#l'evento
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#gli eventi#l'evento#event decor#gilded cages#chandeliers#lighting#florals#floral design#lighting design#event design#wedding#corporate#light and flowers#always a plus#caged in#boxed in#light in the box#artists and event designers...#I'm guilty of this too#label yo' shit
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#ahahhahdjfjsjjs anon#non pubblico tranqui#e grazie per l’avvertimento♥️#sinceramente che si sia segnata l'evento sul calendario ma non si sia mai appuntata di rispondere è nel personaggio#così come faccia ancora il personaggio con i suoi 4 lettori nascondendo le vere ragioni ma vabbè sti cazzi#perché no il problema come sai dato che leggi non sono battute su una squadretta che sinceramente detto tra noi chi se ne fotte#girlbossasse o girlfalisse or whatever con i suoi anon portando avanti sta realtà parallela amen e buona fortuna!!#letteralmente constestata su post con tanto di namedropping#ma ssssicuramente ci siamo alteratə per la battuta cringe sulla squadretta sisi🙂���↕️
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Le parole di zerocalcare mi fanno pentire parecchio di aver comprato i biglietti per Lucca quasi due mesi fa, gli organizzatori non si meriterebbero nè i miei soldi né la mia presenza
Anche se a questo punto non mi fa piacere andarci, lo faró SOLO e SOLTANTO per avere quell'unica occasione di incontrare persone che condividono le mie stesse passioni
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#cosa cazzo centra il patrocinio dell'ambasciata??#lucca 23#mi dispiace poi che se si boicottasse l'evento temo che quelli che ne risentono maggiormente sarebbero i venditori minori e i cosplayers#che volevano solo passare qualche giorno in pace per incontrarsi e divertirsi
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Solo a lui può stare bene il tappeto di mia nonna addosso
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#quanto sta sfruttando Nic per farsi tradurre la qualunque#Nic a fine giornata: *ben affleck smoking meme*#comunque rubo un tweet#loro mandati lì in rappresentanza dell'Italia per pubblicizzare il film e l'evento vs loro che non sanno usare i telefoni e i social#tutto molto bene
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sabato andrò a sentire mida ad una specie di liveset che fanno qui dopo un evento
da un lato sono felice ma dall'altro ho un po' paura perché nonostante il posto sia a pochi minuti di macchina da casa mia sarò sola e non sono mai uscita la sera tardi (inizia dopo le undici)
#spero di trovare parcheggio il più vicino possibile#non scherzo quando dico che ho già studiato tutti i parcheggi vicini e andrò un po' prima per trovare posto#non ho paura di stare lì da sola perché sono stata a dei concerti da sola altre volte (anche se questo non è un concerto ma un piccolo live#ma ho paura per il pezzo a piedi dalla macchina al posto e viceversa considerato che è tardi e sono una ragazza#purtroppo non conosco nessuno a cui piace la mia stessa musica :(#però credo e spero che ci sarà abbastanza gente in giro tra l'evento e il live (dopo fanno un djset ma a me interessa solo sentire mida 🙈)
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volevo metterla come nuova icon temporanea ma lascio lo spazio a @girldante
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non riesco a smettere di pensare a yassified dante alighieri
#sanremo 2023#girldante ho visto che non posti nulla di Sanremo magari ti fa cagare l'evento se è così scusami
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Undici giorni
Sono già passati undici giorni dalla morte di mio papà. Vi chiedo perdono se continuo a parlarne, ma è inevitabile. Troppo fresco l'evento, ancora bruciante il lutto. Però sto ritrovando la mia via. O meglio quella che percorrevo prima di questo "Anno Zero". Piango perfino meno rispetto ai giorni precedenti. La voglia di leggere, quella l'ho ritrovata. Si tratta di una necessità primaria: non poteva restare assopita ancora a lungo, visto e considerato cosa rappresentano i libri per me. Sto ricominciando a cercarne nelle casette e sulle bancarelle. E lentamente ritorna anche il desiderio di postare con maggiore frequenza sugli unici due social cui sono iscritto. La parte burocratica è ancora abbastanza prevaricante, però riesco a gestirla ritagliandomi gli spazi da dedicare a quelle due passioni in croce che ho. Inoltre sono circondato da persone che volevano bene a mio papà e che hanno dato la loro piena disponibilità ad aiutarci. Ci sono anche quelle che vogliono bene a me. E che me lo stanno dimostrando. Rendono tutto meno difficile. Buonanotte a tutti voi.
