#ivan nikolaev
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winterjart · 27 days ago
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Yeah, yikes... what's his problem?
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in-disguise-vn · 2 months ago
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Woah! A sketchy screencap to give you all a feel for the style so far, pfft.
Normally I don't reveal too much about this game as per the case of spoilers, but I could make an exception with this since it's just about testing out assets and code.
This was done to get a feel for RenPy! This side blog of mine is relatively new, but should disclose more information about the story in general soon!
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klimtsonian · 4 months ago
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we’re both of us beneath our love, we’re both of us above 🕊️🩸
my artificer-surgeon, valentin, and his friend/mentor/???, ivan, played by the wonderful @gildedruin 💘
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x-heesy · 9 months ago
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GIMMΞ Д SΞCФИD БУ SДLIVД GЯΞУ
@frenchpsychiatrymuderedmycnut
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ravenpawraas · 6 days ago
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who is the king of Moscow?
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catcoffeeenjoyer · 7 months ago
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Also while on the topic- I made refs for the main guys
I’ll do more later but wahoo
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architectureofdoom · 8 days ago
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Former Sumerbank Textile Factory, Kayseri, Ivan Nikolaev, 1933-35
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abatelunare · 5 days ago
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- Sì, è la vita! La felicità gira come una ruota che innalza l'uno e abbassa l'altro. (Lev Nikolaevic Tolstoj, Ivan l'idiota ed altri racconti).
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woodsteingirl · 4 months ago
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Nosenko was allegedly born in Nikolaev, Ukrainian SSR (now Mykolaiv, Ukraine). His alleged father, Ivan Nosenko, was USSR Minister of Shipbuilding from 1939 until his death in 1956. During the Second World War, Nosenko allegedly attended naval preparatory school, intending on a career in shipbuilding, like his father. After the war, he allegedly attended the Moscow State Institute of International Relations (MGIMO), graduating in 1950. On graduation he allegedly served in Naval Intelligence until he allegedly transferred to the KGB in 1953. In the KGB, he allegedly worked primarily in the Second Chief Directorate (today's FSB)
someone who wrote the yuri nosenko article did not believe anything about him 😭😭 his alleged father…
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echos-muses · 1 year ago
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Faceclaim Screencap Tracker
Eiza González (4,208) [Alyona Romanova, Nadia Nikolaev, Martina Lopez] {Marvel Cinematic Universe, DC Extended Universe, Stranger Things, The Last of Us}
Jenna Ortega [Alyona Romanova, Martina Lopez] {Marvel Cinematic Universe, DC Extended Universe, The Last of Us}
Eva Green [Rayanna Mormont] {House of the Dragon}
Kristen Stewart (804) [Rayanna Mormont] {House of the Dragon}
Mackenzie Foy (1,341) [Rayanna Mormont, Jacqueline Burnett] {House of the Dragon, Stranger Things}
Sophie Thatcher [Jacqueline Burnett] {Stranger Things}
Anya Chalotra [Maegelle Velaryon] {House of the Dragon}
Camila Mendes [Tali Romanova] {Marvel Cinematic Universe, DC Extended Universe}
Scarlett Estevez [Tali Romanova] {Marvel Cinematic Universe, DC Extended Universe}
Raphael Alejandro [Ivan Romanova] {Marvel Cinematic Universe, DC Extended Universe}
Elias Janssen [Ivan Romanova] {Marvel Cinematic Universe, DC Extended Universe}
Diego Tinoco [Ivan Romanova] {Marvel Cinematic Universe, DC Extended Universe}
Alycia Debnam-Carey [Clea Greyjoy] {Game of Thrones}
Marie Avgeropoulos [De’Vorah Kallig] {Star Wars: The Old Republic}
Adelaide Kane [Kaia Mikaelson] {The Vampire Diaries, The Originals, Legacies, Reign}
Emily Carey [Kaia Mikaelson] {The Vampire Diaries, The Originals, Legacies, Reign}
Samara Weaving [Sydney Wainwright] {Supernatural}
Chloë Grace Moretz [Sydney Wainwright] {Supernatural}
Anna Popplewell [Rowena Stark] {Game of Thrones}
Georgie Henley [Rowena Stark] {Game of Thrones}
Madison Davenport [Juniper Wayne] {DC Extended Universe, Marvel Cinematic Universe}
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winterjart · 12 days ago
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In case any of you or my mutuals are bored... I made a silly little quiz to show how well you'd get along with my OC, Ivan!
