#letture interessanti
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Ti piacerebbe se lui ti leggesse il libro ad alta voce mentre glie lo succhi?
Non penso che sarei molto attenta alla lettura ahaha 🙈
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Per me Leopardi non costituisce studio, ma pura evasione. Può sembrare un paradosso, cercare - e trovare - la felicità in un noto pessimista (sebbene ri-valutato) e la serenità in un personaggio complesso, imprendibile, frustrante per chi esiga una totale tomografia fenomenica. Per quanto sia auspicabile che la biografia degli artisti non sia più ingombrante della loro opera, la vita di Leopardi, la sua persona, sono entrate nell'immaginario popolare e in quello di altri artisti, che hanno così creato, dal nucleo originario del dato reale, una costellazione di ampliamenti, interpretazioni, corresponsioni.
L'ombra di Leopardi perdonerà il verosimile, pensa Giampaolo Rugarli, autore del libro Il bruno dei crepuscoli, perché è meglio il verosimile che abbia un'anima, e giunga al pubblico, piuttosto che l'arido vero, illuminato da una cruda luce, che non commuova altrettanto o addirittura per nulla. Perché non rendere la stessa vita di Leopardi una poesia (revisionata, balbettata, enunciata con una voce ch'è quasi un fiato, ma tesa e tenuta insieme da un filo di senso superiore)? Sembra quasi cosa dovuta, piuttosto che intento per il quale ci si debba scusare.
Rugarli in questo intento riesce benissimo; con risultati esteticamente altalenanti, ma compensati dall'altalena di emozioni che riesce a generare nel lettore. Qui e lì, la carenza di materiale biografico certo, si rende evidente, non sufficientemente coperta dall'invenzione letteraria, che pure si mantiene sempre coerente; non tradisce la logica né la psicologia; non rompe l'incanto della sospensione dell'incredulità.
Il primo capitolo è costituito dal monologo della cugina di Leopardi, Geltrude Cassi Lazzari, giovane e robusta donna maritata che si sorprende ad essere turbata dal cugino molto più giovane di lei, sgraziato e deforme, che però fa baluginare intelligenza e carisma tali da trasformare la pena e il fastidio iniziali in un delirio che la tiene sveglia.
Il secondo è anch'esso un monologo, scritto come personale orazione funebre, dalla prostituta romana Dafne, che ricorda, probabilmente a un passo dalla morte per colera, il periodo in cui la sua vita s'intrecciò, in modo impalpabile e inesplicabile, ma persistente, alla vita del ragazzo Leopardi, ospite dello zio Antici.
Il terzo è costituito dagli appunti del giovane nobiluomo Papadopoli, allievo di latino e greco del Leopardi. I due diventano amici, e il ragazzo diventa preoccupato spettatore della vicenda in cui Leopardi cercherà l'umiliazione prostrandosi ai piedi della rotondeggiante, umoralmente labile dea Teresa Carniani Malvezzi.
Nel quarto capitolo, Ranieri accenna, in una lettera alla sorella, ai tumulti sentimentali del periodo fiorentino di Leopardi, in cui egli passa dalla venerazione della virago Fanny Targioni Tozzetti all'abbandono a lui, testimoniato dalle famose letterine amorose con cui lo implorava di tornare a Firenze, manifestando la volontà di quel "sodalizio" che poi si protrasse ben oltre il volere dei suoi contraenti.
L'ultimo capitolo, redatto dal medico Mannella, testimone del periodo più aspro della malattia di Leopardi, quello napoletano, è il più drammatico e torbido, in cui le ambiguità, le menzogne, le manipolazioni operate dai fratelli Antonio e Paolina Ranieri, sembrano isolare il fragilissimo Leopardi in un precoce sudario di morte, desiderata e provocata, che infine si compie.
È un viaggio a più voci attorno alla psiche di Leopardi, che riesce a restituire un ritratto profondamente armonico e credibile della sua personalità, dal quale lo scaturire della sua opera sembra naturale, quasi necessario. Questa non è una mera biografia, ma un'opera letteraria parallela, a sé bastante, che paradossalmente potrebbe funzionare anche se Leopardi non fosse mai esistito come persona reale, ma fosse stato, da sempre e per sempre, un personaggio padrone dell'immaginario, e la sua vita una parabola archetipica in cui ciascuno può rispecchiarsi e provare a interpretarsi.
