#ma mi faccia il piacere
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scusate ma in che senso blanco non era nemmeno in gara cioè davvero questo qui ha spaccato tutto assolutamente per nessun motivo, dato che il problema tecnico non l’avrebbe messo in difficoltà, ad esempio, con la competizione
#io davo per scontato che lo fosse e quindi dicevo ok ECCESSIVO ma almeno capisco da dove venga il nervosismo#e invece sto coglione non è nemmeno in gara ma mi faccia il piacere signora mia veramente#sanremo 2023
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Lettera aperta a tutti quelli che che mi hanno conosciuto.
Passano gli anni ma mi rendo conto che chi sta meglio di me in realtà sta peggio.
Persone che ho sempre voluto vedere felici, che mai avevo visto nemmeno di persona, hanno cercato di usarmi pensando fossi ingenuo, ma la bontà non è sinonimo di ingenuità, di debolezza, io ho aperto le porte a chiunque, perché dentro non smetterò mai di abbandonare quel bambino che sono stato, che condivideva anche i sorrisi che non aveva per sé stesso, ma che non avrebbe passato la notte se avesse saputo che il suo “amichetto/a” il giorno dopo avesse avuto il broncio.
Perché siete “cresciuti” dando spazio all’odio?
Perché anziché promettere ad altri non promettete a voi stessi di ritrovarvi?
Di guardarvi dentro una volta tanto, e affondare nel male che avete condiviso con me, anziché condividere quella parte di “esseri umani” che era ancora insita in voi?
Se foste stati di parola, come a quegli anni, non mi avreste mai abbandonato, così dicevate.
Vedere lasciare soffrire una persona non rientrerà mai nei mei pensieri, anche se fosse qualcuno che, come successo fino all’altro ieri, ha fatto di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote, no, perché so che anche il peggiore ha dentro qualcosa di positivo da condividere con chi gli sta accanto, solo che non lo sa, ma anche se fosse, non ci proverebbe minimamente a mostrarlo, l’egoismo è letale.
Parto sempre dal presupposto che non ho lezioni da dare a nessuno, sono anni che passo muto ad osservarvi, non ho mai commentato una virgola, chi sarei per farlo?
È proprio per questo, che ho preso in mano una penna e ho iniziato a sfogare tutto ciò che avevo dentro, quello che avrei voluto dirvi, ma sarebbero stati guai a raccontarvi quello che provavo, perché un consiglio oggi è visto come una condanna.
Eppure vi ho sempre lasciato sfogare con me, vi ho sempre ascoltato, anche quando ne avevo le palle piene, avevo i problemi a casa con mia mamma e la sua maledetta malattia, io per anni non sono esistito per voi, ma non me ne vergogno, ho ammesso anche io i miei sbagli, ho chiesto scusa, anche quando non non mi andava di farlo, e soprattutto quando non c’era motivo per scusarmi, ma pensavo: “Magari domani sanno che potranno sfogarsi nuovamente con me, si sentiranno più liberi dal peso che questa società ci scaglia addosso”.
Quanto male mi son fatto!
Ma rifarei di nuovo tutto, vi verrei di nuovo incontro, vi vorrei vedere sorridere solo a sentirmi parlare, vi vorrei tutti più uniti, come da piccoli ricordate?
Non c’era bimbo/a che stesse solo.
Perché qualcuno andava a recuperarlo, anche a costo di restarci solo assieme.
Ma abbiamo dimenticato, come si dimentica la storia, stessa identica cosa.
Di voi ricordo ciò che dicevate tutti: “Mattia non cambiare non diventare come gli altri, hai qualcosa in più che non riuscirò mai a spiegarti”, questa frase me la ricordo ogni mattina quando mi sveglio, da quanti anni ormai? Troppi.
Permettetemi una domanda?
Perché voi siete cambiati?
Per piacere a gente che poi vi ha fatto lo stesso gioco che avete fatto con me?
Perché farsi del male da soli?
Perché arrivare a non guardarsi più in faccia?
E poi c’è ancora qualcuno che pensa di cambiare il mondo?
Sì, uno ce n’era, il sottoscritto, ma non voleva cambiare il mondo, solamente la sua generazione, il mio sogno più grande, che continuerò anche se con molto sconforto, a portare avanti, “UNO CONTRO TUTTI”, chissà se ora qualcuno, capirà/collegherà tante mie frasi passate a cosa fossero collegate.
