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#lauraprimaverapalaia
astrogeomantica · 6 years
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Equinozio & Novilunio di Primavera : Un bellissimo Fiore che sboccia
Se tu vuoi bene ad un fiore che sta in una stella,                                                      è dolce, la notte, guardare il cielo.                                                                        Tutte le stelle sono fiorite.
                Antoine de Saint-Exupéry
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Mentre mi chiedo che bisogno c’è di scrivere un ulteriore riflessione per descrivere l’essenza di questo equinozio amplificato da una bellissima Luna Piena, mi rispondo che forse questo potente impulso di rinascita che sento va testimoniato, dato che di questo momento porto il nome e l’essenza.
Certo, nel ciclo di ogni mese abbiamo un novilunio e un plenilunio, il sole instilla il suo principio vitale in base al Logos del segno in cui attraversa i 12 mesi e la Luna, come una Madre amplifica quella luce come nutrimento su tutto il pianeta. I due Luminari si interpongono per emanare Luce sul nostro bellissimo pianeta, ma quest’anno avremo la particolarità di vederli contrapposti esattamente sul punto Zero dello zodiaco, lì dove simbolicamente tutto inizia, appunto: l’equinozio di primavera.
L’equinozio è un momento di equilibrio; luce e buio diventano due forze completamente bilanciate ma con l’apertura della stagione primaverile l’accento della forza che cresce è quello della forza vitale, della luce che predomina, lo Yang che avanza splendente e florido.
Il Sole, è proprio il caso di dire, preparerà l’evento il 20 marzo alle 22.58 (sotto il cielo di Roma), momento in cui farà il suo ingresso in Ariete, segno nel quale è in esaltazione. L’astro del giorno emanerà vigore e determinazione sospinto da Marte che potremmo immaginare come fosse un guerriero guidato dall’impulso entusiasta di conquistare la vita, turgido di potenza entusiasta nel suo servizio annuale di rinnovamento.
Gli istinti e gli animi sentono l’urgenza di esprimersi come accade per l’esuberante Lepre, il magico animaletto prolifero, vitale e socievole che in Cina simboleggia la fase piena di questo momento. Il segno della Lepre, governata dall’elemento Legno e dalla direzione Est, dove nasce questo primo Sole Invictus. Abbiamo perso gli occhiali per vedere la potenza degli elementi che nella tradizione universale aiutavano l’uomo a rispettare i cicli e a connettersi con essi, ma questo è il momento in cui, esuberante e vitale, l’elemento Legno, quello delle piante, si erge verso l’alto. Per questo il colore verde brillante, che si manifesta in questo periodo nella natura simboleggia l’età della fanciullezza e dell’adolescenza, la nuova forza che si prepara a rigenerare la vita sotto ogni forma.  
E ben ancorati alla terra, torniamo ad alzare gli occhi verso il cielo…
Poche ore dopo l’accesso del Sole sul punto equinoziale, cioè alle 2.42 del 21 marzo, la Luna appena entrata sotto il segno della Bilancia, si posizionerà esattamente di fronte all’astro diurno come se arrivasse suadente e leggiadra a farsi fecondare da questa passionale luce vitale.  
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Ariete e Bilancia, rispettivamente governati da Marte e Venere, rappresentano la coppia più sensuale del mito e la loro passione s’instilla in questo poetico momento, nel quale si riflette la forza e la bellezza, il senso più profondo del maschile e del femminile che si compenetrano, lottano, si compensano e si amano come in una danza d’amore creativa chiamata eternità. Lo Yang lotta per affermarsi ma creativamente, lo Yin (luna nel segno governato da Venere) ribadisce l’importanza dell’incontro, dell’equilibrio e dell’Armonia.
Quando giungiamo qui, al periodo in cui inizia la stagione primaverile si percepisce questa equità, ma non è un momento di calma, bensì di rinnovamento e per questo, a prescindere dalla combinazione della luna Piena, ogni anno ognuno dovrebbe fermarsi un attimo, rimettersi in connessione con la natura che potentemente conquista tutti i sensi e li risveglia per chiederci, almeno un attimo, un istante solo, che direzione stiamo prendendo, che valore stiamo dando ai nostri giorni, ai nostri rapporti, alla nostra Anima.
Se amate meno la filosofia e avete bisogno di entrare in relazione al momento dal punto di vista pratico, semplicemente fate la stessa cosa e magari date seguito alla sensazione che di certo emergerà… quella del bisogno di fare spazio al nuovo e pulire tutto il grigiore dei momenti tristi, cupi, dolorosi che ci sentiamo pesare ancora nel cuore e sulle spalle.
