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tma-traduzioni · 3 years

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MAG123 - #0150108 - Sviluppo Web

[Link episodio precedente]

[CLICK]

[Sospiro]

ARCHIVISTA

(Sottovoce) Dov’è finito - (Sospira)

[Rumore di spostamenti mentre cerca tra i fogli/le cose che sono sulla sua scrivania]

ARCHIVISTA (CONT.)

(Tono pungente) Coma, fantastico! Risistemiamogli l’ufficio. Alla gente che dorme non servono - le penne.

[Calpesta qualcosa che fa squelch!]

ARCHIVISTA (CONT.)

Euagh! Cosa -

[Qualcosa viene urtato in lontananza. L’Archivista sospira di nuovo, sconfitto, e si alza per controllare cosa sia quel suono]

[I suoni di colpi arrabbiati si fanno più vicini e più forti mentre l’Archivista si sposta verso la porta]

[L’Archivista apre la porta ed esce nel corridoio]

ARCHIVISTA

Melanie! Che piacere , uh - (preoccupato e sorpreso) Melanie? Stai be - WOAH!

[Qualcosa si rompe. Presumibilmente lanciato contro Jon]

MELANIE

(Estremamente arrabbiata) Stammi lontano.

ARCHIVISTA

Dai, Melanie - s-sono io.

MELANIE

No, no.

ARCHIVISTA

No, io, io, io, io - sono tornato.

MELANIE

(Sovrapponendosi) No. (dopo l’Archivista) Oh! Oh, già, tornato dalla tua famigliola felice?

ARCHIVISTA

Cosa; no! Io s - non volevo -

MELANIE

Come hai fatto a sopravvivere allora, hm?

ARCHIVISTA

Cosa?

MELANIE

Tim è morto. Daisy è morta, e tu - cosa, stai semplicemente bene?

ARCHIVISTA

Cosa - no! Sono stato in ospedale per sei mesi!

MELANIE

Qualcosa è stato all’ospedale. Qualcosa che ha la tua faccia, come - avevo avvisato Basira; le avevo detto di non farti tornare qui, ma lei semplicemente (sempre più arrabbiata; inizia a colpire il muro) non! ascolta!

ARCHIVISTA

(Sovrapponendosi) Melanie, Melanie, sono - sono io.

MELANIE

Oh! Okay, e quindi cosa, ciao Jon, hai fatto morire qualcuno ultimamente?

ARCHIVISTA

(Esterrefatto) Io - Io -

MELANIE

Togliti quell’espressione dalla faccia. Come se tu non fossi il motivo per cui tutto questo sta succedendo! (fa un respiro) Come se tu fossi migliore di [Incomprensibile] -

ARCHIVISTA

(Sovrapponendosi) (balbettando)

MELANIE

- di lui!

ARCHIVISTA

- B,B,B,Basira aveva detto che Elias se n'era andato!

MELANIE

Oh, andato, già, sì, sì, lui se n’è (fa un respiro e sospira) se n’è andato. Come se facesse una qualche differenza.

ARCHIVISTA

Non capisco.

MELANIE

No! Non capisci, vero? Lui è ancora vivo. Tu sei ancora vivo quindi questo posto è ancora -

[Lei inizia a fare grandi respiri profondi, quasi in lacrime]

ARCHIVISTA

Melanie, Melanie, questa non sei tu -

MELANIE

Stai! Indietro!

[Dà una spinta all’Archivista e lui fa un grugnito]

MELANIE (CONT.)

Tu non mi conosci. E io non conosco te, quindi stammi maledettamente lontano o altrimenti giuro che io -

ARCHIVISTA

(Nel modo in cui uno si rivolgerebbe a un orso grizzly) Okay.

[Melanie fa un respiro profondo e gutturale]

ARCHIVISTA (CONT.)

Okay.

[Lui apre la porta ed entra nel suo ufficio]

ARCHIVISTA

Okay.

[Fa un lungo sospiro tremante]

ARCHIVISTA (CONT.)

Mi dispiace.

[CLICK]

[Negli Archivi]

[CLICK]

ARCHIVISTA

Mi ha quasi aggredito, Basira. So che io e Melanie non l’abbiamo sempre vista allo stesso modo prima, ma - (sospira) Cristo!