Siete riusciti a darmi contro per una canzone su ciò che ho vissuto sulla mia pelle, e sono stato zitto, scendeva una lacrima, ma stavo zitto, so che qualcuno ancora l’ascolta e sappiate che vi leggo spesso nei commenti, e mi fa sorridere il fatto proprio da chi mi “odiava” ingiustificatamente alla fine è finito a farmi i complimenti, ma no, io non voglio queste cose, voglio solo capire perché un giorno disprezzate e l’altro apprezzate una persona come nulla fosse, ma non sapreste spiegarmelo, ne sarei sicuro.
Io ho tanti di quei testi scritti negli ultimi anni, che spesso mi faccio paura da solo, non mi rendo conto di quanti ne scrivo, di quante cose il cuore comunica alla mano che spesso trema, come non volesse accettare quelle cose, ma deve, dobbiamo, accettare tutto in questa vita, ma io in primis non vorrei mai.
Come non ho mai accettato le malattie di mia madre, la morte degli unici amici che avevo fin da quando ero adolescente, che sono gli angeli in terra che hanno evitato quel pensiero maledetto che avevo di togliermi la vita…ma qui mi fermo, perché ognuno di noi non accetta il passato, quindi si blocca, respira, e sa, che se continuasse a pensare a tutto ciò, prima o poi sarebbe lui stesso ad andarsene.
Purtroppo la rabbia generata dalla mia generazione, da chi è passato per la mia anima, e dai quali ho voluto assorbire, pur di evitare di vedervi soffrire ancor di più, mi ha ucciso dentro.
Voi tutti qui, fuori da qui, avete visto Me per quel poco che mi è rimasto da far vedere esteriormente, con un maledetto sorriso che non farò mai mancare a nessuno, gentili o meno che siate con me; quelle poche volte che stavo al centro estivo le animatrici mi dicevano che un mio sorriso giornaliero, era la carica per tutti i ragazzi dello staff, e chi sono io per tenere musi?
Dentro non esisto più, da anni, ma sto cercando di recuperarmi, pezzo per pezzo, forse non mi basterà il resto della vita, ma voglio ritrovarmi anch’io.
Il “numero uno” non esiste, qui dietro al mio essere, c’è solo tanta fragilità, tanta voglia di donare amore, un po’ di spensieratezza, anche se momentanea, di rialzare chi è a terra e spronarlo a rigenerarsi, assieme, mai da soli.
Questa società c’ha fatto sbranare fra di noi, fatto credere che uno potesse essere meglio dell’altro, che potesse avere tutti ai suoi piedi, e noi ci abbiamo creduto, dai più piccoli ai più grandi, passando da un social alla vita reale, visto che ormai non c’è più differenza fra quest’ultime.
Voglio essere sincero con me stesso fino all’ultimo, anche a costo di perdere qualsiasi cosa ma mai la dignità, quindi risponderò a semplici domande che mi son state fatte negli ultimi anni, alle quali non ho mai voluto dare risposta.
Cos’è l’amicizia?
Puro opportunismo.
Cos’è l’amore?
A 16 anni ti avrei risposto, quello che ha verso di me mia madre, piange, urla *silenziosamente* dai dolori, passa settimane a letto, ma rinasce quando mi vede felice, anche se solo per un giorno.
Oggi?
La stessa cosa.
Il significato del termine “amore” mi ha aperto gli occhi mentre pensavo inconsciamente di viverlo, ma andando avanti si inciampa negli errori degli anni passati, e l’amore per giunta non è mai stato amore, è sempre quel qualcosa con una data di scadenza, una parola inventa per stupire un pubblico di creduloni, sii sincero, per quante forme possa avere l’amore, come può essere chiamato tale, se siamo nati con l’odio e il disprezzo reciproco dentro?
E tu come ultima cosa mi hai domandato perché scrivo?
Perché tutto ciò chi mai avrebbe avuto il coraggio di ascoltarlo?