Decluttering quindi: iniziate a fare ordine nelle borse, nelle auto, negli armadi, nei cassetti, in casa e magari anche nei vostri rapporti. Che senso ha procrastinare? Se non si fa spazio le cose nuove non possono svilupparsi.
Come insegna il Feng Shui, il centro del nostro Essere deve essere sempre libero, altrimenti ci blocchiamo e smettiamo di vivere gioiosamente la nostra vita. 
Non vi piace più qualcosa? Approfittate di questo momento per seguire l’impulso affermativo del cielo. Vi pesa troppo qualcosa che vi state ancora trascinando dentro? Tagliate i fili con il passato, come fa la natura in autunno, il periodo della Bilancia in cui lascia cadere il vecchio dai rami. Se non avete concluso la fase di eliminazione in precedenza, fatelo ora: una bella potatura e vedrete come la vita saprà stupirvi.
In senso metafisico Ariete e Bilancia rappresentano l’Io e il Tu, quindi soffermandoci sugli aspetti che la Luna governata da Venere apporta a questo tempo magico.
Ci stiamo permettendo di vivere le cose spontaneamente?
 I rapporti che stiamo vivendo rispettano la nostra individualità ma anche la nostra natura? 
Fino a quando il mio bene può essere immortalato al di sopra del bene dell’altro e soprattutto viceversa? 
Dove il mio diritto di vivere come sento giusto confina con il diritto di vivere di un altro Essere, c’è armonia?
Credo che questa combinazione celeste voglia anche richiamare alla lotta di genere che a ben vedere dovrebbe essere vissuta come unione e non con castrazione da una parte e violenza inaudita dall’altra.
Cavalcando il transito di Urano, appena entrato in Toro, l’altro segno governato da Venere, ci si apre davanti uno scenario di anni futuri in cui saremo costretti a rivoluzionare il modo in cui gestiamo e concepiamo le risorse di ogni tipo, ma anche i piaceri, gli attaccamenti, l’amore, le passioni.  
Da dove si comincia? Dalla parte più spontanea, dal nostro fanciullo o fanciulla interiore e a cercare un po’ di coerenza con noi stessi e con il mondo che ci circonda in materia di rispetto per la vita e per tutto quanto ce la rende piacevole, godibile, appagante.
Ma torniamo al Plenilunio che è un appuntamento che ovviamente non corrisponde tutti gli anni con l’equinozio di primavera e che simboleggia un’energia potentissima, la massima espansione di un principio energetico.
Ma cosa si intende davvero per equilibrio e armonia? Ho idea che molti pensino che si tratti di compromesso, sopportazione, debolezza, arrendevolezza, mentre invece il vero equilibrio presuppone l’alternanza, il movimento, l’unione e il ritmo; occorre cioè aprirsi all’eterno mutamento. Unire gli opposti non è affatto semplice, anzi; raggiungere un equilibrio di forze, prima di tutto dentro di noi, per esempio unendo le nostre peculiarità maschili e femminili: irrazionalità e razionalità, affermazione e pazienza, attività e passività.
Unire gli opposti è difficile e doloroso in noi e in ogni cosa che vive; è una ricerca costante fatta di luci e ombre, fuori e dentro di noi.  Nei nostri rapporti quindi, l’altro può essere la grande opportunità che abbiamo per comprendere meglio noi stessi, ma non può trasformarsi in qualcosa che ci aliena, ci annienta, ci uccide.  
Quando non riusciamo a comprenderlo, l’altro ci sta dando una grande opportunità, quella di specchiarci in lui, per guardare in fondo davvero ai nostri limiti ed alle nostre paure, ma in questo esercizio dobbiamo sublimare l’intolleranza e il pregiudizio, ma anche l’idealizzazione che ci rende ciechi e ci fa negare la nostra vera essenza.
La Luna in Bilancia, completamente illuminata, esprime la possibilità di successo e di Unità, giudizi sociali positivi e sensazione di appartenenza. A che serve combattere se non c’è qualcosa da realizzare e qualcuno con cui condividere la gioia? Certo, ma che sia vera condivisione, non negazione di Sé.
Ecco, questo è il nettare di questo straordinario momento celeste, fatto di alternanza di forze.
L’amore non si compra, non si pretende, non si mendica; l’amore non ci chiede di essere diversi ma di fonderci in uno scambio in cui ognuno cresce con l’altro ma resta fedele a se stesso.
Riportando l’attenzione all’energia del momento, così intensa.
