#livido
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altri-menti · 1 year ago
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per ogni "non fa niente"
c'è un livido in più
✿︎ ࿐
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emilioalessioloiacono · 6 months ago
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micro961 · 1 year ago
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Livido - Il singolo “Giungla”
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Il singolo dell’artista estratto dall’EP “Lividi e Ferite” sugli stores digitali e nelle radio
“Giungla”, singolo dell’eclettico artista Livido estratto dall’EP “Lividi e ferite”, è sui principali stores digitali e dal 15 settembre nelle radio in promozione nazionale. "Giungla" è un brano che richiama lo spirito combattivo, che cerca di rimettere ordine alle idee e di avere il controllo anche in un momento caotico e in un ambiente ostile come può essere quello di una giungla, corrispondente sia al confusionario stato emotivo dell'essere umano, sia all'ambiente che lo circonda e che quindi lo può mettere in difficoltà. Nel brano si passa dal sentirsi un essere indifeso e confuso alla figura di un cacciatore, che imbraccia il suo "fucile”, una chiara analogia delle sue capacità e del suo coraggio nel superare gli ostacoli. Il senso del tempo nella giungla, così come quando ci si perde nei propri pensieri, tende a perdere di significato e la testa si ritrova a combattere contro sé stessa per sopravvivere, dal testo infatti: “Tic tac/tempo balla tip tap/Regalo qualche chicca/voce distorta che poi mi clippa/Tic tac/testa balla il tip tap/Ora si è dipinta/La tinta da sola si è respinta”.
A volte tendiamo a voler fare le cose guidati dall'impeto e questo, così come nella giungla, può farci cadere in una trappola, ecco il senso della barra: "Il tempo passa di un tratto per dire di non strafare/eppure sfugge di scatto e come una trappola appare/Ora è un tempo problematico/Non veste un abito/Sembra apatico/come queste gocce quanto spazio no/aspetta un attimo/L’uscita all’albero/dove”.
Dopo un periodo in cui tutto sembra andare male e in cui l'unica risposta sembra l'apatia, risollevarsi e avere la forza di andare avanti significa riuscire a trovare l'unica uscita. In tutto questo chi è rimasto a criticare il tuo comportamento e il tuo modo di essere, si è accorto tardi che in realtà si trattava del percorso giusto e ora che sono loro a sentirsi persi, non sanno come uscirne, perché purtroppo la loro fede ha sempre abbracciato un falso Dio; in particolare si gioca con il fatto che con "vita retta" si intenda una vita giusta e corretta, quando questi invece percorrono una via storta, convinti che sia il sentiero giusto: “Sotto un pensiero colto/animo contorto/Fa vita retta perché il tuo Dio è storto/La gente giudica/Ma quanto giudica/Sei diverso e ti ripudia e poi si illumina/Non capiscono sé stessi perché sono persi/sono persi/sono persi”.
Storia dell’artista Il mio interesse per la musica si è concretizzato effettivamente tra il 2017 e il 2018, nonostante mi sia interfacciato a questo mondo già anni prima, seguendo le lezioni di chitarra classica e successivamente passando ad un approccio che preferiva la chitarra acustica, guidato da un ottimo maestro che mi ha invitato per la prima volta a cantare in pubblico. Tornando al periodo citato inizialmente, ho cominciato a creare i miei primi beats, con una tale passione che non avevo mai provato per nessun’altra cosa e sono stato spinto da questa a visionare centinaia di video formativi, dedicando molto del mio tempo a dare forma alle emozioni e ai sentimenti che provavo, consapevole che quella dedizione era necessaria per comprendere il più possibile il programma con cui avevo a che fare e con il genere musicale a cui mi sentivo di appartenere. Quindi nasco come beatmaker, con l'esigenza mentale e direi addirittura fisica di fare musica, di creare, di dare vita a qualcosa di mio, che fosse condivisibile con gli altri. Con il tempo, seguendo i consigli di tanti artisti, più conosciuti e no, ho cercato di alzare sempre di più l'asticella e ancora continuo a farlo, con lo scopo di conferire ai miei brani maggiore qualità e migliore impatto emotivo. Ad accompagnare la musica poi ci sono state le parole e con esse il vero e proprio concetto di ritmo, di metrica e di flow, un macro-mondo che raccoglie nel tecnicismo una delle più belle espressioni individuali dell'arte musicale, a mio parere. Sono stato rapito dall'insieme di queste due cose, dalla musica e dal testo, due aspetti strettamente legati per il mio modo di vedere il tutto e vicendevolmente influenzabili l'uno dall'altro. Vorrei concludere dicendo che la mia musica rappresenta uno strumento per sopravvivere, per vivere e condividere, nient'altro. Una compagna a cui dedicare anima e corpo, per tutto ciò che mi ha dato e che mi sta dando. L'EP “Lividi e Ferite” è solo il primo passo di una lunga serie.
