que ele ligou e te disse que sentia a sua falta?
– Verdade! – Manu exclama ainda animada.
– E eu disse que foi estranho ele dizer que sentia a sua falta e não de todo mundo… O Gus é meu melhor amigo e sei que teve uma segunda intenção. Nem pra mim ele disse isso! – Gabi encara Luiza, que suspira mais uma vez.
– Mas hoje eu joguei o maior verde nele e ele ficou me olhando com aquela cara de bunda – Luiza conta com as sobrancelhas levemente franzidas e as três dão risada.
– O Gus tem o mesmo medo que você… E outra, você é um mulherão, é um furacão! Já ele é mais quietinho, como um rio… – Luiza, Manu e Gabi observam atentas a explicação de Yasmin – Vocês são o oposto, ao mesmo tempo que vocês combinam. Vocês se completam! Deixa rolar, Lu… Deixa as coisas acontecerem no seu tempo. Não seja impulsiva, não meta a mão na cara do Gustavo caso ele se enrole para falar. Se você deixar acontecer naturalmente, se envolver no que está sentindo, eu garanto que você não vai se arrepender.
Gabi e Manu ficam boquiabertas com o que Yasmin diz, ela tinha toda a razão: Os temperamentos de Gustavo e Luiza são totalmente diferentes e mesmo assim eles se completam.
– Eu não quero sentir isso de novo. Porque vou achar que é uma coisa, e vai ser outra. Como uma boa ariana vou me entregar, me envolver e ele vai sair fora… Vou ficar sozinha de novo! – Luiza fala rápido e fica com a voz embargada. As amigas se aproximam dela, Manu acaricia os cabelos loiros da prima.
– Ai Lu, não é bem assim… O Gus é diferente. Ele sofreu assim como você, eu tenho certeza que jamais faria uma coisa dessas! – Manu conforta Luiza, que sorri timidamente.
– A gente só precisa ter certeza que ele está afim também! – Gabi diz enquanto sorri abertamente.
– Isso é fácil! – Yasmin exclama num estalo – Gabi, segunda ele vai voltar a trabalhar com você na agência, certo? – Gabi confirma ao fazer sinal de jóia com o polegar – Ótimo. Vai sondando, tenta saber qual é a real intenção dele com a Luiza e se a Raíssa ainda está na parada.
– Positivo, capitã! – Gabi bate continência e faz todas gargalharem.
– Agora vamos, gente? Logo eles vão achar que descemos pelo ralo! – Manu diz e elas saem do banheiro rindo da frase.
Ao se aproximarem da mesa Luiza vê Gustavo em pé, encostado na cadeira onde estava sentado antes conversando com Alex e André. Ele veste uma camisa xadrez em tons de cinza, branco e preto, calça jeans escura, tênis e jaqueta de couro. Luiza percebe o quanto ele fica bonito de jaqueta de couro, o topete e a barba combinam perfeitamente. Em seguida aparece Raíssa, a garota magricela de nariz e queixo finos que pula e se apóia no pescoço de Gustavo. Ele sorri com certo desconforto e Luiza também fica visivelmente incomodada. Assim que percebe Luiza se aproximando, Gustavo se vira pra mesa novamente deixando a ex falando sozinha. As meninas, menos Luiza, vão para seus respectivos lugares e Alex comenta sobre a demora delas ao se novamente ao lado da namorada.
– Assuntos femininos. – Gabi responde sorrindo e sela os lábios do namorado.
– Ninguém está grávida não, né? – Felipe pergunta, aflito, fazendo todos rirem. Manu nega com a cabeça, então ele suspira aliviado e toma um gole do seu drink.
Luiza passa por Gustavo pisando pesadamente e assim que chega à mesa, Mateus a chama. A moça caminha até ele, que entrega um copo de vodka pra ela e eles começam a conversar junto com Yasmin, Felipe e Manu. Gustavo se senta na cadeira, fazendo Raíssa se tocar que não era bem-vinda e ir embora. Ele percebe a inquietação de Luiza, que não pára de mexer nos cabelos e nem olha pra ele.
– Eu acho que a gente deveria ir a outros bares. – Gustavo comenta com André que acabou de sentar-se ao seu lado.
– Por quê? Esse bar é tão legal! – André toma um gole de sua vodka.