Visto che il Sole all’equinozio di primavera si trova nella fase di rinascita e che la Luna, al plenilunio si trova invece all’apice di un ciclo iniziato al Novilunio, penso che in molti ricorderanno la forza profonda e mistica del 6 marzo scorso, con quella dolcissima e contemplativa Luna Nuova in Pesci.
La particolarità di questo culmine lunare, che ora si compie, ha quindi matrice Nettuniana, visto che il novilunio si è formato con una ascetica congiunzione dei luminari con Nettuno. Particolare coincidenza, ma sappiamo che niente è casuale sotto il cielo, è quella che vede Mercurio trovarsi ora in congiunzione a Nettuno al posto dei luminari, mentre il Sole si troverà praticamente a ridosso del punto in cui il pianeta del messaggero alato si trovava il giorno di Luna nuova, quando era appena iniziato il suo moto retrogrado in Pesci. Una sorta di staffetta celeste che eleva gli aspetti intuitivi, compassionevoli e romantici della visione pescina.  
Se non riusciamo a comunicare cantiamo, balliamo, scriviamo poesie, dipingiamo... insomma, lasciamo in qualche modo esprimere ciò che sentiamo potentemente rinascere dentro, a contatto con la nostra Anima.
Esattamente come fa il Fiore che si erge compatto e vitale come una gemma direttamente sul tronco dell’albero, il germoglio dentro ognuno di noi può ricontattare l’impulso dei misteri di Persefone che si risveglia alla vita, emergendo dalle tenebre, come un virgulto che segue la sua forza istintiva e la sua saggezza genetica.
Ma è la sua Anima la quintessenza, il mistero della vita che si rinnova (I Pesci).
Tutta l’Anima Mundi ora si eleva, e noi, Esseri Umani, troppo spesso disumani, potremmo ricontattare quella conoscenza istintiva che, seppur inascoltata, vuole diventare il fiore meraviglioso da sempre destinato ad Essere.  
Un Fiore bellissimo, che ricontatta la rinascita e l’amore e riesce infine a dare il meglio di sé, qualunque siano i confini del suo potenziale e della sua natura, spargendo la sua fragranza fatta di bellezza, forza e verità, espressioni di Venere e della Bilancia.  
Vuoi meditare sull’energia del momento?
Pensa alle tue metà, il femminile e il maschile uniti in te. Valuta i doni e le trappole di entrambi, come fossero due facce della stessa medaglia. La Bilancia ha bisogno di valutare per raggiungere l’equilibrio ma l’Ariete ha bisogno di agire la vita senza scendere a compromessi.  Considera che tutto quello che semini ora darà i suoi frutti entro ottobre.
Per finire, gli Angeli che sostengono questo momento straordinario donano Volontà e Percezione Rivelatrice. L’Angelo della Quintessenza dona invece la Trasmutazione e l’Alchimia
Fai spazio alla fioritura e realizza la tua essenza.
Buon Compleanno Ariete
Laura Primavera
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astrogeomantica · 6 years
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Come alberi piantati lungo il fiume
Personalmente cerco di farlo ogni giorno. Consapevole di aver bisogno di sostegno quanto del cambiamento. Cielo e Terra, simboli universali della grande dualità dell’Uno.
Noi uomini al centro, come gli alberi, creati e creatori, espressione di cielo e terra, spirito e materia, anima e corpo. Non siamo divisi, ma nel mezzo. Siamo sorretti da radici che ci nutrono, il passato.. e aperti e flessibili verso il domani, il cielo, verso il quale ci sentiamo spinti. La nostra vita e la nostra essenza sono al centro, che è il cuore, dove si uniscono Venere e Marte: amore e forza, compassione e coraggio. La natura dei cicli celesti e della bellezza terrestre, l’anima del mondo che circonda ogni istante della nostra vita per insegnarci la maniera più spontanea per essere noi stessi.. semplicemente esprimendo il nostro diritto ad Esistere. Lei, la Natura.. è il vero maestro, il nostro vero specchio, la nostra Grande Madre. Come è in alto, così è in basso.
Questa bellissima foto è stata scattata da una grande donna del segno del Toro, quelli che la bellezza della natura la sanno vedere, esprimere e riprodurre. Grazie Orietta.
Laura Primavera
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astrogeomantica · 6 years
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Pianeti Interiori
“I corpi celesti non sono da cercare in alcun luogo esterno a noi: il cielo, infatti, e’ tutto dentro di noi, che abbiamo in noi il vigore del fuoco, e origine celeste. Prima di tutto la Luna: che cos’altro significa in noi, se non il continuo movimento del corpo e dell’anima? Marte, poi, indica la prontezza; Saturno, invece, la lentezza. Il Sole significa Dio, Giove la legge, Mercurio la ragione, Venere l’umanità.”