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my-pleasure17-3 · 2 years ago
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❇︎__ メガネホルダーやブレスレット、ベルトなどPleasureのお客様にはお馴染みになりつつある”livido“がNew YorkのVOGUE JAPANにてインタビューを受けました。livido(@lividony )のプロフィール画面からご覧いただけますので、ぜひご覧ください。また12月28日(水)発売のVOGUE 2023春夏号にも掲載されています。 手作業でコードを巻きつけ形成される作品がどのようにして出来上がるのかなど、興味深い内容となっています。 . . #livido #ファイバーアート #ウェアラブルアート #pleasure_gamagori https://www.instagram.com/p/Cmn4XBIPRsI/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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kittyofsoft-97 · 5 months ago
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Quanto sono carini i lividi post sesso
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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Quanto mi era mancato fare regia RAGA HA DETTO CHE SIAMO STATE BRAVE
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mynameis-gloria · 8 months ago
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Livido da vaschetta di gelato e tulipani meravigliosi ricevuti oggi a lavoro.
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angelap3 · 2 months ago
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Ho un debole per quelle persone
che sanno di essere fortunate
che ne hanno passate
di tutti i colori.
e perciò vivono colorate.
Che non hanno bisogno
di nascondere gli altri
per sentirsi giganti.
Che portano dentro
nascosto da qualche parte
un dolore che non passa mai.
Qualcosa che le ha cambiate per sempre
ma non per questo si sentono più grandi
ma non per questo si sentono migliori.
Ho un debole per quelle persone
che spente le luci, rimangono accese.
Che chiuso un amore, rimangono vive.
Che sciolto il trucco, rimangono vere.
Ho un debole per le persone
attente a toccare.
Che una carezza quando incontra un livido si fa ricordo.
Ho un debole per quelle persone
che hanno lottato
e in silenzio hanno vinto.
Che dal giorno in cui sono uscite
dal loro buio
soffrono di felicità ossessiva compulsiva.
Che non hanno mai rinunciato
alla loro dolcezza.
Che non si sono piegate alla rabbia
quando la rabbia era l’unico modo
per farsi ascoltare.
Ho un debole per quelle persone
che sanno che insistere
significa violentare.
Che rispettano un “no, grazie”
senza aggiungere altro.
Che dev’esserci un motivo
per entrare nella vita di una persona
e quel motivo dev’essere chiaro.
Sempre.
Che essere gentili
non vuol dire essere stupidi.
Che conoscono il peso delle parole
e non te le scagliano contro
per difendersi.
Che rispettano la solitudine.
Perché sanno che una persona
custodisce lì, tutto ciò che non si può raccontare.
Tutto ciò che non vuol essere trovato.
Ho un debole per quelle persone
che quando camminano per strada
e incrociano il tuo sguardo
per un istante sorridono.
Le adoro.
Mi mandano letteralmente
fuori di cuore.
(Andrew Faber - da “Cento secondi in una vita")
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sisyphusheureux · 2 months ago
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Stamattina sono cascata sulla ghiaia uscendo dalla macchina di M. perché sono rimasta impigliata nella sua cintura di sicurezza. Quindi ho camminato tutto il giorno tra i vigneti con un ginocchio insanguinato e i leggins bucati. Ora ho un livido bello blu ed è tutto gonfio, passo e chiudo.
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lady--vixen · 3 months ago
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treni e sale d'aspetto, dove il tempo si ferma e tutto il resto corre via veloce
il non-luogo perfetto per far volare la fantasia e rimettere a posto i ricordi, le sensazioni, qualche livido...
so close and yet so far
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rk-tmblr · 2 months ago
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Suna opened the door and a heavy sigh escaped his lips.
It was raining and the chill of the night carried a light smell of dump leaves and dirt from the plants Suna kept outside, next the doormat of his apartment... it mixed with the unmistakable iron scent.
“What the fuck do you want?” His voice was quiet but sharp, cutting through the silence. It was past midnight. Maybe even later...
The low chuckle that followed was too soft to match the sight in front of him -Osamu, bruised and bloodied, drenched in rain. And Suna hated it, because it made him feel a familiar warmth inside his guts way too easily.
“Just wanted to check on ya, sleep-deprived ass.”
Immediately Suna shut the door. He nearly slammed it on Osamu's fingers, but the hand caught the frame just in time.
“Osamu,” Suna grumbled frustrated as he shoved the door opened. "Osamu,” he called him again, his voice stern.
But the brown haired twin stepped inside the apartment anyway. A hand with bloodied knuckles on the door and the other sliding on Suna's waist.