Feel free to re-blog your results, LOL!
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serendipdivulgacao · 2 years ago
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📚 O que Você N��o Vê - Cora Menestrelli
➡️ https://amzn.to/3ZlkJzV
Bruno Campos, brasileiro, teve uma longa jornada até conseguir chegar onde queria: um assento especial em uma equipe de Fórmula 1. Passou pelo obstáculo que era seu próprio pai, e todas as etapas que ser um piloto requer de alguém. Agora, ele precisa lidar com outra coisa: seu ódio declarado por Ivan Nikolaev, rival russo. Todos sabem que eles se odeiam. Todos esperam pelo momento em que as provocações em entrevistas, ultrapassagens violentas e olhares de ódio se transformarão em algo físico, porque é isso que todos querem. Intriga. Mas há sempre algo que você não vê.
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frabooks · 2 years ago
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Il Maestro e Margherita - Composizione del romanzo e opinioni generali
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Contesto e autore
Il Maestro e Margherita è un romanzo di Michail Bulgakov scritto tra il 1928 e il 1940, durante il regime di Stalin, ma fu pubblicato postumo solamente tra il 1966 e il 1967. Come dice Alessandro Barbero, Bulgakov fa parte di quella disgraziata generazione nata alla fine dell’800 che ha vissuto un periodo incredibilmente duro: la Prima Guerra Mondiale, la peste, la Rivoluzione d’Ottobre, la grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale.
Era un personaggio difficile e atipico. Ha avuto tre mogli, era scrittore di teatro ma per lunghi periodi non è riuscito a farsi accettare (o, in generale, a entrare) nel mondo accademico sovietico, forse anche per la provenienza “bianca” (zarista); era dipendente da morfina. Giusto per citare tre tratti della sua personalità.
Il Maestro e Margherita è stato IL suo romanzo, il romanzo sul diavolo, come l’aveva definito lui. L’ha scritto e riscritto mille volte ed è stata un la sua ossessione, tanto che le ultime parole le ha dettate poco prima di morire alla moglie.
È un romanzo che si potrebbe definire d’amore, c’è la storia tra il Maestro e Margherita che ci aiuta in questa definizione. In realtà è un romanzo molto più vasto di così: Bulgakov ci ha voluto mettere dentro tutto, rendendolo larghissimo e sfaccettato.
La trama.
O, per meglio dire, le trame.
La prima trama è quella di Woland, il diavolo, e dei suoi accoliti, che arrivano a Mosca. Creano scompiglio, giudicano, puniscono, scherniscono i moscoviti, fanno il Gran Ballo di Satana dove sfilano migliaia di peccatori, fanno promesse.
Woland appare nel primo capitolo, inserendosi in un dialogo tra Berlioz e Bezdomny riguardo l’effettiva esistenza di Gesù. Berlioz è il direttore di un’importante associazione culturale, il Massolit; ha assegnato un poema che accertasse la non esistenza di Gesù a Ivan Nikolaevic Ponyrev, detto Bezdomny (il senza casa), poeta ignorante e di scarso valore. Nella Russia sovietica atea era un fatto assolutamente normale. Woland, il diavolo, sotto le spoglie di un artista straniero specializzato nelle arti oscure, li interrompe e certifica che Gesù esiste e lui lo può testimoniare.
È la trama più corposa e densa di eventi: fisicamente occupa più capitoli e pagine.
La seconda trama è la storia d’amore tra il Maestro e Margherita. Conosciamo il Maestro solo al tredicesimo capitolo, in cui racconta a Ivan Bezdomny la sua storia, dal romanzo che sta scrivendo all’incontro con Margherita, fino alla sua discesa nella pazzia e la successiva separazione dalla sua amata.
Il Maestro e Margherita sono senza dubbio i protagonisti del romanzo, insieme a Woland, non foss’altro che il Maestro è Bulgakov e Margherita la sua terza moglie.
È la trama più lirica e poetica.
La terza trama riguarda Ponzio Pilato e Ha-Nozri, ossia Gesù.