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"Perché le persone non sono o bianche o nere. Per quanto ti sforzi è impossibile rimanere su un sentiero senza deviazioni. Ma questo non fa di te una cattiva persona."
La casa sul mare celeste - T.J. Klune
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Laura Ingalls Wilder - una storia vera, di Sophie Zeugin.
“Ciò che da sapore alla vita sono le cose semplici, le dolci cose fondamentali come l’amore, il dovere, il lavoro, il riposo, il vivere vicino alla natura.”[Laura Ingalls Wilder] Ciao a tutti! Finalmente dopo secoli torno a parlare di letture. “Laura Ingalls Wilder – una storia vera” è la traduzione italiana di un’autorizzazione pubblicata in America da Sophie Zeugin e tradotta in italiano da…
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Raccontino.
A seguito di tosse insistente ad origine faringolaringea, ovvero " di gola", durata alcune settimane giunge in radiologia un giovane cardiologo che lavora nel mio ospedale per eseguire RX torace che risulta negativa per infiltrati polmonari.
Gli dico che potrebbe trattarsi di pertosse da confermare, se vuole, con titolo anticorpale.
Lui sbianca in viso.
E mi racconta che prima della insorgenza della tosse aveva fatto proprio vaccino antipertosse raccomandato a lui e alla moglie incinta di 7 mesi.
Pare ovvio che questa possa essere intesa come reazione avversa al vaccino sotto forma di malattia indotta dal vaccino acellulare, che, come sappiamo, ha indotto resistenza del ceppo originario ormai sostituito dai ceppi pertactina negativi.
Il cardiologo risbianca in viso e mi chiede come faccio a sapere queste cose.
Gli rispondo che leggo articoli del professore Paolo Bellavite e del professore Davide Suraci, ex docente presso nostro ateneo nonché coautore del libro " Operazione Corona, colpo di stato globale".
E trascuro di perdere tempo con le comunicazioni del Quotidiano Sanità.
Bene
Il cardiologo mi informa inoltre di un altro fatto importante che mi riguarda.
Vi ricordate la ragazza che io segnalai sul mio referto ecografico come possibile reazione avversa a 4 dosi di vaccinazione anticovid e ad una dose di vaccinazione antipertosse che lei aveva fatto in gravidanza?
Ebbene Lei, con sospetta sindrome proliferativa post vaccinale sviluppò anche una pericardite per cui fu ricoverata proprio nel reparto di cardiologia del medico in questione.
Pare che il suo caso sia stato oggetto di segnalazione all' AIFA come sospetta reazione avversa dal primario della cardiologia in persona.
Bene.
Ma io non sono mai contenta, e la conversazione continua.
In particolare emergono fatti interessanti che riguardano anche i farmaci di pertinenza prettamente cardiologica: sapevate che i farmaci usati per contrastare la pressione alta chimato beta bloccanti di prima generazione, passando la barriera ematoencefalica causavano turbe del comportamento, alterazioni psichiatriche, incubi notturni, insonnia prolungata e incremento dei tentativi di suicidio?
Ora lo sapete.
Per questo sono stati rimossi dal mercato.
E sostituiti con altri che non causano il suicidio.
Per esempio gli antipertensivi chiamati Ace inibitori.
Come andiamo con gli Ace inibitori?
Con gli Ace inibitori non si è riscontrato un incremento dei tentativi di suicidio tuttavia è stato notato un effetto cancerogeno che si manifesta con netto incremento dei casi di tumore polmonare soprattutto se usati continuativamente per più di 4 anni.
Bene.
Come il Ramipril, rimosso dal mercato perché dichiarato cancerogeno dopo anni di uso, per essere attualmente riimesso sul mercato sotto altro nome ovvero Triatec.
Ripeto: uso prolungato degli Ace inibitori è associato alla insorgenza di tumore polmonare.
E allora come possiamo curare la pressione alta?
Non c' è problema, le linee guida parlano chiaro:
Evitare quando possibile la prescrizione degli Ace inibitori ai pazienti giovani, in quanto, in questi soggetti, avendo una aspettativa di vita più lunga, potrebbe essere incresciosa la insorgenza di una neoplasia polmonare.