BASIRA

Già, ti avevo avvisato. Lei non uh… non se l’è passata bene.

ARCHIVISTA

(oh, davvero?) Mm. Sì, ho avuto quell’impressione. (Sospira) Elias se n’è andato. Pensavo - voglio dire, questo non sarebbe dovuto essere - quanto. (Fa un respiro) Ma lei è ancora -

BASIRA

Non è così semplice.

ARCHIVISTA

Ha bisogno di aiuto, Basira. Dio, non siamo arrivati a tanto neanche con - (Più lentamente, neutrale) Neanche Tim mi ha mai minacciato. Non così.

BASIRA

Va bene, fatti solo da parte. Tu non ci sei stato.

ARCHIVISTA

O-okay. Hai ragione. Non ci sono stato. Quindi spiegamelo.

[Basira sospira]

BASIRA

Va bene. Da quello che ho capito, la Contemplazione, o L’Occhio, o… come lo vuoi chiamare, noi siamo l’unico potere che non ha mai provato a fare un rituale. Per ora. E tutti là fuori lo sanno.

ARCHIVISTA

No - cioè, non possiamo essere gli unici, di sicuro.

BASIRA

(Sospira) Non so. Probabilmente no. Ma abbiamo fatto molto baccano con il Disconoscimento e… il resto e ora se ne sono accorti. Qua dentro siamo al sicuro, di solito. Ma ora non usciamo più molto spesso.

ARCHIVISTA

Di solito.

BASIRA

Già.

ARCHIVISTA

Siete stati attaccati. Quando?

BASIRA

Circa due mesi fa. Era, uh, era la Carne.

ARCHIVISTA

Oh, Dio.

BASIRA

Già, è stata brutta. Li abbiamo fatti fuori tutti. Melanie ne ha fatto fuori la maggior parte. Lei era… ha tirato fuori un coltello da qualche parte e -

ARCHIVISTA

(Sovrapponendosi) Basira n-non so se sia un buon segno?

BASIRA

Mi ha salvato la vita, Jon. Ci ha salvato tutti. Non me ne dimenticherò.

ARCHIVISTA

(Sospira) Va bene. Va bene.

[Pausa]

ARCHIVISTA (CONT.)

Non ho visto Martin in giro.

BASIRA

Già, va e viene. È occupato.

Beh, sembra esserlo.

ARCHIVISTA

Lavora per Peter Lukas.

BASIRA

Non essere troppo duro con lui, Jon. La tua, uh, situazione. L’ha colpito. Duramente.

ARCHIVISTA

(Sospira) Sì. Beh, sono sicuro che ci siano modi migliori per occuparsene che fare - amicizia col successore di Elias. Che devo ancora incontrare, per la cronaca.

[Basira ride senza gioia]

BASIRA

Già, benvenuto nel club.

ARCHIVISTA

Scusa, tu non l’hai -

BASIRA

No. Mai visto. Per quel che posso dire, Martin è stato l’unico.

ARCHIVISTA

G-Giusto. E-E siete sicuri che sia… vero?

BASIRA

Riceviamo delle sue email. Dei promemoria.

[L’Archivista ride incredulo]

BASIRA (CONT.)

Ha fatto delle riorganizzazioni. Separando un po’ i dipartimenti. Non una sorpresa, credo, visto il suo pedigree.

ARCHIVISTA

Ma s-se non l’avete mai visto, voglio dire…

BASIRA

(Sospira) Le voci dicono che un paio di ricercatori su al terzo piano abbiano deciso di ignorare alcune delle sue nuove direttive e... whoosh.

ARCHIVISTA

Scusa, cosa vuol dire whoosh?

BASIRA

Whoosh. Spariti.

ARCHIVISTA

Oh.

[Lui ride ma anche qui senza gioia]

ARCHIVISTA (CONT.)

Più le cose cambiano… Quindi, siamo sotto assedio, Melanie è aggressivamente instabile, Martin sta lavorando a stretto contatto con - la Solitudine, che abbastanza prevedibilmente lo sta isolando, e oh, già, uh, Tim e Daisy sono ancora morti. (Ridendo) Per lo meno è facile tenere traccia di questo.

BASIRA

Non è divertente, Jon.

ARCHIVISTA

So che non è - (pausa) Scusa. È solo che - è tanto.