“Osamu...”
His voice was too weak and the thump of the closing door covered it. Feet shifted until Suna's back was pressed against the wall. Osamu's body caged him, incredibly warm despite the dampness of his clothes.
“I missed ya...” Osamu's lips found the soft skin of his neck, murmuring against him.
Suna's hands gripped Osamu's shoulders tightly, unsure if he wanted to push him away or pull him closer.
“You're drunk... and beaten up.”
The retort fell on deaf ears.
And Suna gasped softly as Osamu's lips started to trail wet kisses down his neck. Suna's body trembled under the slow and deliberate touch.
“Lemme stay tonight.”
Suna shook his head at his pleading.
“No-”
“I'll be gone in the mornin'-”
“Exactly.”
His tone was harsh, made up from self-defence.
But Osamu always knew how to make his knees weak.
“Then I'll make ya breakfast...”
Osamu's hands squeezed gently Suna's waist, bringing their bodies flush together.
“Just lemme-”
“I hate you.”
Suna's words came out in a breathless murmur.
“I love ya too, Rin.”
In the morning, Suna woke up to an empty bed and tangled sheets.
The lingering cologne on the pillow beside him was already fading.
From the kitchen, the smell of breakfast drifted in.
But the apartment remained silent.
Suna could hear only his heartbeat stop for the common disappointment.
It was always the same.
Osamu made him lick his bloody bruises clean...
Just to leave him with only one for himself, right above the pulsing point of his neck.
[PS. This is inspired by the lyrics sentence “Ma te lo dico subito tu non venire qui se poi cerchi solo un brivido, lasci solo un livido” from Rubini.]
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lunamarish · 5 months ago
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La morte di un amore è come la morte d’una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato. Ti sembra d’essere rimasto con un occhio solo, un orecchio solo, un polmone solo, un braccio solo, una gamba sola, il cervello dimezzato, e non fai che invocare la metà perduta di te stesso: colui o colei con cui ti sentivi intero. Nel farlo non ricordi nemmeno le sue colpe, i tormenti che ti inflisse, le sofferenze che ti impose. Il rimpianto ti consegna la memoria d’una persona pregevole anzi straordinaria, d’un tesoro unico al mondo, né serve a nulla dirsi che ciò è un’offesa alla logica, un insulto all’intelligenza, un masochismo. (In amore la logica non serve, l’intelligenza non giova e il masochismo raggiunge vette da psichiatria.) Poi, un po' per volta, ti passa. Magari senza che tu sia consapevole lo strazio si smorza, si dissolve, il vuoto diminuisce e il rifiuto di rassegnarti ad esso scompare. Ti rendi finalmente conto che l’oggetto del tuo amore morto non era né una persona pregevole anzi straordinaria, né un tesoro unico al mondo, lo sostituisci con un’altra metà o supposta metà di te stesso e per un certo periodo recuperi la tua interezza. Però sull’anima rimane uno sfregio che la imbruttisce, un livido nero che la deturpa e ti accorgi di non essere più quello o quella che eri prima del lutto. La tua energia si è infiacchita, la tua curiosità si è affievolita e la tua fiducia nel futuro s’è spenta perché hai scoperto d’aver sprecato un pezzo d’esistenza che nessuno ti rimborserà. Ecco perché, anche se un amore langue senza rimedio, lo curi e ti sforzi di guarirlo. Ecco perchè, anche se in stato di coma boccheggia, cerchi di rinviare l’istante in cui esalerà l’ultimo respiro: lo trattieni e in silenzio lo supplichi di vivere ancora un giorno, un’ora, un minuto. Ecco infine perché, anche quando smette di respirare, esiti a seppellirlo o addirittura tenti di resuscitarlo.
Oriana Fallaci
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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Capito perché dico che sembra un serial killer in quella scena
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🤝🏼
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canyoufeelmyheart-0023 · 1 month ago
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Il livido a forma del suo pollice sul braccio che mi fa ripensare alle peggiori scene immaginabili mentre mi sta sopra 🫠
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al-sapore-di-sigarette · 4 months ago
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"Il dolore è abbastanza vivo da strappare uno spazio alla poesia, dove ogni livido è un verso e le rime sono gemiti che fanno eco luna all'altra."
L'estate che sciolse ogni cosa — Tiffany McDaniel
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vento-del-nord · 3 months ago
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Non guardare
quel livido
né la ferita
sul mio cuore.
Non guardare le rughe che iniziano a scavarsi
attorno ai miei occhi,
né i capelli bianchi
che crescono sulla mia testa.
Soltanto
la mia anima…
la mia anima,
l'erba del marzo nuovo.
maram al- masri
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