#lazio napoli pareggio
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Questi pareggi non sono sconfitte
Tre pareggi di fila, con Roma, Udinese e Lazio, tra alti e bassi, rimonte subite, gli infortuni e un calciomercato incompleto. Non brilla il Napoli, nelle ultime settimane dà buone sensazioni, ma mette in evidenza anche dei limiti psicologici e fisici. Si fa rimontare, anche con la Lazio cala nel finale della partita. Lo stesso era accaduto con la Roma, e l’Udinese lo aveva fermato sull’1-1. Gli…
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Juventus, mancano i gol: cosa dicono i numeri (e quanto conta un po’ di sfortuna)
La Juventus sta attraversando un periodo di difficoltà offensiva, evidenziato da statistiche che mostrano una produzione di gol inferiore rispetto alle aspettative. In Serie A, i bianconeri hanno realizzato 22 gol in 14 partite, con una media di 1,57 gol a partita, posizionandosi al sesto posto per numero di reti segnate, dietro ad Atalanta, Inter, Lazio, Milan e Fiorentina. Curiosamente, il Napoli, pur avendo segnato un gol in meno, occupa la prima posizione in classifica.
Analizzando i tiri in porta, la Juventus ha effettuato 249 conclusioni, centrando lo specchio 181 volte, con un tasso di efficacia dell'8,8%, inferiore a squadre come l'Atalanta, che registra un 11,5%. Questo suggerisce una certa imprecisione sotto porta, poiché con una percentuale di realizzazione pari a quella dell'Atalanta, la Juventus avrebbe potuto segnare almeno 28 gol, ovvero 6 in più degli attuali. Juventus, mancano i gol: cosa dicono i numeri (e quanto conta un po’ di sfortuna)
Inoltre, la squadra non è riuscita a segnare in 6 delle prime 19 gare stagionali, equivalenti a quasi un terzo delle partite disputate. La sfortuna ha avuto un ruolo, con 9 tra pali e traverse colpiti in campionato, dato superato solo dal Cagliari con 10. Senza questi legni, la Juventus sarebbe tra le squadre più efficaci in relazione ai tiri verso lo specchio.
Questa situazione ha portato a risultati come il pareggio contro il Lecce e due 0-0 consecutivi contro Milan e Aston Villa, evidenziando l'esigenza di migliorare la precisione e l'efficacia in fase offensiva per risalire la classifica e competere ai massimi livelli.
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🔥 Atalanta inarrestabile: 10 vittorie di fila! Gasperini al top! 💪⚽️ Juve in crisi: 10° pareggio stagionale. Addio scudetto? 😟 Napoli torna a vincere e sogna in grande con Conte! 💙⚡️ #Calcio #SerieA #ForzaAtalanta #JuveInCrisi #NapoliVincente #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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Le italiane in Europa: il momento decisivo
L'entusiasmo per le squadre italiane in Europa per le tre competizioni è alle stelle. Stagione nuovamente da incorniciare con sette squadre su sette qualificate agli ottavi di finale. Un risultato storico, che conferma la crescita del calcio italiano e regala grandi speranze per il futuro. Le italiane in Europa: Champions League Tre formazioni in corsa per il titolo. L'Inter vola in Spagna per affrontare l'Atletico Madrid forte dell'1 a 0 conquistato a San Siro due settimane fa. Sfida impegnativa ma non impossibili per una Inter che in campionato sta facendo molto bene. Il Napoli se la vedrà con il Barcellona, in un ottavo che promette spettacolo, dove gli azzurri dovranno fare una vera e propria impresa al Camp Nou visto il pareggio per 1 a 1 dell'andata allo Stadio Diego Armando Maradona. La Lazio, invece, affronterà il Bayern Monaco con l'obiettivo di raggiungere i quarti di finale per la prima volta dal 2000. Gli uomini di Sarri partiranno dal risultato di 1 a 0 dell'andata. Europa League Anche qui sono tre le italiane impegnate: Atalanta, Roma e Milan. La Dea, reduce dal primo posto nel girone, punta a migliorare il risultato della scorsa stagione, quando si fermò ai quarti di finale. Per farlo dovrà superare prima di tutto lo Sporting Lisbona. La Roma, guidata da Daniele De Rossi, vuole superare il Brighton di Roberto De Zerbi per accedere ai quarti di finale. Il Milan, retrocesso dalla Champions League causa terzo posto ottenuto ai gironi, ha prima battuto il Rennes nel playoff mentre ora agli ottavi se la vedrà contro lo Slavia Praga. Conference League Infine, nella terza competizione europea, abbiamo sola rappresentante italiana, la Fiorentina. I viola, dopo la delusione della finale persa l'anno scorso, sono pronti a riscattarsi e puntano a vincere la competizione. L'avversario agli ottavi è il Maccabi Tel Aviv, squadra israeliana che non dovrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile. Un'occasione da non perdere Le sette squadre italiane impegnate nelle coppe europee hanno l'occasione di scrivere la storia. Il calcio italiano è in crescita e può competere con le migliori squadre d'Europa. L'entusiasmo è contagioso e i tifosi sognano grandi traguardi. Tuttavia, la strada è ancora lunga e piena di insidie. Le avversarie sono di livello e servirà il massimo impegno per raggiungere i risultati sperati. Ma con la tenacia e la passione che contraddistinguono il calcio italiano, tutto è possibile. Foto di copertina: UEFA Read the full article
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Frosinone Napoli 1 3 buona la prima degli azzurri di Garcia allo Stirp...
