#mamma esco!
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Bellissimo il film il mio commento finale è sbattimi come un tappe[SPARO]
#c'erano tutti gli amici di Matteo hanno fatto un casino#facevano troppo ridere#quindi lui super cazzaro ma ci sta#solo che io non riuscivo a smettere di pensare a 'adesso esco e dico 'ciao mamma sono frocio“'#e niente mentre loro facevano casino per lui e gli amici di lei per lei io ero molto gelosa di lei perché si è paccata AleG
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che voglia di andarmene in letargo fino a giovedì
#e invece no devo studiare che sennò st'esame manco a novembre lo riesco a dare#mamma mia sono distrutta non ero più abituata a stare in classe ma sopratutto ho dormito 5 ore e camminato tanto voglio solo dormire#dovrei anche uscire a restituire un libro alla biblioteca dell'università perché il prestito scade oggi ma non ho le forze#piuttosto rischio boh la sanzione? mi bloccano il prestito di tot giorni? ma non esco manco se mi pagano#lo porto domani mattina quando vado a studiare
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ma che vogliono da thomas? questo ragazzo fa ogni volta delle imprese, ha già vinto un argento nella staffetta e un oro nel suo terzo (!!!) stile e si era qualificato ai 100 dorso con il primo tempo, anche meno madonna
#manco fosse arrivato ottavo#ha vinto l'argento ma eeeh poteva fare di meglio via giornalisti che non sanno nemmeno chi è#ok come dite voi#mamma mia che modo di raccontare giuro io esco pazza
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mia mamma è oggettivamente disperata per la fine di questa relazione, più di quanto lo sia io.
invece di aiutarmi ad andare avanti mi tiene ancorata ancora ad una situazione che, a detta di tutti, per me è deleteria.
“io sono tranquilla quando so che stai con qualcuno, era bravo, tuo padre l’adora”
e niente, ora esco, bevo due o tre spritz e cerco di dimenticare.
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Ho riso così tanto che lo voglio condividere a tutti voi.
😂😅
POESIA:
Quanto sono felice amore mio!
Presto saremo sposati:😍
colazione a letto,
un buon succo e pane tostato.
Con uova strapazzate,
tutto pronto in anticipo.
esco io, verso l'ufficio,
tu veloce al mercato....
Beh, tra solo mezz'ora
devi andare al lavoro,
e sicuramente lascerai
tutto già ben sistemato...
Sai bene che, mi piace cenare presto...
Questo sì, non dimenticarlo mai, che io torno molto stanco sai...
Di notte, teleseries,
cinemateca, comico....
Non andremo mai a fare shopping,
né ristoranti costosi,
né spendere i soldi,
né sprecare stanze...
Cucerai per me,
solo cibo fatto in casa...
Io non sono, come le persone
che gli piace mangiare fuori...
Non credi, cara,
che saranno giorni gloriosi?😍
... non dimenticare che molto presto sarò il tuo amante marito....😍
RISPOSTA SCRITTA DA LEI
Quanto sei sincero amore mio! 🥰
Che tempismo le tue parole!🙏
Ti aspetti tanto da me,
che mi sento intimidita😳
Non so fare le uova strapazzate,
come la tua adorata mamma
Mi brucia il pane tostato...
di cucina non so niente.
A me piace dormire
quasi tutta la mattina,
shopping, shopping,
con la Mastercard dorata...
Bere tè o caffè
in qualche bella piazza,
comprare tutto di design
e i vestiti molto costosi...
Concerti di Luis Miguel
cene a La Guacamaya,
i miei viaggi a Punta Cana
a passare la stagione...
Pensaci bene, 🤔
c'è ancora tempo...
la chiesa non è pagata.😬
Restituisco il mio vestito,
E tu il tuo vestito da sera.😬
E domenica presto
per iniziare la settimana
Metti un annuncio sul giornale,
con un testo ben evidenziato:
"GIOVANE E BRAVO UOMO
CERCA UNA SCHIAVA,
PERCHÉ LA SUA EX FUTURA MOGLIE,
IERI LO HA MANDATO A FAN....CULO
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Giornate non tanto buone
Oggi la mamma era in una giornata non tanto buona. Poi le è passata, eh. Comunque è faticoso gestirla in questi momenti. Ne esco stanchissimo. Preferirei forse andare a zappare nei campi. Farei molta meno fatica. Ve lo giuro. Buonanotte a tutti.
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Si, dovrei fare attenzione quando la mattina esco dal bagno. Quasi sempre seminuda. Di solito in intimo. La casa è piccola. Dal bagno alla camera da letto, dove finisco di vestirmi, Andrea ha così modo di guardare la sua mamma.
