#la pioggia su
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Preferisci ci sia il sole o la pioggia?
Dipende dal mio umore.
Se già sono felice preferisco sia una giornata di sole, mentre se sono triste o pensierosa preferisco sia una giornata di pioggia magari per piangere insieme alle nuvole
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#foto dal web#sole#pioggia#umore#preferisco#preferenze#curiosità su di me#curiosità#gioia#felicità#tristezza#pensierosa#pensieri#lacrime#risata#piangere#nuvole
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Ucraina, nuova pioggia di missili su Odessa, distrutta la cattedrale della Trasfigurazione
Continuano gli attacchi sula città portuale di Odessa. Nella notte è stat distrutat la cattedrale della trasfigurazione, un importante centro di culto ortodosso
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La verità è che ho smesso di 'stare dietro' alle persone - uomini compresi. Anzi, uomini soprattutto.
Se ci sono, bene.
Se non ci sono, bene.
Non 'aspetto' nessuno e non mi aspetto niente.
Vivo, vado avanti.
Chi vuol far parte della mia vita è il benvenuto.
Ma basta giochini, basta inutili e snervanti aspettative.
Me ne sto con le gambe allungate al sole, a godermi il panorama.
Me ne sto distesa su un divano ad ascoltare la pioggia, ad accarezzare il mio gatto.
Me ne sto a un tavolo di cucina a gustarmi un dolce, a bere un buon vino tra musica e candele.
No, non vale la pena farsi il sangue amaro per chi vive i rapporti - amicizia o amore, poco cambia - a intermittenza.
Gli opportunisti.
Gli egoisti.
Gli egocentrici.
I narcisisti manipolatori.
Barbara
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< - Piove
- Sei metereologo tu?
+ No, ma si vede ad occhio nudo.
- L'hai trovato su Google?
+ Ma scusa, basta guardare la pioggia che cade a terra.
- C'è uno studio approvato a sostegno della tua teoria?
+ Ma quale teoria? Ho tutti i vestiti inzuppati.
- Ok ma non significa per forza che piove, su quali fonti ti basi?
+ Ma quali fonti?
- Io ho un amico che lavora al Servizio Meteorologico dell'Aeronautica e ha detto che oggi non avrebbe piovuto.
+ Beh, si sarà sbagliato.
- Si certo vuoi saperne di più sulla poggia che lui che ha studiato per 10 anni gli eventi atmosferici. Parli così perché sei un No-Meteo.
+ Ma che dici? Ma lo vedi il cielo grigio e l'acqua che sta scendendo ora?
- Si, vabbè, complottista!
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Chiacchiere, camionate di numeri e chiacchiere da parte della politica. Poi capita che cammini per strada e vedi una anziana signora che perde l'equilibrio sulla scala che porta all'entrata del portone di casa, cade all'indietro e rovina a terra. Scavalco di corsa la ringhiera che delimita la palazzina e vedo che la signora perde sangue dalla testa. A terra gia' una bella pozza rossa a testimoniare che non e' andata proprio bene. Tampono la ferita con un asciugamano tirato da un signore del terzo piano. Lei, per fortuna, e' vigile. Telefono al 118 per chiedere una ambulanza, ore 12,03. Arrivo ambulanza 13,30.
Ecco!! Le chiacchiere le porta via il vento, restano i fatti: un'ora e 30 min per un soccorso al centro della Capitale d'Italia. Una nonnina lasciata stesa sotto la pioggia con la testa spaccata per tutto quel tempo.
Auguro a tutti quelli che applaudono e votano chi promette "mai patrimoniali per i ricchi" , chi difende le banche, chi promette condoni fiscali, chi difende tutte quelle categorie privilegiate di nepotismo (senza meriti personali) chi dice "le tasse sono un pizzo di Stato", di non vedere mai un vostro caro accasciarsi sul pavimento di casa o su un marciapiede mentre piove e dover aspettare un soccorso un'ora e mezza. Cosi'.. per vedere l'effetto che fa..
