#lampo radio veloce
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netmassimo · 17 days ago
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Nature" riporta l'individuazione dell'origine del lampo radio veloce catalogato come FRB 20221022A collegandolo a una stella di neutroni di classe magnetar, probabilmente emerso dalla sua magnetosfera. Un team di ricercatori coordinato dal MIT ha usato osservazioni condotte con il radiotelescopio CHIME per individuare l'origine di questo lampo radio veloce già conosciuto sfruttando il fenomeno della scintillazione, paragonabile a come le stelle sfavillano nel cielo. Si tratta di un'altra prova del legame tra magnetar e lampi radio veloci, le potentissime emissioni che possono essere eventi singoli oppure ripetuti.
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scienza-magia · 19 days ago
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Una stella di neutroni per il fast radio burst
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Individuata l’origine di un lampo radio veloce, trovata la posizione precisa grazie alla scintillazione. Utilizzando i dati del radiotelescopio Chime, in Canada, gli scienziati del Mit hanno individuato le origini di un lampo radio veloce, Frb 20221022, probabilmente emerso dalla magnetosfera turbolenta attorno a una stella di neutroni in una galassia a 200 milioni di anni luce da noi. Il burst sembra provenire da una regione estremamente piccola, con un diametro di circa 10mila chilometri. I lampi radio veloci – in inglese fast radio burst (Frb) – sono brevi e brillanti esplosioni di onde radio emesse da oggetti estremamente compatti, come stelle di neutroni e forse buchi neri. Questi fugaci fuochi d’artificio durano appena un millesimo di secondo e possono trasportare un’enorme quantità di energia, sufficiente a sovrastare la luminosità di intere galassie. Da quando è stato scoperto il primo fast radio burst nel 2007, gli astronomi ne hanno rilevati migliaia, la cui posizione varia dall’interno della Galassia fino a 8 miliardi di anni luce di distanza. Nonostante ne siano stati scoperti così tanti, il modo in cui avvengono è ancora oggetto di diatribe. Ora, gli astronomi del Massachusetts Institute of Technology (Mit) hanno individuato le origini di almeno un fast radio burst utilizzando una tecnica innovativa che potrebbe risultare promettente anche per altri Frb. Nel nuovo studio, pubblicato il primo gennaio sulla rivista Nature, il team si è concentrato su Frb 20221022A, un fast radio burst già conosciuto e rilevato in una galassia distante circa 200 milioni di anni luce. In particolare, il team si è focalizzato sulla determinazione della posizione precisa del segnale radio analizzando la sua scintillazione, un fenomeno simile a quello per cui le stelle sembrano sfavillare nel cielo notturno. Gli scienziati hanno studiato le variazioni di luminosità dell’Frb e hanno stabilito che il burst deve aver avuto origine nelle immediate vicinanze della sorgente, piuttosto che molto più lontano, come previsto da alcuni modelli. Il team stima che Frb 20221022A sia esploso da una regione estremamente vicina a una stella di neutroni rotante, a una distanza massima di 10mila chilometri, meno della distanza tra New York e Singapore. A distanza così ravvicinata, l’esplosione è probabilmente emersa dalla magnetosfera della stella di neutroni, una regione altamente magnetica che circonda la stella ultracompatta. «In questi ambienti delle stelle di neutroni, i campi magnetici sono davvero ai limiti di ciò che l’universo può produrre», spiega Kenzie Nimmo del Kavli Institute for Astrophysics and Space Research, primo autore dello studio. «Si è molto discusso sul fatto che questa emissione radio luminosa possa anche solo sfuggire da quel plasma estremo». «Intorno a queste stelle di neutroni altamente magnetiche, note anche come magnetar, gli atomi non possono esistere: verrebbero semplicemente fatti a pezzi dai campi magnetici», spiega Kiyoshi Masui, professore associato di fisica al Mit. «La cosa eccitante è che abbiamo scoperto che l’energia immagazzinata in quei campi magnetici, vicino alla sorgente, si sta torcendo e riconfigurando in modo tale da poter essere rilasciata sotto forma di onde radio che possiamo vedere attraverso l’universo». I rilevamenti di lampi radio veloci sono aumentati negli ultimi anni grazie al Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (Chime). L’array di radiotelescopi comprende quattro grandi semi-cilindri di 100 x 20 metri su cui sono installati 1024 ricevitori radio a doppia polarizzazione sensibili alle frequenze tra 400-800 MHz. Dal 2020, Chime ha rilevato migliaia di Frb provenienti da tutto l’universo.