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L'illusione della comprensione
Una narrazione avvincente incoraggia un'illusione di inevitabilità. Prendiamo la storia di come Google si è trasformato in un gigante dell'industria tecnologica. Due ingegneri laureandi dell'università di Stanford inventano un modo molto efficace di cercare informazioni su Internet. Chiedono e ottengono un finanziamento per fondare un'azienda e prendono decisioni che si rivelano buone. Nel giro di pochi anni, la società cui hanno dato vita diventa una delle più quotate a Wall Street e i due ex laureandi sono tra gli uomini più ricchi del mondo. In un'occasione memorabile ebbero fortuna, il che rende la storia ancora più affascinante: un anno dopo aver fondato Google, erano disposti a vendere la società per meno di un milione di dollari, ma il compratore disse che il prezzo era troppo alto. Tuttavia menzionare il singolo episodio fortunato induce a sottovalutare gli infiniti modi in cui la fortuna ha influenzato il loro risultato.
In una cronistoria più dettagliata specificheremmo le decisioni dei fondatori di Google, ma per l'economia del nostro discorso basti dire che quasi tutte le scelte che hanno fatto, hanno avuto esiti buoni [il 5 che esce x volte di seguito nel gioco dei dadi contrariamente alle aspettative].
In una narrazione più completa verrebbe descritto il comportamento della società che Google ha sconfitto. Gli sfortunati concorrenti apparirebbero miopi, torbidi e del tutto inadeguati ad affrontare la minaccia che alla fine li ha sopraffatti.
Ho raccontato volutamente la storia in maniera approssimativa, ma avrai afferrato il concetto: c'è, qui, una bella narrazione. Se la storia venisse opportunamente rimpolpata con maggiori dettagli, avresti l'impressione di capire che cosa abbia consentito a Google di prosperare e ti parrebbe di apprendere una preziosa lezione generale su che cosa permetta a un'azienda di avere successo.
Purtroppo, vi sono buoni motivi di credere che la tua sensazione di capire e imparare dalla vicenda Google sarebbe in gran parte illusoria. Per verificare la validità della spiegazione, bisognerebbe appurare se effettivamente sarebbe stato possibile prevedere in anticipo l'evento. Nessuna storia dell'inverosimile successo di Google reggerebbe a tale prova, perché nessuna storia include le miriadi di eventi che avrebbero provocato un risultato diverso.
La mente umana non se la cava bene con i non-eventi. Il fatto che molti degli avvenimenti importanti realmente accaduti riguardino delle scelte ti induce a esagerare ulteriormente il ruolo della competenza e a sottovalutare la parte che la fortuna ha avuto nel risultato finale.
Poiché ogni decisione critica si è rivelata buona, la cronaca fa pensare a una prescienza quasi perfetta; ma la sfortuna [il caso-l'indeterminatezza] avrebbe potuto distruggere tutte le mosse successive. L'effetto alone aggiunge i tocchi finali, conferendo un'aura di invincibilità ai protagonisti della vicenda.
Daniel Kahneman
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Altro elemento POSITIVO: l'insediamento e il discorsone di Trump hanno totalmente oscurato l'evento annuale WEF di Davos.
Si quello che i Draghi da un lato e i gomblottisthti impauriti dall'altro attendevano ogni anno con ansia: i primi per per baciare le mani dei finanziatori che mo' se ne sono iuti (Blackrock s'è ritirata dall'Alleanza per il Clima, i Big Tech eran tutti a Washington), i secondi per stracciarsi le vesti.
CIAONE (suona meglio ASFALTATI). Come si vede in foto, nel palco di Davos solo zombie.