Scriveva Marsilio Ficino al giovane Lorenzo de’ medici
Marsilio Ficino, nella sua grande opera “De vita” approfondiva ancora…
“In verità proprio per questo soprattutto sei fatto dalla natura, per quello che, fin dai tuoi più teneri anni fai, parli, immagini, desideri, sogni, imiti; per quello che tenti più frequentemente, che più felicemente compi, in cui fai grandissimi progressi, di cui soprattutto ti diletti, che trascuri o abbandoni malvolentieri. Questo e’ certamente ciò per cui il cielo e il reggitore del cielo ti hanno generato. Sosterrà dunque ciò che avrai intrapreso e sara’ favorevole alla tua vita finché tu seguirai gli auspici del signore della tua genitura, soprattutto se e’ vera quella dottrina platonica, in cui si trova d’accordo tutta l’antichità, che per ciascun uomo che nasce c’è, destinato proprio dalla sua stella, un Dei-mone custode della sua vita, che lo aiuta proprio nel compito cui i celesti l’hanno destinato alla nascita. Pertanto, chiunque cercherà di conoscere il suo ingegno attraverso gli indizi che abbiamo detto ora, troverà qual e’ la sua attività naturale e avrà trovato al tempo stesso la sua stella e il suo Dei-mone. E seguendo i loro disegni opererà con buona fortuna e vivrà felicemente, altrimenti e sperimenterà una fortuna avversa e sentirà il cielo nemico. ”
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Dalla visione classica , #MarsilioFicino fa riferimento al genio del pianeta che nel tema natale rappresenta La guida Interiore, il proprio Sé.. Il #Daimon custode del “progetto divino” della propria vita. In questa splendida visione che é alla base di tutto il ri-nascimento, ognuno diventa protagonista e artefice del proprio destino, capace di ri-nascere dal proprio seme-anima per fiorire alla bellezza più sfolgorante dell’Essere quando vibra con la potenza e “la presenza” dello Spirito. Si affinché il fuoco dello spirito trasformi, realizzi e faccia evolvere su ogni piano l’Anima incarnata nella materia. Nel pensiero di Ficino, l’Anima è fondamentale quanto lo Spirito, la forza celeste capace di fecondare la nostra vita agisce in completa fusione con l’Anima incarnata sul piano fisico e psicologico. Ancora l’alchimia dell’acqua e del fuoco, maschile e femminile, luce e tenebra e la necessità di partire da.. L’unità.
C’è quindi una piena responsabilità di operare il libero arbitrio nel proprio destino : “E seguendo i loro disegni opererà con buona fortuna e vivrà felicemente, altrimenti sperimenterà una fortuna avversa e sentirà il cielo nemico”.
Perché il primo passo per rendere la propria Vita un capolavoro, è quello di cercare in ogni istante di Essere al meglio chi veramente siamo, indagando la nostra più profonda e luminosa natura (il progetto dell’intero tema natale con il Sole che fa luce su ogni aspetto). Non serve a nulla deprimersi, combattere, ribellarsi alla propria Vera Natura o invidiare la vita altrui, bisogna necessariamente impegnarsi a conoscere la nostra più intima Essenza cristallizzata nell’energia di un istante celeste. Il Sole come luce verso la quale l’anima si erge, lavorando per non tradire alcuna parte di sé, liberandola da ogni ombra. La libertà di Essere chi veramente siamo non può realizzarsi senza la fatidica domanda: IO CHI SONO?
Possiamo vivere in luce o nelle tenebre della nostra ombra,sta qui la nostra scelta, ma la nostra anima continuerà ad essere un seme pronto a svilupparsi e #Fiorire che semplicemente rischiamo di non far giungere al frutto. Non sarebbe un peccato!!??
Amo così tanto la visione ficiniana della astrologia che diviene culla della moderna psicologia del profondo, tanto da provocarmi emozioni così intense e potenti da sindrome di Stendhal.. Perché riaccende in me le sue radici imbevute di sapere universale e del luminoso pensiero classico, mitologico, psicologico… Perché il viaggio che porta alla scoperta di sé vale una vita intera di ri-nascita ed é una grande avventura che chiede solo di realizzare la propria maternità-matrice-seme.. Ciò che abbiamo scelto di Essere.