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l Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (Chime), un radiotelescopio interferometrico situato presso il Dominion Radio Astrophysical Observatory nella Columbia Britannica, in Canada. Crediti: Chime Sebbene gli scienziati siano generalmente d’accordo sul fatto che i burst provengano da oggetti estremamente compatti, la fisica esatta che guida gli Frb non è chiara. Alcuni modelli prevedono che i fast radio burst provengano dalla magnetosfera turbolenta che circonda un oggetto compatto, mentre altri prevedono che i burst abbiano origine molto più lontano, come parte di un’onda d’urto che si propaga lontano dall’oggetto centrale. Per distinguere i due scenari e determinare dove nascono i fast radio burst, il team ha preso in considerazione la scintillazione, ovvero l’effetto che si verifica quando la luce di una sorgente puntiforme, come una stella, passa attraverso un mezzo, come il gas di una galassia, e viene deflessa in modo da apparire, a un osservatore distante, come se la stella stesse scintillando. Più un oggetto è piccolo o lontano, più scintilla. La luce di oggetti più grandi o più vicini, come i pianeti del Sistema solare, subisce una deflessione minore e quindi non sembra scintillare. Il team ha pensato che se si potesse stimare il grado di scintillazione di un Frb, si potrebbe determinare la dimensione relativa della regione da cui il lampo ha avuto origine. Più piccola è la regione, più il burst è vicino alla sua sorgente e più è probabile che provenga da un ambiente magneticamente turbolento. Più grande è la regione, più lontano sarebbe il burst, a sostegno dello scenario secondo il quale gli Frb derivano da onde d’urto lontane. Ed ecco che entra in gioco Frb 20221022A, il veloce burst radio rilevato da Chime nel 2022. Il segnale dura circa due millisecondi ed è un Frb relativamente comune, in termini di luminosità. Tuttavia, un gruppo di collaboratori della McGill University ha scoperto che Frb 20221022A presentava una proprietà particolare: la luce del burst era altamente polarizzata, con l’angolo di polarizzazione che tracciava una curva regolare a forma di S. Questo fatto è stato interpretato come la prova che il burst è altamente polarizzato e che il sito di emissione dell’Frb sta ruotando, una caratteristica precedentemente osservata nelle pulsar, stelle di neutroni altamente magnetizzate e in rotazione. La presenza di una polarizzazione simile nei fast radio burst è una novità assoluta, che suggerisce che il segnale possa provenire da regioni molto vicine alla stella di neutroni. I risultati del team della McGill sono riportati in un articolo di accompagnamento pubblicato su Nature. A questo punto, il team del Mit ha intuito che, attraverso l’eventuale rilevamento di una scintillazione, sarebbe stato possibile verificare se l’Frb 20221022A avesse avuto origine nelle vicinanze di una stella di neutroni. E così è stato: nel loro nuovo studio, Nimmo e i suoi colleghi hanno individuato nei dati di Chime forti variazioni di luminosità indicative di una scintillazione. Hanno confermato la presenza di gas tra il telescopio e l’Frb, capace di deviare e filtrare le onde radio. Analizzando la posizione di questo gas, il team ha stabilito che parte della scintillazione osservata era attribuibile al gas presente nella galassia ospite dell’Frb. Questo gas, agendo come una lente naturale, ha permesso ai ricercatori di “ingrandire” il sito di origine dell’Frb e di determinare che il burst proveniva da una regione estremamente piccola, con un diametro di circa 10mila chilometri. «È molto vicino», afferma Nimmo. «Per fare un paragone, se il segnale provenisse da un’onda d’urto, ci aspetteremmo di trovarci a oltre decine di milioni di chilometri di distanza e non vedremmo alcuna scintillazione». «Fare uno zoom su una regione di 10mila chilometri, da una distanza di 200 milioni di anni luce, è come poter misurare la larghezza di un’elica di Dna, che è larga circa 2 nanometri, sulla superficie della Luna», aggiunge Masui. Questi risultati, combinati con quelli del team McGill, escludono la possibilità che Frb 20221022A sia emerso dalle zone più periferiche di un oggetto