Dal fantastico mondo di Cisanello, per oggi è tutto, auguro splendida serata senza incubi, buone cose e buone letture a tutti voi.
Erica Rocchi
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Letture interessanti 😂
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Due anni di ESTEL... 💚💙
Ad aprile, precisamente il 28, il mio forum ESTEL – Evviva Scrivere Trame E Leggere! ha compiuto due anni.
(Non so di preciso perché lo sto scrivendo qui adesso... Mi ronzava per la testa da mesi di fare una sorta di post "commemorativo", ma finora ho avuto altre cose a cui pensare, perciò non ero mai riuscita a scriverlo e non ero nemmeno sicura di volerlo mettere su Tumblr 😅.)
Sono stati due anni interessanti e formativi. Ho conosciuto persone capaci di creare una comunità di lettori e scrittori, andando oltre la malsana mentalità social (di cui ho già abbondantemente parlato) che trasforma tutto in numeri, visualizzazioni e "mi piace". Ho conosciuto persone pronte a mettersi in gioco per organizzare iniziative di scrittura amichevoli, senza competizione, ma solo per amore verso la scrittura e sano desiderio di condividere qualcosa.
Soprattutto, però, ho conosciuto persone disposte a mettersi in ascolto e a dedicare una piccola parte del loro tempo a qualcun altro.
Questa è la cosa più bella, la cosa che più mi rende felice.
Non dirò che è tutto rose e fiori, che ogni dettaglio funziona alla perfezione e che non ho mai avuto momenti di scoraggiamento o difficoltà, perché sarebbe falso. Gestire un forum non è una passeggiata – e la mia tendenza a prendere tutto seriamente, forse con eccessiva sensibilità e pignoleria, non mi facilita di certo le cose. Ciononostante, sarei una sciocca a non riconoscere di aver trovato utenti che hanno tanta buona volontà, che si leggono di buon grado a vicenda, che capiscono l'importanza di lasciare commenti sinceri e sentiti dopo aver letto un racconto o un capitolo di una storia.
Diciamocelo chiaro, rispetto alle mie precedenti esperienze c'è un abisso di differenza.
Quando ero su Wattpad mi sentivo sola e frustrata nove volte su dieci, odiavo il sistema delle classifiche e non trovavo quasi mai storie interessanti da leggere. Su ESTEL, al confronto, c'è una scelta di letture ridottissima, eppure mi sono imbattuta in diverse storie che hanno saputo incuriosirmi, affascinarmi, intrattenermi, emozionarmi.
Sono tornata a leggere online per il piacere di farlo, dopo più di tre anni in cui mi preoccupavo principalmente di leggere qualcosa nella speranza che qualcuno s'interessasse a quello che scrivevo e interagisse un po' con me. Perché su Wattpad – inutile negarlo – era così: io leggo te, tu leggi me, ci mettiamo stelline (ovvero "mi piace") a vicenda e finisce lì. Cerchiamo tutti di emergere anche se nessuno sa bene come funzionino le classifiche. Ah, e ovviamente i followers sono tali per modo di dire: quasi nessuno degli utenti che ti segue poi ti legge davvero. Insomma, uno scambio limitato e fondato su rapporti virtuali puramente utilitaristici.
Per me un sito di scrittura dev'essere tutt'altro. Non dev'essere un social network, non deve basarsi su stelline, cuoricini o "mi piace", tanto meno su assurde classifiche gestite da un algoritmo.
Semplicemente non dev'essere un luogo in cui ciascuno si pone su un piedistallo e crea la sua vetrina aspettando di essere notato dagli altri.
La scrittura e la lettura, a mio parere, servono per costruire un dialogo. Per mettersi in relazione con le persone, aprirsi a una socialità sana, conoscere degli spiriti affini. È questo ciò in cui credo profondamente e che mi ha portata a fondare ESTEL, che non a caso è un forum, non certo un social network.