Vi abbraccio con tutte le mie paure, spoglio di tutto ciò che negli anni non ho saputo tenermi stretto, consapevole che domani potrei non esserci più, e sicuro di aver raccontato tutto di me, perché l’oscurità non mi appartiene, e so di essere stato messo al mondo con uno scopo;
come ognuno ha il suo, io ho il mio, quello di far farvi splendere nel vostro piccolo, anche se per poco, assieme a me.
Chiudo mandando un abbraccio forte a mia mamma, il delfino che mi porto sempre in tasca da quando ero piccolo, per ricordarmi che non sono mai solo, anche nei momenti più disperati, mio padre, che nonostante le voragini d’incomprensioni conta su di me, per i vostri sacrifici, mi metto dalla vostra parte e riconosco tanti miei errori ingiustificabili, un abbraccio forte a tutte quelle persone che conosco e ho conosciuto che stanno passando dei brutti momenti, del resto non c’ha mai uniti così tanto il male quanto il bene…e a te che sei arrivato fin qui, l’unica cosa che chiedo sempre a tutti dopo un semplice ma per molti ormai banale: “Come stai”?! Ricordati di farti un sorriso appena puoi.
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre
.Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano .Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io?
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@promettimicherestiqui
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
#filorossodeldestino#filo rosso#frasi#citazioni#nuovo#nuovo blog#blog#blog nuovo#frasi tumblr#frasi belle#amore#frasi vere#frasi amore#frasi sentimenti
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre.
Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano.
Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io.
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.
Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
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“Ma tu cancelli le persone dalla tua vita così, senza dare una spiegazione?”
Si.
La risposta è un semplicissimo e freddissimo “Si”.
Perché se le cancello vuol dire che loro, prima, hanno cancellato me.
Con la cattiveria, con la falsità, con l’ipocrisia, con il falso perbenismo, con le lame conficcate tra le scapole della fiducia.
Perché ho un carattere strano, è vero, ma non riserva sorprese: se amo, lo dimostro, se disprezzo anche.
Può piacere o meno, ma è pulito.
Con me non ci si sporca.
Non tradisco. Non lo so fare, non voglio imparare a farlo.
E non perché sono santa tra i peccatori.
Non tradisco perché mi rispetto: dopo aver tradito qualcuno, che sia un amore o un amico o una semplice conoscenza, smetti di essere un essere umano e il solo pensiero mi fa venire la nausea.
Non perdono chi mi tradisce.
Non lo odio.
Ma lo sposto nell’oblìo della mia vita: non esiste, non fa male, diventa suppellettile inutile destinato alla discarica del passato.
Per e con le persone che amo io combatto, mi arrabbio, cerco confronti, assillo, annullo l’orgoglio, stringo la presa...a volte anche troppo...rispetto, ma non mollo.
Non ho mai imposto la mia presenza, ma ho preteso coerenza da chi voleva condividere il mio viaggio.
Io cancello senza spiegazioni, è vero: lo faccio nella vita quando l’indifferenza lascia spazio al disgusto.
E lo faccio sui social che per me sono solo un mezzo e non l’essenziale.
La critica se è costruttiva diventa acqua tra le dune arse della superficialità.
La critica diventa fumo tra le parole vuote di chi non guarda mai in faccia nessuno, nemmeno se stesso.
Ho imparato che il tempo è più caro dei diamanti, ed anche il silenzio ha un potere che prima non conoscevo: mi concedo il lusso di viverli, non di buttarli via con chi attribuisce un prezzo a tutto, ma non da valore a niente.
Sono considerazioni di un giorno di pioggia, quando tutto sembra surreale e ti accorgi di essere ormai dipendente solo dall’essenziale...
...come il cuore, come il mare.
Natascja Di Berardino
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Di cose di cui non sentivo la mancanza
Oh, questo è davvero un anno bisestile. Non bastava la morte di papà. Con l'inevitabile coda burocratica. Pure i denti ci si mettono. Stamattina ho perso un pezzo di uno dei denti otturati il mese scorso. Mi dà un po' fastidio, ma non male. Purtroppo non possono farmi nell'immediato. Si va infatti al 20, a meno che qualcuno non disdica il proprio appartamento. Intanto, vedrò di masticare sul lato opposto. Ormai ci sono abituato. Ma questo non significa che mi faccia piacere… Buonanotte a tutti voi.