compatto. Al contrario, gli studi dimostrano per la prima volta che i fast radio burst possono avere origine molto vicino a una stella di neutroni, in ambienti magnetici altamente caotici. «Il modello tracciato dall’angolo di polarizzazione era così sorprendentemente simile a quello osservato dalle pulsar nella nostra galassia, la Via Lattea, che inizialmente abbiamo temuto che la sorgente non fosse in realtà un Frb ma una pulsar classificata in modo errato», afferma Ryan Mckinven, coautore dello studio della McGill University. «Fortunatamente, queste preoccupazioni sono state messe a tacere con l’aiuto dei dati raccolti da un telescopio ottico che ha confermato che l’Frb ha avuto origine in una galassia distante milioni di anni luce». «La polarimetria è uno dei pochi strumenti che abbiamo per sondare queste sorgenti lontane», conclude Mckinven. «Questo risultato probabilmente ispirerà studi successivi su un comportamento simile in altri Frb e stimolerà gli sforzi teorici per riconciliare le differenze nei loro segnali polarizzati». Per saperne di più: Leggi su Nature l’articolo “Magnetospheric origin of a fast radio burst constrained using scintillation” di Kenzie Nimmo, Ziggy Pleunis, Paz Beniamini, Pawan Kumar, Adam E. Lanman, D. Z. Li, Robert Main, Mawson W. Sammons, Shion Andrew, Mohit Bhardwaj, Shami Chatterjee, Alice P. Curtin, Emmanuel Fonseca, B. M. Gaensler, Ronniy C. Joseph, Zarif Kader, Victoria M. Kaspi, Mattias Lazda, Calvin Leung, Kiyoshi W. Masui, Ryan Mckinven, Daniele Michilli, Ayush Pandhi, Aaron B. Pearlman, Masoud Rafiei-Ravandi, Ketan R. Sand, Kaitlyn Shin, Kendrick Smith e Ingrid H. Stairs Read the full article
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astronomia24italia · 5 years ago
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Il radiotelescopio CHIME ha rilevato otto lampi radio veloci ripetitivi https://www.diggita.it/v.php?id=1644224
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naivesilver · 6 years ago
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Every Queen song in Good Omens but it’s iconic Italian songs
(as in: I found a new trend on @the-bentley-mixtapes and I had to join in with songs that are 70% trash and 30% high quality. good luck finding out which is which)
Bohemian Rhapsody (Crowley’s entrance): / Hanno ucciso l’Uomo Ragno by 883 (Solita notte da lupi nel Bronx/Nel locale stan suonando un blues degli Stones/Loschi individui al bancone del bar/Pieni di whisky e margaritas)
These Are the Days of Our Lives (Crowley and Aziraphale driving): / Certe Notti by Ligabue (Certe notti la strada non conta/E quello che conta è sentire che vai/Certe notti la radio che passa Neil Young/Sembra avere capito chi sei)
Bicycle Race (Crowley hits Anathema’s bike): / 50 Special by Lunapop (Dammi una Special l'estate che avanza/Dammi una Vespa e ti porto in vacanza/Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi/Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi)
You’re My Best Friend (Crowley arrives at the burning bookshop): / La Solitudine by Laura Pausini (Questo silenzio dentro me/È l'inquietudine di vivere/La vita senza te/Ti prego aspettami perché/Non posso stare senza te)
Somebody to Love (Crowley leaving the burning bookshop): / Sere Nere by Tiziano Ferro (Tra gli orari ed il traffico lavoro e tu ci sei/Tra il balcone e il citofono ti dedico i miei guai/Di sere nere/Che non c'è tempo/Non c'è spazio/E mai nessuno capirà/Puoi rimanere/Perché fa male male male da morire/Senza te)
Another One Bites the Dust (Crowley stuck in traffic): / Io Vagabondo by Nomadi (Io vagabondo che son io/Vagabondo che non sono altro/Soldi in tasca non ne ho/ Ma lassù mi è rimasto Dio/Sì la strada è ancora là/Un deserto mi sembrava la città)
I’m In Love With My Car (Crowley driving through the ring of fire): / Samarcanda by Roberto Vecchioni (Dategli, dategli un animale/Figlio del lampo, degno di un re/Presto, più presto perché possa scappare/Dategli la bestia più veloce che c'è/Corri cavallo, corri ti prego/Fino a Samarcanda io ti guiderò/Non ti fermare, vola ti prego/Corri come il vento che mi salverò)