Il numero di partecipanti è ridotto e ho ragione di credere che non aumenterà, ma in fin dei conti non ha importanza: la disponibilità e il sostegno delle utenti più attive sono molto preziosi, e mi aiuteranno ad andare avanti 💖
#scrittura#leggere e scrivere#motivazione#comunicazione#social network#social#wattpad#scrittura online#siti di scrittura#estel#forum#due anni di estel 💚
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Libri che vanno letti 55
Ho cominciato a frequentare la letteratura fantastica al liceo, per colpa di un mio compagno di classe (e amico). In seguito ho organizzato le mie letture, alternando rigorosamente fantastico e realistico/saggistico. (Ora non più: leggo quel che mi pare quando mi pare, senza badare al genere di appartenenza). A quel tempo ho scoperto che lo scrittore italiano Sergio Solmi non era solo un poeta, ma anche un ottimo saggista. Oltre a Scrittori negli anni ho trovato infatti Saggi sul fantastico, raccolta di undici saggi in materia.
Oltre a essere ben scritti, tradiscono competenza e passione. A Solmi, insomma, il genere piaceva. A dispetto di una letteratura come la nostra, nella quale il fantastico non ha mai attecchito veramente, nonostante alcuni esiti davvero interessanti (basti pensare a Papini e a Capuana, tanto per citare due nomi). Per questo bisognerebbe leggerlo. Parere personale, eh.
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Mi piacciono i FORSE ahah E per la seconda domanda, sì, sono sempre io :) Allora, sì, la tipa scrive femdom e l'ultimo uscito è con un sick sub. E no, non ho letto nulla di lei anche se le trame m'intrigano. Ecco perché chiedevo: la tua lista mi sta aiutando molto a trovare letture interessanti e quindi mi sono detta "chissà se Alex conosce questa autrice". Grazie mille per le risposte e, buona scrittura <3
Direi che dopo un anno quella lista può avere un sequel, perché ho aggiunto altri titoli in wishlist e ne ho letti un paio! Giacché c'ero, ne ho approfittato anche per indicare quelli della vecchia lista che ho letto nel frattempo, se vuoi andare a recuperartela ;)
Letti e piaciuti
Curio The Complete Series di Cara McKenna, che non è propriamente Femdom, ma la protagonista va da un gigolò per avere le sue prime esperienze s3ssuali e nelle novelle successive esplorano vari aspetti del loro rapporto e c'è una parte più Femdom, comprensiva di p3gging. Ho scritto una lunga recensione, se vuoi più dettagli!
Pleasure and Purpose di Megan Hart, che è un fantasy erotico composto da tre racconti: il primo è decisamente Maledom/femsub, ma il secondo già è più sfumato come dinamica (il protagonista maschile domina a mo' di principino viziato che è) e il terzo è puramente Femdom. Storie davvero meravigliose, il worldbuilding mi è piaciuto molto!
The Gargoyle's Captive di Katee Robert, fantasy romance in cui nonostante l'asta in cui la protagonista femminile viene "acquistata" dal protagonista maschile, c'è una bella dinamica enemies-to-lovers e Femdom (per quanto solo a letto).
Saving Suzy di Stefanie Simpson, questo è più romance erotico e devo dire che la parte romance non mi ha coinvolta molto, ma il Femdom è abbastanza vario e con praticità che non si vedono spesso.
If She Says Yes di Tasha L. Harrison, è anche age gap in cui è lei quella più grande (la madre del migliore amico di lui!) e c'è un percorso molto bello di riscoperta di sé dopo la morte del marito e soprattutto in una posizione più dominante.
Bonus: non è Femdom (se non nella novella extra), ma Release di Suzanne Clay è stata una lettura meravigliosa che consiglio vivamente!
Abbandonati
I'll Do Anything di Daisy Jane, è un bully romance con Femdom... almeno così promette. Mi aspettavo una bella storia di vendetta che si trasforma in amore, ma alla fine c'è molto angst per il 40% e quando inizia il Femdom è così concentrato su di lui (c'è una c0ck cage, ci speravo!) e poco su di lei. L'ho messo in pausa due settimane e quando l'ho ripreso ho detto "nope" così forte che l'ho abbandonato. Ho altri libri della stessa autrice già acquistati in sconto e quindi li leggerò, nella speranza che siano migliori.