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Mi sono beccata della fascista solo perché ho detto di essermi aspettata la vittoria di Trump, visto che Biden ha governato coi piedi e la campagna elettorale della Harris era affidata a cose come il supporto di Taylor Swift. E, difetto comune della sinistra, far passare per scemi ignoranti chi non si schiera o appoggia la destra. Ma la gente comune sente più vicino e reale il programma di Trump ed i suoi discorsi, altrimenti non avrebbe stravinto.
Va beh ma lascia perdere chi ti dice sta cazzata.
Qualsiasi persona che ha dei contatti negli Stati Uniti o che non è totalmente scollegata dalla realtà sapeva già da mesi che avrebbe vinto Trump.
Gli statunitensi vogliono il carrello della spesa pieno prima dei diritti sociali.
I Democratici sono da anni lontani dal core americano che è fatto di contadini del Midwest che non vengono attratti da campagne elettorali non basate su pragmatismo.
Stessa cosa per la "sinistra" italiana, che è da anni lontanissima dai lavoratori, arroccata nei loro salotti, fanno discorsi paraculo e nascondono sotto il tappeto le prioritarie disastrose politiche lavorative di questo paese.
Per citare Un giornalista sul pezzo: "Quelli che lorsignori chiamano i populisti sono semplicemente popolari. Può piacere o no ma è così, bisogna prenderne atto e domandarsi perché prima di tifare bisognerebbe cercare di capire.
Sono vent'anni che le elite e i loro esperti insegnano alla gente come "votare bene", regolarmente la gente "vota male", allora cominciano prima a insultarla perché non ha "votato bene" dando loro dei: "fascisti/populisti/giustizialisti" ecc.
Ora io dico: Dopo vent'anni che non ne azzecchi mai una, ma fattela una domanda!
È il popolo che non capisce te o sei tu che non capisci il popolo?
E non sarà che il popolo ce l'ha proprio con te?
Fattela una domanda.
Perché se ti fai un selfie e viene una foto di merda, allora cambi l'inquadratura e sempre foto di merda, cambi la luce e foto di merda, cambi il cellulare e foto di merda, vai da un fotografo professionista e foto di merda, ti fai la fototessera per scegliere quella che è venuta meglio e sono venute tutte di merda.
Alla fine ti rassegni, se ti viene sempre una foto di merda è perché hai una faccia di merda.
E quindi quando lo sai o ti fai un tuffo nella piscina di Lourdes o vai dal chirurgo plastico.
Ma non dai la colpa allo smartphone o alla telecamera."
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"Te l' ho mai detto che hai una bocca bella quanto la mia?" chiedo in un messaggio al mio adorato Padrone dopo aver ricevuto i suoi baci volanti e aver iniziato a pulsare pensando proprio a quella bocca
"Grazie, ma punto molto sulla lingua" mi risponde con quel suo modo di fare che mi fa letteralmente impazzire...e bagnare: sento infatti la mia fica colare e non vedo l'ora di potermi mettere comoda per dare una bella ravanatina.
"Punto" scrive e io penso già a quando tra pochi giorni la punta del suo cazzo sarà nella mia bocca per poi entrarci fino ai coglioni. Inizio a provocarlo ricordandogli quanto sia accogliente perché stasera ho una voglia pazzesca di esplodere... Se fossimo insieme lo farei sulla sua faccia mentre la sua lingua gioca con il mio clitoride. Manca poco al nostro prossimo incontro, al nostro duro incontro perché, per quanto possa essere dolce, quando siamo insieme viene fuori la sua parte più veemente e io di lui non cambierei una virgola: baci, coccole, abbracci, segni e tanto, tantissimo cazzo.
Bocca vs bocca, repetita iuvant: ci penso a dispetto di tutto il resto, dovrei alzarmi per preparare la cena ma non esiste cibo che possa saziarmi in questo momento. Decido di mettermi comoda sul divano e di godermi un buon antipasto con lui pensando alle nostre bocche avide. Punterò a bocca aperta al suo cazzo quando saremo insieme: non servirà molto tempo per farlo diventare meravigliosamente duro e per godermelo in culo fino all' esplosione... Perché si sa, il mio adorato Porco ha ragione quando mi ricorda che alla femmina del padulo piace prenderla nel culo. Ecco, ci penso e mi dico che se continuo a scoparmi la fica con una zucchina presa al volo in frigo non impiegherò molto a raggiungere l'orgasmo...Ma voglio aspettare, fradicia, qualche ora: sarà lui a portarmi al piacere quando tornerà in chat col suo "Eccomi" e con i suoi ordini. Gli appartengo, fiera e Troia, la sua Troia.