È un adolescente. È normale che mi guardi. Che arrossisca. Diventa rosso già quando passo davanti a lui veloce. Non parliamo di quando mi fermo, magari perché ho indosso qualche cosina nuova appena comprata, e gli chiedo se gli piace…. Allora diventa viola, cerca quasi di distogliere gli occhi. È quasi sempre la sua mano corre al pacco, per non farmi vedere cosa gli succede….che effetto gli faccio.
Potrei girare in vestaglia, ben chiusa. Vestirmi in camera mia, con la porta chiusa. Potrei essere una madre seria e riservata. Ma è così tenero e dolce il mio piccino quando diventa rosso davanti la mamma……!
Esci con un uomo, mamma?
Me lo ha chiesto, balbettando. Deve averlo capito dalla mia mise, più sofisticata, più sexy del solito.
È geloso! Il mio tesoro.
Si, è vero, un uomo mi aspetta, una cena, una serata che sarà conclusa con una scopata. Non so nemmeno quanto ne abbia davvero voglia.
Ma qui adesso davanti a me c’è il mio piccino ingelosito. Gli sorrido senza rispondere. Gli chiedo di allacciarmi dietro il reggiseno. Lo sento tremare e trattenere il respiro.
Mi giro di scatto, ora siamo occhi negli occhi. Lo abbraccio, lo stringo. Gli sussurro in un orecchio: “si, è vero, avevo un appuntamento, preferisci che resti con te stasera?” Gli bacio l’orecchio, glielo mordicchio, glielo lecco. Lo sento tremare tra le mie braccia. Spingo la coscia, sento il suo pene. Duro. Accidenti quanto è duro. Quanto glielo ho fatto io diventare duro.
Quale mamma potrebbe lasciare suo figlio solo e sofferente. E quale donna potrebbe lasciarsi scappare una occasione del genere, sedurre un ragazzo ancora vergine.
Abbasso là zip dei pantaloni mentre lo bacio sulle labbra.
“Resto con te, stasera, contento?”
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Pausa pranzo.
Esco dal negozio e giro l'angolo per andare al bar a prendere qualcosa da mangiare.
Una ragazza in macchina suona forsennatamente il clacson sperando di attirare l'attenzione dell'ignota persona che ha parcheggiato la sua Tesla letteralmente in mezzo al cazzo.
Lei esce da un cortile di un palazzo che ha l'accesso carrabile sul marciapiede e la macchina le impedisce di uscire.
Per procedere verso il bar, devo circumnavigare la macchina, quindi ne posso osservare la posizione da tutte le angolazioni e mi rendo conto che spostando di poco uno dei tavolini del bar e facendo qualche manovra, la macchina della ragazza dovrebbe riuscire a passare.
Segue il mio dialogo con lei, dopo essermi avvicinata al suo finestrino:
- Ehi, se ti va ti aiuto a fare manovra, ho visto che se ti sposto appena quel tavolino lì, dovresti riuscire a passare, ti faccio i segni io!
- No guarda, mi deve spostare quella Tesla di merda perché sennò tra un minuto gliela accartoccio
- Eh sì, è una testa di cazzo, però dai, ti do una mano così almeno tu sei libera
- No è una questione di principio.
E si rimette a suonare il clacson ripetutamente.
Io mi allontano, ma alla fine scelgo un altro bar perché di stare a sentire il suo clacson a tempo indeterminato, anche no.
Ora, da questo aneddoto si potrebbero trarre seicento conclusioni e immagino che ciascuno di voi, nel leggerlo, abbia tratto la propria.
A me ha fatto riflettere su quante volte preferisco litigare e sfogare la rabbia, piuttosto che trovare una soluzione.
Con questo non voglio difendere chi ha parcheggiato lì quella Tesla, lungi da me, anche perché forse ci sarebbe da fare una riflessione intorno al fatto che era proprio una Tesla (per quanto la tipa usciva con un suv da un palazzo in via Buonarroti, quindi no, la questione di classe la lascerei fuori, è proprio questione di teste di cazzo), ma il punto è che lei aveva una possibilità di evitare quel problema e andarsene via tranquilla, e invece voleva litigare.
Al limite poteva chiamare le forze dell'ordine per segnalare il parcheggio improprio davanti al passo carrabile, ma no, lei voleva litigare.
E niente, per un istante ho pensato "mamma mia, ma la gente è sempre arrabbiata" e poi mi sono resa conto che la gente sono anche io e che ci vuole uno sforzo incredibile per fare sì che questo mondo non ci renda cattivi.
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Eccolo il confronto con me stessa . . .
Che confusione ..quanto arrabattare nel mio animo , nel mio cuore .