We Will Rock You (Crowley’s airbase entrance): / Vieni a Ballare in Puglia by Caparezza & Al Bano (Vieni a ballare e grattati le palle pure tu/Che devi ballare in Puglia, Puglia, Puglia/Dove ti aspetta il boia, boia, boia/Agli angoli delle strade spade più di re Artù/Si apre la voragine e vai dritto a Belzebù)
Lazing On A Sunday Afternoon (Crowley and Aziraphale at the park): / Piazza Grande by Lucio Dalla (A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io/Avrei bisogno di pregare Dio/Ma la mia vita non la cambierò mai mai/A modo mio quel che sono l'ho voluto io/Lenzuola bianche per coprirci non ne ho/Sotto le stelle in Piazza Grande/E se la vita non ha sogni io li ho e te li do)
BONUS: A Nightingale Sang In Berkeley Square / La Cura by Franco Battiato (Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto/Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono/Supererò le correnti gravitazionali/Lo spazio e la luce per non farti invecchiare/Ti salverò da ogni malinconia/Perché sei un essere speciale/Ed io avrò cura di te/Io sì, che avrò cura di te)
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levysoft · 5 years ago
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Captato un misterioso segnale radio proveniente dallo spazio profondo che si ripete con un ciclo estremamente regolare, ogni 16,35 giorni. Si tratta di un Fast Radio Burst (FRB) o Lampo Radio Veloce, un fenomeno di origine sconosciuta caratterizzato da un'altissima energia e dalla durata di pochi millisecondi. Questi particolari segnali sono tra i fenomeni “spaziali” più enigmatici e affascinanti che gli astrofisici stanno provando a comprendere. Il primo mai individuato, FRB 010724, fu scoperto solo nel 2007 analizzando dati raccolti nel 2001; nel 2012 è stato invece identificato il primo FRB con ripetizioni non periodiche, FRB 121102. Il nuovo, chiamato FRB 180916.J0158+65, è anch'esso un “pioniere”: si tratta infatti del primo segnale ripetuto con periodicità accertata. Era stato intercettato lo scorso anno assieme ad altri sette lampi radio veloci, ma soltanto adesso ne è stata determinata la peculiare sequenza.
A scoprire e descrivere il misterioso Fast Radio Burst è stato un copioso team di ricerca internazionale guidato da scienziati canadesi di vari atenei, che hanno collaborato con i colleghi dell'Università della Virginia Occidentale (USA), del National Radio Astronomy Observatory americano, dell'Università di Amsterdam e di moltissimi altri istituti. Lo hanno intercettato grazie al potente radiotelescopio interferometrico Hydrogen Intensity Mapping Experiment (CHIME), piazzato nel Dominion Radio Astrophysical Observatory (DRAO) della British Columbia, in Canada. Captandolo tra il 16 settembre 2018 e il 30 ottobre 2019 gli scienziati hanno scoperto la sua particolare sequenza: la fonte emette il segnale per quattro giorni consecutivi, circa una o due volte all'ora; dopo di ciò si arresta per 12 giorni, per poi riprendere nuovamente a emettere l'FRB con la stessa frequenza. Oltre alla peculiare periodicità di 16,35 giorni, gli astronomi guidati dal professor Amiri dell'Università della British Columbia ne hanno individuato l'origine; la porzione esterna di una galassia a spirale sita a 500 milioni di anni luce dalla Terra, chiamata SDSS J015800.28+654253.0. Benché lontanissima, si tratta in realtà della fonte più vicina dalla quale scaturisce un FRB noto agli scienziati.
La periodicità di FRB 180916.J0158+65 è la caratteristica più interessante, perché può aiutare gli studiosi a comprendere la natura di questi fenomeni. Un segnale di questo tipo potrebbe ad esempio scaturire dall'interazione tra una stella di neutroni e una stella calda e giovane di tipo O/B (un cosiddetto sistema “vedova nera”). Oppure potrebbe scaturire da un oggetto disturbato dalla vicinanza di un buco nero, responsabile dell'intermittenza del segnale. Possibili fonti anche magnetar e pulsar a raggi X, ma per gli autori dello studio questi oggetti non concilierebbero molto con i dati raccolti. Solo continuando a captare e a studiare questi segnali i ricercatori riusciranno ad avere dati sufficienti per determinarne l'esatta natura. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sul portale ArXiv, in attesa della pubblicazione su una rivista specializzata.
