#lontana da te.
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gone-with-the-syn · 8 months ago
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''conosci questa canzone?''
''no, senti questa che bella''
''è stupenda...tu sì bell, scé. T vatt''
Quelle conversazioni che vorresti durassero una vita, eppure qualcosa necessariamente non va mai come vorresti.
Però, segretamente, nel mio cuore ci resti.
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pensieri-di-dea · 2 months ago
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Per quanto possa essere difficile la vita c'è sempre qualcosa che è possibile fare...guardate le stelle invece dei vostri piedi!
Stephen Hawking
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Bonne nuit 💢
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worldofdarkmoods · 6 months ago
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Le persone non si accorgono che ti perdono. Non si accorgono del fatto che avevi bisogno di una parola che non è stata detta, di un'attenzione che non ti è stata rivolta, di un gesto che, in un certo momento, sentivi indispensabile ma non è stato fatto.
Le persone non si accorgono che ti perdono quando ti rimandano ad un altro momento, a quando avranno più tempo o cose meno importanti da fare, quando non ascoltano il tuo silenzio, quando non comprendono che avresti bisogno di presenza, di conforto, do distrazione, di calore anche se non chiedi mai e loro non fanno domande.
Le persone non si accorgono che ti perdono quando, anche per piccole cose, tradiscono la tua fiducia, ti lasciano ad aspettare, ti mettono davanti altre cose, altre persone, non danno importanza a ciò che dici o a ciò a cui tieni, non ti chiedono mai come stai e non si preoccupano per te, dando per scontato che tanto tu ce la farai, qualunque cosa accada.
Le persone non si accorgono che ti perdono quando non dimostrano ciò che provano, non manifestano di tenerci a te, non ti dicono mai che ti vogliono bene e che sei davvero importante, quando ti fanno sentire una qualunque nelle loro vite, una che potrebbe anche non esserci.
Le persone non si accorgono che ti perdono, che per tante piccole mancanze, per tanti piccoli vuoti, per tante piccole disattenzioni, per tante piccole dimenticanze, ogni giorno sei sempre più lontana e non riesci nemmeno a spiegare perché, non è mai il singolo episodio, è come ti senti diversa ogni volta, è come ti senti più sola.
"Le persone si accorgono di averti persa solo quando già è successo."
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angelap3 · 3 months ago
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"Sarò comunque una vecchia dignitosa e radiosa (come mi dice un caro amico).
Saper invecchiare ci porta inevitabilmente a nutrire le cose giuste del nostro sentiero.
io amo i miei capelli che imbiancano, accetto con sana ironia gli inevitabili cambiamenti del corpo e ci rido sù, ogni volta di più. E poi è inebriante sapere che stai
facendo la cosa giusta, per te e per chi ti vive. Fatevi un regalo davvero importante.
Regalatevi una vecchiaia serena, lontana da unghie finte (volgari!), da estention (ridicole), da labbra a canotto e così via…"
Rosita Celentano
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smokingago · 1 year ago
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È come una mancanza di respiro
e un senso di morire
quando mi stringe improvviso
il desiderio di te tanto lontana
e nulla può calmarlo, altro pensiero
non può occuparmi, tranne il Paradiso
che sarebbe per me lo starti accanto.
Ma poiché ciò m’è negato, più cara,
molto più cara d’una fredda pace
mi è la stretta indicibile −
quasi marchio di fuoco che proclami
ancora e sempre quanto sono tuo.
A nessun costo vorrei separarmi
da questo mio dolore.
Margherita Guidacci
da “Anelli del tempo”
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scritti-di-aliantis · 9 days ago
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(Foto: seduction-fatale78)
Sei oscena. Sei sconveniente. Sei immorale. Sei bugiarda. Non potrei desiderare di meglio, per complicarmi l'esistenza. In amore non fai mai quello che è giusto, accettabile, conveniente. In amore prendi quella più strana e lontana possibile da te. Ti piacerà solo quella. Fidati! E non te ne pentirai comunque mai.
Aliantis
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sottileincanto · 7 months ago
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Il 18 aprile 1480, secondo le fonti, nasceva a Subiaco, nel Lazio, Lucrezia Borgia, celeberrima nobile rinascimentale alla cui figura sono legate infinite storie e misteri.