[Sospira sottovoce]

ARCHIVISTA (CONT.)

E abbiamo un pubblico. Perfetto. Pensavo avessi detto di aver deciso di buttarli tutti.

BASIRA

Già. E l’ho fatto. E rieccone un altro.

ARCHIVISTA

Forse ha fame.

BASIRA

Seriamente.

ARCHIVISTA

Cioè, c’è una dichiarazione che avevo intenzione di registrare.

BASIRA

Grandioso. Perfetto. Tu puoi iniziare con quella, e io vado, allora.

ARCHIVISTA

Va bene. Ah, che cosa faccio se Melanie ritorna?

BASIRA

Non lo so. Fingiti morto.

[Apre la porta e se ne va]

ARCHIVISTA

Già.

[La porta si chiude dietro di lei]

[Fogli che vengono spostati mentre lui prepara la dichiarazione]

ARCHIVISTA (CONT.)

Dichiarazione di Angie Santos, riguardo a un sito web sviluppato da un certo Gregory Cox. Dichiarazione originale rilasciata il primo agosto 2015. Registrazione audio di Jonathan Sims, l’Archivista.

Inizio della dichiarazione.

ARCHIVISTA (Dichiarazione)

Okay, per capire davvero… il senso di tutto questo, dovreste più o meno conoscere Greg. O, per lo meno, capire come lavora. Non… fraintendetemi, per favore, io, gli sono molto affezionata, ma in vita mia non ho mai incontrato nessuno così… passivo. Così disposto a seguire qualsiasi situazione in cui si ritrova. Non importa quanto imbarazzato o a disagio sia, sembra semplicemente… accettare la sua posizione.

A dire il vero, ora che ci penso, è più il suo essere a disagio che lo rende più incline a… buttarsi a capofitto, a raddoppiare gli sforzi su qualsiasi cosa stia succedendo, come se aumentare il suo impegno su una cosa in qualche modo la renda più facile da sopportare.

Per farvi un esempio, l’ho incontrato per la prima volta circa sette anni fa, quando aveva ventisei anni. A quel punto era appena uscito dalla sua prima relazione vera, ed era una che era durata quasi un decennio. Per come ne parlava lui, sembrava che non fosse mai stato veramente felice. Cioè, non sembrava neanche prendere in considerazione la felicità quando ci pensava. Per gli ultimi quattro anni della relazione, lei lo aveva trattato sempre peggio, prendendosi sempre più libertà, e lui provava semplicemente a - farselo scivolare addosso. Lo fa ancora. Non è stato nemmeno quello che ha posto fine alla cosa. Lei si è trovata un tizio più ricco e più vecchio, fresco di divorzio, ed è semplicemente sparita. Cosa che Greg una volta ha descritto come “abbastanza giusto, credo.”

Oh, come altro esempio, quando stavo iniziando a conoscere Greg, sono andata a bere qualcosa con lui, che ho pensato sbagliandomi essere romantico. Voglio dire, non è un brutto ragazzo. Ma lui aveva inteso l’intera serata come puramente platonica. Sapete per quanto tempo siamo “usciti”, prima che mi rendessi conto di quello che era successo e che gli facessi veramente pressione sul malinteso? Due mesi. A volte penso che se fossi stata un po’ più inconsapevole, adesso saremmo stati sposati.

Comunque, tutto questo è per provare a spiegarvi perché, quando le cose si sono fatte davvero strane, Greg non ha semplicemente lasciato l’incarico. Voglio dire, è un progetto per un sito web freelance, e da quello che ha detto che non paga neanche molto bene. Lui non interromperebbe mai un contratto, e (respira) la cliente a malapena si fa sentire. Non c’è nessuna ragione per cui non possa semplicemente mollare, ma onestamente non credo che lo farebbe mai. E non so proprio come andrà a finire per lui.

Ho saputo che le cose sarebbero andate male non appena ha iniziato a parlarmene; voglio dire, Greg non parla davvero del lavoro a meno che qualcosa non sia andato storto e lui non vuole ascoltarmi quando gli dico di mollare qualsiasi progetto in cui si è incastrato.