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romacristiana · 5 years ago
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Il primo lampo radio veloce periodico
Il primo lampo radio veloce periodico
11 febbraio 2020
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© Science Photo Library/AGF 
Gli strumenti del radiotelescopio CHIME, in Canada, hanno rilevato un altro di questi rari e brevissimi segnali provenienti dal cosmo profondo, ma è la prima volta che un lampo radio veloce mostra una periodicità. La sorgente, di natura ancora misteriosa, si trova in una galassia a spirale lontana da noi circa 500 milioni di anni luce
ASTROFI…
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tweetadvise · 8 years ago
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Digital Marketing for All Businesses, Great and Small
If you are warm of pets or country life, you could be familiar with a collection of works recognized as All Creatures, Great and Small. These semi-autobiographical stories, created by a veterinary surgeon under the pen name of James Herriot, ended up being so prominent that they were adjusted for television as well as movie. Past being lovely tales, these works, set in the early 20th century, likewise highlighted the transition from making use of literal "horse power" to farming machines and also the change to modern-day innovation and medicine. This transitional duration triggered me to think about our times, the very early 21st century. There are roughly 30 million businesses in the United States today, statistics gleaned from the US Census indicate that of the 14,441,089 businesses checked, only 24.8 percent reported having a website, while 75.2 percent reported not having a site. Taking into consideration that 87 percent of the United States population has access to the Internet and 91 percent of United States grownups have a smart phone, it appears that lots of businesses are still in change as well as are not maximizing the advantages of digital advertising and marketing. If your company has not fully transitioned right into the 21st century, let's look at case studies, both fantastic and tiny, to inspire you to review and fine-tune your advertising and marketing plan.
Case Study: E*TRADE:
Founded in 1982, E * TRADE is a monetary solutions company supplying innovative devices for capitalists to engage in substantive research study to assist decision making to fulfill individual investing goals. With on the internet options for broker agent, investing, and also financial, E * TRADE has grown to include roughly 3,000 staff members. No firm can rest long on its laurels and E * PROFESSION knew that also the most successful strategy should be examined and refined.
Having established a popular advertising project to increase recognition, E * TRADE was experiencing a high volume of web site traffic, yet wanted to much better recognize the specific requirements of its website visitors to supply customized options to change site visitors right into customers.
To satisfy this obstacle, E * TRADE selected the Adobe Digital Advertising and marketing Collection with its reputation for robust analytics and solutions for conversion. After execution, testing, as well as refinement, E * PROFESSION was pleased to report a 215 percent lift in campaign conversion, a 13.5 percent lift in general site conversion, and that it had surpassed 5:1 ROI for every of 2 years. These are considerable outcomes, so let's have a look at how E * PROFESSION accomplished these accomplishments.
First, E * PROFESSION determined the locations of its site that were most prominent to site visitors and after that enhanced content, layout, as well as messaging while using multivariate screening. Data was collected on the courses visitors took to the landing web pages as well as the fashion in which site visitors interacted with the pages. With examination results being measured in actual time, it was feasible to identify which pages were most successful in bring about conversion events.
Moreover, Michael Thomas, director of e-marketing, mentioned "Adobe Digital Advertising Suite provides us the capacity to segment our customers in methods never ever before possible." Identifying a boosted ability to up-sell and cross-sell to existing customers, E * PROFESSION has positioned itself to continue its exceptional success.
These types of results, of program, are not reserved for enterprise-level organizations alone, so now allow's turn to a small company success.
Case Study: The Lampo Group
Established in 1992, The Lampo Team's owner, Dave Ramsey is distinctly certified to provide typical sense monetary education and learning to people from all strolls of life, and to companies. Starting from absolutely nothing, by the age of 26 he had a total assets of over $1 million. He shed everything through what he refers to as the "silly tax obligation" which he defines as making blunders with buck indications on the end. This led him on a mission to recognize how finances actually work. The Lampo Group, now with around 400 employees, defines success by the number of lives it can change, as well as Dave Ramsey, a New York Times best-selling writer with a radio program drawing in 8 million listeners once a week and a syndicated column getting to 18 million viewers each month, undoubtedly fulfills the definition of success.