E non poteva mancare - e no che non poteva - l’Abruzzo.
Da secoli una leggenda aleggia sui territori della Valle Siciliana, sotto al Gran Sasso.
Lucrezia Borgia e Alfonso d’Aragona, in fuga dal Duca Valentino (al secolo Cesare Borgia, fratello di Lucrezia), intorno al 1499 trovarono rifugio a Castiglione della Valle, antichissimo paese oggi disabitato (ma ancora visitabile, fa parte del comune di Colledara, TE).
Gli abruzzesi della vallata aiutarono Lucrezia a salvarsi, scacciando inoltre le truppe del Duca in una battaglia campale.
Per molti anni a Castiglione si è svolta una festa mascherata in “ricordo” di questi eventi.
Non lontano da Castiglione della Valle, oggi esiste un paese, con tanto di cartello.
Castelmaidetto, uno dei nomi più straordinari della toponomastica abruzzese.
Gli abitanti della zona chiamano questo paese “Chiarino” (dal nome di un fiume che passa lì accanto), anche perché un castello non ci sta… ma forse ci stava.
E che si dice in giro? Perché questa attuale frazione di Tossicia, non lontana da Castiglione della Valle, si chiama ufficialmente Castelmaidetto?
Perché una volta lì c’era un castello e Lucrezia, nei mesi della presunta battaglia abruzzese, mentre il duca la cercava arrajato, soleva appartarvisi per celebrare la lussuria e la libertà.
Nessun abitante del luogo osava fare la spia su ciò che accadeva nell’antico castello sulla piana del Fiume Chiarino.
E allora, quel castello che non fu mai detto, quel castello in cui accadevano cose da non dire, divenne “Castelmaidetto”.
Ed io penso che questa sia la leggenda più bella di sempre dietro al nome di un paese.
Da "L' abruzzese fuori sede"
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yomersapiens · 11 months ago
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Ratti auguri di buon Rattale!
A Vienna si calcola esistano una cosa come tre milioni di ratti che vivono nel sottosuolo della città. C'è un tour che ti fa esplorare le complesse linee fognarie dove ti raccontano di tutti questi ratti che girano. Tre milioni di ratti sono quasi due ratti a testa per ogni abitante della città. Quindi, in un mondo perfetto, questo Natale in casa saremmo in quattro: io, Ernesto e due ratti. I due ratti durerebbero poco. Uno Ernesto se lo mangerebbe in un secondo. L'altro lo difenderei a spada tratta e diventerebbe il mio alleato eterno e lo chiamerei Ratteo, così, per avere un essere vivente a cui tramandare quello che ho imparato durante la mia esistenza.
Ho deciso di passare il Natale lontano dall'Italia perché negli ultimi mesi sono stato troppo in giro e mi stavo dimenticando di uno dei valori principali su cui è fondata la mia stabilità: la solitudine. Ho fatto in modo di andare a cena da mio fratello molto molto presto, per essere in grado di finire prestissimo e tornare a casa quando il resto delle famiglie si stanno sedendo a tavola. È stupenda Vienna quando in giro non c'è anima viva. O per meglio dire, quando in giro ci siamo solo noi immigrati, senza famiglia, senza nessuno. No ok io ho un gatto e un ratto a cui sto insegnando tutto di me e che spero un giorno prenda il mio posto nella società. Lo vestirei con i miei stessi abiti. Forse gli farei pure gli stessi tatuaggi.
Vienna di per sé non è mai troppo affollata, c'è da dire. Ma vederla ancora più deserta del solito è rinvigorente. La solitudine che tanto mi manca è ovunque. Il bus si muoveva sinuoso tra le strade senza l'ombra di una macchina in movimento. I semafori lampeggiavano sincronizzati con le luci degli alberi negli appartamenti di chi non vedeva l'ora di festeggiare. Tante lingue diverse. Del tedesco neanche una lontana eco. Prima di rientrare sono passato dal supermercato turco, loro sono sempre aperti. Ecco un altro pilastro della mia stabilità. Due ragazzini prima di me stavano comprando quella che penso fosse la loro cena natalizia. Una confezione di pane da toast, del formaggio già tagliato a fette, del prosciutto, qualche sacco di patatine e una marea di coca zero. Quanto li ho invidiati. Non dovevano essere di qua, intendo abitanti della zona. Avevano l'aspetto dei turisti. Erano giovani, vestiti male, capelli orrendi, con pochissimi soldi ma stavano avendo la serata che vorrei tanto aver avuto io con te. In una città di cui non sappiamo niente, in un momento in cui tutti si ricongiungono con i familiari, noi, andare via da tutto e avere tutto quello che ci serve tra i filamenti del formaggio sciolto del toast. Unica differenza, lo si farebbe senza prosciutto, che lo diamo a Ernesto e Ratteo.