Scopriremo (proprio al capitolo tredicesimo) che questa storia è il romanzo che ha scritto il Maestro. Racconta della cattura, del giudizio e dell’uccisione di Ha-Nozri e del suo incontro con Ponzio Pilato; anzi, il punto di vista principale (ma non l’unico) è proprio quello di Pilato, il quinto procuratore della Giudea e cavaliere.
È una trama nella trama, eppure è cruciale nello svolgimento del romanzo, tanto da fornire l’ultima, famosa, frase del romanzo intero: “il quinto procuratore della Giudea, il cavaliere Ponzio Pilato”.
È la trama più simbolica.
Il primo capitolo è dedicato alla prima trama.
Il secondo capitolo è dedicato alla terza trama.
Fino al tredicesimo capitolo si alterna la prima trama con sprazzi della terza. Poi, al tredicesimo, si fondono la prima e la seconda trama, con Ivan Bezdomny che incontra il Maestro. 
Negli ultimi capitoli le trame si fondono del tutto.
So che può sembrare complicato, con la giusta introduzione, non lo è.
Personaggi
Prima trama
Il diavolo e i suoi accoliti
Woland, il diavolo, si presenta come artista di magia oscura con in programma uno spettacolo al teatro di varietà.
Behemot, enorme gatto parlante, egocentrico, imbroglione, veggente.
Azazello, l’assassino, basso con spalle larghe e un canino sporgente.
Korov’ev (detto anche “Fagotto”), l’aiutante di Woland, il suo maggiordomo, il suo portavoce; bizzarro, esagerato, se ne va in giro spesso con Behemot.
Hella, l’unica donna del gruppo, che se ne va in giro sempre nuda e che ha una cicatrice trasversale sul collo.
 Vittime del diavolo e della sua gang
Ivan Bezdomny, il poeta scapestrato con cui parla il Maestro; rinnegherà le sue opere, impazzirà dopo aver assistito alla morte di Berlioz, poi si scoprirà schizofrenico e alla fine troverà la pace.
Berlioz, direttore del Massolit, morirà al terzo capitolo nel modo esatto che aveva previsto Woland nel primo capitolo, tornerà solo al Gran Ballo di Satana. Lascerà il famoso appartamento in cui soggiorneranno Woland e i suoi al 302 bis della Sadovaja.
Natasa, cameriera di Margherita, la incontriamo brevemente nella seconda parte.
I seguenti cinque saranno vittime di Woland e della sua banda e sono tutti collegati al teatro di varietà. Ciò che succede loro sarà allo stesso tempo esilarante e inquietante; finiscono tutti male, in un modo o nell’altro.
Stepa Lichodeev, direttore artistico del teatro di varietà, condivide il famoso appartamento col defunto Berlioz, finisce comicamente a Jalta.
Rimskij, direttore finanziario, 
Varenucha, segretario amministrativo del teatro di varietà.
Bengalskij, presentatore del teatro di varietà.
Nikanor Ivanovič Bosoj, presidente della cooperativa degli inquilini della casa al numero 302 bis della Sadovaja, finisce male anche lui quando, inspiegabilmente, si ritrova della “valuta” (dollari), in casa.
Seconda trama
Maestro, vince alla lotteria, così affitta un seminterrato e inizia a scrivere il suo romanzo, poi incontra Margherita che lo soprannomina Maestro.
Margherita, sposata con un uomo a cui vuole bene ma che non ama, solitaria e depressa; se non avesse incontrato il Maestro, si sarebbe gettata nel fiume perché “la sua vita era vuota”.
Terza trama
Ponzio Pilato, procuratore della Giudea; deve giudicare Ha-Nozri ma da questo evento la sua vita prende una piega inaspettata a causa del senso di colpa. Vero protagonista di questa trama.
Ha-Nozri, Gesù, condannato per sedizione (diceva che esisteva Dio e che non era “il Cesare”, cioè l’imperatore romano).
Levi Matteo, unico adepto di Ha-Nozri, sarà fondamentale.
Stile
Lo stile di Bulgakov in questo romanzo, secondo me, è pressoché perfetto perché tiene insieme quattro anime diverse ma complementari: il ritmo che alterna alti e bassi, i momenti di assurdo, i riferimenti e le metafore, i momenti poetici.