Anni di tremenda solitudine . Solitudine che, come una fiera famelica e rabbiosa , mi ha strappato le carni , mentre sedevo al buio , sul divano a ( non ) fissare il vuoto . Mi ha scotennata prima , affiancata dalla sua alleata e altrettanto massacratrice : Paura . E le loro bestiali e subdole schiere di accoliti - Disistima; Convinzione di non avere valore e di meritare il male ricevuto; Sui Caedere ; Impotenza- a mano a mano demolivano le mie fibre , le mie energie , si insinuavano come un fumo denso e scuro ad accecarmi , assordarmi , rendermi apatica .Bramavo la compagnia, il contatto , l'invito di qualcuno , una telefonata ...niente . Solo la mia mamma , in punta di piedi , faceva capolino , con un messaggio carico di preoccupazione .
Ma non mi bastava . Alla deriva di me stessa , la cima lanciata da mamma non mi raggiungeva . Volevo andare più lontano ancora , a fondo , farmi dissipare da qualche elemento . Smettere di esistere , di resistere a quella paura schiacciante di restare sola , dopo la separazione . Ma il pensiero dei miei figli , come brezza del mare , invece mi rispingeva a terra . Una madre non può abbandonare i figli , non importa quanto insopportabile sia la voragine nella sua anima . Che privazione sarebbe , che egoista e sacrilego atto di viglaiccheria per una Madre .. come causare un dolore così alle proprie creature ...?...
E il tempo , balsamo per ogni cocente e inconsolabile piaga , mi ha salvata . Ho preso la rincorsa e ho voluto andare a 200 all'ora contro quell'odiato mostro . Vacanze da sola, camminate lunghissime e silenziose , da sola , cene in ristoranti stellati , da sola . Aperitivi in bettole , da sola . Caffè davanti al mare , da sola . Shopping, visite in posti d' infanzia, da sola . Mostre e musei , da sola .
Dieci anni di solitudine , la metà dei quali in angosciosa afflizione ,; e all'improvviso . . . puff ! Davanti a me un luminoso prato verde, fiorito , punteggiato dai fiori delle meravigliose cose che ho la fortuna di avere nella mia vita. Nuova consapevolezza, nuova e genuina gratitudine, commovente riconoscenza . Una serenità , uno stato di beatitudine , proprio in quella Solitudine per anni temuta . Ho iniziato a crogiolarmi , deliziata e quasi - no , senza quasi - gelosa di Lei , dei miei momenti in Lei .
Ora , scrivendone , mi vergogno , profondamente , di essermi annientata e autocommiserata , quando di miserie ce ne sono di peggiori e più insormontabili al mondo . Voglio conoscere il modo , il dharma , per essere di aiuto e supporto e utilità a chi ha bisogno .
Da un mese esco con una persona . Quando mi ha chiesto di uscire , insieme alla forte emozione , mi sono sentita in trappola . In trappola .
#evoluzione personale#lenta lentissima#ma senza prezzo#eccheppalle però#prima aiuto resto sola dopo aiuto sto con qualcuno#fai pace col cervello#e con il cuore#voglio crescere#migliorare
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Perché ho la sensazione che finirò per lasciare l'università
#mamma continua a dirmi che se voglio fare quella scuola posso#ma ho già pagato il primo anno di magistrale#cioè mi sono iscritta al secondo semestre senza dare esami e ok però comunque ho pagato tutte e due le rate#mi sentirei una merda così quindi almeno un anno vorrei farlo#ma so anche che non sarà mai solo due anni#quindi non è che esco a 28 anni e vado a fare la scuola di cinema capito#uffa#che fatica#e in tutto questo non vedo la mia psicologa questa settimana#porcoddue
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Giornata infinita
Sono stata male tutto il giorno.
Avrò almeno trentotto e mezzo.
Ma non la provo.
La proverò quando torno.
Quindi paracetamolo mille,e passa la paura.
Stasera esco e nessuno saprà che sto na chiavica.
Nemmeno lui.
Il bellissimo ragazzo con cui esco.
Mi fijo Ale.❤️
Usciamo a cena con il suo amico e la mamma.
In quel ristorante piacentino, dove ha già fatto lo stage a Febbraio.
E ne comincerà un altro il sette Maggio.
Quindi ne approfittiamo anche per portare i documenti che servono.
Unica cosa che mi fa incazzare che non credo di poter bere, mi confermate? Ho preso dieci minuti fa la tachipirina(alle 18), sono una fifona. Quindi dev'essere certa se si o no. Ma credo di no😭😭
Comunque ho deciso che mangerò Pisarei e Fasoi, e poi voglio il dolceee.