Parte bene l’avventura di Rudi Garcia al Napoli, che batte il Frosinone allo Stirpe per 3 gol ad 1. Una vittoria arrivata in rimonta dopo che i ciociari si erano momentaneamente portati in vantaggio dagli 11 metri, grazie all’ex centrocampista del Parma Harroui che ha spiazzato Meret nell’angolo alla sulla destra, proprio sotto la curva dei tifosi giallo blu. Da quel momento il Napoli però ha cominciato ad entrare in partita, e, grazie ad un recupero difensivo geniale da parte di Rrahmani, in contropiede gli azzurri sono riusciti a trovare il pareggio grazie a Matteo Politano che al volo e di intelligenza ha trovato uno straordinario gol che ha rimesso le cose a posto. Dopo poco agli azzurri è stato purtroppo annullato anche un gol realizzato da Raspadori a causa della posizione irregolare del neoacquisto Cajuste; l’esordio dello svedese non è stato dei migliori, a causa del rigore praticamente ed ingenuamente regalato al Frosinone. Nonostante tutto però gli azzurri sono poi riusciti a passare nuovamente in vantaggio grazie ad un grande gol di Victor Osimhen, che dimostra ancora una volta di essere un punto di riferimento fondamentale per la rosa degli azzurri. Nella ripresa, il Napoli ha comandato per tutti i restanti 45 minuti, concedendo solo qualcosa ai ciociari, resisi pericolosi in una sola occasione su calcio di punizione, cogliendo il palo alla sinistra di Meret. Da questa partita abbiamo capito che quest’anno si può veramente riscrivere la storia nuovamente, visto che Inter, Milan, Juventus, Lazio e Roma non sono per nulla superiori agli azzurri; un motivo in più per dare fiducia a Garcia e credere in questa squadra che a livello europeo è stata l’unica a vincere la prima di campionato tra le squadre prime nei rispettivi campionati. Diversamente hanno fatto tutte le altre, come ad esempio il Bayern che ha “steccato” perdendo la Supercoppa nazionale clamorosamente contro il Lipsia per 3 a 0 e con l’ex azzurro Kim finito addirittura in panchina; e pensare che i bavaresi ci avevano speso oltre sessanta milioni di euro. Tutto ciò dimostra che questo Napoli può competere ad alto livello anche in Europa, senza temere nessuno. Forza Napoli sempre, dovunque e comunque.
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Quando vince lo Scudetto il Napoli dopo il pareggio con la Salernitana: cosa deve succedere
DIRETTA TV 30 Aprile 2023 Quando il Napoli può festeggiare matematicamente lo Scudetto dopo il pareggio contro la Salernitana: le nuove date e tutte le combinazioni. 63 CONDIVISIONI Il Napoli deve rimandare di qualche giorno la festa per il terzo Scudetto della sua storia. La squadra di Luciano Spalletti, nonostante il risultato favorevole giunto da Inter-Lazio, non è riuscita a battere la…

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Rugby di A: Livorno Rugby-Perugia 27-27, il pareggio permette ai labronici di consolidare la 5^ piazza
Rugby di A: Livorno Rugby-Perugia 27-27, il pareggio permette ai labronici di consolidare la 5^ piazza
Livorno 3 aprile 2023 Rugby di A: Livorno Rugby-Perugia 27-27, il pareggio permette ai labronici di consolidare la 5^ piazza Il quadro dei risultati della 19° giornata (8° di ritorno) di serie A, girone 3 (tra parentesi i punti in classifica): Lazio – Capitolina Roma 42-23 (5-0); Pesaro – Avezzano 16-17 (1-4); Napoli/Afragola – Primavera Roma 49-12 (5-0); Villa Pamphili Roma – Cavalieri…

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Cari tifosi azzurri, siamo arrivati al momento tanto atteso e agognato, quasi quanto un' importante partita dei nostri beniamini, nella fattispecie la fine di uno degli anni più bui che la mia memoria ricordi e di anni non ne ho pochissimi.