Ancora da leggere
Unbound di Cara McKenna
Love and Pretence di Stefanie Simpson
The Only One di Daisy Jane
Cohen's Control di Daisy Jane
Soul of a Witch di Harley LaRoux (mi dà vibes fortissime Femdom, ma non ricordo se l'autorə ha confermato)
Surrendering to Scylla di Wren K. Morris (monster romance, lei è il mostro! E mi pare proprio sia Femdom)
In wishlist
Bound to Me di Katie Ashley
Servicing the Target di Cherise Sinclair
Femdom Tales di Lola Bowie (3 racconti)
Crossing the Line di Megan Hart
Wanna Be Yours/Voglio essere tuo di Megan Hart
Vanilla di Megan Hart (la protagonista è una Femdom, ma non ho capito bene se poi "coinvolge" il protagonista maschile)
Beg For It di Megan Hart
Sanctuary di Rebekah Weatherspoon
The Devil's Doorbell di AA.VV. (raccolta di racconti erotici tra cui ce ne sono forse un paio con del Femdom, dalle recensioni che ho letto)
Stray di Daisy Jane
Crystals and Contracts di A.A. Fairview (è esplicitato che il protagonista maschile è sub, almeno)
Bind Me di Esme Taylor
Prelude to Hope di Stefanie Simpson
Mutual Beginnings di Stefanie Simpson
Neon Hearts di Stefanie Simpson
Lay Me Down in Ivy di Stefanie Simpson
Maneater di Emily Antoinette
Power Play di Charlotte Stein (mi sembra di aver capito sia Femdom, da confermare)
Direi che ti ho dato parecchio da spulciare :D
(Lato scrittura posso dirti: con il fill non sto andando avanti al momento, ma sto lavorando alla revisione di una novella MMF k1nky che voglio pubblicare quest'anno 😬 Poi, la fine del fest è lontana, vediamo come vanno le cose...)
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Oggi è domani sono via. Una collega ha una casa a Caorle che è proprio bella. Vado sola , sai che pacchia!!! Ne ho bisogno per staccare un pó da tutto. Porto con me un paio di letture interessanti e una crema protettiva 50. Farò lunghe passeggiate all'alba e colazioni in spiaggia . La sera cena in qualche ristorante non da turisti di sicuro . E dormirò...questa si che una vacanza seria . E , solo il telefono di lavoro senza social. Solo per le emergenze.
Amore? In tutto questo ci sarai anche tu nei miei pensieri
❤️
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Oddio che libro? Sono curioso hahaha
Un manga abbastanza esplicito ma veramente particolare. Forse qualcunə lo conosce. Si chiama "Aku no Hana" 🤔🙈
Premetto che non ho idea di quale sia la trama. Ho solo visto alcune immagini 🙈✨
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Grazie mille per la risposta e ti chiedo davvero scusa per questa domanda così improvvisa!
Te l'ho posta perché fare un percorso di analisi incuriosce tanto anche me (vorrei farlo prima o poi) e perché leggendo i tuoi post (sia le riflessioni che le citazioni) mi è sembrato fossi esperta al riguardo o comunque vicina a questa "materia" (non saprei come meglio definirla o esprimermi).
Uso abbastanza di rado tumblr ma di tanto in tanto andavo su tautologie dialettiche a leggerti. Mi ha fatto davvero molto piacere ritrovare il tuo blog, offri sempre spunti interessanti!
Grazie mille a te, piuttosto! Per la gentilezza, la fiducia e l'interesse! Mi hai risollevato un po' l'umore.
Sono ben contenta di sapere che c'è ancora qualcuno interessato alla psicoanalisi! Visto che mi pare che in generale si vede la psiche come un aggeggio rotto da riparare sostituendo il pezzo nel più breve tempo possibile: se non si aggiusta sei da buttare. Non si vuole "perdere tempo" per imparare a parlare il proprio malessere, né affrontare, pensare, ricordare, tutto troppo "faticoso" e soprattutto poco utile, dicono, ai fini di ripristinare una condizione funzionale. Forse gli psicoanalisti sono interpellati solo per quei casi considerati "limite", cioè quelli che "ormai non lo riprendi più, è andato, è fuso proprio", insomma solo i "pazzi" (e benestanti visto che costa! :'D) si rivolgono, mi sa, agli psicoanalisti proprio perché sono quelli che ormai non possono più essere funzionali e quindi a tempo perso parlano con qualcuno visto che non hanno manco amici! Beh per me è esattamente così! :'D
Ad ogni modo spero che avrai occasione di soddisfare questa tua curiosità e spero che nel frattempo ti sia in qualche modo approcciata/o a questo mondo interessantissimo conducendo delle letture per conto tuo o ascoltando qualche webinair/podcast/conferenze/chipiùnehapiùnemetta.