To satisfy the requirements of its target market, the Lampo Team determined numerous challenges. With fans engaging through blogs, search, and also social networks, as well as serving both B2C as well as B2B consumers, there was a have to gather greater understanding on visitor habits and preferences, maximize experience throughout electronic residential properties, as well as consolidate diverse content monitoring systems.
For this awesome job, the Lampo Team picked the Adobe Advertising and marketing Cloud for its proven capacities in the realms of advertising and marketing records and also analytics, tag monitoring, ABDOMINAL testing, multivariate testing, and also Internet and mobile content management.
To maximizing the on the internet experience, a Web redesign was followed with real-time measuring. Material was assessed for efficiency, after which Tim Munsell, lead Web expert, stated, "As an outcome of using Adobe Analytics, we removed underperforming content by about 10%, leading to a much better overall site visitor experience."
Real-time information continuouslied have a favorable impact in a variety of powerful means. By making changes to the site based after site visitor habits, the bounce price on the mobile website was decreased by 15 percent. Of unique note was the capacity to determine the impact of a single word, as Josh Campbell, Web advancement task supervisor kept in mind, "As an example, simply by altering one word in a navigation bar, we boosted click via by 8%."
The remarkable results of testing functioned as a springboard to create added examinations, which was facilitated by vibrant tag management abilities. These abilities permit the running of tests without the requirement for designers to write code, driving results through raised performance of team, and also via the velocity of both screening and the subsequent publishing of pages upgraded with the site visitor in mind.
Reflections on Transitioning to Digital Marketing
As we saw from the opening of this blog post, historical periods are not defined by sharp lines of demarcation, but instead by transitions as brand-new technology is created and also refined before being commonly adopted. I have actually discussed before that Search Engine Optimization is ending up being more intermixed with various other areas of electronic advertising and marketing, and also showed its imprint within the instance research studies above. Don't be left. There are outstanding devices to enhance the exposure of your company, which might be terrific as well as small! If you have inquiries concerning or tips for transitioning your marketing plan to the 21st century, I 'd love to hear them.
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gaetaniu · 8 years ago
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Segnali radio provenienti dallo spazio: chi o cosa li invia?
Segnali radio provenienti dallo spazio: chi o cosa li invia?
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Misteriosi segnali radio, denominati Lampi Radio Veloci, stanno mettendo alla prova la comunità scientifica. La loro origine è ancora oggetto di dibattito. Il lampo radio veloce rappresenta uno dei più grandi misteri della moderna astronomia: cosa o chi nell’universo sta trasmettendo per il cosmo brevi lampi di energia radio? Manisha Caleb, PhD presso l’Australian Nation University, ha confermato…
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nunzio977 · 6 years ago
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Era il 2007 quando due astronomi americani, analizzando i dati raccolti dal radiotelescopio Parkes in Australia, scoprirono per la prima volta un FRB (fast radio burst, “lampo radio veloce”). Undici anni dopo queste improvvise emissioni puntiformi in banda radio, della durata di appena qualche millisecondo, sono ancora avvolte nel mistero: non sappiamo che cosa sono né come si formano. E ovviamente c’è qualcuno che ha pensato agli alieni… 😲
Per capire cosa siano abbiamo bisogno di rilevarne tanti, raccogliere dati e scartare le ipotesi non compatibili con le osservazioni. In un decennio però gli astronomi ne hanno individuati appena una ventina, anche perché è difficile osservare fenomeni così brevi. Ma la tecnologia fa passi da gigante, e oggi le cose stanno per cambiare. Nei giorni scorsi infatti il radio-osservatorio australiano ASKAP (in foto) ha annunciato con un articolo su Nature di aver scoperto ben 19 nuovi eventi, portando così a 37 il totale dei FRB confermati.
Qualunque cosa siano, i FRB devono essere piccoli e molto energetici. Pensate che l’energia che liberano in pochi millesimi di secondo è uguale a quella che il Sole rilascia in 80 anni! Inoltre, lo studio della loro polarizzazione ci fa capire che si tratta di fenomeni extragalattici (fino a miliardi di anni luce da noi) e associati a forti campi magnetici.