Un anno che ha visto un continuo susseguirsi di avvenimenti tragici sotto la costante ombra nera della pandemia che ha cambiato, speriamo per poco ancora, le nostre vite.
Un anno che effettivamente era iniziato con uno shock tremendo per chi, come me, coltiva anche la passione per il basket; il 26 Gennaio, infatti, veniva a mancare improvvisamente il grande Kobe Bryant in seguito ad un drammatico incidente in elicottero. Con lui furono spezzate all'istante anche le vite di sua figlia Gianna, promettente cestista tredicenne, e quella di altre sette persone.
Poco dopo è iniziato il tunnel legato al coronavirus e al Covid, con tutto quello che è significato, unitamente allo stop di tutte le attività sportive, tra cui ovviamente il calcio.
Abbiamo dovuto aspettare la prima decade di Giugno prima di rivedere i nostri ragazzi in campo. Nonostante la tempesta in corso, siamo riusciti a portare a casa la sesta Coppa Italia della nostra storia battendo gli odiati bianconeri.
Questo successo sembrava essere il volano per una clamorosa rimonta in zona Champions League per quanto riguarda il campionato ma così non è stato, complice anche un latente appagamento dopo il trionfo in Coppa Italia.
Il nuovo campionato ci ha subito visti protagonisti ma poi troppe ombre (sconfitte interne con AZ in Europa League, Sassuolo e Milan in campionato, più il pareggio acciuffato in pieno recupero contro il Torino) hanno momentaneamente ridimensionato le nostre ambizioni in funzione lotta per il titolo.
Ma l'evento più scioccante per noi tifosi partenopei, è stata la scomparsa di Diego lo scorso 25 Novembre. Benché la cosa non potesse essere completamente esclusa, viste le ben note vicende, il colpo è stato tremendo, soprattutto per chi ha avuto la fortuna di viverlo.
Ero un ragazzino quando per la prima volta ne ammirai le gesta all'ex stadio San Paolo, ricordo ancora che era un Napoli-Modena di Coppa Italia che, se non ricordo male, terminò 4-0 per noi. Era l'estate 1987 o quella successiva, non ricordo precisamente.
Ricordo ancora il delirio dopo la conquista del primo scudetto con la città completamente imbandierata d'azzurro e l'esplosione di gioia dopo la praticamente decisiva vittoria per 4-2 a Bologna quel 22.4.1990 alla penultima giornata di campionato, che quasi ci assegnò il secondo titolo (mancava un punto per la matematica, sette giorni dopo battemmo 1-0 la Lazio con stoccata di testa di Baroni su assist di D10S).
Ricordo ancora che indossai una bandiera del Napoli che ancora ho a mo' di mantello e uscì fuori a festeggiare ebbro di gioia nonostante fossi ancora cagionevole a causa della varicella che mi colpì proprio quella settimana, con il mio compianto papà che invano cercava di farmi rientrare in casa.
Ricordi...
Cosa dire, speriamo che il nuovo anno porti a tutti serenità e la tanto agognata normalità, spesso non considerata nel periodo pre-pandemia.
Questo augurio lo estendiamo a tutti, proprio tutti, anche ai tifosi avversari, anche a chi non ha simpatia per noi, anche a chi cova rancore, nella speranza che l'oscurità si diradi ovunque, anche nei loro cuori.
Auguri al nostro Ciuccio e ai ragazzi, sperando di poter quanto prima festeggiare una nuova vittoria importante, magari abbracciandoci tutti insieme.
Forza Napoli sempre e buon 2021 a tutti!