Il registro, anche all’interno degli stessi capitoli, è un continuo sali-scendi, un continuo alto e basso perfettamente orchestrato. Alterna descrizioni quotidiane insignificanti o situazioni comiche a momenti altissimi in cui ci sono i versi più potenti del romanzo. Il continuo saliscendi rende il romanzo molto godibile e fresco, e fa apprezzare ancora di più i momenti in cui Bulgakov vuole davvero dire la sua.
Ci sono costanti e frequenti momento di assurdo. Un tizio che si sveglia ancora devastato dalla sbornia della sera prima e che entro 10 minuti si ritrova a Jalta. Gente che si vede la testa tagliare senza morire e che poi torna sano e con la testa a posto. Gente che si spalma una crema e diventa una strega; un’altra strega che cavalca un maiale volante. L’anima assurda del romanzo è perfetta perché tiene insieme il lato comico con il lato inquietante e pauroso di Satana. 
Il romanzo è zeppo di riferimenti e metafore. Nell’edizione che ho letto l’ultima volta, del 2020 tradotta da Margherita Crepax ed edita da Feltrinelli, ci sono decine di note. È IL romanzo di Bulgakov perché ci ha voluto inserire tutto il suo pensiero, tutte le critiche alla sua attualità, al contesto sovietico e accademico, ma anche riferimenti personali filosofici (il Faust o il cristianesimo). Senza le note, non avrei capito nulla di tutto ciò. Sono riferimenti e metafore di per sé inutili ai fini del romanzo, ma sono importanti per il loro ruolo “politico”. 
In ultimo, la prosa e la poetica di Bulgakov è perfetta. Quando vuole dare la scossa, usa uno stile lineare e semplice, non usa periodi complessi o parole astruse; preferisce costruire un momento con le situazioni e il contesto. Ha la capacità di trasmettere tutta la potenza della sua poesia in poche, semplici frasi. Frasi che se lette fuori dal contesto significano, in realtà, ben poco. Sicuramente è un romanzo che emoziona e che difficilmente lascia indifferenti. Bulgakov descrive in modo originale ma incisivo emozioni enormi come l’amore, la paura e l’angoscia. Ma anche la frustrazione, l’incomprensione, la rassegnazione.
Cos’è per me Il Maestro e Margherita
Ho scoperto il romanzo grazie a un intervento del professore Alessandro Barbero proprio in merito a questo romanzo. È stato un intervento che mi ha emozionato e che mi ha spinto a sentirlo una prima volta in versione audiolibro; l’ascolto mi ha toccato e emozionato (sì, di nuovo). Dopo qualche mese ho deciso di leggerlo e lì è successo il vero fattaccio, il vero colpo; è leggendolo su carta che mi ha definitivamente cambiato.
Mi ha colpito per due motivi: i temi che tratta e il modo in cui mi si è cucito addosso.
Alcuni temi che mi hanno catturato sono, ad esempio, l’amore predestinato eppure difficile, lo sfilacciamento delle relazioni, la malattia mentale. Forse ci sono anche la compassione, l’ossessione, l’accettazione da parte degli altri.
Mi si è appiccicato addosso perché mi sono rivisto in molte situazioni. Non starò a descrivere le situazioni perché sono personali. È un romanzo che ho apprezzato e che ha avuto, per me, un simile impatto anche per il momento in cui l’ho incontrato. Sono certo potrà non essere apprezzato né tanto meno avere un impatto simile per altri, è assolutamente normale sia così.
Come ho già detto in altre sedi, è un romanzo che ha segnato, in me, un prima e un dopo. Sentire esprimere con parole e situazioni perfette a Bulgakov eventi, emozioni, sensazioni che ritengo siano nel mio quotidiano (o nel mio recente passato, ancora fresco), è fonte di enorme commozione. 
Per questo è il romanzo più significativo che abbia mai letto, anche se forse non il più bello in assoluto.
Chiudo dicendo che spero che chiunque possa vivere il momento perfetto in cui incontra il SUO romanzo, il suo Il Maestro e Margherita, qualsiasi romanzo sia, perché quel momento è prezioso.