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Ma quanto mi manca avere attenzioni speciali da parte di qualcuno che mi piace tanto. Mi manca vivere emozioni intense, sentimenti.
Vorrei tanto conoscere qualcuno ma la mia vita sociale non è il massimo. Non è facile neanche farmi piacere facilmente qualcuno quindi per me è davvero faticoso trovare chi mi faccia impazzire (in senso buono ovviamente ahah)!
Spero presto di poter abbracciare un nuovo tempo più bello del precedente, che possa spazzare via tutto il dolore del passato. Insomma voglio tornare a essere felice!
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Ho un sacco di filato vario e non so cosa farci..
Vorrei provare a fare un cappello a lui ma ho paura che non gli piaccia. E poi come dovrei darglielo? Appena incontrati o prima di salutarci?
A parte che prima dovrei confermare l'uscita..
Ma poi magari pensa che ci sto provando..
Beh, tecnicamente ci sto provando con lui.. circa..
E se poi non gli piace il colore? E se lo butta sul fondo dell'armadio e non lo guarda più? E se lo usa per uscire con un'altra?
Potrei anche passare sopra l'idea di saperlo sul fondo dell'armadio a prendere polvere eh, ma il profumo di un'altra su una mia creazione anche no.
Dovrei incartarlo? Metterlo in un sacchetto? Lanciarglielo in faccia e scappare via?
Ma poi magari neanche ci troviamo bene di persona, e se succedesse poi io che ci faccio con sto cappello?
Mica posso dire "vabbè è stato un piacere, a mai più ma prendi, ti ho fatto un cappello così tieni al caldo quella faccetta da cazzo".
Appunto mentale: niente insulti.
E neanche complimenti, che tanto ti escono sotto forma di insulti.
Anche se un po' la faccetta da cazzo ce l'ha veramente eh..
Vabbè ci penso ancora un po' dai.. tanto neanche mi verrà bene.
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Sto imparando a non reagire
a tutto ciò che mi dà fastidio.
Sto imparando che non ho bisogno
di ferire chi mi fa del male.
A volte il massimo segno di maturità,
è allontanarsi da tutto ciò che provoca
disagio e turba la pace interiore.
Sto imparando che l’energia
che spendo per reagire a tutte le cose
su cui mi ostino, mi esaurisce
e mi impedisce di concentrare
le energie su cose utili per me.
Sto imparando che non posso
piacere a tutti, e va bene così.
Sto imparando che non reagire
non significa acconsentire,
ma evitare discussioni inutili.
Sto imparando ad apprendere
le lezioni della vita,
apprendendo da chi è diverso
da me.
Sto scegliendo di provare ad essere
migliore.
Sto scegliendo la mia tranquillità,
perché è quello di cui ho davvero
bisogno.
Non voglio più drammi.
Non ho bisogno di nessuno che mi
faccia sentire come se non fossi
abbastanza.
Sto imparando a scegliere di non volere litigi e discussioni.
Vado oltre, non ci sono.
Sto imparando che,
di tanto in tanto,
non dire nulla, dice tutto.
Sto imparando che rispondere
a provocazioni, mi fa male e dà potere
a un’altra persona sulle mie emozioni.
Non posso controllare ciò che dicono
gli altri, ma posso decidere come
reagire, come gestire e scegliere
se hanno o meno importanza
per me.
Sto imparando che la maggior parte
delle volte queste situazioni
non dicono nulla su di me,
ma molto sull’altro.
Sto imparando semplicemente
ad amarmi, e non a distruggermi.
A volte è meglio lasciar perdere,
lasciare andare le persone,
se questi rapporti non hanno
la forza di esistere da soli
senza troppe spiegazioni.
Sto imparando che la vita diventa
più semplice quando non mi
concentro su ciò che sta
accadendo intorno a me...
ma piuttosto su me stessa.