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La mediocrità di questa serie A

La settima giornata appena conclusa, ci consegna alcune ( poche ) certezze da una parte e altre ( molte ) domande dall’altra.
Innanzitutto l’ennesima, seppur parziale, conferma che la sponda del naviglio a tinte rossonere potrà recitare un ruolo da protagonista per l’intero arco della stagione: la banda di Pioli infatti, seppur sulla carta un paio di gradini sotto altre compargini ben più accreditate, continua ad inanellare risultati positivi.Il pareggio interno col Verona, che a molti potrbbe apparire come una mezza sconfitta, certifica come questa banda di ragazzini guidata da un extraterrestre ultra trentenne riesce a raddrizzare parzialmente una gara nata sotto una cattiva stella che in altre stagioni avrebbe certamente portato ad una sconfitta con la inevitabile coda di polemiche.La squadra rossonera al contrario, seppur in svantaggio di due gol contro la miglior difesa del campionato ( e di questo va dato grande merito ad un allenatore ancora sottovalutato come Juric ) non si scompone minimamente continuando a produrre il proprio gioco e appoggiandosi completamente sulle spalle del suo totem, che alla soglia dei quarant’anni dimostra che a questi livelli può ancora essere un fattore assolutamente dominante nell’arco dei 90 minuti.L’unico limite semmai potrà essere rappresentato dalla tenuta alla lunga distanza sul doppio impegno settimanale considerando le poche alternative di cui dispone Pioli in alcuni reparti:se il tecnico di Parma sarà bravo a sfruttare al meglio ciò di cui dispone e se il fenomeno davanti continuerà su questi ritmi di rendimento, allora nulla sarà precluso alla compargine milanista.
Sull’altra sponda del naviglio, l’inter vive l’ennesima giornata del vorrei ma non posso conclusa con altri 2 punti regalati alla concorrenza: 1 vittoria da inizio ottobre, per di più su un campo non impossibile come Genova, 3 sole vittorie da inizio stagione, champions inclusa ,certificano come l’inter, nonostante il presunto ruolo di anti Juve ed una rosa sicuramente all’altezza di grandi traguardi( almeno a livello nazionale ) sia finita in una grossa bolla di equivoci tecnico tattici dalla quale l’attuale guida tecnica fatica ad uscire.
Il pareggio di Bergamo, seppur davanti ad una squadra che ormai non può più essere considerata provinciale di lusso ma bensì una grande squadra, lascia per l’ennesima volta la sensazione di avere buttato via due punti decisamente alla portata degli uomini di Conte. E proprio Conte ( mi spiace ripetermi ma sono i risultati a parlare ) è il primo a contribuire a questo inizio stagione discutibile se non fallimentare della beneamata. I tifosi interisti ( me per primo), hanno passto tutta la scorsa stagione a sentire le mille giustificazioni del tecnico sulla mancanza di alternative valide e sulla poca qulità presente in rosa in alcuni momenti della stagione: il risultato è quello che scendi in campo a Bergamo tenendo fuori, per scelta tecnica, tutti ( ad eccezione di Vidal e Darmian ) i nuovi acquisti rinnegando indirettamente tutta l’opera dell’ultimo mercato. Hakimi, l’unico attualmente in rosa a poterti dare il cambio di passo, confinato in panchina fino al minuto 83′. Perisic ( che resta comunque un’alternativa in più rispetto allo scorso anno ) riesce a godere di 9 minuti in più entrando al minuto 74. Ad Eriksen e Nainggolan nemmeno il lusso di 5 minuti e quando dopo 70 minuti decidi di togliere Vidal, lo fai per inserire Gagliardini, col chiaro messaggio di difendere il risultato e con la conseguenza di arretrare visibilmente il baricentro della squadra.
Dopo la pioggia di critiche sull’assetto difensivo piovute fino a pochi giorni fa, la partita di Bergamo porta sicuramente dei miglioramenti da questo punto di vista, se è vero che una squadra come l’Atalanta non tira praticamente mai in porta, ma di contro l’inter diventa quasi inesistente a livello offensivo: se togli Hakimi e non fai nemmeno entrare Eriksen e Nainggolan, il risultato che ottieni è quello di 90 minuti di lento palleggio e 2 conclusioni in porta di numero che per una squadra come l’inter e per un allenatore come mister 11 milioni non possono essere minimamente concepiti.