Senza scomodare il pensiero orientale possiamo andare alle radici della nostra grandezza occidentale, di Italiani.. dotati del #Genio #Ri-nascimentale, di cui, come diceva #Hillman, dovremmo più di tutti comprenderne e riconoscerne la grandezza psichica, con il fine supremo di essere il più possibile fedeli alla nostra Essenza-anima. Portiamo nel nostro inconscio razziale il potere della bellezza e dell’agire attraverso opere di infinito valore estetico , costantemente sotto ai nostri occhi, generate dalla visione del cuore, quando questo é connesso alla magnificenza dell’Anima del Mondo….
Laura Primavera
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astrogeomantica · 6 years
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Lo Scorpione e il ritmo di Vita e Rinascita
Lo Scorpione e il ritmo di vita
26 ottobre 2017
Lo propongo perchè lo trovo di una bellezza sconvolgente.
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Da #geomante e astrologa, mi rendo conto che nell’approccio esoterico dell’astrologia, viene spesso trascurata l’importanza simbolica e caratteriale dei segni  in rapporto agli aspetti naturali del rispettivo ciclo annuale.
Quando mi capita di scambiare due chiacchiere con qualche scettico, mi soffermo a fargli fare uno spontaneo confronto tra la propria personalità e il carattere della natura nel momento ciclico della sua nascita. L’entusiasmo di chi nasce in primavera, la rigidità che protegge le risorse di chi nasce in inverno, l’esuberanza di chi si è affacciato all’esistenza in estate. Ma anche riducendo il ciclo alle 24 ore del giorno si possono trovare facilmente relazioni nel carattere, rispetto al momento della giornata in cui si nasce: l’introversione di nascite notturne, la socialità di chi nasce nel pomeriggio, l’impulsività di chi è nato quando il sole sorge. Per non parlare delle caratteristiche che si possono facilmente riconoscere rispetto alla fase lunare in cui veniamo alla luce.
Nel prezioso libro
“i Segni astrologici come ritmo della vita”, in cui spicca un bellissimo Tao in copertina,  Dane #Rudhyar invita ad osservare le dinamiche energetiche  per la comprensione dei processi vitali in relazione al dualismo che genera la realtà e che si esprime in 6 polarità opposte, base di fattori di crescita o diminuzione a seconda del ciclo che determinano sul nostro pianeta, con l’uomo al centro.
Partendo dal presupposto che “L’astrologia è la madre di tutte le scienze, la madre della civiltà, perché è stata il primo tentativo, e il più universale, da parte dell’uomo di trovare l’ordine nascosto al di là o all’interno della confusione della giungla terrestre – fisica o psicologica che sia”, vediamo come ha descritto in questa fondamentale chiave di lettura del segno dello #Scorpione
<<La fase Scorpione del ciclo annuale della forza vitale così come si svolge sulla terra e nella natura umana è stata stranamente fraintesa. A essa, come risultato, sono stati attribuiti aspetti particolarmente negativi.  Dovevano essere negativi perché gli interpreti mancarono di mettere il segno in relazione con la forza-Giorno e la forza-Notte, ponendo l’accento sulla reazione ordinaria a esso in questo stadio dell’evoluzione sociale piuttosto che sull’essenza positiva del segno stesso. Oltre a questo, anche perché l’avvento dei giorni invernali e delle lunghe notti  diventa in Scorpione, e l’uomo primitivo si risente di questo approccio dell’oscurità fisica. Se ne risente perché egli è radicato al suolo ed è simile alla vita vegetale e animale. Lo scorpione porta notizie d’ibernazione; ricopre di brina il destino delle foglie rosse e dorate. E’ diventato dunque il simbolo della morte. Soltanto per pochi, potrebbe significare “rigenerazione”; e anche questi pochi spesso non capiscono realisticamente il significato di tale rigenerazione.
Mentre studiavamo il simbolismo della Bilancia abbiamo evidenziato il fatto che i tre segni zodiacali del periodo autunnale erano passi verso la crescita della società e della coscienza sociale nell’uomo. Durante questo periodo autunnale le forze socializzanti emergono con rapidità sempre maggiore seguendo la crescita del potere della forza-Notte fin dall’equinozio d’autunno. La realtà dell’interscambio umano, del vivere insieme all’interno di una struttura organica, stabile e permanente è considerata dalla bilancia come un bisogno e un ideale di comportamento. In Scorpione questa realtà deve essere animata, resa acuta e drammatica, inevitabile. Deve affondare proprio nella carne e nelle ghiandole degli esseri umani; nella profondità della loro anima; nella sostanza della ‘personalità’. Deve trasformarsi in una forza-guida. Questa forza-guida è il sesso nei suoi aspetti sociali, il sesso come costruttore di civiltà.