Lavorare su di me e per la mia pace
interiore, mi fa capire che non reagire
ad ogni piccola cosa che mi dà fastidio,
è il primo passo per vivere
una vita sana e più felice.
Debora Doca
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conte di montecristo produzione da soldoni comunque, sam claflin bravissimo nel suo personaggio, è riuscito a rendere un mattone noiosissimo di libro qualcosa di visivamente interessante. la serie fará molto successo quando andrá in onda secondo me
nicolas bravo nel suo ruolo (non centrale ma comunque presente) inglese quasi perfetto e ottima presenza scenica. per me lui è e rimane simone balestra quindi vederlo in queste vesti totalmente diverse fa molto strano ma mi fa piacere che un talento italiano venga considerato per queste produzioni estere spero ne faccia altre
lino guanciale bono come il pane sempre anche con gli improbabili vestiti da brigante che ha dovuto indossare, anche il suo inglese ottimo
#io rimasta sconvolta da sam claflin gia in peaky blinders era mostruoso e quello non si batte#ma molto bravo anche in questa parte#poi un bonazzo pauroso e lo sapevamo tutti#anche dal vivo e anche ora che e' invecchiato
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Piacere, sembro bergamasca e ho la faccia da stronza.
Torno dal lavoro stasera, parcheggio e un vicino della scala successiva alla mia è fuori con il cane. Mi dice una cosa della macchina e poi mi chiede del mio lavoro. Si ricordava che facevo la geometra, ma gli spiego che lavoravo in un altro tipo di ufficio fino a quattro anni fa, ma adesso sono in ospedale (l'ultima volta che avevamo parlato facevo ancora l'impiegata).
Mi racconta del suo lavoro, facciamo due battute e poi mi dice: ma tu sei di qui? Proprio di qui qui, non di un paese qua intorno? Gli spiego che sono di qui qui, mia mamma abitava in centro e mio papà è sardo ma sa il nostro dialetto meglio di me, e io sono nata e sempre stata qui. Capisco cosa vuole dirmi e lo anticipo: perché pensavi fossi bergamasca o bresciana o cremasca, vero? E lui: sì, bergamasca.
Lo so, non ho l'accento di qui, per fortuna, spesso mi hanno detto che sembro bergamasca e questo mi piace perché amo Bergamo e i bergamaschi, per me è un complimento.
Parliamo ancora un minuto, mi chiede una cosa di mio figlio e poi mi dice: posso dirti un'altra cosa? A parlarti sei diversa da come sembri. E io lo anticipo ancora: perché ho la faccia da stronza? E lui: sì, sembri più cupa, mentre a parlarti sei diversa, sei simpatica, attiva.
E so anche questo, perché me lo hanno già detto. Inizialmente sembro seria, un po' antipatica, ma se parli con me ti accorgi che sono diversa. Gli rispondo che io mi faccio i fatti miei, buongiorno, buonasera, non so neanche tutti i cognomi di chi abita nel mio palazzo. Ma se mi chiedi una cosa, parlo e rido volentieri. Tanti anni fa mi dava un po' fastidio quando mi dicevano che ho la faccia da antipatica, adesso no, meglio, perché credo molto che per sapere chi è una persona devi andare oltre il primo impatto e se mi dicono così è perché non si sono soffermati al fuori.
Comunque sono entrata a casa ridendo e mi sono presentata a mio marito: piacere, bergamasca con la faccia da stronza (e orgogliosa di sembrare entrambi).
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Quindi ricapitolando davide mi ha consigliato una trilogia di libri che esiste in una versione volume unico mattone edition™️ oppure in versione tre volumi separati ma il secondo libro a detta sua è introvabile. Io preferisco averli separati perché il librone unico mi turba l'anima e riesco in qualche modo a trovare anche il secondo volume but non avevo capito che anche a lui piacerebbe averli così e temo di aver acquistato l'ultima copia disponibile sul sito. Tra l'altro la sua ragazza sta facendo il tirocinio in francia e il titolo del volume è proprio "il cuore di Marsiglia" e ho pensato dai è troppo più bello che ce l'abbia lui rispetto a me quindi l'idea è poi di regalarglielo e di conseguenza mi scoccia rovinare un po' le pagine leggendolo quindi mi toccherà scaricarlo, leggerlo sul pc e poi regalargli il libro dicendo di averlo già letto✨ tutto questo perché c'è la possibilità che facendogli questa sorpresa gli faccia piacere e accetti il regalo, ben sapendo che in realtà la prospettiva più probabile è che mi dica comunque "ma vaaa tienilo tu" o che in qualche modo nel frattempo lo recuperi per conto suo e sia tutto assolutamente vano
Benvenuti nel mio cervello il bagno è in fondo a dx kiss
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6 settembre
Comunque ancora mi stupisco di come io riesca ad essere più considerata dai ragazzi che dalle ragazze.