– As pessoas que estão freqüentando aqui… Cada surpresa desagradável. – Gustavo toma um pouco do seu drink e observa Luiza conversando animadamente com Yasmin e Mateus. André, que viu toda a cena dos olhares e do coraçãozinho de Felipe, liga os fatos e percebe na hora o que está acontecendo.
– Bom… Se você diz. Mas eu acho que esse tipo de surpresa pode ser evitada com algumas atitudes. – André diz e Gustavo o encara com uma expressão surpresa, fazendo o amigo rir.
Luiza vai voltando pra sua cadeira, rindo das brincadeiras que fez com os amigos, André e Gustavo a observam caminhar até sua cadeira e se sentar.
– É disso mesmo que eu estou falando, japonês. – André comenta e Gustavo, surpreso, volta a encará-lo.
– Está tão na cara assim? – Gustavo pergunta e André responde balançando positivamente a cabeça. – O problema é ter uma atitude e tomar um soco no olho como resposta – Gustavo suspira e bebe mais um gole do drink.
– É, é uma possibilidade. Uma grande possibilidade. – André arca as sobrancelhas, bebe mais um gole de sua bebida e Gustavo o encara novamente, arregalando os olhos por alguns segundos. André ri e termina de beber seu copo de vodka.
Luiza checa seu celular e vê uma chamada perdida de um número desconhecido quando ouve o riffle inicial de “I believe in a thing called love”, do The Darkness. Ela levanta e anda pra pista apressadamente, puxa Yasmin com ela e diz:
– Hoje não quero saber de nada! Quero me divertir! – Yasmin sorri e caminha junto com a amiga.
Elas dançam e cantam não só essa música, mas toda a seqüência que vem em seguida. Logo Mateus, Felipe, Manu e Rafael vão ao encontro delas na pista e eles se divertem juntos, enquanto o restante fica na mesa conversando. Depois de um tempo, Mateus e Yasmin voltam pra mesa e o restante continua na pista por um longo período.
Gabi, Alex, Gustavo e André estão na mesa conversando sobre vídeo-game quando Luiza, Manu, Rafael e Felipe voltam á mesa. Luiza, que está toda suada, senta na cadeira onde estava antes e coloca um pequeno bloco de papéis em cima da mesa, tomando um gole de água da garrafa que comprou há poucos minutos.
– O que é isso, Lu? – Gabi pergunta e observa os pedaços de papel.
– Números de telefones – Luiza responde com a boca um pouco cheia de água.
– De quem? – Gabi pergunta novamente e ergue uma das sobrancelhas.
– Sinceramente, eu nem sei direito – Luiza apóia os cotovelos na mesa – Eu estava lá na pista e algumas vezes uns caras vinham falar comigo e me entregaram esses papéis com os números dos telefones deles – Alex pega os papéis e começa a contar, Gustavo engole seco – Depois eu fui comprar água, mais uns caras vieram e me deram os números deles.
– Caralho, vinte e dois caras?! – Alex arregala os olhos.
– Mais do que no dia do Tchan! – Gabi exclama com os olhos igualmente arregalados.
– Dia do Tchan? – Gustavo estranha a frase e franze o cenho.
– É, no início do ano o Bill e a Val fizeram uma festa a fantasia aqui, pra comemorar o aniversário dele. A Luiza e a Yas vieram de loira e morena do Tchan, respectivamente. – Gabi conta e sorri no final.
– Viemos caracterizadas de É O Tchan no Havaí. Minha tia fez as fantasias idênticas ás do clipe… – Luiza diz e Gustavo levanta as sobrancelhas.
– A Manu nos ajudou com a caracterização e ficamos idênticas! – Yasmin completa, Luiza e a prima sorriem orgulhosas.
– Sério cara, tava igualzinha! – Mateus completa.
– Acho que porque a Yas estava sempre com o Mateus, os caras chegavam só em mim… – Luiza toma mais um gole de água.
– Você tava sensacional, vai. – Rafael comenta e ela sorri com timidez, Gustavo sente a boca secar. – Não tinha um que não passava e não babava!
– Teve até foto no painel lá na frente! – Felipe comenta e os amigos, menos Gustavo, rirem ao lembrar-se do caos que foi aquele dia.
– Eu nem podia dançar direito, mas foi legal! – Luiza sorri abertamente.
– O Bill a chama de loira do Tchan até hoje – Alex conta antes de beber seu drink.