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All’Università di Milano, la libertà di espressione è sotto attacco! Ieri, 26 novembre 2024, durante l'incontro "Accogliere la Vita. Storie di libere scelte" organizzato da Obiettivo Studenti, collettivo studentesco vicino al Movimento Comunione e Liberazione, un gruppo di studenti e attivisti delle fila della sinistra radicale (Udu, Rebelot, Cambiare Rotta. Organizzazione Giovanile Comunista) ha interrotto l'evento, entrando con forza nell’aula che ospitava il convegno e come potete vedere dalle immagini non sono mancate bestemmie, insulti, violenze fisiche e verbali. A un ragazzo di #ObiettivoStudenti è stata versata dell’acqua addosso, l’addetto alla sicurezza dell’Università è stato spintonato e fatto cadere, fuori dall’Università si sono organizzati con cori offensivi, striscioni e fumogeni. L’evento è saltato e nonostante la presenza della Digos, relatori e partecipanti hanno abbandonato l’Università. Esprimiamo piena solidarietà agli organizzatori e ai relatori dell’incontro e chiediamo al Ministro dell’Interno,
@Piantedosim, di garantire maggiore sicurezza per chi ha posizioni pro-vita e pro-famiglia. È inammissibile che in Italia - come dimostrano anche i ripetuti attacchi materiali alla sede di Pro Vita & Famiglia - non sia più possibile esprimere liberamente opinioni non abortiste senza rischiare per la propria incolumità fisica. E al Ministro dell’Università
@BerniniAM chiediamo di intervenire per fermare le frange violente che soffocano il libero dibattito nelle università italiane. Orgogliosamente #ProVita. SEMPRE!
FASCIO-COMUNISTI ALL'OPERA.
MALEDETTE ZECCHE ROSSE
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identificare uno per ignorarne cento
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SACRIFICIO SATANICO
Oggi ricorre l'anniversario dell'autoattentato dell'11 settembre.
Se 23 anni fa sono stati capaci di sacrificare sull'altare del loro dio, Satana, 2977 persone innocenti, oggi sono capaci di farlo con miliardi di esseri umani.
L'11 settembre è stato l'evento sacrificale con cui l'élite tecnocratica ha aperto un portale dimensionale attraverso cui sulla Terra sono penetrate forze oscure votate al Male assoluto.
L'11 settembre ha dato il via alle danze per attuare il Great Reset, l'azzeramento delle strutture del vecchio mondo e il suo transito nelle nuove strutture transumane.
Quel portale astrale non si chiuderà fino a quando ognuno di noi non avrà sviluppato un livello di coscienza tale da chiuderlo collettivamente.
Il teologo Teilhard de Chardin chiamava questa presa di coscienza collettiva "Noosfera".
Il passaggio richiesto è dall'Infosfera alla Noosfera, dal potere dell'informazione manipolata al potere della verità secondo coscienza.
Federica Francesconi
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Loxosceles rufescens
Sì, insomma, il famigerato ragno violino. Siccome non se ne può più di informazioni cretine a riguardo, corredate da foto di animali presi a caso (va a finire che pure gli squali bianchi sono ragni violino), ho deciso di scrivere due righe. Fonte sulla rilevanza medica: il Centro Antiveleni di Pavia.
Salto per gli aracnofobici, che metto un sacco di foto
Cominciamo con il riconoscerlo, e per farlo bisogna sapere due cose: la prima è come è fatto
(Fonte immagine: wikipedia)
Ha un colore marroncino, l'addome è più scuro e le zampe sono lunghe e carnose. Generalmente si vede con le zampe molto separate tra loro (ci sono ragni che le accoppiano).
(Fonte immagine: ongaro disinfestazioni)
Nell'immagine qui di sopra possiamo ammirare quello che dà il nome al ragno: il violino. Sul cefalotorace (i ragni non hanno separazione tra testa e torace) c'è una vistosa colorazione più scura, che in molti casi assomiglia a un violino. Inoltre ha sei occhi, non otto. Mi raccomando, il ragno violino non è questo:
(Fonte immagine: nepentedotnet)
E non è nemmeno un qualsiasi altro ragno peloso, salterino, ciccione o zebrato che potete vedere nelle immagini "divulgative".
L'altra caratteristica per riconoscerlo è la dimensione dell'animale
(Fonte immagine: Centro Antiveleni di Pavia)
Può arrivare al massimo a meno di 5 cm di grandezza zampe comprese, il corpo non supera 1 cm. È un ragno piccolo!
Inoltre, immagino che tutti conosciate i folcidi
(Fonte immagine: wikipedia - Pholcidae)
Quei ragni con le zampe lunghe che trovate costantemente su tutti i muri di casa. Ecco, questi ragnetti si mangiano i ragni violino. I ragni violino sono prede dei folcidi. Ma torniamo ai violini.
L. rufescens è uno dei due ragni di rilevanza medica in Italia, l'altro, che io sappia, è la malmignatta
(Fonte immagine: wikipedia - Latrodectus tredecimguttatus)
Dicevo, torniamo ai violini.