E questo lavoro è stato una serie continua di segnali di pericolo. (sospiro) Un’email dal nulla da quello che sembrava essere un indirizzo personale invece che uno professionale. Descrizioni vaghe, occasionali e contraddittorie su quello che voleva facesse il sito; voglio dire - anche l’email era un po’ strana, non l’inglese spezzato o da algoritmo che mi sarei aspettata; il breve testo era - composto abbastanza bene.

Ma per qualche motivo, c'era qualcosa che faceva apparire il testo incredibilmente grande, e Greg doveva scorrere giù quasi parola per parola. Niente di questo era proprio quello che si definirebbe un buon segno, ma… Greg essendo Greg, stava prendendo un treno per Guildford prima che te ne rendessi conto, per incontrare la cliente di persona. In un piccolo caffè vicino a High Street.

Da quello che ha raccontato, lei era giovane, secca come un palo sotto una felpa marrone troppo larga, che continuava a tirare su, cercando di coprire una rete di punti chiari che si estendeva su un lato della sua testa. Non ha - detto molto, tranne che per spiegare brevemente il lavoro. Voleva un forum, anche se non sembrava saper spiegare esattamente a che pubblico o a quale argomento sarebbe stato mirato, o perché non poteva usare uno degli innumerevoli servizi online che nello specifico creano e gestiscono i forum. Lei ha solo borbottato qualcosa sulle richieste personalizzabili e ha detto a Greg di bere il suo macchiato, cosa che ha fatto, così mi ha detto, anche se non gli piace il latte nel caffè. Per tutto il tempo lei ha continuato a fissarlo e basta, le mani premute nelle tasche della felpa, pigiando occasionalmente le dita lunghe e affusolate contro il tessuto, sorridendo tra sé e sé.

Non ho fornito il nome di questa cliente misteriosa perché, a essere onesta, Greg non me l’ha mai detto. Gliel’ho chiesto, molte volte, ma ogni volta che lo faccio, lui mi guarda con questa… espressione sorpresa, insiste che me l’ha già detto, e poi se ne dimentica immediatamente e cambia argomento. So che non è proprio utile, ma - onestamente anche io sono un po’ confusa. Voglio dire - niente di tutto questo sembra normale, parte di questo non sembra nemmeno naturale. Greg è strano, certo, ma - fino a poco fa, è sempre stato molto acuto.

Tutto questo è stato circa sei mesi fa. Ha lavorato al sito web da allora. Organizzarlo gli ha portato via due giorni interi, forse di più, visto che la cliente ha insistito che lui lo programmasse da zero. Era minimale, visto che non gli era stata dato alcun modello, o indicazione su come sarebbe dovuto essere organizzato, tranne che per il nome del sito: Cheliceri, che si era assicurato fosse ben visibile in alto in un elegante Sans Serif.

La cliente aveva richiesto solo una singola area dove potessero essere postati i threads intitolata ‘Vieni pure’. Certo, non c’è mai stato niente lì. Il sito era chiamato Cheliceri, ma l’url, l’indirizzo web, non era per niente come il nome. Solo una lunga sfilza di numeri e lettere senza una sequenza o una logica, quasi impossibile da memorizzare. Una volta che il sito è diventato operativo, Greg riceveva una mail ogni qualche settimana con un nuovo nome del dominio, un’altra lunga sfilza incomprensibile, e doveva cambiare tutto di nuovo.

C’erano… altre cose, però, che la cliente gli mandava per email. Cose che lei insisteva che non dovevano essere incluse nel sito in sé per sé, ma nella programmazione. I-Io non sono proprio un’esperta di computer, ma stando a Greg, non avevano niente a che fare con nessun linguaggio di programmazione che lui avesse mai visto. Serie di parole prive di senso, o strani piccoli frammenti si poesie, o un nome, ogni volta diverso, ripetuto ancora e ancora, centinaia di volte. Ha provato a spiegarle, più di una volta, che incollare quelle cose nel codice non avrebbe - fatto sì che comparissero nella pagina, o che non avrebbero avuto alcun effetto. Ma lei ha insistito, quindi lui lo ha fatto. E da allora lo ha rifatto ogni volta.

Riceve una sorta di parcella per amministrare il sito, e questo vuol dire solo cambiare il nome del dominio ogni qualche settimana, controllare nelle statistiche che, sì, ancora nessuno lo ha visitato, e incollare l’ultima cosa senza senso che la cliente vuole nel codice. Avrei detto che erano soldi facili per non fare praticamente niente, tranne per il fatto che negli ultimi due mesi le cose si sono fatte… veramente, veramente strane.