– Da próxima vez você pode vir de burca que pode dançar tranquilamente. – O ciúme de Gustavo fala mais alto e Luiza dá os ombros, Gabi e Alex se entreolham.
– Mas você não deu o seu número pra todos eles, né? – Manu volta ao assunto dos telefones que a loira recebeu.
– Claro que não, né, Manu? Você acha que eu tô desesperada assim? – Luiza responde impaciente, depois toma um gole da vodka do copo da prima – Não dei meu telefone pra nenhum. Até tinha uns bonitinhos, mas não. – Manu e Felipe concordam com Luiza e faz estranhamente a mesma expressão de alívio.
– Então porque você tem que ficar com todos esses telefones se diz que não vai ligar pra nenhum? – Gustavo estava inquieto e Luiza estranha a atitude do amigo que nunca havia mostrado nenhuma emoção pelos caras interessados nela.
– Porque nunca se sabe. Se um dia eu quiser sair com alguém… – Luiza dá de ombros.
– Qual a necessidade disso, Luiza? Se quiser sair com alguém precisa ver na sua lista de vinte e dois telefones qual vai chamar? Não tem um jeito mais normal de fazer isso? – O rosto de Gustavo fica vermelho e ele sente o mesmo queimar, enquanto Gabi, Alex, Rafael e André, que estão mais perto deles, observam a crise do rapaz.
Luiza, ainda sem entender a atitude de Gustavo, retruca:
– E porque eu não posso fazer isso? Porque sou mulher? Quanto machismo, Gustavo! Se fosse qualquer um dos caras dessa mesa, você não falaria nada e ficaria se achando o pegador. – Luiza estava visivelmente irritada.
– Não é nada disso! O que esses caras vão querer com você é só te levar pra cama… E você não precisa se expor a isso. Sabe que pode ter o cara que quiser num estalar de dedos! – Gustavo diz e Luiza revira os olhos, suspirando fortemente para demonstrar sua raiva.
– Acontece, Gustavo, que eu não tenho uma ex-namorada que fica vindo atrás de mim toda hora e que eu dou trela só pra conseguir sexo casual. – A loira o encara com os olhos brilhando e Gustavo faz sinal negativo com a cabeça.
– Eu não quero transar com a Raíssa nem casualmente. – Gustavo responde e Luiza solta uma gargalhada alta e nervosa ao ouvir essa frase – É sério! Se eu quisesse, pode até ser que eu teria, mas… Eu não quero a Raíssa. – Ao dizer a última frase com bastante ênfase, Gustavo encara os olhos de Luiza e a faz corar. Ela disfarça e olha pro celular que está vibrando, com o mesmo número desconhecido aparecendo no visor.
– Quem é esse animal que fica me ligando? – A moça faz uma careta e rejeita a ligação, jogando seu celular na mesa. Gustavo observa a cena enquanto toma cerveja.
– Deve ser algum dos seus contatos… – Ele diz e ela revira os olhos.
– Na boa, Gustavo, pode parar com o showzinho porque eu não vou cair na sua. Você fica me cutucando, aí eu mando você se foder e depois eu que sou a grossa! – Luiza fala enquanto mexe na tela do celular e Gustavo dá os ombros. Um rapaz alto, com braços musculosos e um chapéu preto cobrindo parte dos cabelos lisos e compridos até o queixo se aproxima de Luiza, cutuca com os indicadores a cintura da loira que pula de susto. Ela se vira e dá de cara com o rapaz sorridente – Quer me matar, filho da puta?
– Nunca! – O rapaz responde e dá um abraço apertado em Luiza que retribui. Ele beija a bochecha dela, perto dos lábios, a loira desvia e logo se vira pra mesa novamente. Gustavo observa a cena ainda enciumado. O rosto deste rapaz não lhe é estranho, ele comprime os olhos puxados ao tentar se lembrar de quem se trata. O desconhecido levanta um dos braços tatuados e cumprimenta os amigos, sendo correspondido em seguida. Gabi ri baixinho ao ver a expressão de Gustavo, ela então resolve ajudá-lo.
– Gustavo, você se lembra do Bruno? – O rapaz alto sorri e vai cumprimentar Gustavo. Bruno o puxa pela mão e o abraça, Gustavo dá fracos tapas nas costas dele tentando se livrar dos braços fortes.