Ti ringrazio ancora per il bel messaggio!
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epic highs and laws of essere nella ricerca, soprattutto in campo legale? vorrei laurearmi in diritto internazionale comparato ma ho paura che dopo non troverò nessun posto di lavoro,,, quindi probabilmente ricerca sia.
allora buongiornissimo, devo dire che sul fronte dei dubbi esistenziali della domenica stiamo andando fortissimo <3
partiamo dalla risposta definitiva che mi sento di darti, banale quanto vera: se è quello che vuoi fare, provaci. e non lo dico in termini fatalistici che richiamano vocazioni scritte sulla pietra da seguire pena una vita sprecata (been there done that, 0/10), ma semplicemente perché se ritieni che la cosa x sia la giusta direzione da seguire per un capitolo più o meno lungo della tua vita, dovresti farla, altrimenti ti rimarrà in testa un what if grande come una casa
nello specifico, in ordine sparso, non tanto i contro, quanto gli elementi di difficoltà di questa vita frizzantina: è un contesto abbastanza feudale, basato sui rapporti più o meno pacifici tra clan di accademici, dove devi senz’altro sgomitare (soprattutto andando avanti), accettare compromessi, così come di vivere in uno status liminale tra quello dello studente e quello del lavoratore (la burocrazia ti riserva the worst of both worlds). il precariato è sicuramente un pericolo da prendere in considerazione (molto dipende dal professore, finché lavori a stretto contatto con ləi, dal dipartimento, e dai soldi che ha a disposizione il dipartimento per finanziare la ricerca - e qua ritorna l’attività di sgomitamento agonistico). nel mondo della ricerca c’è poi una forte tendenza a preferire (quando si parla di finanziamenti) obiettivi “utili” [es gli studi sui dati, sulle nuove tecnologie, sull’ambiente etc etc. lo sono, per carità, ma non è detto che siano interessanti per tuttə] e questo pone non pochi paletti sulla strada di una ricerca serena
una cosa molto importante è la selezione oculata e attenta del docente con cui lavorare per i prossimi anni della tua vita è FON DA MEN TA LE la cosa più importante in assoluto*. e questo può essere un contro (se la scelta non è delle migliori) oppure può essere il più grande pro: lavorare con una persona brava e competente nel suo campo, ma anche alla mano, umana e gradevole è veramente la svolta, ti consiglio di non sottovalutare questo aspetto perché è davvero importantissimo, in barba a qualsiasi ragionamento su prestigio gloria onore etc etc [ne va letteralmente della tua salute mentale. una persona seria e preparata con cui si lavora bene vale 193848292 nomi illustri umanamente difficili, con cui potresti davvero arenarti]
circa i pro, torno a una delle prime cose che ho detto: se è quello che vuoi fare e riesci a farlo, è una grande esperienza. sai quando ti guardi intorno e dici “forse mi trovo nel posto giusto al momento giusto”? tra mille scleri, difficoltà, scadenze, pezzi da correggere, letture etc etc penso di trovarmi in una fase del genere - che è una roba. hai occasione di studiare in modo radicalmente diverso da quando prepari gli esami, puoi in linea di massima (con i dovuti aggiustamenti) approfondire temi che ti appassionano, hai un sacco di stimoli dal confronto con gli altri, dalle cose/persone che vedi/leggi/ascolti, capitano un sacco di occasioni preziose e interessanti, che ti arricchiscono molto anche dal punto di vista personale
sul “dopo”, è tutto un grande boh: anche per me il lavoro [in senso stabile, sicuro e ragionevolmente retribuito] nella ricerca è una prospettiva turbo-futuristica alla quale al momento non penso nemmeno perché altrimenti inizierei a piangere per il resto dei miei giorni. lol. chiaro che se vuoi fare il dottorato ma poi vuoi lavorare in un’azienda che non sa come beneficiare dei tuoi anni nella ricerca, questi non saranno serviti a molto. mentre se rimani in un ambiente, anche non universitario, che comunque sappia “cosa farsene” della gente dottorata, allora sarà comunque stato “utile” aver investito quegli x anni in un percorso di ricerca. inoltre, seppur l’utilità lavorativa sia senz’altro una priorità, ci tengo a ricordare anche quanto un percorso del genere sia arricchente in primis da un punto di vista personale. e ancora, non consiglierei di perseguire la ricerca per mancanza d’altro, perché è un percorso tosto e cominciarlo “per forza” ha poco senso [della materia in cui ti laurei non importa niente a nessuno** lol quindi focalizzati su quello che effettivamente vuoi fare tu, e parti da lì]
………e poi tanto dipende anche da un mix di bravura e fortuna, quindi un abbraccione e tanta buona sorte✨✨ spero di esserti stata d’aiuto!