La condanna inflitta allo Scorpione quale “segno maledetto”, è parallela all’identificazione del sesso col peccato, che ha condizionato così tanto la nostra civiltà cristiana occidentale. Il soggetto, perciò, è risultato invaso da “complessi” e da atteggiamenti fissi, non facilmente trasformabili anche nella più acuta analisi. Ma sulla base di una vasta comprensione del ciclo zodiacale completo della forza-Giorno e della forza-Notte si possono dire molte cose atte a portare luci in tanti angoli oscuri.
Il #sesso ha due aspetti basilari: uno procreativo e l’altro non procreativo o sociale. Il primo corrisponde al #Toro, il secondo allo #Scorpione. E’ strano che una tale distinzione non sia stata fatta da astrologi e filosofi occidentali; infatti la correlazione fra Scorpione e l’intera attività sessuale è assai singolare, considerato che lo Scorpione è soltanto un segno inoltrato dello Zodiaco e associato con l’autunno, il tempo in cui nella natura la forza vitale va assopendosi. Il sesso, come fattore strettamente biologico, è una funzione primaria di tutti gli organismi e ovviamente dovrebbe essere associato alla stagione dell’accoppiamento animale alla crescita dei fiori. E’ simboleggiato dal Toro, l’animale maschio, un geroglifico di fertilità e di forza maschile.
Il Toro è il segno dell’accoppiamento puramente fisiologico e procreativo. E’ una fase del processo di costruzione della personalità. Rappresenta l’adolescenza avanzata, il suo istinto verso la procreazione inconscia, il suo impulso asociale verso lo sviluppo personale attraverso il fecondare e l’essere fecondato; dunque, attraverso la pura esperienza emotiva. Testimonia della massima espressione emotiva della forza-Giorno e della personalità pura senza contatti sociali di alcun genere. E’ desiderio puro senza mente consapevole, senza distorsione o differenziazione socio-individuale: una forza generica che è universale e di per sé non ha alcun “significato”. Solo esiste, così come la vita esiste.
Il segno dello Scorpione è l’opposto polare del Toro. Ciò significa che, nella metà del ciclo di costruzione della società, quando la forza-Notte cresce, esso occupa lo stesso posto occupato dal Toro nella metà del ciclo di costruzione della personalità quando è la forza-Giorno a crescere. All’impulso di accoppiamento del Toro, corrisponde, così, un altro impulso che è la caratteristica essenziale dello Scorpione. Questo impulso è il bisogno imperioso di fondersi in unione assoluta con altri individui al fine di costituire insieme una totalità organica più grande.
Nella Bilancia questo stimolo è riconosciuto come motivo di condotta sociale e di comportamento di gruppo; ma nei sentimenti più profondi del tipo Bilancia c’è ancora tanto individualismo. La forza-Giorno è troppo forte per permettere alla personalità di lasciarsi completamente andare in un’unione irrevocabile con altri. La Bilancia è uno stato di equilibrio instabile fra un individualismo che diminuisce e un collettivismo crescente. Ma in Scorpione il desiderio di essere un individuo separato viene superato con intensità drammatica dal bisogno di essere più di uno; dall’impulso di fluire in altri, come i piccoli ruscelli si gettano nei grandi fiumi e i fiumi nel mare. Questo bisogno imperioso è l’aspetto trascendente e sociale del sesso. Esso rappresenta non il sesso atto a procreare dell’adolescenza avanzata che vuole costruire, ma il sesso non creativo, sociale, e si, mistico della maturità che è un desiderio di dimenticanza di sé e di unione attraverso l’altro cuna totalità più grande, e perfino con “Dio”, come hanno capito bene l’Oriente e tante “tradizioni segrete”.
In tutti i tempi il sesso è stato riconosciuto come porta alla “consapevolezza cosmica”. Sono stati disposti rituali capaci di canalizzare questo bisogno trascendente e di condurlo alla meta designata. I Tantra induisti e qualche forma di Yoga accentuano tali rituali. Tutti i templi dell’antichità ne sono testimone e molte società occidentali hanno insegnato pratiche segrete atte a condurre questa fusione delle energie in un serbatoio più vasto di forze. Fin dall’avvento del Cristianesimo, l’uomo è stato avvolto nel mistero, e questo non è il luogo per discutere l’essenza di ogni “occultismo pratico”. Ma la realtà del segno zodiacale dello Scorpione non potrà mai essere compresa se non ci si rende conto che la forza sessuale nello Scorpione non deve esser4e considerata una forza atta a procreare, ama un mezzo per raggiungere la liberazione dagli stretti limiti del Sé; per raggiungere l’estasi in cui l’individuo diviene più che se stesso.