– Cara, como você está mudado! – Bruno exclama ao soltar Gustavo que tenta desamassar a camisa. – E aí, como foi no Japão?
– Foi tudo muito bem, obrigado. E você também mudou bastante. – Gustavo comenta sem olhar muito pra Bruno, que da última vez que o viu era franzino e usava óculos.
– Pois é, resolvi malhar só pra ver como seria… – Bruno diz e apóia os braços fortes na mesa. Manu, Gabi e Yasmin miram os braços, boquiabertas, Luiza ri baixo da cara das amigas. – E estou sendo muito bem aceito.
– Legal. – Gustavo comenta apenas por educação e enquanto Rafael pigarreia para Yasmin, Manu e Gabi voltarem ao normal.
– Né, Luiza? – Bruno se vira para ela com um sorriso nos lábios, Luiza cora e Gustavo engole seco.
– Seu ego está inflado igual ao seu braço, Bruno. – Luiza debocha e faz todos rirem. O celular dela toca novamente e ela vê o número desconhecido chamando. – Mas que caralho! Vou atender pra ver quem é esse merda que está me atazanando! – A loira sai apressada, pega sua jaqueta e vai até a enorme porta de vidro que separa o salão do lounge externo do bar.
Bruno continua conversando com o restante dos amigos, menos com Gustavo, que olha em volta pra ver se avista Luiza. Como ele a vê saindo do bar, abaixa a cabeça e fica mexendo no celular. Cerca de dez minutos depois, Gustavo levanta os olhos e vê Raíssa ao lado de Bruno, há poucos metros dele. Se levanta e sai discretamente, caminhando até o banheiro que fica perto da porta por onde Luiza saiu.
Após sair do banheiro, Gustavo avista a loira do lado de fora e resolve ir até o lounge externo do bar. Luiza está em pé, falando ao telefone ao lado de uma parede de vidro. Por conta do vento frio, há poucas pessoas no local. Ele se aproxima lentamente dela, que está de costas e nem percebe Gustavo chegando. O rapaz vê que ela está irritada e fala alto no telefone, então decide ficar a uma certa distância.
– Não, eu não quero mais ouvir uma palavra sua. Chega! Você me fez de idiota por dois anos, eu não quero nem lembrar que você existe… – Luiza passa a mão na testa e cerra os dentes, demonstrando toda a sua raiva enquanto a outra pessoa fala – Ah, CALA A BOCA! Eu espero que você queime no inferno. Foda-se a sua tristeza, foda-se que sente a minha falta, foda-se você. Eu fiquei no fundo do poço por meses e você nem lembrou que eu existia, nunca teve um pingo de consideração! Porque eu teria por você agora? – A loira faz cara de deboche enquanto ouve o que a pessoa diz – Porque você não enfia esse amor bem no meio do teu cu? Vai pro inferno! – Ela dá ênfase na última frase, antes de atirar o celular contra a parede. Gustavo assiste a cena incrédulo, enquanto Luiza encosta a testa na porta de vidro e fecha os olhos. O rapaz resolve se aproximar da loira e quando chega mais perto, percebe que ela respira rapidamente.
– Luiza… Ta tudo bem? – Ele pergunta ao se aproximar mais da loira, que desencosta a testa da parede e encara Gustavo revelando seus olhos azuis cheios de água. Luiza limpa delicadamente a parte inferior dos olhos, tomando cuidado pra não borrar mais a maquiagem. Gustavo engole seco ao ver que Luiza estava quase chorando, ela suspira e olha pra cima.
– Eu sou um desastre. – Ela sente uma lágrima cair e logo a enxuga com o próprio dedo.
– Quem disse? – Gustavo pergunta e se aproxima mais dela, pega uma mecha do cabelo loiro de Luiza e a ajeita atrás da orelha da moça.
– Eu sei que sou e ninguém precisa falar. – Luiza se afasta de Gustavo e caminha até seu celular que está espatifado no chão. Ela se abaixa e recolhe os pedaços da tela de vidro. Gustavo se abaixa também e a ajuda.
– Você não é um desastre, Luiza… Só é impulsiva demais. – Ela olha pro rapaz com cara de deboche e ele sorri. Eles se levantam e Gustavo a entrega os pedaços do celular.
– Não preciso de ninguém pra me lembrar. – Luiza vira as costas e Gustavo apóia a mão esquerda no braço dela, que se vira e encara o rapaz.