Si pensa quindi a pulsar, magnetar (stelle di neutroni estremamente magnetiche), nuclei galattici, regioni di intensa formazione stellare ma anche a eventi cataclismici come supernove, collisioni di buchi neri o di stelle di neutroni.
O magari più d’una di queste ipotesi. È possibile infatti che i FRB possano avere varie origini. Ce n’è uno in particolare il cui segnale si ripete nel tempo. Invece di apparire, sparire e non tornare più, questa misteriosa sorgente si è riaccesa svariate volte dopo la sua scoperta. Qualunque cosa sia, è molto probabile che non sia della stessa “razza” degli altri.
E qui arriva l’immancabile proposta che possa trattarsi di segnali prodotti da civiltà extraterrestri. Quando si scopre qualcosa di inspiegabile nel cielo c’è sempre qualcuno che tira fuori la parola “alieni”. Anche tra gli scienziati. Intendiamoci, è un’ipotesi perfettamente legittima. Niente esclude che lo siano. Ma è sempre bene attenersi alla buona vecchia regola che recita “It’s never aliens, until it is”. Non sono mai gli alieni, tranne quando lo sono davvero 😅
I radiotelescopi di nuova generazione ci aiuteranno senz’altro a risolvere questo nuovo rompicapo scientifico. ASKAP è stato inaugurato nel 2012 e ha già trovato 20 FRB. Tra qualche anno verrà incluso nel progetto SKA, una collezione di radiotelescopi sparsi nell’emisfero australe che permetterà di fare osservazioni oggi impossibili. E aggiungere, si spera, un altro tassello alla nostra comprensione dell’universo.
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ultimavoce · 6 years ago
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CHIME rileva un segnale anomalo dallo spazio: 'Fast radio burst'
#Fastradioburst un #segnale arriva dallo #spazio
Chime, lo strumento canadese, dalle quattro antenne lunghe 100 metri e larghe 20, progettato per cercare e mappare l’idrogeno nel lontano universo, è riuscito a registrare un segnale di questa brevissima durata proprio alcuni giorni fa.
Di che si tratta nello specifico?
Si tratterebbe di un veloce lampo radio(fast radio burst, in inglese) registrato proprio dal Canadian Hydrogen Intensity Mapping…
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netmassimo · 6 months ago
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Nature" riporta i risultati di uno studio su alcuni lampi radio veloci legati a emissioni persistenti che associa quella lunga durata a una bolla di plasma che generata quella radiazione. Un team di ricercatori guidati dall'INAF (Istituto nazionale di astrofisica) che ha coinvolto diverse università italiane ha registrato e studiato il lampo radio veloce con l'emissione persistente più debole rilevata finora, catalogato come FRB20201124A, e altri due eventi analoghi con il radiotelescopio VLA raccogliendo dati che offrono prove della presenza della bolla di plasma all'origine delle emissioni radio.
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scienza-magia · 5 years ago
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Scoperta fonte di lampi radio veloci con frequenza periodica
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Scoperto un nuovo lampo radio veloce periodico, in circa 500 giorni, 38 lampi radio veloci FRB 180916.J0158 + 65. Trovata una nuova sorgente di lampi radio veloci che si è ripresentata periodicamente per oltre 500 giorni di osservazioni, con uno schema ben definito. Le osservazioni sono state fatte con il radiotelescopio canadese Chime, che da settembre 2018 a febbraio 2020 ha individuato 38 lampi radio provenire dalla stessa sorgente, a 500 milioni di anni luce dalla Terra. Tutti i dettagli sono su Nature. Un team di astronomi ha “avvertito” un ritmo curioso, veloce e ripetitivo, di segnali radio provenienti da una sorgente sconosciuta al di fuori della nostra galassia, a circa 500 milioni di anni luce di distanza. No, non è un segnale come quello captato da Ellie nel film Contact, modulato con le istruzioni per costruire una gigantesca macchina in grado di viaggiare attraverso i wormhole. Più realisticamente, questi lampi radio veloci (conosciuti come Frb, dall’inglese fast radio burst) si pensa siano il prodotto di oggetti piccoli, distanti, estremamente densi, anche se in realtà gli scienziati non hanno ancora ben capito quale sia la loro origine. Certo è che sono veloci e molto intensi: durano in genere alcuni millisecondi, durante i quali possono superare in luminosità intere galassie. Read the full article
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astronomia24italia · 6 years ago
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Vari telescopi sono stati usati per individuare l’origine di un lampo radio veloce non ripetitivo http://www.diggita.it/v.php?id=1642338
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limemagazineeu · 6 years ago
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Un misterioso lampo radio veloce, particolarmente vicino alla Terra
Un misterioso lampo radio veloce, particolarmente vicino alla Terra
Le antenne di un radiotelescopio australiano sono riuscite a individuare un altro lampo radio veloce, o fast radio burst. Questa volta, però, l’origine sembrerebbe essere davvero molto vicina alla Terra
Solamente un centinaio di milioni di anni luce di distanza da noi. È questa l’origine di Frb171020, uno strano lampo radio veloce che è stato appena rivelato dalle antenne del radio telescopio…
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romacristiana · 5 years ago
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INTERCETTATI SEGNALI PROVENIENTI DA UN’ALTRA GALASSIA FRB -FAST RADIO BURST- Divulgazione Scientifica Pubblicato il 13 gen 2019 Un lampo radio veloce (dall'inglese fast radio burst, FRB) è un fenomeno astrofisico di alta energia che si manifesta come un impulso radio dalla durata di pochi millisecondi.