Cosa significa effettivamente questo “più”?  Il primo concetto che emerge nella coscienza in connessione a questa estasi d’unione è quello del “compagno d’anima”: l’Uno e l’Altro fusi in un’unione trascendente  “decretata dalla Vita o da Dio sin dall’inizio della Creazione”. Questo ì l’ideale romantico di unione, ideale che non appartiene al regno del Toro e all’accoppiamento atto a procreare, ma che arde nello Scorpione.  Esso diventa interamente trascendente con i mistici che si elevano verso l’unione con l’Amato, Vita, Dio, Guida o qualunque nome sia dato a quel mistico “Altro” con cui e in cui il sé perde i suoi  limiti e viene raggiunta la consapevolezza cosmica.
Questo è tuttavia soltanto un aspetto di quel processo di fusione in una Totalità più Grande.  L’Altro è simboleggiato nel Cristianesimo dall’unione dell’individuo consacrato con la Chiesa, la Sposta mistica. Qui abbiamo la fusione dell’individuo con la comunità glorificata; una fusione altrettanto acutamente intima ed emotivamente fervida quanto può esserlo la più perfetta unione dei corpi e dei sentimenti. Sapere che la comunità esiste e desiderare di operare per essa è la realizzazione della Bilancia. Ma in Scorpione ci deve essere identificazione. Lo Scorpione è il simbolo del sesso come identificazione psichica, senza alcuna idea di progenie fisica – in effetti, spesso in modo tale da escludere la possibilità di risultati procreativi. In tale identificazione psichica trionfa la forza-Notte, e nasce la realtà spirituale della civiltà.
La casa (Cancro) è costruita sulla sessualità taurina atta a procreare;  ma la civiltà germoglia dalla trasformazione sociale della sessualità operata dallo Scorpione, attraverso le generalizzazioni mentali e gli entusiasmi sociali del Sagittario. E qui tocchiamo un argomento assai discusso, quello del rapporto fra cultura e civiltà. La cultura è radicata nelle energie liberate in Toro e nella forza-Giorno; la civiltà nelle energie liberate in Scorpione e nella forza-Notte. La cultura riguarda i particolari; la civiltà gli universali. La cultura si basa sulle tradizioni che sono condizionate dal clima, dalla geografia e dall’ereditarietà di fattori biologici trasmessi da generazione a generazione. La civiltà è il risultato del lavoro di geni e di capi creativi che hanno fecondato le menti di infiniti esseri umani con la loro visione e la loro larghezza di idee. Sebbene la civiltà si sviluppi nella fase Sagittario del ciclo della vita, essa ha le sue radici in Scorpione. Ha le sue radici nel bisogno imperioso, forte in tutti  i capi dell’umanità, di riversarsi sempre più nella vasta matrice del genere umano.
Questa capacità di contribuire a costruire la civiltà è un aspetto della sessualità del tipo Scorpione, perché nasce dal desiderio di identificare il sé con la Totalità più Grande, l’umanità; di trascendere se stessi fecondando la società … ed essendo fecondati dalla divinità. Quest’attività sessuale trascendente porta una progenie, ma è una progenie sociale, una progenie dello spirito o della mente. E in quest’attività opera la forza-Notte così come, in Toro, canta la forza-Giorno attraverso il fecondo accoppiamento dei corpi.
Tuttavia c’è un aspetto negativo in questo quadro di liberazione di forza in Scorpione, aspetto procurato dal decrescere della forza-Giorno che allora è diventata più introversa e soggettiva, forse più inconsciamente risentita nella sua azione. E’ il lato oscuro della civiltà: cupidigia di potere sociale e lussuria. Questa cupidigia nasce nell’individuo che, invece di fondersi nella totalità più grande, dirige verso di sé le energie prodotte dalla vita in comune, l’interscambio umano di valori e il commercio, che sono i fondamenti della società, Il commercio, che è nato, o almeno, si è stabilito in modo permanente allo stadio Bilancia, genera abbondanti frutti in Scorpione. Se questi frutti vengono accaparrati dall’avido allora c’è un peccato sociale.  Tutti i grandi affari costruiti sulla cupidigia, tutti i politici che barattano la loro autorità pubblica, tutti i ricattatori e i gangster, tutti i capi che giocano sulla paura e sulle passioni della massa commettono il peccato dello Scorpione. Esso sono avidi di potere sociale, invece di fecondare la società come veri civilizzatori e di identificare i loro destini col destino del loro popolo.