– Ei, eu vim em missão de paz, pode desarmar. – Gustavo sorri mais uma vez, Luiza suspira e desvia o olhar.
– Okay, me desculpa. – A moça diz e Gustavo consente. Ela olha diretamente nos olhos de Gustavo que sente um arrepio passar por sua coluna – Eu não quero ser grossa com você, mas aquele encosto resolveu me infernizar agora, me liga todo dia pra ficar se lamentado. Eu mereço um negócio desses? – Luiza desabafa e Gustavo nega mexendo a cabeça.
– Se ele é só um encosto, não deveria se importar tanto.
– Na verdade, eu não me importo com ele. Me importo com a ferida que ele deixou em mim. Nem ele e nem ninguém tem o direito de me enganar, me trair, me fazer de trouxa e depois agir como se nada tivesse acontecido. – Luiza explica e Gustavo continua olhando pra ela, impressionado – Eu odeio gente dissimulada! Estava ignorando e alegando demência, mas não aguentei. E tudo o que eu disse hoje pra ele já estava entalado na minha garganta há tempos, foi libertador mandá-lo pro inferno. – Ela suspendendo os braços no corpo e suspira aliviada. Gustavo sorri, achando graça nas ações de Luiza.
– Me impressiona ouvir você falar assim dele! Ver você finalmente o colocando em seu devido lugar. Achei que quando ele se arrependesse, você iria acabar cedendo e daria uma nova chance. – Gustavo diz e Luiza ri, em seguida ergue os braços, vitoriosa.
– Tá vendo? Eu passei pela prova de fogo! Agora vamos ver você, né? – Luiza ergue as sobrancelhas e inclina a cabeça para o lado por alguns segundos.
– Ver o que? – Gustavo pergunta e ela revira os olhos.
– Caralho, você é lerdo demais! – Ele ri e faz a moça rir também – Estamos falando de ex-namorados, certo?
– Certo.
– Então… – Luiza olha pra Gustavo e comprime o lábio inferior esperando a resposta.
– Ah, eu não vou cair na idéia da Raíssa! – Gustavo responde e Luiza levanta as mãos pro céu em agradecimento – Já disse antes de ir viajar, nunca mais caio na dela de novo.
– Olha, Gustavo, eu sei que você é um homem de palavra, mas bem antes de ir pro Japão vocês ficaram que eu sei!
– Foi a última vez e foi só um beijo. Ela ainda me ligou, me procurou, mas eu não cedi. Tá vendo como eu sou vitorioso? – Gustavo sorri ao piscar pra Luiza.
– Quero só ver… Você sempre me dizia isso e bastava ela insistir um pouco pra sair correndo. Você tem que parar com isso, Gustavo, vai acabar se machucando de novo. – Luiza o encara e cruza os braços.
– Esses meses que fiquei fora serviram pra eu rever muita coisa. Quem realmente se importa comigo, quem quer o meu bem e quem eu quero bem, quem realmente mexe comigo… – Gustavo diz e Luiza dá os ombros.
– Quem realmente mexe com você é a Raíssa! – A loira diz num tom debochado.
– Não, não é a Raíssa que sempre mexeu comigo. – Gustavo responde e Luiza estranha como o rapaz olha pra ela, seus olhos castanhos estão mais vivos e conforme ele vai se aproximando dela, percebe que sua respiração está rápida. Gustavo apóia uma das mãos no quadril de Luiza, fazendo a moça suspirar e deixar os lábios entreabertos. Junta seu corpo no dele e, quando estão se aproximando mais, ouvem um barulho extremamente alto. Ao olharem pro lado, a parede de vidro está totalmente quebrada e dois caras se batem, caídos ao chão. Luiza se afasta de Gustavo e sai da confusão que começa a se criar em volta dos brutamontes. No caminho, ela encontra com Manu e Felipe que perguntam se está tudo bem. Ela responde que sim e abre um sorriso escancarado, fazendo Manu logo sacar o que houve. A prima retribui o sorriso, quando Gustavo aparece atrás de Luiza e só pelo jeito que olha para Felipe já entrega a situação. Os quatro vão para a mesa onde os demais estão sentados.
– Caralho, Luiza! Você não atende o celular, não? Eu estava preocupada! Achei que tivesse ido embora. – Yasmin faz uma cara triste e logo em seguida é consolada pelo namorado. Luiza ri e mostra seu celular com a tela espatifada. Mateus arregala os olhos.