È iniziato con una email che ha ricevuto da un indirizzo hotmail che non ha riconosciuto. L’oggetto era semplicemente “Sei tu Cheliceri?” All’inizio, Greg ha pensato che la cliente avesse condiviso il suo contatto, ma aprendo il messaggio, c’erano solo quattro parole: “Per favore fallo smettere.”

[Il rumore di statiche del registratore in sottofondo inizia a farsi più forte]

Ora, Greg essendo Greg, ha solamente - cancellato il messaggio e ha fatto finta che non gli desse fastidio. Ma dopo che me ne ha parlato, gli ho fatto pressione, e ha ammesso che non è stata la prima email sconcertante che ha ricevuto da sconosciuti riguardo al sito. Non mi ha detto delle altre. Ha continuato a insistere affinché lasciassi perdere, che era okay. Che non mi dovevo preoccupare. Ma certo che mi preoccupavo. Sapevo che, segretamente, anche lui si preoccupava.

Ho iniziato a fare un po’ di - ricerche online, solo per vedere se ci fosse qualcosa che ci era sfuggito. E c’era. Molto, com’è venuto fuori. N-Non c’è voluto più di un’ora circa per scoprire che a quanto pare Greg si è ritrovato a fare da amministratore web per una leggenda metropolitana.

Cheliceri compariva su occasionali siti sul paranormali o forum macabro, ogni volta seguito da un link ora obsoleto. Stando a quelli che seguivano cose del genere, tutto quello che dovevi fare era iniziare un nuovo thread come ospite, e mettere come titolo della conversazione il nome di qualcuno che volevi morto.

Secondo le storie, avresti ricevuto una risposta quasi immediatamente, e ti sarebbe stata semplicemente chiesta una storia. Tu avresti dovuto scriverla, e postarla, completa, su un evento terribile che era successo a te, o a un tuo caro. Tutte le istruzioni erano molto chiare sul fatto che il bersaglio sarebbe morto solo se il racconto avesse soddisfatto la “Filatrice di Storie”. Nessuno menzionava che cosa sarebbe successo altrimenti.

Roba di paura abbastanza standard; per lo meno, lo avrei pensato, se non fosse stato per i messaggi che Greg continuava a ricevere. Qualcuno più abile di lui nella tecnologia aveva chiaramente trovato la sua email associata al sito, e l’aveva postata, quindi è praticamente diventato la casella postale per questo… (sospira) forum.

Greg ha giurato che il sito non aveva mai neanche avuto un visitatore, non c’era mai stato postato nulla.

Ma le email continuavano ad arrivare.

[Il rumore di statiche aumenta ancora intensamente]

“Riportali indietro.” “Che cosa sta succedendo?” “Mi dispiace di aver mentito.”

La cosa lo sta turbando; so che è così. Ha perso peso. Esce di rado, e, a giudicare dalle ragnatele, di sicuro non pulisce più casa sua come faceva prima. Ho provato a parlargli, ma è come parlare a un muro di mattoni che si rifiuta di ammettere che sta crollando. E per questo che ci sono io qui invece che lui; voglio dire - dovevo rivolgermi a qualcuno.

Stavamo… ritornando a casa da The Cricketer’s, uhh, un pub vicino a Horsell Birch. Stavamo rientrando verso casa sua, visto che io avevo perso il mio ultimo treno, e quando questo succede sono solita dormire sul suo divano. Stavamo girando nella sua via quando abbiamo sentito una debole voce da un ingresso vicino a noi, che chiedeva aiuto.

Ora, negli ultimi anni ci sono state molte più persone senzatetto vicino a Working - lo so, benvenuti nell’Inghilterra dei Tory - ma il punto è, Greg di solito insiste per dare il resto che gli rimane dal pub a… chiunque incrociamo al ritorno. Quindi quando abbiamo sentito questo, lui si è girato verso la voce e ha allungato la mano verso la figura buia e piegata, offrendo degli spiccioli.

[Pausa]

Quello che gli ha afferrato il polso non era una mano. Non proprio, non - più. Era ruvida e scarna e ricoperta di sottili peli affilati. Greg ha urlato, cadendo all’indietro, trascinando la figura sotto il lampione dove, per un secondo, l’ho vista molto meglio di quanto non abbia fatto lui.