Quando ottieni quello che hai sempre voluto è il momento in cui ti rendi conto di quanto era bello semplicemente desiderare, senza le responsabilità che derivano dall'ottenere. La felicità è un atto di responsabilità e va difesa. Devi lavorare ancora più di prima per mantenerla. Consuma un sacco. Ha sempre fame. Ci mette un attimo ad ammalarsi e deperire e mutare e non appena diventa anche solo di un gradiente meno luminosa ecco che pensi di averla persa. Sono successe tante cose in questo anno terribile che mi hanno reso felice e solo dire la parola "felice" mi fa sentire sporco perché quella voce che costantemente urla in testa "tu non meriti di essere felice!!!" non è che ha smesso di urlare eh, continua a farlo, ma vedendo che un pochino io sono sereno ha fatto il broncio, incrociato le braccia, sbattuto forte i piedi per terra e si è andata a mettere in un angolo del cranio a escogitare un piano per farmela pagare.
Ho lavorato tanto in questi anni e neanche me ne sono reso conto. Tutte le volte che venivo qua a scrivere mi stavo preparando per fare qualcosa che non avrei mai pensato potesse accadere. Non ho la forza ahimè, per raccontare la mia storia a tutti, ancora, cosa che dovrei fare dato che devo andare in giro e promuovere la mia carriera di autore e spiegare pure tutte le altre attività che svolgo e cercare di sembrare interessante e intelligente e sagace e invece sono solo a pezzi e la socialità mi esaurisce.
Questo Natale lo sto passando come John McClane. Decisamente lurido e unto, senza scarpe, con un gran mal di testa, chiuso nel condotto di areazione mentre scappo da tutti. Mi farei portare di tanto in tanto qualche biscottino da Ratteo ma poi come cacchio riesco a strisciare fuori da qua dentro. La mia pancia ha raggiunto livelli che mai avrei pensato potesse raggiungere e il bello è che non mi interessa minimamente. Solo quando mi allaccio le scarpe dai, lì un po' intralcia. Non mi interessa perché sono entrato nei quaranta e finalmente "ho dato". Posso dirlo con fierezza. Ho dato. Ora tocca a qualcun altro darsi da fare ed essere bello e atletico e magro e muscoloso e pieno di talento io, ho dato. C'ho provato. Ha funzionato per un frangente e poi ha smesso e ho passato anni a cercare di rimanere come nei miei ricordi finché non mi sono reso conto che ero rimasto fermo. Bloccato. E non nel sistema di areazione come questa notte.
Ernesto non è più abituato a guardarmi scrivere, in effetti sono passati parecchi mesi. Non riuscivo più ad avvicinarmi a una tastiera se non per piccoli frangenti di tempo. Per rispondere a delle mail o per digitare nel motore di ricerca la categoria con la quale mi piacerebbe masturbarmi. Ernesto mi ha attaccato un piede, segnale che non accetta io sia distratto e che non lo stia degnando delle attenzioni che ritiene di meritare e meno male che non mi stavo adoperando per masturbarmi altrimenti sai che dolore se mi avesse addentato altro. Tipo il piccolo Ratteo che ho tra le gambe e che, nonostante la pancia sia cresciuta, resta sempre delle stesse dimensioni contenute.