@ilpianistasultetto
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La vita, proprio la vita
e io ho aspettato
Ha piovuto tutta la sera, tutta la notte e io ho aspettato ma tu non sei arrivata, e se qualcuno è arrivato certo non eri tu sono uscito in strada o sul balcone, non ricordo, e la pioggia scendeva, senza tregua, tutta la sera, tutta la notte, a meno che non siano state le stelle ad arrivare il cielo, l’eterno, il tempo dal principio, che è arrivato e mi è passato attraverso, così che la pioggia, se è piovuto, è arrivata e tu no, e io non ho mai detto a nessuno quanto è stato doloroso aspettare, quanti dischi ho suonato e tutte le canzoni parlavano di te, anche quelle che non parlavano affatto di te, anche il cielo parlava di te e il tempo, l’eterno, la pioggia, o se non di te della tua assenza, perché non sei arrivata e quella notte ho compreso il vero significato di buco nero, non solitudine, non dolore, non tragedia, non sole morto, ma qualcosa del genere, perché un buco nero è quando non arrivi quando decidi di vivere senza di me
no, non l’ho mai detto a nessuno, con quale dolore ho atteso, quanto è stata lunga la notte, che ogni minuto mi entrava dentro come un coltello smussato
e si piantava lì, che la notte mi si era avvolta intorno al collo come filo spinato, poi è arrivato il giorno e ha stretto più forte
Identico è il cielo, identico è il tempo e l’eterno è eterno, credo che sia una sequoia, ma forse non hai mai dovuto aspettare qualcuno che non è arrivato a meno che invece l’abbia provato e questo sia il motivo per tutti i buchi neri del cosmo, trecentomila all’ultimo conteggio
ecco quante volte non sei arrivata
Ricordo che non volevo sopravvivere alla notte, nemmeno vedere un nuovo mattino sorgere senza di te, avevo vent’anni e qualcosa e volevo morire
Come puoi continuare a battere chiedevo al cuore, nella tenebre del sangue
troppo giovane per sospettare che il cuore è il più vecchio muscolo del mondo, è un trattore ostinato, un pulsar costante
ma per molti mesi, molti, molti lunghi mesi, sei stata tu il mio inizio e la mia fine, chiudevo gli occhi e vedevo solo te che quella notte non sei arrivata, non hai risposto quando ho telefonato, e due giorni dopo ecco una lettera, scritta con una penna nera, diciamo una lettera da parte dell’amore, con l’inchiostro di un buco nero
Trent’anni più tardi salgo su un autobus ed eccoti lì, seduta davanti con in braccio un nipotino di tre anni, forse quattro, sei seduta con lui come a chiedere scusa per non essere arrivata quella notte di dicembre di tanto tempo fa quando la pioggia o le stelle sferzavano i vetri in Karlagata, mi si piantavano in fronte e l’eterno si era tramutato nella tua assenza e pensavo di morire
Ma se ti ricordi, il cuore è un trattore ostinato per questo posso prendere quell’autobus trent’anni dopo, vivo, con la barba, qualche cicatrice lasciata dalla vita, e tu sei lì e la vita, proprio la vita sta in mezzo tra me e te
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Ma tu, a dispetto della pioggia e dei venti, insisti
sotto la tua lampada, su questa sedia dura,
per lasciare qulacosa a chi verrà dopo – almeno
due versi,
scritti con la mano della pioggia, che indichino
tremanti
sempre, sempre, in direzione del sole.
G. Ritsos
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"Perdonami se tutte queste cose che ti scrivo ti sembrano stupidità, ma credo che in amore non ci sia né intelligenza né stupidità.
L’amore è come un aroma, come una corrente, come pioggia.
Lo sai, mio cielo, tu piovi su di me e
io, come la terra, ti ricevo".
(Frida Kahlo).
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Mi piace il verbo sentire…
Sentire il rumore del mare..
sentirne l’odore.
Sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra..
sentire una penna che traccia sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l’odore di chi ami..
sentirne la voce
e sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo delle emozioni..
ci si sdraia sulla schiena del mondo
e si sente…❤
@femmenoir-red
-emozioni red
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Ti aspettavo in fondo alla strada nella pioggia
andavo a capo chino ti vedevo lo stesso
ma non riuscivo a sfiorarti la mano
Ti aspettavo su una panchina le ombre degli alberi
cadevano sulla ghiaia fresca
come anche la tua ombra mentre ti avvicinavi
Ti aspettavo una volta di notte sul monte
crepitavano i rami quando li hai scostati
dal tuo viso e mi hai detto che non potevi restare
Ti aspettavo a riva con l’orecchio incollato
a terra sentivo il tonfo dei tuoi passi
sulla sabbia morbida poi si fece silenzio
Ti aspettavo quando arrivavano i treni lontani
e le persone tornavano tutte a casa
mi hai fatto un cenno da un finestrino e il treno non si è fermato
Agota Kristof
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"tra la pioggia" (2024)
acrilico su masonite con tratto a matita, inserto carta giornale e colori acquerello con tratti in gesso cm18x24
" Tra la pioggia di una fine estate. Per un attimo, solo per un attimo, la vidi."