Sicuramente loro anche gnocco fritto e affettato 😁
Berrò l'acqua gassata 😝
Sarà comunque una bella serata. Domani spiaggiata sul divano.
Ciao
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Quando ero ragazzo avevo un cane, si chiamava Tommy.
Ne avevo avuti altri nella mia vita, ma ero troppo bimbo per averne ricordi, Tommy invece l'ho visto nascere e abbiamo fatto un pezzo di vita insieme. La cagna di mia zia fece la cucciolata, e diede ad amici e parenti un cucciolo, e me ne capitò uno. Era tipo una pallina quando lo portai a casa.
Avevamo una casa gigantesca con un cortile enorme, con tanto di giardino, alberi e aiuole, quindi aveva spazio per fare buche, cagare ovunque, in piena libertà. Non ha mai avuto un collare, né l'abbiamo mai attaccato con una catena, non gli abbiamo mai fatto mancare nulla, colazione, pranzo, cena, un tetto sulla testa, non l'abbiamo fatto castrare, è cresciuto come la mamma l'ha messo al mondo. Nonostante tutto questo, non abbiamo mai mostrato un amore costante e duraturo nei suoi confronti, non gli abbiamo mai torto un capello, sia chiaro, ma non lo tenevamo davanti ad un camino per dargli i biscotti, per intenderci.
Altro elemento è che, nei primi anni '90, nel mio comune c'era un forte problema di randagismo, le strade erano piene di cani senza padrone che vagavano in cerca di cibo, e si erano formati diversi branchi. Questo comportò che quando Tommy raggiunse l'età "adulta", iniziò ad unirsi ad uno di questi branchi, che lo aspettava ogni mattina fuori al mio cancello, e tornava la sera a casa solo per mangiare e stare al coperto.
Passa sì e no un anno, e un giorno Tommy decide di non tornare più a casa. Inizio a cercarlo per i quartieri, e lo trovo, nel suo branco, intento a fare cose da cani. Un po' cagato addosso, temendo una reazione del branco, lo prendo per riportarlo a casa, si lascia prendere ma si vedeva che non aveva voglia di tornare. Il giorno dopo scappa di nuovo col branco, esco per cercarlo ma stavolta niente, sparito, per sempre.
La morale di questa storia è: potete scegliere di non voler bene a qualcuno o a nessuno, questi sono affari vostri, ma quando poi venite abbandonati, siete pregati di non rompere il cazzo.
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mamma che: “Mari, non puoi pensare sempre a lavorare e a fare soldi, esci un po’”
io che scendo e le dico che esco ma in realtà resto a casa a lavorare, male male.
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Sesto racconto erotico
Abbiamo parlato di masturbazione, e di quanto fosse naturale farla, abbiamo parlato della nostra prima volta,perchè non parlarne dell'ultima? Non so se possa piacere,a noi ecciterebbe sapere quando e come vi siete toccati,con cosa, con che aiuto durata e tutto del vostro momento di intimità.
Allora premessa che conviviamo ma a causa del lavoro abbiamo bisogno di ''coccolarci'' anche da soli.
Partiamo da lui:
Mi sono svegliato come mio solito con il durello mattutino,come accade a tutti, e con un voglia infinita,mi giro e la mia lei dorme,è dolcissima e so che se la svegliassi mi mangerebbe vivo,quindi evito. L'ammiro per alcuni brevi minuti e vado in bagno, mi spoglio tutto pipi', e come sapete con il durello è un po' complicato farla,ma mi impegno anche perchè lei non vuole che pisci in doccia,sennò mi viene più facile li, mi lavo il viso, barba, lavo i denti.
Sempre con il cazzo all'aria, che cerca di placarsi sennò non vuole saperne di afflosciarsi.
Entro in doccia, il cazzo sbatte a destra e sinistra perchè quando si è duri da moscio o da duro, va per i fatti suoi. Mi shampo,mi insapono tutto e tralascio la zona inguinale appositamente,finita la doccia, mi dedico solo al mio cazzo ,lo insapono per bene e mi sego, penso ,si vado di fantasia e mi sego,si mi sego fortissimo perchè voglio venire. Tempo 3 o 4 minuti sento che già sto per venire, vorrei sbo*rare in doccia ma evito, esco mi asciugo e mi reco in cucina con l'accappatoio e il cazzo sempre sballolzolante.
Mi preparo il caffè, e prendo anche la sua tazzina, mi do gli ultimi due colpi in cucina e sbo*ro,un bel po' che riempio la tazzina del mio piacere per 1/4. Soddisfatto mi asciugo la testa del cazzo con l'asciugamano,mi bevo il caffè e lascio la sua tazzina di sb*rra già nella macchinetta.