Lo psicologo l'altro giorno mi ha chiesto cosa vorrei fare se scoprissi che in sei mesi tutto sarebbe finito. Gli ho chiesto cosa intendesse con tutto. Ha risposto tutto. Tu, il mondo. L'umanità: tutto. Anche la mia famiglia? Sì, anche la tua famiglia. No aspetta ma quindi anche mio nipote? Sì, anche tuo nipote. Cercherei di salvare la mia famiglia. Ha detto che non potrei farci nulla. Allora ho detto che andrei per strada e urlerei a tutti che il mondo sta per finire e che mancano solamente sei mesi anche se poi sembrerei uno di quei pazzi che urlano che siamo fottuti con un cartello scritto male e un cappello di stagnola e che quando li becchi mica gli dai retta, pensi che siano pazzi e torni a casa e te ne dimentichi mentre cerchi qualcosa di nuovo con qui masturbarti. Mi ha detto che non posso dirlo a nessuno, che sono l'unico ad essere informato e devo tenermelo per me. Allora ho pensato davvero a cosa avrei voluto fare, ma c'era un'altra domanda da porgli. Dovrei continuare a prendere farmaci oppure sarei senza la mia malattia? Ci ha riflettuto un attimo e poi mi ha fatto un grande dono. Saresti senza. Allora ho elencato tutti i posti che vorrei vedere e le cose che vorrei fare e il Giappone e nuotare con le balene e i cibi che vorrei mangiare e le droghe che vorrei provare per poi finire dicendo che un mese lo vorrei passare abbracciato a mio nipote, che non capirebbe e anzi, probabilmente mi caccerebbe via dicendo "zio Pattejo coza fuoiii" però a me andrebbe bene lo stesso. Voi cosa fareste, se rimanessero solo sei mesi?
Mi mancava la solitudine e sentirmi solo e parlare da solo e scrivere in questa condizione di silenzio totale. Nel palazzo di fronte non c'è nessuna luce accesa. Forse sono tutti usciti per cena o forse sono tutti rientrati nei loro paesi di appartenenza. Se ancora sono a Vienna è per questo motivo, da nessuna altra parte del pianeta riesci a sentirti così solo come qua. Per questo poi ti affidano due ratti.
Ernesto si è appallottolato sul divano. Ratteo si è addormentato sulla mia spalla. Spengo le luci, apro i regali che mi sono fatto e aspetto sia domani. È un Natale bellissimo ma sarà ancora più bello quando potremo farci dei toast insieme e raccontarci cosa ci ha insegnato il silenzio.
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pensieri-di-dea · 1 month ago
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Il mio problema è la sincerità. Io non sono capace di fingere, se non ti sopporto te lo dico, e non mi rispetti non ti rispetto, se non ti voglio vicino, ti allontano.
Non fingo un'amicizia che non esiste, non sorrido per circostanza e se non ho stima di una persona, la tengo ben lontana da me. Io mi comporto come voglio comportarmi, come sento di dovermi comportare e non come le "regole" impongono. Non importa se la gente non sopporta la mia sincerità, se essere troppo vera spaventa, non importa se quello che sono mi metterà sempre nei casini. Preferisco cent'anni di solitudine che un solo giorno in compagnia della falsità.
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Buondì ☕
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clo-rofilla · 6 months ago
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Le nostre valigie che si salutano; la mia resta qui a Parigi ancora un attimo, la tua si allontana oltre i tornelli della metro di République e ti segue a Charles De Gaulle, direzione: Boston. Mi dici: gli aerei insieme sono sempre più belli di quelli da soli. Mi dici: mi manchi già.
Girare per Parigi mano nella mano con te, è da quando ti conosco la cosa più bella e più preziosa che ho. La mia mano nella tua, da quando abbiamo incrociato i nostri destini e li abbiamo fatti collidere in una scommessa folle, che siamo ancora qui ad onorare.
La mia vita lontana e incasinata, la tua vita lontana e incasinata. Prenderle e farne una vita pazza e ancora più incasinata, ma vicina, vicinissima, insieme.
Ti amo come non ho mai amato ed è ancora forte, inspiegabile, totalizzante e bellissimo come il primo giorno che a occhi chiusi ho deciso di fidarmi di te e di questo amore, e di saltare nel vuoto.
La tua presenza nel mondo è la mia bussola interiore, la certezza che mi tiene saldamente ancorata insieme alla mia valigia, dovunque tu sia, dovunque io vada.