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svetlanamirchevaworks · 2 years ago
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POSSIBLE EXHIBITIONS
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National Gallery / Sofia Arsenal - Museum of Contemporary art presents        SVETLANA MIRCHEVA    POSSIBLE EXHIBITIONS    2021    curator Nadezhda Dzhakova              Works in the exhibition     13 large-scale drawings-memories (150 x 100 cm) 54 drawings-memories in frames (120  x 84 cm, 60 x 168 cm, 60 x 84 cm) 47 drawings in transparent folders (60 x 42 cm each) Sculpture Installation “Dimensions” (200 x 190 x 150 cm) Video, Making of, 28' Video Archive / 19+ Interviews            “Possible Exhibitions” consists of a series of numbered drawings that reveal the spirit of Un Cabinet D’Amateur Gallery, which existed in Sofia from 2012 to 2017. The focus of the exhibition is on the works and artists presented in it: Bulgarian and French, united by innovative thinking, the vision and high standard of the gallery’s creator, Olivier Boissière. The project was made possible with the support of the Creative Initiatives Programme of the National Culture Fund.     In 13 large-format and over 90 smaller drawings-memories, Svetlana Mircheva shares her memories of ideas, events, images, exhibitions, works, meetings with artists and working moments. Employing a fragmentary approach, signs and text, she revives individual moments, turning them into a visual archive of gallery life. The series of numbered drawings-memories began with the first drawing of the manifesto of Un Cabinet D’Amateur for Æther Art Space in Sofia in January 2019, when the main concept for the current exhibition was formed. The title comes from Svetlana Mircheva’s solo presentation “Possible Exhibitions” at the Nurture Art Gallery, New York, in 2012, and her previous research, in which the gallery was seen as a place for possible exhibitions. The 2021 “Possible Exhibitions” commences a more in-depth project relating to the study of the Wunderkammers around the world and other galleries working in a similar way. An integral part of the exhibition is represented by a series of interviews that will be conducted during its duration with anyone wishing to share, in a video conversation or through a short piece of text, their personal experiences related to Un Cabinet D’Amateur Gallery. Svetlana Mircheva graduated from the National Gallery of Arts in Sofia. She also attended Olafur Eliasson’s class at IUAV, Venice. In 2004, she was granted the International Media Art Award of ZKM, Karlsruhe, for her project ‘Mistakes’. She served as Art Director in the advertising agencies Ogilvy and Mather, Demner, Merlicek and Bergman and Carré Noir Sofia, and of Capital Light Magazine. In 2010, she was among the nominees for the BAZA Award and, in 2012, came her nomination for the Henkel Art Award for Eastern European Art. Mircheva was one of the curators of the 2012 Sofia Design Week. Un Cabinet D’Amateur Gallery has presented artists Lewis Baltz, Sophie Calle, Jean-Charles Blais, Kalin Serapionov, Stefan Nikolaev, Marie Maillard, Stela Vasileva, Svetlana Mircheva, Ivan Mudov, Kiril Prashkov, Alejandro Gehry, Tanya Glebova, Iskra Blagoeva, Dimitar Solakov, Misirkov/Bogdanov, Iskra Blagoeva/Mihail Novakov, and Stefania Batoeva, among others. The gallery hosted the series, ‘Meetings with Nedko’, between young artists and Nedko Solakov after his idea, and architectural presentations such as ‘For Architecture Lovers Only’ from the successful project, ‘Reinvent Paris’, by Sou Fujimoto and the Manal Rachdi OXO Architectes. Un Cabinet D’Amateur published the art books ‘Sechs Songs d’Amour’ by Jean-Charles Blais and ‘Look at Me, David!’ by Kalin Serapionov, as well as catalogues of the exhibitions of Marie Maillard, Kalin Serapionov, Stela Vasileva, and Svetlana Mircheva. Young Bulgarian architects, artists, art connoisseurs, are friends of the gallery.     Possible Exhibitions  | National Gallery / Arsenal Museum of Contemporary art Short Illustrated Story  | Capital Magazine POSSIBLE EXHIBITIONS FULL EXHIBITION DOCUMENTATION  | on issuu
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sleepydrummer · 6 years ago
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Dostoevskaya Station in the Moscow Metro
source: The Moscow Times
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the-electric-sausage · 7 years ago
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