Lo stesso vale per individui sempre alla ricerca di piaceri sessuali e di auto-soddisfazione. In queste cose si può vedere soltanto l’aspetto negativo dello Scorpione. La forza-Giorno negativa volge a proprio favore le nuove energie prodotte dal potere crescente della forza-Notte. Sogna, laddove non può più agire. Crea immagini e tentazioni; esacerba i desideri. Produce nevrosi sessuali, laddove il desiderio di fusione in un flusso più grande di energia attraverso un altro essere umano, o attraverso gruppi, risulta frustrato. La lussuria nasce generalmente da un senso di sconfitta, proprio come i criminali sono spesso “uomini d’azione” frustrati che dovevano usare invece tale lussuria per fecondare la società con il loro genio.
Lo Scorpione non dunque un “segno maledetto”, e il peccato e l’infelicità sorgono soltanto laddove la grande forza creativa è alterata e corrotta da paure e complessi nati da un tradizionalismo insensato mascherato da virtù, o come risultato di condizioni sociali caotiche o viziose.  E’ laddove non è avvenuto il libero gioco di energie del Toro che la personalità non realizzata, messa a confronto con la sua nuova nascita quale partecipante alla vita della società, retrocede dalla posizione conquistata dallo Scorpione positivo. Invece di quell’unione esaltante con gli altri che avrebbe dovuto condurre alla rigenerazione, prevale un senso di frustrazione che rende l’individuo inadatto a mantenere quella posizione.
Prevale il risentimento verso la società, o verso la totalità della vita. E quel risentimento, quella violenza inconscia capace di distruggere proprio i mezzi atti a liberare l’individuo in uno stato più grande, devono essere simboleggiati dal pungente e velenoso Scorpione, nella cui coda è la morte a livello sociale e individuale.
Non è che lo Scorpione dovrebbe essere rigenerato in un’aquila, come i simbolisti sono soliti dire. Il simbolismo animale dello scorpione è una degenerazione. Non è un prodotto naturale di evoluzione sana. L’aquila, o meglio ancora la #Fenice, è un simbolo più adeguato della realtà di quella fase del ciclo naturale della trasformazione annuale che segue la Bilancia. La fenice simboleggia la nascita della vita a un nuovo libello attraverso la combustione di tutti i limiti nel fuoco. Questo foco è il vero simbolo dell’energia che brucia nell’uomo che ha raggiunto l’ottava fase del suo viaggio lungo lo #Zodiaco. E’ il fuoco che distrugge forme minori e raccoglie quelle più grandi destinate a essere sviluppate nella fase Sagittario del ciclo. Questo fuoco è l’aspetto occulto e trascendente del sesso, che è assai differente dal bisogno imperioso e istintivo di procreare liberato dal Toro come energia puramente terrena e feconda. Molto è stato detto sulla perfezione, crudeltà, ambizione, gelosia e passione delle persone le cui carte presentano forti valori Scorpione. Ma è da notare come molti esseri umani, fuori dal tipo Scorpione, mostrino tali caratteristiche, e come spesso invece i nativi dello Scorpione non le rivelino! La maggior parte di questi tratti negativi in personalità storiche o viventi sono il diretto risultato di uno stato sociale arcaico.  Il tipo Scorpione identifica continuamente se stesso con la società, e le passioni della società sono le sue passioni. Anche l’estasi e la gloria della società sono la sua estasi e la sua gloria. Egli è un uomo in cui l’energia del processo sociale fluisce con intensità inesorabile. Se questa intensità è rivolta alla distruzione, egli diventa il massimo distruttore: un capo crudele o un criminale. Quando l’umanità avrà imparato a vivere come totalità organica, equilibrata, armoniosa e sana, allora i tipi Scorpione mettere ano le ali per comunicare col Sole, proprio come Aquile.
Lo Scorpione è una delle quattro porte simboliche attraverso le quali nascono gli avatar, uomini che sono i portavoce del Padre generico dell’intera umanità, che è chiamato “Dio”. >>
Visto il #Tao e il presupposto polare dello Yin e dello Yang che Rudhyar cita più volte in questo bellissimo libro, non posso fare a meno di considerare che nell’astrologia cinese, incastonata nel Feng Shui, il parallelo con la natura è il fondamento di ogni più piccola valutazione, tanto che le caratteristiche celesti vengono analizzate all’interno dell’ambiente e della vita dell’uomo con il presupposto primario di raggiungere l’armonia delle forze vitali, strutturando le dinamiche degli elementi e forze favorevoli ed evitando o armonizzando le energie non favorevoli, proprio in ragione della natura delle cose.
Essenza-forma-sostanza-energia.
#Laura Primavera Palaia
Estratto da “I segni Astrologici come Ritmo della Vita” 
Dane Rudhyar ~ Astrolabio
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