*oddio c’è anche chi arriva dal nulla e non conosce il proprio tutor; io personalmente non saprei quanto consigliare questo modus operandi
**paradossalmente, più che al lavoro, è forse più importante nell’accademia, perché da lì - da quella materia, da quello specifico tema - muovi i tuoi primi passi e sperimenti con gli interessi di ricerca
PS ora però devi rivelarmi cosa intendi con diritto internazionale comparato perché ho scritto tutto questo papiro con quest’unica domanda in testa
#diritto internazionale E comparato?#diritto internazionale privato ma con profili di comparazione?#comparazione del diritto internazionale di pianeti diversi?#ai posteri l’ardua sentenza
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Mi devo sempre staccare dalle letture quando le cose cominciano a farsi interessanti.
Madò che fastidio ahahah
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ROMANZI BIOGRAFICI
I romanzi biografici non sono tra le mie letture preferite, non è un genere che leggo spesso, ma ogni tanto mi capita di restare incuriosita da un particolare personaggio storico e mi ritrovo a volerne sapere di più su di lui/lei. E un romanzo biografico è un buon metodo di approfondimento, specie se basato su reali ricerche storiche documentate e non troppo rivisitato dall'autore. Perciò oggi voglio proporvi 5 romanzi biografici che reputo molto interessanti dedicati a 5 donne molto interessanti:
Vittoria. Le passioni di una donna, il destino di un'imperatrice, di di Philippe Alexandre
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Trama: Vittoria, regina di Gran Bretagna e Irlanda e poi imperatrice delle Indie, fu una delle figure centrali della storia dell'Ottocento. Salita al trono nel 1837, a soli diciotto anni e grazie a una serie di fortunate combinazioni dinastiche, seppe conquistarsi un ruolo decisivo in quella che divenne la maggiore potenza industriale e coloniale del mondo, e diede il nome a un'intera epoca, l'età vittoriana. In questa biografia gli autori tracciano un ritratto interiore della sovrana, attingendo ai diari che Vittoria compilò con scrupolo dall'età di sedici anni fino a pochi giorni prima della morte.
Maria Antonietta. Una normale vita straordinaria, di Stefan Zweig
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Trama: È sempre stato arduo, per uno storico, tracciare i contorni di un personaggio come Maria Antonietta d'Austria. La sua vicenda, infatti, usando le parole di Stefan Zweig, è quella di una «donna comune, non troppo intelligente, non troppo stolta, né fuoco né ghiaccio, senza energie speciali per il bene e senza la minima volontà al male; la donna media di ieri, di oggi e di domani, senza tendenze e genialità eccezionali, senza volontà di eroismi e perciò apparentemente inadatta a divenire oggetto di una tragedia», che «nella suprema sua ora, raggiunge finalmente tragiche proporzioni e si fa grande al pari del suo destino». In mezzo a una quantità innumerevole di documenti, mistificazioni rivoluzionarie e agiografie monarchiche, è il grande scrittore e drammaturgo austriaco a riuscire a fare emergere la vita incalzante di una regina suo malgrado resa grande dagli eventi della storia, restituendo la frivolezza, l’irrequietezza, il dolore e la fermezza di una ragazza del Settecento diventata donna a Versailles e travolta dai venti impetuosi della Rivoluzione.