Era stata sicuramente umana un tempo. Per lo meno, a giudicare da come stava urlando. Ma era sottile, con pezzi contorti e privi di colore, ricoperta di piccole sagome che zampettavano. La faccia della cosa era la parte più umana rimasta. A eccezione per i due buchi neri e vuoti dove un tempo c’erano stati gli occhi. Dai quali adesso fluiva un torrente interminabile di zampe e zanne frenetiche. Anche la sua bocca ne era piena, ma riuscivo a vedere, mentre si aggrappava disperatamente a Greg, che stava provando a dire: “Mi dispiace. Mi dispiace. Dille che mi dispiace.”, ma non erano parole a uscire da quelle labbra.

Siamo scappati, ovviamente; l-la cosa era frenetica ma goffa, e non è stato difficile allontanarci. Volevo andare dalla polizia, a raccontare tutto, ma Greg - si è rifiutato, ovviamente. Ha detto che doveva esserci stato un qualche errore, che era solo u-un barbone, con una brutta malattia. Che non avrebbe dato fastidio alla polizia, solo perché si era spaventato un poco. Non avevo le forze per discutere con lui. Neanche adesso, onestamente.

Non so che pensare. Greg è il mio migliore amico, ma potrei dover smettere di vederlo. Sta ancora lavorando a quel sito, aggiornando il nome del dominio, incollando ancora cose senza senso nella programmazione. Credo che potrebbe essere parte di qualcosa veramente terribile, e non so come farglielo vedere.

Se avessi… un po’ più di coraggio, potrei semplicemente frequentare qualche forum che conosco, aspettando un link per Cheliceri. Aspettando di postare un nome che possa porre fine a questo. (pausa) Ho una storia per questo, okay. Ma non lo farò. Sono solo - troppo codarda, direi. Quindi credo che la racconterò a voi invece. Per quanto questo possa aiutare.

ARCHIVISTA

Fine della dichiarazione. (Respiro tremolante)

La Ragnatela sembra davvero avere una preferenza per quelli che preferiscono non imporsi. L’investigazione è difficile - non voglio impormi su Basira e ovviamente Melanie e - (breve rumore) - Martin non sono disponibili.

Ma ho fatto io stesso delle ricerche superficiali su Gregory Cox. Sparito, cosa non sorprendente. A un certo punto verso la fine di luglio del 2016, che credo sia stato… (risata senza gioia) due anni fa. Questo non sembra vero. Non sembra - C’è semplicemente questa larga… finestra di tempo durante la quale io non c’ero.

Nessuna nota o ricerca qui da quel che posso vedere, solo… (sospira) Sembra che questa dichiarazione sia stata fatta appena dopo la scomparsa di Gertrude. Un’altra finestra. E chiunque l’abbia presa non ha fatto nessuna verifica, l’ha solo… messa via. Potrei essere stato il primo a leggerla davvero, quindi… (stessa risata senza gioia simile a un colpo di tosse) Mi spiace, Angie. Credo. (Sospira)

C’è un piccolo documento allegato con questa, però, che è un - po’ preoccupante. È-È a quanto pare un elenco delle persone i cui nomi sono comparsi nei vari frammenti di testo che il signor Cox ha incollato nella programmazione. Non è chiaro se si tratti di utenti o vittime, ma non posso fare a meno di notare che sembrano esserci diversi nomi di molte persone che hanno finito per rilasciare dichiarazioni all’Istituto, incluso il noto aracnofobico Carlos Vittery. Forse una coincidenza, solo persone che svendono i loro incidenti traumatici in giro, ma… ma mi chiedo… quanto le loro azioni fossero di loro volontà.

Non ho nessuna teoria su questo. Nessuna - nessuna intuizione improvvisa. (Sospira) Vorrei poterne discutere con Martin. O Tim. O Sasha. Ma non l’abbiamo mai fatto, no? (Sospira) È tutto cambiato. (Un lungo sospiro)

Fuori dal coma per due giorni, e mi sento già stanco.

[Pausa]

ARCHIVISTA (CONT.)

Fine della registrazione.

[CLICK]

[Traduzione di: Victoria]

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