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Amare per sempre
Questi giorni convulsi e ventosi hanno rischiato di mandare nuovamente in subbuglio i miei fragili equilibri faticosamente conquistati. "Non sei una donna da amare per sempre", sussurrò l'altro ieri una voce maligna e menzognera dalle ferite ancora fresche, inerpicandosi come un'edera velenosa e infestante sulle pareti della mia mente agitata. "È già la terza volta che un uomo, sia in amore che in amicizia, conquista la tua fiducia, dimostra di volerti bene e poi, dal nulla, senza spiegazioni logiche, cambia natura, ti umilia, ti allontana. Fossi in te, mi farei qualche domanda; tu spaventi: leggi le anime altrui con estrema naturalezza e facilità, mettendo in luce elementi che loro non avevano notato, o meglio, non volevano far emergere; sei terribilmente scomoda, una spina nel fianco, soprattutto perché quella instancabile attività di introspezione la metti in opera innanzitutto in te stessa, poi in ogni situazione che ti circonda, diventando praticamente insostenibile. Inoltre, non potendo fare affidamento su una bellezza estetica impattante, tu seduci con la mente e con l'anima, ma con un'intensità tale da atterrire e assopire ogni desiderio virile. Insomma, non sei una donna da amare per sempre: gli uomini ti stimano, ti ammirano, al massimo ti scelgono come amica fidata, ma alla fine ti lasciano sola e corrono sempre tra le braccia di un'altra, evidentemente più semplice da tollerare." Rimasi in silenzio, osservando il vento che strattonava la mia chioma e quelle dei tigli e delle betulle dinanzi a me: "È incredibile come il male riesca a mentire pur mostrandoti la verità", sussurrai flebilmente. Improvvisamente, scossi il capo, come se mi fossi destata da un sortilegio; osservai il cielo annuvolato e m'inondai d'avorio, gli occhi bacini di lacrime ricolme di gratitudine. "Sì, Dio mi ha creata insostenibile, come il peso delle montagne; eppure, anche se solo Lui è in grado di sollevarle e alleggerirle, tra gli uomini c'è sempre chi è capace di amarle e scalarle!" Esclamai, squarciando con la lama i rami soffocanti del funesto rampicante; poi mi misi a correre controvento, ridendo come una menade in preda alla follia, pensando ai miei affetti più cari, che ogni giorno scelgono di starmi accanto e condividono il cammino, rendendo speciale ogni passo, alla cagnolina della vicina disposta a prendersi la pioggia pur di coccolarmi appena giunta a casa, alle civette impavide ululanti sopra i tetti prima che sopraggiungano le tenebre, ma soprattutto al fatto che sono una donna che ama per sempre, e questo mi basta.
#pensieri#amare per sempre#gratitudine#c'era lo zampino di berlicche#ma dio salva sempre#giorni ventosi#la prima foto è mia
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Sembra una voce, quella di Bjork, che arriva da dentro una tormenta di neve mentre note musicali appese su grandi iceberg sprofondano dentro gli oceani e diventano cristalli di ghiaccio che vanno a posarsi su qualche pentagramma vuoto. Solo i folletti sanno fare queste cose, solo loro sanno far crepitare la voce come arbusti secchi buttati dentro a un fuoco tra battiti cupi, tastiere elettroniche e sinfonie di archi. Bjork e' quella che sa passare dalle urla sfrenate ai gorgheggi sensuali come fosse un vento che canta sotto la pioggia. E' grande questa piccola Elfa, lei e' una fontana musicale con sembianze di donna. Una voce che vola nell'altrove... @ilpianistasultetto
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Mi piace il verbo sentire..
Sentire il rumore del mare,
sentirne l’odore.
Sentire il suono della pioggia
che ti bagna le labbra,
sentire una penna che traccia
sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l’odore di chi ami,
sentirne la voce
e sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo delle emozioni,
ci si sdraia sulla schiena del mondo
e si sente…♠️🔥
Alda Merini
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"Il giugno più freddo da 25 anni". Il Corrierino finalmente cede per primo e prende atto delle "percezioni" sul clima (copy mariotozzi): dopotutto è il catastrofismo del "mai visto da 25 anni" quel che paga laggente, in che senso conta meno. Sono commosso dal tradimento della religione unica, pubblico.
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Le virgole sono importanti,
tutta la punteggiatura lo è.
Come il destino quando capiti
nel posto sbagliato,
nel momento meno opportuno
e tutto cambia.
Poi c’è un verbo “sentire”,
dai mille significati…
Mi piace il verbo sentire,
sentire il rumore del mare,
sentirne l’odore,
sentire il suono della pioggia
che ti bagna le labbra,
sentire una penna che traccia
sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l’odore di chi ami,
sentirne la voce e sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo delle emozioni,
ci si sdraia sulla schiena del mondo e si sente.
(ALDA MERINI)
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