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be-appy-71 · 6 months ago
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Ho voglia di far l'amore con te, ma non fraintendermi. Non parlo di carezze o di lingue che giocano, di tutta quella forza che troviamo dentro all'improvviso mentre ci muoviamo come se non facessimo altro da una vita intera. Non parlo di piacere assoluto, di qualcosa di proibito, delle mie gambe intorno al tuo bacino, dei miei piedi che si posano piano sulla tua schiena. Non parlo di quando proprio non dovresti, eppure mi tocchi e te ne freghi, né di quando diventiamo un po' troppo erotici per il mondo e ci tocca nasconderci in camera. Non parlo di quando mi sfiori il collo, mi chiedi di avvicinarmi e mi sussurri che forse è ora di andare a fare l'amore, ché tu non ce la fai più. Parlo solo di un bacio, di quel bacio che viene dopo qualche bacio, ogni volta che ci vediamo. Il primo è sempre un po' così, imbarazzato. Poi ci ritroviamo più vicini e ci baciamo di più, e mi sembra che tu entri dentro di me, tanto che forse inizio a fare qualcosa che potrà sembrare strano, e di certo quasi impercettibile: ti accolgo. Ogni volta in cui ti vedo, dopo tutti i giorni passati lontana da te, mi apro e ti accolgo. E non sono nuda, e non arrossisco. Ho voglia di far l'amore con te con un bacio, e lo so che hai capito cosa intendo, lo so.♠️🔥
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Susanna Casciani
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me-soltanto-me · 29 days ago
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Vorrei, si vorrei non Aver Bisogno di te, dei tuoi occhi delle tue mani, della tua bocca. Sì da non dover morire ogni volta che sei lontana da me. Ma siano benedetti quegli occhi e mani e bocca, delle quali ho invece estremo bisogno.
Perché senza di te non sarei quel che sono.
E. D’Agata
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canesenzafissadimora · 4 months ago
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[ E così sprechi la vita.]
In qualche lontana città che non conosci e dove forse non ti accadrà di andare mai, c’è uno che ti aspetta… là dove si nascondono gli ultimi segreti della vita, giorno e notte resta aperta per te la porta del suo palazzo favoloso… Tu stenti qui la vita, vai vestito di grigio, perdi già i capelli, i conti alla metà del mese sono penosi. Sei uno dei tanti. Di anno in anno ambizioni e speranze si rattrappiscono. Quando incontri le belle donne, non hai più neanche il coraggio di fissarle. Ma laggiù, nella città di cui ignori il nome, un potente signore ti aspetta per toglierti ogni pena: per liberarti dalla fatica, dall’odio, dagli spaventi della notte… In qualche lontana terra, ma potrebbe darsi invece che sia molto più vicino. Forse il signore potente ti aspetta in una delle nostre città che tu conosci. Ma forse potrebbe essere più vicino ancora, a non più di cento chilometri, in una cittadina di provincia. Ci sono qui delle piazzette fuori mano dove i camion non passano: e ai lati sorgono certe anziane case piene di dignità con festoni di rampicanti…Ma può essere anche molto più vicino, veramente a due passi, tra le mura della tua stessa casa. Sulla scala, al terzo piano, hai mai notato, a destra del pianerottolo, quella porta senza campanello né etichetta? Qui forse, per agevolarti al massimo, ti attende colui che vorrebbe renderti felice: ma non ti può avvertire. Perciò prova, la prossima volta che ci passi davanti, prova a spingere l’uscio senza nome. Vedrai come cede. Dolcemente ruoterà sui cardini, un impulso irragionevole ti indurrà ad entrare, resterai sbalordito… Ma tu non provi ad aprire, indifferente ci passi davanti, su e giù per le scale mattina e sera, estate ed inverno, quest’anno e l’anno prossimo, trascurando l’occasione… Tra le mura della tua stessa casa. Ma come escludere che sia ancora più vicino colui che ti vuole bene? Mentre tu leggi queste righe egli forse è di là dalla porta, bada, nella stanza accanto; se ne sta quieto ad aspettarti, non parla, non tossisce, non si muove, non fa nulla per richiamare l’attenzione. A te scoprirlo. Ma tu, uomo, non ti alzi nemmeno, non apri la porta, non accendi la luce, non guardi. Oppure, se vai, non lo vedi. Egli siede in un angolo, tenendo nella destra un piccolo scettro di cristallo, e ti sorride. Però tu non lo vedi. Deluso, spegni, sbatti la porta, torni di là, scuoti il capo infastidito da queste nostre assurde insinuazioni: fra poco avrai dimenticato tutto. E così sprechi la vita.