– Cacete! Você quebrou na cabeça de quem!? – Yasmin e Luiza começam a gargalhar com a pergunta do rapaz.
– De ninguém! O babaca do João me ligou e eu fiquei com tanta raiva que o taquei na parede. – Luiza explica ao se sentar na cadeira próxima a ela – Odeio fazer as coisas por impulso, como vou ficar sem celular agora?
– Não está na garantia ainda? – Yasmin pergunta ao sentar-se ao lado da amiga.
– Sim, mas acho que ela não cobre tacadas na parede por brigas com o ex-namorado babaca. – Luiza responde e os amigos riem.
Gabi surge pulando e cantando ao encontro deles. - Ai galera, vamos dançar! Vamos beber! Vamos curtir! Porque dessa vida não se leva nada! – Ela puxa Luiza pelo braço e a vai levando de volta da pista, acompanhada de Yasmin e Mateus. O restante dos amigos se juntam a eles e, ao som de Elvis Presley, curtem o bar até altas horas da madrugada.
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film 168225(matrimonios 1825 parte 4-1/2)
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001 168225
002 oah 2527 pt.7
004 slate
005 continua
006 vicente barragan & manuela gomez / guadalajara
011 jose apolinar lomeli & maria santos sepulveda
018 miguel reyes & petra trujillo / lagos
024 ancelmo cabral & cayetana villegas / huejuquilla
029 gorgonio morillo & mariana morillo / colotlan
034 monico pulido & francisca carrion / ?
039 ygnacio rodriguez & petra delgadillo / tepic
045 justo jimenez & maria jesus jauregui / mexticacan
050 jose maria arpeita(?) & jacoba villasenor / catorce
056 luis barragan & maria vergara / tizapan
062 tomas mendiola & juliana de los santos / valparaíso
071 macario aguirre & lorenza mendoza / arandas
077 narciso lopez & regina villalvazo / japalpa
084 matias ulloa & cipriana gutierrez / teul
091 nasario miramontes & josefa nunez / guadalajara
097 pablo sanchez & prudenciana gonzalez / ixtlan
102 bruno perez & eufemia chavez / valparaiso
105 juan aceves & nepomucena villalobos / tepatitlan
111 felipe barreto & francisca olivera / zapotiltic
118 bacilio marin & josefa escobedo / tepatitlan
124 ylario guiles & vicenta chavez / tuscacuesco
130 gabriel arambula & juana maria juare / tepatitlan
136 ursino estrada & maxima lomeli / jalostotitlan
143 lorenzo marron & josefa ortega / cocula
148 luis salazar & hilaria flores / jalpa
153 clemente guerrero & buenaventura armas / zapotlan
158 rafael sanchez & pioquinta galvan / tepatitlan
165 juan quevedo & maria jesus monroy / tepic
170 juan jose macias & juana nepomucena navarro / asientos
175 antonio amesola & joaquina garcia / arandas *tree 177
180 juan angel lamas & timotea navarette / huejuquilla
189 santiago robalcava & / teocaltiche
195 francisco negrete & luericia aranda / cienega
200 antonio teodoro condelli & carlota ruiz de esparza / aguascalientes
204 pioquinto hernandez & lucia esparza / teocaltiche
208 nicolas padilla & antonia palos / jesus maria
210 primitivo alva & teresa gonzalez / encarnacion
215 candido garcia & ? / zacatecas
227 francisco perez & petronila gonzalez / cuquio
235 eusevio meza & maria santos loza / acaponeta
242 nicolas lopez & gordiana sanchez / ixtlan
246 magdaleno pena & rita romero / tepatitlan
251 teodoro hernandez & balbina tortolero / tecolotlan
259 roman jimenez & antonia navarais / encarnacion *tree 264
265 rafael cobarrubias & petronila buenavides / ejtula
270 rafael velasquez & ana lara / tepatitlan
277 vicente cobian & ascencion placencia / tuscacuesco *tree 278
285 rafael vasquez & josefa olmedo / jilotlan
290 regino aguino & juana maria garcia / jalostotitlan
295 telesforo trujillo & josef a de la torre/ ?