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scienza-magia · 5 years ago
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Calcolare quanta materia barionica esiste nelle regioni spaziali
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Una luce sulla materia ordinaria mancante. La materia ordinaria mancante non si riesce a osservare direttamente perché estremamente dispersa nello spazio. Un nuovo studio mostra però che può essere stimata da come viene diffusa nello spazio la radiazione dei misteriosi lampi radio veloci. Impulsi radio della durata di alcuni millisecondi, provenienti da galassie lontane e da direzioni casuali del cielo visibile. Si manifestano così i lampi radio veloci (fast radio burst, o FRB), i segnali che fanno perdere il sonno agli astrofisici impegnati da alcuni decenni a cercare di spiegarne l’origine, finora senza successo.
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Illustrazione di un lampo radio veloce (©ICRAR) Ora però Jean-Pierre Macquart della Curtin University a Perth, in Australia, e colleghi dimostrano in un articolo pubblicato su “Nature” che questi enigmatici segnali provenienti dal cosmo profondo sono la chiave per fare luce su un altro mistero: quello della materia ordinaria mancante dell’universo, prevista per via teorica ma finora mai rilevata (da non confondere con la materia oscura, che rappresenta circa l'85 per cento della materia totale dell'universo, e che è tuttora elusiva). È a partire dai primi anni novanta infatti che gli astronomi hanno iniziato a “inventariare” tutta la materia barionica, cioè ordinaria, che costituisce le galassie, le stelle e i gas intergalattici. Il primo passo è stata una stima basata sulla materia teoricamente prodotta nel big bang, confermata poi in modo abbastanza preciso dall’osservazione dell’eco di quell’evento che permea ancora l’universo in ogni direzione: il fondo cosmico a microonde. Quando però si osserva direttamente il cosmo, le misure rendono conto solo di una minima parte della materia ordinaria prevista teoricamente. Il problema è che che tre quarti circa di essa si trova in uno stato altamente diffuso. "Lo spazio intergalattico è molto rarefatto: la materia mancante potrebbe essere dispersa con una media di uno o due atomi in un volume grande come una stanza" ha spiegato Macquart. "E' per questo che è molto difficile rilevarla usando tecniche tradizionali e telescopi". Macquart e colleghi hanno così intrapreso una via sperimentale indiretta per stimare quanta materia ordinaria c’è nelle diverse regioni del cosmo, grazie alla possibilità di determinare con precisione le distanze delle sorgenti degli FRB offerta dall’Australian Square Kilometre Array Pathfinder (ASKAP), presso il Murchison Radio-astronomy Observatory, situato in Australia occidentale. "Il passaggio cruciale è che la radiazione dei lampi radio veloci viene diffusa dalla materia ordinaria mancante nello stesso modo in cui la luce bianca solare si separa nelle sue diverse componenti attraversando un prisma", ha continuato Macquart. "Ora siamo in grado di misurare le distanze di un numero sufficiente di lampi radio veloci e determinare la densità dell'universo: ce ne servivano solo sei per trovare questa materia mancante". Read the full article
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