Stasera avevamo un compleanno e a cena stavo (fortunatamente!) vicina di posto con 3 dei suoi amici, gli unici 3 con cui ho più confidenza e una ragazza, E la quale sì ci vado d'accordo ma spesso sta per le sue o preferisce la compagnia maschile. Quindi mi sono messa a chiacchierare più che altro con loro 3, tra cazzate, gossip e battute, lei se stava lì e difficilmente era coinvolta nella conversazione, ma tanto si vedeva che stava già scazzata di suo molto probabilmente, premetto che spesso e volentieri abbiamo interagito ma da parte sua non ho mai visto tanto interesse nell'approfondire la nostra conoscenza eh, quindi. Poi ci spostiamo nella loro sede e praticamente mi sono trovata a lanciare burrito di gomma e avocadi ad un altro ragazzo (tra l'altro quello che mi diede il tso perché non ho amiche), il quale mi nascose pure la borsa mentre mi ero allontanata e rientrando gli ho tipo detto che me ne ero accorta, insomma ho riso e scherzato con lui.
Ho ritrovato una parte della vecchia me, sono uscita allo scoperto finalmente, ho fatto un po' la cretina come ai vecchi tempi con le mie ex amiche, e la cosa più brutta, sicuramente, è che nessuno lo sa, nessuno sa che non ero così da anni, Riccardo non mi ha detto nulla, non mi ha vista diversa, non ha notato che emanavo luce dalle mie risate e mi dispiace. Mi vede spesso cupa e triste e quando sono allegra pare che non ci faccia caso, perché per lui è una cosa scontata, perché lui non deve mica dirmelo che lo ha notato nonostante sappia che mi faccia piacere sapere che nota certe cose. In effetti ci sono stata molto poco con lui mentre eravamo in compagnia... Io glielo ho anche detto tutto ciò, che mi sono sentita un po' più me stessa stasera ma non mi ha risposto nulla. Mi dispiace tanto per questo.
Mi sono divertita con questo ragazzo, mi son sentita considerata, le altre ragazze hanno fatto gruppetto fra loro, in 3, mentre un'altra dormiva e l'altra appresso a quello che le piace e che non se la fila e io mi son messa a giocare con questo qua e ogni tanto ci si metteva in mezzo un amico di Ric, uno con cui mi ci trovo "bene". Riccardo avrà fatto 2 o 3 lanci poi non mi sono manco accorta cosa stesse facendo.
Dico io, è così difficile avere questo tipo di rapporto con una ragazza? Che poi quelle 3 sono state un po' criticate per il casino che facevano, io invece le capivo (per quanto ormai mi siano andate sui coglioni), io sapevo benissimo come si sentivano e avrei voluto essere criticata anche io per il caos che avrei combinato. Ma mi escludono, loro direbbero che sono io ad escludermi però io stavo lì quando tutte e tre si sono prese a braccetto per andare alla giostra, ero lì quando se ne andavano alla "riunione in bagno", ero lì in tante occasioni. Mi hanno considerata per fare il disegno sul biglietto del festeggiato, almeno quello è stato molto apprezzato, almeno quello...
Io ho ancora questo carattere vivace, allegro, spensierato, fastidioso, caotico, giocherellone, divertente. Però non tutti me lo vogliono tirare fuori e io non sono così sfacciata da metterlo alla mercé di tutti ma solo con chi mi sa ricambiare.
Che poi ok scherzo e mi diverto di più coi ragazzi ma comunque nessuno di loro è mio amico eh.
Boh, come ho già detto, meglio sola al momento, risolvo i miei problemi e torno. Ma un po' di divertimento non guasta ogni tanto...
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