Finito di bere il mio caffè mi asciugo,mi vesto e mi reco a lavoro.
Lei:
Mi sveglio, vado in bagno correndo per fare la pipi', ahwwwww la pipi' del mattino è una tappa che amo perchè è soddisfaccente all'infinito. Oggi non lavoro quindi ho tempo che impiegherò per farmi bella,creme cremine, estetista ,parrucchiera cosi' che oggi pomeriggio il mio lui si rinnamori di nuovo di me, perchè lui dice cosi' ogni volta che mi faccio bella.
Finito in bagno mi reco in cucina, sento già il suo odore,la cucina ne è colma. Penso mamma mia che buon odore di sbo*ra, come suo solito è nel bicchierino di caffè, in genere mi faccio uno shot di sb*rra e poi mi bevo il mio caffè,ma oggi voglio cambiare si,voglio un caffè corretto alla sb*rra. Metto la cialda del caffè, e il caffè si mescola con il suo piacere. A livello mentale mi eccita un bel po' sento già lo slip pieno e bagnato. Mamma mia
Assaggio 'sto caffè corretto e cazzo se mi piace, io adoro la sb*rra ma con il caffè è la morte sua.
Ingoio o bevo,non so come dire credo più ingoio ahahaha
TUTTO fino all'ultima goccia.
Mi reco nel nostro lettone apro il cassetto dei miei sex toy e ne scelgo uno, oggi scelgo il ciuccia clitoride e il vibro durex cosi facciamo la giusta combo. Apro il pc e lo collego alla tv cosi da vedere un bel pornazzo, perdo 10 minuti per trovare un bel porno, e ne trovo uno dei bei maschioni che si inchiappettano l'un latro dio mio muoio. Mi metto il cazzo in fica e mi martello e con l'altra mano mi metto l'altro sul clito, Dio lo amo e poco dopo sento già lo stimolo di venire, VENGO. Dio mio di già penso, e sorrido fra me e me. Pulisco i miei due toy con il clean e li rimetto a posto, mi accorgo che sono ancora vogliosa e il porno è ancora alla tv,beh perchè no penso e mi tocco da sola con la mia bella manina per altri minuti mi dedico totalmente al clito e a un capezzolino e dopo poco vengo sfinita sul letto.
Mi riaddormento sfinita e nuda.
Lui torna da lavoro e mi trova sul letto mezza dormiente e con il porno finito sulla tv e mi dice ''Mmmmh oggi niente pranzo,il mio pranzo sei tu!''
Fine
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A dopo...
Sono stufo di stare in casa. Ho alcune cose da prendere. Ho anche nuovi libri di cui liberarmi (su indicazioni di mia mamma che non li vuole più in casa...). Per cui adesso mi preparo. Ed esco. A più tardi.
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Non sopporto essere sciatta. Amo essere perfettamente a posto, sia quando esco, e perfino se sto in casa. Non tollero un trucco non ben fatto, i capelli in disordine, un abbinamento sbagliato nell’abbigliamento.
Le calze per esempio. Trovo molto femminili quelle con qualche piccola decorazione che attiri lo sguardo sulle gambe, per esempio quelle con la riga dietro.
Ma deve essere ben diritta, ed essere allineata perfettamente al tacco della scarpa.
Fare da sola, anche allo specchio, può essere difficile. Per fortuna, in casa non sono sola e posso contare su mio figlio perché controlli che le calze siano a posto come voglio io.
È molto servizievole e attento quando gli chiedo aiuto. Controlla con cura che la riga sia dritta come deve essere, che le cuciture non siano disallineate, che le calze siano ben tese e senza grinze. Ha mani delicatissime nel sfiorare il nylon delle calze e sistemarle, se necessario, con piccoli colpetti delle dita per allinearle. Si inginocchia e avvicina il viso fino a che posso sentire il suo fiato caldo sulla pelle attraverso la calza.
È un amore.
A volte mi dice che per sistemarle al meglio le calze devono essere tirate un po’ di più e aggiustati i gancetti del reggicalze che le tengono.
Acconsento che le sue mani risalgano lungo le cosce, felice che anche lui tenga al fatto che la sua mamma sia in perfetto ordine. Non di rado, per premio, poi lascio ricadere la gonna sulla sua testa.
E faccio qualche passo in avanti permettendo al suo viso di sfiorare le mutandine.
Certo, qualche volta poi finisce con il diventare un po’ irruente. Se non sono io rapida a togliermi l’intimo, finisce con lo stropicciarmelo. E allora bisogna ricominciare tutto daccapo.
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