Possono far danni enormi, gravissimi, possono rovinarvi la vita, anche se non risulta essere letale. Ma questo succede con frequenza estremamente rara. Se vieni punto da un ragno violino, hai il diabete, hai problemi di circolazione e sei debilitato, allora è possibile che tu possa vedere quello che si chiama Loxoscelismo sistemico, una malattia necrotica che può farti anche perdere un arto.
In generale, però, si ha rossore e gonfiore.
Quando devo andare in pronto soccorso?
Quando, entro le 48 ore dal morso, si ha una macchia nera in corrispondenza di esso, o se si hanno febbre e debolezza. Allora significa che le cose si stanno aggravando e conviene intervenire.
In caso di morso, comunque, è sempre bene contattare il proprio medico che potrà prescrivere una pomata antibiotica ed eventualmente un antibiotico orale come primissimo intervento.
Ah, ovviamente, fate il richiamo per l'antitetanica.
Finisco dicendo che il rischio è calcolato moltiplicando il pericolo per la frequenza dell'evento.
Dato che la frequenza di morsi di questo ragno, pur essendo molto diffuso, è bassissima (fondamentalmente si fa i fatti sui e non vi morde se non l'andate a raccogliere per farlo giocare ad acchiapparella con voi), e dato che l'evento pericoloso è comunque circa l'1% dei casi di morso, direi che il rischio rappresentato da questo ragno è quasi nullo. Lasciatelo perdere, se ne avete paura allevate folcidi.
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NOME DI BATTAGLIA GALLO
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Quello nella foto è Adriano Barbieri e tra una settimana compirà 100 anni. Nel '44 il suo nome di battaglia era Gallo e militava tra i partigiani nella zona di Ca' Malanca, dove operava la 36° Brigata Garibaldi "Bianconcini" al comando di Luigi Tinti, nome di battaglia Bob. In ottobre, accerchiati dai tedeschi, 700 partigiani tentarono lo sfondamento delle linee nemiche scatenando la famosa battaglia di Purocielo. Per tre giorni sostennero una durissima controffensiva, tra i mortai tedeschi e le bombe degli Alleati, appostati appena oltre le linee. Furono 57 i caduti tra i ribelli. Nonostante ciò, la notte del 13 ottobre iniziò la difficile manovra di sganciamento. A fare da guida c'era Sesto Liverani, nome di battaglia Palì, del distaccamento "Celso Strocchi". Così ricordò l'evento il partigiano Galassi: "Per tre notti camminammo al buio, in silenzio, in mezzo ai tedeschi. Sembravamo ombre. Non si sentiva né una parola, né lo scalpiccio dei piedi. Gli ordini dal comando venivano passati lungo la fila, fino all’ultimo. Così, presso il Muraglione trovammo gli inglesi". Oggi Ca' Malanca è un luogo unico in Romagna, sede di un centro documentale sulla Resistenza e di una mostra permanente in ricordo dei tantissimi che armi in pugno si lanciarono contro i traditori fascisti. Gallo c'era quel giorno e c'era anche oggi, a ricordarci che il fascismo esiste a va distrutto. Oggi come ieri. Con ogni mezzo necessario.
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Come ti va...
Ogni tanto qualcuno mi chiede come sto, come va. Diciamo non male, ecco. L'evento è stato accettato. Nel senso che l'assenza di papà sta diventando un dato acquisito. Ed è ormai entrata a far parte della routine quotidiana. Anche se a volte mi viene da pensare: adesso devo dirgli (o fargli vedere) questo. L'unica cosa è che non posso vedere in televisione roba troppo commovente. Perché mi metto a piangere. Uno strascico che mi porterò dietro ancora per un po'. Ma era in preventivo. Per cui non mi sorprende. Buonanotte a tutti.
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Di cultura se ne parla, ma in realtà essa non esiste più. Esiste l'evento culturale. Due eventi, tre eventi e così via. Ma la cultura vera non esiste più. Siamo ormai quasi al livello dei nazisti, siamo alla cultura della propaganda culturale. Pensate che Nanni Moretti qualche anno fa si è rifiutato di proiettare un nostro film nel suo cinema di Roma, adducendo motivi di scarso richiamo commerciale. Senza neppure aver visto il film.
Jean Marie Straub
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