La verità,come ho già detto e come non mi stancherò mai di ripetere, è che alla base c’è un grosso equivoco di fondo: l’aver voluto portare avanti un matrimonio forzato unicamente da motivi di natura economica. Il progetto Inter nella testa di Antonio Conte è finito molto prima di Atalanta-Inter del primo agosto scorso e le sue dichiarazioni di fine partita ( esattamente come quelle post finale di Europa League ) sono le classiche di chi si sta levando i sassolini dalle scarpe prima di fare i bagagli.Dall’altra parte, il progetto Conte, nella testa della dirigenza nerazzurra finisce probabilmente proprio quel primo agosto a Bergamo dopo le esternazioni del tecnico a fine gara.In mezzo però si crea un problema chiamato ingaggio dal quale nessuna delle 2 parti vuole indietreggiare di un millimetro: da una parte una società che si rifiuta di pagare 22 milioni netti ( 45 lordi per le casse nerazzurre ) ad un tecnico da lasciare sul divano di casa considerando che stanno già pagando la vacanza di Spalletti, dall’altra un uomo che, come dimostra ampiamente la causa legale con il Chelsea, non prende minimamente in considerazione l’idea di rinunciare ad un singolo euro del suo stipendio.
Il risultato è quello che purtroppo noi tifosi interisti vediamo ogni domenica, con una infinita striscia di occasioni perse ed una squadra che probabilmente inizia a non andare più nella stessa direzione del suo comandante:non credo francamentei che i 4 milioni di tifosi interisti in Italia e la storia stessa di questa società meritino questi risultati figli di un ricatto economico da entrambe le parti.
Scendendo un pò più a Sud troviamo Roma Lazio e Napoli.
La squadra di Gattuso, al netto della debacle casalinga col Sassuolo dove comunque non meritava certamente la sconfitta, si dimostra secondo me come una delle più accreditate rivali al terzetto Milan Inter Juventus.
Innanzitutto per il fatto di avere una rosa sicuramente più competitiva di quanto gli si attribuisca: l’undici base è di assoluto livello e tra le prime alternative troviamo giocatori del livello di Meret, Maksimovic, Demme, Lobotka, Zielinsky e lo stesso Petagna che pur non essendo dei top player assoluti possono tranquillamente far rifiatare a turno i titolari senza farli troppo rimpiangere.
A questo aggiungo la presenza di un allentore come Gattuso, che nonostante da interista quale sono non possa ovviamente riscuotere le mie più totali simpatie, si sta dimostrando un tecnico di ottimo livello sia dal punto di vista della gestione del lato umano dei calciatori ma anche e soprattutto si sta dimostrando ancor di più ( cosa che secondo me aveva già fatto bene al MIlan ) estremamente pratico ed intelligente nel saper sfuttare al meglio l’organico di cui dispone.
Per qunto riguarda invece le due romane, ritengo potranno recitare, in maniera differente, un importante ruolo di incognite in questo campionato.
Da un lato la Lazio, con un centrocampo a mio avviso tra i migliori del campionato, estremamente pratica e cinica nello sviluppo delle partite ( smettiamola di pensare alla fortuna se risolvono le gare nei minuti finali ) e dall’altra la Roma, che gioca sicuramente un calcio più piacevole e offensivo, potranno recitare un ruolo ben superiore dalle semplici comparse all’interno di un campionato equilibratamente incerto come quello che stiamo vivendo: tutto dipenderà, come spesso accade dalle parti della capitale, dalla pressione che una piazza come Roma porterà sulle spalle delle 2 compargini, ma se riusciranno a gestirla nel migliore dei modi, allora anche le 2 romane potranno provare ad inserirsi nel caos di vertice.
Infine la Juventus. Una squadra probabilmente arrivata sul viale del tramonto di un ciclo che la vede dominare a livello nazionale da quasi un decennio, ma proprio per questo ancora più temibile.
Innanzitutto perchè per abitudine a certe situazioni è quella che sicuramente sa gestirle meglio e a sfruttarle a suo vantaggio e nonostante 9 anni di vittorie non sembra aver perso la fame di successo, grazie soprattutto alla professionalità dei suoi leader carismatici ( Ronaldo in primis ma come dimenticare i vari Buffon Bonucci e Chiellini).