La regina dei mari, di Alexandra Lapierre
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Trama: Lima, 1595. All'alba le campane della cattedrale suonano a distesa mentre la statua della Vergine è portata in processione fino al mare. Al porto tutto è pronto. Il governatore spagnolo Don Álvaro de Mendaña sta per salire a bordo del suo galeone, il San Jerónimo. Al suo fianco, l'adorata moglie Isabel Barreto, discendente di una grande famiglia di navigatori. È trascorso un secolo da quando Cristoforo Colombo ha oltrepassato i confini del mondo conosciuto, segnando l'inizio dell'epoca dei conquistadores. Don Álvaro ha un piano altrettanto ambizioso: raggiungere le sponde del quinto continente, l'Australia Incognita. Oltre alla sua dote, Isabel mette al servizio dell'impresa intelligenza e temerarietà, ma non sa ancora che con quel viaggio diventerà la prima donna nella storia a capo di un'intera flotta navale. Nonostante i buoni auspici, la traversata in mare si rivela subito difficoltosa, tra conflitti nell'equipaggio e scontri sanguinosi con gli indigeni nelle terre colonizzate. La spedizione assomiglia sempre più a un'infernale corsa verso l'oblio, quando, all'isola di Santa Cruz, Isabel si ritrova sola al comando: in punto di morte, l'anziano Don Álvaro le conferisce pieni poteri e il titolo di capitano generale dell'armada. Così, con un'eredità tanto fortuita e gravosa, comincia la seconda vita di Isabel. Attraverso il Pacifico, dalle Filippine al Messico, si trova a percorrere rotte inesplorate…
Fanny Stevenson. Tra passione e libertà, di Alexandra Lapierre
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Trama: racconta la vita straordinaria della donna che fu il grande amore dell'autore de “Lo Strano Caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde” e dell’ "Isola del Tesoro”. Da una tranquilla famiglia borghese al deserto selvaggio del Nevada, Fanny ha vissuto tante avventure nella sua vita. Da giovane abbandona la confortevole vita benestante per seguire il primo marito, un cercatore d'oro, sperimentando l'isolamento e la lotta per la sopravvivenza in una natura ostile. Delusa e stanca della vita americana, lascia il marito e si trasferisce in Francia dove, pur senza denaro né conoscenze, diventa una delle prime pittrici nella Parigi degli impressionisti, incarnando l'ideale femminile dell'American Girl. Ma il momento cruciale della sua vita arriva con l'incontro con Robert Louis Stevenson, di undici anni più giovane di lei. Per lui rinuncia a tutto e insieme si stabiliscono in una sperduta isola delle Samoa. La loro relazione, inizialmente appassionata e romantica, poi più complicata, diventerà il cuore pulsante della trasformazione del giovane e ribelle Stevenson nel genio letterario acclamato che tutti conosciamo. Frutto di cinque anni di ricerca, e con una narrazione coinvolgente, questa biografia trasporta il lettore nell'intensa vita di una donna che ha rappresentato un'intera era.
Sulle vie del Levante. Alla ricerca di lady Hester Stanhope di Claudia Berton
Link: https://amzn.to/3uXK36c
Trama: Ai primi dell'Ottocento - negli stessi anni di Byron e Shelley l'aristocratica lady Hester Stanhope lascia l'Inghilterra per un Grand Tour che si conclude nelle selvagge montagne libanesi, dove si stabilisce definitivamente, divenendo una leggenda vivente: la "Sibilla del Libano". Ricostruendo la vicenda di questa donna eccezionale, l'autrice scopre e disegna l'affresco di un'epoca in cui Oriente e Occidente s'incontrano sullo sfondo di un Mediterraneo brulicante di spie, disertori, archeologi, poeti e avventurieri.
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Libri d'arte: le nuove uscite autunnali
A stagione autunnale inoltrata, come di consueto, sugli scaffali delle librerie compaiono proposte interessanti dedicate al mondo dell’arte. Cosa c’è di meglio che dedicarsi a letture artistiche sul divano mentre fuori il maltempo imperversa? Vediamo assieme i volumi più interessanti per chi, come me, si riempie la casa di libri che abbiano una qualche attinenza con il mondo…
#antonietta bandelloni#artblogger#artbook#arte#artinfluencer#book#capolavoro#leggere#libri#recensione libri#scultura#storytelling
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