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Dino Buzzati - "boutique del mistero"
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ituoigraffisullamiapelle · 19 days ago
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Forse non sei la persona che tutti saprebbero gestire.
Sei sospettosa, gelosa, possessiva e tanto lunatica.
Sei irascibile, diventi per niente scontrosa.
Ti ritrovo a versare lacrime quando vieni delusa e ti nascondi da tutti chiudendoti in te stessa così facendo rendi impossibile agli altri di restarti accanto.
Sei lontana dall'apparire vorresti essere solo te stessa, ma non sempre puoi... sei testarda, talmente che non senti ragione. Possiedi moltissimi pregi che non tutti hanno la fortuna di sapere, non ti lasci avvicinare da tutti perché hai sofferto tanto e non ti fidi più di nessuno.
Sei in grado di regalare la tua anima a chi è in grado di accettarti, scoprirti, ma per farlo deve andare ben oltre ciò che lasci intravedere, si, perché tu porti una maschera, un velo, che usi per difenderti, dove celi le tue fragilità.
Sei per pochi, per chi ha il coraggio di guardare oltre.
Chi riuscirà ad arrivare dove sei conoscerà l'amore sublime, quello vero❤️
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yomersapiens · 2 months ago
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Ciao Yomo, come stai? é cambiato qualcosa di significativo dopo la pubblicazione del tuo romanzo? sei ricco? fai più sesso? te lo auguro :')
Mi chiami Yomo quindi mi segui dall'alba dei tempi di questo social, bene, ti rispondo con la risposta classica che sto dando in questo periodo: sono stato peggio. Non vuol dire nulla ma non è il classico dai tutto bene che è gravido di falsità. Gli occhi stanno messi male, non migliorano, vedo sempre più bianco. Per quanto riguarda il post pubblicazione del libro, ecco è cambiata una cosa. La voglia di fare qualcosa di sempre più grande. Ho come la sensazione di non essere più in grado di stare fermo. Di dover sempre scrivere e creare e girare e produrre e disegnare. Aver raggiunto una vetta non mi ha calmato, anzi, mi ha dato un assaggio di quello che si prova a raggiungere un obiettivo e ora ho fame, sempre di più. Questo mi rende nervoso, intrattabile, difficile da avere vicino. Mi isolo per cercare di tornare in quella condizione mentale che mi ha dato la possibilità di trovare la forza per portare a termine una missione. I soldi sono la cosa più lontana da me, inseguire i sogni vuol dire stare alle pezze. Sopravvivo con niente e ogni tanto mi compro un pacchetto di carte Pokémon, nuova dipendenza. Che tu dirai, ma come, uno scrittore, un artista, dovrebbe avere una dipendenza ganza tipo che ne so, l'assenzio, l'oppio, la figa, e invece no: la dopamina generata dal trovare una carta rara. Puoi fare due calcoli e comprendere da solo se questo aumenta il sesso. Mi faccio più paranoie, che tu dirai "ma minchia ancora più di prima?" e io risponderò che non hai visto ancora niente baby.
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byronnight2 · 11 months ago
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Il mio 2023 in poche foto...
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Piccoli portafortuna da una terra lontana,musi pelosi, tentativi culinari,i miei amati cappuccini al vetro e due regali assolutamente sorprendenti..che ho accettato con gioia. Uno è un albero di arance. Che vedrà il cielo di un altro continente, grazie a te 🐻!!! L' altro è arrivato da poche ore, tramite il giardino zoologico di Pistoia,mi è stata regalata l' adozione di una tigre! Grazie a te 🌷!!!
Questo anno,per me è stato particolarmente difficile. Vivere e sopravvivere ai ricordi. Tra continui alti e bassi. Ma tutte le persone che hanno interagito con me,mi hanno regalato un po' di serenità. Anche a voi,su Tumblr, grazie di cuore ❤️!
Quello che ho imparato? È semplice..
Qualunque sia la mia vita, scelgo di essere una luce! Sempre. 🖤🦋
#2023
#byronnightisback
#SiiUnaLuce
#grazie❤️
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