In secondo perchè nonostante un allenatore totalmente esordiente che sta facendo pratica direttamente sul campo e una rosa fatta di alcuni errori di mercato abbastanza evidenti ( il centrocampo della Juve a mio avviso è inferiore a livello qualitativo ad almeno 3 o 4 squadre ) è comunque sempre attaccata alla vetta e possiamo scommettere che lo rimarrà fino alla fine.
In terzo perchè ha tra le sue fila un marziano che, ala soglia dei trentacinque anni,dimostra ancora oggi una voglia ed una fame di vittorie impossibile da trovare nel 95% dei giocatori mondiali: questo, aggiunto al suo talento e alla sua eccezuionale tenuta atletica, gli permettono ancora oggi di vincere le partite da solo.
L’unica incognita, allenatore a parte, che potrebbe avere la Juve è la sempre più complicata gestione del talento di Dybala:la volontà di preservare e sfruttare al meglio il grosso patrimonio di talento rappresentato dalla Joja, si scontrano infatti col fatto che in questo momento Pirlo gli preferisca, per tutta una serie di motivazioni, il meno talentuoso ma più utile alla squadra Morata.
A questo va aggiunto che per motivi di equilibrio, credo sarà raro vederli giocare insieme considerando anche i pesanti investimenti fatti dalla Juve per gli acquisti di Chiesa e Kulusevsky che dovranno inevitabilmente rappresentare il futuro, ma anche il presente, di questa squadra. Lo scorso anno Dybala passò l’estate con la valigia pronta salvo poi rimanere a Torino risultando determinante per la conquista dello scudetto bianconero: se ci riuscisse anche quest’anno allora la Juve sarà ancora una volta un gradino sopra le altre ma in caso contrario la vecchia Signora si troverebbe un problema interno di difficile risoluzione.
In conclusione siamo davanti ad uno dei campionati più incerti dell’ultimo decennio figlio soprattutto del livello al ribasso in cui continua a scendere la nostra serie A. Un campionato dove ancora oggi ad essere totalmente determinanti e decisivi sono giocatori ( Ronaldo, ibrahimovic ma anche gli stessi Dzeko Caputo e Quagliarella ) che al di là della classe immensa, hanno superato abbondantemente la soglia dei trent’anni.Giocatori che in altri campionati( la Premier soprattutto ma anche Bundesliga e in parte la Liga ) non avrebbero MAI la stessa incidenza che hanno da noi. E questo è il risultato di anni passati a investire spese folli per giocatori mediocri ma è anche il risultato di 9 anni di dominio bianconero che ha reso il campionato italiano sullo stesso livello di quello francese o scozzese: un campionato che ha perso interesse, e di conseguenza introiti, a livello mondiale e dove nessun grande giocatore nel pieno della sua carriera verrebbe a giocare.Da noi vengono semmai a svecchiare godendosi gli ultimi anni di carriera in un campionato dove ancora possono fare la differenza a differenza di altri dove chiuderebbero in calando la loro storia.
Quindi godiamoci il nostro umile e mediocre campionato anche considerato che probabilmente per ancora molti anni il livello resterà invariato: nonostante tutto è ancora una delle cose che riesce ad appasionarci.