303 jose corona & felicitas arellano / monte escobedo
309 evaristo peredo & rosa valderas / ojocaliente
315 juan romo & guadalupe pena / atotonilco *tree 321
323 francisco jauregui & ramona jauregui / mexticacan
330 nasario lopez & agustina granado / aguascalientes
334 estevan medina & norberta araiza / asientos
340 jose teodocio mariscal & leocadia de la concepcion martinez / mascota
345 marcos madrueno & felipa garcia / mascota
349 cruz delgadillo & carmen delgadillo / teocaltiche
354 tomas lopez & maria trinidad zepeda / cocula
360 ygnacio salinas & teresa escobedo / jerez & villanueva
367 manuel cabrera & antonia alvarez / villanueva
375 francisco martinez & feliciana sanchez / mexcalingo
378 manuel abreu & josefa concha / zacatecas
382 juan jose ramirez & candida martinez / jerez
395 marcos sandoval & andrea martinez / tuscacuesco
401 vicente gonzalez & encarnacion bueno / acaponeta
406 jose maria castro & teodora perez / pinos
412 lino aguilar & felipa dominguez / acaponeta
418 jose maria alva & concepcion delgado / trinidad de sotos
425 ursulo gomez & balina de la torre / tepatitlan
430 dimas padilla & florencia escobedo / lagos
436 jesus martin & manuela moreno / lagos
442 santos de la rosa & eduarda rivera / colotlan
447 ygnacio valdez & josefa hernandez / fresnillo
452 trinidad segura & merced mendisaba / guadalajara
458 jose maria pulido & manuela chavez / mexticacan
465 rafael perez maldonado & sinforiana ramirez / zacatecas
479 luberto ramirez & merced perez / jamay
484 fermin sandoval & anastacia camacho / ystlahuacan
490 manuel altamirano & micaela ballertos / ixtlan
496 jose maria rodriguez & juliana martinez / salinas
501 eugenio sandoval & ? / aguascalientes
504 vicente carrazo & josefa panduro / toluquilla
511 antonio gutierrez & mariana marentes / jalostotitlan
516 cayetano nunez & paula petra mejia / jocotepec
521 luis jauregui & francisca delgadillo / mexticacan
532 crisento roman & dolores estrada / ?
537 miguel villagrana & ramona maldonado / ixtlan
542 jesus duran & josefa viduare / moyahua
544 jose maria davalos & antonia cardona / aguascalientes *tree 546
549 bruno rodriguez & maria cruz mora / guadalajara
553 antonio gomez & petra navarro / tepatitlan
559 miguel valencia & francisca cardenas / tizapan
565 remigio martinez & marian martinez / calvillo
568 navor de la torre & guadalupe de la torre / japalpa
573 cipriano ortega & luz valdivia / jalostotitlan
579 marcelo curiel & gerarda rafaela ramos / colima
584 jose maria mota & petra olague / valparaiso
588 ygnacio lopez & maria de los angeles delgado / compostela
593 encarnacion candelario & feliciana hernandez / ayutla
597 reymundo perez & maria de los reyes / tecolotlan
605 felipe granada & eligia castro / aguascalientes
608 luciano lopez & estefana del real / monte escobedo
614 fin
615 oah 2527 fin
616 end of roll
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Por favor colegas necesito de su colaboración con la difusión en estos momentos de angustia. URGENTE¡¡: Celeste Noelia Pardo mi hermana de 18 años desapareció desde hoy a la mañana cuando se dirigía al Colegio Juana Manuela Gorriti de Parque Belgrano a rendir una materia, llevaba el uniforme del establecimiento: Chomba blanca con bordo, pollera y medias marrones, zapatos negros, cabello negro corto. Por favor quienes puedan colaborar con información llamar al 154442822 o al 911.
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Vorrei parlarvi di vergogna. Ma è troppo facile parlare di vergogna pensando alla moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone, che percepisce (come tanti altri) una pensione da quando ha 39 anni e la cui scuola privata è lautamente finanziata dai soldi pubblici, ma che continua a inveire contro Roma ladrona, quando è ormai evidente che la “sua” rutilante Padania abbia dato l’assalto alla diligenza. Ed è ancora più facile parlare di vergogna accennado all’ignobile rissa in Parlamento tra Claudio Barbato (Fli) e Fabio Rainieri (Lega), in cui entrambi facevano da paladini (o leccapiedi?) di chi non andrebbe difeso. Così vi parlerò di vergogna segnalandovi due libri.
via meddletv
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