Ruben1078
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Il Verona smaschera il Napoli per il secondo inciampo in campionato
Il Verona smaschera il Napoli per il secondo inciampo in campionato
Il Napoli rischiava di perdere la testa del campionato italiano dopo il pareggio per 1-1 con l’Hellas Verona nel match che li ha visti riuniti domenica scorsa nel dodicesimo turno del campionato italiano di calcio, che ha visto anche la vittoria della Lazio sulla Salernitana 3 -0 e Venezia su Roma 3-2.Il Bologna batte 2-1 la Sampdoria e l’Udinese batte 3-2 il Sassuolo. Il Verona avanza con un gol…

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Una nuova sofferta normalità
A fatica il Napoli cerca un suo equilibrio, una nuova normalità, che passa dal buon pareggio conquistato con la Lazio, ottimo risultato considerate le cattive acque nelle quali gli azzurri navigano, e dalla vittoria sofferta con il Verona. Vittoria sofferta, e sofferenza inflitta ai propri tifosi, il Napoli di Mazzarri è un lontano ricordo di quello di Spalletti. Cerca un suo equilibrio, una sua…
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Il Sassuolo blocca la Roma mentre la Lazio si salva all'ultimo grazie al solito Caicedo!⚽ Da notare il 4-3 del Napoli con la doppietta del solito Simy del Crotone e del 3-2 del l'Atalanta trascinata da due gol di Muriel e Duvan Zapata!💥 Verona vince 2-0 contro il Cagliari, pareggio tra Benevento-Parma (2-2) e Genoa-Fiorentina (1-1)!💣 #footimeball #lazio #laziofans #fclazio #laziocalcio #napoli #napolifc #napolifans #roma #asroma #asromaultras #asroma1927 #asromaindonesia #sassuolo #sassuolocalcio #laspezia #atalanta #atalantabc #atalantalife #crotone #seriea #serieatim (presso FGC) https://www.instagram.com/p/CNNT9xAL43k/?igshid=bg73uochioo5
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Delusione Juve: altro pareggio, 2-2 contro il Bologna ����. Imbattuti ma troppi pareggi! Motta rivoluziona, ma il cammino è indecifrabile. Cambiaso out, Mbangula salva la partita. Ora testa al Manchester City in Champions! ⚽️ #FinoAllaFine #Juve #SerieA #ChampionsLeague #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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Le italiane in Champions League: iniziamo
La prima giornata della nuova UEFA Champions League si è conclusa, vediamo come sono andate le italiane. IL Milan pareggia 0 a 0 col Newcastle mentre la Lazio trova il pari con l'Atletico Madrid con un gol del portiere biancoceleste Ivan Provedel al 94esimo. Insomma, due partite che hanno messo in luce i tanti difetti che attanagliano le due squadre. I rossoneri si devono ritrovare in fretta mentre la Lazio dopo 5 partite ufficiali è a quota 3 sconfitte, un pareggio ed una sola vittoria. Le italiane in Champions: da Garcia ad Inzaghi Napoli ed Inter fanno il paio: la prima vince e convince solo per il primo tempo mentre la seconda pareggia con la Real Sociedad una partita quasi persa. Tornando al Napoli, primo tempo quasi perfetto se non fosse per i tre pali ed altri tre goal mancati. Il pareggio nel secondo tempo è figlio di disorganizzazione, pressapochismo e preparazione deludente. Ancora oggi non si capisce Anguissa che fine abbia fatto, la strana ed inspiegabile involuzione di Lobotka e soprattutto quel buco centrale in difesa che ancora non si sa chi debba colmarlo. Ostinarsi a pensare di tornare a giocare e marcare a uomo invece che a zona è una domanda tanto peregrina? Pagella azzurra Comunque Garcia stasera, ci dispiace dirlo, non ci è piaciuto. Mai dentro al match, mai un gioco veloce e propositivo. Forse sarebbe meglio che facesse l'allenatore e non il motivatore. Neanche il predatore sembra essere un ruolo adatto a lui. Diamo un 6 politico per la vittoria ma per il resto è buio. Sveglia ragazzi oppure finisce male. A Garcia, più di un 3 non possiamo dare. ADL, fatti sentire. Ad Maiora Read the full article
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Serie A, pareggia il Milan, vincono Atalanta e Roma: finisce in parità il derby di Genoa

La 25esima giornata di campionato di Serie A, si concluderà domani sera con il posticipo Parma-Inter; dopo la vittoria di ieri della Juventus, oggi pomeriggio il pareggio del Napoli. Nelle partite di stasera, per l'alta classifica, importanti vittorie di Atalanta e Roma, pareggio del Milan in extremis, per una classifica che vede l'Inter, con un'eventuale vittoria di domani sera, salire a 59 punti a + 6 dal Milan, a 53 punti. A 49 punti, Juventus e Atalanta, con i bianconeri che devono recuperare la partita con il Napoli, a 47 punti la Roma, a 44 il Napoli e a 43 la Lazio, che attende la decisione della partita non giocata con il Torino. Read the full article
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Quando il Napoli vince matematicamente lo Scudetto dopo il pareggio col Verona: cambia la data
DIRETTA TV 15 Aprile 2023 Dopo lo 0-0 al Maradona contro il Verona e il successo della Lazio a La Spezia, cambiano ancora le date per vedere aritmeticamente il Napoli Campione d’Italia. Ecco quando sarà possibile festeggiare il 3° tricolore partenopeo. 514 CONDIVISIONI Cambiano ancora le possibili date per la certezza matematica dello scudetto al Napoli. Dopo il successo ottenuto dalla Lazio…

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